IT202000017050A1 - Bava di lumaca, metodo di preparazione e uso farmaceutico della stessa - Google Patents

Bava di lumaca, metodo di preparazione e uso farmaceutico della stessa Download PDF

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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
BAVA DI LUMACA, METODO DI PREPARAZIONE
E USO FARMACEUTICO DELLA STESSA
Ambito dell?invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo alla produzione della bava di lumaca e al suo utilizzo in campo farmaceutico.
In particolare l?invenzione si riferisce all?uso della bava di lumaca in campo clinico in un trattamento per la ricostruzione/rigenerazione delle cartilagini, come quelle del ginocchio, delle caviglie, del gomito, e di tutte le articolazioni in generale, cos? come pure in un trattamento per la cura delle forme di artriti e/o delle forme di artrosi.
Brevi cenni alla tecnica nota
La bava di lumaca ? una sostanza prodotta dalle lumache utilizzata da tempo soprattutto in cosmetica per le sue propriet? idratanti, lenitive e rigeneranti. La sostanza utilizzata nel settore cosmetico ? la bava prodotta dalla variet? comunemente denominata Helix Aspersa (ora riclassificata come Cornu aspersum), la specie di lumache pi? diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Questa lumaca appartiene alla famiglia dei gasteropodi ed ? un mollusco che si sposta mediante un piede espanso, su cui poggia l'intero corpo, che rappresenta la sua struttura locomotoria. La cosiddetta "bava" ? una secrezione, sostanzialmente a base di un mucopolisaccaride, prodotta da alcune ghiandole localizzate a livello del piede. Tale sostanza ha un aspetto denso e gelatinoso, molto simile al muco, il cui scopo primario ? di migliorare l'aderenza alle superfici, consentendo cos? alle lumache di spostarsi anche verticalmente, risalendo muri e pareti con grande facilit?. Inoltre, questa sostanza appiccicosa e vischiosa permette all'animale di lubrificare il proprio corpo, in tal modo limitando il rischio di graffi ed abrasioni. Inoltre, la bava ? in grado di rigenerare il guscio dell?animale, una volta che lo stesso venga danneggiato. Infine, la bava costituisce anche un deterrente molto efficace contro una buona parte dei predatori.
Per quanto riguarda il suo impiego in ambito medico e/o cosmetico la bava di lumaca ? un rimedio che trova le proprie origini nella storia pi? remota e che ? tornato in auge in tempi relativamente recenti. Gi? nell'antica Grecia, Ippocrate ne sfruttava le propriet? decongestionanti e antiinfiammatorie per lenire le irritazioni e le infiammazioni della pelle. Da allora, la bava di lumaca ha conosciuto un largo impiego nel campo della medicina tradizionale, che l?ha usata principalmente per curare problemi di stomaco, quali gastriti e ulcere peptiche, cicatrizzare le ferite e arrestare le emorragie.
Inoltre, sotto forma di sciroppo, la bava viene impiegata per sciogliere il catarro e facilitarne l'eliminazione, nonch? per calmare la tosse.
Dagli studi condotti negli ultimi decenni, sono state individuate molteplici propriet? vantaggiose a livello cutaneo della bava di lumaca, quali, ad esempio, le seguenti:
Idratanti: avendo il potere di trattenere l'acqua sulla cute e di assicurare un effetto idratante di lunga durata;
Tonificanti: rendendo la pelle pi? elastica e tonica;
Cicatrizzanti: dimostrando un potere rigenerante nei confronti delle lesioni;
Lenitive: essendo utile per gli arrossamenti dovuti all'esposizione prolungata, ad esempio, al sole o al freddo;
Nutritive; Antirughe; Anti-smagliature: essendo ricca di vitamine e di proteine;
Efficace contro macchie e segni dell'acne.
La bava di lumaca sta dunque conoscendo una vera e propria riscoperta, grazie al massiccio impiego che se ne sta facendo nella preparazione di numerosi prodotti per la pelle e per i capelli, oltre che in molti tipi di cosmetici.
La bava di lumaca viene infatti impiegata per i benefici offerti a capelli e pelle grazie alle sue potenti propriet? antiossidanti, garantite dall'elevata concentrazione di vitamina E e di vitamina C, che costituiscono l'arma principale contro l'azione dannosa dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare. Sono sempre di pi? i cosmetici che impiegano questa sostanza: le aziende produttrici ne descrivono in particolare il potere anti-invecchiamento e rassodante nei confronti della pelle. Sostanze preziose in essa contenute, come il collagene e l'elastina, hanno il potere di aiutare a rigenerare l'epidermide, rendendola pi? elastica, morbida e idratata.
La bava di lumaca si ? dimostrata in grado di migliorare anche l'aspetto della pelle secca e disidratata, grazie al potere idratante e alle sostanze filmogene in essa contenute, che limitano l'evaporazione dell'acqua. Inoltre, l'acido glicolico, presente in essa, ? noto per le sue spiccate propriet? purificanti, essendo in grado di coadiuvare l'azione rigenerante dei trattamenti esfolianti. Infine, la bava di lumaca si ? anche dimostrata completamente priva di effetti tossici per l?organismo e dotata di una spiccata attivit? antisettica e anti batterica.
La bava di lumaca ? commercialmente reperibile, ad esempio, sotto forma di siero, gel e creme, e pu? essere applicata direttamente sulle aree del corpo che si desidera trattare. I prodotti dedicati ai capelli, invece, sono, formulati, ad esempio, come soluzioni create per migliorare l'elasticit?, l'idratazione e lo spessore dei capelli secchi e sfibrati.
A tutt?oggi, per?, non esistono altre indicazioni specifiche, o possibili utilizzazioni della bava di lumaca in campo medicale per applicazioni differenti da quelle tradizionalmente note; ad esempio, in particolare, nel settore della ricostruzione/rigenerazione delle cartilagini, come quelle delle articolazioni, ad esempio, quelle del ginocchio, delle caviglie, del gomito, o simili, e/o nella cura delle forme di artriti e/o delle forme di artrosi.
Resta, quindi, viva nel settore, la necessit? di poter disporre di nuovi utilizzi/applicazioni della bava di lumaca in campo medico. In particolare, sarebbe molto utile poter utilizzare la bava di lumaca nella ricostruzione/rigenerazione delle cartilagini, come quelle delle articolazioni, ad esempio, quelle del ginocchio, delle caviglie, del gomito, o simili, e/o nella cura delle artriti e/o delle artrosi.
Scopo della presente invenzione ? quello di fornire una adeguata risposta al problema tecnico qui sopra illustrato.
Sintesi dell?invenzione
La Richiedente ha trovato che la bava di lumaca prodotta nel proprio laboratorio ? in grado di promuovere, in un individuo che ne abbia la necessit?, la ricostruzione/rigenerazione del tessuto cartilagineo lesionato o consumato a causa dell?et?, del sovrappeso, di traumi o micro-traumi vari (ad esempio, quelli da sport o da incidenti o da eccessivo sforzo/carico lavorativo o sportivo), e/o di patologie degenerative progressive.
E? quindi un oggetto della presente invenzione la bava di lumaca per l?uso nel trattamento ricostruttivo/rigenerativo di cartilagini danneggiate o consumate, e/o nel trattamento di forme di artrite e/o di forme artrosi, come illustrato nelle rivendicazioni indipendenti allegate.
E? un altro oggetto della presente invenzione una composizione farmaceutica comprendente almeno la bava di lumaca per l?uso nel trattamento di cui sopra, come illustrato nelle rivendicazioni indipendenti allegate.
Ulteriori aspetti e/o vantaggi sono desumibili dalle allegate rivendicazioni dipendenti.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
Metodo di estrazione della bava di lumaca secondo l?invenzione
I metodi attuali per l?estrazione della bava sono due: uno meccanico e uno manuale. Nel metodo meccanico vengono utilizzate, ad esempio, delle macchine simili ad una lavatrice che insufflano un gas irritante e che costringono le chiocciole ad emettere tutta la bava che hanno. Altri metodi ricorrono all?uso di soluzioni saline e/o di scosse elettriche per provocare l?emissione della bava. Questi metodi violenti e pesantemente invasivi causano la morte delle chiocciole nell?arco di poco tempo.
Il metodo di estrazione della bava della presente invenzione ? blando e totalmente manuale: le chiocciole, dopo una delicata sollecitazione manuale e relativa sbavatura, che dura da un minimo di 1 minuto ad un massino di 3 minuti, preferibilmente, circa un minuto, vengono lavate con abbondante acqua e ritornano nell?allevamento. Per questo motivo, la Richiedente ha conseguito l?attestato di Cruelty Free. Inoltre, l?allevamento delle stesse ? certificato BIO. La bava raccolta viene poi microfiltrata e quindi utilizzata per la produzione di cosmetici o di medicinali naturali come descritto in precedenza.
Pi? preferibilmente, il tempo di sbavatura non supera il minuto, in quanto forzare l?estrazione significa perdere qualit? del prodotto finale e provocare la morte della chiocciola in tempi relativamente brevi.
In una forma di realizzazione preferita, come primo passo, vengono preferibilmente utilizzate chiocciole in letargo da almeno sessanta giorni; questo significa che, quando si svegliano, le stesse sono abbastanza disidratate, e quindi producono dal 20% al 70% in peso in meno di bava, rispetto alle lumache non in letargo. Tuttavia, tale bava ? risultata vantaggiosamente pi? ricca nella concentrazione della miscela degli ingredienti attivi: mucopolisaccaridi, allantoina, collagene, elastina, acido glicolico, proteine, vitamina E e vitamina C, e via dicendo. La bava cos? ottenuta ? globalmente pi? ricca nella concentrazione della miscela complessiva dei principi attivi di almeno il 40% in peso, rispetto alle lumache non in letargo.
Una volta ottenuta, questa bava della presente invenzione, viene posta a riposare da 6 giorni a circa 10 giorni, a temperatura costante e ambiente, di 20?C circa, fino a diventare sufficientemente liquida per consentire la filtrazione.
Poi, la bava viene sottoposta a microfiltrazioni successive; preferibilmente, a 4 fasi di filtrazione: la prima a 9 micron, la seconda a 4 micron, la terza a 2 micron e la quarta a 1 micron.
Per garantire una carica batterica ?zero?, la bava finale, viene, ad esempio, sottoposta ad un trattamento con i raggi gamma nelle condizioni usuali di sterilizzazione con detta tecnica.
La bava di lumaca ottenuta in accordo con il metodo della presente invenzione ha, mediamente, le seguenti caratteristiche:
Caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche: - Aspetto: liquido limpido;
- Odore: caratteristico;
- Colore: giallo o ambrato;
- Solubilit?: completamente miscibile in acqua, insolubile in oli fissi vegetali e minerali, disperdibile in emulsioni olio in acqua, compatibilit? limitata con alcool etilico;
- pH: da 3 a 6;
- Densit?: da 1,02 a 1,15 g/mL;
- Acido glicolico: > 2 g/L;
- Allantoina: > 0,5 g/L.
- Collagene: da 2 g/L a 4 g/L.
Caratteristiche microbiologiche:
- Carica microbica totale: <= 1000 CFU/g;
- Lieviti e funghi: <= 100 CFU/g;
- Patogeni: assenti.
I controlli microbiologici sopra menzionati sono di norma effettuati al termine della produzione, prima della formulazione e/o dell?utilizzo e/o del confezionamento del prodotto.
Il prodotto va preferibilmente stoccato in luogo fresco, al riparo da fonti di calore e dalla radiazione solare diretta, in recipiente ben chiuso.
Preferibilmente, il prodotto va utilizzato entro 2 anni (per uso cosmetico) e 1 anno (per uso alimentare) dal momento della fabbricazione.
Il prodotto della presente invenzione, preferibilmente e/o precisamente la bava di lumaca, designata di tipo F4, cio?, quella che ha subito le 4 fasi di microfiltrazione, come descritto in precedenza, ? stato sottoposto a test di vitalit? cellulare in tessuti di condrociti umani (condroblasti umani circondati da matrice cartilaginea: queste cellule sono deputate alla costruzione del tessuto cartilagineo) per valutare il potenziale di proliferazione cellulare indotto dal campione testato (gli esperimenti sono stati eseguiti dal Laboratorio ABICH di Analisi Biologiche e Chimiche: Via 42 Martiri 213/B ? 28924 Verbania ITALIA).
L'obiettivo di questo test era di stabilire gli effetti del campione testato sulla proliferazione cellulare e sulla sintesi delle proteine totali in condrociti umani (quindi, sulla possibile rigenerazione del tessuto cartilagineo). Questo avviene attraverso il test di vitalit? cellulare (test MTT) e il dosaggio proteico dopo sincronizzazione del ciclo cellulare di condrociti umani coltivati in adesione a tempi diversi di esposizione e a diverse diluizioni sub-tossiche del campione.
Come modello cellulare, ? stata utilizzata una coltura di condrociti umani primari (HC). Le cellule sono state coltivate in Chondrocyte Growth Medium. Il Test ? stato poi effettuato in terreno colturale in assenza di siero (Chondrocyte Growth Medium senza FBS (siero bovino fetale, Fetal Bovine Serum)).
Le cellule sono state seminate in piastre da 24 pozzetti e lasciate crescere per 24h a 37?C e 5% di CO2. Quindi sono state poste in terreno privo di siero 6 ore prima dell?esperimento per la sincronizzazione del ciclo cellulare. Dopo 6 ore, ? stato aggiunto terreno di coltura fresco senza siero ma contenente il campione da testare in modo da raggiungere due diverse diluizioni finali (0,16 mg/ml e 0,08 mg/ml), determinate in seguito a citotossicit? preliminare. Il campione ? stato sciolto direttamente nel terreno di coltura. Il test ? stato condotto in triplicato. Dopo 24 e 48 ore di esposizione sono stati effettuati il test di vitalit? cellulare MTT e il dosaggio delle proteine totali con il metodo di Bradford, su piastre separate. Cellule non trattate sono state utilizzate come controllo negativo (CN), mentre cellule trattate con insulina umana sono state utilizzate come controllo positivo (CP).
La vitalit? cellulare ? stata espressa in percentuale secondo la formula A) seguente:
Vitalit? cellulare (%) = [OD (570nm-650nm) prodotto testato/OD (570nm-650nm) CN] x 100 A)
Per quantificare le proteine, ? stata costruita una curva di taratura standard di albumina e sono state calcolate le concentrazioni dei campioni utilizzando la formula relativa alla curva di interpolazione e le assorbanze relative. Sono state poi calcolate le medie dei singoli dati, e per ogni campione si ? calcolata la percentuale di aumento della sintesi proteica, rispetto al controllo negativo (CN) secondo la formula B) seguente: Incremento sintesi proteica (%) = (?g/ml proteine campione/?g/ml CN) x 100 B)
Sulla base dei risultati ottenuti ? stato trovato che il prodotto bava di lumaca Tipo F4 della invenzione ? in grado di stimolare la proliferazione cellulare delle cellule dei condrociti (quindi, la capacit? di rigenerazione del tessuto cartilagineo) in misura massima dopo 48 ore di trattamento a concentrazioni in vitro di 0,08 mg/ml, raggiungendo una proliferazione cellulare del 142,54% rispetto ai tessuti non trattati farmacodinamicamente. In questa variet? cellulare ? stato osservato in parallelo un aumento della sintesi proteica.
Tutti i test sono stati eseguiti comparativamente con la somministrazione in vitro di insulina umana (controllo positivo, CP).
Dai risultati dei test sperimentali sopra descritti risulta che la bava di lumaca della presente invenzione si presenta come un prodotto estremamente interessante e pi? che promettente per il trattamento in campo clinico rigenerativo/ricostruttivo delle cartilagini delle articolazioni in generale; in particolare, di quelle del ginocchio, delle caviglie, del gomito, e simili; inoltre la stessa pu? essere vantaggiosamente utilizzata anche per il trattamento di condizioni patologiche degenerative fortemente invalidanti e progressive come forme di artriti e di artrosi.
Di conseguenza, il prodotto pu? essere vantaggiosamente formulato in forme farmaceutiche comunemente note, adatte alla somministrazione per lo scopo suddetto. A titolo di esempio non limitativo della invenzione, il prodotto pu? essere formulato come una formulazione adatta per infiltrazione in loco (intrasinoviale); come una formulazione transdermica topica (ad esempio, supportata su un adatto cerotto transdermico, oppure sotto forma di crema, gel, oleogel, e simili); o anche come una formulazione orale (ad esempio, sotto forma di compresse, capsule, granulati in polvere ricostituibili in acqua al momento dell?uso, e cos? via).
E?, quindi, un ulteriore oggetto della presente invenzione, una composizione farmaceutica comprendente almeno la bava di lumaca per l?uso nel trattamento ricostruttivo/rigenerativo di cartilagini danneggiate o consumate, come, per esempio, a causa dell?et?, di sovrappeso, incidenti, eventualmente usurate da sovraccarico di sforzo articolare sportivo o lavorativo, e/o nel trattamento di forme degenerative e/o progressive di artrite e/o di artrosi.
Il dosaggio della bava di lumaca non ? limitato poich? il prodotto ? un prodotto naturale completamente privo di tossicit? e la dose pu? essere opportunamente e liberamente selezionata dal medico curante a seconda del tipo e della gravit? della condizione coinvolta.
In una forma di realizzazione preferita, la bava di lumaca pu? essere co-formulata con adatti ingredienti attivi addizionali, eccipienti e/o adiuvanti noti; ad esempio, con prodotti gi? comunemente usati nel settore per quest?uso. A solo titolo di esempio non limitativo, la bava di lumaca pu? essere co-formulata con ingredienti attivi selezionati dal gruppo consistente di acido ialuronico e/o collagene idrolizzato e/o glucosamina solfato e/o condroitina solfato e/o vitamine, quali vitamina C, vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamina K, riboflavina, e/o sali minerali e/o oligoelementi, quali molibdeno (Mo), manganese (Mn), Rame (Cu), calcio (Ca), magnesio (Mg), zinco (Zn), selenio (Se), e simili e/o loro miscele.
Nel caso di formulazioni per uso iniettabile per infiltrazione in loco intra- sinoviale, ? anche possibile, e raccomandabile, predisporre una siringa preriempita, sterilizzata, contenente la formulazione dosata desiderata (la dose ipotizzata per la bava di lumaca ? di 2-30 ml; preferibilmente, 3-25 ml; pi? preferibilmente, 4-20 ml; ancor pi? preferibilmente, 5-15 ml; oppure, 5-10 ml).
E?, quindi, un ulteriore oggetto della presente invenzione anche una siringa pre-riempita, sterilizzata, contenente una formulazione dosata di una composizione di bava di lumaca della presente invenzione, per l?uso, per infiltrazione in loco intra-sinoviale, nel trattamento ricostruttivo/rigenerativo di cartilagini danneggiate o consumate, come descritto in precedenza.
Applicabilit? Industriale
La presente invenzione ha individuato un nuovo uso della bava di lumaca nel settore farmaceutico, in cui detta bava di lumaca ? utilizzabile, direttamente o opportunamente co-formulata con altri ingredienti attivi e/o adatti co-formulanti, per il trattamento ricostitutivo/rigenerativo delle cartilagini lesionate o consumate a causa dell?et? e/o di traumi e/o di condizioni patologiche degenerative.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Bava di lumaca per l?uso nel trattamento ricostruttivo/rigenerativo di cartilagini danneggiate e/o consumate e/o nel trattamento di forme di artrite e/o di forme di artrosi.
2. Una composizione farmaceutica consistente di oppure comprendente la bava di lumaca per l?uso secondo la rivendicazione 1, nel trattamento ricostruttivo/rigenerativo di cartilagini danneggiate e/o consumate e/o nel trattamento di forme di artrite e/o di forme di artrosi.
3. La composizione secondo la rivendicazione 2, per l?uso secondo la rivendicazione 1, co-formulata con ingredienti attivi addizionali, eccipienti e/o adiuvanti.
4. La composizione secondo la rivendicazione 3, per l?uso secondo la rivendicazione 1, in cui detti ingredienti attivi addizionali sono selezionati dal gruppo consistente di acido ialuronico e/o collagene idrolizzato e/o glucosamina solfato e/o condroitina solfato e/o vitamine, vitamina C, vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamina K, riboflavina e/o sali minerali e/o oligoelementi, molibdeno (Mo), manganese (Mn), Rame (Cu), calcio (Ca), magnesio (Mg), zinco (Zn), selenio (Se) e/o loro miscele.
5. La composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, per l?uso secondo la rivendicazione 1, formulata come una formulazione iniettiva per infiltrazione in loco, intra-sinoviale; come una formulazione transdermica topica, supportata su un cerotto transdermico; sotto forma di crema, gel, oleogel; o come una formulazione orale, sotto forma di compresse, capsule, granulati in polvere ricostituibili in acqua al momento dell?uso.
6. Un metodo per la produzione della bava di lumaca comprendente almeno le seguenti fasi:
- estrarre la bava dalle lumache mediante sollecitazione manuale e relativa sbavatura, della durata da 1 minuto a circa 3 minuti;
- lasciar riposare la bava estratta per almeno 6 giorni a temperatura costante, a 20?C circa, fino a diventare sufficientemente liquida per essere filtrata;
- filtrare la bava liquida cos? ottenuta sottoponendola a microfiltrazione;
- sterilizzare la bava finale microfiltrata mediante un trattamento con i raggi gamma nelle note condizioni usuali di sterilizzazione con detta tecnica.
7. Il metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detta fase di estrazione ? di circa un minuto e detta estrazione viene realizzata impiegando lumache risvegliate da un letargo di 60 giorni.
8. Il metodo secondo la rivendicazione 6, in cui nella fase di filtrazione vengono effettuate 4 microfiltrazioni successive: la prima a 9 micron, la seconda a 4 micron, la terza a 2 micron e la quarta a 1 micron.
9. Uso di una formulazione secondo la rivendicazione 5, per l?uso secondo la rivendicazione 1, formulata come una formulazione iniettiva per infiltrazione in loco, intra-sinoviale, in cui la dose della bava di lumaca ? di 2-30 ml.
10. Una siringa pre-riempita, sterilizzata, contenente la dose della rivendicazione 9, per l?uso secondo la rivendicazione 1.
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