IT202100018344A1 - Procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica e muffola configurata per realizzare detto procedimento - Google Patents

Procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica e muffola configurata per realizzare detto procedimento Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
PROCEDIMENTO DI REALIZZAZIONE DI UNA PROTESI ODONTOIATRICA E MUFFOLA CONFIGURATA PER REALIZZARE DETTO PROCEDIMENTO
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica, e muffola configurata per realizzare detto procedimento, del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica di tipo mobile, totale o parziale, o fisso o misto, ad esempio del tipo protesi mobile, overdenture od anche all-on-four, almeno in parte digitalizzato ed una muffola in grado di implementare il procedimento. Come noto, le protesi sono realizzate manualmente da operatori specializzati tramite l?ausilio di strumenti particolari come la muffola.
La muffola odontoiatrica sostanzialmente ? un dispositivo includente almeno uno stampo ed un controstampo. Lo stampo ? usualmente un contenitore definente una forma atta ad includere una protesi odontoiatrica, mentre il controstampo comprende un corpo cavo, vincolabile sullo stampo e sagomato come lo stesso stampo ed un coperchio accoppiabile al corpo cavo definente dei fori per consentire la fuoriuscita di un fluido durante le fasi di chiusura della muffola.
All?interno della muffola viene, quindi, generalmente alloggiato un modello contenente cera di una protesi che si intende trasformare con un materiale duraturo, funzionale, estetico e compatibile con il cavo orale.
I processi convenzionali di realizzazione delle protesi comprendono sostanzialmente, nell?ordine, una fase di colatura dello stampo con gesso allo stato liquido-viscoso, una fase di inserimento del modello in cera della protesi sul gesso, una fase di rifinitura dello strato di gesso destinato ad essere accoppiato con il contro-stampo, una fase di rivestimento in cui il gesso esposto attorno al modello viene rivestito con uno strato sottile di materiale isolante, una fase di accoppiamento dell?elemento tubolare del controstampo con lo stampo, una ulteriore fase di colatura del gesso allo stato liquido-viscoso nel controstampo cos? da ricoprire interamente il modello in cera, una fase di chiusura dell?elemento tubolare tramite un coperchio cos? da richiudere l?intera muffola, una fase di riscaldamento della muffola per ammorbidire la parte in cera cos? da prepararla alla successiva fase di rimozione, una fase di rimozione in cui, una volta riaperta la muffola, la cera del modello viene rimossa cos? da lasciare nello stampo esclusivamente i denti del modello, una ulteriore fase di rivestimento del gesso esposto tramite un nuovo strato di materiale isolante, una fase di disposizione di un impasto di resina all?interno della cavit? dello stampo liberata dalla cera, una fase di nuovo accoppiamento di stampo e controstampo, diverse fasi di pressatura di stampo e controstampo per rimuovere i residui di resina in eccesso e per accoppiare precisamente stampo e controstampo, una fase di cottura della muffola per portare la resina ad indurimento cos? da realizzare la protesi vera e propria, una fase di rimozione della protesi dalla muffola e, eventualmente, una fase di rifinitura della protesi per rimuovere eventuali difetti e/o lucidare le superfici esterne della protesi.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
L?interno procedimento di realizzazione della protesi ? molto lungo, necessita di molte fasi e dipendente completamente dalla precisione con cui il modello fisico ? realizzato.
Pertanto, le protesi realizzate con le procedure convenzionali, oltre ad essere operatore dipendenti, sono anche sconvenienti economicamente e difficilmente riproducibili identicamente.
Inoltre, la realizzazione di tali protesi includono lunghe fasi di realizzazioni manuali che impattano sul costo totale della protesi dato che devono essere seguite da un operatore preposto al controllo delle stesse.
Per ovviare a tali inconvenienti sono stati ideati processi che prevedono l?adozione di sistemi di modellazione CAD. Ad esempio, la domanda di brevetto US-A-2010143868 descrive un metodo per la fabbricazione di componenti dentali comprendente, riassumendo, almeno una fase di realizzazione di un modello CAD tridimensionale del componente dentale, una fase di sinterizzazione o fusione laser, in base ai dati del livello per ogni singolo strato del modello CAD, applicando strati di materiale in polvere su una piattaforma di fabbricazione, una fase di trattamento termico in cui piattaforma e componente dentale lavorato per addizione viene sottoposto a trattamento termico e successivamente raffreddato, ed una fase di rifinitura superficiale del componente dentale.
L?inconveniente della suddetta tecnica ? dato dal fatto che, oltre ad essere poco adeguato per la realizzazione di protesi mobili complete, esso non ? compatibile con i materiali convenzionalmente utilizzati per la realizzazione delle dette protesi. Inoltre, per poter realizzare dei particolari formati correttamente ? comunque necessario ricorrere a fasi di rifinitura anche complesse.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica ed una muffola configurata per realizzare detto procedimento, in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica ed una muffola configurata per realizzare detto procedimento che consentano di ridurre le fasi e lavorazioni manuali necessarie alla realizzazione di una protesi completa.
Inoltre, un ulteriore scopo dell?invenzione ? realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica ed una muffola configurata per realizzare detto procedimento che siano universali ed utilizzabili efficacemente per qualsiasi arcata dentaria e qualsiasi materiale.
In conclusione, un ulteriore compito dell?invenzione ? realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica ed una muffola configurata per realizzare detto procedimento che consentano di realizzare una protesi in maniera rapida, economica e semplice il cui risultato non dipende dalla manualit? dell?operatore. Inoltre, un ulteriore scopo dell?invenzione ? realizzare un procedimento, e relativa muffola, che permettono di risolvere limiti tecnici e di precisione d? altri sistemi che gestiscono modellazioni digitali di protesi come, ad esempio, sistemi che prevedono la realizzazione del corpo della protesi per poi incollare successivamente i denti artificiali. Infatti, questi sistemi nella maggior parte dei casi non prevedono la possibilit? di ritoccare i denti e prevedono uno spazio per l?incollaggio dei denti che genera difficolt? durante l?incollaggio ed imprecisioni.
In conclusione, un ulteriore compito dell?invenzione ? realizzare un procedimento, e relativa muffola, che consentano di ottenere, se richiesto e con la stessa procedura ed attrezzatura, una protesi di cera per le prove partendo dalla modellazione digitale cos? da non alterare i classici protocolli adottati in odontoiatria che prevedono prove estetiche e funzionali prima della realizzazione della protesi definitiva.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica, e muffola configurata per realizzare detto procedimento, come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.
Soluzioni tecniche preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell?invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell?invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra una vista in prospettiva di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione includente sia il primo supporto di stampaggio, sia il secondo supporto di stampaggio reciprocamente accoppiati;
la Fig. 2 illustra una vista in prospettiva di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione in cui primo e secondo supporto di stampaggio sono reciprocamente disaccoppiati;
la Fig. 3 ? una vista in prospettiva del primo supporto di stampaggio di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione in cui ? stata inserita la prima cialda ed in cui ? visibile il negativo del modello di protesi odontoiatrica in trasparenza;
la Fig. 4 rappresenta una vista in prospettiva del primo supporto di stampaggio e della cialda di Fig. 3 dopo aver ricavato la prima superficie di sagomatura dalla prima porzione di lavorazione tramite percorso CNC;
la Fig. 5 mostra una vista in prospettiva del primo supporto di stampaggio e della cialda di Fig. 4 dopo aver disposto i componenti sulla prima superficie di sagomatura e durante la fase di finitura;
la Fig. 6a illustra una vista in prospettiva del secondo supporto di stampaggio di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione in cui ? stata inserita la seconda cialda ed in cui ? visibile il negativo del modello di protesi odontoiatrica in trasparenza; la Fig. 6b ? una vista in prospettiva del secondo supporto di stampaggio e della cialda di Fig.6a dopo aver ricavato la seconda superficie di sagomatura dalla seconda porzione di lavorazione;
la Fig. 6c rappresenta una vista in prospettiva del secondo supporto di stampaggio di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione da cui ? stato rimosso il primo supporto di stampaggio per far affiorare la protesi odontoiatrica finita;
la Fig. 7a mostra una vista in prospettiva del primo supporto di stampaggio di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione in cui ? stata colato in abbondanza materiale componente la porzione gengivale della protesi sulla prima superficie di sagomatura includente i componenti;
la Fig. 7b illustra una vista del primo supporto di stampaggio di Fig. 7a in seguito alla modellazione della porzione gengivale per asportazione di materiale; e la Fig. 8 illustra una vista in esploso di una muffola configurata per realizzare un procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica secondo l?invenzione includente coperchi accoppiati sia al primo, sia al secondo supporto di stampaggio. Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente uno scostamento non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Salvo diversamente specificato, come risulta dalle seguenti discussioni, si considera che termini come "trattamento", "informatica", "determinazione", "calcolo", o simili, si riferiscono all'azione e/o processi di un computer o simile dispositivo di calcolo elettronico che manipola e/o trasforma dati rappresentati come fisici, quali grandezze elettroniche di registri di un sistema informatico e/o memorie in, altri dati similmente rappresentati come quantit? fisiche all'interno di sistemi informatici, registri o altri dispositivi di memorizzazione, trasmissione o di visualizzazione di informazioni.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533:1975).
Con riferimento alle Figure, la muffola secondo l'invenzione ? globalmente indicata con il numero 1.
La muffola 1 ? sostanzialmente uno strumento in grado di consentire di realizzare al proprio interno una protesi 10.
La protesi 10 ? preferibilmente di tipo odontoiatrico. Pertanto, essa ? un elemento artificiale formato in base, ad esempio, ad una impronta dentaria di un utente. Quindi, la protesi 10 preferibilmente ? composta almeno da uno o pi? componenti 10a. Inoltre, la protesi 10 pu? comprende, in aggiunta alle componenti 10a, una porzione gengivale 10b.
I componenti 10a possono essere dei componenti artificiali odontoiatrici, ad esempio denti artificiali, attacchi o anche sottostrutture per protesi fisse su denti naturali o impianti, ad esempio corone e ponti su denti naturali con o senza sottostruttura, protesi mobili parziali o totali, scheletriche, elementi su impianti singoli o multipli come arcate su impianti, all-on four Toronto od altro ancora.
I componenti 10a possono quindi essere semilavorati od anche elementi realizzabli in loco, ad esempio per colatura come meglio spiegato in seguito.
La porzione gengivale 10b ? la parte di protesi 10, se presente, atta ad essere posizionata in corrispondenza delle pareti gengivale e/o del palato di un utente. La muffola 1 definisce un corpo tubolare 2. Il corpo tubolare 2 ? sostanzialmente un corpo forato all?interno del quale il foro ? passante da parte a parte. Ad esempio, il corpo tubolare 2 pu? definire una forma specifica, preferibilmente anulare circolare. Inoltre, il corpo tubolare 2 si sviluppa attorno ad un asse principale 2a.
L?asse principale 2a ? sostanzialmente l?asse di sviluppo del corpo tubolare 2. Il corpo tubolare 2 comprende preferibilmente almeno un primo supporto di stampaggio 20.
Il primo supporto di stampaggio 20 ? un elemento che consente di realizzare almeno parte della protesi 10. Il primo supporto di stampaggio 20 ? sostanzialmente un elemento che il tecnico del ramo usualmente riconosce come controstampo.
In dettaglio, il primo supporto di stampaggio 20 comprende un primo telaio perimetrale 20a ed una prima asola 20b.
Il primo telaio perimetrale 20a definisce sostanzialmente il telaio di supporto del primo supporto di stampaggio 20. Inoltre, esso ? preferibilmente, ma non necessariamente, anulare circolare.
Il primo telaio perimetrale 20a circonda, inoltre, la prima asola 20b.
La prima asola 20b ? sostanzialmente un foro passante da parte a parte. Inoltre, la prima asola 20b ? preferibilmente estesa lungo l?asse principale 2a.
Il primo supporto di stampaggio 20 definisce, in aggiunta, un primo piano di accoppiamento 2b. Il primo piano di accoppiamento 2b ? sostanzialmente trasversale all?asse principale 2a. Ancora pi? preferibilmente, il primo piano di accoppiamento 2b ? perpendicolare all?asse centrale 2a.
Il primo piano di accoppiamento 2b ? definito da una superficie del primo telaio perimetrale 20a.
Vantaggiosamente, la prima asola 20b ? configurata per essere riempita con una prima cialda 3. La prima cialda 3 ? generalmente nota al tecnico del ramo anche con il termine ?grezzo?.
Ad esempio, il riempimento pu? essere effettuato per colatura, attendendo l?indurimento del materiale che compone la prima cialda 3 entro la prima asola 20b, oppure la prima cialda 3 pu? essere preformata e pu? essere semplicemente posizionata nella prima asola 20b.
La prima cialda 3 ? sostanzialmente composta preferibilmente da un materiale grezzo, facilmente lavorabile per asportazione di materiale, ad esempio per fresatura meccanica, atto ad essere utilizzato come negativo del primo supporto di stampaggio 20.
La prima cialda 3, inoltre, preferibilmente definente una prima porzione di lavorazione 30.
La prima porzione di lavorazione 30 preferibilmente protrude dal primo supporto di stampaggio 20 oltre il primo piano di accoppiamento 2b. Pertanto, rispetto al primo telaio perimetrale 20a, la prima porzione di lavorazione 30 ? esposta e pu? essere lavorata. Preferibilmente, la prima porzione di lavorazione 30 ? atta ad essere lavorata per ricavare su di essa, per asportazione di materiale, una prima superficie di sagomatura 30a cava.
La prima superficie di sagomatura 30a ? sostanzialmente una superficie definente alloggiamenti per i componenti 10a, eventualmente definendo proprio un negativo degli stessi componenti 10a della protesi 10. Inoltre, la prima superficie di sagomatura 30a pu? definire un negativo anche di parte della porzione gengivale 10b.
La prima porzione di lavorazione 30, inoltre, ? anche atta ad essere lavorata per ricavare su di essa, per asportazione di materiale, una prima superficie di accoppiamento 30b. La prima superficie di accoppiamento 30b ? sostanzialmente una superficie disposta tra la prima superficie di sagomatura 30a ed il primo telaio perimetrale 20a.
Preferibilmente, la prima superficie di accoppiamento 30b ? elaborata a computer tramite un algoritmo preconfigurato per essere perfettamente compatibile con una seconda superficie come meglio spiegato in seguito.
Il corpo tubolare 2 della muffola 1 pu? comprende, o anche essere sostanzialmente costituito, dal solo primo supporto di stampaggio 20.
Oppure, il corpo tubolare 2 della muffola 1 pu? includere anche un secondo supporto di stampaggio 21. Il secondo supporto di stampaggio 21 ? sostanzialmente un elemento che il tecnico del ramo usualmente riconosce come stampo.
In quest?ultimo caso, il corpo tubolare 2 pu? sostanzialmente esser costituito da primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21. Ancora pi? in dettaglio, il corpo tubolare 2 pu? essere suddiviso in due parti corrispondenti a primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21.
Il secondo supporto di stampaggio 21 ? sostanzialmente similare al primo supporto di stampaggio 20. Infatti, esso ha pressoch? la stessa funzione e, se presente, consente di completare con il secondo supporto di stampaggio 20 il negativo con cui realizzare l?intera protesi 10.
Quindi, il secondo supporto di stampaggio 21 ? accoppiabile con il primo supporto di stampaggio 20 e pu?, a tal proposito, essere pressoch? identico al primo supporto di stampaggio 20. In sostanza, in questo caso, il primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21 sono di per loro reciprocamente invertibili e utilizzabili in maniera corrispondente.
Oppure il primo supporto di stampaggio 20 ed il secondo supporto di stampaggio 21 possono essere tra loro differenti e non invertibili. Ad esempio, il primo supporto di stampaggio 20 pu? definire uno spessore pi? elevato rispetto al secondo supporto di stampaggio 21 per consentire di alloggiare la maggior parte della protesi 10. Preferibilmente, quindi, il secondo supporto di stampaggio 21 ? un elemento che consente di realizzare almeno parte della protesi 10.
In dettaglio, il secondo supporto di stampaggio 21 comprende un secondo telaio perimetrale 21a ed una seconda asola 21b.
Il secondo telaio perimetrale 21a definisce sostanzialmente il telaio di supporto del secondo supporto di stampaggio 21. Inoltre, esso ? preferibilmente, ma non necessariamente, anulare circolare.
Il secondo telaio perimetrale 21a circonda, inoltre, la seconda asola 21b.
La seconda asola 21b ? sostanzialmente un foro passante da parte a parte. Inoltre, la seconda asola 20b ? preferibilmente estesa lungo l?asse principale 2a.
Il primo supporto di stampaggio 20 definisce, in aggiunta, un secondo piano di accoppiamento 2c. Il secondo piano di accoppiamento 2c ? sostanzialmente trasversale all?asse principale 2a. Ancora pi? preferibilmente, il secondo piano di accoppiamento 2c ? perpendicolare all?asse centrale 2a.
Il secondo piano di accoppiamento 2b ? definito da una superficie del secondo telaio perimetrale 20a.
Quindi, il secondo piano di accoppiamento 2c ? atto ad essere allineato con il primo piano di accoppiamento 2b quando il primo supporto di stampaggio 20 ed il secondo supporto di stampaggio 21 sono accoppiati. Pertanto, i piani di accoppiamento 2b, 2c sono definiti da superfici dei rispettivi telai perimetrali 20a, 21a destinate ad andare reciprocamente a contatto quando primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21 sono accoppiati.
Vantaggiosamente, anche la seconda asola 21b ? configurata per essere riempita con una seconda cialda 4. Anche la seconda cialda 4 ? generalmente nota al tecnico del ramo anche con il termine ?grezzo?.
Ad esempio, il riempimento pu? essere effettuato per colatura, attendendo l?indurimento del materiale che compone la seconda cialda 4 entro la seconda asola 21b, oppure la seconda cialda 4 pu? essere preformata e pu? essere semplicemente posizionata nella seconda asola 21b.
La seconda cialda 4 ? sostanzialmente composta preferibilmente da un materiale grezzo, facilmente lavorabile per asportazione di materiale, ad esempio per fresatura meccanica, atto ad essere utilizzato come negativo del secondo supporto di stampaggio 21.
La seconda cialda 4, inoltre, preferibilmente definente una seconda porzione di lavorazione 40.
La seconda porzione di lavorazione 40 preferibilmente protrude dal secondo supporto di stampaggio 21 oltre il secondo piano di accoppiamento 2c. Pertanto, rispetto al secondo telaio perimetrale 21a, la seconda porzione di lavorazione 40 ? esposta e pu? essere lavorata. Preferibilmente, la seconda porzione di lavorazione 40 ? atta ad essere lavorata per ricavare su di essa, per asportazione di materiale, una seconda superficie di sagomatura 40a.
La seconda superficie di sagomatura 40a ? sostanzialmente una superficie definente un negativo o di parte degli uno o pi? componenti 10a o della porzione gengivale 10b della protesi 10. Inoltre, la seconda superficie di sagomatura 40a e la prima superficie di sagomatura 30a, quando primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21 sono accoppiati, definiscono il negativo completo dell?intera protesi 10.
La seconda porzione di lavorazione 40, inoltre, ? anche atta ad essere lavorata per ricavare su di essa, per asportazione di materiale, una seconda superficie di accoppiamento 40b. La seconda superficie di accoppiamento 40b, similmente alla prima superficie di accoppiamento 40a, ? sostanzialmente una superficie disposta tra la seconda superficie di sagomatura 40a ed il secondo telaio perimetrale 21a.
Preferibilmente, la seconda superficie di accoppiamento 40b ? anch?essa elaborata a computer tramite un algoritmo preconfigurato per essere perfettamente compatibile con la prima superficie di accoppiamento 30b. Ancora pi? in dettaglio, la prima e la seconda superficie di accoppiamento 30b, 40b sono reciprocamente contro-sagomate, ovvero definiscono una superficie di interfaccia identica e sostanzialmente sono perfettamente accoppiabili nel senso che la prima superficie di accoppiamento 30b agisce da elemento maschio e la seconda superficie di accoppiamento 40b agisce da elemento femmina o viceversa.
Le superfici di accoppiamento 30b, 40b sono in dettaglio realizzate in modo tale che, quando accoppiate, esse consentano ai telai perimetrali 20a, 21a di andare a contatto in corrispondenza dei piani di accoppiamento 2b, 2c.
Per agevolare l?accoppiamento e favorire l?allineamento automatico delle parti, la muffola 1 pu? comprendere mezzi di accoppiamento 22.
Questi ultimi sono sostanzialmente degli elementi in grado di realizzare l?impegno reciproco tra primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21.
Preferibilmente, i mezzi di accoppiamento 22 comprendono una pluralit? di elementi maschio 22a e corrispondenti elementi femmina 22b.
Gli elementi maschio 22a sono posizionati su uno tra il primo telaio perimetrale 20a ed il secondo telaio perimetrale 21a. Ad esempio, essi possono essere perni o spine o altri elementi similari.
Quindi, in generale, essi preferibilmente protrudono trasversalmente al primo piano di accoppiamento 2b od al secondo piano di accoppiamento 2c, ad esempio parallelamente all?asse principale 2a.
Inoltre, essi sono distribuiti rispettivamente attorno alla prima asola 20b o alla seconda asola 21b. Ad esempio, essi possono essere in numero di tre e distribuiti attorno all?asse principale 2a ogni 120? come mostrato nelle Figg.1-2 e 6a-6c. Gli elementi femmina 22b sostanzialmente sono configurati per alloggiare ciascuno un rispettivo elemento maschio 22a. Quindi, gli elementi femmina 22b possono essere sostanzialmente dei fori o delle cavit?. Inoltre, gli elementi femmina 22b sono disposti sull?altro tra il primo telaio perimetrale 20a ed il secondo telaio perimetrale 21a rispettivamente attorno alla prima asola 20b o attorno alla seconda asola 21b. Pertanto, quando primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21 sono reciprocamente accoppiati gli elementi maschio 22a vengono introdotti negli elementi femmina 22b cos? da bloccare la rotazione reciproca tra primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21.
La muffola 1, naturalmente, ? destinata ad essere ancorata a macchinari noti allo stato della tecnica attuale configurati per lavorare le cialde 3, 4.
Tali macchinari possono includere, ad esempio, frese meccaniche od altri macchinati in grado di asportare materiale dalle porzioni di lavorazione 30, 40. Quindi, la muffola 1 pu? comprendere mezzi di ancoraggio 23.
I mezzi di ancoraggio 23 possono essere distribuiti sul primo supporto di stampaggio 20 e/o sul secondo supporto di stampaggio 21. Inoltre, preferibilmente, i mezzi di ancoraggio 23 comprendono una pluralit? di rilievi 23a.
I rilievi sono sostanzialmente delle protuberanze protrudenti dal primo telaio perimetrale 20a e/o dal secondo telaio perimetrale 21a radialmente rispetto all?asse principale 2a. Quindi, i rilievi 23a sono distribuiti rispettivamente attorno al primo telaio perimetrale 20a e/o al secondo telaio perimetrale 21a.
La muffola 1 consente di realizzare un nuovo procedimento di realizzazione di una protesi 10 odontoiatrica.
In particolare, il procedimento sfrutta la conformazione della muffola 1 per agevolare la realizzazione del manufatto finito, ovvero la protesi 10.
Il procedimento comprende, oltre alla muffola 1, alcune fasi di realizzazione.
Preferibilmente, il procedimento comprende almeno una fase di riempimento. Nella fase di riempimento, almeno la prima asola 20b ? riempita con una prima cialda 3 definente la prima porzione di lavorazione 30.
Come gi? detto, la prima cialda 3 pu? essere realizzata colando materiale grezzo all?interno di dell?asola 20b eventualmente dotata di un contenitore di fondo caso per conferire una forma grezza alla prima porzione di lavorazione 30 che fuoriesce dal primo telaio perimetrale 20a.
Oppure, la prima cialda 3 pu? essere preparata preventivamente e posizionata, ovvero vincolata per incastro, nella prima asola 20b sul primo telaio perimetrale 20a. Naturalmente, nella fase di riempimento, allo stesso modo potrebbe essere riempita anche la seconda asola 21b del secondo supporto di stampaggio 21, se presente, con la seconda cialda 4 definente la seconda porzione di lavorazione 40.
Preparato il primo supporto di stampaggio 20, o il primo supporto di stampaggio 20 insieme al secondo supporto di stampaggio 21, pu? essere realizzata una fase di acquisizione. Naturalmente, la fase di acquisizione, essendo indipendente dalla fase di riempimento, pu? essere realizzata anche prima della fase di riempimento. Nella fase di acquisizione, viene acquisito un modello 5 digitale della protesi 10. Tale modello 5 pu? essere ricavato, ad esempio, a partire da una impronta dentaria acquisita in formato digitale tramite uno scanner intra-orale. Gli scanner intra-orali sono dispositivi ampiamente noti allo stato della tecnica attuale e la fase di acquisizione ? realizzata normalmente dal tecnico del ramo.
Quindi, il modello 5 pu? corrispondere alla trasposizione al computer dell?impronta dentaria che si intende riprodurre come protesi 10 dentaria. Naturalmente, il modello 5 pu? non corrispondere esattamente alla impronta dentaria, dato che le protesi servono proprio a sostituire, ad esempio, parti di arcata dentaria ormai non pi? integre o presenti, ma pu? essere frutto di elaborazione durante la fase di acquisizione o in seguito ad essa.
Oppure, nella fase di acquisizione, il modello 5 pu? semplicemente essere importato all?interno di un computer tramite il quale viene realizzata almeno una fase successiva del procedimento.
In ogni caso, la metodologia con cui viene realizzato il modello 5 non ? particolare oggetto della presente invenzione e, in quanto ampiamente nota, si ritiene come ovvia per il tecnico del ramo.
Il procedimento, quindi, comprende una fase di definizione. Nella fase di definizione, viene definita almeno la prima superficie di sagomatura 30a cava. In particolare, la prima superficie di sagomatura 30a ? contro-sagomata al modello 5 in una zona della protesi 10 includente uno o pi? componenti 10a. Inoltre, la fase di definizione ? realizzata tramite un algoritmo implementato nel suddetto computer.
Quindi, il computer pu? essere configurato per interfacciarsi con ogni macchinario coinvolto nel procedimento al fine di comandare le altre fasi del processo in base al modello 5 acquisito ed elaborato.
Se ? previsto anche il secondo supporto di stampaggio 21, nella fase di definizione viene definita anche la seconda superficie di sagomatura 40a. Quindi, le superfici di sagomatura 30a, 40a insieme sono complessivamente contro-sagomate all?intero modello 5, cos? da poter replicare il negativo dell?intera protesi 10.
Il procedimento comprende quindi una fase di lavorazione. Nella fase di lavorazione viene almeno lavorata la prima porzione di lavorazione 30 ricavando la prima superficie di sagomatura 30a sulla prima superficie di lavorazione 30.
Se ? previsto anche il secondo supporto di stampaggio 21, nella fase di lavorazione pu? essere lavorata anche la seconda porzione di lavorazione 40 ricavando la seconda superficie di sagomatura 40a sulla seconda superficie di lavorazione 40. Nella fase di lavorazione, sostanzialmente pu? essere comandata da computer o elaboratore la realizzazione di percorsi CNC sulle porzioni di lavorazione 30, 40 per ricavarne le superfici di sagomatura 30a, 40a.
Il procedimento, vantaggiosamente, comprende una fase di introduzione. Nella fase di introduzione, vengono introdotti uno o pi? componenti 10a sulla prima superficie di sagomatura 30a. L?introduzione pu? avvenire per semplice posizionamento, ad esempio quando i componenti sono semilavorati, oppure per colatura di materiale, ad esempio resina, atta a consentire la realizzazione dei componenti 10a direttamente sulla prima superficie di sagomatura 30a.
Questo ? possibile poich? la prima superficie di sagomatura 30a, rappresentando il negativo del modello 5, comprende ad esempio degli incavi per l?introduzione, per posizionamento o colatura, dei denti artificiali e pu? anche includere delle spine per il posizionamento, ad esempio, delle strutture di protesi fisse da annegare nel materiale destinato a comporre la porzione gengivale 10b.
Se il procedimento ? destinato, ad esempio, alla realizzazione di protesi 10 includenti esclusivamente componenti 10a come un ponte dentale, essenzialmente potrebbe anche concludersi con la suddetta fase di introduzione.
Oppure, il procedimento pu? anche includere una fase di colatura in cui viene colato un materiale, preferibilmente polimerico, per definire la porzione gengivale 10b. Il procedimento pu? quindi essere ultimato secondo diverse modalit?.
Ad esempio, in una modalit? rappresentata nelle Figg. 7a-7b, il procedimento pu? comprendere una muffola 1 dotata del solo primo supporto di stampaggio 20 in assenza del secondo supporto di stampaggio 21. Quindi, il materiale polimerico, ad esempio PMMA o cera, pu? essere colato nella fase di colatura in modo tale da protrudere ampiamente oltre il primo piano di accoppiamento 2b.
Quindi, pu? essere prevista una ulteriore fase di lavorazione in cui viene asportato direttamente il materiale polimerico, come mostrato in particolare in Fig. 7b, per definire la porzione gengivale 10b della protesi 10.
In una ulteriore modalit? in cui ? presente il secondo supporto di stampaggio 21 e come mostrato nelle Figg.6a-6c, il procedimento pu? comprendere, in seguito alla fase di colatura, una fase di accoppiamento di primo supporto di stampaggio 20 e secondo supporto di stampaggio 21.
La forma della porzione gengivale 10b, secondo questa seconda modalit?, ? quindi definita dalla seconda superficie di sagomatura 40a invece che dagli strumenti di asportazione di materiale.
Il seguito all?accoppiamento, inoltre, il procedimento pu? comprendere una fase di polimerizzazione. Nella fase di polimerizzazione la muffola 1 pu? essere polimerizzata, ad esempio tramite cottura, per mezzo di un polimerizzatore a caldo, ad esempio anche un forno.
Inoltre, il procedimento potrebbe comprendere ulteriormente una fase di apertura in cui il primo supporto di stampaggio 20 ? disaccoppiato dal secondo supporto di stampaggio 21 cos? da fare affiorare la protesi 10 finita
La suddetta fase pu? essere ad esempio eseguita una volta indurita la protesi 10. In particolare, disaccoppiando il primo supporto di stampaggio 20 ? possibile far affiorare gli uno o pi? componenti 10a parte della protesi 10.
Naturalmente, il procedimento potrebbe anche includere altre fasi.
Ad esempio, il procedimento potrebbe includere una fase di finitura, precedente alla fase di colatura, in cui i componenti 10a sono rettificati, ad esempio tramite fresatura meccanica.
In conclusione, il procedimento potrebbe includere una fase di rifinitura in cui l?intera protesi 10 ? rettificata, ad esempio tramite fresatura meccanica.
Il funzionamento della muffola 1 precedentemente descritta in termini strutturali ? sostanzialmente descritto nell?ambito del procedimento di realizzazione della protesi 10.
Il procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica, e la muffola 1 configurata per realizzare detto procedimento, secondo l?invenzione conseguono importanti vantaggi.
Infatti il procedimento di realizzazione di una protesi odontoiatrica e la muffola configurata per realizzare detto procedimento consentono di eliminare la quasi totalit? delle fasi manuali del procedimento riducendone, inoltre, la quantit? necessaria alla realizzazione di una protesi completa.
Inoltre, il procedimento e la muffola sono universali ed utilizzabili efficacemente per qualsiasi arcata dentaria e qualsiasi materiale.
In conclusione, il procedimento e la muffola consentono di realizzare una protesi in maniera rapida, economica e semplice, partendo da modellazione 3D.
L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
Ad esempio, uno o pi? tra i supporti di stampaggio 20, 21 possono comprendere anche un coperchio 6. Il coperchio 6 pu? quindi essere vincolabile al primo e/o al secondo telaio perimetrale 20a, 21a in corrispondenza di una faccia opposta alla porzione di lavorazione 30, 40 della rispettiva cialda 3, 4. Il coperchio 6 potrebbe quindi essere vincolato al primo telaio perimetrale 20a e/o al secondo telaio perimetrale 21a parallelamente al primo piano di accoppiamento 2b od al secondo piano di accoppiamento 2c tramite viti od altri mezzi equivalenti inseribili all?interno di cavit? preconfigurate, come mostrato ad esempio in Fig.8.
In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Procedimento di realizzazione di una protesi (10) odontoiatrica, composta da almeno uno o pi? componenti (10a), e comprendente:
- una muffola (1) definente un corpo tubolare (2) sviluppantesi attorno ad un asse principale (2a) includente almeno un primo supporto di stampaggio (20) comprendente un primo telaio perimetrale (20a) circondante una prima asola (20b) estendentesi lungo detto asse principale (2a) e definente un primo piano di accoppiamento (2b) trasversale a detto asse principale (2a),
e le fasi di:
- riempire detta prima asola (20b) con una prima cialda (3) definente una prima porzione di lavorazione (30) protrudente da detto primo supporto di stampaggio (20) oltre detto primo piano di accoppiamento (2b),
- acquisire un modello (5) digitale di detta protesi (10) tramite un computer, e caratterizzato dal fatto di comprendere
- definire tramite un algoritmo implementato in detto computer una prima superficie di sagomatura (30a) cava contro-sagomata a detto modello (5) in una zona di detta protesi (10) includente detti uno o pi? componenti (10a),
- lavorare detta prima porzione di lavorazione (30) ricavando detta prima superficie di sagomatura (30a) cava su detta prima porzione di lavorazione (30), ed
- introdurre detti uno o pi? componenti (10a) su detta prima superficie di sagomatura (30a).
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detta protesi (10) comprende anche una porzione gengivale (10b) e detto procedimento comprendente ulteriormente una fase di colatura in cui in detta prima superficie di sagomatura (30a) viene colato un materiale polimerico per definire detta porzione gengivale (10b).
3. Procedimento secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto corpo comprende ulteriormente un secondo supporto di stampaggio (21) accoppiabile a detto primo supporto di stampaggio (20), definente un secondo piano di accoppiamento (2c) atto ad essere allineato a detto primo piano di accoppiamento (2b) quando detto primo supporto di stampaggio (20) e detto secondo supporto di stampaggio (21) sono accoppiati e comprendente un secondo telaio perimetrale (21a) circondante una seconda asola (21b) estendentesi lungo detto asse principale (2a), ed in cui nella fase di riempimento viene riempita anche detta seconda asola (21b) con una seconda cialda (4) definente una seconda porzione di lavorazione (40) protrudente da detto secondo supporto di stampaggio (21) oltre detto secondo piano di accoppiamento (2c), in detta fase di definizione viene definita una seconda superficie di sagomatura (40a) che insieme a detta prima superficie di sagomatura (30a) ? complessivamente contro-sagomata a detto intero modello (5), in detta fase di lavorazione viene ricavata per asportazione materiale detta seconda superficie di sagomatura (40a) su detta seconda porzione di lavorazione (40), ed in cui detto procedimento comprende ulteriormente una fase di accoppiamento di detto primo supporto di stampaggio (20) e detto secondo supporto di stampaggio (21).
4. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente una fase di finitura, precedente a detta fase di colatura, in cui detti componenti (10a) sono rettificati.
5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente una fase di polimerizzazione, successiva a detta fase di accoppiamento, in cui detta muffola (1) ? polimerizzata per mezzo di un polimerizzatore a caldo.
6. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente una fase di apertura in cui detto primo supporto di stampaggio (20) ? disaccoppiato da detto secondo supporto di stampaggio (21) cos? da fare affiorare detta protesi (10) finita ed una fase di rifinitura in cui detta protesi (10) ? rettificata.
7. Muffola (1) definente un corpo tubolare (2) sviluppantesi attorno ad un asse principale (2a) e caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare (2) include almeno un primo supporto di stampaggio (20) comprendente un primo telaio perimetrale (20a) circondante una prima asola (20b) estendentesi lungo detto asse principale (2a) e definente un primo piano di accoppiamento (2b) trasversale a detto asse principale (2a),
- detta prima asola (20b) essendo configurata per essere riempita con una prima cialda (3) definente una prima porzione di lavorazione (30) protrudente da detto primo supporto di stampaggio (20) oltre detto primo piano di accoppiamento (2b) su cui ricavare per asportazione di materiale una prima superficie di sagomatura (30a) cava.
8. Muffola (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente ulteriormente un secondo supporto di stampaggio (21) accoppiabile a detto primo supporto di stampaggio (20), definente un secondo piano di accoppiamento (2c) atto ad essere allineato a detto primo piano di accoppiamento (2b) quando detto primo supporto di stampaggio (20) e detto secondo supporto di stampaggio (21) sono accoppiati e comprendente un secondo telaio perimetrale (21a) circondante una seconda asola (21b) estendentesi lungo detto asse principale (2a),
- detta seconda asola (21b) essendo configurata per essere riempita con una seconda cialda (4) definente una seconda porzione di lavorazione (40) protrudente da detto secondo supporto di stampaggio (21) oltre detto secondo piano di accoppiamento (2c) su cui ricavare per asportazione di materiale una seconda superficie di sagomatura (40a).
9. Muffola (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente ulteriormente mezzi di accoppiamento (22) comprendenti una pluralit? di elementi maschio (22a) posizionati su uno tra detto primo telaio perimetrale (20a) e detto secondo telaio perimetrale (21a), protrudenti trasversalmente a detto primo piano di accoppiamento (2b) od a detto secondo piano di accoppiamento (2c) e distribuiti rispettivamente attorno a detta prima asola (20b) o a detta seconda asola (21b) e corrispondenti elementi femmina (22b) configurati per alloggiare ciascuno un rispettivo detto elemento maschio (22a) disposti sull?altro tra detto primo telaio perimetrale (20a) e detto secondo telaio perimetrale (21a) rispettivamente attorno a detta prima asola (20b) o attorno a detta seconda asola (21b).
10. Muffola (1) secondo una qualsiasi rivendicazione 7-9, comprendente ulteriormente mezzi di ancoraggio (23) includenti rilievi (23a) protrudenti radialmente rispetto a detto asse principale (2a) rispettivamente distribuiti attorno a detto primo telaio perimetrale (20a) e/o detto secondo telaio perimetrale (21a).
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