IT202000003946A1 - Tutore ammortizzato per ginocchio e sistema comprendente tale tutore - Google Patents

Description

TUTORE AMMORTIZZATO PER GINOCCHIO E SISTEMA COMPRENDENTE TALE TUTORE

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione ? generalmente applicabile nel campo dei dispositivi medicali, ed ha particolarmente per oggetto un tutore ammortizzato per ginocchio, nonch? un sistema comprendente tale tutore.

Definizioni

Nel presente testo, con l?espressione ?tutore per ginocchio? e derivate, ci si riferisce ad un dispositivo atto a sostenere l?articolazione del ginocchio.

Nel presente testo, con l?espressione ?gamba? e derivate, ci si riferisce al segmento dell?arto inferiore compreso tra il ginocchio ed il piede.

Nel presente testo, con l?espressione ?rigido? e derivate riferito ad un oggetto, si intende la capacit? dello stesso di opporre resistenza all?azione di forze esterne tendenti a deformarlo.

Stato della Tecnica

? noto l?utilizzo di tutori per ginocchia di diverse tipologie, a seconda dell?effetto che si desidera ottenere.

Ad esempio, sono note ginocchiere e tutori per ginocchio per svariate esigenze di contenimento e trattamento di patologie legate a tale articolazione.

Sono note inoltre ginocchiere ortopediche imbottite a scopo di protezione, ginocchiere per rotula o per legamenti, tutori per immobilizzazione assoluta o relativa del ginocchio in seguito a distorsioni, rottura di legamenti o altre patologie del ginocchio stesso.

Altres?, sono noti tutori per ginocchio rigidi ancorati unicamente alla coscia e alla gamba dell?utente, comprensivi di barre di guida poste lateralmente al ginocchio, adibite a guida della movimentazione dello stesso in modo tale da prevenire movimenti scorretti dell?articolazione.

Nessuno di tali tutori, tuttavia, ? adatto ad assistere in modo attivo il ginocchio in caso di carico agente sullo stesso all?atto di un movimento di flessione e/o di estensione, come accade durante una pratica sportiva quale ad esempio sci, corsa, sollevamento pesi.

Presentazione dell?invenzione

Scopo della presente invenzione ? superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra illustrati, mettendo a disposizione un tutore per ginocchio di semplice realizzazione. Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un tutore per ginocchio che consenta di non sovraccaricare il ginocchio in caso di carico agente sullo stesso all?atto di un movimento di flessione e/o di estensione.

Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un tutore per ginocchio che consenta anche a chi ha problemi di articolazione al ginocchio di praticare sport che per loro natura tenderebbero a sovraccaricare il ginocchio stesso, ad esempio sci, corsa o sollevamento pesi.

Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un tutore per ginocchio che assista quest?ultimo per prevenirne il sovraccarico durante l?impatto del piede con il suolo.

Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un tutore per ginocchio di facile utilizzo.

Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un tutore di costi relativamente contenuti.

Tali scopi, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un tutore per ginocchio in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell?invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva dell?invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG.1 ? una vista schematica laterale del sistema 2 secondo l?invenzione;

la FIG.2A ? una vista schematica posteriore del sistema 2;

la FIG. 2B ? una vista schematica posteriore della calzatura C e dei mezzi di collegamento 40;

la FIG.3 ? una vista laterale dei mezzi di collegamento 40;

la FIG. 4 ? una vista laterale del pistone 30 in cui la piastra 53 e la piastra 52 sono disaccoppiate in corrispondenza di un punto interposto tra le estremit? 530 e 531;

la FIG.5 ? una vista dal basso del tutore 1;

la FIG.6A ? una vista frontale di un particolare del tutore 1;

la FIG.6B ? una vista frontale dell?elemento di supporto 20;

la FIG.7 ? una vista del pistone 30 e leva di regolazione della pressione 33;

la FIG.8 ? una vista dal basso della calzatura C comprendente la piastra 45.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti

Facendo riferimento alle figure citate, si descrive un tutore per ginocchio 1 utilizzabile da un utente per prevenire il sovraccarico del ginocchio, in particolare assistendo la movimentazione del ginocchio in fase di flessione o estensione.

Ad esempio, il tutore 1 potr? essere particolarmente utile per consentire ad utenti con problemi alle ginocchia di praticare sport, ad esempio sci o corsa.

L?utente potr? essere munito di una calzatura C. In tal caso, la calzatura C potr? essere ad esempio una qualsiasi scarpa oppure una calzatura rigida quale ad esempio uno scarpone da sci.

Opportunamente, la calzatura C potr? essere configurata per limitare la movimentazione del piede dell?utente, in particolare quella della caviglia. In tal modo, si potr? prevenire di scaricare su quest?ultima parte del carico impartito.

Si comprende che l?utente potr? non essere munito di una calzatura C senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Preferibilmente, il tutore 1 potr? essere realizzato in due pezzi principali: un elemento di supporto 10 rigido superiore accoppiabile alla coscia dell?utente e un elemento di supporto 20 rigido inferiore accoppiabile alla gamba dell?utente.

Si comprende che il tutore 1 potr? essere realizzato in pi? di due pezzi senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Opportunamente, gli elementi di supporto 10 e 20 potranno essere realizzati in materiali resistenti agli urti, ma nel contempo leggeri, quale ad esempio la fibra di carbonio ed i materiali compositi in generale, oppure le resine o similari adatti allo scopo.

Opportunamente, l?elemento di supporto superiore 10 potr? essere del tipo a fascia avvolgente la coscia dell?utente. Ad esempio, esso potr? essere la resa del positivo del calco di gesso negativo di una parte della coscia dell?utente.

In particolare, l?elemento di supporto 10 potr? includere un sistema di chiusura Boa?, noto all?esperto del ramo, avente una rotella regolabile, dei lacci resistenti di trazione e delle guide ad attrito ridotto, come particolarmente illustrato in FIG.6B.

In tal modo, si potr? regolare la compressione dell?elemento 10 sulla coscia dell?utente.

Preferibilmente, l?elemento di supporto superiore 10 potr? estendersi dalla zona ischio-gluteo dell?utente alla zona prossima al suo ginocchio, in modo da lasciar libera l?articolazione.

Altres?, l?elemento di supporto inferiore 20 potr? essere a valva posteriore, atto ad essere posizionato lungo il polpaccio.

In particolare, come particolarmente illustrato in FIG. 6A, l?elemento di supporto 20 potr? comprendere fasce, in s? note, in modo da essere solidarizzato alla gamba dell?utente.

Vantaggiosamente, il tutore 1 potr? comprendere mezzi di articolazione 70 noti all?esperto del ramo, quali ad esempio due coppie di elementi di articolazione 70?, 700? e 70??, 700??.

Gli elementi di articolazione potranno essere ad esempio delle barre a due a due imperniate in corrispondenza di un centro di rotazione 71, 71?.

Inoltre, come noto all?esperto del ramo, gli elementi di articolazione 70? e 70?? potranno essere accoppiati con l?elemento di supporto 10, mentre gli elementi di articolazione 700? e 700?? potranno essere accoppiati con l?elemento di supporto 20, in modo da guidare la flessione del ginocchio prevenendo possibili torsioni.

Grazie ai mezzi di articolazione 70, gli elementi di supporto 10 e 20 potranno ruotare attorno ad un asse di rotazione X passante per i centri di rotazione 71, 71?.

In tal modo, gli elementi di supporto 10 e 20 potranno ruotare fra una prima posizione operativa in cui la gamba a la coscia dell?utente presentano un?angolazione ?1 e una seconda posizione operativa in cui la gamba a la coscia dell?utente presentano un?angolazione ?2 differente dall?angolazione ?1.

Preferibilmente, il tutore 1 potr? comprendere mezzi di ammortizzazione 30 interposti tra gli elementi di supporto 10 e 20 e con essi accoppiati.

A tal fine, gli elementi di supporto 10 e 20 potranno comprendere delle porzioni di accoppiamento 11 e 21.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno essere accoppiati in modo girevole, ad esempio mediante una coppia cilindrica o giunti omocinetici, con le porzioni 11 e 21.

In tal modo, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno ruotare attorno agli assi X? e X?? passanti per le porzioni 11 e 21.

Gli stessi assi X? e X?? potranno essere tra loro paralleli, nonch? paralleli rispetto all?asse X.

Tuttavia, si comprende che gli assi X, X?, X?? potranno non essere tra loro paralleli, ad esempio nel caso in cui i mezzi di ammortizzazione 30 siano collegati con le porzioni 11 e 21 mediante giunti omocinetici, senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Preferibilmente, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno opporsi al carico che promuove la movimentazione degli elementi di supporto 10, 20 fra le angolazioni ?1, ?2, in modo da prevenire possibili sovraccarichi del ginocchio dell?utente.

Opportunamente, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno essere comandabili selettivamente per passare fra uno stato attivo in cui si oppongono al carico ed uno stato inattivo in cui gli elementi di supporto 10, 20 sono liberi di ruotare relativamente l?uno all?altro attorno all?asse X e viceversa, come verr? pi? dettagliatamente spiegato in seguito.

Altres?, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno essere di tipo regolabile per variare la forza resistente che si oppone al carico.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno essere di forma allungata per definire un asse Y perpendicolare agli assi X? e X??.

Altres?, i mezzi di ammortizzazione 30 potranno comprendere le estremit? 31 e 32 rispettivamente accoppiate con le porzioni 11 e 21.

Conseguentemente, gli assi X? e X?? potranno passare per le suddette estremit? 31 e 32.

Anche se nel prosieguo della descrizione si far? riferimento a mezzi di ammortizzazione 30 nella forma di un pistone 30?, si comprende che gli stessi mezzi di ammortizzazione potranno essere di qualsivoglia tipologia, ad esempio molle, una coppia di pistoni, un sistema epicicloidale preferibilmente a molle, oppure qualsiasi altro sistema che consenta lo smorzamento delle sollecitazioni, senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

In tal modo, sar? possibile prevenire il sovraccarico del ginocchio dell?utente all?atto della sua movimentazione, in particolare durante la flessione. Allo scopo, il pistone 30? potr? agire in compressione, cio? essere configurato per ammortizzare forze di compressione lungo il suo asse.

In tal caso, l?elemento ammortizzante del pistone 30?, ad esempio una molla a spirale, a riposo potr? avere lunghezza massima, mentre una volta compresso potr? presentare lunghezza minima.

Si comprende tuttavia, che il pistone 30? potr? coadiuvare l?estensione del ginocchio senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Allo scopo, esso potr? ammortizzare forze di estensione lungo il suo asse. In tal caso, l?elemento ammortizzante del pistone 30?, ad esempio una molla a spirale, a riposo potr? avere lunghezza minima, mentre una volta estesa potr? presentare lunghezza massima.

Opportunamente, l?accoppiamento fra il pistone 30? e gli elementi di supporto superiore e inferiore 10 e 20 potr? essere di tipo girevole, come sopra descritto, ad esempio mediante coppie cilindriche o giunti omocinetici posizionati in corrispondenza delle stesse estremit? opposte 31 e 32 e delle porzioni di accoppiamento 11 e 21.

In tal modo, il pistone 30? potr? ruotare attorno agli stessi assi X?, X??.

Opportunamente, potranno essere previsti elementi di fissaggio 51 e 52 posizionati in corrispondenza delle porzioni di accoppiamento 11 e 21.

Tali elementi di fissaggio 51 e 52 potranno essere interposti tra le porzioni 11 e 21 e le estremit? 31, 32 del pistone 30?.

In particolare, gli elementi 51 e 52 potranno essere delle piastre realizzate in metallo. Al fine di collegare gli elementi 51 e 52 e le estremit? 31, 32, potranno essere previsti mezzi di collegamento amovibile 60.

Questi ultimi potranno comprendere gli elementi di collegamento 61 e gli elementi di collegamento 62.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, gli elementi 61 e 62 potranno essere del tipo maschio - femmina.

In particolare, gli elementi 61 potranno essere una pluralit? di fori realizzati sulle piastre 51 e 52, come particolarmente illustrato in FIG.1.

Ad esempio, la piastra 51 potr? comprendere nove fori 61, mentre la piastra 52 potr? comprendere diciotto fori 61.

Si comprende tuttavia, che le piastre 51 e 52 potranno comprendere un numero di fori 61 differente senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Preferibilmente, gli elementi di collegamento 62 potranno essere ad esempio delle viti o delle protuberanze realizzate in corrispondenza delle estremit? 31 e 32, affacciate alle piastre 51 e 52, in modo da fissare le stesse in corrispondenza dei fori 61.

Si comprende che dipendentemente dalla posizione dei fori 61, 62 di accoppiamento con le porzioni 31 e 32, si potr? modulare il grado di ammortizzazione del pistone 30?.

Ad esempio, le porzioni 31 e 32 potranno essere collegate in corrispondenza dei fori posizionati lungo un asse W passante per i centri P, P? delle piastre 51 e 52.

Secondo un altro esempio, le porzioni 31, 32 potranno essere collegate alle piastre 51 e 52 in corrispondenza di una coppia di fori 61 giacenti lungo un asse Z incidente o parallelo rispetto all?asse W.

In tal caso, il grado di ammortizzazione fornito dal pistone 30? sar? attenuato.

Parimenti, il grado di ammortizzazione garantito dal pistone 30? sar? regolabile, in quanto si potr? scegliere un pistone avente gradi di ammortizzazione progressivi.

Ad esempio, si potr? considerare un pistone del tipo X - Fusion 02 PRO RCX, con interasse 190 mm e compressione regolabile, ad esempio mediante un?apposita leva 33, compresa tra 0 ? 300 psi.

Si comprende tuttavia, che l?interasse potr? avere misura consona all?altezza dell?utente e si potranno considerare differenti tipologie di pistone e / o di range pressori senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Secondo un esempio di realizzazione preferito, ma non esclusivo, il tutore 1 potr? comprendere mezzi di comando 50 per definire lo stato attivo e inattivo dei mezzi di ammortizzazione 30, nonch? del pistone 30?.

Tali mezzi di comando 50 potranno comprendere una piastra 53 interposta tra la piastra 52 e l?estremit? 32 del pistone 30?.

Tale piastra 53 potr? avere una zona 530, preferibilmente posta in corrispondenza di un?estremit? della piastra 53, imperniata con l?elemento di supporto 20, nonch? con la piastra 52, e una zona opposta 531, preferibilmente posta in corrispondenza dell?altra estremit? della piastra 53, imperniata con il pistone 30? in corrispondenza dell?estremit? 32. Altres?, la piastra 53 potr? essere fissabile in modo amovibile con l?elemento di supporto 20, nonch? con la piastra 52, in corrispondenza di un?ulteriore zona 532 interposta tra le zone 530 e 531, ad esempio mediante un foro 53? e una vite 53??.

In particolare, quando la zona 532 ? accoppiata con l?elemento di supporto 20, il pistone 30? sar? nel suo stato attivo, viceversa quando la zona 532 ? disaccoppiata dall?elemento di supporto 20, il pistone 30? sar? nel suo stato inattivo.

In quest?ultimo caso, sar? consentita la flessione libera del ginocchio, come particolarmente illustrato in FIG.4.

Al fine di facilitare l?accoppiamento delle piastre 53 e 52, in particolare in seguito a disaccoppiamento delle stesse, potr? essere prevista un?opportuna battuta realizzata sulla piastra 53 in modo da evitare possibili errori di parallasse all?atto dell?accoppiamento della vite 53?? e del foro 53?.

Tale accorgimento potr? essere utile, ad esempio, per uno sciatore indossante il tutore 1 in seggiovia il quale tendenzialmente necessiter? di un sistema di accoppiamento e disaccoppiamento rapido.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, l?elemento di supporto 20 potr? avere un?ulteriore porzione di accoppiamento 22, opposta alla porzione 21.

Ovvero, le porzioni 21 e 22 potranno essere posizionate longitudinalmente in corrispondenza delle estremit? 20? e 20?? dell?elemento 20.

Ad esempio, l?estremit? 20? potr? essere in prossimit? del ginocchio, mentre l?estremit? 20?? potr? essere in prossimit? della caviglia.

Si comprende tuttavia che le porzioni 21 e 22 potranno coincidere senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Preferibilmente, l?elemento 20 potr? comprendere un?ulteriore porzione di accoppiamento 22? affacciata alla porzione 22.

Parimenti, la stessa porzione di accoppiamento 22? potr? essere posizionata in corrispondenza della suddetta estremit? 20??.

Opportunamente, potranno essere previsti mezzi di collegamento 40 per collegare rigidamente la porzione 22 e/o la porzione 22? e il piede dell?utente oppure la calzatura C, come particolarmente evidente in FIG.2.

I mezzi di collegamento 40 potranno essere, ad esempio, delle fasce estendentesi dalla porzione 22 e/o 22? ed avvolgenti la caviglia e/o il piede dell?utente.

Secondo un altro esempio di realizzazione, i mezzi di collegamento 40 potranno essere realizzati in pi? pezzi, per realizzare un collegamento rigido con la calzatura C.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, i mezzi di collegamento 40 potranno essere una coppia di elementi di collegamento 43, 43? e una coppia di elementi di collegamento 44, 44?.

Gli elementi di collegamento 43, 43? potranno essere accoppiati in modo rigido con le porzioni di accoppiamento 22, 22?, mentre gli elementi di collegamento 44, 44? potranno essere solidalmente accoppiati alla calzatura C come verr? pi? dettagliatamente spiegato in seguito.

Tali elementi di collegamento 43, 43? e 44, 44? potranno essere del tipo maschiofemmina.

Secondo un esempio di realizzazione preferito, ma non esclusivo, gli elementi della coppia di elementi di collegamento 43, 43? potranno essere tronchi di cono comprensivi di un magnete, ad esempio in corrispondenza della base minore, mentre gli elementi della coppia di elementi di collegamento 44, 44? potranno essere contro-sagomati e realizzati in materiale magnetico, ad esempio materiali ferromagnetici, quale il ferro, il nichel o similari.

In tal modo, si potr? realizzare un innesto del tipo a baionetta.

Vantaggiosamente, i mezzi di collegamento 40 potranno inoltre comprendere una staffa 41 accoppiata con gli elementi 44, 44? e con la suola della calzatura C, come particolarmente illustrato in FIG.1.

In tal modo, la staffa 41 e gli elementi 44, 44? potranno cooperare per supportare il peso del tutore 1, in particolare degli elementi 10, 20 e del pistone 30?.

A tal fine, come particolarmente illustrato in FIG. 1, potranno essere inoltre previste una o pi? staffe 42 collegate con la staffa 41.

Ad esempio, una staffa 42 potr? essere posizionata in corrispondenza della parte posteriore della calzatura C.

La staffa 41 potr? essere collegata ad una piastra 45 posizionata in corrispondenza della suola della calzatura C in modo da solidarizzare le stesse e conseguentemente gli elementi 44, 44? con la calzatura C stessa.

Preferibilmente, gli elementi 44, 44? potranno essere incernierati sulla staffa 41 in corrispondenza di rispettivi punti di incernieramento C?, C??.

In tal modo, all?atto della movimentazione della calzatura C, il tutore potr? ruotare attorno ad un asse passante per tali punti di incernieramento C?, C?? per prevenire possibili torsioni tra il tutore 1 e la calzatura C stessa.

Opportunamente, potr? quindi essere previsto un sistema 2 comprendente il tutore 1 accoppiato alla calzatura C, come sopra descritto.

In tal modo, il tutore 1 e la calzatura C potranno essere solidalmente accoppiati per prevenire possibili sovraccarichi del ginocchio dell?utente e consentire lo scarico al suolo del carico.

In particolare, qualora la calzatura C sia completamente rigida, quale ad esempio uno scarpone da sci, la calzatura C limiter? la movimentazione del piede dell?utente, in particolare quella della caviglia per prevenire di scaricare su quest?ultima parte del carico impartito.

Da quanto sopra descritto, appare chiaro che l?invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.

L?invenzione ? suscettibile di numerose modifiche e varianti. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela dell?invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un tutore per ginocchio utilizzabile da un utente per prevenire possibili sovraccarichi del ginocchio, l?utente essendo preferibilmente munito di una calzatura (C), il tutore comprendendo: - un primo elemento di supporto (10) superiore sostanzialmente rigido solidalmente accoppiabile alla coscia dell?utente; - un secondo elemento di supporto (20) inferiore sostanzialmente rigido solidalmente accoppiabile alla gamba dell?utente; in cui detti primo elemento di supporto (10) superiore e secondo elemento di supporto (20) inferiore sono fra loro rotazionalmente accoppiati per ruotare attorno ad un primo asse di rotazione (X) fra una prima posizione operativa in cui la gamba a la coscia dell?utente presentano una prima angolazione (?1) e una seconda posizione operativa in cui la gamba a la coscia dell?utente presentano una seconda angolazione (?2) differente da detta prima angolazione (?1); caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di ammortizzazione (30) reciprocamente accoppiati con detti almeno un primo e un secondo elemento di supporto (10, 20) e fra questi interposti per opporsi ad un carico che promuove la movimentazione di detti primo e secondo elemento di supporto (10, 20) fra dette prima e seconda angolazione (?1, ?2).
2. 2. Tutore secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di ammortizzazione (30) sono di tipo regolabile per variare la forza resistente che si oppone al carico.
3. 3. Tutore secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo elemento di supporto (10) superiore comprende almeno una prima porzione di accoppiamento (11), detto secondo elemento di supporto inferiore (20) comprendendo almeno una seconda porzione di accoppiamento (21), detti mezzi di ammortizzazione (30) essendo rotazionalmente accoppiati con detti almeno un primo e un secondo elemento di supporto (10, 20) per ruotare attorno ad un rispettivo secondo e terzo asse (X?, X??) di rotazione.
4. 4. Tutore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti secondo e terzo asse (X?, X??) sono sostanzialmente paralleli fra loro e di preferenza sostanzialmente paralleli a detto primo asse (X).
5. 5. Tutore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di ammortizzazione (30) presentano forma allungata definente un quarto asse (Y), detti secondo e terzo asse (X?, X??) essendo sostanzialmente perpendicolari a detto quarto asse (Y).
6. 6. Tutore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di ammortizzazione (30) aventi forma allungata comprendono una prima e una seconda estremit? (31, 32) fra loro opposte e rotazionalmente accoppiate con detti almeno un primo e un secondo elemento di supporto (10, 20), detti secondo e terzo asse (X?, X??) passando rispettivamente per detta prima e seconda estremit? (31, 32).
7. 7. Tutore secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di ammortizzazione (30) sono suscettibili di muoversi fra una posizione di riposo scarica ed una posizione di lavoro caricata, detti mezzi di ammortizzazione (30) essendo selettivamente comandabili per passare fra uno stato attivo in cui si muovono fra dette posizioni di lavoro e di riposo per opporsi a detto carico e uno stato inattivo in cui sono in posizione scarica per lasciare liberi di ruotare reciprocamente detti primo e secondo elemento di supporto (10, 20) attorno a detto primo asse (X), e viceversa.
8. 8. Tutore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti quando dipende dalla 3, in cui una fra dette almeno una prima o una seconda porzione di accoppiamento (11, 21) comprendono una piastra di comando (53) interposta fra il corrispondente primo o secondo elemento di supporto (10, 20) e detti mezzi di ammortizzazione (30) per comandare l?attivazione / inattivazione selettiva di questi ultimi, detti mezzi di ammortizzazione (30) e detta piastra di comando (53) essendo reciprocamente configurati e/o dimensionati in modo che la piastra di comando (53) sia suscettibile di muoversi fra una posizione di lavoro in cui ? solidalmente fissata a detta una fra dette almeno una prima o una seconda porzione di accoppiamento (11, 21) per mantenere detti mezzi di ammortizzazione (30) in detto stato attivo ed una posizione di riposo in cui ? mobile rispetto a detta una fra dette almeno una prima o una seconda porzione di accoppiamento (11, 21) per mantenere detti mezzi di ammortizzazione (30) nello stato inattivo.
9. 9. Tutore secondo le rivendicazioni 6 e 8, in cui detta piastra di comando (53) presenta una prima estremit? (530) girevolmente accoppiata con una fra dette almeno una prima o una seconda porzione di accoppiamento (11, 21) e una seconda estremit? opposta (531) girevolmente accoppiata con i mezzi di ammortizzazione (30) in corrispondenza della rispettiva prima o seconda estremit? (31, 32), detta piastra di comando (53) comprendendo una zona intermedia (532) interposta tra dette prima e seconda estremit? (530, 531) amovibilmente accoppiabile con detta una fra dette almeno una prima o una seconda porzione di accoppiamento (11, 21) per consentire all?utente di muovere detta piastra di comando (53) fra dette posizioni di lavoro e di riposo, in modo da attivare / inattivare selettivamente i mezzi di ammortizzazione (30).
10. 10. Tutore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi di articolazione (70) aventi almeno una coppia di primi e una coppia di secondi elementi di articolazione (70?, 700?; 70??, 700??), gli elementi di ogni coppia essendo accoppiati con detti primo o secondo elementi di supporto (10, 20), dette almeno una coppia di primi e una coppia di secondi elementi di articolazione (70?, 700?; 70??, 700??) essendo reciprocamente accoppiati in modo girevole per ruotare attorno a detto primo asse (X).
11. 11. Sistema utilizzabile da un utente per prevenire possibili sovraccarichi del ginocchio, comprendente: - un tutore (1) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti; e - una calzatura (C); detto tutore (1) e detta calzatura (C) essendo solidalmente accoppiabili o accoppiati in modo reciproco per consentire lo scarico al suolo del carico.
12. 12. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detto secondo elemento di supporto inferiore (20) comprende una porzione di accoppiamento (22) comprendente almeno un primo elemento di collegamento (43, 43?), detta calzatura (C) comprendendo almeno un secondo elemento di collegamento (44, 44?) accoppiabile o accoppiato in modo reciproco con detto almeno un primo elemento di collegamento (43, 43?).
13. 13. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detti almeno un primo elemento di collegamento (43, 43?) ed almeno un secondo elemento di collegamento (44, 44?) sono di tipo amovibile per consentire l?accoppiamento selettivo del tutore (1) e della calzatura (C).
14. 14. Sistema secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui almeno uno fra detti almeno un primo elemento di collegamento (43, 43?) e almeno un secondo elemento di collegamento (44, 44?) sono girevolmente accoppiati con la rispettiva porzione di accoppiamento (22) di detto secondo elemento di supporto inferiore (20) o con la calzatura (C).