IT202000003260A1 - Gestione di un sistema di illuminazione tramite alimentazione selettiva delle sue lampade - Google Patents

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IT202000003260A1
IT202000003260A1 IT102020000003260A IT202000003260A IT202000003260A1 IT 202000003260 A1 IT202000003260 A1 IT 202000003260A1 IT 102020000003260 A IT102020000003260 A IT 102020000003260A IT 202000003260 A IT202000003260 A IT 202000003260A IT 202000003260 A1 IT202000003260 A1 IT 202000003260A1
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IT
Italy
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lamps
management device
command
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lamp
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Application number
IT102020000003260A
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Inventor
Luigi Manfredi Terzi
Canossa Lodovico Di
Gianluca Gandolfi
Original Assignee
Desmoled S R L
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    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/185Controlling the light source by remote control via power line carrier transmission
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B45/00Circuit arrangements for operating light-emitting diodes [LED]
    • H05B45/50Circuit arrangements for operating light-emitting diodes [LED] responsive to malfunctions or undesirable behaviour of LEDs; responsive to LED life; Protective circuits

Description

DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione riguarda il settore dell?illuminazione. Pi? specificamente, tale invenzione riguarda la gestione di sistemi di illuminazione.
Sfondo tecnologico
Lo sfondo della presente invenzione ? nel seguito introdotto con la discussione di tecniche relative al suo contesto. Comunque, anche quando questa discussione riguarda documenti, atti, manufatti e simili, essa non suggerisce o riconosce che le tecniche discusse fanno parte dell?arte nota o sono conoscenze generali nel settore rilevante per la presente invenzione.
I sistemi di illuminazione sono comunemente utilizzati per fornire un?illuminazione di tipo artificiale in svariati ambienti. In generale, ogni sistema di illuminazione comprende uno o pi? apparecchi illuminanti, nel seguito indicati semplicemente come lampade; ogni lampada fornisce la luce (emessa da sorgenti artificiali, in genere di tipo elettrico) che ? richiesta per illuminare gli oggetti desiderati (in senso lato). Un tipico esempio sono espositori di prodotti in vendita presso esercizi commerciali, come banchi frigo per prodotti alimentari freschi utilizzati in supermercati.
I banchi frigo (come molti altri sistemi di illuminazione) richiedono una continua manutenzione. In particolare, ? importante verificare che le lampade funzionino correttamente. Infatti, eventuali malfunzionamenti delle lampade comportano la mancata illuminazione dei prodotti esposti in un corrispondente scomparto del banco frigo. Ci? rende tali prodotti meno visibili a clienti del supermercato, il che si pu? ripercuotere su una loro mancata vendita con conseguente danno economico per il supermercato. In ogni caso, la conseguente illuminazione non corretta del banco frigo (soprattutto quando il malfunzionamento delle lampade provoca un?illuminazione intermittente) genera un effetto estetico particolarmente fastidioso per i clienti, il che pu? generare un danno di immagine per il supermercato.
La verifica dei banchi frigo ? in genere eseguita manualmente da personale addetto del supermercato. Tuttavia, tale operazione ? lenta e costosa. Pertanto, la verifica pu? essere eseguita solamente sporadicamente, con il rischio di lasciare i banchi frigo con le lampade malfunzionanti per periodi relativamente lunghi.
Inoltre, i banchi frigo hanno in genere una struttura del tutto passiva che consente solamente la loro accensione e il loro spegnimento. Strutture leggermente pi? sofisticate possono essere dotate di un pannello di controllo per gestire alcune funzioni del banchi frigo, ad esempio, per regolare l?intensit? della luce. Anche in questo caso, tuttavia, la gestione dei banchi frigo ? eseguita manualmente dal personale addetto del supermercato, per cui ? lenta e costosa.
Dispositivi di gestione automatici sono utilizzati in altre applicazioni per gestire unit? di tipo diverso in modo autonomo (con ridotto intervento umano). In generale, ci? richiede un sistema di comunicazione tra ogni dispositivo di gestione e le corrispondenti unit? sotto gestione.
I sistemi di comunicazione noti sono in genere basati su tecnologie di rete (ad esempio, Ethernet), le quali trasmettono informazioni utilizzando corrispondenti cavi di rete dedicati (come a cavi coassiali, conduttori incrociati o fibre ottiche). Tuttavia, ci? richiede un cablaggio dedicato tra il dispositivo di gestione e le unit? sotto gestione. In ogni caso, le tecnologie di rete hanno una complessit? che ? del tutto sproporzionata rispetto alle necessit? della gestione dei banchi frigo.
Diversi sistemi di comunicazione noti sono invece basati sulla tecnologia delle onde convogliate (powerline), la quale consente di trasmettere informazioni utilizzando la stesse rete di alimentazione elettrica (in questo caso, delle unit? sotto gestione da parte del dispositivo di gestione). A tale scopo, in trasmissione le informazioni sono codificate modulando (ad esempio, in ampiezza) un segnale portante ad alta frequenza (ad esempio, dell?ordine dei kHz) tramite un corrispondente segnale modulante in banda base; il segnale modulato cos? ottenuto (in banda traslata) ? sovrapposto a una tensione di alimentazione a bassa frequenza (in genere, a 50-60 Hz). In ricezione, il segnale sovrapposto ? filtrato per separare la tensione di alimentazione e il segnale modulato in base alle loro diverse frequenze; il segnale modulato cos? estratto ? quindi demodulato per estrarre le corrispondenti informazioni. Tuttavia, i filtri necessari per separare la tensione di alimentazione e il segnale modulato sono relativamente ingombranti e costosi. Ci? rende molto difficile (se non impossibile) integrare i filtri nelle lampade. Inoltre, il costo dei filtri si ripercuoterebbe negativamente sul costo delle lampade, e quindi sul costo complessivo (sia di acquisto sia di gestione) dei banchi frigo.
Sommario
Un sommario semplificato della presente invenzione ? qui presentato al fine di fornire una comprensione di base della stessa; tuttavia, il solo scopo di questo sommario ? di introdurre alcuni concetti dell?invenzione in forma semplificata come preludio alla sua seguente descrizione pi? dettagliata, e non ? da interpretare come un?identificazione dei suoi elementi chiave n? come una delimitazione del suo ambito.
In termini generali, la presente invenzione ? basata sull?idea di gestire un sistema di illuminazione tramite alimentazione selettiva delle sue lampade.
In particolare, un aspetto fornisce un metodo per gestire un sistema di illuminazione. In tale metodo, uno o pi? comandi sono inviati da un dispositivo di gestione a una o pi? lampade interrompendo selettivamente una loro alimentazione elettrica; l?alimentazione elettrica ? monitorata da parte di un?unit? di controllo di ciascuna lampada per rilevare i comandi.
Un ulteriore aspetto fornisce un sistema di illuminazione per eseguire il metodo.
Un ulteriore aspetto fornisce un apparato per illuminazione per l?uso nel sistema di illuminazione (con corrispondenti portalampada per montare le lampade).
Un ulteriore aspetto fornisce un espositore comprendente il sistema di illuminazione.
Un?ulteriore aspetto fornisce una lampada per l?uso nel sistema di illuminazione.
Un ulteriore aspetto fornisce un programma per elaboratore (software) per implementare i corrispondenti passi del metodo sul dispositivo di gestione.
Un ulteriore aspetto fornisce un corrispondente prodotto programma software. Un ulteriore aspetto fornisce un programma per elaboratore per implementare i corrispondenti passi del metodo su un?unit? di controllo della lampada.
Un ulteriore aspetto fornisce un corrispondente prodotto programma software. Pi? specificamente, uno o pi? aspetti della presente invenzione sono indicati nelle rivendicazioni indipendenti e caratteristiche vantaggiose della stessa sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti, con il testo di tutte le rivendicazioni che ? incorporato nella presente alla lettera per riferimento (con qualsiasi caratteristica vantaggiosa fornita con riferimento a ogni specifico aspetto che si applica mutatis mutandis a ogni altro aspetto).
Breve descrizione delle figure
La soluzione della presente invenzione, come pure ulteriori caratteristiche e i relativi vantaggi, sar? meglio compresa con riferimento alla seguente descrizione dettagliata, fornita puramente a titolo indicativo e non limitativo, da leggersi congiuntamente alle figure allegate (in cui, per semplicit?, elementi corrispondenti sono indicati con riferimenti uguali o simili e la loro spiegazione non ? ripetuta, e il nome di ogni entit? ? in generale usato per indicare sia il suo tipo sia suoi attributi, quali valore, contenuto e rappresentazione). A tale riguardo, ? espressamente inteso che le figure non sono necessariamente in scala (con alcuni particolari che possono essere esagerati e/o semplificati) e che, a meno di indicazione contraria, esse sono semplicemente utilizzate per illustrare concettualmente le strutture e le procedure descritte. In particolare:
FIG.1 mostra una rappresentazione schematica di un espositore in cui la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione pu? essere utilizzata,
FIG.2A-FIG.2D mostrano esempi di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione,
FIG.3 mostra uno schema a blocchi di principio del sistema di illuminazione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione,
FIG.4 mostra i principali componenti software che possono essere usati per implementare la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, e
FIG.5A-FIG.5D mostra un diagramma di attivit? che descrive il flusso di attivit? relativo a un?implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Descrizione dettagliata
Con riferimento in particolare alla FIG.1, ? mostrata una rappresentazione schematica di un espositore 100 in cui la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione pu? essere utilizzata.
L?espositore 100 comprende una struttura di sostegno 105, in genere ripartita in vari scomparti 110. Gli scomparti 100 son utilizzati per esporre al pubblico prodotti 115 di vario tipo (come prodotti in vendita in un supermercato). In particolare, si tratta di un banco frigo 100 per l?esposizione refrigerata di prodotti 115 di tipo alimentare e freschi (come frutta, verdura, salumi, carne, latticini, formaggi, merendine e cos? via).
Un sistema di illuminazione 120 ? utilizzato per illuminare gli scomparti 110, e quindi i prodotti 115 in essi esposti. Il sistema di illuminazione 120 comprende uno o pi? portalampada 125i (con i=1?N, ad esempio N=1-32) su cui sono montate corrispondenti lampade 130i, ad esempio, a LED (come uno per ogni scomparto 110). Un dispositivo di gestione 135 ? collegato a tutte le lampade 130i per alimentarle e per gestirle.
Con riferimento ora alle FIG.2A-FIG.2D, sono mostrati esempi di implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Partendo dalla FIG.2A, il dispositivo di gestione fornisce alle lampade (non mostrate nella figura) una tensione di alimentazione Vac allo scopo di provvedere l?energia (elettrica) necessaria per il loro funzionamento. La forma d?onda della tensione di alimentazione Vac ? illustrata in un diagramma temporale qualitativo che traccia il valore della tensione di alimentazione Vac (sull?asse delle ordinate) nel tempo t (sull?asse delle ascisse). Ad esempio, la tensione di alimentazione Vac ? di tipo alternato in regime sinusoidale, per cui essa varia in modo ripetitivo in una sequenza di periodi P (ad esempio, con un?ampiezza di 230-320V e una frequenza di 50-60 Hz).
Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, il dispositivo di gestione invia uno o pi? comandi alle lampade tramite corrispondenti codifiche, le quali sono ottenute interrompendo selettivamente la tensione di alimentazione Vac nel tempo.
Ci? consente di gestire il sistema di illuminazione (non mostrato nella figura) in modo autonomo, con ci? semplificando significativamente un compito di corrispondenti operatori, come personale addetto del supermercato nel caso in questione (riducendo, o anche eliminando completamente, un intervento umano).
Tale risultato ? ottenuto con un sistema di comunicazione (tra il dispositivo di gestione e le lampade) molto semplice ed economico; in particolare, tale sistema di comunicazione sfrutta gli stessi cavi di alimentazione gi? utilizzati per alimentare le lampade senza richiedere filtri ingombranti e costosi. Pertanto, ci? ? particolarmente vantaggioso in applicazioni in cui l?uso di sistemi di comunicazione complessi non ? praticabile (come nel caso dei banchi frigo).
In una specifica implementazione, le codifiche dei comandi sono di tipo binario. In tale caso, i comandi sono codificati tramite corrispondenti sequenze di simboli (bit), ciascuno dei quali pu? assumere solo due valori (0 e 1). Ogni bit ? rappresentato da 2 periodi consecutivi della tensione di alimentazione Vac (differenziati con i riferimenti P1 e P2).
Ad esempio, come mostrato nella FIG.2B, il valore 1 ? rappresentato dalla tensione di alimentazione Vac che non ? interrotta (ossia, ? mantenuta) in entrambi i periodi P1 e P2.
Ad esempio, come mostrato nella FIG.2C, il valore 0 ? invece rappresentato dalla tensione di alimentazione Vac che non ? interrotta nel primo periodo P1 ed ? interrotta nel secondo periodo P2.
Pi? in generale, le codifiche dei comandi sono ottenute interrompendo o noninterrompendo la tensione di alimentazione Vac per interi periodi della tensione di alimentazione Vac. In questo modo, si evitano squilibri nell?alimentazione delle lampade.
In particolare, le codifiche sono basate su valori che sono ciascuno rappresentato da una pluralit? di periodi P (consecutivi) della tensione di alimentazione Vac, i quali comprendono almeno un periodo P in cui la tensione di alimentazione Vac non ? interrotta. In questo modo, ? garantito che le lampade siano alimentate (almeno in parte) durante l?invio di qualsiasi comando, indipendentemente dalla sua codifica (ad esempio, anche quando sono inviati comandi che comprendono molti bit al valore 0 nel caso specifico).
Passando alla FIG.2D, ? mostrata la forma d?onda della tensione di alimentazione Vac nel caso di invio di un comando di esempio. In una specifica implementazione, ogni comando ha una lunghezza fissa (ad esempio, 8 bit); il comando ? preceduto da un carattere di inizio (ad esempio, un bit al valore 0) per segnalare la sua presenza, ed ? seguito da un carattere di fine (ad esempio, due bit al valore 1) per effettuare un controllo di ridondanza. Ad esempio, nel caso in questione ? rappresentato l?invio del comando binario ?11010010? (esadecimale ?D2?).
Con riferimento ora alla FIG.3, ? mostrato uno schema a blocchi di principio del sistema di illuminazione 120 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
Partendo dal dispositivo di gestione 135, esso ha un terminale di riferimento 305g e un terminale di alimentazione 305v per ricevere una sua tensione di alimentazione Vms, ad esempio, tramite collegamento a un cavo di fase e a un cavo di neutro di una rete elettrica (non mostrata nella figura); la tensione di alimentazione Vms corrisponde alla tensione di alimentazione Vac in normali condizioni di funzionamento, quando nessun comando ? inviato dal dispositivo di gestione 135 alle lampade 130 (ossia, la tensione di alimentazione Vac non ? interrotta). Inoltre, il dispositivo di gestione 135 ha un (ulteriore) terminale di riferimento 310g e un terminale di uscita 310v per fornire la tensione di alimentazione Vac alle lampade 130.
Il sistema di gestione 135 comprende quindi i seguenti componenti. Un convertitore AC/DC 315 ? collegato tra il terminale di riferimento 305g e il terminale di alimentazione 305v, per convertire la tensione di alimentazione Vms di tipo alternato in una tensione di alimentazione Vdd di tipo continuo, ad esempio, a 2-12 V rispetto al terminale di riferimento 305g (raddrizzando la tensione di alimentazione Vms e quindi stabilizzandola). Un microprocessore (?P) 320 fornisce la capacit? logica del dispositivo di gestione 135. Il microprocessore 320 ? accoppiato al convertitore AC/DC 315, in modo da essere alimentato dalla tensione di alimentazione Vdd. Il microprocessore 320 ? dotato di una memoria di massa 325 per memorizzare programmi e dati (implementata da una memoria non-volatile, come una flash E<2>PROM). Inoltre, il microprocessore 320 ? accoppiato a un modulo di ingresso/uscita (I/O) 330 (ad esempio, un tastierino (keypad) e un visualizzatore (display), una scheda di rete cablata (wired), come Ethernet, o senza-fili (wireless), come Wi-Fi, e cos? via) per comunicare con gli operatori. Un sensore di corrente 335 (ad esempio, un amperometro a effetto Hall) e un interruttore di alimentazione 340 (ad esempio, un transistore MOS di potenza) sono collegati in serie tra il terminale di alimentazione 305v e il terminale di uscita 310v, a valle del convertitore AC/DC 315. Il microprocessore 320 riceve una misura della corrente che percorre il sensore di corrente 335, e quindi ? assorbita dalle lampade 130; inoltre, il microprocessore 320 comanda l?interruttore di alimentazione 340 per chiuderlo e aprirlo, con ci? collegando e isolando, rispettivamente, il terminale di uscita 310v e il terminale di alimentazione 305v.
Tutti i portalampada, uno solo mostrato nella figura e indicato genericamente con il riferimento 125, sono collegati in parallelo tra il terminale di uscita 310v e il terminale di riferimento 310g tramite una corrispondente coppia di cavi di alimentazione 345v e 345g, rispettivamente, in modo da ricevere la stessa tensione di alimentazione Vac.
Passando a una generica lampada, solamente quella montata sul portalampada 125 mostrata nella figura e indicata genericamente con il riferimento 130, essa ha un terminale di riferimento 350g e un terminale di alimentazione 350v per ricevere la tensione di alimentazione Vac dal portalampada 125.
La lampada 130 comprende una sorgente illuminante 355 che emette la luce richiesta, tramite una corrispondente sorgente elettrica (ad esempio, una striscia di LED) e un corpo convogliatore (con un aspetto sostanzialmente invariato rispetto a una normale lampada di tipo passiva). Inoltre, la lampada 130 comprende un?unit? di controllo 360, la quale controlla il funzionamento della sorgente illuminante 355. In particolare, nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, l?unit? di controllo 360 monitora la tensione di alimentazione Vac per rilevare i comandi inviati dal dispositivo di gestione 135 (in accordo con le corrispondenti codifiche) e quindi eseguire corrispondenti operazioni in risposta ad essi. Ci? rende la lampada 130 di tipo intelligente (smart).
L?unit? di controllo 360 comprende i seguenti componenti. Un filtro di disaccoppiamento 365 ? collegato tra il terminale di riferimento 350g e il terminale di alimentazione 350v; il filtro (di disaccoppiamento) 365 riceve la tensione di alimentazione Vac evitando (o perlomeno riducendo) l?iniezione di disturbi da parte dell?unit? di controllo 360 nella rete di alimentazione (attraverso il portalampada 125 e il dispositivo di gestione 135). Un convertitore AC/DC 370 ? accoppiato al filtro 365 per ricevere la tensione di alimentazione Vac di tipo alternato e convertirla in una tensione di alimentazione Vdd? di tipo continuo, ad esempio, a 2-12 V (raddrizzando la tensione di alimentazione Vac e quindi stabilizzandola). Un microprocessore 375 fornisce la capacit? logica dell?unit? di controllo 360. Il microprocessore 375 ? accoppiato al convertitore AC/DC 370, in modo da essere alimentato dalla tensione di alimentazione Vdd?. Il microprocessore 375 ? dotato di una memoria di massa 380 per memorizzare programmi e dati (implementata da una memoria non-volatile, come una flash E<2>PROM). Un rilevatore di attraversamento dello zero (Zero Cross Dectector, ZCD) 385 ? accoppiato al filtro 365 per rilevare ogni istante in cui la tensione di alimentazione Vac diventa nulla (ossia, cambia tra positiva e negativa rispetto al terminale di riferimento 350g). Il microprocessore 375 riceve un segnale di attraversamento dello zero (ad esempio, un impulso di tensione) dal rilevatore di attraversamento dello zero 385 a ciascuno di tali istanti. Un modulatore di alimentazione 390 (ad esempio, un modulatore a larghezza di impulsi, o Pulse Width Modulator, PWM) ? accoppiato al convertitore AC/DC 370 per ricevere la tensione di alimentazione Vdd? di tipo continuo e convertirla in una tensione di alimentazione Vl di tipo impulsivo (tramite un sistema a commutazione). Il modulatore di alimentazione 390 ? accoppiato alla sorgente illuminante 355, in modo da applicare ad essa la tensione di alimentazione Vl. La tensione di alimentazione Vl alterna impulsi positivi (a una tensione predefinita, ad esempio, 60-100 V) e periodi nulli, con un rapporto (duty-cycle) variabile che definisce la corrente assorbita dalla sorgente illuminante 355. Il microprocessore 375 comanda il modulatore 390 per impostare il suo dutycycle in accordo con la luce desiderata da parte della sorgente illuminante 355. Un sensore di corrente 395 (ad esempio, un amperometro a effetto Hall) ? collegato tra il modulatore 390 e la sorgente illuminante 355. Il microprocessore 375 riceve una misura della corrente che percorre il sensore di corrente 395, e quindi la sorgente illuminante 355, per un suo controllo in retroazione.
Il sistema di comunicazione tra il dispositivo di gestione 135 e la lampada 130 sopra menzionato consente di avere una struttura estremamente semplice dell?unit? di controllo 360. Di conseguenza, l?unit? di controllo 360 pu? essere realizzata in modo compatto, ad esempio, con dispositivi a montaggio superficiale (Surface Mounting Device, SMD) a spessore ridotto. In questo modo, ? possibile ridurre in modo sostanziale l?ingombro dell?unit? di controllo 360, ad esempio, contenendola in uno spessore di 2-4 mm, come 3 mm.
Con riferimento ora alla FIG.4, sono mostrati i principali componenti software che possono essere usati per implementare la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
In particolare, tutti i componenti software (programmi e dati) sono indicati nel complesso con il riferimento 400. I componenti software sono tipicamente memorizzati sulla memoria di massa e caricati (almeno in parte) in una memoria di lavoro (implementata da una memoria volatile, RAM) di ogni microprocessore, del dispositivo di gestione e delle unit? di controllo delle lampade, quando i programmi sono in esecuzione. I programmi sono inizialmente installati sulla memoria di massa, ad esempio, in fabbrica. A tale riguardo, ogni programma pu? rappresentare un modulo, segmento o porzione di codice, il quale comprende una o pi? istruzioni eseguibili per implementare la funzione logica specificata.
Partendo dal dispositivo di gestione 135, un gestore lampade 405 gestisce tutte le lampade del sistema di illuminazione. Il gestore lampade 405 interagisce con un comunicatore 410, il quale implementa un?interfaccia utente per l?interazione degli operatori con il gestore lampade 405. A tale scopo, il comunicatore 410 sfrutta un?interfaccia I/O 415 di pilotaggio (drive) del modulo I/O. Ad esempio, l?interfaccia I/O 415 semplicemente riceve comandi dal tastierino e invia informazioni al visualizzatore localmente; in aggiunta o in alternativa, l?interfaccia I/O 415 serve un?applicazione client (ad esempio, un?app installata su uno o pi? dispositivi mobili degli operatori, come loro smartphone) per interagire in remoto con il comunicatore 410. Entrambi il gestore lampade 405 e il comunicatore 410 accedono (in lettura/scrittura) a una tabella di configurazione 420. La tabella di configurazione 420 contiene informazioni di configurazione del sistema di illuminazione. Ad esempio, la tabella di configurazione 420 comprende una voce (entry) per ogni portalampada, la cui posizione nella tabella definisce un indirizzo del portalampada (da 1 a N); la voce memorizza un indicatore (flag) di presenza (il quale ? asserito quando una lampada ? montata sul portalampada e deasserito quando il portalampada ? vuoto) ed eventualmente uno o pi? parametri operativi della corrispondente lampada (ad esempio, intensit? della luce, effetti luminosi e cos? via). Il gestore lampade 405 comanda un trasmettitore 425, il quale ? usato per trasmettere i comandi alle lampade. A tale scopo, il trasmettitore 425 sfrutta un?interfaccia interruttore 430 di pilotaggio dell?interruttore di alimentazione. Ad esempio, ogni comando comprende un?intestazione (come nei 4 bit pi? significativi) che contiene l?indirizzo della lampada destinataria del comando, il quale ha un valore generale che non ? utilizzato nel sistema di illuminazione (ad esempio, ?1111? con gli indirizzi i=1?N<16) quando il comando ? distribuito (broadcast) a tutte le lampade; inoltre, il comando comprende un corpo (come nei 4 bit meno significativi) che contiene un codice identificativo del comando con eventuali suoi parametri. Il gestore lampade 405 ? alimentato da un ricevitore 435, il quale ? usato per ricevere eventuali risposte ai comandi restituite dalle lampade. A tale scopo, il ricevitore 435 sfrutta un?interfaccia sensore 440 di pilotaggio del sensore di corrente. In particolare, le risposte sono definite in accordo con la corrente assorbita da tutte le lampade. Ci? consente di ricevere risposte dalle lampade in modo semplice ed economico, come per l?invio dei comandi (sfruttando gli stessi cavi di alimentazione senza richiedere filtri ingombranti e costosi). In una forma di realizzazione, ogni risposta restituita da una generica lampada ? definita in accordo con la corrente assorbita dalle lampade in un intervallo di misura di durata predefinita (ad esempio, 1-10 ms), il quale intervallo di misura segue l?invio del comando con un tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo della lampada. Ad esempio, il tempo di ritardo ? uguale a un tempo di servizio Ts (fisso) richiesto per ricevere e processare ogni comando da parte delle unit? di controllo 360 delle lampade (ad esempio, 1-5 ms) pi? un valore base Tb (ad esempio, 1-2 ms) moltiplicato per l?indirizzo della lampada; pertanto, il tempo di ritardo sar? Ts per l?indirizzo 0, Ts+Tb per l?indirizzo 1, Ts+2?Tb per l?indirizzo 2 e cos? via. Ci? consente di discriminare la lampada mittente di ogni risposta senza necessit? di trasmettere il suo indirizzo, e quindi anche quando le risposte sono molto semplici. Ad esempio, in una specifica implementazione le risposte sono codificate tramite un solo simbolo che pu? assumere solo due valori logici (vero e falso). In particolare, il valore falso pu? essere rappresentato dall?assenza di variazione della corrente assorbita e il valore vero pu? essere rappresentato dalla variazione della corrente assorbita nell?intervallo di misura rispetto a una condizione precedente a esso.
Passando all?unit? di controllo 360 di ogni lampada (una sola mostrata nella figura), un controllore lampada 445 controlla il suo funzionamento. A tale scopo, il controllore lampada 445 comanda un?interfaccia modulatore 450 di pilotaggio del modulatore di alimentazione ed ? alimentato da un?interfaccia sensore 455 di pilotaggio del sensore di corrente. Il controllore lampada 445 accede (in lettura/scrittura) a un registro di configurazione 460. Il registro di configurazione 460 memorizza l?indirizzo della lampada ed eventualmente i suoi parametri operativi (copia locale di quelli definiti centralmente nella corrispondente voce della tabella di configurazione 420). Il controllore lampada 445 ? alimentato da un ricevitore 465, il quale ? usato per ricevere i comandi dal dispositivo di gestione 135. A tale scopo, il ricevitore 465 sfrutta un?interfaccia rilevatore 470 di pilotaggio del rilevatore di attraversamento dello zero. Inoltre, il ricevitore 465 accede (in lettura/scrittura) a un registro comando 470. Il registro comando 475 ha una struttura FIFO, con un numero di voci uguale al numero totale di bit di ogni comando comprensivo dei suoi carattere di inizio e carattere di fine (ossia, 8+1+2=11 nell?esempio in questione); le voci memorizzano i valori di eventuali bit che sono ricevuti nei corrispondenti ultimi periodi della tensione di alimentazione. Il controllore lampada 445 comanda un trasmettitore 480, il quale ? usato per trasmettere le risposte ai comandi al dispositivo di gestione 135. A tale scopo, il trasmettitore 480 sfrutta l?interfaccia modulatore 450.
Con riferimento ora alle FIG.5A-FIG.5D, ? mostrato un diagramma di attivit? che descrive il flusso di attivit? relativo a un?implementazione della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
In particolare, il diagramma rappresenta un processo esemplificativo che pu? essere utilizzato per gestire il sistema di illuminazione con un metodo 500. A tale riguardo, ogni blocco pu? corrispondere a una o pi? istruzioni eseguibili per implementare la funzione logica specificata sui microprocessori del dispositivo di gestione e delle unit? di controllo delle lampade.
Il processo passa dal cerchio nero di partenza 502 al blocco 504 nella corsia del dispositivo di gestione alla sua accensione. In risposta a ci?, il gestore lampade si porta in una normale condizione di funzionamento in cui esso alimenta tutte le lampade mantenendo chiuso l?interruttore di alimentazione (tramite la corrispondente interfaccia).
In fase di rilascio del banco frigo, un operatore (in fabbrica) monta nuove lampade sui portalampada in successione secondo il loro indirizzo (ad esempio, indicato da corrispondenti targhette); analogamente, in fase di manutenzione del banco frigo, un operatore (nel supermercato) sostituisce una lampada guasta con una nuova lampada sul corrispondente portalampada. Tutte le nuove lampade hanno uno stesso valore predefinito (default) dell?indirizzo (nel seguito indicato come indirizzo di default), scritto in fabbrica nella loro tabella di configurazione; l?indirizzo di default ha un valore che non ? utilizzato nel sistema di illuminazione (ad esempio, 0000 con gli indirizzi i=1?N). Ogniqualvolta una nuova lampada ? stata montata, l?operatore inserisce una corrispondente richiesta di montaggio tramite il modulo di I/O. In risposta alla richiesta di montaggio (ricevuta dal gestore lampade tramite l?interfaccia I/O), il processo passa dal blocco 506 al blocco 508. A questo punto, il gestore lampade comanda il trasmettitore a inviare (tramite l?interfaccia interruttore) un comando di interrogazione alle lampade; il comando di interrogazione ha l?intestazione uguale all?indirizzo di default. Successivamente, il ricevitore al blocco 510 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) per il tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo di default, e calcola quindi un suo valore medio (indicato come corrente di funzionamento nel seguito). Appena terminato il tempo di ritardo, il gestore lampade al blocco 512 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) nell?intervallo di misura, e calcola quindi un suo valore medio (indicato come corrente di risposta nel seguito). Il gestore lampade al blocco 514 confronta la corrente di risposta con la corrente di funzionamento per determinare la risposta al comando di interrogazione. Ad esempio, la risposta ? determinata falsa o vera se la differenza ? minore o maggiore (in senso stretto per uno dei due casi), rispettivamente, di 0,4-0,6 volte la corrente tipicamente assorbita da ogni lampada quando accesa (ad esempio, 50-150 mA), il cui valore ? predefinito, impostato dall?operatore o appreso automaticamente dal gestore lampade nella normale condizione di funzionamento. Il flusso di attivit? di divide al blocco 516 in accordo con la risposta ricevuta. Se la risposta al comando di interrogazione ha il valore logico falso, ci? significa che nessuna nuova lampada ? stata montata. In questo caso, il gestore lampade al blocco 518 invia un messaggio di errore (tramite l?interfaccia I/O) all?operatore. Il processo ritorna quindi al blocco 506 in attesa di un?ulteriore richiesta di montaggio.
Al contrario, se la risposta al comando di interrogazione ha il valore logico vero, ci? significa che la nuova lampada ? stata montata correttamente. In questo caso, il gestore lampade al blocco 520 determina un nuovo valore dell?indirizzo della nuova lampada (nel seguito, indicato come nuovo indirizzo); il nuovo indirizzo ? impostato al primo valore libero dell?indirizzo, ossia, quello del primo portalampada vuoto, indicato dalla prima voce della tabella di configurazione con l?indicatore di presenza deasserito. Il gestore lampade al blocco 522 comanda il trasmettitore a inviare (tramite l?interfaccia interruttore) un corrispondente comando di impostazione alle lampade; il comando di impostazione ha l?intestazione uguale all?indirizzo di default e un parametro uguale al nuovo indirizzo. Come sopra, successivamente il gestore lampade al blocco 524 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) per il tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo di default, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di funzionamento). Appena terminato il tempo di ritardo, il gestore lampade al blocco 526 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) nell?intervallo di misura, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di risposta). Il gestore lampade al blocco 528 confronta la corrente di risposta con la corrente di funzionamento per determinare la risposta al comando di impostazione. Il flusso di attivit? di divide al blocco 530 in accordo con la risposta ricevuta. Se la risposta al comando di impostazione ha il valore logico falso, ci? significa che l?indirizzo della nuova lampada non ? stato impostato. In questo caso, il gestore lampade al blocco 532 invia un messaggio di errore (tramite all?interfaccia I/O) all?operatore. Al contrario, se la risposta al comando di impostazione ha il valore logico vero, ci? significa che l?indirizzo della nuova lampada ? stata impostato correttamente. In questo caso, il gestore lampade al blocco 534 aggiorna la tabella di configurazione di conseguenza (asserendo l?indicatore di presenza della voce del corrispondente portalampada). In entrambi i casi, il processo ritorna quindi al blocco 506 (dal blocco 532 o dal blocco 534) in attesa di un?ulteriore richiesta di montaggio. Ci? consente di auto-configurare le lampade (impostandone l?indirizzo) senza necessit? di programmazione manuale; di conseguenza, le lampade possono essere prodotte tutte con lo stesso indirizzo di default con conseguente riduzione del loro costo.
In modo del tutto indipendente, il processo passa dal blocco 536 al blocco 538 appena si manifesta un evento (di verifica) che innesca una verifica del sistema di illuminazione. Ad esempio, ci? avviene periodicamente (ad esempio, ogni notte quando il supermercato ? chiuso) o in risposta a una corrispondente richiesta di verifica inserita dall?operatore tramite il modulo di I/O (ricevuto dal gestore lampade attraverso l?interfaccia I/O). In risposta a ci?, il gestore lampade comanda il trasmettitore a inviare (tramite l?interfaccia interruttore) un comando di verifica alle lampade; il comando di verifica ha l?intestazione uguale al valore generale. Un ciclo ? quindi eseguito un numero di volte uguale a quello dei portalampada per processare eventuali corrispondenti risposte al comando di verifica. Il ciclo inizia al blocco 540, in cui il gestore lampade prende in considerazione un portalampada (corrente), partendo dal primo in ordine crescente di indirizzo (come indicato nella tabella di configurazione). Il gestore lampade al blocco 542 determina il tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo del portalampada, aggiungendo il valore base (Tb) al tempo di ritardo della precedente iterazione del ciclo, impostato inizialmente al tempo di servizio (Ts); come sopra, il gestore lampade misura quindi la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) per tale tempo di ritardo, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di funzionamento). Appena terminato il tempo di ritardo, il gestore lampade al blocco 544 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) nell?intervallo di misura, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di risposta). Il gestore lampade al blocco 546 confronta la corrente di risposta con la corrente di funzionamento per determinare la risposta al comando di verifica da parte dell?eventuale lampada montata sul portalampada. Il flusso di attivit? di divide al blocco 548 in accordo con la risposta ricevuta. Se la risposta al comando di verifica ha il valore logico falso, ci? significa che il portalampada ? malfunzionante, in quanto la lampada ? guasta o il portalampada ? vuoto. In questo caso, il gestore lampade al blocco 550 aggiunge l?indirizzo del portalampada (malfunzionante) a una lista di malfunzionamento in una corrispondente variabile (inizialmente vuota). Il processo continua quindi al blocco 552; lo stesso punto ? raggiunto direttamente anche dal blocco 548 se la risposta al comando di verifica ha il valore logico vero, indicante che la lampada montata sul portalampada funziona correttamente. In entrambi i casi, il gestore lampade verifica se un ultimo portalampada ? stato processato. In caso negativo, il processo ritorna al blocco 540 per ripetere le stesse operazioni sul portalampada con l?indirizzo immediatamente successivo (come indicato nella tabella di configurazione). Al contrario, una volta che tutti i portalampada sono stati processati, il ciclo ? terminato discendendo nel blocco 554. A questo punto, il gestore lampade invia una notifica dell?esito della verifica (tramite l?interfaccia I/O) all?operatore; l?esito della verifica indica che il sistema di illuminazione funziona correttamente se la lista malfunzionamenti ? vuota, mentre esso indica gli indirizzi dei portalampada malfunzionanti compresi nella corrispondente lista in caso contrario. Il processo ritorna quindi al blocco 536 in attesa di un?ulteriore evento di verifica. La verifica sopra descritta ? del tutto automatica, per cui pu? essere eseguita anche molto frequentemente senza alcun aggravio di costi. Ci? consente all?operatore di intervenire prontamente in caso di malfunzionamenti (ad esempio, montando nuove lampade come sopra sui portalampada malfunzionanti).
In modo del tutto indipendente, il processo passa dal blocco 556 al blocco 558 ogniqualvolta l?operatore inserisce una richiesta di modifica tramite il modulo di I/O (ricevuto dal gestore lampade attraverso l?interfaccia I/O). Ad esempio, la richiesta di modifica ? usata per impostare l?intensit? o il colore della luce emessa dalle lampade, per accendere o spegnere le lampade, per impostare effetti luminosi delle lampade (in termini di variazione di intensit?/colore nel tempo) e cos? via, sia a livello globale per tutte le lampade sia a livello individuale per una lampada selezionata. In risposta a ci?, il gestore lampade comanda il trasmettitore a inviare (tramite l?interfaccia interruttore) un corrispondente comando di modifica alle lampade; il comando di modifica ha l?intestazione nulla se la richiesta di modifica riguarda tutte le lampade o uguale all?indirizzo della lampada selezionata fornito con la richiesta di modifica al contrario, ed eventualmente uno o pi? parametri relativi alla modifica desiderata anche essi forniti con la richiesta di modifica (ad esempio, un codice che identifica l?intensit? della luce in termini percentuali rispetto a un valore massimo, il colore della luce, l?effetto luminoso e cos? via). Un ciclo come sopra ? quindi eseguito un numero di volte uguale a quello dei portalampada rilevanti, ossia, dal primo all?ultimo in ordine crescente di indirizzo (come indicato nella tabella di configurazione) se la richiesta di modifica riguarda tutte le lampade o solo per quello corrispondente alla lampada selezionata al contrario. Il ciclo inizia al blocco 560, in cui il gestore lampade prende in considerazione un portalampada (corrente), partendo dal primo rilevante in ordine crescente di indirizzo. Il gestore lampade al blocco 562 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) per il tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo del portalampada, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di funzionamento). Appena terminato il tempo di ritardo, il gestore lampade al blocco 564 misura la corrente assorbita dalle lampade (tramite l?interfaccia sensore) nell?intervallo di misura, e calcola quindi un suo valore medio (corrente di risposta). Il gestore lampade al blocco 566 confronta la corrente di risposta con la corrente di funzionamento per determinare la risposta al comando di modifica da parte dell?eventuale lampada montata sul portalampada. Il flusso di attivit? di divide al blocco 568 in accordo con la risposta ricevuta. Se la risposta al comando di modifica ha il valoro logico falso, ci? significa che esso ? fallito, in quanto non ? stato eseguito dalla corrispondente lampada o il portalampada ? vuoto. In questo caso, il gestore lampade al blocco 570 aggiunge l?indirizzo del portalampada (fallito) a una lista di fallimenti in una corrispondente variabile (inizialmente vuota). Il processo continua quindi al blocco 572; lo stesso punto ? raggiunto direttamente anche dal blocco 570 se la risposta al comando di modifica ha il valore logico vero, indicante che il comando di modifica ? stato eseguito correttamente. In entrambi i casi, il gestore lampade verifica se un ultimo portalampada rilevante ? stato processato (sempre vero nel caso di uno solo). In caso negativo, il processo ritorna al blocco 560 per ripetere le stesse operazioni sul portalampada rilevante con l?indirizzo immediatamente successivo (come indicato nella tabella di configurazione). Al contrario, una volta che tutti i portalampada rilevanti sono stati processati, il ciclo ? terminato discendendo nel blocco 574. A questo punto, il gestore lampade invia una notifica dell?esito della modifica (tramite l?interfaccia I/O) all?operatore; l?esito della modifica indica che essa ha avuto successo se la lista fallimenti ? vuota, mentre esso indica gli indirizzi dei portalampada falliti compresi nella corrispondente lista in caso contrario. Il processo ritorna quindi al blocco 556 in attesa di un?ulteriore evento di modifica.
Passando alla corsia dell?unit? di controllo di una generica lampada, essa passa dal cerchio nero di partenza 576 al blocco 578 alla sua accensione, in conseguenza dell?alimentazione fornita dal dispositivo di gestione al blocco 504. A questo punto, il controllore lampada controlla il funzionamento della lampada in accordo con i suoi parametri di funzionamento estratti dalla tabella di configurazione (tramite l?interfaccia modulatore e l?interfaccia sensore), ad esempio, accendendo la lampada con una certa intensit?/colore della luce, impostando un certo effetto luminoso e cos? via.
Un ciclo ? quindi eseguito continuamente per processare i comandi inviati alla lampada. Il ciclo inizia al blocco 580, in cui il ricevitore monitora gli attraversamenti dello zero da parte della tensione di alimentazione (notificati dall?interfaccia rilevatore) in intervalli di monitoraggio aventi una durata uguale a met? del periodo della tensione di alimentazione (predefinito o misurato inizialmente) e centrati attorno all?istante in cui esso dovrebbe avvenire. Il ricevitore registra gli attraversamenti dello zero in 2 periodi della tensione di alimentazione (4 intervalli di monitoraggio). Il ricevitore al blocco 582 decodifica l?eventuale bit inviato dal gestore lampade. In particolare, il ricevitore assegna al bit il valore 1 se sono stati registrati gli attraversamenti dello zero in tutti i 4 intervalli di monitoraggio (tensione di alimentazione non-interrotta nei 2 periodi) o il valore 0 se sono stati registrati gli attraversamenti dello zero solo nei primi 2 intervalli di monitoraggio (tensione di alimentazione non-interrotta nel primo periodo e interrotta nel secondo periodo), mentre in tutti gli altri casi il ricevitore assegna al bit un valore nullo (in quanto non ? decodificato alcun suo valore valido). Il ricevitore al blocco 584 aggiunge il bit al registro comando, inizialmente con tutte le voci al valore nullo (scrivendolo in una sua voce di testa dopo avere fatto scorrere il suo contenuto di una voce verso una voce di coda con ci? perdendo il contenuto della stessa). Il ricevitore al blocco 586 verifica se il contenuto del registro comando decodifica un comando valido; ci? si verifica quando il primo bit contiene il carattere di inizio (0), gli ultimi 2 bit contengono il carattere di fine (11) e gli altri 8 bit contengono un comando valido. In caso negativo, il processo ritorna al blocco 580 per ripetere le stesse operazioni continuamente. Al contrario, il processo discende al blocco 588; in particolare, ci? accade in risposta all?invio (da parte del dispositivo di gestione) del comando di interrogazione al blocco 508, del comando di impostazione al blocco 522, del comando di verifica al blocco 538 o del comando di modifica al blocco 558. In tale caso, il ricevitore estrae il comando dal corrispondente registro (bit 2-9), lo passa al controllore lampada e svuota (reset) il registro comando impostando nuovamente tutte le sue voci al valore nullo. Il gestore lampada al blocco 590 verifica se la lampada ? la destinataria del comando; ci? avviene quando l?indirizzo contenuto nell?intestazione ? uguale all?indirizzo memorizzato nella tabella di configurazione oppure ? uguale al valore generale. In caso negativo, il processo ritorna al blocco 580 per ripetere le stesse operazioni continuamente. Al contrario, il controllore lampada al blocco 592 esegue un?eventuale azione compresa in un?operazione corrispondente al comando; ad esempio, nel caso del comando di interrogazione non ? eseguita alcuna azione, nel caso del comando di impostazione l?indirizzo di default nella tabella di configurazione ? sostituito con il nuovo indirizzo estratto dal corpo del comando, nel caso del comando di verifica non ? eseguita alcuna azione, e nel caso del comando di modifica ? eseguita l?azione richiesta (ad esempio, impostando nella tabella di configurazione l?intensit? o il colore della luce emessa dalla lampada, il suo stato accesso/spento, un effetto luminoso e cos? via in accordo con il codice e l?eventuale parametro estratto dal corpo del comando, e quindi modificando il funzionamento della lampada di conseguenza). In ogni caso, l?operazione corrispondente al comando comporta la restituzione al modulo di gestione di una risposta al valore logico vero. A tale scopo, il gestore lampada al blocco 594 attende il tempo di ritardo corrispondente all?indirizzo della lampada (estratto dalla tabella di configurazione), dopodich? comanda il trasmettitore a inviare (tramite l?interfaccia modulatore) il valore logico vero; in particolare, lo stato di accensione della lampada ? variato (accendendola se spenta oppure spegnendola se accesa) per l?intervallo di misura, al termine del quale ? ripristinato il suo stato di accensione precedente. Tale risposta ? cos? ricevuta dal gestore lampade al blocco 514 (per il comando di interrogazione), al blocco 528 (per il comando di impostazione), al blocco 546 (per il comando di verifica) e al blocco 566 (per il comando di modifica). Il processo quindi ritorna al blocco 576 per ripetere le stesse operazioni continuamente.
Modifiche
Naturalmente, al fine di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, una persona esperta del ramo potr? apportare numerose modifiche e varianti logiche e/o fisiche alla presente invenzione. Pi? specificamente, sebbene tale invenzione sia stata descritta con un certo livello di dettaglio con riferimento a una o pi? sue forme di realizzazione, resta inteso che varie omissioni, sostituzioni e cambiamenti nella forma e nei dettagli cos? come altre forme di realizzazione sono possibili. In particolare, diverse forme di realizzazione della presente invenzione possono essere messe in pratica anche senza gli specifici dettagli (come i valori numerici) esposti nella precedente descrizione per fornire una loro pi? completa comprensione; al contrario, caratteristiche ben note possono essere state omesse o semplificate al fine di non oscurare la descrizione con particolari non necessari. Inoltre, ? espressamente inteso che specifici elementi e/o passi di metodo descritti in relazione a ogni forma di realizzazione della presente invenzione possono essere incorporati in qualsiasi altra forma di realizzazione come una normale scelta di progetto. Inoltre, elementi presentati in uno stesso gruppo e diverse forme di realizzazione, esempi o alternative non vanno interpretati come equivalenti de facto l?uno dell?altro (ma sono entit? separate e autonome). In ogni caso, qualsiasi valore numerico dovrebbe essere letto come modificato in accordo con le tolleranze applicabili; in particolare, a meno di diversa indicazione, i termini "sostanzialmente", "circa" "approssimativamente" e simili vanno intesi come entro il 10%, preferibilmente 5% e ancora pi? preferibilmente 1%. Inoltre, ogni intervallo di valori numerici dovrebbe essere inteso come espressamente specificare qualsiasi numero possibile lungo il continuum all'interno dell?intervallo (compresi i suoi estremi). Qualificatori ordinali o altro sono usati meramente come etichette per distinguere elementi con lo stesso nome ma non connotano per s? stessi alcuna priorit?, precedenza od ordine. Inoltre, i termini includere, comprendere, avere, contenere, comportare e simili dovrebbero essere intesi con un significato aperto e non esauriente (ossia, non limitato agli elementi recitati), i termini basato su, dipendente da, in accordo con, secondo, in funzione di e simili dovrebbero essere intesi con un rapporto non esclusivo (ossia, con eventuali ulteriori variabili coinvolte), il termine uno/una dovrebbe essere inteso come uno o pi? elementi (a meno di espressa indicazione contraria), e il termine mezzi per (o qualsiasi formulazione funzionale) dovrebbe essere inteso come qualsiasi struttura adatta o configurata per eseguire la funzione rilevante.
Ad esempio, una forma di realizzazione fornisce un metodo per gestire un sistema di illuminazione. Comunque, il metodo per essere utilizzato per eseguire qualsiasi operazione di gestione (ad esempio, verifica, modifica, misura e cos? via) di qualsiasi sistema di illuminazione (vedasi sotto).
In una forma di realizzazione, il sistema di illuminazione comprende una o pi? lampade. Comunque, le lampade possono essere in qualsiasi numero e di qualsiasi tipo (vedasi sotto).
In una forma di realizzazione, il sistema di illuminazione comprende un dispositivo di gestione delle lampade. Comunque, il dispositivo di gestione pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, microprocessore, microcontrollore e cos? via).
In una forma di realizzazione, le lampade comprendendo corrispondenti sorgenti illuminanti. Comunque, le sorgenti illuminanti possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, ciascuna formata da una o pi? strisce, bulbi, tubi e cos? via).
In una forma di realizzazione, le lampade comprendendo corrispondenti unit? di controllo ciascuna della corrispondente sorgente illuminante. Comunque, le unit? di controllo possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, microprocessore, microcontrollore e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende fornire una alimentazione elettrica dal dispositivo di gestione alle lampade. Comunque, l?alimentazione elettrica pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, in tensione/corrente, alternata, continua, pulsata, di qualsiasi valore e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare uno o pi? comandi dal dispositivo di gestione alle lampade tramite corrispondenti codifiche dei comandi ottenute interrompendo selettivamente l?alimentazione elettrica. Comunque, i comandi possono essere in qualsiasi numero e codificati in qualsiasi modo (ad esempio, a lunghezza fissa/variabile, con o senza caratteri di inizio/fine, con o senza caratteri ridondanti e cos? via) tramite qualsiasi interruzione selettiva dell?alimentazione elettrica (ad esempio, basata su qualsiasi numero di valori ciascuno ottenuto interrompendo o non-interrompendo l?alimentazione elettrica completamente e/o parzialmente, in intervalli di qualsiasi lunghezza e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende monitorare l?alimentazione elettrica da parte dell?unit? di controllo di ciascuna delle lampade per rilevare i comandi in accordo con le corrispondenti codifiche dei comandi. Comunque, l?alimentazione elettrica pu? essere monitorata in qualsiasi modo (ad esempio, individuando gli attraversamenti dello zero, misurando, campionando e cos? via la tensione/corrente di alimentazione) per rilevare i comandi in qualsiasi modo (ad esempio, direttamente, con rilevazione/correzione di eventuali errori e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende eseguire corrispondenti operazioni da parte dell?unit? di controllo di ciascuna delle lampade in risposta al rilevamento dei comandi. Comunque, le operazioni possono essere in qualsiasi numero e di qualsiasi tipo (ad esempio, rispondere, impostare l?indirizzo, modificare il funzionamento, restituire misure e cos? via).
Ulteriori forme di realizzazione forniscono caratteristiche vantaggiose aggiuntive, le quali possono comunque essere del tutto omesse in una implementazione di base.
In particolare, in una forma di realizzazione il metodo comprende fornire l?alimentazione elettrica dal dispositivo di gestione alle lampade di tipo alternato variabile in modo ripetitivo in una sequenza di periodi. Comunque, l?alimentazione elettrica alternata pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, sinusoidale, a onda quadra, a dente di sega, con qualsiasi frequenza e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare i comandi dal dispositivo di gestione alle lampade tramite le corrispondenti codifiche dei comandi ciascuna ottenuta interrompendo o non-interrompendo l?alimentazione elettrica in ciascuno di uno o pi? consecutivi dei suoi periodi. Comunque, i comandi possono essere codificati interrompendo/non-interrompendo l?alimentazione elettrica per un numero qualsiasi di interi periodi della stessa; in ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di eseguire tale operazione su porzioni dei periodi o anche in modo del tutto scorrelato da essi.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare i comandi dal dispositivo di gestione alle lampade tramite le corrispondenti codifiche dei comandi basate su una pluralit? di valori. Comunque, i valori possono essere in qualsiasi numero (ad esempio, 2 in codifica binaria, 16 in codifica esadecimale e cos? via).
In una forma di realizzazione, ciascuno dei valori ? rappresentato da una pluralit? di periodi consecutivi dell?alimentazione elettrica comprendenti almeno uno dei periodi consecutivi in cui l?alimentazione elettrica non ? interrotta. Comunque, ogni valore pu? essere rappresentato da un numero qualsiasi di periodi e pu? comprendere un numero qualsiasi di periodi in cui l?alimentazione elettrica non ? interrotta; in ogni caso, tale vincolo pu? anche essere del tutto assente quando il rischio di spegnimento dell?unit? di controllo ? limitato (ad esempio, se l?alimentazione elettrica ? accumulata in un condensatore con elevata capacit? o l?unit? di controllo ? a bassissimo consumo).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare informazioni dalle unit? di controllo delle lampade al dispositivo di gestione. Comunque, le informazioni possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, risposte ai comandi, segnali di presenza (heartbeat), dati misurati e cos? via); in ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di avere una comunicazione solo uni-direzionale (dal dispositivo di gestione alle lampade o viceversa).
In una forma di realizzazione, le informazioni sono inviate tramite corrispondenti codifiche delle informazioni ottenute variando selettivamente una condizione di funzionamento delle corrispondenti sorgenti illuminanti. Comunque, le informazioni possono essere codificate in qualsiasi modo (ad esempio, con qualsiasi lunghezza fissa/variabile, con o senza caratteri di inizio/fine, con o senza caratteri ridondanti e cos? via) tramite qualsiasi variazione della condizione di funzionamento (ad esempio, basata su qualsiasi numero di valori ciascuno ottenuto accendendo/spegnendo o variando la luminosit? di ogni sorgente illuminante, in intervalli di qualsiasi lunghezza e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende monitorare un assorbimento di potenza delle lampade da parte del dispositivo di gestione per rilevare le informazioni in accordo con le corrispondenti codifiche delle informazioni. Comunque, l?assorbimento di potenza pu? essere monitorato in qualsiasi modo (ad esempio, misurando la corrente/tensione in una serie di intervalli con ritardi dai comandi dipendenti dagli indirizzi delle lampade, in un unico intervallo con ritardo fisso dai comandi, continuamente, calcolando qualsiasi valore statistico di tendenza centrale di una pluralit? di misurazioni, come la loro media, mediana, moda e simili, oppure tramite un?unica misurazione della potenza assorbita, e cos? via) per rilevare i comandi in qualsiasi modo (ad esempio, direttamente, con rilevazione/correzione di eventuali errori e cos? via).
In ogni caso, tale modalit? di invio delle informazioni basato sulla variazione selettiva della condizione di funzionamento pu? essere implementata a se stante, anche indipendentemente dall?invio dei comandi basato sull?interruzione selettiva dell?alimentazione elettrica.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare le informazioni dall?unit? di controllo di ciascuna delle lampade al dispositivo di gestione tramite le corrispondenti codifiche delle informazioni basate su un primo valore logico e su un secondo valore logico, il primo valore logico essendo rappresentato da un mantenimento di una condizione accesa o di una condizione spenta della corrispondente sorgente illuminante e il secondo valore logico essendo rappresentato da una commutazione tra la condizione accesa e la condizione spenta della corrispondente sorgente illuminante. Comunque, l?accensione e lo spegnimento delle sorgenti illuminanti possono essere rilevati in qualsiasi modo (ad esempio, confrontando l?assorbimento di potenza attuale con un suo valore precedente determinato in qualsiasi modo, sia uguale sia diverso rispetto a sopra, e cos? via). In ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di inviare i comandi con tutte le lampade in una stessa condizione nota (ad esempio, spente) e quindi verificare se una variazione dell?assorbimento di potenza supera una soglia predefinita.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare le informazioni dalle unit? di controllo delle lampade al dispositivo di gestione comprendenti corrispondenti risposte a ciascuno dei comandi. Comunque, le risposte possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, vero/falso, un codice di ritorno, un valore e cos? via); in ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di prevedere risposte di altro tipo (ad esempio, visive per l?operatore) o anche comandi senza alcun riscontro.
In una forma di realizzazione, il sistema di illuminazione comprende una pluralit? di dette lampade aventi corrispondenti indirizzi. Comunque, gli indirizzi possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, numeri progressivi, codici e cos? via) e possono essere associati alle lampade in qualsiasi modo (ad esempio, memorizzati nelle stesse, memorizzate nei corrispondenti portalampada e cos? via). In ogni caso, un?implementazione di base senza la possibilit? di indirizzare le lampade non ? esclusa.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende restituire le corrispondenti risposte a ciascuno dei comandi dalle unit? di controllo delle lampade al dispositivo di gestione tramite le corrispondenti codifiche delle informazioni ottenute variando selettivamente la condizione di funzionamento delle corrispondenti sorgenti illuminanti in intervalli di tempo disgiunti aventi corrispondenti ritardi dal rilevamento del comando dipendenti dagli indirizzi delle lampade. Comunque, i ritardi possono essere determinati in qualsiasi modo (ad esempio, applicando qualsiasi formula lineare o non-lineare basata sugli indirizzi se numerici, recuperandoli da una corrispondente tabella tramite gli indirizzi di qualsiasi tipo e cos? via) cos? da risultare disgiunti in qualsiasi modo (ad esempio, consecutivi senza soluzione di continuit?, separati da un certo intervallo di tempo e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende monitorare l?assorbimento di potenza delle lampade da parte del dispositivo di gestione per rilevare le risposte delle unit? di controllo delle lampade a ciascuno dei comandi in ulteriori intervalli di tempo aventi ulteriori ritardi dall?invio del comando corrispondenti agli indirizzi delle lampade. Comunque, gli ulteriori ritardi possono essere determinati in qualsiasi modo (ad esempio, tenendo conto del tempo di servizio predefinito o determinato dinamicamente, e cos? via).
In una forma di realizzazione, le unit? di controllo delle lampade comprendono corrispondenti memorie non-volatili che memorizzano i corrispondenti indirizzi delle lampade. Comunque, le memorie possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, E<2>PROM, flash, ovoniche e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare un comando di impostazione di detti comandi dal dispositivo di gestione alle lampade in risposta al montaggio nel sistema di illuminazione di una nuova delle lampade avente un valore predefinito dell?indirizzo. Comunque, il valore predefinito dell?indirizzo pu? essere di qualsiasi tipo e il montaggio della nuova lampada pu? essere determinato in qualsiasi modo (ad esempio, notificato manualmente da parte dell?operatore tramite una corrispondente richiesta, rilevato automaticamente dal dispositivo di gestione in risposta al ricevimento della risposta di interrogazione al comando di interrogazione inviato continuamente, come ogni 5-10 minuti, e cos? via).
In una forma di realizzazione, il comando di impostazione ? indicativo del valore predefinito dell?indirizzo e comprende un nuovo valore dell?indirizzo uguale a un primo valore libero degli indirizzi nel sistema di illuminazione. Comunque, il valore predefinito dell?indirizzo pu? essere indicato in qualsiasi modo (ad esempio, contenuto esplicitamente nel comando di impostazione, associato implicitamente al comando di impostazione e cos? via) e il primo valore libero pu? essere determinato in qualsiasi modo (ad esempio, tramite una tabella che memorizza gli indirizzi assegnati, interrogando le lampade per determinare i loro indirizzi e cos? via). In ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di programmare la nuova lampada con il nuovo indirizzo prima di montarla nel sistema di illuminazione.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende eseguire un?operazione di impostazione di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di impostazione da parte dell?unit? di controllo di ciascuna delle lampade avente l?indirizzo uguale all?indirizzo indicato dal comando di impostazione, l?operazione di impostazione comprendendo sostituire l?indirizzo nella corrispondente memoria con l?indirizzo contenuto nel comando di impostazione. Comunque, l?operazione di impostazione pu? essere eseguita in qualsiasi modo (ad esempio, con o senza restituzione di risposta, e cos? via).
In ogni caso, tale impostazione dinamica degli indirizzi pu? essere implementata a se stante, anche indipendentemente dall?invio dei comandi basato sull?interruzione selettiva dell?alimentazione elettrica e/o dall?invio delle informazioni basato sulla variazione selettiva della condizione di funzionamento.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare un comando di interrogazione di detti comandi dal dispositivo di gestione alle lampade, il comando di interrogazione essendo indicativo del valore predefinito dell?indirizzo. Comunque, il valore predefinito dell?indirizzo pu? essere indicato in qualsiasi modo (sia uguale sia diverso rispetto al comando di impostazione); inoltre, il comando di interrogazione pu? essere inviato in risposta a qualsiasi evento (ad esempio, una richiesta inserita manualmente dall?operatore dopo il montaggio della nuova lampada, una rilevazione automatica del montaggio della nuova lampada determinato da un sensore di presenza di ogni portalampada, periodicamente e cos? via), o pu? anche essere del tutto omesso.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende eseguire un?operazione di interrogazione di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di interrogazione da parte dell?unit? di controllo di ciascuna delle lampade avente l?indirizzo uguale all?indirizzo indicato dal comando di interrogazione, l?operazione di interrogazione comprendendo restituire una risposta di interrogazione di dette risposte dall?unit? di controllo della lampada al dispositivo di gestione. Comunque, la risposta di interrogazione pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, una semplice conferma, comprendente l?indirizzo della lampada, e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare il comando di impostazione dal dispositivo di gestione alle lampade in risposta al rilevamento della risposta di interrogazione. Comunque, qualsiasi operazione pu? essere eseguita in assenza della risposta di interrogazione o in caso di suo contento errato (ad esempio, notificando un errore all?operatore o anche non facendo nulla); in ogni caso, la possibilit? non ? esclusa di inviare il comando di impostazione direttamente senza alcun comando di interrogazione.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende inviare un comando di verifica di detti comandi alle lampade. Comunque, il comando di verifica pu? essere inviato in qualsiasi momento (ad esempio, periodicamente con qualsiasi frequenza, in risposta a una corrispondente richiesta locale/remota e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende eseguire un?operazione di verifica di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di verifica da parte dell?unit? di controllo di ciascuna delle lampade, l?operazione di verifica comprendendo restituire una risposta di verifica di dette risposte dall?unit? di controllo della lampada al dispositivo di gestione. Comunque, la risposta di verifica pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, una semplice conferma, comprendente l?indirizzo della lampada, e cos? via).
In una forma di realizzazione, il metodo comprende determinare un malfunzionamento di ciascuna delle lampade da parte del dispositivo di gestione in assenza del rilevamento della risposta di verifica dalla lampada. Comunque, il rilevamento del malfunzionamento pu? innescare qualsiasi azione (ad esempio, una corrispondente notifica locale/remota, e cos? via).
In generale, considerazioni analoghe si applicano se la stessa soluzione ? implementata con un metodo equivalente (usando passi simili con le stesse funzioni di pi? passi o loro porzioni, rimovendo alcuni passi non essenziali o aggiungendo ulteriori passi opzionali); inoltre, i passi possono essere eseguiti in ordine diverso, in parallelo o sovrapposti (almeno in parte).
Una forma di realizzazione fornisce un sistema di illuminazione per eseguire il metodo di cui sopra, il quale sistema di illuminazione comprende dette lampade comprendenti dette corrispondenti sorgenti illuminanti e unit? di controllo per monitorare l?alimentazione elettrica (per rilevare i comandi) e per eseguire le corrispondenti operazioni, e detto dispositivo di gestione per fornire l?alimentazione elettrica e per inviare i comandi. Comunque, il sistema di illuminazione pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, per espositori, culture idroponiche, musei, mostre e cos? via).
Una forma di realizzazione fornisce un apparato per illuminazione per l?uso nel sistema di illuminazione di cui sopra, il quale apparato per illuminazione comprende il dispositivo di gestione e corrispondenti portalampada per montare le lampade. Comunque, i portalampada possono essere di qualsiasi tipo (ad esempio, con attacco a innesco, a scatto, a baionetta, a vite e cos? via).
Una forma di realizzazione fornisce un espositore di prodotti comprendente il sistema di illuminazione di cui sopra. Comunque, l?espositore pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, un banco frigo, uno scaffale, una vetrina e simili per prodotti qualsiasi, come prodotti alimentari, di abbigliamento, libri e cos? via).
Una forma di realizzazione fornisce una lampada per l?uso nel sistema di illuminazione di cui sopra, la cui lampada comprende le corrispondenti sorgente illuminante e unit? di controllo. Comunque, la lampada pu? essere di qualsiasi tipo (ad esempio, a LED, alogena, a fluorescenza, a elettroluminescenza e cos? via), con eventuali ulteriori funzionalit? (ad esempio, un trasmettitore senza-fili, come di tipo BLE, per implementare una funzione di segnalazione (beacon), con sensori per raccogliere informazioni, come di temperatura, umidit? e/o consumo, e cos? via).
In generale, considerazioni analoghe si applicano se il sistema di illuminazione, l?apparato per illuminazione, l?espositore e la lampada ciascuno ha una diversa struttura o comprende componenti equivalenti o ha altre caratteristiche di funzionamento. In ogni caso, qualsiasi suo componente pu? essere separato in pi? elementi, o due o pi? componenti possono essere combinati in un singolo elemento; inoltre, ogni componente pu? essere replicato per supportare l?esecuzione delle corrispondenti operazioni in parallelo. Inoltre, a meno di indicazione contraria, qualsiasi interazione tra diversi componenti generalmente non necessita di essere continua, e pu? essere sia diretta sia indiretta tramite uno o pi? intermediari.
Una forma di realizzazione fornisce un programma per elaboratore configurato per provocare il dispositivo di gestione di cui sopra a realizzare i corrispondenti passi del metodo quando il programma per elaboratore ? eseguito sul dispositivo di gestione.
Una forma di realizzazione fornisce un prodotto programma per elaboratore comprendente un supporto di memorizzazione leggibile da elaboratore che ingloba il programma per elaboratore di cui sopra, il programma per elaboratore essendo caricabile in una memoria di lavoro del dispositivo di gestione con ci? configurando il dispositivo di gestione a realizzare i corrispondenti passi del metodo.
Una forma di realizzazione fornisce un programma per elaboratore configurato per provocare l?unit? di controllo della lampada di cui sopra a realizzare i corrispondenti passi del metodo quando il programma per elaboratore ? eseguito sull?unit? di controllo di una lampada di cui sopra.
Una forma di realizzazione fornisce un prodotto programma per elaboratore comprendente un supporto di memorizzazione leggibile da elaboratore che ingloba il programma per elaboratore di cui sopra, il programma per elaboratore essendo caricabile in una memoria di lavoro dell?unit? di controllo della lampada con ci? configurando l?unit? di controllo a realizzare i corrispondenti passi del metodo.
In ogni caso, considerazioni simili si applicano se ciascun programma ? strutturato in modo diverso, o se sono previsti moduli o funzioni aggiuntivi. Il programma pu? assumere qualsiasi forma adatta ad essere usata dal corrispondente sistema di computazione (dispositivo di gestione o unit? di controllo della lampada), con ci? configurando il sistema di computazione a eseguire le operazioni desiderate; in particolare, il programma pu? essere in forma di software esterno o residente, firmware, o micro-codice (sia in codice oggetto sia in codice sorgente), ad esempio, da compilare o interpretare. Inoltre, ? possibile fornire il programma su un qualsiasi supporto di memorizzazione leggibile da elaboratore; il supporto di memorizzazione ? un qualsiasi supporto tangibile (diverso da segnali transitori per se) che pu? mantenere e memorizzare istruzioni per l?uso da parte del sistema di computazione. Ad esempio, il supporto di memorizzazione pu? essere di tipo elettronico, magnetico, ottico, elettromagnetico, a infrarossi, o a semiconduttore; esempi di tale supporto di memorizzazione sono dischi fissi (dove il programma pu? essere precaricato), dischi rimovibili, chiavette di memoria (ad esempio, USB), e simili. Il programma pu? essere scaricato sul sistema di computazione dal supporto di memorizzazione o via una rete (ad esempio, Internet, una rete geografica e/o una rete locale comprendente cavi di trasmissione, fibre ottiche, connessioni senza filo, dispositivi di rete). In ogni caso, la soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione si presta ad essere implementata anche con una struttura hardware (ad esempio, da circuiti elettronici integrati in una o pi? piastrine di materiale semiconduttore), o con una combinazione di software e hardware opportunamente programmati o in altro modo configurati.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo (500) per gestire un sistema di illuminazione (120) comprendente una o pi? lampade (130) e un dispositivo di gestione (135) delle lampade (130), le lampade (130) comprendendo corrispondenti sorgenti illuminanti (355) e unit? di controllo (360) ciascuna della corrispondente sorgente illuminante (355), in cui il metodo comprende (500): fornire (504) una alimentazione elettrica dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130), inviare (508,522,538,554) uno o pi? comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) tramite corrispondenti codifiche dei comandi ottenute interrompendo selettivamente l?alimentazione elettrica, monitorare (576-584) l?alimentazione elettrica da parte dell?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130) per rilevare i comandi in accordo con le corrispondenti codifiche dei comandi, ed eseguire (588) corrispondenti operazioni da parte dell?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130) in risposta al rilevamento dei comandi.
  2. 2. Il metodo (500) secondo al rivendicazione 1, in cui il metodo (500) comprende: fornire (504) l?alimentazione elettrica dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) di tipo alternato variabile in modo ripetitivo in una sequenza di periodi, e inviare (508,522,538,554) i comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) tramite le corrispondenti codifiche dei comandi ciascuna ottenuta interrompendo o non-interrompendo l?alimentazione elettrica in ciascuno di uno o pi? consecutivi dei suoi periodi.
  3. 3. Il metodo (500) secondo al rivendicazione 2, in cui il metodo (500) comprende: inviare (508,522,538,554) i comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) tramite le corrispondenti codifiche dei comandi basate su una pluralit? di valori ciascuno rappresentato da una pluralit? di periodi consecutivi dell?alimentazione elettrica comprendenti almeno uno dei periodi consecutivi in cui l?alimentazione elettrica non ? interrotta.
  4. 4. Il metodo (500) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il metodo (500) comprende: inviare (590) informazioni dalle unit? di controllo (360) delle lampade (130) al dispositivo di gestione (135) tramite corrispondenti codifiche delle informazioni ottenute variando selettivamente una condizione di funzionamento delle corrispondenti sorgenti illuminanti (355), e monitorare (510-514,524-528,542-546,558-562) un assorbimento di potenza delle lampade da parte del dispositivo di gestione (135) per rilevare le informazioni in accordo con le corrispondenti codifiche delle informazioni.
  5. 5. Il metodo (500) secondo la rivendicazione 4, in cui il metodo (500) comprende: inviare (590) le informazioni dall?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130) al dispositivo di gestione (135) tramite le corrispondenti codifiche delle informazioni basate su un primo valore logico e su un secondo valore logico, il primo valore logico essendo rappresentato da un mantenimento di una condizione accesa o di una condizione spenta della corrispondente sorgente illuminante (355) e il secondo valore logico essendo rappresentato da una commutazione tra la condizione accesa e la condizione spenta della corrispondente sorgente illuminante (355).
  6. 6. Il metodo (500) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il metodo (500) comprende: inviare (590) le informazioni dalle unit? di controllo (360) delle lampade (130) al dispositivo di gestione (135) comprendenti corrispondenti risposte a ciascuno dei comandi.
  7. 7. Il metodo (500) secondo la rivendicazione 6, in cui il sistema di illuminazione (120) comprende una pluralit? di dette lampade (130) aventi corrispondenti indirizzi, il metodo (500) comprendendo: restituire (590) le corrispondenti risposte a ciascuno dei comandi dalle unit? di controllo (360) delle lampade (130) al dispositivo di gestione (135) tramite le corrispondenti codifiche delle informazioni ottenute variando selettivamente la condizione di funzionamento delle corrispondenti sorgenti illuminanti (355) in intervalli di tempo disgiunti aventi corrispondenti ritardi dal rilevamento del comando dipendenti dagli indirizzi delle lampade (130), e monitorare (510-514,524-528,542-546,558-562) l?assorbimento di potenza delle lampade da parte del dispositivo di gestione (135) per rilevare le risposte delle unit? di controllo (360) delle lampade (130) a ciascuno dei comandi in ulteriori intervalli di tempo aventi ulteriori ritardi dall?invio del comando corrispondenti agli indirizzi delle lampade (130).
  8. 8. Il metodo (500) secondo al rivendicazione 7, in cui le unit? di controllo (360) delle lampade (130) comprendono corrispondenti memorie non-volatili (380) che memorizzano i corrispondenti indirizzi delle lampade (130), il metodo (500) comprendendo: inviare (522) un comando di impostazione di detti comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) in risposta al montaggio nel sistema di illuminazione (120) di una nuova delle lampade (130) avente un valore predefinito dell?indirizzo, il comando di impostazione essendo indicativo del valore predefinito dell?indirizzo e comprendendo un nuovo valore dell?indirizzo uguale a un primo valore libero degli indirizzi nel sistema di illuminazione (120), ed eseguire (588) un?operazione di impostazione di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di impostazione da parte dell?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130) avente l?indirizzo uguale all?indirizzo indicato dal comando di impostazione, l?operazione di impostazione comprendendo sostituire l?indirizzo nella corrispondente memoria (380) con l?indirizzo contenuto nel comando di impostazione.
  9. 9. Il metodo (500) secondo la rivendicazione 8, in cui il metodo (500) comprende: inviare (508) un comando di interrogazione di detti comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130), il comando di interrogazione essendo indicativo del valore predefinito dell?indirizzo, eseguire (588) un?operazione di interrogazione di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di interrogazione da parte dell?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130) avente l?indirizzo uguale all?indirizzo indicato dal comando di interrogazione, l?operazione di interrogazione comprendendo restituire una risposta di interrogazione di dette risposte dall?unit? di controllo (360) della lampada (130) al dispositivo di gestione (135), e inviare (522) il comando di impostazione dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130) in risposta al rilevamento della risposta di interrogazione.
  10. 10. Il metodo (500) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui il metodo (500) comprende: inviare (538) un comando di verifica di detti comandi dal dispositivo di gestione (135) alle lampade (130), eseguire (588) un?operazione di verifica di dette operazioni in risposta al rilevamento del comando di verifica da parte dell?unit? di controllo (360) di ciascuna delle lampade (130), l?operazione di verifica comprendendo restituire una risposta di verifica di dette risposte dall?unit? di controllo (360) della lampada (130) al dispositivo di gestione (135), e determinare (550) un malfunzionamento di ciascuna delle lampade (130) da parte del dispositivo di gestione (135) in assenza del rilevamento della risposta di verifica dalla lampada (130).
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US20110210670A1 (en) * 2008-11-13 2011-09-01 Koninklijke Philips Electronics N.V. LIGHTING SYSTEM WITH A PLURALITY OF LEDs
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