IT202000005827U1 - Dispositivo di supporto in forma di materassino, principalmente per uso su un lettino operatorio - Google Patents

Dispositivo di supporto in forma di materassino, principalmente per uso su un lettino operatorio Download PDF

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support device
longitudinal
fastening
mattress
fastening means
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Carlambrogio Bianchi
Diego Casati
Cristiano Bettinelli
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Description

DISPOSITIVO DI SUPPORTO IN FORMA DI MATERASSINO,
PRINCIPALMENTE PER USO SU UN LETTINO OPERATORIO
DESCRIZIONE
Campo tecnico dell?innovazione
La presente innovazione si riferisce ad un dispositivo di supporto, in particolare in forma sostanzialmente di materassino, principalmente per uso su una struttura di sostegno in forma, ad esempio, di lettino operatorio. Il dispositivo ? del tipo presentante elementi di collegamento e bloccaggio alla struttura di sostegno, ad esempio in forma di striscia, fascia o banda.
Background
Sono noti nell?arte molteplici dispositivi di supporto in forma di materassino, che vengono tipicamente disposti su un lettino operatorio, o su una diversa struttura di sostegno, ad esempio durante un intervento chirurgico.
Tali dispositivi tipicamente prevedono un corpo principale deformabile, appunto in forma di materassino, che viene fissato al lettino operatorio mediante fasce o bande dotate di cinghie o accoppiamenti di tipo a Velcro? alle estremit?. Questi elementi di fissaggio sono necessari per evitare uno spostamento relativo fra materassino e lettino operatorio in fase di allestimento dell?ambiente operatorio e quindi per garantire l?accuratezza della procedura chirurgica. Inoltre, in caso di interventi che prevedano una inclinazione del lettino per migliore accesso ai distretti corporei di interesse, tali elementi di fissaggio contribuiscono a garantire l?assenza di scivolamento tra materassino/paziente e lettino chirurgico e dunque la sicurezza del paziente.
Nonostante il loro ampio utilizzo, i dispositivi di supporto noti risultano ancora perfettibili, soprattutto in relazione alla versatilit? di impiego su lettini operatori differenti o in diverse condizioni applicative.
Altra esigenza essenziale cui si pu? fornire soluzione migliorativa ? la semplicit? di connessione al lettino operatorio o ad una struttura di sostegno in genere.
Sommario dell?innovazione
Lo scopo della presente innovazione ? pertanto quello di fornire un dispositivo di supporto che consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale scopo viene raggiunto da un dispositivo secondo la rivendicazione 1.
Caratteristiche preferite della presente innovazione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
In base ad una forma di realizzazione preferita dell?innovazione, il dispositivo di supporto comprende i tre componenti principali elencati a seguire, che possono essere forniti strutturalmente distinti od integrati o connessi l?uno all?altro.
? Un elemento materassino, o pad, configurato per ricevere il corpo di un soggetto, tipicamente un paziente, in posizione completamente o parzialmente distesa (prono o supino) su di esso. A tal fine, questo elemento presenta generalmente una forma piatta ed allungata in una direzione longitudinale di dimensione prevalente rispetto alla dimensione in una direzione trasversale, entrambe essendo ampiamente superiori allo spessore dell?elemento medesimo.
? Mezzi di fissaggio ad una struttura di sostegno sottoposta all?elemento materassino, tipicamente un lettino operatorio o una barella di trasporto, i quali mezzi di fissaggio generalmente comprendono bande, strisce o comunque elementi oblunghi. Tali mezzi di fissaggio sono generalmente forniti bilateralmente, in corrispondenza di ciascuna delle porzioni di margine longitudinale trasversalmente contrapposte del materassino, e sono connessi o connettibili a tali porzioni.
Secondo un aspetto dell?innovazione, i mezzi di fissaggio presentano una posizione longitudinale regolabile, in modo continuo o discreto, lungo una o entrambe dette porzioni di margine longitudinale dell?elemento materassino.
In tal modo, il dispositivo risulta estremamente versatile rispetto ad applicazioni diverse e differenti strutture di sostegno.
Vantaggiosamente, l?elemento materassino pu? essere configurato per impedire che il soggetto possa scivolare, anche in posizioni longitudinalmente e/o trasversalmente inclinate tipiche di alcuni interventi chirurgici, ad esempio di tipo ginecologico.
Inoltre, l?elemento materassino pu? presentare un comportamento viscoelastico per effettuare una distribuzione dei carichi pi? uniforme sul soggetto, evitando sollecitazioni concentrate a causa della prolungata permanenza a contatto con la struttura di supporto che potrebbero arrecare danni alla cute.
Vantaggiosamente, l?elemento materassino pu? essere fatto, almeno in parte, di un polimero espanso a celle aperte, che permette la traspirabilit? della cute del soggetto su di esso adagiato, evitando irritazioni localizzate.
Preferibilmente, l?elemento materassino ? realizzato del tutto o in parte in Poliuretano (PU), in particolare poliuretano espanso, o in un materiale con simili caratteristiche fisico-meccaniche.
In varianti di realizzazione preferite, l?elemento materassino presenta propriet? di biocompatibilit? e/o ? ignifugo.
In base ad un aspetto dell?innovazione, il dispositivo di supporto comprende uno o una coppia di elementi di regolazione di detta posizione longitudinale dei mezzi di fissaggio, ciascuno in forma di una fascia o banda longitudinale fissata o fissabile all?elemento materassino in corrispondenza di una rispettiva porzione di margine longitudinale di questo.
Uno o ciascun elemento di regolazione pu? accoppiarsi con i rispettivi mezzi di fissaggio ad esempio mediante elementi di Velcro?, impegno di uno o pi? perni o staffe in asole, accoppiamento scorrevole di uno o pi? perni in una guida o binario o modalit? similari.
In una forma di realizzazione, ciascun elemento di regolazione ? costituito da un materiale elastico, preferibilmente presentante una rigidezza dello stesso ordine di grandezza di quello dell?elemento materassino, con una differenza ? 20%.
Preferibilmente, ciascun elemento di regolazione ? fatto, completamente o in parte, di tessuto, ad esempio a base di fibre naturali e/o sintetiche. In varianti di realizzazione, ciascun elemento presenta un rivestimento, ad esempio in materiale polimerico quale Poliuretano, Polivinilcloruro, Poliammide od altro. Altre soluzioni possono consistere, ad esempio, in un accoppiato Poliestere / Poliuretano espanso / Poliestere, oppure in una semplice lastra in materiale polimerico.
In una forma di realizzazione, ciascun elemento di regolazione ? vincolato all?elemento materassino tramite una zona di giunzione continua, disposta su tutta l?estensione longitudinale di un margine lungo dell?elemento materassino medesimo. In questo modo la regolazione di posizione pu? essere consentita lungo tutta la porzione longitudinale interessata.
Tale vincolo, o connessione meccanica, pu? essere realizzata mediante una o pi? delle seguenti tecniche: incollaggio, in particolare con adesivo; saldatura, ad esempio a ultrasuoni o termosaldatura; fusione mediante solventi; cucitura.
In specifiche forme di realizzazione, ciascun elemento di regolazione ?, come detto, in forma di fascia o banda, vantaggiosamente a pianta sostanzialmente rettangolare o quadrangolare, ad esempio con larghezza di 50 mm.
Anche gli elementi di regolazione possono risultare ignifughi.
Come menzionato, i mezzi di fissaggio tipicamente comprendono fasce o bande in corrispondenza di entrambi i lati longitudinali dell?elemento materassino, preferibilmente in numero di due o tre per lato.
Preferibilmente, i mezzi di fissaggio includono anche elementi di aggancio, ad esempio in forma di velcro, fibbia, clip e/o bottone, previsti in corrispondenza di della propria estremit? distale dall?elemento materassino e configurati per il bloccaggio sulla struttura di sostegno.
I mezzi di fissaggio possono essere realizzati negli stessi materiali e strutture gi? menzionati in relazione agli elementi di regolazione.
? anche possibile, ad esempio, utilizzare una cinghia in TNT (Tessuto-Non-Tessuto, non-woven fabric).
Anche i mezzi di fissaggio possono risultare ignifughi.
In forme di realizzazione, fruibili sinergicamente o indipendentemente agli altri aspetti dell?innovazione sopra citati, anche i mezzi di fissaggio possono essere realizzati in un materiale presentante un modulo elastico dello stesso ordine di grandezza dell?elemento materassino, che contribuisce a ripartire le forze tra quest?ultimo e gli elementi di regolazione.
In una prima configurazione preferita, i componenti principali sopra citati (materassino, elementi di fissaggio ed elementi di regolazione) sono forniti gi? meccanicamente connessi gli uni agli altri.
In una configurazione alternativa, essi possono essere forniti meccanicamente separati gli uni dagli altri o soltanto parzialmente collegati. Ad esempio, gli elementi di regolazione possono essere gi? collegati, in modo reversibile/regolabile, ai mezzi di fissaggio, ma non all?elemento materassino. Vantaggiosamente, in tal caso gli elementi di regolazione possono essere predisposti con uno strato adesivo pre-applicato protetto da un rivestimento, o liner, removibile, per essere collegati meccanicamente al materassino al momento dell?utilizzo.
In questa configurazione, quindi, il dispositivo ? fornito in forma di kit.
In una forma di realizzazione, il dispositivo pu? comprendere uno o pi? sensori o trasduttori di pressione, che, sulla base dei valori misurati, possono trasmettere i dati rilevati ad una unit? di acquisizione e/o controllo locale o remota. La trasmissione pu? avvenire in modalit? wireless (ad esempio via Bluetooth e/o WiFi). Tali dati, opportunamente elaborati, possono fornire un segnale agli operatori in merito ad eventuali zone di criticit?, in modo da agire di conseguenza per il (ri)posizionamento del paziente.
In una ulteriore variante, sulla base della elaborazione dei dati acquisiti si possono inviare dei comandi (eventualmente predisposti in modo automatico) ad un secondo dispositivo, disposto sotto al primo, che attivi selettivamente misure compensative. Ad esempio, il secondo dispositivo potrebbe essere diviso in settori gonfiabili, attivabili anche separatamente gli uni dagli altri, per ridistribuire i carichi in modo ottimale, evitando quindi l?intervento fisico dell?operatore.
I suddetti sensori o trasduttori possono essere integrati in uno o pi? dei componenti del dispositivo sopra introdotti od applicati sulla superfice di questo/i, ad esempio stampati su una faccia dell?elemento materassino.
Possono essere previsti anche o soltanto rilevatori diversi da sensori o trasduttori di pressione, ad esempio idonei a misurare qualunque parametro vitale quale ad esempio ECG, battito cardiaco, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e la temperatura.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalit? di impiego della presente innovazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verr? fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
? la Figura 1 si riferisce ad una prima forma di realizzazione di un dispositivo di supporto secondo l?innovazione, mostrandone una vista in prospettiva in esploso;
? le Figure 2 e 2A si riferiscono ad un dispositivo di supporto secondo un?altra forma di realizzazione dell?innovazione, mostrandone rispettivamente una vista in prospettiva in esploso ed un dettaglio ingrandito di quest?ultima;
? le Figure 3, 3A e 3B si riferiscono ad un dispositivo di supporto secondo una ulteriore forma di realizzazione dell?innovazione, mostrandone rispettivamente una vista in prospettiva in esploso ed un primo ed un secondo dettaglio ingrandito di quest?ultima.
Nelle figure sopra introdotte, le dimensioni vanno intese come puramente esemplificative e non necessariamente con componenti mostrati in proporzione.
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite
A seguire verranno descritte diverse forme di realizzazione e varianti dell?innovazione e di sue parti, basate su differenti aspetti di essa fruibili separatamente o in combinazione e ci? con riferimento alle figure sopra introdotte.
Componenti analoghi sono denotati nelle diverse figure con il medesimo o corrispondente riferimento numerico. In particolare, nelle forme di realizzazione delle Figure 2, 2A e 3, 3A, 3B sono utilizzati riferimenti numerici corrispondenti a quelli della forma di realizzazione oggetto della Figura 1, con numerazione a partire da 100 e 200, rispettivamente.
Nella descrizione dettagliata che segue, forme di realizzazione e varianti ulteriori rispetto a forme di realizzazione e varianti gi? trattate nella descrizione medesima verranno illustrate limitatamente alle differenze con quanto gi? esposto.
Inoltre, come detto le diverse forme di realizzazione e varianti descritte a seguire sono suscettibili di essere impiegate in combinazione, ove compatibili.
Con riferimento inizialmente alla Figura 1, un dispositivo di supporto secondo una prima forma di realizzazione preferita dell?innovazione ? complessivamente denotato con 1.
Il dispositivo di supporto 1 ? inteso principalmente per uso su una struttura di sostegno, in particolare un lettino sanitario fisso o mobile, sottoposta al dispositivo medesimo.
Il dispositivo di supporto 1 comprende un elemento materassino, o pad, 2, configurato per ricevere il corpo di un soggetto in posizione distesa su di esso. A tal fine, l?elemento materassino 2 generalmente presenta una conformazione planare, o piatta, in particolare quadrangolare, con una dimensione longitudinale in direzione L prevalente rispetto ad una dimensione in direzione trasversale T, ed entrambe prevalenti rispetto allo spessore in direzione s.
In forme di realizzazione preferite, l?elemento materassino 2 ? configurato per sostenere il soggetto, impedendo che possa scivolare anche quando disposto in posture longitudinalmente e/o trasversalmente inclinate.
L?elemento materassino 2, vantaggiosamente, presenta un comportamento viscoelastico per effettuare una distribuzione dei carichi pi? uniforme sul paziente, evitando sollecitazioni concentrate.
Preferibilmente, l?elemento materassino ? realizzato del tutto in parte in Poliuretano (PU), in particolare poliuretano espanso, o in un materiale con simili caratteristiche meccaniche di elasticit? e/o deformabilit?.
Il dispositivo di supporto 1 comprende inoltre mezzi di fissaggio 3 dell?elemento materassino 2 alla struttura di sostegno. Nel presente esempio, tali mezzi di fissaggio 3 comprendono una pluralit? di elementi di fissaggio oblunghi, ciascuno preferibilmente in forma di fascia, banda o striscia, disposti bilateralmente in corrispondenza di una prima e di una seconda porzione di margine longitudinale dell?elemento materassino 2, queste ultime denotate rispettivamente con 20 e 21. Per semplicit?, in Figura 1 sono rappresentati soltanto tre elementi di fissaggio, denotati rispettivamente con 31, 32 e 33, associati alla prima porzione di margine longitudinale 20 dell?elemento materassino 2.
In alcune forma di realizzazione, ciascun elemento di fissaggio 31, 32, 33 presenta rigidezza del medesimo ordine di grandezza, in particolare con differenza percentuale ? 20%, dell?elemento materassino 2 e/o delle porzioni di margine longitudinale 20, 21 di quest?ultimo.
Ciascun elemento di fissaggio sopra introdotto, ad esempio l?elemento denotato con 31, presenta una prima porzione 34 dotata di primi elementi di accoppiamento, ad esempio di tipo a Velcro?, anch?essi denotati con 34. Tale prima porzione 34 ? disposta, in uso, in posizione prossimale rispetto all?elemento materassino 2. Una seconda porzione 35 dell?elemento di fissaggio 31, integrale e/o solidale alla prima porzione 34, si dispone, in uso, in posizione distale rispetto all?elemento materassino 2 ed ? dotata di propri ulteriori primi e secondi mezzi di accoppiamento, ad esempio di tipo a Velcro?, in modo da potersi ripiegare su s? stessa formando un anello o loop 30 per il bloccaggio con una barra o altro componente della struttura di sostegno.
Il dispositivo di supporto 1 comprende poi un primo ed un secondo elemento di regolazione della posizione longitudinale degli elementi di fissaggio 3 sopra introdotti, denotati rispettivamente con 10 e 10? e disposti ciascuno in corrispondenza di una rispettiva porzione di margine longitudinale 20, 21 dell?elemento materassino 2. Ciascun elemento di regolazione 10, 10? ? configurato sostanzialmente in forma di fascia o banda longitudinale.
Ciascun elemento di regolazione 10, 10? ? disposto, in uso, interposto fra l?elemento materassino 2 e i mezzi di fissaggio 3 per collegare l?uno agli altri. A tal fine, ciascun elemento di regolazione 10, 10? reca secondi mezzi di accoppiamento 11, ad esempio di tipo a Velcro?, complementari a quelli previsti sulla porzione 34 dell?elemento di fissaggio 31, 32 e/o 33. In tal modo, ? possibile collegare ciascuno degli elementi di fissaggio, ad esempio quello denotato con 31, in una qualsiasi posizione longitudinale P lungo l?elemento di regolazione 10. ? quindi consentita una regolazione di posizione a passo continuo della suddetta posizione.
Ciascun elemento di regolazione 10, 10? ? connesso alla rispettiva porzione di margine longitudinale 20, 21 dell?elemento materassino 2 preferibilmente in corrispondenza di una faccia inferiore dell?elemento 2 medesimo. In particolare, ciascun elemento di regolazione pu? essere completamente o parzialmente sovrapposto in senso trasversale all?elemento materassino 2, nel secondo caso sporgendo lateralmente verso l?esterno rispetto ad esso.
In una forma di realizzazione, ciascun elemento di regolazione 10, 10? presenta rigidezza del medesimo ordine di grandezza, in particolare con differenza percentuale ? 20%, dell?elemento materassino 2 e/o delle porzioni di margine longitudinale 20, 21 di quest?ultimo.
Ciascuno elemento di fissaggio 31, 32, 33 pu? presentare, in sezione trasversale, una struttura multistrato, in particolare a sandwich, che comprende uno strato intermedio di poliuretano espanso e due strati esterni in poliestere.
La medesima struttura pu? essere prevista anche per ciascuno degli elementi di regolazione 10 e 10?.
Le Figure 2 e 2A si riferiscono ad una seconda forma di realizzazione del dispositivo di supporto dell?innovazione, qui globalmente denotato con 100. Come detto, verranno descritti soltanto i componenti differenti rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e relative varianti sopra illustrate. I componenti sono denotati con riferimenti numerici corrispondenti a quelli della Figura 1, in questo caso su base di numerazione che parte da 100.
Nella presente forma di realizzazione, l?accoppiamento fra elementi di regolazione, qui denotati con 110 e 110?, ed elementi di fissaggio, alcuni dei quali denotati con 131, 132 e 133, ? ottenuto in posizioni discrete, mediante un accoppiamento reversibile fra una porzione prossimale a staffa 134 di ciascun elemento di fissaggio ed una qualsivoglia asola 111, 111? di una pluralit? ricavate nell?elemento di regolazione 110, 110?. Nella Figura 2, tutte le asole 111 dell?elemento di regolazione 110 sono rappresentate come impegnate da un corrispettivo elemento di fissaggio 131, 132, 133, mentre resta inteso che la posizione di una pluralit? di asole 111 lungo l?elemento 110 consente una scelta della posizione discreta P pi? idonea per elementi di fissaggio in numero inferiore alle asole medesime.
Anche la porzione distale 135 di ciascun elemento di fissaggio prevede una configurazione ad asola per consentire il fissaggio alla struttura di sostegno mediante un loop od anello 130.
Le Figure 3, 3A e 3B si riferiscono ad una terza forma di realizzazione preferita del dispositivo di supporto dell?innovazione, qui globalmente denotato con 200. Come detto, verranno descritti soltanto i componenti differenti rispetto a quelli della prima forma di realizzazione e relative varianti sopra illustrate. Anche in questo caso, i componenti sono denotati con riferimenti numerici corrispondenti a quelli della Figura 1, su base di numerazione che parte da 200.
Nella presente forma di realizzazione, gli elementi di regolazione, qui denotati con 210 e 210?, consistono o comprendono una slitta, guida o binario presentante una sezione sostanzialmente a ?U? o ?C? rovesciata, ovvero una conformazione prismatica con un lato aperto per l?impegno scorrevole da parte di uno o pi? perni 236.
Ciascuna guida 210, 210? pu? essere ricevuta in una apposita sede, o cavit?, longitudinale 240 dell?elemento materassino 202.
Ciascun perno 236 ? associato ad un elemento di fissaggio, denotato ad esempio con 231, 232 o 233. Ciascun perno 236 ? ricevuto, in modo amovibile o fisso, entro una sede, in particolare passante, 237, ricavata in corrispondenza di una porzione prossimale 234 del rispettivo elemento di fissaggio, ad esempio quello denotato con 231.
L?accoppiamento descritto consente una regolazione continua della posizione longitudinale P di ciascun elemento di fissaggio.
Anche la porzione distale 235 di ciascun elemento di fissaggio reca una costruzione ad asole multiple 238, con un perno 239 ricevibile in coppie di asole ottenute ripiegando detta porzione 235 su s? stessa in modo da formare un anello o loop 230. Anche in questo caso, il perno 239 pu? essere bloccato permanentemente in una delle asole oppure amovibilmente ricevuto in esse. La disposizione di asole multiple, in particolare in numero maggiore di due, sulla porzione terminale 235 di ciascun elemento di fissaggio permette una regolazione della ampiezza dell?anello o loop 230.
La presente innovazione ? stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. ? da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall?ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) per uso su una struttura di sostegno, in particolare un lettino sanitario fisso o mobile, sottoposta ad esso,
il quale dispositivo di supporto comprende:
? un elemento materassino (2; 102; 202), configurato per ricevere su di esso il corpo di un soggetto in posizione distesa ed a tal fine presentante una conformazione piatta con una dimensione longitudinale (L) prevalente rispetto ad una dimensione trasversale (T);
? mezzi di fissaggio (31; 131; 231) dell?elemento materassino alla struttura di sostegno, disposti in corrispondenza di una porzione di margine longitudinale (20, 21; 120, 121, 220, 221) di detto elemento materassino (2) ed a quest?ultimo connessi o connettibili,
caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio presentano una posizione (P) regolabile, in modo continuo o discreto, lungo detta porzione di margine longitudinale di detto elemento materassino.
2. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono una o pi? elementi di fissaggio oblunghi (31-33; 131-133; 231-233), ciascuno ad esempio in forma di banda o striscia.
3. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un primo ed un secondo elemento di regolazione (10, 10?; 110, 110?; 210, 210?), ciascuno disposto, in uso, in corrispondenza di una rispettiva porzione di margine longitudinale di detto elemento materassino e configurato per permettere un accoppiamento a detti mezzi di fissaggio con posizione longitudinale regolabile in modo continuo o discreto.
4. Dispositivo di supporto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui uno o ciascuno di detti elementi di regolazione presenta primi mezzi di connessione di tipo a Velcro? (11) e detti mezzi di fissaggio comprendono secondi mezzi di connessione a Velcro ? (34) complementari a detti primi mezzi.
5. Dispositivo di supporto (100) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui uno o ciascuno di detti elementi di regolazione presenta primi mezzi di connessione di tipo ad asola (111) e detti mezzi di fissaggio comprendono secondi mezzi di connessione a staffa (134) configurati per impegnare detti primi mezzi.
6. Dispositivo di supporto (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui uno o ciascuno di detti elementi di regolazione comprende un elemento a slitta, binario o guida longitudinale (210) e detti mezzi di fissaggio comprendono corrispondenti mezzi di connessione a perno (236) configurati per impegnare scorrevolmente detto elemento a slitta, binario o guida.
7. Dispositivo di supporto (1; 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui ciascuno di detti elementi di regolazione ? configurato sostanzialmente in forma di fascia o banda longitudinale.
8. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui, in uso, ciascuno di detti elementi di regolazione ? connesso alla rispettiva porzione di margine longitudinale di detto elemento materassino in corrispondenza di una propria prima porzione longitudinale e sporge esternamente rispetto a detto elemento materassino con una propria seconda porzione longitudinale in corrispondenza della quale sono collegati, o collegabili, detti mezzi di fissaggio.
9. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, in cui, in uso, ciascuno di detti elementi di regolazione ? vincolato a detto elemento materassino tramite una zona di giunzione continua, preferibilmente corrispondente sostanzialmente a tutta l?estensione longitudinale della rispettiva porzione di margine longitudinale dell?elemento materassino (2) medesimo.
10. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui, in uso, ciascuno di detti elementi di regolazione ? vincolato a detto elemento materassino mediante una o pi? delle seguenti tecniche: incollaggio; saldatura, ad esempio a ultrasuoni o termosaldatura; fusione mediante solventi; cucitura.
11. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono almeno un elemento di fissaggio configurato per formare, in uso, un anello (30; 130; 230), o loop, di collegamento alla struttura di sostegno.
12. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono almeno un elemento di fissaggio recante mezzi di chiusura tipo Velcro? (35), asola (135), clip e/o bottone (239) configurati per il collegamento alla struttura di sostegno.
13. Dispositivo di supporto (1; 100; 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, che ? fornito in forma di kit.
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