IT202000012778A1 - Disposizione di condizionamento per un veicolo da lavoro - Google Patents

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IT
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heat exchangers
mass
conditioning arrangement
flow path
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IT102020000012778A
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Nicola LENZINI
Andrea Mocerino
Stefano Fiorati
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Cnh Ind Italia Spa
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    • B60K11/04Arrangement or mounting of radiators, radiator shutters, or radiator blinds
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?DISPOSIZIONE DI CONDIZIONAMENTO PER UN VEICOLO DA LAVORO?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda una disposizione di condizionamento e un relativo metodo di condizionamento, in particolare per condizionare fluidi di veicolo, ad esempio per un veicolo da lavoro quale un veicolo agricolo.
BACKGROUND DELL?INVENZIONE
Come ? noto, la temperatura di alcuni fluidi che circolano in un veicolo da lavoro, quale un veicolo agricolo, ? controllata per mezzo di una disposizione di condizionamento.
Solitamente, la disposizione di condizionamento include una pluralit? di circuiti di fluido attraverso cui rispettivi fluidi, ad esempio acqua, olio, gas organici, aria, carburante e simili, sono fatti circolare e portati ciascuno a contatto termico con un altro fluido, normalmente aria aspirata dall?esterno del veicolo, per scambiare calore con quest?ultimo.
Tipicamente, gli scambi di calore avvengono all?interno di una pluralit? di radiatori attraversati da rispettivi flussi di aria ambiente.
In alcuni veicoli agricoli, i radiatori sono previsti nella parte anteriore disposti secondo una serie allineata secondo la direzione di avanzamento di tali veicoli agricoli.
Davanti alla serie ? disposta una ventola per generare un flusso di aria fresca attraverso i radiatori, in modo tale che i fluidi passanti all?interno dei radiatori possano trasferire calore all?aria che scorre.
Per potenziare la capacit? di assorbimento del calore dell?aria che scorre attraverso i radiatori, sottoraffreddatori sono anche previsti negli spazi tra i radiatori, in modo tale che almeno parte del calore assorbito dall?aria sia trasferita ad un fluido di sottoraffreddamento che scorre nei sottoraffreddatori.
Sebbene vantaggiosa in termini di prestazioni di trasferimento di calore, la presenza di sottoraffreddatori rende la disposizione complessa e costosa.
Nel contesto di cui sopra, si sente la necessit? di semplificare la disposizione di condizionamento senza ridurre significativamente l?efficienza di trasferimento di calore dai fluidi all?aria esterna.
Si sente inoltre la necessit? di ridurre la dimensione dei radiatori senza perdere prestazioni di trasferimento, per risparmiare pesi e costi.
Uno scopo dell?invenzione ? soddisfare almeno una delle necessit? summenzionate, preferibilmente in modo semplice ed economico.
RIEPILOGO DELL?INVENZIONE
Lo scopo ? raggiunto da una disposizione di condizionamento e da un relativo metodo di condizionamento come rivendicati nell?insieme allegato di rivendicazioni.
Le rivendicazioni dipendenti espongono particolari forme di realizzazione dell?invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Per una migliore comprensione della presente invenzione, nella parte che segue sono descritte forme di realizzazione preferite, a titolo di esempi non limitativi, facendo riferimento ai disegni allegati in cui:
- la figura 1 ? una vista laterale di un veicolo comprendente una disposizione di condizionamento secondo una forma di realizzazione dell?invenzione,
- la figura 2 illustra la disposizione di condizionamento di figura 1 in prospettiva e in scala ingrandita, e
- le figure 3 e 4 sono viste in prospettiva di disposizioni di condizionamento secondo ulteriori rispettive forme di realizzazione dell?invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
In figura 1, il numero di riferimento 1 indica un veicolo da lavoro, in particolare un veicolo agricolo, provvisto, come ? noto, di un motore 2 supportato da un telaio 4 e di una disposizione di condizionamento 3 disposta nello spazio definito da tale telaio 4 e atta nello specifico a raffreddare il motore 2.
Il veicolo 1 avanza, durante l?uso, lungo una direzione A secondo cui il telaio 4 definisce una porzione anteriore 5, una porzione intermedia 6 ed una porzione posteriore 7.
In particolare, la porzione intermedia 6 definisce una cabina 8 per un conducente di veicolo, mentre la porzione anteriore 5 e la porzione posteriore 7 portano rispettivamente le ruote anteriori 9 e le ruote posteriori 10 del veicolo 1.
Come solito, la disposizione di condizionamento 3 definisce una pluralit? di circuiti per rispettivi primi fluidi ed un altro circuito per un secondo fluido adatto a sottrarre calore ai primi fluidi.
I primi fluidi sono portati a contatto termico con il secondo fluido per trasferire calore a esso.
Il circuito per il secondo fluido pu? essere ad anello chiuso o un circuito aperto, come nelle forme di realizzazione mostrate, il che vuol dire che il secondo fluido ? rilasciato nell?ambiente dopo aver assorbito calore dai primi fluidi e ricaricato dall?ambiente come carica di fluido fresco.
Nel caso specifico del circuito aperto, il secondo fluido ? aria ambiente.
Nelle forme di realizzazione mostrate, i primi fluidi includono una variet? di fluidi distinti, in particolare un refrigerante per il motore 2, olio lubrificante per le trasmissioni, un gas organico per il condizionamento della cabina 8 e aria di carica compressa per il motore 2. Il refrigerante per il motore 2 pu? essere un liquido a temperatura e pressione ambiente, come l?acqua.
La figura 1 mostra solo una porzione di ciascuno dei circuiti per i primi fluidi in corrispondenza della porzione anteriore 5 del veicolo 1, in particolare il punto in cui avvengono gli scambi di calore tra i primi fluidi e il secondo fluido. Qui, la disposizione di condizionamento 3 comprende una pluralit? di scambiatori di calore quali i radiatori 15 rispettivamente atti ad essere alimentati internamente con i primi fluidi e pertanto facenti parte dei circuiti per quei primi fluidi.
Alcuni di questi ultimi circuiti sono circuiti ad anello chiuso, nello specifico quelli per il refrigerante, l?olio lubrificante e il gas organico; d?altro canto, il circuito per l?aria di carica compressa ? chiaramente un circuito aperto.
I radiatori 15 sono disposti in una serie lungo la direzione A, ovvero allineati nello specifico lungo un asse longitudinale comune con la direzione A, e supportati in una posizione fissa dal telaio 4, in particolare dalla porzione anteriore 5, come mostrato.
Ciascuno dei radiatori 15 definisce un percorso di flusso interno per il corrispondente primo fluido da condizionare al suo interno. Nella forma di realizzazione esemplificativa di figura 2, ciascun radiatore 15 comprende un serbatoio di ingresso 16 provvisto di una corrispondente apertura di ingresso 16a, un serbatoio di uscita 17 provvisto di una corrispondente apertura di uscita 17a ed un fascio di tubi 18 che collega il serbatoio di ingresso 16 al serbatoio di uscita 17.
Pi? precisamente, ciascun serbatoio di ingresso 16 ? atto a ricevere internamente il corrispondente primo fluido alimentato attraverso la relativa apertura di ingresso 16a e a distribuire il primo fluido ricevuto attraverso il relativo fascio di tubi 18. Ciascun serbatoio di uscita 17 ? atto a raccogliere il corrispondente primo fluido distribuito attraverso il relativo fascio di tubi 18. Il primo fluido raccolto pu? essere rilasciato attraverso la corrispondente apertura di uscita 17a.
Inoltre, nella stessa area dei radiatori 15, la disposizione di condizionamento 3 comprende un dispositivo, in particolare un dispositivo di ventilazione 20, ad esempio una ventola, per forzare il secondo fluido a scorrere attraverso i radiatori 15, in particolare lungo la direzione A e quindi ad essere espulso dal dispositivo di ventilazione 20 all?esterno del veicolo 1.
Secondo la direzione A, il dispositivo di ventilazione 20 ? posizionato davanti alla serie di radiatori 15, ossia dietro il primo radiatore 15 della serie. Il dispositivo di ventilazione 20 ? supportato dal telaio 4, in particolare dalla porzione anteriore 5 come mostrato.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il primo radiatore 15 ? quello per il refrigerante; il secondo radiatore 15 ? quello per l?olio lubrificante; il terzo radiatore 15 ? quello per l?aria di carica; infine, il quarto radiatore 15 ? quello per il gas organico. L?ordine preferito dei radiatori 15 ? dovuto al decrescente smaltimento di calore dei primi fluidi secondo la direzione A.
Prima di essere alimentati ai rispettivi radiatori 15, il refrigerante e l?olio lubrificante hanno assorbito calore rispettivamente dal motore 2 e dalle trasmissioni del veicolo 1; d?altro canto, il gas organico e l?aria di carica sono stati riscaldati per compressione.
Il dispositivo di ventilazione 20 forza il secondo fluido di condizionamento lungo la direzione A, in modo tale che il secondo fluido scorra esternamente attraverso i fasci di tubi 18 per entrare a contatto termico con i primi fluidi che scorrono internamente attraverso gli stessi fasci di tubi 18.
La direzione A definisce un percorso di flusso per il secondo fluido, che nello specifico ? rettilineo, anche se pu? essere diverso secondo forme di realizzazione ovvie non mostrate.
Due radiatori 15 qualsiasi in successione nella serie definiscono uno spazio 21 nel mezzo, in cui scorre il secondo fluido lungo la direzione A.
Secondo un aspetto dell?invenzione, la disposizione di condizionamento 3 comprende dispositivi di pompaggio 22, quali pompe o ventole, per alterare la quantit? di massa del secondo fluido che scorre nello spazio 21.
Pi? precisamente, nella forma di realizzazione di figura 2, la quantit? di massa ? alterata dalla asportazione di una porzione del secondo fluido che scorre nello spazio 21.
In particolare, i dispositivi di pompaggio 22 sono configurati per asportare una porzione del secondo fluido dallo spazio 21 in modo tale che la massa di secondo fluido riscaldato che scorre per via del passaggio attraverso uno dei radiatori 15 sia ridotta.
Pi? in particolare, i dispositivi di pompaggio 22 sono posizionati all?interno dello spazio 21 e scaricano nell?ambiente il secondo fluido asportato. Nella forma di realizzazione mostrata in figura 2, i dispositivi di pompaggio 22 sono definiti da una pluralit? di ventole centrifughe.
La disposizione di condizionamento 3 comprende inoltre una unit? di controllo 23 che ? collegata ai dispositivi di pompaggio 22 e al dispositivo di ventilazione 20. L?unit? di controllo 23 ? configurata per controllare anche i dispositivi di pompaggio 22 e il dispositivo di ventilazione 20.
Nel dettaglio l?unit? di controllo 23 controlla la quantit? di massa asportata da ciascuno dei dispositivi di pompaggio 22 della disposizione di condizionamento 3. In altre parole, ciascun dispositivo di pompaggio 22 ? controllato dall?unit? di controllo 23 in modo indipendente rispetto agli altri dispositivi di pompaggio 22.
Inoltre, l?unit? di controllo 23 controlla il dispositivo di ventilazione 20 per regolare la portata elaborata del secondo fluido in base alla quantit? di massa alterata dai dispositivi di pompaggio 22.
In particolare, per ciascun dispositivo di pompaggio operativo 22, la portata ? regolata di conseguenza in modo tale che la massa di secondo fluido forzata lungo la direzione A sia aumentata della stessa quantit? della massa asportata da tale dispositivo di pompaggio operativo 22.
In tal modo, la quantit? totale di massa che scorre lungo la direzione A ? conservata nel tempo. Quindi, una porzione del secondo fluido riscaldato ? sostituita da secondo fluido pi? freddo in modo tale che avvenga una riduzione complessiva della temperatura all?interno dello spazio 21 con una contestuale aumentata capacit? di assorbimento di calore del secondo fluido che scorre lungo la direzione A.
Un esempio del funzionamento della disposizione di condizionamento 3 secondo la forma di realizzazione di cui sopra ? adesso descritto nel seguito.
I primi fluidi che trasportano calore, in particolare sottratto a componenti quali il motore 2 e le trasmissioni del veicolo 1 o prodotto durante la compressione, sono alimentati ai serbatoi di ingresso 16 dei radiatori 15 attraverso le aperture di ingresso 16a. I primi fluidi scorrono attraverso i fasci di tubo 18 e quindi lasciano i radiatori 15 tramite le aperture di uscita 17a dei serbatoi di uscita 17.
Allo stesso tempo, il dispositivo di ventilazione 20 ? azionato insieme ad uno o pi? dispositivi di pompaggio 22. Il dispositivo di ventilazione 20 elabora una portata che ? uguale, per esempio, ad un valore standard memorizzato nell?unit? di controllo 23 pi? la quantit? totale che sar? asportata dai dispositivi di pompaggio 22.
Il secondo fluido si riscalda progressivamente incontrando i radiatori 15, mentre di conseguenza i primi fluidi si raffreddano dall?altra parte.
In figura 3, il numero di riferimento 3? indica una disposizione di condizionamento secondo un?altra forma di realizzazione dell?invenzione.
La disposizione di condizionamento 3? ? simile alla disposizione di condizionamento 3 e sar? descritta nel seguito soltanto nella misura in cui differisce da essa; parti corrispondenti o equivalenti delle disposizioni di condizionamento 3, 3? saranno indicate laddove possibile con gli stessi numeri di riferimento.
In particolare, la disposizione di condizionamento 3? ? diversa dalla disposizione di condizionamento 3 per la sostituzione dei dispositivi di pompaggio 22 con dispositivi di pompaggio 22? che sono configurati per immettere o ammettere ulteriore secondo fluido nello spazio 21, in modo tale che la massa di secondo fluido fresco che scorre tra i radiatori 15 sia aumentata.
I dispositivi di pompaggio 22? alterano la quantit? di massa mediante l?immissione di secondo fluido fresco nello spazio 21.
Pi? in particolare, i dispositivi di pompaggio 22? sono posizionati all?interno dello spazio 21 per caricare il secondo fluido dall?ambiente. In figura 3, i dispositivi di pompaggio 22? sono definiti da una pluralit? di ventole centrifughe.
L?unit? di controllo 23 controlla la quantit? di massa immessa da ciascuno dei dispositivi di pompaggio 22?. Ciascun dispositivo di pompaggio 22? ? controllato in modo indipendente rispetto agli altri dispositivi di pompaggio 22?. L?unit? di controllo 23 controlla inoltre il dispositivo di ventilazione 20 per regolare la portata elaborata del secondo fluido, in particolare in modo tale che la massa del secondo fluido forzata lungo la direzione A sia ridotta della stessa quantit? della massa immessa da ciascun dispositivo di pompaggio 22? operativo.
In tal modo, la quantit? totale di massa che scorre lungo la direzione A ? conservata nel tempo. Quindi il secondo fluido riscaldato a causa del passaggio attraverso uno dei radiatori 15 si miscela con secondo fluido fresco, in modo tale che la temperatura complessiva all?interno dello spazio 21 sia mitigata con un contestuale aumento di capacit? di assorbimento di calore del secondo fluido che scorre lungo la direzione A.
In questa forma di realizzazione, la dimensione del dispositivo di ventilazione 20 pu? essere ridotta, come mostrato, dato che dovrebbe elaborare una portata minore di secondo fluido.
Il funzionamento della disposizione di condizionamento 3? ? simile a quello della disposizione di condizionamento 3 ed ? descritto soltanto nella misura in cui differisce da esso.
In particolare, la differenza consiste nel fatto che il dispositivo di ventilazione 20 elabora una portata che ? uguale, per esempio, al valore standard meno la quantit? totale che sar? introdotta dai dispositivi di pompaggio 22?.
In figura 4, il numero di riferimento 3? indica una disposizione di condizionamento secondo un?ulteriore forma di realizzazione dell?invenzione.
La disposizione di condizionamento 3? ? simile alla disposizione di condizionamento 3? e sar? descritta nel seguito soltanto nella misura in cui differisce da essa; parti corrispondenti o equivalenti delle disposizioni di condizionamento 3, 3?, 3? saranno indicate laddove possibile dagli stessi numeri di riferimento.
In particolare, la disposizione di condizionamento 3? ? diversa dalla disposizione di condizionamento 3? in quanto comprendente un singolo dispositivo di pompaggio 22? al posto della pluralit? di dispositivi di pompaggio 22?.
Il dispositivo di pompaggio 22? ? posizionato separatamente rispetto ai radiatori 15, ossia in uno spazio diverso dagli spazi 21. Tuttavia, il dispositivo di pompaggio 22? pu? alterare la quantit? di massa che scorre negli spazi 21 grazie ad una pluralit? di condotti 24? per portare rispettivamente gli spazi 21 in comunicazione con lo spazio in cui ? posto il dispositivo di pompaggio 22?.
Il dispositivo di pompaggio 22? ? configurato per spostare una quantit? di secondo fluido attraverso i condotti 24?, in particolare dallo spazio in cui ? posizionato agli spazi 21.
Nella forma di realizzazione mostrata in figura 4, ciascun condotto 24? comprende una porzione di forma anulare o a cornice 25? che circonda una porzione di uno spazio corrispondente 21 ed ? provvista di orifizi 27? configurati per essere aperti, ad esempio selettivamente, verso lo spazio circondato 21. Le porzioni 25? sono rispettivamente disposte nei corrispondenti spazi 21.
Inoltre, ciascun condotto 24? ? provvisto di una corrispondente valvola 26?, ad esempio una valvola on-off o una valvola di controllo per regolare la portata del secondo fluido attraverso il condotto 24?, in modo da consentire la comunicazione di fluido dello spazio corrispondente 21 con il dispositivo di pompaggio 22?.
L?unit? di controllo 23 ? configurata per controllare ciascuna valvola 26? in modo indipendente rispetto alle altre valvole 26?. Preferibilmente, l?unit? di controllo 23 ? configurata anche per controllare in modo indipendente l?apertura di ciascuno degli orifizi 27?.
Il funzionamento della disposizione di condizionamento 3? ? simile a quello della disposizione di condizionamento 3? ed ? descritto soltanto nella misura in cui differisce da esso.
Il secondo fluido di condizionamento pompato dal dispositivo di pompaggio 22? si divide nei condotti 24? in base alla posizione delle valvole 26?; nel caso in cui una delle valvole 26? sia aperta, il secondo fluido circola all?interno della porzione rilevante 25? ed entra nello spazio corrispondente 21 per miscelarsi con il secondo fluido che scorre lungo la direzione A.
Nella parte che segue sar? descritto un metodo di condizionamento che usa una qualsiasi delle disposizioni di condizionamento 3, 3? e 3? comprendente le seguenti fasi:
? alimentare i primi fluidi ai radiatori 15;
? forzare il secondo fluido a scorrere esternamente attraverso i radiatori 15 in modo tale che avvengano scambi di calore tra ciascuno dei primi fluidi e il secondo fluido;
? alterare la quantit? di massa del secondo fluido che scorre tra i radiatori 15;
in cui la portata del secondo fluido forzato ? regolata in base alla quantit? di massa alterata.
Preferibilmente, l?alterazione della quantit? di massa pu? essere eseguita asportando il secondo fluido o ammettendo altro secondo fluido tra i radiatori 15.
Pi? preferibilmente, le alterazioni tra due coppie diverse di radiatori 15 sono eseguite in modo indipendente tra loro.
Alla luce di quanto precede, i vantaggi delle disposizioni di condizionamento 3, 3?, 3? e del metodo secondo l?invenzione sono evidenti.
In particolare, l?alterazione della massa che scorre tra i radiatori 15 e la relativa compensazione regolando la portata elaborata dal dispositivo di ventilazione 20 consentono una riduzione complessiva della temperatura del secondo fluido che scorre, in modo tale che quest?ultimo possa assorbire pi? calore dai primi fluidi.
In altre parole, l?efficienza del trasferimento di calore ? aumentata sia nel caso in cui una porzione del secondo fluido ? scaricata nell?ambiente dagli spazi 21 sia nel caso in cui secondo fluido fresco viene ammesso negli spazi 21.
Pertanto, la presenza di un circuito di sottoraffreddamento e di sottoraffreddatori come solito nella tecnica non ? pi? necessaria ed ? vantaggiosamente evitata, come nelle forme di realizzazione mostrate.
Inoltre, la dimensione dei radiatori 15 pu? essere ridotta con risparmi in termini di costo, spazio e peso.
? chiaro che alle disposizioni di condizionamento descritte 3, 3?, 3? possono essere apportate modifiche che non si estendono oltre l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.
Per esempio, il numero di dispositivi di pompaggio 22, 22? e 22? pu? essere diverso rispetto a quello descritto e illustrato nei disegni.
Inoltre, il numero di radiatori 15 pu? essere diverso. In particolare, pu? essere aggiunto un quinto radiatore 15, ed esempio come ultimo della serie, per condizionare la carica di carburante per il motore 2.
La direzione A definisce un percorso di flusso esterno che pu? avere qualsiasi forma, ad esempio curvilinea, anzich? rettilinea. Inoltre, la direzione A pu? essere opposta alla direzione di avanzamento del veicolo 1.
Inoltre, anche se le disposizioni 3, 3?, 3? sono descritte come previste per il condizionamento di una pluralit? di fluidi distinti, una disposizione modificata secondo l?invenzione pu? essere prevista quando i primi fluidi sono in realt? porzioni separate di un singolo fluido, ad esempio il refrigerante per il motore 2.
In questo caso, i radiatori 15 possono essere collegati fluidicamente in serie tra loro in modo da definire un percorso di flusso interno per il singolo fluido. In altre parole, una particella del singolo fluido passa attraverso ciascuno dei radiatori 15 uno dopo l?altro.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Disposizione di condizionamento (3; 3?; 3?) per un veicolo (1) comprendente:
- una pluralit? di scambiatori di calore (15) che include un primo ed un secondo scambiatore di calore atti ad essere alimentati con rispettivi primi fluidi e disposti in serie lungo un percorso di flusso esterno (A) per un secondo fluido;
- mezzi di trattamento di fluido (20) per forzare il secondo fluido che scorre attraverso gli scambiatori di calore (15) lungo il percorso di flusso esterno, in modo tale che possano avvenire scambi di calore tra ciascuno dei primi fluidi e il secondo fluido;
- mezzi di pompaggio (22; 22?; 22??, 24??) per alterare la quantit? di massa del secondo fluido che scorre tra il primo e il secondo scambiatore di calore; e
- una unit? di controllo (23) configurata per controllare detti mezzi di pompaggio (22; 22?; 22??, 24??) per alterare detta quantit? di massa e detti mezzi di trattamento di fluido (20) per regolare la portata trattata del secondo fluido in base alla quantit? di massa alterata.
2. Disposizione di condizionamento secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di pompaggio (22; 22?; 22??, 24??) sono configurati per alterare la quantit? di massa mediante l?immissione di ulteriore fluido nel percorso di flusso esterno (A) tra il primo e il secondo scambiatore di calore o mediante l?asportazione di una porzione del secondo fluido tra il primo e il secondo scambiatore di calore.
3. Disposizione di condizionamento secondo la rivendicazione 2, in cui l?unit? di controllo (23) ? configurata per controllare detti mezzi di trattamento di fluido (20) in modo tale che la massa del secondo fluido forzato lungo il percorso di flusso esterno (A) sia aumentata o ridotta della stessa quantit? asportata o immessa da detti mezzi di pompaggio.
4. Disposizione di condizionamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di pompaggio (22; 22?) comprendono almeno un primo dispositivo di pompaggio disposto lungo il percorso di flusso esterno (A) tra il primo e il secondo scambiatore di calore.
5. Disposizione di condizionamento secondo la rivendicazione 4, in cui gli scambiatori di calore (15) includono un terzo scambiatore di calore con il secondo scambiatore di calore disposto tra il primo e il terzo scambiatore di calore;
in cui detti mezzi di pompaggio (22; 22?) comprendono un secondo dispositivo di pompaggio disposto lungo il percorso di flusso esterno tra il secondo e il terzo scambiatore di calore,
l?unit? di controllo (23) essendo configurata per controllare il primo dispositivo di pompaggio in modo indipendente rispetto al secondo dispositivo di pompaggio.
6. Disposizione di condizionamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti mezzi di pompaggio (22?, 24?) comprendono almeno un condotto (24?) che porta un primo spazio (21) tra il primo e il secondo scambiatore di calore in comunicazione di fluido con un secondo spazio distinto dal primo spazio (21); i mezzi di pompaggio (22?, 24?) comprendendo inoltre un terzo dispositivo di pompaggio (22?) controllabile per spostare il secondo fluido attraverso detto condotto (24?).
7. Disposizione di condizionamento secondo la rivendicazione 6, comprendente inoltre una valvola (26?) disposta nel condotto (24?) e controllabile per regolare un flusso del secondo fluido attraverso il condotto (24?).
8. Disposizione di condizionamento secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui gli scambiatori di calore (15) includono un terzo scambiatore di calore con il secondo scambiatore di calore disposto tra il primo e il terzo scambiatore di calore;
i mezzi di pompaggio (22?, 24?) comprendendo inoltre un altro condotto (24?) che porta un terzo spazio (21) tra il secondo e il terzo scambiatore di calore in comunicazione di fluido con il secondo spazio;
il dispositivo di pompaggio (22?, 24?) essendo inoltre controllabile per spostare il secondo fluido attraverso detto altro condotto (24?).
9. Metodo di condizionamento che usa la disposizione di condizionamento (3; 3?; 3?) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il processo comprendendo le fasi di:
- alimentare rispettivi primi fluidi agli scambiatori di calore (15);
- forzare un secondo fluido a scorrere attraverso gli scambiatori di calore (15) lungo il percorso di flusso esterno (A) in modo tale che avvengano scambi di calore tra ciascuno dei primi fluidi e il secondo fluido;
- alterare la quantit? di massa del secondo fluido che scorre tra il primo e il secondo scambiatore di calore;
in cui la portata del secondo fluido forzata lungo il percorso esterno ? regolata in base alla quantit? di massa alterata.
10. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui alterare la quantit? di massa comprende asportare il secondo fluido dal percorso di flusso esterno (A) o ammettere ulteriore fluido nel percorso di flusso esterno (A).
11. Metodo secondo la rivendicazione 9 o 10, comprendente inoltre la fase di alterare ulteriormente la quantit? di massa del secondo fluido che scorre tra il secondo scambiatore di calore ed un terzo scambiatore di calore disposto in modo tale che il secondo scambiatore di calore sia posto tra il primo e il terzo scambiatore di calore;
in cui le alterazioni sono eseguite indipendentemente tra loro.
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