IT202000015553A1 - Apparecchiatura per il recupero di bombolette spray - Google Patents
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Description
Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?APPARECCHIATURA PER IL RECUPERO DI BOMBOLETTE SPRAY?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray.
Nel settore dello smaltimento di rifiuti, il recupero di bombolette spray ? un processo complesso a causa della potenziale pericolosit? di questa tipologia di rifiuti.
La bomboletta spray ? un contenitore realizzato in materiale metallico e atto a contenere un prodotto liquido da erogare e un gas propellente che ne permette l?erogazione sottoforma di spray attraverso una apposita valvola. Il gas propellente, del tipo ad esempio di propano, butano, isobutano, ? in forma compressa e, attraverso la valvola, fuoriesce trasportando parte del prodotto liquido. Il gas, poi, si separa dal prodotto liquido, dissolvendosi nell?ambiente esterno.
Le bombolette spray vengono generalmente utilizzate per l?erogazione di vernici, prodotti chimici insetticidi o detergenti, lubrificanti industriali, profumi e deodoranti.
Lo smaltimento di tali bombolette spray ? volto a recuperare il materiale metallico con il quale ? realizzato l?involucro e a raccogliere il gas propellente e i residui liquidi di prodotto per permetterne un corretto smaltimento.
Tuttavia, la presenza dei gas propellenti, combinata ad eventuali residui di liquidi infiammabili, rappresenta un rischio altamente elevato di combustioni o esplosioni, specialmente quando vengono trattate un numero elevato di bombolette spray.
Per tale motivo, il processo di smaltimento viene solitamente eseguito in impianti che provvedono a trattare un numero limitato di bombolette spray. Ad oggi, tale processo di smaltimento comprende una prima stazione di lavorazione all?interno della quale viene immesso un gas inerte, del tipo di azoto, al fine di ridurre la quantit? di ossigeno.
All?interno di tale stazione di lavorazione, le bombolette spray vengono lacerate per consentire la fuoriuscita dei residui liquidi e gassosi dall?involucro metallico.
Al termine di tale operazione, i residui liquidi e gassosi vengono allontanati e trasferiti verso ulteriori stazioni di smaltimento.
Gli involucri metallici, a loro volta, vengono inviati ad una seconda stazione di lavorazione in cui mediante apposite presse vengono schiacciati e compattati.
Infine, ciascun l?involucro metallico viene trasferito ad ulteriori stazioni di lavorazione in cui viene trattato per consentire il recupero e il riutilizzo dei componenti metallici.
Alla luce di queste considerazioni si evince come la pericolosit? di tale processo di smaltimento comporti l?utilizzo di numerose apparecchiature che implicano tempistiche di lavorazione piuttosto lunghe, le quali si ripercuotono inevitabilmente sui costi ad esso correlati.
Inoltre, le stazioni di recupero di tipo noto non permettono il corretto smaltimento dei residui liquidi e gassosi.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray che ne consenta di ridurre le tempistiche di lavorazione.
All?interno di tale compito tecnico, un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di ridurre frequenti interruzioni delle operazioni di recupero e/o smaltimento delle bombolette spray rispetto alle soluzioni di tipo noto.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray che permetta un recupero efficiente e al tempo stesso sicuro per l?ambiente e per gli operatori.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di escogitare un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray che consenta di ottimizzare la separazione dei componenti e il recupero e/o smaltimento degli stessi.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente apparecchiatura per il recupero di bombolette spray avente le caratteristiche di rivendicazione 1. Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 ? una vista in assonometria di un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray secondo il trovato;
la figura 2 ? una vista dall?alto dell?apparecchiatura secondo il trovato; la figura 3 ? una vista laterale dell?apparecchiatura secondo il trovato; la figura 4 ? una vista laterale in spaccato dell?apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 5 mostra un ingrandimento del dettaglio di figura 4;
la figura 6 ? una vista in esploso di un componente dell?apparecchiatura secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray.
Nell?ambito della presente trattazione, per ?bomboletta spray? si intende un contenitore in materiale metallico contenente un prodotto liquido da erogare ed un gas propellente, come ad esempio, propano, butano, isobutano, che ne permette l?erogazione sottoforma di spray.
Nel dettaglio, con l?espressione ?bomboletta spray? si fa riferimento sia a bombolette spray esauste sia a bombolette spray piene.
Le bombolette spray S da sottoporre ad un trattamento di recupero contengono ancora al loro interno residui liquidi L, che consistono in parte del prodotto liquido da erogare, e residui gassosi di gas propellente.
Ciascuna bomboletta spray S da trattare comprende, quindi, almeno un involucro metallico M contenente i residui liquidi L, i residui gassosi da separare da quest?ultimo.
Lo smaltimento di tali bombolette spray S ? volto a recuperare il materiale metallico con il quale ? realizzato l?involucro metallico M, i residui gassosi e i residui liquidi L per permetterne un corretto smaltimento.
L?apparecchiatura 1 secondo il trovato comprende almeno un telaio di base 2 per l?appoggio su di un piano di riferimento P.
In particolare, il piano di riferimento P ? sostanzialmente orizzontale.
Preferibilmente, il piano di riferimento P coincide con il suolo.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, almeno una camera di lavoro 3 associata al telaio di base 2 e provvista di almeno una sezione di entrata 4 di almeno una bomboletta spray S da trattare e di almeno una sezione di uscita 5 della bomboletta spray S trattata.
La camera di lavoro 3 presenta una conformazione allungata, in cui la sezione di entrata 4 e la sezione di uscita 5 sono disposte alle estremit? della camera di lavoro stessa.
Utilmente, la camera di lavoro 3 ? inclinata rispetto al piano di riferimento P e la sezione di entrata 4 ? disposta ad una quota superiore rispetto alla sezione di uscita 5.
In altre parole, la camera di lavoro 3 ? disposta rispetto al piano di riferimento P in modo n? orizzontale n? verticale e la sezione di uscita 5 ? rivolta verso il basso.
Nell?ambito della presente trattazione, aggettivi come ?alto?, ?basso?, ?inferiore? e ?superiore? si riferiscono ad una configurazione in cui il piano di riferimento P ? orizzontale.
Questa particolare disposizione favorisce la movimentazione della bomboletta spray S verso la sezione di uscita 5, attraverso la quale fuoriesce.
L?apparecchiatura 1 secondo la presente invenzione consente il trattamento di una pluralit? di bombolette spray S. La sezione di entrata 4, infatti, ? configurata per consentire il passaggio simultaneo di una pluralit? di bombolette spray S, cos? da ottimizzare le tempistiche di lavorazione.
A questo scopo, l?apparecchiatura 1 comprende almeno una camera di pretrattamento 6 a tenuta d?aria, associata alla camera di lavoro 3 in corrispondenza della sezione di entrata 4 e atta a consentire il caricamento delle bombolette spray S.
In sostanza, la camera di pretrattamento 6 ? atta a contenere la pluralit? delle bombolette spray S in attesa di essere sottoposte alle operazioni di recupero.
Utilmente, l?apparecchiatura 1 comprende almeno una saracinesca di entrata disposta in corrispondenza della sezione di entrata 4 e configurata per isolare la camera di lavoro 3 dall?esterno.
All?apertura della saracinesca di entrata, le bombolette spray S confluiscono all?interno della camera di lavoro 3.
La camera di pretrattamento 6 ? del tipo, ad esempio, di una tramoggia provvista di coperchio.
L?apparecchiatura 1 ? provvista di almeno un gruppo di trattamento 11 delle bombolette spray S, associato almeno in parte internamente alla camera di lavoro 3 e atto a frantumare e lacerare ciascuna bomboletta spray (S), per consentire la separazione dei residui liquidi L e dei residui gassosi dall?involucro metallico M.
Il gruppo di trattamento 11 ha la funzione di aprire le bombolette spray S, frantumandole e lacerandole, per permettere la fuoriuscita dei residui liquidi L e dei residui gassosi.
Nel dettaglio, con l?espressione ?gruppo di trattamento? 11 si fa riferimento ad un gruppo configurato per lacerare, frantumare e compattare le bombolette spray S.
Utilmente, il gruppo di trattamento 11 comprende mezzi di movimentazione 12 associati alla camera di lavoro 3 e atti a movimentare le bombolette spray S lungo una direzione di avanzamento D che si estende dalla sezione di entrata 4 alla sezione di uscita 5.
I mezzi di movimentazione 12 consentono, quindi, il transito delle bombolette spray S all?interno della camera di lavoro 3 permettendone lo spostamento fino alla loro fuoriuscita attraverso la sezione di uscita 5, al termine delle operazioni di frantumazione e lacerazione.
I mezzi di movimentazione 12 comprendono almeno un corpo a coclea 13, 14 azionabile in rotazione attorno ad un asse di riferimento A.
L?asse di riferimento A ? trasversale rispetto al piano di riferimento P.
Preferibilmente, l?asse di riferimento A ? sostanzialmente parallelo alla direzione di avanzamento D.
Vantaggiosamente, l?asse di riferimento A definisce con il piano di riferimento P un angolo di ampiezza compresa tra 5? e 15?.
Preferibilmente, l?asse di riferimento A definisce con il piano di riferimento P un angolo di ampiezza pari a 10?.
Nella forma di attuazione rappresentata nelle figure, la camera di lavoro 3 e il corpo a coclea 13, 14 sono sostanzialmente coassiali; l?inclinazione della camera di lavoro 3 e la disposizione del corpo a coclea 13, 14 al suo interno fanno s? che la direzione di avanzamento D risulti diretta verso il basso, ossia verso l?estremit? della camera di lavoro 3 pi? prossima al piano di riferimento P.
Il corpo a coclea 13, 14 comprende almeno un elemento ad elica 13 associato ad un elemento ad albero 14 motorizzato e azionabile in rotazione attorno all?asse di riferimento A.
L?elemento ad elica 13 ? conformato in modo da permettere la movimentazione delle bombolette spray S dalla sezione di entrata 4 alla sezione di uscita 5.
In altre parole, procedendo lungo la direzione di avanzamento D, gli involucri metallici M vengono schiacciati tra loro e attraverso il contatto con l?elemento ad elica 13 e le pareti interne della camera di lavoro 3.
Il passo dell?elemento ad elica 13 ? decrescente lungo la direzione di avanzamento D.
Il passo decrescente ? atto a facilitare la raccolta degli involucri metallici M, radunandoli in prossimit? della sezione di uscita 5.
Ulteriormente, il passo decrescente ? atto a consentire la compattazione dell?involucro metallico M durante la movimentazione dello stesso dalla sezione di entrata 4 alla sezione di uscita 5.
Pi? dettagliatamente, l?ingombro volumetrico di ciascuna bomboletta spray S viene progressivamente ridotto in maniera proporzionale alla riduzione del passo dell?elemento ad elica 13; a ci? si aggiunge il fatto che ciascuna bomboletta spray S contatta ciclicamente in battuta le pareti interne della camera di lavoro 3, durante la rotazione dell?elemento ad elica 13.
A questo proposito, il gruppo di trattamento 11 comprende almeno un elemento di presa 16 associato all?elemento ad elica 13 e atto a consentire, a seguito della rotazione del corpo a coclea 13, 14, il trascinamento e la spinta della bomboletta spray S verso le pareti interne della camera di lavoro 3 per lacerarne l?involucro metallico M.
Come rappresentato nelle figure, l?elemento di presa 16 ? del tipo di un rostro.
Vantaggiosamente, l?elemento di presa 16 ? rivolto, rispetto all?elemento ad albero 14, verso l?esterno dell?elemento ad elica 13.
Nello specifico, l?elemento di presa 16 ? rivolto verso le pareti interne della camera di lavoro 3.
In particolare, come mostrato nelle figure, il gruppo di trattamento 11 comprende una pluralit? di elementi di presa 16 associati all?elemento ad elica 13.
Gli elementi di presa 16 sono associati, rispetto all?elemento ad albero 14, al margine perimetrale esterno dell?elemento ad elica 13 e sono distribuiti su di esso in modo omogeneo lungo la direzione di avanzamento D.
Pi? dettagliatamente, l?elemento ad elica 13 presenta una serie di elementi di presa 16 sostanzialmente equidistanti tra loro.
Gli elementi di presa 16 hanno la funzione di afferrare le bombolette spray S, allontanarle dal fondo della camera di lavoro 3 e trascinarle lungo le pareti della camera di lavoro stessa durante la rotazione del corpo a coclea 13, 14, provocando la lacerazione e la compattazione dell?involucro metallico M.
In sostanza, i mezzi di movimentazione 12 e gli elementi di presa 16 provocano un rimescolamento delle bombolette spray S che favorisce la loro interazione reciproca e con le pareti interne della camera di lavoro 3. Inoltre, il particolare accorgimento di prevedere l?elemento ad elica 13 a passo decrescente consente di aumentare la frequenza degli elementi di presa 16 in prossimit? della sezione di uscita 5, permettendo di afferrare e trascinare agevolmente anche brandelli dell?involucro metallico M di dimensioni ridotte, favorendone una ulteriore lacerazione.
Vantaggiosamente, il gruppo di trattamento 11 comprende mezzi di taglio 17 associati alle pareti interne della camera di lavoro 3 e atti a tagliare la bomboletta spray S per consentire la fuoriuscita dei residui liquidi L e dei residui gassosi.
L?azione combinata degli elementi di presa 16 e dei mezzi di taglio 17, a seguito della movimentazione del corpo a coclea 13, 14, favorisce l?apertura della bomboletta spray S e la separazione dei residui liquidi L e dei residui gassosi dall?involucro metallico M.
Nella fattispecie, i mezzi di taglio 17 comprendono almeno un elemento a lama 17a che si estende parallelamente alla direzione di avanzamento D. Opportunamente, i mezzi di movimentazione 12 comprendono un corpo motore 15 associato all?elemento ad albero 14 e atto alla messa in rotazione di quest?ultimo attorno all?asse di riferimento A.
Il corpo motore 15 ? disposto esternamente alla camera di lavoro 3.
La camera di lavoro 3 comprende almeno un gruppo di separazione e raccolta 7 disposto in corrispondenza della sezione di uscita 5 e atto a consentire la reciproca separazione dei residui liquidi L e degli involucri metallici M.
Attraverso il gruppo di separazione e raccolta 7, l?apparecchiatura 1 consente, quindi, di recuperare non solo gli involucri metallici M compattati ed eventuali altri residui solidi, ma anche i residui liquidi L al fine di permettere un corretto smaltimento degli stessi.
Il gruppo di separazione e raccolta 7 comprende almeno una camera di separazione 19 associata alla camera di lavoro 3 in corrispondenza della sezione di uscita 5.
Il gruppo di separazione e raccolta 7 comprende almeno un elemento a battente 8 associato mobile alla camera di lavoro 3.
L?elemento a battente 8 ? mobile in rotazione tra una configurazione di battuta, in cui ostruisce parzialmente la sezione di uscita 5, trattenendo gli involucri metallici M e permettendo la fuoriuscita dei residui liquidi L, e una configurazione di rilascio, in cui libera completamente la sezione di uscita 5 e permette la fuoriuscita degli involucri metallici M in seguito alla lavorazione.
Nella configurazione di rilascio, l?elemento a battente 8 ? disposto all?interno della camera di separazione 19.
Nello specifico, l?elemento a battente 8 comprende una porzione a griglia 8a definente una pluralit? di fessurazioni longitudinali che, nella configurazione di battuta, permettono la fuoriuscita dei residui liquidi L attraverso la sezione di uscita 5 e, al tempo stesso, il bloccaggio dei residui solidi al di sopra dell?elemento a battente stesso.
Il gruppo di separazione e raccolta 7 ?, inoltre, provvisto di un dispositivo attuatore 10 dell?elemento a battente 8, associato alla camera di separazione 19 e atto a movimentare l?elemento a battente stesso tra la configurazione di battuta e la configurazione di rilascio.
Come mostrato in dettaglio in figura 6, il gruppo di separazione e raccolta 7 ? provvisto di un elemento a pettine 9 associato all?elemento a battente 8 in corrispondenza della porzione a griglia 8a e atto ad attestarsi almeno parzialmente nelle suddette fessurazioni.
L?elemento a pettine 9 ? mobile in scorrimento sull?elemento a battente 8 lungo l?estensione delle fessurazioni; tale movimento ? atto a liberare la porzione a griglia 8a da eventuali residui solidi che potrebbero ostruire le fessurazioni e impedire il passaggio dei residui liquidi L.
Il gruppo di separazione e raccolta 7 ? provvisto di un elemento attuatore 21 dell?elemento a pettine 9, associato alla camera di separazione 19 e atto a movimentare in scorrimento l?elemento a pettine stesso.
Utilmente, il gruppo di separazione e raccolta 7 ? provvisto di almeno una porzione di passaggio 20a, 20b, definita nella camera di separazione 19 e configurata per consentire rispettivamente la fuoriuscita dei residui liquidi L e degli involucri metallici M.
Pi? dettagliatamente, la porzione di passaggio 20a, 20b comprende una porzione di passaggio dei liquidi 20a, attraverso la quale fuoriescono i suddetti residui liquidi L, ed una porzione di passaggio dei solidi 20b, attraverso la quale fuoriescono gli involucri metallici M ed eventuali altri residui solidi.
Come rappresentato nelle figure 4 e 5, il gruppo di separazione e raccolta 7 comprende almeno un elemento convogliatore 22 associato alla camera di separazione 19 e atto a convogliare i residui liquidi L dalla sezione di uscita 5 verso la porzione di passaggio dei liquidi 20a.
L?apparecchiatura 1 ? anche provvista di mezzi di raccolta 23 associati alla porzione di passaggio dei liquidi 20a e atti ad allontanare i residui liquidi L dalla camera di lavoro 3 per consentirne la raccolta.
I mezzi di raccolta 23 sono, ad esempio, del tipo di aspiratori per liquidi. L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, almeno una camera di scarico 24 a tenuta d?aria, associata alla camera di lavoro 3 in corrispondenza della porzione di passaggio 20a, 20b e atta a consentire la raccolta degli involucri metallici M.
In particolare, la camera di scarico 24 ? associata alla porzione di passaggio dei solidi 20b.
La camera di scarico 24 ha la funzione di contenere temporaneamente gli involucri metallici M gi? trattati in attesa del temine del ciclo di trattamento.
In seguito, la camera di scarico 24 viene aperta per permettere il recupero degli involucri metallici M.
Utilmente, l?apparecchiatura 1 comprende almeno una saracinesca di uscita disposta in corrispondenza della porzione di passaggio 20a, 20b e configurata per isolare la camera di lavoro 3 dall?esterno.
In particolare, la saracinesca di uscita ? disposta in corrispondenza della porzione di passaggio dei solidi 20b ed ? atta ad isolare la camera di lavoro 3 durante l?apertura della camera di scarico 24.
Durante le operazioni di trattamento, a seguito della lacerazione dell?involucro metallico M, i residui gassosi vengono dispersi all?interno della camera di lavoro 3. I residui gassosi possono essere di varia natura e, miscelandosi con l?ossigeno, possono portare a combustioni e/o esplosioni. A tale scopo, l?apparecchiatura 1 comprende mezzi di aspirazione 25 dei residui gassosi, associati al telaio di base 2 e fluidodinamicamente collegati ad almeno una tra la camera di lavoro 3, la camera di pretrattamento 6 e la camera di scarico 24.
Preferibilmente, i mezzi di aspirazione 25 sono fluidodinamicamente collegati alla camera di lavoro 3, alla camera di pretrattamento 6 e alla camera di scarico 24.
In particolare, i mezzi aspirazione 25 sono atti ad aspirare i gas che vengono liberati all?interno della camera di lavoro 3 in seguito dell?apertura delle bombolette spray S.
Inoltre, i mezzi aspirazione 25 sono atti ad aspirare eventuali residui gassosi che confluiscono nella camera di pretrattamento 6 e nella camera di scarico 24 all?apertura rispettivamente della saracinesca di entrata e della saracinesca di uscita e l?eventuale ossigeno che viene immesso all?interno delle stesse in seguito alla loro apertura.
Utilmente, l?apparecchiatura 1 comprende mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18, associati al telaio di base 2 e fluidodinamicamente collegati ad almeno una tra la camera di lavoro 3, la camera di pretrattamento 6 e la camera di scarico 24 e atti a generare un?atmosfera inerte all?interno di almeno una di esse.
Preferibilmente, i mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18 sono fluidodinamicamente collegati alla camera di lavoro 3, alla camera di pretrattamento 6 e alla camera di scarico 24.
In questo modo, l?apparecchiatura 1 consente, non solo l?inertizzazione della camera di lavoro 3, ma anche della camera di pretrattamento 6 e della camera di scarico 24 a seguito dell?apertura rispettivamente della saracinesca di entrata e della saracinesca di uscita.
I mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18 sono atti a cooperare con i mezzi aspirazione 25 al fine di ridurre il quantitativo di ossigeno nelle suddette camere 3, 6, 24.
Nello specifico, i mezzi di aspirazione 25 allontanano i residui gassosi, mentre i mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18 iniettano un gas inerte.
Ci? consente di ridurre al minimo il rischio di combustioni e/o esplosioni dovute alla possibile presenza dei residui gassosi e di eventuali residui liquidi L infiammabili.
Preferibilmente, il gas inerte comprende azoto.
Utilmente, la camera di pretrattamento 6 ? apribile alternativamente alla saracinesca di entrata per consentire il mantenimento dell?atmosfera inerte all?interno della camera di lavoro 3 durante il caricamento delle bombolette spray S.
In modo analogo, la camera di scarico 24 ? apribile alternativamente alla saracinesca di uscita per consentire il mantenimento dell?atmosfera inerte all?interno della camera di lavoro 3 durante la raccolta degli involucri metallici M.
In sostanza, il carico di bombolette spray S da trattare e lo scarico degli involucri metallici M viene effettuato in modo da preservare l?atmosfera inerte cos? da effettuare le operazioni di trattamento e compattazione in modo estremamente sicuro e da consentire il trattamento delle bombolette spray S a ciclo continuo. In altre parole, l?apparecchiatura 1 permette il caricamento delle bombolette spray S, il loro trattamento e la fuoriuscita degli involucri metallici M e dei residui liquidi L evitando interruzioni volte all?allontanamento dell?ossigeno dei residui gassosi.
Il funzionamento dell?apparecchiatura 1 secondo il presente trovato ? il seguente.
Inizialmente, la saracinesca di entrata viene chiusa; la camera di lavoro 3 e la camera di scarico 24 vengono isolate dall?esterno e i mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18 vi iniettano il gas inerte per generare un?atmosfera a ridotto contenuto di ossigeno.
Le bombolette spray S da trattare vengono caricate della camera di pretrattamento 6 per essere sottoposte alle operazioni di recupero.
A sua volta, la camera di pretrattamento 6 viene inertizzata mediante i mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18.
La saracinesca di entrata viene, quindi, aperta per far confluire le bombolette spray S all?interno della camera di lavoro 3.
A questo punto, il corpo a coclea 13, 14 viene azionato per consentire la movimentazione delle bombolette spray S lungo la direzione di avanzamento D.
Durante la rotazione del corpo a coclea 13, 14, gli elementi di presa 16 sollevano le bombolette spray S dal fondo della camera di lavoro 3 e le portano a contatto con le pareti della camera di lavoro stessa, dove l?interazione con i mezzi di taglio 17 porta alla lacerazione e alla frantumazione dell?involucro metallico M e alla fuoriuscita dei residui liquidi L e dei residui gassosi.
I residui gassosi vengono allontanati dalla camera di lavoro 3 attraverso i mezzi di aspirazione 25, mentre i residui liquidi L cadono per gravit? verso la sezione di uscita 5 e fuoriescono attraverso la porzione a griglia 8a dell?elemento a battente 8.
L?elemento convogliatore 22 permette l?allontanamento dei residui liquidi L, i quali vengono aspirati dai mezzi di raccolta 23 attraverso la porzione di passaggio dei liquidi 20a.
Al contempo, gli involucri metallici M vengono trasportati dal corpo a coclea 13, 14 lungo la direzione di avanzamento D e, in prossimit? della sezione di uscita 5, vengono compattati dall?elemento ad elica 13.
In seguito, l?elemento a battente 8 viene portato nella configurazione di rilascio per permettere la fuoriuscita degli involucri metallici M dalla camera di lavoro 3.
Gli involucri metallici M confluiscono nella camera di scarico 24 attraverso la porzione di passaggio dei solidi 20b.
Infine, la saracinesca di uscita viene chiusa e la camera di scarico 24 viene aperta per permettere l?allontanamento e il recupero degli involucri metallici M.
La camera di scarico 24 viene poi nuovamente inertizzata mediante i mezzi di generazione di un?atmosfera inerte 18 in modo da iniziare un nuovo ciclo di operazioni evitando interruzioni.
Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che l?apparecchiatura per il recupero di bombolette spray consente di effettuare le operazioni di apertura delle bombolette spray e di lavorazione delle stesse mediante l?impiego di una sola macchina.
Inoltre, la combinazione sinergica tra il corpo a coclea a passo decrescente e i mezzi taglio e la presenza del gruppo di separazione e raccolta permette di effettuare le operazioni di recupero in modo pratico e agevole. Non da meno, l?apparecchiatura secondo il trovato consente di effettuare le operazioni di recupero a ciclo continuo e non a fasi separate e indipendenti tra loro, evitando le frequenti interruzioni volte ad allontanare l?ossigeno e i residui gassosi.
Infine, l?apparecchiatura secondo il trovato permette di effettuare le operazioni di recupero in modo estremamente sicuro grazie alla presenza dei mezzi di generazione di un?atmosfera inerte e alla possibilit? di isolare dall?esterno la camera di lavoro e le camere di pretrattamento e di scarico.
Claims (17)
1) Apparecchiatura (1) per il recupero di bombolette spray, caratterizzata dal fatto che comprende:
- almeno un telaio di base (2) per l?appoggio su di un piano di riferimento (P);
- almeno una camera di lavoro (3) associata a detto telaio di base (2) e provvista di:
- almeno una sezione di entrata (4) di almeno una bomboletta spray (S) da trattare;
- almeno una sezione di uscita (5) di detta almeno una bomboletta spray (S) trattata;
in cui detta bomboletta spray (S) da trattare comprende almeno un involucro metallico (M) contenente residui liquidi (L) e residui gassosi da separare da quest?ultimo;
- almeno un gruppo di trattamento (11) di detta almeno una bomboletta spray (S), associato almeno in parte internamente a detta camera di lavoro (3) e atto a frantumare e lacerare detta bomboletta spray (S) per consentire la separazione di detti residui liquidi (L) e di detti residui gassosi da detto involucro metallico (M).
2) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di trattamento (11) comprende mezzi di movimentazione (12) associati a detta camera di lavoro (3) e atti a movimentare detta almeno una bomboletta spray (S) lungo una direzione di avanzamento (D) che si estende da detta sezione di entrata (4) a detta sezione di uscita (5).
3) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) comprendono almeno un corpo a coclea (13, 14) azionabile in rotazione attorno ad un asse di riferimento (A).
4) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo a coclea (13, 14) comprende almeno un elemento ad elica (13) associato ad un elemento ad albero (14) motorizzato e azionabile in rotazione attorno a detto asse di riferimento (A), il passo di detto elemento ad elica (13) essendo decrescente lungo detta direzione di avanzamento (D).
5) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di trattamento (11) comprende almeno un elemento di presa (16) associato a detto elemento ad elica (13) e atto a consentire, a seguito della rotazione di detto corpo a coclea (13, 14), il trascinamento e la spinta di detta bomboletta spray (S) verso le pareti interne di detta camera di lavoro (3) per lacerare detto involucro metallico (M).
6) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di trattamento (11) comprende una pluralit? di elementi di presa (16) associati a detto elemento ad elica (13).
7) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti elementi di presa (16) sono associati, rispetto a detto elemento ad albero (14), al margine perimetrale esterno di detto elemento ad elica (13).
8) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di trattamento (11) comprende mezzi di taglio (17) associati alle pareti interne di detta camera di lavoro (3) e atti a tagliare detta bomboletta spray (S) per consentire la fuoriuscita di detti residui liquidi (L) e di detti residui gassosi.
9) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di taglio (17) comprendono almeno un elemento a lama (17a) che si estende parallelamente a detta direzione di avanzamento (D).
10) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta camera di lavoro (3) ? inclinata rispetto a detto piano di riferimento (P), detta sezione di entrata (4) essendo disposta ad una quota superiore rispetto a detta sezione di uscita (5).
11) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta camera di lavoro (3) comprende almeno un gruppo di separazione e raccolta (7) disposto in corrispondenza di detta sezione di uscita (5) e atto a consentire la reciproca separazione e raccolta di detti residui liquidi (L) e di detti involucri metallici (M).
12) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di separazione e raccolta (7) comprende almeno una porzione di passaggio (20a, 20b) configurata per consentire rispettivamente la fuoriuscita di detti residui liquidi (L) e di detti involucri metallici (M).
13) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una saracinesca di entrata disposta in corrispondenza di detta sezione di entrata (4) e almeno una saracinesca di uscita disposta in corrispondenza di detta porzione di passaggio (20a, 20b) rispettivamente configurate per isolare detta camera di lavoro (3) dall?esterno.
14) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una camera di pretrattamento (6) a tenuta d?aria, associata a detta camera di lavoro (3) in corrispondenza di detta sezione di entrata (4) e atta a consentire il caricamento di dette bombolette spray (S).
15) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una camera di scarico (24) a tenuta d?aria, associata a detta camera di lavoro (3) in corrispondenza di detta porzione di passaggio (20a, 20b) e atta a consentire la raccolta di detti involucri metallici (M).
16) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi aspirazione (25) di detti residui gassosi, associati a detto telaio di base (2) e fluidodinamicamente collegati ad almeno uno tra detta camera di lavoro (3), detta camera di pretrattamento (6) e detta camera di scarico (24).
17) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di generazione di un?atmosfera inerte (18), associati a detto telaio di base (2) e fluidodinamicamente collegati ad almeno una tra detta camera di lavoro (3), detta camera di pretrattamento (6) e detta camera di scarico (24) e atti a generare un?atmosfera inerte all?interno di almeno una di esse.
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2021
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