IT202000015106A1 - Sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario e suo procedimento di installazione - Google Patents

Sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario e suo procedimento di installazione Download PDF

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IT202000015106A1 IT102020000015106A IT202000015106A IT202000015106A1 IT 202000015106 A1 IT202000015106 A1 IT 202000015106A1 IT 102020000015106 A IT102020000015106 A IT 102020000015106A IT 202000015106 A IT202000015106 A IT 202000015106A IT 202000015106 A1 IT202000015106 A1 IT 202000015106A1
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    • F24DDOMESTIC- OR SPACE-HEATING SYSTEMS, e.g. CENTRAL HEATING SYSTEMS; DOMESTIC HOT-WATER SUPPLY SYSTEMS; ELEMENTS OR COMPONENTS THEREFOR
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    • F24D17/0078Recirculation systems

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?SISTEMA DI CIRCOLAZIONE DI ACQUA CALDA,
PARTICOLARMENTE PER USO SANITARIO E SUO PROCEDIMENTO
DI INSTALLAZIONE?
Il presente trovato si riferisce ad un sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario.
Negli edifici civili, ? normalmente distribuita acqua fredda potabile ed acqua calda per uso sanitario, o acqua calda sanitaria, ossia dell'acqua calda utilizzata nell'edificio per lavare e lavarsi. Solitamente dall'acqua calda sanitaria viene esclusa l'acqua calda per il riscaldamento.
L?acqua calda sanitaria, cos? come la fredda, viene normalmente prodotta in un punto e distribuita alle varie utenze mediante una rete di tubazioni. Allo stato attuale della tecnica, la produzione e la distribuzione dell?acqua sanitaria possono essere realizzate in molteplici modi, ad esempio con produttori ad accumulo nei quali l?acqua viene riscaldata all?interno di un serbatoio e quindi prelevata al momento del bisogno, oppure mediante preparatori istantanei che prevedono il riscaldamento dell?acqua al momento del prelievo.
In questi sistemi noti, le tubazioni di distribuzione dell?acqua calda sanitaria sono coibentate in modo da ridurre la dissipazione del calore che determinerebbe il raffreddamento dell?acqua distribuita; nonostante ci?, durante i periodi di mancato prelievo, l?acqua calda contenuta all?interno delle tubazioni si raffredda.
Ne consegue che tra l?apertura del rubinetto di erogazione dell?acqua calda e l?arrivo di questa intercorre un certo periodo di tempo durante il quale l?acqua fredda che ? nel tubo viene scaricata e sostituita con acqua calda prelevata dal serbatoio di accumulo (se esiste) o prodotta dal preparatore istantaneo.
Questo comporta innanzitutto uno spreco di acqua che in quantit? non indifferente viene scaricata e un disagio per l?utilizzatore che deve attendere necessariamente lo scarico dell?acqua fredda e l?arrivo di quella calda.
Per questo motivo in alcuni impianti, in particolare in quelli pi? grandi a servizio di alberghi, ospedali, uffici, etc. viene installato un sistema di ricircolo dell?acqua calda sanitaria costituito da una o pi? pompe e da un terzo tubo affiancato a quello di distribuzione dell?acqua calda sanitaria. Questo sistema fa s? che l?acqua calda sanitaria sia in costante movimento (il tubo ? collegato alla tubazione di distribuzione dell?acqua calda sanitaria all?estremit? di ciascuno dei suoi rami), torni con continuit? al preparatore e, anche in assenza di prelievi dai rubinetti di erogazione, sia costantemente calda.
I vantaggi di impianti siffatti sono una forte riduzione dei tempi di attesa all?erogazione e una considerevole riduzione dello spreco di acqua.
Questo sistema di ricircolo per la produzione istantanea di acqua calda sanitaria, tuttavia, non ? adatto ad essere installato quando la fornitura di acqua calda sanitaria avviene mediante caldaie murali a gas per le caratteristiche intrinseche delle caldaie stesse.
A fronte di tali benefici, c?? da registrare poi una notevole dissipazione di calore della rete di acqua calda sanitaria e di ricircolo, che sono mantenute costantemente ad alta temperatura, con conseguente consumo di energia peggiorato dal fatto che la pompa (o le pompe) di circolazione assorbono una quantit? notevole di energia elettrica.
Inoltre, dato che la rete di distribuzione di questi impianti viene normalmente mantenuta a temperatura superiore ai 30?C, si ha un serio rischio di inquinamento da Legionella Pneumophila, batterio il cui sviluppo ? favorito in acqua calda, con probabilit? maggiore se la temperatura dell?acqua ? compresa tra 30 e 50?C.
Il compito che si propone il trovato ? di limitare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti di sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, che consenta all?utilizzatore di disporre di acqua calda in un tempo particolarmente veloce.
Nell'ambito del compito suddetto, uno scopo che si propone il trovato ? di realizzare un sistema di circolazione di acqua sanitaria, che eviti uno spreco di energia e di acqua.
Un altro scopo che si propone il trovato ? di realizzare un sistema di circolazione di acqua calda che sia pi? efficiente rispetto all?arte nota.
Un altro scopo del trovato ? di limitare il rischio di proliferazione della Legionella o di batteri inquinanti similari.
Non ultimo scopo del trovato ? di realizzare un sistema di circolazione di acqua calda sanitaria con mezzi facilmente reperibili in commercio e usando materiali d?impiego comune, in modo che il dispositivo sia economicamente concorrenziale.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, secondo il trovato, come da una o pi? delle rivendicazioni allegate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva del sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con l'ausilio degli uniti disegni in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente una prima variante realizzativa del sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario 100, con calore prodotto mediante un fluido primario FP;
la figura 2 rappresenta schematicamente il sistema di circolazione 101 di figura 1 dotato di un gruppo di riciclo centrale RC;
la figura 3 rappresenta schematicamente una seconda variante realizzativa del sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario 100;
la figura 4 rappresenta schematicamente un?altra variante realizzativa del sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario 100, con calore prodotto mediante una caldaia a gas;
la figura 5 rappresenta schematicamente un?altra soluzione realizzativa del sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario 101 con gruppo di riciclo centrale RC, con calore prodotto mediante un fluido primario FP;
le figure 6A e 6B illustrano schematicamente la rete di utilizzazione 20, con il gruppo di ricircolo periferico RP posizionato in punti diversi della rete 20.
Con riferimento alle citate figure, ? mostrata una forma di realizzazione preferita di un sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, secondo il trovato, che ? individuato nella sua globalit? con il riferimento 100 e 101 e che comprende una rete centrale 10 di riscaldamento di acqua e di distribuzione di acqua calda riscaldata C ad una temperatura predefinita. La rete 10 ? alimentata, da una parte, da acqua fredda F (ovvero alla temperatura ambiente) proveniente dalla rete di distribuzione generale 2 ed ? connessa, da un?altra parte, ad almeno una rete di utilizzazione 20 destinata alle varie utenze e ai rispettivi sanitari (lavabo 26, bidet, toilette, doccia 27?). L?acqua riscaldata C proviene da mezzi di produzione di acqua calda sanitaria appositi, quali ad esempio una caldaia di qualsiasi tipo, uno scambiatore di calore, un boiler di qualsiasi tipo, una caldaia a gas a produzione istantanea 18, un produttore ad accumulo 17 o un qualsiasi altro mezzo similare comunque in grado di fornire una quantit? di calore all?acqua da riscaldare tale da portare l?acqua in circolazione fino alla temperatura predefinita. Inoltre, il sistema 100 o 101 prevede un gruppo di ricircolo periferico RP, posizionato in un punto qualsiasi della rete di utilizzazione 20 servita (come evidenziato dalle figure 6A e 6B), per il recupero dell?acqua calda riscaldata C circolante nella rete di utilizzazione 20 e il riutilizzo di acqua calda consumata, e destinata altres? allo scarico, nella rete centrale 10.
In pratica, il Richiedente ha intuito che realizzando un complesso di ricircolo periferico RP dell?acqua calda sanitaria a servizio di ciascuna delle diramazioni della rete di distribuzione, l?impianto siffatto riesce a provvedere a fornire acqua sanitaria in maniera pressoch? istantanea e con un consumo energetico comunque inferiore rispetto ai sistemi noti. Tale impianto, difatti, prevede che il ricircolo periferico RP collegato all?estremit? della diramazione di rete sta normalmente fermo e si attiva al momento del bisogno determinando il riempimento della diramazione interessata, e solamente di questa, con acqua calda.
In una prima variante realizzativa, il gruppo di ricircolo periferico RP del sistema 100 comprende almeno una pompa di circolazione 22 atta ad essere alimentata da una parte dell?acqua calda C proveniente dalla rete 20 mediante una tubazione di ingresso 21?, in modo da direzionare questa parte di acqua calda C verso i mezzi di produzione di acqua calda sanitaria mediante una tubazione di uscita 21?. Vantaggiosamente, il ricircolo effettuato mediante la pompa 22 elimina gli sprechi di acqua.
Le modalit? di funzionamento del sistema 100 o 101 dipendono dal tipo di impianto nel quale esso viene inserito e dalla destinazione d?uso dei locali serviti. Di seguito, sono fornite alcune varianti ed esempi esplicativi ma non limitativi del concetto inventivo del trovato.
La prima variante del sistema 100 ? raffigurata in figura 1 e si riferisce ad un impianto di produzione di acqua calda sanitaria ad accumulo. In questo caso, il sistema 100 comprende preferibilmente mezzi di attivazione dei mezzi di ricircolo periferico, in maniera da massimizzare l?efficienza eliminando sprechi di energia e di acqua. Le modalit? di attivazione possono essere determinate da un rilevatore della presenza di un utilizzatore nel locale, ad esempio con sensori di attivazione nel locale e/o un comando manuale locale e/o una chiave elettronica.
In questa soluzione, ? vantaggiosamente prevista l?installazione di almeno una prima valvola di intercettazione 23? ed almeno una seconda valvola di intercettazione 23? posizionate rispettivamente sulla tubazione di ingresso 21? e sulla tubazione di uscita 21?, a monte e a valle della pompa di circolazione 22.
Inoltre, ? preferibilmente presente anche una valvola di ritegno 24 posizionata a monte o a valle della pompa 22, sulla tubazione di ingresso 21? o sulla tubazione di uscita 21?.
Infine, il gruppo di ricircolo periferico RP vantaggiosamente comprende almeno una valvola di intercettazione motorizzata 25 posizionata a monte o a valle della pompa 22, rispettivamente sulla tubazione di ingresso 21? o su quella in uscita 21?, che evita la circolazione parassita dell?acqua tra la rete 10 e la 20, quando la pompa 22 ? spenta.
Vantaggiosamente, ? prevista l?installazione di almeno un sensore di temperatura (ad esempio termostato, qui non raffigurato) che permette l?interruzione del funzionamento della pompa di circolazione 22 al raggiungimento della temperatura predefinita.
In questo modo, in impianti per la produzione di acqua calda sanitaria ad accumulo, il ricircolo periferico RP del sistema 100, che si trova normalmente nella configurazione di uso comune, si attiva solo al momento del bisogno determinando il riempimento della diramazione interessata, e solamente di questa, con acqua calda.
Analogamente, come da Fig. 2, l?impianto 101 ? un?altra variante del sistema di circolazione di acqua calda sanitaria che prevede, assieme al ricircolo periferico RP, l?inserimento di un gruppo di ricircolo centrale RC per il solo ricircolo dell?acqua di detta rete centrale. Tale gruppo di ricircolo centrale RC trova applicazione nella rete centrale 10 di impianti molto estesi.
Il ricircolo centrale RC sar? dimensionato solamente per il ricircolo delle tubazioni principali di distribuzione mentre i sistemi di ricircolo periferici saranno a servizio delle diramazioni periferiche.
Questo gruppo RC ? connesso al gruppo di ricircolo periferico RP mediante la tubazione di uscita 21?: la tubazione 21? ? convogliata ai mezzi di produzione di acqua calda sanitaria mediante la rete di ricircolo principale 11. Questa configurazione permette agli stessi mezzi di produzione di acqua sanitaria di ?faticare? meno per mantenere costantemente l?acqua calda alla temperatura predefinita, utile nel caso di impianti destinati a un numero elevato di utenze (ospedali e alberghi) o per dimensionare strutture particolarmente ?agili?.
Analogamente a quanto visto per il gruppo di riciclo periferico, il gruppo di riciclo centrale preferibilmente comprende:
- una o pi? pompe di circolazione 12;
- eventuali valvole di intercettazione a monte 13? ed a valle 13? della/e pompa/e 12;
- almeno un?eventuale valvola di ritegno 15 a monte o a valle della/e pompa/e 12.
I vantaggi di questi due sistemi 100 e 101, appena visti, consistono in una riduzione dei consumi di calore, una riduzione dei consumi elettrici per il pompaggio e una riduzione del rischio di inquinamento da Legionella Pneumophila delle reti di distribuzione derivate (che sono quelle pi? difficili da sanificare e che, in questo caso, stanno normalmente a bassa temperatura e quindi al di fuori del campo di proliferazione della Legionella).
Il dispositivo proposto, essendo a funzionamento saltuario, limitato ai soli periodi di utilizzo dell?impianto sanitario, ? compatibile anche con un impianto sanitario in cui la produzione dell?acqua calda ? affidata ad una caldaia a gas con produzione istantanea 18.
Tali caldaie 18 infatti hanno due regimi di funzionamento: in riscaldamento dei locali e nella produzione di acqua calda sanitaria.
Il funzionamento standard, cio? in assenza di richiesta di acqua calda sanitaria, ? in riscaldamento; al momento in cui si determina un flusso di acqua nello scambiatore di calore destinato alla produzione di acqua calda sanitaria si interrompe il funzionamento per il riscaldamento dei locali e si attiva automaticamente la produzione dell?acqua calda sanitaria.
Pertanto, queste caldaie 18 non sono compatibili con un sistema di ricircolo a funzionamento continuato o comunque esteso nel tempo (non funzionerebbero mai in riscaldamento dei locali) mentre lo sono col sistema proposto il cui funzionamento ? limitato ai periodi di richiesta di acqua calda sanitaria.
Una terza variante del sistema di circolazione di acqua calda (Fig. 3) prevede che la messa in marcia del complesso periferico di ricircolo determini il passaggio di acqua nella caldaia a gas con produzione istantanea 18 per l?acqua calda sanitaria.
Il sistema 100 di figura 4 ? vantaggiosamente installato in impianti singoli esistenti, sprovvisti di rete di ricircolo dell?acqua calda sanitaria e nei quali la produzione dell?acqua calda ? affidata ai pi? disparati dispositivi (fig.4). In questo caso il gruppo di ricircolo periferico RP viene vantaggiosamente montato esternamente al muro o ? incassato nella muratura, in maniera da permettere una facile ed economica installazione su impianti preesistenti. Tale gruppo di ricircolo ? collegato alla rete di distribuzione, per esempio utilizzando le utenze, vale a dire montato agli attacchi di un apparecchio sanitario, in questo caso il lavabo 26 (ma anche un lavello, bidet, doccia 27, etc.).
In questi impianti, al momento della richiesta di erogazione di acqua calda verr? attivata la pompa 22 (con una qualsiasi delle modalit? sopra indicate); la pompa 22 aspira acqua calda C e la invia al preparatore utilizzando il tubo di acqua fredda F della rete di utilizzazione 20 come tubo di ricircolo e quindi, al raggiungimento della temperatura predefinita impostata dall?utente, la pompa 22 si ferma.
Nella soluzione realizzativa illustrata in figura 5, che si usa nel caso di impianti molto estesi, tipo le utenze di alberghi, ospedali o uffici, il sistema 101 prevede un gruppo di ricircolo periferico RP che ? vantaggiosamente installato insieme ad un sistema di ricircolo centrale RC.
Anche in questo caso, la rete centrale del sistema 101 comprende un gruppo di ricircolo centrale RC per il solo ricircolo dell?acqua della rete centrale e collegato in maniera analoga a quanto detto per il sistema 101 di figura 2.
Questo sistema 101 prevede un dispositivo per la produzione di acqua calda sanitaria a temperatura elevata (? 65 ?C), ad esempio un boiler 18, un gruppo di ricircolo centralizzato RC di acqua calda sanitaria dimensionato per la circolazione della sola rete principale di distribuzione e una serie di diramazioni a servizio delle singole utenze (camere o gruppi di servizi comuni) ciascuna comprendente un miscelatore 29 elettronico ibrido per la riduzione della temperatura dell?acqua calda all?utilizzo a 48 ? 5 ?C (come previsto dalla normativa vigente) e un gruppo di ricircolo periferico RP (costituito come sopra indicato e completo di valvola di intercettazione motorizzata 25) ubicato indifferentemente in prossimit? del punto di derivazione dalla rete centrale 10 o alla estremit? della rete di utilizzazione 20 (figure 6A e 6B).
Il funzionamento della rete ? il seguente.
L?acqua calda sanitaria viene prodotta ad alta temperatura, al di fuori del range di proliferazione della Legionella Pneumophila (35 ? 55 ?C); il gruppo di ricircolo principale RP viene tenuto in marcia e la rete centrale 10 di distribuzione di acqua calda viene mantenuta ad alta temperatura (e quindi ? costantemente sanificata).
Nelle utenze alberghiere, quando le camere sono inutilizzate le reti di utilizzo 20 vengono mantenute a bassa temperatura (con risparmio di energia elettrica e di calore ed a temperatura che non favorisce la proliferazione della legionella); all?atto dell?occupazione della camera (o comunque in caso di attivazione del gruppo di ricircolo periferico RP secondo una qualsiasi delle modalit? previste), il gruppo di ricircolo periferico RP si attacca e la rete di utilizzazione 20 viene mantenuta a temperatura idonea all?utilizzo dell?acqua calda sanitaria. Quando poi le camere devono essere risistemate da parte del personale dell?albergo, un comando (ad esempio elettrico) dato in un modo qualsiasi (con interruttore a chiave o mediante lettura del badge dell?operatore o altro) aziona il miscelatore 29 elettronico ibrido che determina l?aumento della temperatura dell?acqua calda nella rete di utilizzazione 20 ed il gruppo di ricircolo periferico RP si mette in marcia determinando lo shock termico (e quindi la disinfezione) della rete secondaria. Per completare la disinfezione, il personale ? tenuto a far scorrere acqua C, ad alta temperatura, dai rubinetti di erogazione.
Negli impianti di ospedali o degli edifici destinati ad uffici, i gruppi di ricircolo periferici RP vengono mantenuti attivi ed i miscelatori mantengono una temperatura dell?acqua calda sanitaria idonea all?utilizzo.
Al momento della pulizia, con un comando dato in un modo qualsiasi (anche in questo caso mediante un interruttore a chiave o attraverso la lettura del tesserino dell?operatore o altro) il miscelatore 29 elettronico ibrido determina l?aumento della temperatura dell?acqua calda nella rete di utilizzazione 20 ed il gruppo di ricircolo periferico RP si mette in azione determinando lo shock termico (e quindi la disinfezione) della rete secondaria. Per completare la disinfezione, anche in questo caso il personale ? tenuto a far scorrere acqua C, ad alta temperatura, dai rubinetti di erogazione.
Da quanto sopra descritto si vede quindi come il trovato raggiunga il compito e gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che viene realizzato un sistema di circolazione di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, che consente all?utilizzatore di avere l?acqua calda in un tempo sostanzialmente immediato, evitando al contempo un inutile spreco di energia e di acqua.
In particolare, l?aver intuito di creare un sistema di ricircolo dell?acqua calda consumata, consente al sistema di rendere disponibile alle utenze acqua calda o di poter apportare ai mezzi di produzione di acqua sanitaria una parte di acqua calda proveniente dalla rete di utilizzazione (ossia dalla rete di distribuzione secondaria), in modo da impiegare una quantit? di calore minore, e quindi utilizzare un tempo inferiore, per il riscaldamento dell?acqua alla temperatura predefinita dall?utilizzatore.
Un altro vantaggio del trovato ? dato dal fatto che la migliorata efficienza dei mezzi di produzione di acqua sanitaria permette un considerevole risparmio in termini di costi di riscaldamento e di acqua.
Inoltre, l?aver di fatto realizzato una circolazione continua di acqua calda alla temperatura prescelta, consente di limitare il rischio di proliferazione della Legionella o di batteri inquinanti similari tenendo tale acqua riscaldata C alla temperatura opportuna.
Un altro vantaggio del trovato ? dato dal fatto che, siccome l?impianto pu? essere incassato nella muratura o installato esternamente, il sistema ? adatto anche a reti di distribuzione gi? esistenti, in modo da intervenire con miglioramenti mirati e opportuni, in base alle esigenze particolari dell?impianto.
Inoltre, dato che l?installazione del sistema pu? avvenire in un punto qualsiasi della porzione di rete di distribuzione servita, non si preclude in linea teorica il suo montaggio a nessun impianto preesistente.
Ad esempio, nel caso di distribuzione terminale a collettore, il dispositivo pu? essere collegato a monte del collettore, al collettore stesso o ad uno qualsiasi dei circuiti a valle.
Non ultimo, l'uso di mezzi facilmente reperibili in commercio e l'impiego di materiali comuni, rendono il dispositivo economicamente concorrenziale. Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze, purch? coerenti con lo scopo realizzativo.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1) Un sistema di circolazione (100, 101) di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, comprendente:
- una rete centrale (10) di riscaldamento di acqua e di distribuzione di acqua calda riscaldata (C) verso utenze, ad una temperatura predefinita; - detta rete centrale (10) essendo alimentata, da una parte, dalla rete di distribuzione generale (2) ed essendo connessa, da un?altra parte, ad almeno una rete di utilizzazione (20) destinata al consumo dell?acqua riscaldata (C);
- detta acqua riscaldata (C) essendo proveniente da mezzi di produzione di acqua calda sanitaria (17, 18) atti a fornire una quantit? di calore tale da riscaldare l?acqua in circolazione fino a detta temperatura predefinita; e - un gruppo di ricircolo periferico (RP) per il recupero dell?acqua calda riscaldata (C) circolante in detta rete di utilizzazione (20) e per il riutilizzo di acqua calda consumata in detta rete centrale (10) o direttamente alle utenze.
2) Sistema (100, 101) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di attivazione di detto gruppo di ricircolo periferico (RP).
3) Sistema (100, 101) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di attivazione comprendono un rilevatore della presenza di un utilizzatore nel locale e/o un comando manuale e/o una chiave elettronica.
4) Sistema (100, 101) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo periferico (RP) comprendente almeno una pompa di circolazione (22) atta ad essere alimentata da una parte dell?acqua riscaldata (C) proveniente da detta rete di utilizzazione (20) mediante una tubazione di ingresso (21?), in modo da direzionare l?acqua calda consumata verso detti mezzi di produzione di acqua calda sanitaria (17, 18) mediante una tubazione di uscita (21?).
5) Sistema (100, 101) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo periferico (RP) comprendente almeno una valvola di intercettazione motorizzata (25) posizionata a monte o a valle di detta pompa di circolazione (22), rispettivamente su detta tubazione di ingresso (21?) o su detta tubazione di uscita (21?), in modo tale da evitare correnti parassite nella condizione di spegnimento di detta pompa di circolazione (22).
6) Sistema (100, 101) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto gruppo di ricircolo periferico (RP) comprende almeno una prima valvola di intercettazione (23?) ed almeno una seconda valvola di intercettazione (23?) posizionate rispettivamente su detta tubazione di ingresso (21?) e su detta tubazione di uscita (21?) a monte e a valle di detta almeno una pompa di circolazione (22).
7) Sistema (100, 101) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo di ricircolo periferico (RP) comprende almeno una valvola di ritegno (24) posizionata a monte o a valle di detta almeno una pompa di circolazione (22), rispettivamente su detta tubazione di ingresso (21?) o su detta tubazione di uscita (21?).
8) Sistema (101) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detta rete centrale (10) comprende un gruppo di ricircolo centrale (RC), per il solo ricircolo dell?acqua di detta rete centrale (10), connesso a detto gruppo di ricircolo periferico (RP) mediante detta tubazione di uscita (21?), detta tubazione di uscita (21?) essendo convogliata a detti mezzi di produzione di acqua calda sanitaria (17, 18).
9) Sistema (101) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di miscelazione (29) per la regolazione dell?acqua sanitaria alla temperatura di utilizzo determinata dall?utilizzatore, montati su detta rete di utilizzazione (20), detti mezzi di miscelazione (29) essendo preferibilmente almeno un miscelatore elettronico ibrido (29)
10) Procedimento di installazione di un sistema di circolazione (100, 101) di acqua calda, particolarmente per uso sanitario, comprendente le fasi che consistono nel collegare un gruppo di ricircolo periferico (RP), per il recupero dell?acqua calda riscaldata (C) circolante in una rete di utilizzazione (20) e destinata al consumo, ad una rete centrale (10) di riscaldamento di acqua e di distribuzione di acqua calda riscaldata (C) ad una temperatura predefinita e diretta verso le utenze;
detta rete centrale (10) essendo alimentata, da una parte, dalla rete di distribuzione generale (2) ed essendo connessa, da un?altra parte, ad almeno una rete di utilizzazione (20) destinata al consumo dell?acqua riscaldata (C);
detta acqua riscaldata C essendo proveniente da mezzi di produzione di acqua calda sanitaria (17, 18) atti a fornire una quantit? di calore tale da riscaldare l?acqua in circolazione fino a detta temperatura predefinita; in modo tale che l?acqua riscaldata (C) circolante in detto gruppo di ricircolo periferico (RP) sia disponibile all?utilizzo o ad un ulteriore riscaldamento in detti mezzi di produzione di acqua calda sanitaria (17, 18).
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