IT202100001406U1 - Sfere per lavaggio ecologico senza utilizzo di tensioattivi in lavatrice domestica - Google Patents

Description

Descrizione del modello di utilit? avente titolo:

SFERE PER LAVAGGIO ECOLOGICO SENZA UTILIZZO DI TENSIOATTIVI IN LAVATRICE DOMESTICA

Descrizione e premesse:

? Le sfere di lavaggio in parola vengono utilizzate nel settore del lavaggio casalingo ad acqua;

? Di norma, con la classica pratica di lavaggio ad acqua nella lavatrice si introducono agenti chimici e tensioattivi e si ? obbligati ad un doppio lavaggio e conseguente risciacquo finale, con dispendio di acqua ed energia.

? In particolare la temperatura dell?acqua durante il lavaggio di norma deve essere come minimo di 40? per riuscire ad aprire la fibra e detergerla.

Innovazione ed esempio di funzionamento:

? L?utilizzo di queste sfere, oltre a velocizzare il processo di lavaggio, rendono possibile non riscaldare l'acqua (cio? si utilizza un lavaggio a freddo, con evidente risparmio energetico).

? Infatti con queste sfere si sfrutta l?azione meccanica rotativa e di sfregamento generata dal movimento del cestello che altrimenti andrebbe perduta.

? Le sfere sono costituite da due gusci che si incastrano tra di loro e all?interno delle quali si muovono liberamente due palline di neodimio e un globo di argento forato insieme a 6 parti di microporose (attivatori di ioni d?argento); le sfere sono chiuse da strisce di micro anelli avvolte intorno ad esse e sigillate da due tappi autobloccanti;

? I micro anelli di nylon sulla superficie delle sfere, durante il lavaggio, per effetto del movimento del cestello e del respingimento dei magneti, si muovono velocemente ed entrano ed escono dal tessuto effettuando una micro abrasione partendo dall?interno della fibra senza strapparla e lasciandola immutata.

? Un'altra azione importante deriva dal contenuto del nucleo della sfera che essendo in neodimio, per effetto dello scambio veloce di polarit? tra le sfere, riesce a modificare momentaneamente il Ph > 9 e scomporre l?acqua aggregando e cristallizzando il calcare (CaCO3) che rimane in sospensione e che viene asportato dallo stesso scorrere dell?acqua, mentre forma una nuova molecola di bicarbonato (NaHCO3), che assicura all?acqua un potere detergente superiore e successivamente stabilizzando il PH (?) 7,0; in questa reazione chimica si libera una molecola biatomica di ossigeno che di fatto igienizza circondando batteri e muffe (prova eseguita con il metodo APAT IRSA-CNR Manuale e Linee Guida 29:2003- Metodo 2060).

? Un'altra caratteristica importante ? l'aggiunta di una sfera forata di 0,6 grammi di argento puro 99,99% pi? le microporose che sono attivatori di ioni d?argento. Questo comporta che subito dal primo lavaggio riusciremo ad ottenere una perfetta sterilizzazione arrivando ad un risultato finale di zero batteri. L?argento ? notoriamente impiegato in medicina per il suo effetto antibatterico e biocida, inoltre ? un potente antibiotico naturale, conosciuto gi? ai tempi dell?antica Grecia. L?azione antibatterica dell?argento dipende dallo ione argento (Ag+) che, biologicamente attivo, ? in grado di danneggiare irreversibilmente il sistema chiave degli enzimi nella membrana dei patogeni. Ed ? quello che succede in genere ai virus che, a contatto con gli ioni d?argento, si caricano a loro volta prima di entrare nelle cellule umane. Le nano particelle d?argento sono infatti in grado di inibire l?infezione da virus e prevenire l?ingresso virale. Dai recenti test di laboratorio presso la Fondazione , l?argento 99,99% risulta efficace, durante i lavaggi dei tessuti, anche contro il virus Sars-Cov-2, responsabile del Covid-19.

? Inoltre l?acqua che normalmente veniva scaricata e perduta ? possibile riutilizzarla per altri lavaggi, non essendo inquinata, solo filtrandola con filtri meccanici in un percolatore aerobico creando un ecosistema biologico e dando vita a una macchina di lavaggio industriale a ciclo chiuso.

? Non ci sono confronti con altre tecniche di lavaggio se non con sfere di diverso tipo e forma vendute per lavaggio casalingo che, s? effettuano il lavoro meccanico superficiale, ma non sollecitano la fibra dall?interno e non cambiano la fisiologia dell?acqua ed inoltre non sono supportate da nessun risultato scientifico o applicazione industriale.

DESCRIZIONI TAVOLE

1. Nel disegno Tavola 1:

- Figura A. A1: (vista in pianta), micro foro scorrimento acqua; A.2: foro centrale per legatura velcro;

- Figura B. B1: (vista frontale), micro foro scorrimento acqua; B.2: chiusura ad incastro sovrapposta;

2. Nel disegno Tavola 2:

- Figura C. C1: (vista frontale), sfera in neodimio (Nd) interno;

3. Nel disegno Tavola 3:

- Figura D. D1: (vista in pianta), legatura struttura di nylon; D.2: anello chiuso legato nella struttura;

- Figura E. E1: (vista frontale), anello di nylon chiuso a goccia;

- Figura F. F1: (Vista frontale F1), tappo a pressione autobloccante chiusura sfera; - Figura G. G1: (vista in pianta), tappo a pressione autobloccante chiusura sfera;

4. Nel disegno Tavola 4:

- Figura H. H1: (vista frontale) prodotto assemblato pronta all?uso;

- Figura I. I1: (vista in pianta) prodotto assemblato pronto all?uso, chiusa dal tappo a pressione autobloccante;

5. Nel disegno Tavola 5:

- Figura N. L1: (vista dall?alto), sfera di argento puro 99,99% (AG) forata.

Claims (1)

RIVENDICAZIONI

1. Sfera da utilizzarsi nel lavaggio casalingo ad acqua, consistente in un dispositivo (Tavola 1) composto da due tronco-coni in policarbonato aventi ipotenusa inclinata di 22,5 gradi, forati centralmente (A2) e microforati lateralmente per permettere l?entrata e l?uscita dell?acqua (A1), raccordati da una fascetta circolare (B2) ad incastro atta a consolidare i due tronco-coni, all?interno dei quali sono posizionate due sfere composte di neodimio e una sfera forata di argento puro e due attivatori di ioni, il tutto ricoperto di nastro in nylon che avvolge la struttura (Tavola 3) formando sulla superficie (D1 e D2) una spugna di nylon (E1), sigillato da un tappo in policarbonato di chiusura a pressione (Figura F), con vista laterale (F1) e vista in pianta (G1).