IT202100001247U1 - Dispositivo per la sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere - Google Patents

Dispositivo per la sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere Download PDF

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Alessandro Sonego
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Descrizione del modello di utilit? intitolato:
?DISPOSITIVO PER LA SANIFICAZIONE DI OGGETTI E RIFIUTI DI VARIO GENERE?
Il trovato si riferisce ad un dispositivo per la sanificazione di oggetti e/o rifiuti di vario genere atto a contrastare la cosiddetta contaminazione crociata, ovvero il trasferimento di microrganismi patogeni da cibo a cibo, da oggetti a cibo, da persone a cibo, e viceversa, e conseguentemente da oggetti a persone, da persone a persone e viceversa.
Tale problema si riscontra maggiormente nei luoghi dove viene preparato e/o servito cibo e dove poi deve venir smaltito, come ad esempio nei ristoranti, nelle mense, nelle cucine domestiche, abitazioni private o condomini, ecc.
I microrganismi patogeni possono sopravvivere per lunghi periodi su superfici come piani di lavoro, attrezzatura, utensili, taglieri, contenitori di stoccaggio, bidoni dei rifiuti, che se non vengono lavati correttamente diventano un veicolo per la contaminazione crociata.
Particolare attenzione ? da porre ai contenitori di raccolta per rifiuti organici e/o rifiuti costituti da imballaggi e/o contenitori per la conservazione di cibo, per un loro successivo smaltimento, in quanto difficilmente vengono lavati o decontaminati, diventando cos? un luogo di elevata proliferazione di tali microrganismi patogeni, che possono poi trasferirsi facilmente alle persone che maneggiano i contenitori di raccolta per rifiuti stessi, per poi trasferirsi ad altri oggetti, cibo, persone.
Per evitare la proliferazione di tali microrganismi patogeni nei rifiuti ed un loro successivo trasferimento, attualmente vengono utilizzate solo le buone norme di igiene, ovvero si cerca di stare attenti a sigillare in maniera corretta ed adeguata i rifiuti prima di inserirli negli appositi contenitori di raccolta.
Vengono anche utilizzati di mezzi di sanificazione a raggi UV-C, i quali per? sono efficaci solo per le superfici raggiunte dai raggi stessi, pertanto per le parti di rifiuti o dei loro contenitori di raccolta nascoste risultano inefficaci.
Inoltre, vengono utilizzati dei mezzi di sanificazione atti al contenimento ed alla vaporizzazione di soluzioni liquide sanificanti, come ad esempio soluzioni liquide a base di candeggina o a base di ipoclorito di sodio.
Tali soluzioni liquide sanificanti vengono cos? vaporizzate sulle superfici da sanificare, oltre al fatto che per parti nascoste possono non essere efficaci, c?? il problema di protezione all?inalazione dei vapori che sviluppano ed il problema di residui chimici che lasciano nell?ambiente, che possono essere nocivi per l?uomo.
Per sanificare gli ambienti chiusi vengono utilizzati anche dei dispostivi generatori di ozono, il quale risulta molto efficace per tale scopo solo se prodotto in grande quantit?, che risulta nociva all?uomo.
Conseguentemente se si vuole che l?ozono prodotto non sia nocivo per l?uomo, deve essere presente in una concentrazione troppo bassa per essere efficace come sanificatore di ambienti.
Dopo un trattamento di un ambiente chiuso mediante una concentrazione adeguata di ozono per la sua sanificazione, sarebbe quindi necessario arieggiare adeguatamente l?ambiente stesso per renderlo non nocivo all?uomo, quindi dovendo perdere molto tempo, inoltre, ? risaputo che l?ozono pu? danneggiare almeno le materie plastiche, pertanto si renderebbe necessario proteggere mediante coperture oggetti realizzati in tali materiali.
Il presente trovato si propone lo scopo di realizzazione di un dispositivo per la sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere che sia realizzato con caratteristiche costruttive differenti dallo stato dell?arte conosciuto e che ne risolva i relativi problemi sopra descritti, ed apporti ulteriori vantaggi indicati nella seguente descrizione.
Il dispositivo per la sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere ? realizzato con le caratteristiche costruttive sostanzialmente di seguito descritte, a solo titolo esemplificativo e non limitativo, e con riferimento alle figure allegate in cui :
- la fig.1 mostra una vista prospettica frontale di un primo esempio di forma di realizzazione del dispositivo di sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere, in una sua posizione chiusa, oggetto del presente trovato ;
- la fig.2 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.1 in una sua posizione aperta ; - la fig.3 mostra una vista del dispositivo di fig.2, nel quale sono inseriti degli oggetti di vario genere da sanificare (non appartenenti all?invenzione) ;
- la fig.4 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.1 sprovvisto di una sua prima porzione, nel quale sono inseriti degli oggetti di vario genere da sanificare (non appartenenti all?invenzione) ;
- la fig.5 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.1 sprovvisto di una sua seconda porzione ;
- la fig.6 mostra una vista prospettica frontale di un secondo esempio di realizzazione del dispositivo di sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere (non appartenenti all?invenzione), in una sua posizione chiusa, oggetto del presente trovato ;
- la fig.7 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.6 in una sua posizione aperta ; - la fig.8 mostra una vista del dispositivo di fig.7, nel quale ? inserito un oggetto da sanificare (non appartenente all?invenzione);
- la fig.9 mostra una vista del dispositivo di fig.7, nel quale sono inseriti degli oggetti di vario genere da sanificare (non appartenenti all?invenzione);
- la fig.10 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.6 sprovvisto di una sua prima porzione, nel quale ? inserito l?oggetto di fig.8 ;
- la fig.11 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.6 sprovvisto di una sua prima porzione, nel quale sono inseriti gli oggetti di fig.9 ;
- la fig.12 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.6 sprovvisto di una sua seconda porzione, nel quale ? inserito l?oggetto di fig. 8 ;
- la fig.13 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di fig.6 sprovvisto di una sua seconda porzione, nel quale sono inseriti gli oggetti di fig.9.
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo 10 per la sanificazione di oggetti 13 e/o rifiuti di vario genere atto a contrastare la cosiddetta contaminazione crociata, ovvero il trasferimento di microrganismi patogeni da cibo a cibo, da oggetti a cibo, da persone a cibo, e viceversa, e conseguentemente da oggetti a persone, da persone a persone e viceversa.
Tale dispositivo 10 comprende almeno un mobile 11, apribile e chiudibile, provvisto al suo interno di almeno un primo mezzo sanificatore 12, in maniera tale che all?interno del mobile 11 stesso sia possibile inserire ed isolare dall?esterno di uno o pi? oggetti 13 di vario genere da trattare mediante detto mezzo sanificatore 12, per poi poterli rimovuore.
Detto mobile 11 ? costituito da una struttura scatolare 14, realizzata in metallo, definente almeno un primo vano interno 15 ed avente almeno un?apertura frontale 16 apribile e chiudibile mediante un mezzo di chiusura 17.
Tale mezzo di chiusura 17 ? costituito da un cassetto 17, realizzato in metallo, atto a scorrere nel senso della profondit? della struttura 14 nel vano interno 15.
Detto vano 15 ? atto ad ospitare almeno gli oggetti 13 e rifiuti di vario genere da trattare, che possono esservi inseriti mediante l?apertura 16, mentre si trova nella sua posizione di apertura. Tale struttura scatolare 14 pu? essere provvista inferioremente di piedini di appoggio 18, preferibilmente del tipo regolabile in altezza, e/o di ruote (non mostrate), preferibilmente provviste di freno, per facilitarne lo spostamento ed il posizionamento.
All?interno del vano 15 in corrispondenza dei suoi due spigoli laterali inferiori 20, 21 sono posizionate rispettive guide di scorrimento 22, 23, preferibilmente del tipo telescopico, unite e posizionate nel senso della profondit? del vano 15 stesso.
Detto cassetto 17 ? costituito da una porzione posteriore 24, con estensione orizzontale, unita ortogonalmente con una porzione frontale 25, avente estensione verticale verso l?alto.
Tale porzione posteriore 24 ? sagomata a forma di vasca, ovvero con un piano inferiore delimitato perimetralmente da pareti verticali unite tra loro, ed ? provvista lateralmente di mezzi di scorrimento 26, come ad esempio rotelle o cuscinetti, inoltre tale vasca ? dimensionata in maniera tale che tali mezzi di scorrimento 26 siano associabili a dette guide di scorrimento 22, 23, per poter scorrere orizzontalmente nel senso della profondit? del vano 15, in maniera tale che la porzione frontale 25 possa chiudere l?apertura 16 andando in battuta contro il suo perimetro 27 o possa aprirla allontanandosi dalla stessa.
Nel caso in cui detto cassetto 17 presenti una profondit? ed un peso tali da poter causarne il ribaltamento quando si trova nella sua posizione di apertura, pu? essere provvisto inferiormente di ruote di supporto 19, posizionate preferibilmente in corrispondenza del punto di unione della porzione posteriore 24 e della porzione frontale 25, ed in tal caso, la struttura scatolare 14 risulta provvista di una seconda apertura inferiore orizzontale 16?, unita frontalmente e perpendicolare alla prima apertura 16, le quali due aperture sono chiudibili e sigillabili rispettivamente mediante la porzione posteriore 24 e la porzione frontale 25 del cassetto 17, per poter effettuare il trattamento di sanificazione nel vano 15 in maniera isolata dall?esterno.
Il bordo perimetrale della porzione posteriore 24 ? dimensionato e posizionato per scorrere sovrapposto al perimetro di detta seconda apertura 16?, per mantenere un isolamento tra il vano 15 e l?esterno.
Detto perimetro 27 dell?apertura 16 ? preferibilmente provvista di uno scalino perimetrale 27? sporgente frontalmente, in maniera tale che quando la porzione frontale 25 si trova in battuta contro il perimetro 27 stesso, lo scalino perimetrale 27? sia posizionato sovrapposto esternamente al bordo 25? della stessa porzione frontale 25, cosicch? l?area di contatto tra il perimetro 27 e la porzione frontale 25 mantenga un isolamento del vano interno 15 e rispetto all?ambiente esterno.
Inoltre, detta porzione frontale 25 ? provvista di almeno una maniglia 28?, incassata o esterna, in maniera tale che possa essere manovrata da un operatore, e di almeno un mezzo di chiusura 28?, come una serratura azionabile mediante una chiave in apertura e chiusura, e cooperante con una relativa sede (non mostrata) ricavata sul detto perimetro 27 dell?apertura 16, cosicch? l?operatore possa bloccare il cassetto 17 in posizione di chiusura rispetto alla struttura scatolare 14.
Detta porzione posteriore 24 ? provvista posteriormente di almeno una porzione 29? realizzata di pezzo o in maniera amovibile, in materiale sensibile ai campi magnetici, come ad esempio un magnete di riscontro, ovvero che ne possa essere attratto.
All?interno del vano 15, nella sua parte inferiore posteriore ? posizionato e fissato almeno un mezzo di generazione di campo magnetico 29, atto ad interagire con la detta porzione 29?, almeno per mantenerla ferma in posizione quando quest?ultima gli si pone vicino, ovvero quando il cassetto 17 si trova nella sua posizione di chiusura.
Tale mezzo di generazione di campo magnetico 29 ? costituito preferibilmente da un elettromagnete.
Per l?alloggiamento degli oggetti 13 e rifiuti di vario genere nel vano 15, ? possibile posizionarli singolarmente, impilati e/o accostati sulla vasca della porzione superiore 24 del cassetto 17.
In alternativa ? possibile posizionare superiormente alla porzione posteriore 24 almeno una scaffalatura del tipo autoportante e removibile (non mostrata) dove poggiare gli oggetti e rifiuti di vario genere senza che debbano essere messi a contatto tra loro.
? possibile anche attrezzare il soffitto del vano 15 con delle aste o dei ganci (non mostrati) per alloggiare gli oggetti 13 e rifiuti di vario genere anche in maniera appesa.
In particolare, i rifiuti possono essere inseriti entro contenitori, rigidi o non rigidi, come ad esempio bidoni o sacchetti, pertanto configurabili come oggetti 13 di vario genere, che successivamente vengono inseriti ed alloggiati a loro volta entro il vano 15.
? possibile che tali contenitori 13 vengano chiusi con un tappo piano 13 in maniera non sigillata, in maniera che due contenitori possano venire posizionati impilati tra loro ma che l?ozono possa entrare nei contenitori 13 stessi per poter trattare i rifiuti o altri oggetti in esso contenuti.
All?interno del vano 15 o in un vano 28 ad esso adiacente e con lui comunicante, ? fissato il detto mezzo sanificatore 12, in particolare quest?ultimo essendo posizionato in corrispondenza di uno spigolo laterale superiore della struttura scatolare 14.
I due esempi non limitativi rappresentati nelle fig.1 e 6, con le relative successive viste in loro varie posizioni, fanno notare che il dispositivo 10 pu? avere differenti dimensioni pur restando efficace nel suo scopo, sia per poter alloggiare oggetti 13 all?interno del vano 15 in maniera affiancata, come per l?esempio di fig. 1, sia non potendo affiancare oggetti 13, come per l?esempio di fig.6.
Tale primo mezzo sanificatore 12 ? costituito da un generatore elettrico di ozono, ed ? atto ad essere operativo quando il vano 15 risulta nella sua posizione chiusa, creando ozono mediante la sola aria contenuta all?interno del vano 15 stesso, senza che l?ozono venga disperso all?esterno di quest?ultimo.
Pertanto, conoscendo le propriet? e capacit? dell?ozono, in particolare quella della sanificazione, ovvero l?inattivazione di microorganismi patogeni, ma anche l?ossidazione di ioni di metalli indesiderati, l?ossidazione di composti che causano cattivi odori, l?ossidazione di una vasta gamma di sostanze organiche, inclusi acidi umici, coloranti, idrocarburi, ecc., la riduzione di THMs (trihalomethanes) e la microflocculazione, all?interno del detto vano 15 del dispositivo 10 ? possibile creare un ambiente sanificato ed isolato dall?esterno, quindi che permetta la sanificazione degli oggetti 13 e dei rifiuti di vario genere in esso contenuti e che non permetta l?interazione con l?ambiente esterno al vano 15 stesso.
In questa maniera ? possibile pertanto procedere ad una sanificazione sicura mediante ozono, ovvero una sanificazione che sia efficace, e che per? non possa essere dannosa per gli essere umani e gli animali, o gli oggetti, presenti nell?ambiente circostante al dispositivo 10.
Il dispositivo 10, oggetto del presente trovato, ? collegabile alla rete elettrica o ad una batteria per il funzionamento dei suoi vari componenti elettrici ed elettronici, in particolare detto dispositivo 10 comprendendo almeno una scheda elettronica di controllo e comando (non mostrata), posizionata preferibilmente sul fondo della struttura 14 nei pressi del almeno un mezzo di generazione di campo magnetico 29 e comprendente almeno un microprocessore, almeno un mezzo sensore di posizione ed almeno un mezzo di conteggio del tempo, come ad esempio un temporizzatore, e potendo comprendere almeno un mezzo di connessione senza fili con apparecchi esterni.
Detta scheda elettronica ? configurata per eseguire un determinato ciclo di sanificazione rispetto alle dimensioni del vano 15 del dispositivo 10 ma pu? essere altres? connessa mediante cavi almeno a mezzi di comando (non mostrati), come ad esempio pulsanti, atti ad impostare ad ogni ciclo di sanificazione il microprocessore e mezzi di visualizzazione (non mostrati), come ad esempio un display, collocati frontalmente ed esternamente sulla struttura 14, atti a visualizzare almeno i dati impostati.
Mediante il detto mezzo di connessione senza fili, se presente, ? possibile impostare la scheda elettronica controllare e comandare da remoto mediante apposito dispositivo elettronico remoto di impostazione, come ad esempio un cellulare provvisto di apposito programma applicativo.
Detta scheda elettronica ? inoltre connessa con il sensore di posizione al mezzo di generazione di campo magnetico 29, e con il mezzo di conteggio del tempo al mezzo sanificatore 12.
Con il dispositivo 10 alimentato elettricamente, il detto microprocessore della scheda elettronica ? impostato in maniera tale da determinare una durata prestabilita di un ciclo di sanificazione, ovvero impostando un certo tempo al mezzo di conteggio del tempo, conseguentemente, chiudendo il cassetto 17, il mezzo generatore di campo magnetico 29 attira a s? la relativa porzione 29?, ed il mezzo sensore di posizione rileva la posizione di chiusura del cassetto 17 stesso, inviando il segnale al microprocessore, che precedentemente impostato, attiva di conseguenza il mezzo sanificatore 29 per un tempo stabilito mediante il mezzo di conteggio del tempo.
Se durante il ciclo di sanificazione viene aperto il cassetto 17, la porzione 29? si allontana dal mezzo generatore di campo magnetico 29 e conseguentemente il mezzo sensore di posizione invia il segnale al microprocessore di mancata rilevazione di chiusura del cassetto, in maniera tale che il microprocessore, precedentemente impostato, disattiva istantaneamente il mezzo sanificatore 12, evitando cos? contaminazioni dell?ambiente esterno mediante ozono.
Il mezzo sanificatore 12 ? impostato per avere un?emissione di ozono costante, in maniera tale che sia possibile impostarne la durata del ciclo, di eventuali pause e di ripetizioni del ciclo stesso, in base all?efficacia di sanificazione necessaria al volume ed il tipo di materiale da sanificare inserito nel vano 15.
Infine, ? possibile inserire e fissare nel vano 15 anche almeno un secondo mezzo sanificatore operante a raggi UV-C (non mostrato), collegato anch?esso al detto mezzo di conteggio del tempo, in maniera tale da aumentare l?efficacia di sanificazione superficiale degli oggetti 13 ed i rifiuti di vario genere durante i cicli di sabificazione.
Come si ? potuto notare, il dispositivo 10 ? sprovvisto di guarnizioni in materiale polimerico, in quanto ? noto che sono soggette a precoce deterioramento in presenza di ozono, ma ? costruito in maniera tale, come sopra descritto, perch? l?ozono non venga disperso nell?ambiente circostante in quantit? nocive per l?uomo e gli animali.
? stata inoltre effettuata almeno una prova di laboratorio analizzando il funzionamento di un dispositivo 10 con un vano 15 avente un volume di 90 litri, mediante il detto mezzo sanificatore 12 a produzione di ozono, ovvero per verificare la concentrazione di ozono ottenuta all?interno del vano 15 stesso e l?eventuale dispersione di ozono all?esterno del dispositivo 10 stesso.
Tale prova di laboratorio ? stata effettuata mediante il noto metodo di analisi OSHA ID-214, ovvero mediante un filtro in fibra di vetro con legante, per un tempo di campionatura di 180 minuti e con un flusso di aspirazione di 0,5 l/min, una temperatura ambientale di 13?C ed una umidit? atmosferica del 70%.
Per valutare l?entit? di quanto rilevato, si ? ritenuto opportuno confrontare le concentrazioni di ozono con il limite espresso come media ponderata sulle 8 ore lavorative (TLV-TWA) ricavato dalla pubblicazione ?ACGIH 2020? (American Conference of Governmental Industrial Hygienists). Si sottolinea che tale limite ? applicato nel caso in cui il ?carico di lavoro? sia pesante, moderato oppure leggero (? 2 ore).
Con il dispositivo 10 nel suo stato operativo, la concentrazione di ozono rilevata all?interno del vano 15, nella sua posizione chiusa dal cassetto 17, ? stata di 0,410 mg/m<3>, mentre la concentrazione rilevata nell?ambiente esterno al dispositivo 10 ? stata di 0,016 mg/m<3>.
Per completezza della prova, oltre alle suddette rilevazioni, nello stesso periodo della stessa giornata, ? stata rilevata la concentrazione di ozono lontana dal dispositivo 10, ovvero all?esterno dell?edificio in cui esso era posizionato, la quale concentrazione di ozono rilevata ? stata di 0,076 mg/m<3>.
Infine, con il dispositivo 10 nel suo stato operativo, si ? proceduto a rilevare la concentrazione nell?ambiente a lui esterno, aprendo il cassetto 17 ogni 7 minuti, che ? risultata pari a 0,002 mg/m<3>. In quest?ultima analisi ? necessario ricordare che il dispositivo 10 ? impostato in maniera tale che all?apertura del cassetto 17 sospenda la sua azione di sanificazione.
Il limite di legge TLV-TWA di concentrazione di ozono ? di 0,393 mg/m3, ? pertanto subito riscontrabile come all?interno del dispositivo 10, nella sua posizione chiusa, si abbia una concentrazione maggiore, quindi molto efficace per la sanificazione di oggetti e rifiuti di vario genere contenuti in esso, mentre la concentrazione all?esterno risulta sempre inferiore alla soglia di legge, sia con il dispositivo 10 nella sua posizione chiusa che aperta.
Si va ora a definire l?efficacia del trattamento con ozono mediante il dispositivo 10 per la santificazione di oggetti e rifiuti di vario genere.
Dalla bibliografia scientifica, le prove eseguite di inattivazione di virus e batteri con ozono sono eseguite sempre in soluzioni acquose, dove, poich? la densit? ? molto prossima a 1,00 g/ml, 1 mg/l corrisponde a 1 ppm (parti per milione).
Per avere possibilit? di confronto si andr? a calcolare quindi la concentrazione in ppm dell?ozono misurato, tenendo presente che la concentrazione di ozono misurata all?interno del dispositivo 10 nel suo stato operativo 0,41 mg/m<3 >e che il peso molecolare dell?ozono ? M = 48,00 g/mol.
Ovvero:
Pertanto, all?interno del vano 15 chiuso mentre il dispositivo 10 ? attivo, la concertazione di ozono ? di 0,21 ppm.
Inoltre, per fare un confronto pi? preciso, ? necessario fare un?ulteriore considerazione riguardante la differenza di decadimento dell?ozono in acqua e in aria.
? necessario tenere in considerazione la temperatura in cui viene effettuata la sanificazione mediante ozono, in quanto tale temperatura ha un'influenza importante sul tempo di dimezzamento dell'ozono stesso, come riportato nel seguente esempio.
Ad una temperatura di 20?C, l?ozono contenuto nell?aria dimezza la sua concentrazione in circa 3 giorni, mentre l?ozono contenuto in acqua dimezza la sua concentrazione in circa 15 minuti.
L?ozono contenuto nell?aria dimezza la sua concentrazione in circa 1h30? ad una temperatura di circa 120?C, mentre l?ozono contenuto in acqua dimezza la sua concentrazione in circa 12 minuti ad una temperatura di 35?C.
Dalla letteratura scientifica nota, si conosce che mediante trattamenti in acqua con concentrazioni di ozono di circa 0,2-0,5 mg/l, con temperature comprese tra circa 20?C e 24?C, e tempi di trattamento da circa 1?30? a 20?, si ottiene una riduzione di virus e batteri di circa 99-99,9%.
Ad esempio per una riduzione del 99,9% ed inattivazione di escherichia coli ad una temperatura di 24?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,23-0,26 mg/l per un tempo di circa 1?40?.
Ad esempio per una riduzione del 99,99% ed inattivazione di legionella pneumophila ad una temperatura di 24?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,32 mg/l per un tempo di circa 20?.
Ad esempio per una riduzione del 99,7% ed inattivazione di poli-virus tipo 1 del ceppo Mahoney ad una temperatura di 24?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,23-0,26 mg/l per un tempo di circa 1?40?.
Ad esempio per una riduzione del 99% ed inattivazione di echo-virus tipo 1 ad una temperatura di 20?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,26 mg/l per un tempo di circa 20?.
Ad esempio per una riduzione dell?80% ed inattivazione di batteriofagi f2 ad una temperatura di 20?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,1 mg/l per un tempo di circa 10?.
Ad esempio per una riduzione del 99,6% ed inattivazione di candida parapsilosis ad una temperatura di 24?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,23-0,26 mg/l per un tempo di circa 1?40?.
Ad esempio per una riduzione del 99% ed inattivazione di naegleria gruberi ad una temperatura di 25?C ? necessario un trattamento in acqua con un concentrazione di ozono di circa 0,3 mg/l per un tempo di circa 4?20?.
Trattando tali elementi con ozono disperso nell?aria in un contenitore chiuso in maniera isolata dall?esterno, come lo ? il presente dispositivo 10, con una concertazione di 0,21 ppm, si ha un dimezzamento della concentrazione di ozono molto limitata nel tempo, quindi ben oltre i 20 minuti necessari per alcuni trattamenti in acqua, dove la concentrazione di ozono gi? si ? dimezzata, risulterebbe gi? sufficiente all?inattivazione degli organismi patogeni noti.
Con il presente dispositivo 10, ripretendendo ciclicamente la produzione di ozono al suo interno, la concentrazione di ozono pu? essere mantenuta pressoch? nel tempo predeterminata.
Inoltre, ? possibile tarare il generatore di ozono in maniera tale che la concentrazione di ozono sia ben pi? alta di 0,21 ppm, riducendo quindi i tempi di inattivazione degli organismi patogeni, mantenendo sempre l?ambiente esterno al dispositivo 10 non dannoso per l?uomo, ovvero con concentrazioni di ozono al di sotto dei limiti di legge.
In alternativa all?aumento della concentrazione di ozono all?interno del dispositivo 10, ? possibile ripetere pi? cicli a distanze di tempi predeterminati.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (10) per la sanificazione di oggetti (13) e/o rifiuti di vario genere atto a contrastare il trasferimento di microrganismi patogeni da cibo a cibo, da oggetti a cibo, da persone a cibo, e viceversa, e conseguentemente da oggetti a persone, da persone a persone e viceversa, tale dispositivo (10) comprendendo almeno un mobile (11) costituito da una struttura scatolare (14) definente almeno un vano interno (15) ed avente almeno un?apertura frontale (16) apribile e chiudibile mediante un mezzo di chiusura (17) per l?inserimento e la rimozione all?interno del vano (15) stesso di uno o pi? oggetti (13) e/o rifiuti di vario genere da trattare mediante almeno un primo mezzo sanificatore (12), detto dispositivo (10) essendo caratterizzato dal fatto che detta struttura scatolare (14) ? realizzata in metallo, e la sua apertura (16) ? provvista di un perimetro (27) sagomato con uno scalino perimetrale (27?) sporgente frontalmente, tale mezzo di chiusura (17) essendo realizzato in metallo e costituito da un cassetto sagomato con una porzione posteriore (24), con estensione orizzontale, unita ortogonalmente con una porzione frontale (25), avente estensione verticale verso l?alto, di cui la porzione posteriore (24) essendo atta a scorrere nel vano (15) nel senso della profondit? della struttura (14) e la porzione frontale (25) essendo atta ad andare in battuta contro il perimetro (27) della detta apertura (16), in maniera tale che lo scalino perimetrale (27?) sia posizionato sovrapposto esternamente al bordo (25?) della stessa porzione frontale (25), per avere un isolamento del vano interno (15) rispetto all?ambiente esterno, all?interno del vano (15) o in un secondo vano (28) ad esso adiacente e con lui comunicante, essendo fissato lateralmente il detto primo mezzo sanificatore (12), il quale essendo costituito da un generatore elettrico di ozono, ed essendo atto a creare ozono all?interno del vano (15) solo quando quest?ultimo risulta nella sua posizione chiusa.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione posteriore (24) ? provvista posteriormente di almeno una porzione (29?) realizzata in materiale sensibile ai campi magnetici, mentre all?interno del vano (15), nella sua parte inferiore posteriore ? posizionato e fissato almeno un mezzo di generazione di campo magnetico (29), atto ad interagire con la detta porzione (29?), almeno per mantenerla ferma in posizione quando quest?ultima gli si pone vicino, ovvero quando il cassetto (17) ? nella sua posizione di chiusura.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tale mezzo di generazione di campo magnetico (29) ? costituito da un elettromagnete, e tale porzione (29?) ? realizzata di pezzo o in maniera amovibile rispetto alla porzione posteriore (24) del cassetto (17), ed ? costituita da un magnete di riscontro.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (10) comprende almeno una scheda elettronica di controllo e comando, comprendente a sua volta almeno un microprocessore ed almeno un mezzo sensore di posizione, quest?ultimo essendo associato al detto mezzo di generazione di campo magnetico (29) in maniera tale da rilevare la posizione di apertura e chiusura del cassetto (17) e da inviare il segnale al microprocessore, che ? impostato per attivare il primo mezzo sanificatore (29) quando ? rilevata la posizione di chiusura del cassetto (17) e per disattivarlo quando ? rilevata la posizione di apertura del cassetto (17).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta scheda elettronica di controllo e comando comprende almeno un mezzo di conteggio del tempo, come ad esempio un temporizzatore, atto a determinare la durata dei cicli di sanificazione mediante il detto primo mezzo di sanificazione (12).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta scheda elettronica di controllo e comando comprende almeno un mezzo di connessione senza fili per essere impostata anche da remoto mediante appositi mezzi appositi dispositivi elettronici remoti di impostazione.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che almeno un secondo mezzo sanificatore operante a raggi UV-C, ? inserito e fissato nel vano (15) e collegato anch?esso al detto mezzo di conteggio del tempo, ed ? atto ad aumentare l?efficacia di sanificazione superficiale degli oggetti (13) ed i rifiuti di vario genere durante i cicli di sanificazione.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione posteriore (24) ? sagomata a forma di vasca, ovvero con un piano inferiore delimitato perimetralmente da pareti verticali unite tra loro, ? provvista lateralmente di mezzi di scorrimento (26), ed ? dimensionata in maniera tale che tali mezzi di scorrimento (26) siano associabili a guide di scorrimento (22, 23) posizionate ai due spigoli laterali inferiori (20, 21) del vano (15).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la struttura scatolare (14) ? provvista di una seconda apertura inferiore orizzontale (16?), unita frontalmente e perpendicolare alla prima apertura (16), le quali due aperture (16, 16?) essendo chiudibili e sigillabili rispettivamente mediante la porzione posteriore (24) e la porzione posteriore (25) del cassetto (17), quest?ultimo essendo provvisto inferiormente di ruote di supporto (19), posizionate preferibilmente in corrispondenza del punto di unione della porzione posteriore (24) e della porzione frontale (25) in maniera tale da evitarne il ribaltamento quando si trova nella sua posizione di apertura, inoltre il bordo perimetrale della porzione posteriore (24) essendo dimensionato e posizionato per scorrere sovrapposto al perimetro di detta seconda apertura (16?), per mantenere un isolamento tra il vano (15) e l?esterno.
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per il posizionamento degli oggetti (13) ? provvisto superiormente alla porzione posteriore (24) di almeno una scaffalatura del tipo autoportante e removibile e/o di aste o dei ganci fissate al soffitto del vano (15).
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