IT202000014218A1 - Dispositivo per il trattamento di liquidi - Google Patents

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IT202000014218A1
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disc
water
discs
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IT102020000014218A
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Alessandro Galbiati
Davide Galbiati
Andrea Galbiati
Massimo Galbiati
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Omitaly S R L
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?DISPOSITIVO PER IL TRATTAMENTO DI LIQUIDI?
Campo tecnico dell?invenzione
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il trattamento delle acque. In particolare, l'invenzione si riferisce ad un dispositivo idrodinamico per il trattamento dell'acqua per uso civile e industriale.
Il dispositivo della presente invenzione trova applicazione in ambito civile, industriale, agricolo, chimico, per floricultura, alimentare sanitario (umano e veterinario), per il trattamento delle acque in ambito ricreativo (piscine, terme, idromassaggi) e nel settore dei trattamenti ambientali ed ecologici. Nella trattazione che segue, per semplicit? di esposizione, ci si riferisce a un dispositivo per il trattamento dell?acqua, ma il dispositivo qui descritto ? adatto al trattamento di qualsiasi altro liquido.
Tecnica nota
Le acque destinate alla potabilizzazione sono prelevate dall?ambiente e successivamente trattate in modo specifico per assicurare il rispetto dei limiti di qualit? stabiliti per legge.
Nel dettaglio, l'acqua per uso civile o industriale distribuita agli utenti pu? essere ad elevata salinit?, in particolare, pu? contenere sali di calcio, residui di metalli pesanti, batteri o altri microrganismi ed avere una elevata viscosit?.
Solitamente, l'acqua distribuita agli utenti ? trattata con sostanze atte ad eliminare un?eventuale carica batterica in essa presente e ad impedirne la proliferazione. Il cloro ?, ad esempio, tra le sostanze usate pi? diffusamente per garantire la totale assenza di microrganismi dannosi per l?uomo nell?acqua potabile, ma pu? renderne molto sgradevole il gusto e l?odore.
Tali sostanze addizionate all?acqua distribuita, tuttavia, non eliminano la presenza di eventuali sostanze in sospensione come ad esempio i sali di calcio e i metalli pesanti.
Le sopracitate sostanze in sospensione sono nocive sia per gli utenti che per gli impianti, ad esempio i metalli pesanti si legano a componenti cellulari vitali e i sali di calcio formano residui di calcare, noti per essere dannosi sia per le tubazioni che per i reni.
Inoltre, la presenza di calcare riduce il potere solvente e bagnante dell'acqua, quindi la capacit? di pulizia, che porta all'utilizzo di maggiori quantit? di tensioattivi con un impatto ambientale negativo.
Per le ragioni sopra esposte, la necessit? di rimuovere dette sostanze in sospensione ? fortemente sentita.
Pertanto, al fine di migliorare ulteriormente la qualit? di acqua in arrivo dalla rete idrica vari dispositivi di trattamento sono noti.
Sono ad esempio noti impianti di trattamento dell'acqua che comprendono elementi filtranti di tipo diverso disposti in successione.
Sono anche noti dispositivi di tipo non chimico che utilizzano magneti in grado di rimuovere parzialmente i residui di calcare e metalli pesanti in modo pi? ecologico rispetto all?utilizzo di sostanze chimiche.
Tuttavia, il trattamento delle acque mediante magneti ha relativamente un basso effetto, che pu? essere migliorato producendo una forte turbolenza che per? aumenterebbe la resistenza idraulica e la perdita di pressione. Un altro svantaggio di tali dispositivi ? una forte dipendenza dell'efficacia di tali dispositivi dalla durezza dell'acqua.
Sommario dell?invenzione
La presente invenzione riguarda un dispositivo per il trattamento dell?acqua come definito nella annessa rivendicazione 1 e da sue forme di realizzazione preferite descritte nelle rivendicazioni dipendenti da 2 a 21.
La Richiedente ha percepito che il dispositivo per il trattamento dell?acqua in accordo con la presente invenzione permette di ridurre le perdite di carico normalmente necessarie per ottenere il risultato previsto.
Un altro vantaggio della presente invenzione ? quello di consentire il non utilizzo di fonti di energia esterna, sia termica che elettrica.
Ulteriore vantaggio della presente invenzione ? quello di consentire un notevole abbattimento della carica batterica.
Un altro vantaggio della presente invenzione ? quello di consentire una riduzione della viscosit? dell?acqua.
Ulteriore vantaggio della presente invenzione ? quello di trasformare i sali di calcio rendendo il calcare meno incrostante.
Un altro vantaggio della presente invenzione ? quello di ridurre la tensione superficiale ed aumentare le propriet? di bagnatura dell'acqua.
Ulteriore vantaggio della presente invenzione ? quello di consentire la creazione di forti turbolenze nel flusso del liquido, riducendo la resistenza idraulica e la perdita di pressione.
Un altro vantaggio della presente invenzione ? quello di ridurre i cluster dell?acqua a gruppi di sette-otto molecole.
Un altro vantaggio della presente invenzione ? dato dalla facilit? di installazione in impianti nuovi o preesistenti per il trattamento delle acque. Ulteriore vantaggio della presente invenzione ? che il dispositivo ? semplice ed economico da realizzare e assemblare.
Gli effetti tecnici/vantaggi citati ed altri effetti tecnici/vantaggi dell?invenzione risulteranno pi? dettagliatamente dalla descrizione, fatta qui di seguito, di un esempio di realizzazione fornito a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno dalla descrizione che segue di una forma di realizzazione preferita e di sue varianti fornita a titolo esemplificativo con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista dell?involucro esterno del dispositivo per il trattamento dell?acqua;
- la figura 2 rappresenta una vista dall?alto dell?involucro di figura 1;
- la figura 3 rappresenta una vista assiale dell?involucro di figura 1, dalla parte di ingresso dell?acqua;
- la figura 4 rappresenta una sezione lungo la traccia IV-IV di figura 3; - la figura 5 rappresenta una vista prospettica dell?involucro di figura 1; - la figura 6 rappresenta il raccordo di entrata del dispositivo di figura 1; - la figura 7 rappresenta una vista assiale del raccordo di figura 6 da cui entra l?acqua;
- la figura 8 rappresenta una sezione lungo la traccia VIII-VIII di figura 7; - la figura 9 rappresenta una vista prospettica del raccordo di figura 6; - la figura 10 rappresenta il raccordo di bloccaggio in entrata;
- la figura 11 rappresenta una vista assiale del raccordo di figura 10; - la figura 12 rappresenta una sezione lungo la traccia XII-XII di figura 11;
- la figura 13 rappresenta una vista prospettica del raccordo di figura 10; - la figura 14 rappresenta il raccordo di bloccaggio in uscita del dispositivo di figura 1;
- la figura 15 rappresenta una vista assiale, di uscita del fluido, del raccordo di figura 14;
- la figura 16 rappresenta una sezione lungo la traccia XVI-XVI di figura 15;
- la figura 17 rappresenta una vista prospettica del raccordo di figura 14; - la figura 18 rappresenta il cappuccio porta calamite del dispositivo di figura 1;
- la figura 19 rappresenta una vista assiale del cappuccio di figura 18;
- la figura 20 rappresenta una sezione lungo la traccia XX-XX di figura 19; - la figura 21 rappresenta una vista prospettica del cappuccio di figura 18; - la figura 22 rappresenta il tappo di bloccaggio dell?elemento longitudinale di centraggio;
- la figura 23 rappresenta una prima vista assiale del tappo di figura 22; - la figura 24 rappresenta una seconda vista assiale del tappo di figura 22, opposta a quella di figura 23;
- la figura 25 rappresenta il tappo 22 in vista prospettica;
- la figura 26 rappresenta l?elemento longitudinale di centraggio;
- la figura 27 rappresenta una vista assiale dell?elemento longitudinale di figura 26;
- la figura 28 rappresenta una sezione lungo la traccia XXVIII-XXVIII di figura 27;
- la figura 29 rappresenta una vista prospettica dell?elemento di figura 26; - la figura 30 rappresenta una vista laterale di un assieme di due dischi; - la figura 31 rappresenta i due dischi di figura 30 in vista assiale;
- la figura 32 rappresenta una sezione lungo la traccia XXXII-XXXII di figura 31;
- la figura 33 rappresenta una vista prospettica dei due dischi di figura 30; - la figura 34 rappresenta una vista laterale di un assieme di quattro dischi; - la figura 35 rappresenta una sezione lungo la traccia XXXV-XXXV di figura 34;
- la figura 36 rappresenta una prima vista assiale dei quattro dischi di figura 34;
? la figura 37 rappresenta una seconda vista assiale dei quattro dischi di figura 34, opposta a quella di figura 36;
- la figura 38 rappresenta una sezione lungo la traccia XXXVIII-XXXVIII di figura 37;
- la figura 39 rappresenta una sezione lungo la traccia XXXIX-XXXIX di figura 37;
- la figura 40 rappresenta una vista prospettica dei quattro dischi di figura 34;
- la figura 41 rappresenta una vista laterale di una porzione centrale del dispositivo di figura 1 comprendente una pluralit? di dischi delle figure da 30 a 39;
- la figura 42 rappresenta una prima vista assiale del corpo centrale di figura 41;
- la figura 43 rappresenta una sezione lungo la traccia XLIII-XLIII di figura 42;
- la figura 44 rappresenta una seconda vista assiale del corpo centrale di figura 41, opposta a quella di figura 42;
- la figura 45 rappresenta una vista laterale del dispositivo per il trattamento dell?acqua secondo la presente invenzione;
- la figura 46 rappresenta una vista assiale del dispositivo di figura 45; - la figura 47 rappresenta una sezione lungo la traccia XLVII-XLVII di figura 46;
- la figura 48 rappresenta una sezione lungo la traccia XLVIII-XLVIII di figura 47;
- la figura 49 rappresenta una sezione lungo la traccia XLIX-XLIX di figura 47;
- la figura 50 rappresenta una sezione lungo la traccia L-L di figura 47; - la figura 51 rappresenta un pacchetto di dischi centrali in vista assiale con forma ?quadra?;
- la figura 52 rappresenta un pacchetto di dischi centrali in vista assiale con forma ?esagonale?;
- la figura 53 rappresenta un pacchetto di dischi centrali in vista assiale con forma a ?otto?;
- la figura 54 rappresenta un pacchetto di dischi centrali in vista assiale con forma a ?triangolo?.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
Il dispositivo per il trattamento dell?acqua o altri liquidi secondo la presente invenzione viene indicato nelle figure allegate con il numero di riferimento 1.
In figura 47 viene mostrata una sezione longitudinale del dispositivo 1, che ? un condotto che presenta esternamente una forma tubolare esterna 10, 20, 30 sostanzialmente allungata lungo un asse longitudinale a-a.
Il dispositivo 1 comprende un condotto di ingresso 10 per un flusso di acqua, destinato ad essere installato dopo il contatore idrico di una abitazione o di una qualsiasi struttura civile o industriale sopra descritta. Nella parte esterna della camicia 10, 20, 30 ? presente un foro filettato che permette l?alloggiamento di un cavo avente funzione di messa a terra in modo tale da interrompere possibili correnti elettriche disperse o vaganti. L?attacco di entrata dell?acqua 12 presenta una apposita sede per il collegamento con la tubatura generale dell?acqua.
L?elemento 12 ? preferibilmente realizzato in polietilene per uso alimentare ed ha la funzione di interrompere il passaggio di eventuali correnti elettriche disperse o vaganti presenti nell?impianto idrico a cui il dispositivo viene collegato.
Il dispositivo 1 comprende a valle del flusso d?acqua un condotto di uscita 20 del flusso di acqua, in comunicazione di fluido con il condotto di ingresso 10, anch?esso preferibilmente realizzato in polietilene per uso alimentare.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un corpo centrale 45, come illustrato in figura 43, contenuto in una zona centrale all?interno del corpo tubolare esterno 10, 20, 30 e a contatto con il flusso d'acqua.
Il corpo centrale 45 ? costituito da una pluralit? di dischi 40, 41, 42, 43, 44 allineati longitudinalmente lungo la direzione assiale (asse a-a) del flusso di acqua, ciascuno dei quali presenta uno o pi? fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f disposti in una corona circolare.
Ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 ? ruotato di un predeterminato angolo rispetto al precedente disco centrale 40, 41, 42, 43, 44, in modo tale da consentire al liquido in scorrimento di impattare ad ogni passaggio di disco 40, 41, 42, 43, 44 generando un effetto meccanico che dar? luogo a un processo di cavitazione idrodinamica.
In particolare, nel flusso di acqua che attraversa il dispositivo, vengono indotte onde ultrasoniche, che contribuiscono a migliorare le propriet? dell?acqua.
Poich? ciascun disco risulta ruotato di un predeterminato angolo, tra i fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f adiacenti per il passaggio dell?acqua di dischi adiacenti si viene a generare un percorso tortuoso per il flusso d'acqua che attraversa il dispositivo 1 in grado di generare l?effetto di cavitazione idrodinamica.
Preferibilmente, l?assemblaggio dei dischi 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f viene realizzato mediante perni 50, con rotazione tra un disco ed il disco successivo di un angolo variabile da 1 a 350 gradi.
I dischi centrali 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f possono essere in numero variabile, in funzione dei risultati che si vogliono ottenere, anche se per semplicit? di esposizione nelle figure allegate vengono mostrati pacchetti formati da due o quattro o quindici dischi centrali adiacenti.
I dischi possono presentare forature cilindriche o di qualsiasi altra forma geometrica che danno origine ad un possibile delta in termini di pressione e velocit? di scorrimento del fluido.
La porzione centrale 45 di dischi centrali comprende anche un disco di ingresso, in corrispondenza del flusso di ingresso dell?acqua, e un disco di uscita, in corrispondenza del flusso di uscita.
Il numero, la forma e la dimensione dei fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f dei dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44 non sono necessariamente uguali a quelli presenti nel disco di ingresso, mentre sono uguali a quelle del disco in uscita.
Nelle figure da 51 a 54 vengono illustrate, a titolo di esempio non limitativo, altre quattro diverse tipologie di fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f dei dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44, rispettivamente, fori aventi forma ?quadra?, forma ?esagonale?, forma a ?otto? e forma a ?triangolo?.
I fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f presentano sul lato d?uscita dell?acqua una divergenza o svasatura 47 avente angolo variabile in funzione della destinazione d?uso del dispositivo 1, con la funzione di consentire una repentina variazione di pressione e velocit? di scorrimento del fluido, creando micro-cavitazioni.
Nella sequenza di assemblaggio dei dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44, ciascuno di questi risulta ruotato rispetto al precedente secondo un determinato angolo. Questo permette al liquido in scorrimento di impattare ad ogni passaggio di disco generando in tal modo un effetto meccanico che dar? luogo al processo di cavitazione idrodinamica.
Il disco di ingresso presenta uno o pi? fori disposti in una corona circolare parzialmente in corrispondenza dei fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f dei dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44.
Ciascun foro del disco di ingresso presenta in entrata dell?acqua uno smusso 46 (atto a favorire lo scorrere dell?acqua) e, nell?estremit? opposta di uscita dell'acqua, una svasatura 47 (atta a creare un delta in termini di pressione e velocit? di scorrimento).
Preferibilmente, il disco di ingresso comprende un numero di fori uguale al numero di fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f dei dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44 e risulta anch?esso ruotato di un predeterminato angolo rispetto al primo dei dischi centrali.
Preferibilmente, ciascun foro 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f di ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 presenta una forma cilindrica.
Ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 comprende almeno un foro o sede configurato per alloggiare un elemento di bloccaggio 50.
Preferibilmente, ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 comprende due fori o sedi presenti su superfici opposte di ciascun disco 40, 41, 42, 43, 44, ciascun foro essendo configurato ad alloggiare un elemento di bloccaggio 50.
Ogni disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 ? vincolato al disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 adiacente tramite un perno assiale 50. In tal modo si evita che i dischi possano ruotare attorno all?asse longitudinale a-a.
Il perno assiale 50 consente inoltre di mantenere i dischi 40, 41, 42, 43, 44 saldamente bloccati l?uno sull?altro, preservando la sequenza di montaggio da possibili errori di posizionamento o rotazioni involontarie.
Inoltre, la presenza di ciascun foro o sede per l?elemento di bloccaggio 50 di ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 determina detto determinato angolo di rotazione parziale di un disco 40, 41, 42, 43, 44 rispetto al precedente disco 40, 41, 42, 43, 44 in modo tale che tra i fori 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f adiacenti per il passaggio dell?acqua di dischi adiacenti si generi un percorso tortuoso per il flusso d'acqua che attraversa il dispositivo.
Ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44, disco di ingresso e disco di uscita comprende un foro assiale centrale 60 passante configurato a far passare un elemento di unione assiale 30. In tal modo, i dischi vengono direzionati tra di loro, e tenuti centrati lungo l'asse centrale a-a dell'involucro esterno 10, 20, 30.
Preferibilmente, l?elemento di unione assiale 30 presenta una forma cilindrica.
L?elemento di unione assiale 30 ? preferibilmente cavo ed ? configurato ad alloggiare al suo interno una o pi? calamite 52, in funzione della destinazione d?uso del dispositivo, la cui funzione ? quella di creare un campo magnetico atto a modificare la struttura del calcare presente nel liquido.
Preferibilmente ciascun disco centrale 40, 41, 42, 43, 44 comprende da quattro a sei fori periferici 40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f.
Il dispositivo 1 comprendente un elemento convergente-divergente 11 a valle e/o a monte di detto corpo centrale 45 e attraversato dal flusso d'acqua.
L?elemento di collegamento 60 viene inserito attraverso il foro centrale 60 di ciascun disco di ingresso, centrale e di uscita.
Successivamente, le estremit? dell?elemento centrale 30 vengono chiuse con un tappo di bloccaggio 26, che concorre a tenere impacchettati i dischi e consente dal lato assiale opposto, di assemblare un cappuccio 22.
Alle estremit? assiali opposte del corpo centrale 45, viene vincolata una coppia di cappucci 22, ciascuno avente una sede 24 configurata ad essere vincolata ad una delle due estremit? assiali del corpo centrale 45 ed una superficie esterna in contatto di fluido con l?acqua in ingresso e/o in uscita a detto corpo centrale 45.
Preferibilmente, la superficie esterna a contatto con il flusso d?acqua di ciascun cappuccio presenta una forma atta ad indirizzare il flusso di acqua sulla corona circolare dei dischi in modo tale da agevolare l?ingresso dell?acqua all?interno dei fori dei dischi. Ad esempio, pu? presentare una forma cuneiforme o triangolare.
In altre parole, ciascun cappuccio di chiusura 22 ha essenzialmente due effetti tecnici: il primo ? quello di creare un delta di pressione e velocit? del flusso d?acqua in grado di conferire allo strumento una maggiore efficacia, l'altra ? quella di direzionare il liquido verso i fori periferici dei dischi.
Preferibilmente, il cappuccio 22 comprende una sede interna configurata per alloggiare una calamita 23.
Inoltre, il cappuccio 22 comprende una sede 24 filettata per il bloccaggio sul corpo centrale 45, in particolare, su una protuberanza assiale dell?elemento di chiusura 26.
L?elemento di chiusura 26 comprende sul lato assiale opposto a quello vincolato con il cappuccio 22, una protrusione assiale vincolabile all?interno dell?elemento di unione assiale 30.
Preferibilmente, i dischi centrali 40, 41, 42, 43, 44, il disco ingresso, il disco di uscita, il cappuccio 22 e il perno 50 ferma dischi sono realizzati in uno o pi? dei seguenti materiali:
- ottone a basso contenuto di piombo;
- titanio;
- acciaio inox 316L;
- Alluminio;
- materie plastiche.
I dischi 40, 41, 42, 43, 44 del corpo centrale 45, il disco ingresso e il disco di uscita subiscono un trattamento superficiale di argentatura galvanica.
Sia nella zona di ingresso che in quella di uscita del flusso d?acqua, ? presente un distanziale di ingresso e uno di uscita la cui funzione ? quella di orientare il corpo centrale 45 e di bloccarlo sulla camicia esterna 10, 20, 30 mediante una interferenza dimensionale.
Gli elementi distanziali sono realizzabile in Titanio o in Acciaio Inox 316L. Nei punti di innesto del dispositivo 1 all?impianto idrico, sia in ingresso che in uscita, sono inseriti delle guarnizioni O-ring 53 in gomma, in modo tale impedire perdite di fluido. Dette guarnizioni 53 possono essere inserite in numero variabile da 2 a 4 elementi, posizionati sia in ingresso che in uscita in apposite sedi di alloggiamento create nell?Attacco di entrata e uscita.
Ciascuno degli elementi sopra descritti ? suscettibile di possibile realizzazione in materiali differenti, valutabili in funzione della destinazione d?uso dello strumento e delle finalit? perseguite con il suo l?utilizzo.
La successione degli elementi disposti assialmente del dispositivo 1 fin qui descritti, dall?ingresso all?uscita dell?acqua, definiscono schematicamente quattro diverse zone: ingesso filettato (zona 1), cono d?entrata (zona 2), zona di cavitazione idrodinamica (zona 3) e cono d?uscita (zona 4).
Zona 1 - Ingresso filettato
Entrando nello strumento, nella parte immediatamente successiva alla filettatura di aggancio al condotto idrico esterno al dispositivo 1, il liquido subisce una variazione di velocit? e pressione tale da ottenere le caratteristiche ottimali per il successivo ingresso nella zona di cavitazione idrodinamica o ?turbina?.
In questa zona la tenuta contro eventuali perdite di liquido all'esterno ? assicurata dalla presenza di guarnizioni O-ring 53 di gomma.
Zona 2 - Cono d?entrata
La conicit? del particolare posizionato in questa zona permette una distribuzione uniforme del liquido nella ?turbina? o zona di cavitazione idrodinamica. L?eventuale magnete 52 posizionabile al suo interno permette un primo processo di modifica strutturale del fluido.
Zona 3 ? zona di cavitazione
Questa zona rappresenta il ?cuore? del dispositivo 1 della presente invenzione, ovvero la sezione attraverso la quale il passaggio del liquido genera la maggior parte dei processi di trasformazione dell?acqua elencati al punto in precedenza: cavitazione idrodinamica, abbattimento batterico, abbattimento della viscosit?, riduzione dei cluster dell?acqua, sensibile diminuzione degli effetti incrostanti del calcare, migliore miscelazione in caso di ingresso di liquidi diversi o di un liquido con delle polveri.
Zona 4 ? Cono d?uscita
Nel passaggio attraverso questa zona il liquido subisce uno strozzamento creando la corretta pressione necessaria a riportare le fibre del liquido nella posizione corretta, amplificando in tal modo il lavoro del magnete 52, inserito all?interno dell?elemento 22, sulla struttura delle molecole dell?acqua.
L?Assemblaggio del dispositivo per il trattamento dell?acqua 1 comporta le quattro fasi sequenziali di seguito descritte.
Prima fase: montaggio della parte centrale 45.
Si posiziona il tappo o perno di bloccaggio 26 dei dischi, che concorre a tenere impacchettati i dischi, in una morsa, serrato nel punto di fresatura esterno al pacchetto centrale 45, e vi si avvita il tubetto o elemento di centraggio assiale 30 dei dischi fino in fondo per poi allentare il serraggio di un giro, in modo che si possa creare un gioco di un paio di mm tra i due elementi. Il tubetto 30 deve essere preferibilmente posto in posizione verticale.
Sul tubetto 30 viene quindi infilato il disco di ingresso 39, viene inserita la prima spina di bloccaggio e posizionamento 51 e posizionato quindi il primo disco 40 della sequenza di dischi centrali da impacchettare.
Viene quindi inserito il secondo perno ferma dischi 50, procedendo in successione per tutti i dischi centrali previsti.
Con questa sequenza di assemblaggio si ottiene rapidamente ed efficacemente il posizionamento dei dischi con una angolazione precisa e predeterminata, andando a creare un percorso tortuoso per il liquido che scorre all?interno della sequenza di fori dei dischi impacchettati.
Al posizionamento del disco finale o di uscita, si procede al bloccaggio della sequenza di dischi tramite l?inserimento di un perno o tappo blocca dischi 26. Una volta sigillato il tutto, si posizionano i cappucci 22, preferibilmente contenenti le calamite 52. Opzionalmente, delle guarnizioni alimentari inserite al loro interno ne permettono la tenuta, oltre ad evitare il contatto tra liquido e calamita 52. L?assemblaggio ? saldamente assicurato attraverso fissaggio meccanico ad esempio, mediante filettatura.
Con quest?ultimo passaggio il corpo centrale 45 ? ultimato.
Seconda fase
Il distanziale d'ingresso 27 viene calettato sulla camicia esterna 30, posizionandolo gi? nella corretta posizione finale.
La geometria del distanziale ? tale da generare delle interferenze sulla camicia atte a creare un bloccaggio con il corpo centrale.
Terza fase
Il corpo centrale 45 viene introdotto all'interno della camicia esterna 30, spingendolo fino ad incontrare il distanziale d'ingresso 27. Successivamente, si procede all?inserimento del distanziale d'uscita con l'aiuto di una pressa, necessaria per l?alto grado di interferenza presente. Questa stessa interferenza ha la funzione di tenere il corpo centrale 45 bloccato nella posizione voluta.
Quarta fase
L?assemblaggio viene ultimato con l?inserimento dei due attacchi d?entrata 10 e d?uscita 20 funzionali a garantire un ulteriore bloccaggio del corpo centrale. Su questi vengono in ultimo inserite delle guarnizioni O-ring 53 con la funzione di impedire perdite accidentali di liquidi nella fase di funzionamento.
La presente invenzione consegue i seguenti effetti tecnici:
Abbattimento batterico senza l'utilizzo di prodotti chimici e senza avvalersi di energia elettrica o termica.
Diminuzione dell?aggressivit? del calcare.
Favorisce la miscelazione di liquidi diversi tra loro o di liquidi con eventuali polveri in essi contenute.
Favorisce, in caso di utilizzo in campo agricolo, una migliore ossigenazione dell?acqua, diminuendone la viscosit?, oltre ad ottenere un migliore assorbimento della stessa da parte degli organismi viventi, animali e vegetali, che ne beneficiano.
Riduzione della necessit? di utilizzo di prodotti detergenti e anticalcare nelle applicazioni di lavaggio civile ed industriale.
Il trattamento di argentatura galvanica degli elementi del dispositivo 1 consente il vantaggio di un abbattimento dei batteri presenti nell?acqua, o in un qualsiasi altro liquido.
Preferibilmente, il dispositivo 1 pu? essere realizzato completamente in Titanio, materiale particolarmente indicato per applicazioni nel settore medicale.
L?inserimento di magneti 52, sigillati ermeticamente all?interno del corpo centrale 14 e/o dei cappucci 22, consente di amplificare gli effetti del processo meccanico generato.
In una forma di realizzazione dell?invenzione, i dischi centrali vengono realizzati mediante impiego di materiali differenti, allo scopo di creare, attraverso il passaggio del fluido, energia elettrostatica sfruttabile per eventuali utilizzi in applicazioni alternative.
La realizzazione dell?attacco di innesto in polietilene consente di abbattere in entrata possibili dispersioni di correnti vaganti elettrostatiche presenti nell'impianto.
Il dispositivo per il trattamento dell?acqua illustrato, consente una riduzione della tensione superficiale che a sua volta consente una maggiore superficie di scambio tra l'acqua e le eventuali sostanze idrofile (ad es. porzioni idrofile delle molecole che formano i saponi e i detergenti) e una maggiore potenza del solvente e bagnabilit?. Quindi, l'acqua passata attraverso il dispositivo dell'invenzione mostra una migliore capacit? di pulizia e permette di ridurre l'uso di detergenti e tensioattivi.
Questo vantaggio ? particolarmente importante per l'uso domestico.
Inoltre, le perturbazioni meccaniche di cui sopra ostacolano la formazione di residui di calcare da sali di calcio e la sua precipitazione e deposito su tubazioni e altri impianti. Il richiedente ha riscontrato che la naturale tendenza delle molecole di calcio ad aggregarsi nella forma cristallina della calcite (responsabile della formazione del calcare) ? ostacolata dal passaggio attraverso il dispositivo dell'invenzione.
? chiaro che le specifiche caratteristiche sono descritte in relazione a diverse forme di realizzazione dell?invenzione con intento esemplificativo e non limitativo.
Ovviamente un tecnico del ramo potr? apportare alla presente invenzione ulteriori modifiche e varianti, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche. Ad esempio, le caratteristiche tecniche descritte in relazione ad una forma di realizzazione dell?invenzione potranno essere estrapolate da essa ed applicate ad altre forme di realizzazione dell?invenzione. Tali modifiche e varianti sono peraltro contenute nell?ambito di protezione dell?invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (21)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (1) per il trattamento dell?acqua, comprendente:
un corpo tubolare esterno (10, 20, 30) con una estensione lungo un asse longitudinale a;
un condotto di ingresso (10) per un flusso di acqua;
un condotto di uscita (20) del flusso di acqua in comunicazione di fluido con detto condotto di ingresso (10);
un corpo centrale (45) contenuto in una zona centrale all?interno di detto corpo tubolare esterno (10, 20, 30) e a contatto con detto flusso d'acqua, il corpo centrale (45) comprendente una pluralit? di dischi (40, 41, 42, 43, 44) allineati longitudinalmente lungo la direzione del flusso di acqua, ciascuno dei quali presenta uno o pi? fori (40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f) disposti in una corona circolare, ciascun disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) essendo ruotato di un predeterminato angolo rispetto al precedente disco centrale (40, 41, 42, 43, 44).
2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun foro (40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f) di ciascun disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) presenta una forma cilindrica.
3. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun foro (40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f) dei dischi centrali (40, 41, 42, 43, 44) presenta nell?estremit? di uscita dell'acqua una svasatura (47).
4. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo centrale (45) comprende un disco di ingresso presentante uno o pi? fori disposti in una corona circolare in corrispondenza dei fori (40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f) dei dischi centrali (40, 41, 42, 43, 44).
5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui ciascun foro del disco di ingresso presenta in entrata dell?acqua uno smusso (46) e, nell?estremit? opposta di uscita dell'acqua, una svasatura (47).3
6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il disco di ingresso comprende un numero di fori uguale al numero di fori (40a, 40b, 40c, 40d, 40e, 40f) dei dischi centrali (40, 41, 42, 43, 44).
7. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) comprende almeno un foro configurato per alloggiare un elemento di bloccaggio (50).
8. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) comprende due fori presenti su superfici opposte di ciascun disco (40, 41, 42, 43, 44), ciascun foro essendo configurato ad alloggiare un elemento di bloccaggio (50).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui ogni disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) ? vincolato al disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) adiacente tramite un perno assiale (50).
10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, 8 o 9, in cui ciascun foro per l?elemento di bloccaggio (50) di ciascun disco centrale (40, 41, 42, 43, 44) determina detto determinato angolo di rotazione parziale di un disco (40, 41, 42, 43, 44) rispetto al precedente disco (40, 41, 42, 43, 44).
11. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun disco (40, 41, 42, 43, 44) comprende un foro centrale (60) passante configurato a far passare un elemento di unione assiale (30).
12. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detto elemento di unione assiale (30) ? cavo.
13. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui detto elemento di unione assiale (30) ? configurato ad alloggiare al suo interno una o pi? calamite (52).
14. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, comprendente un elemento convergente-divergente (11) a valle e/o a monte di detto corpo centrale (45) e attraversato dal flusso d'acqua.
15. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, comprendente un cappuccio (22) avente una sede (24) configurata ad essere vincolata ad una delle due estremit? assiali di detto corpo centrale (45) ed una superficie esterna in contatto di fluido con l?acqua in ingresso e/o in uscita a detto corpo centrale (45).
16. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 15, in cui detto cappuccio (22) comprende una sede interna configurata per alloggiare una calamita (23).
17. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 15 o 16, in cui il cappuccio (22) comprende una filettatura per il bloccaggio sul corpo centrale (45).
18. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 15, 16 o 17, comprendente un elemento di chiusura (26) avente una protrusione assiale vincolabile all?interno dell?elemento di unione assiale (30).
19. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 18, comprendente un elemento di bloccaggio alla sede (24) del cappuccio (22).
20. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui i dischi (40, 41, 42, 43, 44) del corpo centrale (45) e il disco ingresso sono realizzati in uno o pi? dei seguenti materiali:
- ottone a basso contenuto di piombo;
- titanio;
- acciaio inox 316L;
- Alluminio;
- materie plastiche.
21. Dispositivo (1) secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui i dischi (40, 41, 42, 43, 44) del corpo centrale (45) e il disco ingresso subiscono un trattamento superficiale di argentatura galvanica.
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