IT202000004843A1 - Macchina pelatrice per prodotti oblunghi - Google Patents

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IT202000004843A1
IT202000004843A1 IT102020000004843A IT202000004843A IT202000004843A1 IT 202000004843 A1 IT202000004843 A1 IT 202000004843A1 IT 102020000004843 A IT102020000004843 A IT 102020000004843A IT 202000004843 A IT202000004843 A IT 202000004843A IT 202000004843 A1 IT202000004843 A1 IT 202000004843A1
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IT
Italy
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peeling machine
tools
motor
machine according
rotation
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IT102020000004843A
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English (en)
Inventor
Simone Antonio Migali
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Danieli Off Mecc
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23BTURNING; BORING
    • B23B5/00Turning-machines or devices specially adapted for particular work; Accessories specially adapted therefor
    • B23B5/08Turning-machines or devices specially adapted for particular work; Accessories specially adapted therefor for turning axles, bars, rods, tubes, rolls, i.e. shaft-turning lathes, roll lathes; Centreless turning
    • B23B5/12Turning-machines or devices specially adapted for particular work; Accessories specially adapted therefor for turning axles, bars, rods, tubes, rolls, i.e. shaft-turning lathes, roll lathes; Centreless turning for peeling bars or tubes by making use of cutting bits arranged around the workpiece
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23BTURNING; BORING
    • B23B3/00General-purpose turning-machines or devices, e.g. centre lathes with feed rod and lead screw; Sets of turning-machines
    • B23B3/22Turning-machines or devices with rotary tool heads
    • B23B3/26Turning-machines or devices with rotary tool heads the tools of which perform a radial movement; Rotary tool heads thereof
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q11/00Accessories fitted to machine tools for keeping tools or parts of the machine in good working condition or for cooling work; Safety devices specially combined with or arranged in, or specially adapted for use in connection with, machine tools
    • B23Q11/10Arrangements for cooling or lubricating tools or work
    • B23Q11/1015Arrangements for cooling or lubricating tools or work by supplying a cutting liquid through the spindle
    • B23Q11/103Rotary joints specially adapted for feeding the cutting liquid to the spindle

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINA PELATRICE PER PRODOTTI OBLUNGHI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una macchina pelatrice per prodotti oblunghi, quali barre, tubi o prodotti simili ed assimilabili, preferibilmente assialsimmetrici.
La macchina pelatrice in accordo con il presente trovato ? utilizzata per ridurre, mediante asportazione di truciolo, il diametro del prodotto da lavorare, per mezzo di utensili disposti a raggiera su una testa rotante, in una cavit? centrale della quale ? disposto il prodotto da lavorare.
STATO DELLA TECNICA
Sono note macchine pelatrici comprendenti mezzi di avanzamento, idonei a far avanzare assialmente ciascun prodotto da lavorare lungo un suo asse longitudinale, ed una testa rotante che ? provvista di una cavit? centrale passante nella quale, in uso, viene fatto passare il prodotto da lavorare.
La testa rotante viene fatta ruotare rispetto ad un supporto fisso, coassialmente al suddetto asse longitudinale, mediante primi mezzi motori.
Gli utensili sono installati sulla testa rotante e sono associati ad un gruppo di regolazione che consente ad essi di essere traslati radialmente rispetto all?asse longitudinale, quindi avvicinati o allontanati dal prodotto da lavorare.
Tale gruppo di regolazione ? normalmente azionato da secondi mezzi motori, che permettono di regolare la distanza degli utensili dal prodotto da lavorare in funzione del diametro dello stesso.
Allo scopo di trasmettere il moto da tali primi mezzi motori alla testa rotante, nonch? di trasmettere il moto da tali secondi mezzi motori al gruppo di regolazione distanza, le macchine pelatrici note comprendono una pluralit? di gruppi di trasmissione del moto.
? noto prevedere, ad esempio, un dispositivo differenziale, collegato cinematicamente fra tali secondi mezzi motori e tale gruppo di regolazione, in modo che all? azionamento di tali secondi mezzi motore corrisponda una regolazione della posizione radiale di tali utensili rispetto a tale asse di rotazione.
La presenza di diversi gruppi di trasmissione del moto, provvisti di relativi ingranaggi, determina un generale accrescimento della complessit?, dei costi e delle dimensioni della macchina pelatrice, la quale presenta normalmente ingombri piuttosto consistenti.
Gli utensili impiegati nella testa rotante, inoltre, devono essere associati a complessi sistemi di lubrificazione, che devono agire su utensili atti a muoversi almeno radialmente rispetto all?asse di rotazione del prodotto da lavorare.
Ne consegue che spesso la lubrificazione di tali utensili si rivela poco efficiente, determinando quindi la necessit? di sostituire gli utensili piuttosto frequentemente. Una lubrificazione pi? efficiente degli utensili comporterebbe una maggiore durata degli stessi, una riduzione dei costi ed un migliore controllo delle tolleranze nella lavorazione del prodotto da lavorare, quindi anche una migliore efficienza di lavorazione.
A causa delle suddette complessit? strutturali, ovvero necessit? di prevedere diversi gruppi di trasmissione del moto, e delle suddette criticit? relative ai sistemi di lubrificazione noti, le velocit? di lavoro impostabili nelle macchine pelatrici note sono limitate, quindi risulta anche limitata la gamma di prodotti lavorabili.
Inoltre, spesso, le macchina pelatrici note presentano problemi di rottura dei trucioli o sfridi risultanti dalla pelatura del prodotto da lavorare, quindi sono spesso necessari interventi di arresto della macchina pelatrice.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare una macchina pelatrice che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del trovato ? quello di realizzare una macchina pelatrice per prodotti metallici che sia semplice da realizzare, compatta, e che permetta in modo efficiente una regolazione della posizione radiale degli utensili durante il normale funzionamento, in modo da rendere la macchina estremamente versatile per ottenere prodotti con diversi diametri e/o diverse gamme di prodotti.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di realizzare una macchina pelatrice che sia costruttivamente semplice, nonch? abbia ridotti costi di produzione e montaggio.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? la realizzazione di una macchina pelatrice che consenta una efficace lubrificazione almeno degli utensili posti sulla testa rotante, in modo tale da garantire una maggiore efficienza e durata di tali utensili.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? la realizzazione di una macchina pelatrice che possa essere utilizzata in modo efficiente e preciso anche per velocit? di lavoro elevate, in cui le tolleranze dei prodotti da lavorare possano essere controllate con precisione e mediante la quale possano essere ridotte le situazioni di fermo macchina, rispetto alle soluzioni note.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una macchina pelatrice secondo il presente trovato comprende:
- una testa rotante, installata attorno ad un asse di rotazione e provvista di una cavit? centrale nella quale, in uso, ? disposto un prodotto oblungo da lavorare, in cui la testa rotante ? provvista di una pluralit? di utensili e di almeno un gruppo di regolazione configurato per movimentare tali utensili in allontanamento o avvicinamento rispetto al prodotto oblungo;
- un primo motore configurato per porre in rotazione tale testa rotante attorno a tale asse di rotazione; ed
- un gruppo di trasmissione configurato per trasmettere il moto da un secondo motore a tale gruppo di regolazione per regolare simultaneamente la posizione radiale di tali utensili,
in cui tale gruppo di trasmissione comprende un dispositivo differenziale collegato cinematicamente fra tale secondo motore e tale gruppo di regolazione in modo che all?azionamento di tale secondo motore corrisponda una regolazione della posizione di tali utensili rispetto a tale prodotto oblungo.
Secondo un aspetto del trovato, la testa rotante comprende un mandrino rotante attorno a tale asse di rotazione mediante l?azionamento di tale primo motore ed una struttura fissa in cui ? alloggiato tale mandrino, in cui tale primo motore ? un motore elettrico comprendente almeno un rotore associato al mandrino ed almeno uno statore associato a tale struttura fissa e posizionato attorno a tale rotore.
Mediante la presente macchina pelatrice, in cui il primo motore ? posizionato direttamente attorno al mandrino, senza quindi l?ausilio di ulteriori gruppi di trasmissione del moto, ? possibile ottenere vantaggiosamente una riduzione dei componenti rispetto alle macchine note, e una conseguente riduzione dell? ingombro generale della macchina pelatrice.
Inoltre, nella presente macchina pelatrice, non sono pi? necessari i convenzionali sistemi di lubrificazione della testa rotante, il che determina una complessit? minore della macchina pelatrice, un costo minore per la produzione della macchina e minori interventi di manutenzione.
L?inerzia della macchina pelatrice cos? ottenuta ? inoltre molto bassa, pertanto la macchina ha capacit? di risposta molto veloce e, ad esempio, pu? essere arrestata rapidamente in caso di emergenza.
L?eventuale sostituzione del motore e del mandrino ? inoltre molto pi? semplice rispetto alle macchine note; ? possibile inoltre ottenere un efficace raffreddamento, ad esempio degli utensili, che quindi sono meno soggetti a dilatazioni termiche. Il migliore raffreddamento determina anche la possibilit? di mantenere con precisione il prodotto lavorato all?interno delle volute tolleranze, di prolungare la vita degli utensili utilizzati nella lavorazione e di rompere meglio i trucioli o sfridi di lavorazione.
La presente macchina pelatrice pu? inoltre lavorare a velocit? molto pi? elevate rispetto alle macchine pelatrici note, quindi consente di estendere la gamma dei prodotti lavorati.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, la presente macchina pelatrice pu? comprendere un giunto di distribuzione di un fluido di raffreddamento alloggiato in tale mandrino e associato ad un sistema di raffreddamento atto ad inviare il fluido di raffreddamento a tale giunto e quindi, mediante un percorso ricavato nella testa rotante, a tali utensili. Tale mandrino pu? comprendere un foro diretto lungo tale asse di rotazione e nel quale ? alloggiata almeno una guida solidale a tale struttura fissa; tale giunto ? alloggiato tra la guida e il mandrino.
In forme di realizzazione, tale giunto pu? comprendere un anello interno f?sso e associato alla guida, ed un anello esterno rotante e associato al mandrino.
Il giunto pu? inoltre comprendere un?intercapedine anulare ricavata tra l?anello interno e l?anello esterno; l?anello interno pu? comprendere uno o pi? fori di ingresso del fluido di raffreddamento e l?anello esterno pu? comprendere uno o pi? fori di uscita del fluido di raffreddamento.
L?anello interno pu? inoltre comprendere una scanalatura anulare dove sono ricavati uno o pi? fori di ingresso del fluido di raffreddamento.
L?anello esterno, a sua volta, pu? inoltre comprendere una scanalatura anulare dove sono ricavati uno o pi? fori di uscita del fluido di raffreddamento.
In forme di realizzazione, gli utensili della testa rotante possono essere supportati da slitte scorrevoli su almeno un piano inclinato ricavato in almeno un anello conico mobile all?interno di tale gruppo di regolazione mediante uno pi? dispositivi di azionamento; lo scorrimento dell?anello conico determina uno scorrimento delle slitte in una direzione radiale rispetto all?asse di rotazione e quindi un avvicinamento o un allontanamento degli utensili dal prodotto oblungo in lavorazione.
Tale gruppo di regolazione pu? comprendere un corpo principale fisso sul quale ? posizionato tale anello conico; l?anello conico pu? scorrere rispetto a tale corpo fisso in modo bidirezionale e in una direzione parallela a tale asse di rotazione mediante tali uno o pi? dispositivi di azionamento.
Tali uno o pi? dispositivi di azionamento possono comprendere una o pi? viti senza fine, in particolare viti a ricircolo di rulli o viti a ricircolo di sfere.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una vista schematica di una macchina pelatrice in accordo con il presente trovato;
- la fig. 2 ? una vista in sezione longitudinale di una testa rotante prevista nella presente macchina pelatrice e comprendente un mandrino azionato da un motore elettrico;
- la fig. 3 ? un?ulteriore vista in sezione longitudinale ed in scala maggiore della testa rotante;
- la fig. 4 ? una vista in assonometria di un giunto alloggiato allinteno della testa rotante per la distribuzione di un fluido di raffreddamento. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio ? fornito a titolo di illustrazione del trovato e non ? inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, una o pi? caratteristiche illustrate o descritte, in quanto facenti parte di una forma di realizzazione, potranno essere variate o adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre ulteriori forme di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sar? comprensivo di tali possibili modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione pu? prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento ai disegni allegati, ed in particolare alla fig. 1 degli stessi, una macchina pelatrice 10 secondo il presente trovato comprende: una testa rotante 11 installata rotante attorno ad un asse di rotazione Z e provvista di una cavit? centrale 12 nella quale, in uso, ? disposto un prodotto oblungo P da lavorare.
La testa rotante 11 ? provvista di una pluralit? di utensili 13 e di almeno un gruppo di regolazione 14 configurato per movimentare tali utensili 13 in allontanamento o avvicinamento rispetto al prodotto oblungo P.
La macchina pelatrice 10 comprende un primo motore M1 configurato per porre in rotazione tale testa rotante 11 attorno a tale asse di rotazione Z ed un gruppo di trasmissione 15 configurato per trasmettere il moto da un secondo motore M2 a tale gruppo di regolazione 14 per regolare simultaneamente la posizione radiale di tali utensili 13.
Il gruppo di trasmissione 15 comprende un dispositivo differenziale 16 collegato cinematicamente fra tale secondo motore M2 e tale gruppo di regolazione 14, in modo che all? azionamento di tale secondo motore M2 corrisponda una regolazione della posizione di tali utensili 13 rispetto al prodotto oblungo P, e quindi all?asse di rotazione Z.
La testa rotante 11 comprende un mandrino 17 rotante attorno a tale asse di rotazione Z mediante l?azionamento del primo motore M1 ed una struttura fissa 18, si veda fig. 2, in cui ? alloggiato tale mandrino 17.
Il primo motore M1 ? un motore elettrico comprendente almeno un rotore 19 associato al mandrino 17 ed almeno uno statore 20 associato a tale struttura fissa 18 e posizionato attorno al rotore 19.
L?assieme mandrino 17 e primo motore M1 costituisce pertanto sostanzialmente un elettro-mandrino mediante il quale ? possibile trasmettere a detta testa rotante 11 il moto rotatorio attorno all?asse di rotazione Z. Il rotore 19 pu? essere ad esempio costituito da uno o pi? magneti permanenti calettati sul mandrino 17.
Il prodotto oblungo P, durante la lavorazione, ? posizionato con il suo asse di sviluppo oblungo sostanzialmente parallelo e coincidente con l?asse di rotazione Z, e viene fatto avanzare lungo una direzione di avanzamento F parallela all?asse di rotazione Z.
A solo titolo esemplificativo, la macchina pelatrice 10 pu? essere provvista di mezzi di avanzamento 21 previsti per far avanzare il prodotto oblungo P lungo l?asse di rotazione Z.
La testa rotante 11 comprende un corpo di supporto 22 associato al mandrino 17, preferibilmente rotante insieme al mandrino 17.
Il gruppo di trasmissione 15 comprende un albero cavo 23 su cui ? installata una ruota dentata 24 che pu? ingranare cinematicamente con un ingranaggio 25 ricavato sul corpo di supporto 22.
Il gruppo di regolazione 14, si veda anche fig. 3, comprende un corpo principale 27 fisso sul quale ? posizionato un anello conico 26 mobile. Tale anello conico 26 pu? ad esempio prevedere un foro 59 passante mediante il quale pu? essere calzato attorno al corpo principale 27.
In particolare, tale anello conico 26 ? scorrevole in modo bidirezionale in una direzione A parallela all?asse di rotazione Z.
Tale anello conico 26 presenta, dal lato dove la testa rotante 11 prevede gli utensili 13, un piano inclinato 28 sul quale poggiano slitte 29 di supporto degli utensili 13.
Tale anello conico 26 ? alloggiato in una sede 30 associata al gruppo di regolazione 14 e, a titolo esemplificativo e non limitativo, in fig. 2 l?anello conico 26 ? in battuta contro il fondo di tale sede 30 mentre in fig. 3 risulta traslato in uscita rispetto a tale sede 30 in direzione A.
Lo scorrimento dell?anello conico 26, ad esempio in uscita dalla sede 30, determina uno scorrimento delle slitte 29 in direzione radiale R rispetto all?asse di rotazione Z. Ad esempio, nella situazione illustrata in fig. 3, lo scorrimento delle slitte 29 lungo il piano inclinato 28 determina un avvicinamento degli utensili all?asse di rotazione Z, quindi al prodotto oblungo P di fig. 1.
Il gruppo di regolazione 14 comprende almeno un dispositivo di azionamento 31 atto a comandare il moto deH?anello conico 26 in direzione A. In fig. 1 ad esempio sono illustrati pi? dispositivi di azionamento 3 1 atti a funzionare contemporaneamente.
Tale dispositivo di azionamento 31 pu? essere ad esempio una vite senza fine, in particolare una vite a ricircolo di rulli o una vite a ricircolo di sfere.
Il dispositivo di azionamento 31 ? associato ad una ruota dentata 32 che ingrana su una corona dentata 33 installata sul corpo di supporto 22 in modo selettivamente ruotabile, anche rispetto al corpo di supporto 22, attorno ad un asse coincidente con lasse di rotazione Z. Tale corona dentata 33 ? a sua volta provvista di dentatura esterna ed ingrana con una ruota dentata 34 associata al gruppo di trasmissione 15 e quindi al dispositivo differenziale 16.
Il dispositivo differenziale 16 ? collegato cinematicamente fra il secondo motore M2 ed il gruppo di regolazione 14 in modo che all?azionamento del secondo motore M2 corrisponda una regolazione degli utensili 13 rispetto all?asse di rotazione Z.
In particolare, la combinazione fra la configurazione del gruppo di trasmissione 15 ed il dispositivo differenziale 16 permette di regolare la posizione degli utensili 13 anche se la testa rotante 11 sta ruotando attorno all?asse di rotazione Z.
Il gruppo di trasmissione 15 pu? comprendere una trasmissione cinematica 35 collegata cinematicamente ai dispositivi di azionamento 31.
L?albero cavo 23 del gruppo di trasmissione 15 pu? essere provvisto di una ruota dentata di trasmissione 36 ruotabile solidalmente con l?albero cavo 23 attorno ad un asse di rotazione X.
La ruota dentata di trasmissione 36 ? collegata cinematicamente al dispositivo differenziale 16 e funge da ruota dentata solare per le ruote satelliti del dispositivo differenziale.
Il dispositivo differenziale 16 comprende almeno una prima ruota dentata satellite 37, nella fattispecie tre prime ruote dentate satelliti 37, che ingranano sulla ruota dentata di trasmissione 36.
Ciascuna prima ruota dentata satellite 37 ? installata solidalmente su un albero porta satelliti 38. Su ciascun albero porta satelliti 38 ? installata anche una seconda ruota satellite 39 ruotabile solidalmente con la prima ruota dentata satellite 37.
Il dispositivo differenziale 16 comprende, inoltre, una ruota porta satelliti 40 installata rotante attorno ad un asse coincidente con l?asse di rotazione X e configurata per supportare ruotabili in modo folle i suddetti alberi porta satelliti 38, ed in modo che le prime ruote dentate satelliti 37 ingranino sulla ruota dentata di trasmissione 36. Gli assi di rotazione degli alberi porta satelliti 38 sono posti paralleli all?asse di rotazione X dell?albero cavo 23.
La ruota porta satelliti 40 ? collegata cinematicamente al secondo motore M2, il quale ? configurato per portare in rotazione la ruota porta satelliti 40 attorno all?asse di rotazione X facendo orbitare le prime ruote dentate satelliti 37 attorno alla ruota dentata di trasmissione 36, ovvero portando in rotazione gli alberi porta satelliti 38 attorno all?asse di rotazione X.
Il secondo motore M2 ? configurato in modo che, nella sua configurazione non attiva, impedisca la rotazione della ruota porta satelliti 40. In questa condizione realizzativa pertanto gli alberi porta satelliti 38 ruotabili unicamente attorno ai propri assi di rotazione ma non attorno all?asse di rotazione X.
A titolo esemplificativo, il secondo motore M2 pu? essere un motore passo passo, un motore brushless, o un motore idoneo a definire una rotazione precisa ed accurata della ruota porta satelliti 40.
La ruota porta satelliti 40 ? provvista di una dentatura esterna configurata per ingranare con un gruppo di riduzione 4 1 interposto fra il secondo motore M2 e la ruota porta satelliti 40.
Il gruppo di riduzione 41 pu? comprendere un pignone 42 calettato su un albero motore 43 ed una ruota condotta 44 calettata invece su un albero condotto 45 .
La ruota condotta 44 ? collegata alla ruota porta satelliti 40 del dispositivo differenziale 16.
L?azionamento del secondo motore M2, porta quindi in rotazione il pignone 42 e conseguentemente anche la ruota condotta 44 ad esso collegata, che a sua volta trasmette il moto alla ruota porta satelliti 40. Le seconde ruote satellite 39 sono collegate cinematicamente alla trasmissione cinematica 35 definendo in questo modo il collegamento cinematico fra il dispositivo differenziale 16 e il gruppo di regolazione 14.
La trasmissione cinematica 35 comprende una prima ruota dentata 46 che ingrana sull? almeno una seconda ruota dentata satellite 39, nella fattispecie su tre seconde ruote dentate satellite 39, definendo in questo modo il collegamento cinematico fra il dispositivo differenziale 16 e la trasmissione cinematica 35. La prima ruota dentata 46 ? installata rotante attorno al proprio asse che coincide con l?asse di rotazione X dell?albero cavo 23. La prima ruota dentata 46 funge da ruota dentata solare per le seconde ruote dentate satelliti 39.
Le prime ruote dentate satelliti 37 possono avere un diametro nominale uguale al diametro nominale della prima ruota dentata 46 mentre le seconde ruote dentate satelliti 39 hanno lo stesso diametro nominale della ruota dentata di trasmissione 36.
La prima ruota dentata 46 ? installata solidalmente su un albero di trasmissione 47 installato nella cavit? assiale dell?albero cavo 23 e coassiale con esso. Tale soluzione realizzativa permette di compattare drasticamente gli ingombri complessivi della macchina pelatrice 10 permettendo la lavorazione anche di prodotti oblunghi di lunghezza ridotta.
In particolare, l?albero di trasmissione 47 ? posizionato sporgente a sbalzo con le rispettive estremit? da un lato e dall?altro dell?albero cavo 23.
La prima ruota dentata 46 ? installata ad una delle estremit? dell?albero di trasmissione 47.
L?albero di trasmissione 47 pu? essere installato su supporti, o cuscinetti, fissati nella cavit? dell?albero cavo 23. Non si esclude, tuttavia che i supporti dell?albero di trasmissione 47 siano installati esternamente all?albero cavo 23.
L?albero di trasmissione 47 ? collegato ad un?ulteriore ruota dentata, ovvero la ruota dentata 34 collegata cinematicamente al gruppo di rogazione 14 e installata solidalmente sull?estremit? opposta dell?albero di trasmissione 47 a quella di installazione della prima ruota dentata 46. La trasmissione cinematica 35 ? configurata in modo che nella condizione di secondo motore M2 non attivo i dispositivi di azionamento 3 1 non vengano portare in rotazione, mentre nella condizione di secondo motore M2 attivo i dispositivi di azionamento 31 vengono portati in rotazione determinando una regolazione della posizione degli utensili 13, mediante scorrimento dell?anello conico 26 lungo il piano inclinato 28. La testa rotante 11 ? quindi provvista della corona dentata 33 installata sul corpo di supporto 22 in modo selettivamente ruotabile, anche rispetto al corpo di supporto 22, attorno ad un asse coincidente con l?asse di rotazione Z. La corona dentata 33 ? collegata cinematicamente ai dispositivi di azionamento 31 ed alla trasmissione cinematica 35.
La corona dentata 33 ? collegata alla ruota dentata 34 dell?albero di trasmissione 47, per ricevere il moto da essa. Nel caso in cui il secondo motore M2 sia fisso, ovvero non attivo, il dispositivo differenziale 16 e la trasmissione cinematica 35 sono configurate in modo che la velocit? periferica di rotazione della ruota dentata 34, corrisponda con la velocit? periferica di rotazione della testa rotante 11. Tale condizione realizzativa evita che fra la corona dentata 33 e la testa rotante 11 si instauri un moto rotativo relativo che determini un azionamento del gruppo di regolazione Nella condizione di secondo motore M2 attivo, il dispositivo differenziale 16 ? configurato per determinare un differenziale di rotazione fra la corona dentata 33 ed il corpo di supporto 22 della testa rotante 11.
Il differenziale di velocit? fra la corona dentata 33 ed il corpo di supporto 22 determina un?attivazione delle ruote dentate 32 e pertanto una rotazione dei dispositivi di azionamento 31.
Sostanzialmente, quindi, il dispositivo differenziale 16 ? configurato per portare in rotazione la corona dentata 33 alla stessa velocit? della testa rotante 11 e mantenere gli utensili 13 in posizione radiale fissa quando il secondo motore M2 non ? azionato, e per far ruotare la corona dentata 33 con una velocit? differenziale rispetto alla testa rotante Il e movimentare radialmente gli utensili 13 quando il secondo motore M2 ? azionato.
In tale mandrino 17 ? alloggiato almeno un giunto 51 di distribuzione di fluido di raffreddamento prelevato da un sistema di raffreddamento 50 e inviato mediante un percorso B ricavato nella testa rotante 1 1 verso tali utensili 13. Il sistema di raffreddamento 50 pu? essere collocato esternamente alla macchina pelatrice 10 o essere parte di essa. Tale sistema di raffreddamento 50 pu? essere un sistema di raffreddamento ad alto pressione, ovvero dotato di mezzi di erogazione e distribuzione di un fluido di raffreddamento in pressione.
Tale mandrino 17 pu? comprendere un foro 48 diretto lungo l?asse di rotazione Z e nel quale ? alloggiata almeno una guida 49 solidale a tale struttura fissa 18. Tale giunto 51 ? quindi alloggiato tra tale guida 49 e tale mandrino 17.
Tale giunto 51 pu? comprendere un anello interno 52 fisso e associato alla guida 49 ed un anello esterno 53 rotante e associato al mandrino 17. Tale giunto 51 pu? comprendere inoltre un?intercapedine anulare 55 ricavata tra tale anello interno 52 e tale anello esterno 53. Tale anello interno 52 pu? comprendere uno o pi? fori 54 di ingresso del fluido di raffreddamento e tale anello esterno 53 comprende uno o pi? fori 56 di uscita del fluido di raffreddamento. Il fluido di raffreddamento, quindi, passa dai fori 54 dell?anello interno 52 all? intercapedine anulare 55 e quindi fuoriesce dai fori 56 dell?anello esterno 53.
L?anello interno 52 potrebbe comprendere una scanalatura anulare 57 dove sono ricavati tali uno o pi? fori 54 di ingresso del fluido di raffreddamento.
L?anello esterno 53 potrebbe comprendere una scanalatura anulare 58 dove sono ricavati tali uno o pi? fori 56 di uscita del fluido di raffreddamento.
Il fluido di raffreddamento pu? essere ad esempio acqua emulsionata o un qualsiasi altro fluido di raffreddamento idoneo all?utilizzo in una macchina pelatrice.
In funzione del sistema di raffreddamento 50 previsto e associato alla macchina pelatrice 10 e quindi alla testa rotante 11, inoltre, ? possibile erogare il fluido di raffreddamento agli utensili 13 anche ad elevate pressioni, ad esempio anche fino a circa 70 bar.
E chiaro che alla macchina pelatrice 10 fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchina pelatrice 10, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina pelatrice, comprendente: una testa rotante (11) rotante attorno ad un asse di rotazione (Z) e provvista di una cavit? centrale (12) nella quale, in uso, ? disposto un prodotto oblungo (P) da lavorare, detta testa rotante (11) essendo provvista di una pluralit? di utensili (13) e di almeno un gruppo di regolazione (14) configurato per movimentare detti utensili (13) in allontanamento o avvicinamento rispetto al prodotto oblungo (P); un primo motore (M1) configurato per porre in rotazione detta testa rotante (11) attorno a detto asse di rotazione (Z); ed un gruppo di trasmissione (15) configurato per trasmettere il moto da un secondo motore (M2) a detto gruppo di regolazione (14) per regolare simultaneamente la posizione radiale di detti utensili (13), detto gruppo di trasmissione (15) comprendendo un dispositivo differenziale (16) collegato cinematicamente fra detto secondo motore (M2) e detto gruppo di regolazione (14) in modo che all?azionamento di detto secondo motore (M2) corrisponda una regolazione della posizione di detti utensili (13) rispetto a detto prodotto oblungo (P), detta macchina pelatrice essendo caratterizzata dal fatto che detta testa rotante (11) comprende un mandrino (17) rotante attorno a detto asse di rotazione (Z) mediante l?azionamento di detto primo motore (M1) ed una struttura fissa (18) in cui ? alloggiato detto mandrino (17), in cui detto primo motore (M1) ? un motore elettrico comprendente almeno un rotore (19) associato al mandrino (17) ed almeno uno statore (20) associato a detta struttura fissa (18) e posizionato attorno a detto rotore (19).
  2. 2. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende un giunto (51) di distribuzione di un fluido di raffreddamento alloggiato in detto mandrino (17) e associato ad un sistema di raffreddamento (50) atto ad inviare il fluido di raffreddamento a detto giunto (51) e quindi, mediante un percorso (B) ricavato nella testa rotante (1 1), a detti utensili (13).
  3. 3. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto mandrino (17) comprende un foro (48) diretto lungo detto asse di rotazione (Z) e nel quale ? alloggiata almeno una guida (49) solidale a detta struttura fissa (18), detto giunto (51) essendo alloggiato tra detta guida (49) e detto mandrino (17).
  4. 4. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto giunto (51) comprende un anello interno (52) fisso e associato a detta guida (49) ed un anello esterno (53) rotante e associato a detto mandrino (17).
  5. 5. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto giunto (51) comprende un?intercapedine anulare (55) ricavata tra detto anello interno (52) e detto anello esterno (53), detto anello interno (52) comprendendo uno o pi? fori (54) di ingresso del fluido di raffreddamento e detto anello esterno (53) comprendendo uno o pi? fori (56) di uscita del fluido di raffreddamento.
  6. 6. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto anello interno (52) comprende una scanalatura anulare (57) dove sono ricavati detti uno o pi? fori (54) di ingresso del fluido di raffreddamento.
  7. 7. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto anello esterno (53) comprende una scanalatura anulare (58) dove sono ricavati detti uno o pi? fori (56) di uscita del fluido di raffreddamento.
  8. 8. Macchina pelatrice secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detti utensili (13) sono supportati da slitte (29) scorrevoli su almeno un piano inclinato (28) ricavato in almeno un anello conico (26) mobile all? interno di detto gruppo di regolazione (14) mediante uno pi? dispositivi di azionamento (31), in cui lo scorrimento dell?anello conico (26) determina uno scorrimento delle slitte (29) in una direzione radiale (R) rispetto all?asse di rotazione (Z) e quindi un avvicinamento o un allontanamento degli utensili (13) dal prodotto oblungo (P) in lavorazione.
  9. 9. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di regolazione (14) comprende un corpo principale (27) fisso sul quale ? posizionato detto anello conico (26), detto anello conico (26) essendo scorrevole rispetto a detto corpo principale (27) in modo bidirezionale e in una direzione (A) parallela a detto asse di rotazione (Z) mediante detti uno o pi? dispositivi di azionamento (31).
  10. 10. Macchina pelatrice secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzata dal fatto che detti uno o pi? dispositivi di azionamento (31) comprendono una o pi? viti senza fine, in particolare viti a ricircolo di rulli o viti a ricircolo di sfere.
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