IT202000021535A1 - Apribottiglie da parete per tappi a corona - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
dell?INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: ?APRIBOTTIGLIE DA PARETE PER TAPPI A CORONA?
La presente innovazione concerne un utensile casalingo avente la funzione principale di apribottiglie da parete, per levare il tappo a corona di chiusura di una bottiglia senza il problema di dispersione anche parziale della bevanda contenuta, oltre che avente la possibilit? di una funzione secondaria di supporto per piccoli oggetti della casa.
Caratteristica principale della presente innovazione ? quella di prevedere la realizzazione di un apribottiglie verticale o da parete, il quale ? sostanzialmente costituito da una parete centrale e da due pareti laterali piegate o comunque convergenti con detta parete centrale, per formare due spigoli o angoli, preferibilmente ortogonali, sulla parte inferiore dei quali spigoli ? ricavato un vano aperto, distribuito equamente tra le due pareti convergenti e i lati della parete centrale, con dentino o rastremazione di fondo su ogni una delle due pareti convergenti e sugli stessi lati di parete centrale, detto vano aperto essendo dimensionato in modo da poter alloggiare il tappo a corona della bottiglia da aprire, la quale bottiglia vi viene disposta in posizione verticale, mentre il bordo corrugato del suo tappo a corona ? appoggiato su detti due dentini del vano usato, cos? che lo spigolo ad angolo di dette due pareti verticali convergenti funga da fulcro sulla superficie piana del tappo, quando la bottiglia sia posta in trazione, con inclinazione di normale apertura del suo tappo.
Sono noti diversi dispositivi atti a togliere il tappo a corona che chiude una normale bottiglia di birra o di altra bevanda. Tutti gli attuali dispositivi manuali di apertura di una bottiglia con tappo a corona sono sostanzialmente costituiti da un corpo allungato, con una estremit? agente da leva e con l?altra estremit? sagomata a gancio o ad unghia, oppure ad occhiello da inserire tra il collo della bottiglia e il bordo frastagliato del tappo, per poter forzare ed aprire la dentellatura che aggancia il tappo al bordo della bottiglia, ad esempio conforme al brevetto n. US 1.628.715 del 1927. Notoriamente, con questi dispositivi manuali l?apertura del tappo a corona ? determinato dal punto di appoggio dell?apri bottiglia sulla superfice superiore del tappo, dove ? previsto il fulcro di rotazione della sua leva che deve esercitare l?azione di apertura contro il bordo corrugato dello stesso tappo da togliere.
L?apertura manuale della bottiglia avviene normalmente nella sua posizione verticale, mentre l?attrezzo o apribottiglie viene disposto sostanzialmente in posizione orizzontale ed agisce con un?azione di leva verticale, in modo da non spargere e disperdere la bevanda contenuta.
L?inconveniente principale di questi apri bottiglie manuali ? quello di non essere facilmente disponibili al momento di essere saltuariamente usati, poich? lo stesso oggetto ? normalmente posto e dimenticato in qualche sperduto cassetto o tavolo della cucina. Diversamente, per il cameriere o per operatore che ne fa uso frequente, dovendo servire le bevande al tavolo dei clienti di un bar o di un ristorante, lo stesso apribottiglie diventa comunque un oggetto di ingombro e peso nella sua tasca.
E? frequente anche l?abbinamento della funzione di cavatappi a corona con quella di apri bottiglie a spirale per tappi di sughero o di altro materiale. Questo tipo di attrezzo, se da un lato assolve una effettiva pronta funzione di apertura di ogni tipo di bottiglia, da un altro lato costituisce un articolo che presenta un ingombro ed un peso ancora maggiori per il cameriere che lo deve sempre avere in tasca.
Per superare questi inconvenienti operativi, sono state proposte varie soluzioni di apribottiglie da fissare ad esempio alla parete di un muro o alla fiancata di un mobile, in modo da essere sempre disponibili, in un punto fisso prestabilito, ed eliminare cos? anche il problema del suo peso e del suo ingombro. A titolo esemplificativo si indica la soluzione proposta del brevetto n.
US 1.500.882 de 1924, oppure del brevetto n. US 1.763.848 del 1928 o ancora il brevetto n. US 2.759.382 del 1956 fino al brevetto n. CN 104627922 del 2015 dove il tappo a corona della bottiglia da aprire viene frapposto tra una piastra fissa al muro ed un suo gancio di contenimento in cui inserire il bordo frastagliato del suo tappo, mentre l?apertura della bottiglia ? ottenuta agendo con azione di leva verticale sulla stessa bottiglia, inducendo il tappo a cadere a terra o ad essere trattenuto da apposito sottostante cestino.
Tutti questi ed altri analoghi sistemi di applicazione a muro o a parete, di ogni dispositivo di apertura di bottiglie con tappo a corona, hanno per? l?inconveniente di richiedere la disposizione iniziale inclinata della bottiglia, per poter inserire il tappo nel vano di estrazione, oltre che richiedere una sua ulteriore inclinazione dovuta al movimento verticale di apertura, determinando l?inevitabile parziale fuoriuscita della bevanda, con conseguente scarsa pulizia dello stesso apparecchio di apertura del tappo a corona, del pavimento e dell?attigua parete. Compito principale della presente innovazione ? quello di poter realizzare un dispositivo fisso di apertura delle bottiglie con tappo a corona, ad esempio da muro o da parete di mobile, che possa agganciare il tappo conservando la posizione verticale della bottiglia da aprire, eliminando l?attuale inclinazione iniziale e limitando l?inclinazione della bottiglia a quanto richiesto per liberare il tappo dalla bocca della stessa bottiglia, con una minima rotazione o inclinazione verticale, tale da aprire il tappo a corona senza che il livello della bevanda raggiunga il bordo della stessa bottiglia, quindi eliminando ogni fuoriuscita del liquido e garantendo la massima pulizia del dispositivo e dell?ambiente.
Nell?ambito di tale compito, un altro importante scopo della presente innovazione ? quello di poter realizzare un dispositivo fisso di apertura delle bottiglie con tappo a corona, ad esempio da muro o da parete, che possa presentare una sua parte superiore con uno o pi? dentini, agganci, cavit? o ripiani, per il supporto di piccoli oggetti di uso domestico, quali ad esempio canovacci o strofinacci ed accessori di pulizia dell?ambiente.
Ancora un altro scopo della presente innovazione ? quello di poter essere usato per aprire anche due bottiglie contemporaneamente, nei momenti di maggiore necessit?.
Un altro importante scopo della presente innovazione ? quello di poter realizzare un dispositivo fisso di apertura delle bottiglie con tappo a corona che sia realizzabile per semplice piegatura di uno spezzone di lamiera prestampata, eliminando ogni attuale lavorazione di fusione o lavorazione meccanica delle parti che lo compongano, per contenerne al massimo i costi di produzione e favorirne il massimo utilizzo.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione per la quale si prevede la realizzazione di almeno una cavit?, alla base di almeno due pareti verticali convergenti che siano dotate di agganci per il fissaggio ad una parete verticale, mentre la stessa cavit? presenta una rastremazione disposta alla base di ogni una delle due pareti convergenti. Una migliore comprensione della presente innovazione, oltre che una evidenziazione del conseguimento degli scopi specificati, viene di seguito pi? dettagliatamente descritta ed illustrata, secondo una soluzione costruttiva puramente esemplificativa e non limitativa, che viene di seguito proposta anche con l?ausilio di n. 4 figure schematiche riprodotte nelle due tavole allegate e delle quali:
- la fig.1 di tav. 1 rappresenta una vista prospettica e parziale di un apribottiglie dotato di due angoli verticali con vani inferiori adibiti all?alloggiamento di altrettanti tappi a corona di bottiglie da aprire;
- la fig. 2 i tav. 1 rappresenta una vista in sezione verticale intermedia dello stesso apribottiglie di fig.1, associato ad una parete verticale di supporto ed abbinato ad una bottiglia con tappo a corona da aprire;
- la fig. 3 di tav. 2 rappresenta una vista dello stesso apribottiglie di fig. 2, raffigurato con una bottiglia di bevanda in fase di apertura del suo tappo a corona;
- la fig.4 di tav.2 rappresenta una vista verticale e parziale di una bottiglia di bevanda del tipo con normale chiusura a tappo corona, conforme alle bottiglie esemplificate nelle figure 2 e 3.
In tutte le figure, gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Con riferimento alle varie figure allegate, un apribottiglie (1) ? sostanzialmente costituito da uno spezzone allungato di lamiera, composto da una parete centrale (10) e da due pareti laterali simmetriche (11 ? 12) che sono piegate e parallele, preferibilmente a 90? rispetto alla parete (10), e sono dotate di rispettive estremit? uncinate (11/a ? 12/a) per il loro aggancio a corrispondenti asole (21) di una parete metallica (20).
Dalla esemplificativa fig. 1, si evince che la parte superiore della parete centrale (10) dell?apri bottiglie (1) ? dotata di una rastrelliera (13), la quale ? formata da uno o pi? dentini (13/a ? 13/b ? etc.), separati da vani laterali (13/c - 13/d e 13/e ? etc.). Detta rastrelliera (13), analogamente ad altri portaoggetti tradizionali da cucina, ? destinata al supporto di piccoli oggetti casalinghi, quali ad esempio degli strofinacci o altri suppellettili della casa o del locale.
Ancora con riferimento alla fig. 1, la parte inferiore della parete frontale (10) di detto portaoggetti (1) presenta due aperture laterali (15) che si estendono alle rispettive pareti laterali (11) e (12).
Pi? dettagliatamente, ogni apertura laterale (15) presenta una larghezza (l) sulla parete frontale (10) e sulle rispettive pareti laterali (11 ? 12) che corrisponde indicativamente alla met? del diametro (d) di un tappo a corona (T) di tipo universale.
Gli stessi vani (15) sono parzialmente delimitati, nella loro parte inferiore, dalla presenza dei dentini o rastremazioni (10/a) e (10/b) ricavati sulla superfice frontale (10), oltre che da un corrispondente dentino o rastremazione (11/b) ricavato sulla parete laterale (11), non rappresentato, e da un corrispondente dentino (12/b) ricavato sulla parete laterale (12). Ogni dentino (10/a ? 10/b ? 11/b e 12/b) dei due vani (15) presenta una identica altezza ed una identica larghezza di qualche millimetro, per potersi insinuare nel vano (v) normalmente presente tra la bocca della bottiglia (B) e il bordo frastagliato del tappo (T), come indicato in fig.
4. Gli stessi dentini (10/ - 10/b ? 11/b e 12/b) sono preferibilmente smussati sul loro lato di base, per favorire l?alloggiamento della bottiglia (B) da aprire.
Ogni vano (15) presenta un?altezza utile (h1), al netto dell?altezza dei rispettivi dentini (10/a ? 10/b - 11/b e 12/b) che ? uguale o leggermente superiore all?altezza (h) di un normale tappo a corona (T) di fig.4.
Con riferimento alla fig. 2, sulla scorta di quanto fino ad ora esemplificativamente illustrato, l?apribottiglie (1) ? agganciato a delle asole (21) che sono presenti sulla parete metallica verticale (20), ad esempio di un mobile da cucina o di una macchina di erogazione di bevande. Ancora con riferimento alla fig. 2, il tappo (T) della bottiglia (B) da aprire ? alloggiato nel vano (15), compreso tra la parete frontale (10) e la parete laterale (12), in modo tale che il dentino (12/b) e l?attiguo dentino (10/b) possano insinuarsi tra la bocca della bottiglia (B) ed il bordo corrugato del tappo (T), mentre la stessa bottiglia (B) rimane nella sua normale posizione verticale. In questa posizione, il livello (L) della sua bevanda rimane immutato orizzontalmente, contrariamente a quanto attualmente succede per poter aprire una bottiglia con tappo a corona, dove ? sempre richiesta una prima inclinazione della bottiglia per poterla agganciare ad un tradizionale apribottiglie da parete.
L?alloggiamento del tappo (T) della bottiglia (B) nel vano (15) comporta il fatto che la convergenza delle pareti (10) e (12) sia situata sostanzialmente sulla mezzeria dello stesso tappo (T), in condizione di verticalit? della stessa bottiglia (B).
Con riferimento alla fig. 3, appare evidente il fatto che, agendo in trazione manuale sulla bottiglia (B), indicativamente con un normale angolo (alfa) di circa 30? ? 40?, il punto di convergenza delle pareti (10) e (12) del vano (15) agisce da fulcro sulla superfice superiore del tappo (T), mentre il dentino (12/b) coopera con il dentino (10/b) nel sollevamento del bordo dello stesso tappo (T), inducendolo a divaricarne la sua parete laterale frastagliata, fino a sganciare detto tappo (T) dalla bocca della stessa bottiglia (B).
Poich? il livello (L) della bevanda, ? normalmente disposto qualche centimetro sotto la bocca della bottiglia (B), l?inclinazione (alfa), della sua ormale apertura, assicura il mantenimento completo della bevanda e la sua eventuale schiuma superficiale entro la stessa bottiglia (B), senza dispersione del liquido e senza lordare l?apribottiglie (1) la parete (20) che lo sostiene, conforme allo scopo principale specificato.
Una volta posizionato il tappo (T) della bottiglia (B) entro il vano (15), la sua trazione d?inclinazione d?apertura (alfa) pu? essere esercitata ortogonalmente alla parete (10), oppure ortogonalmente alla parete (12), ma anche diagonalmente alle stesse pareti (10 ? 12). In ogni caso, il punto di convergenza delle pareti (10 ? 12) sulla parte superiore del vano aperto (15) ? posto a contatto sulla superfice esterna piana del tappo (T) e funge da fulcro durante l?inclinazione (alfa) della bottiglia (B), mentre i dentini (10/b ? 12/b) agiscono da leva sulla superfice laterale corrugata del tappo (T), inducendolo ad aprirsi fino a libere la bocca della bottiglia (B).
Con riferimento alla fig. 1, l?apribottiglie (1), come gi? citato, presenta un secondo vano (15), per l?estrazione dei tappi a corona, situato tra la convergenza della parete frontale (10) con la parete laterale (11), consentendo il suo doppio anche contemporaneo uso, nei momenti di maggiore richiesta di bevanda da erogare, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Ancora con riferimento alla fig. 1, al vantaggio della presenza di due vani (15) di stappatura, l?apribottiglie in esame associa la funzione di possibile supporto di piccoli oggetti di cucina o di ristorazione, da poter disporre ed agganciare sulla rastrelliera (13) che potr? essere costituita da uno o pi? denti (13/a ? 13/b ? 13/c ? etc.), conforme ad un ulteriore scopo specificato.
Naturalmente, conforme ad una prima variazione costruttiva dell?apribottiglie in esame, lo stesso trovato potr? essere realizzato senza la presenza della rastrelliera (13), eventualmente accorciando al minimo la lunghezza della parete centrale (10), cos? come le pareti laterali (11) e (12), al posto delle estremit? uncinate (11/a ? 12/a), possono essere dotate di occhielli ortogonali, per il loro fissaggio ad una parete a muro, per mezzo di viti eventualmente con tassello.
Conforme ad una ulteriore variazione costruttiva, l?apribottiglie da parete pu? essere realizzato con la presenza di un unico vano (15), realizzato unendo ortogonalmente e direttamente le pareti (11) ? (12), senza la presenza della parete centrale (10), dette pareti (11 ? 12) essendo comunque dotate di estremit? (11/a ? 12/a) del tipo ad uncinetto (11/a ? 12/a) o ad occhiello, come sopra specificato, oltre che di un eventuale dentino superiore intermedio, che consente un minimo supporto, ad esempio di un canovaccio. Anche in questo caso, sulla parte inferiore delle pareti convergenti (11 ? 12) sar? presente un vano aperto (15), con rispettivi dentini (11/b ? 12/b), per l?alloggiamento del tappo (T) da togliere ad una bottiglia (B).
E? ancora possibile, in sostituzione della rastrelliera (13), prevedere l?applicazione di un piano orizzontale, solidale a dette pareti (10 ? 11 ? 12), con funzione di mensola d?appoggio di oggetti ed utensili di uso corrente.
Come per gli attuali apribottiglie a muro, anche la soluzione fino ad ora esemplificata pu? prevedere la presenza di un sottostante cestino di raccolta dei tappi a corona liberati dalla bottiglia, collegato o indipendente dalle pareti (11 ? 12) che sono alla base della presente innovazione.
Queste ed altre analoghe variazioni e adattamenti si intendono comunque rientranti nell?originalit? del trovato che si vuole tutelare.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI dell?INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: ?APRIBOTTIGLIE DA PARETE PER TAPPI A CORONA?
1.- Apribottiglie verticale o da parete per tappi a corona, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una parete centrale e da due pareti laterali piegate o comunque convergenti con detta parete centrale, per formare due spigoli o angoli, preferibilmente ortogonali, sulla parte inferiore dei quali spigoli ? ricavato un vano aperto, distribuito equamente tra le due pareti convergenti e i lati della parete centrale, con dentino o rastremazione di fondo su ogni una delle due pareti convergenti e sugli stessi lati della parete centrale, detto vano aperto essendo dimensionato in modo da poter alloggiare il tappo a corona di una bottiglia verticale da aprire;
2.- Apribottiglie da parete, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere costituito da uno spezzone allungato di lamiera, composto da una parete centrale (10) e da due pareti laterali simmetriche (11 ? 12) che sono piegate e parallele, preferibilmente a 90? rispetto alla parete (10), e sono dotate di rispettive estremit? uncinate (11/a ? 12/a) per il loro aggancio a corrispondenti asole (21) di una parete metallica (20);
3.- Apribottiglie da parete, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le pareti laterali (11 ? 12) sono dotate di occhielli ortogonali, per il loro fissaggio ad una parete a muro o altro materiale solido, ad esempio con viti a tassello;
4.- Apribottiglie da parete, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la parete centrale (10) dell?apribottiglie (1) ? dotata di una rastrelliera (13), la quale ? formata da uno o pi? dentini (13/a ? 13/b ? etc.), separati da vani laterali (13/c - 13/d e 13/e ? etc.), detta rastrelliera (13), essendo destinata al supporto di piccoli oggetti casalinghi;
5.- Apribottiglie da parete, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la parte inferiore della parete frontale (10) di detto portaoggetti (1) presenta due aperture laterali (15) che si estendono alle rispettive pareti laterali (11) e (12), ogni apertura laterale (15) presentando una larghezza (l) sulla parete frontale (10) e sulle rispettive pareti laterali (11 ? 12) che corrisponde indicativamente alla met? del diametro (d) di un tappo a corona (T) di tipo universale, oltre che un?altezza utile (h/1) che ? uguale o leggermente superiore all?altezza (h) di un normale tappo a corona (T), al netto dell?altezza dei rispettivi dentini (10/a ? (10/b ? 11/b ? 12/b);
6.- Apribottiglie da parete, come alle rivendicazioni 1 e 5, caratterizzato dal fatto che detti vani (15) sono parzialmente delimitati, nella loro parte inferiore, dalla presenza dei dentini o rastremazioni (10/a) e (10/b) ricavati sulla superfice frontale (10), oltre che da un corrispondente dentino o rastremazione (11/b) ricavato sulla parete laterale (11) e da un corrispondente dentino (12/b) ricavato sulla parete laterale (12), ogni dentino (10/a ? 10/b ? 11/b e 12/b) dei due vani (15) presentando una identica altezza ed una identica larghezza di qualche millimetro, per potersi insinuare nel vano (v) normalmente presente tra la bocca della bottiglia (B) e il bordo frastagliato del tappo (T);
7.- Apribottiglie da parete, come ad una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che l?alloggiamento del tappo (T) della bottiglia (B) nel vano (15) determina il posizionamento della mezzeria di detto tappo (T) sullo spigolo o angolo di convergenza della parete frontale (10) con la parete laterale (11) o con la parete laterale (12), mentre la presenza dei dentini attigui (10/a) con il dentino (11/b) o del dentino (10/b) con il dentino (12/b) permette un alloggiamento verticale di ogni detta bottiglia (B);
8.- Apribottiglie da parete, come alle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto di essere dotato di un unico vano (15), realizzato convergendo ortogonalmente e direttamente le pareti verticali (11) ? (12), senza la presenza della parete centrale (10), detto vano (15) presentando analoghi dentini di rastremazione (11/b ? 12/b), per l?alloggiamento sulla parte frastagliata del tappo (T) da togliere ad una bottiglia (B);
9.- Apribottiglie da parete, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di prevedere l?applicazione di un piano orizzontale superiore, solidale a dette pareti (10 ? 11 ? 12), con funzione di mensola d?appoggio di oggetti ed utensili di uso corrente.
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