IT202000002131U1 - Monoblocco a tampone da installare su celle, armadi e altri ambienti confinati, per la sanificazione e disinfezione di oggetti, prodotti, materiali , alimenti e dell’aria in essi contenuti. monoblocco con unita’interne, ad integrazione combinata, di lavaggio ad aria ultra-filtrata, di ozonizzazione e di emissione radiazione ultravioletta germicida. - Google Patents

Monoblocco a tampone da installare su celle, armadi e altri ambienti confinati, per la sanificazione e disinfezione di oggetti, prodotti, materiali , alimenti e dell’aria in essi contenuti. monoblocco con unita’interne, ad integrazione combinata, di lavaggio ad aria ultra-filtrata, di ozonizzazione e di emissione radiazione ultravioletta germicida. Download PDF

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IT202000002131U1
IT202000002131U1 IT202020000002131U IT202000002131U IT202000002131U1 IT 202000002131 U1 IT202000002131 U1 IT 202000002131U1 IT 202020000002131 U IT202020000002131 U IT 202020000002131U IT 202000002131 U IT202000002131 U IT 202000002131U IT 202000002131 U1 IT202000002131 U1 IT 202000002131U1
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Description

Descrizione a corredo di una domanda di Brevetto per invenzione industriale per il trovato avente titolo
?MONOBLOCCO A TAMPONE DA INSTALLARE SU CELLE, ARMADI E ALTRI AMBIENTI CONFINATI, PER LA SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE DI OGGETTI, PRODOTTI, MATERIALI , ALIMENTI E DELL?ARIA IN ESSI CONTENUTI . MONOBLOCCO CON UNITA? INTERNE, AD INTEGRAZIONE COMBINATA, DI LAVAGGIO AD ARIA ULTRA-FILTRATA, DI OZONIZZAZIONE E DI EMISSIONI RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA GERMICIDA. IL MONOBLOCCO E? CONTROLLATO DA LOGICA PROGRAMMABILE INTELLIGENTE PER LA GESTIONE DEI CICLI DI SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE CON INTEGRAZIONE AUTOMATIZZATA A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DEGLI OGGETTI, PRODOTTI, MATERIALI, ALIMENTI E DELL?ARIA DA TRATTARE E DEL LIVELLO DI CONTAMINAZIONE E ABBATTIMENTO DEL CARICO MICROBICO RILEVATO ?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un monoblocco da installare, a tampone, su celle, armadi e altri ambienti confinati per la sanificazione e disinfezione di oggetti, prodotti, materiali, alimenti e dell?aria in essi contenuti (in seguito, l?interno delle celle, armadi e altri ambienti confinati, viene denominato, ?camera?).
Il monoblocco ? costituito da una intelaiatura e da una carrozzeria in grado di assicurare una adeguata resistenza e robustezza ed una installazione rapida e sicura per tamponare, aperture o fori, su ogni tipo di piano / basamento di celle, armadi o sulle partizioni orizzontali o verticali di altri ambienti confinati.
All?interno del monoblocco sono alloggiati gli impianti e le componenti necessarie al funzionamento combinato dei processi di sanificazione e disinfezione. Gli impianti e le componenti identificano le seguenti 10 (diedi) unita: unit? di aspirazione ed unit? di espulsione aria con rispettivi moduli di filtraggio e ultra filtraggio, unit? circuito ausiliario di aria compressa in aspirazione ed in espulsione con sistema venturi; unit? di lavaggio ad aria con ugello nebulizzatore collegato all?impianto ingresso disinfettanti ausiliario, unit? di generazione ozono, unit? sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette, unit? quadro elettrico, PLC e/o logica programmabile PC, unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi, unit? di sicurezza interblocco porte e , infine, unit? di comando e controllo remoto.
All?esterno del monoblocco, trovano alloggiamento, gli attacchi di servizio per collegamento del tubo di aspirazione, del tubo di espulsione e del tubo grigliafondo di espulsione ausiliario, dell?attacco aria compressa dell?attacco liquido disinfettante, oltre alla presa per l?alimentazione elettrica delle componenti attive e le prese connessioni per l?unit? di comando e controllo remoto (ad esempio console, monitor touchscreen) e per l?unit? di sicurezza interblocco porte.
Nel basamento del monoblocco sono presenti le aperture o fori del sistema di accoppiamento, ermeticamente sigillato e schermato, per appoggio a tampone, sulle corrispondenti aperture o fori della cella, dell?armadio o della partizione orizzontale o verticale dell?ambiente confinato; tutto questo, per garantire : a) il corretto passaggio e scambio dei fluidi (flussi d?aria, particolato e sostanze) tra monoblocco e camera, senza perdite nell?ambiente circostante; b) il corretto passaggio delle radiazioni ultraviolette emesse dal monoblocco alla camera, senza perdite nell?ambiente circostante; c) il corretto prelievo dei fluidi (flussi d?aria, particolato e sostanze) presenti nella camera per il campionamento, analisi e misure da parte dell?unit? trasduttori qualit? aria e monitoraggio processo.
Come ? noto, sono disponibili sul mercato diverse apparecchiature per la sanificazione e disinfezione che, in genere, utilizzano, distintamente, l?ozono (quali ad esempio generatori di ozono) e le radiazioni ultraviolette (quali ad esempio lampade UVC), tuttavia, queste attrezzature hanno molti inconvenienti.
Il primo inconveniente ? dovuto, alla pericolosit? per l?uomo e per gli animali dell?ozono. L?ozono (formula chimica O3) ? un allotropo di ossigeno che ha tre atomi di ossigeno per molecola, ed ? pertanto molto velenoso per l?uomo e per gli animali, anche se respirato a piccolissime dosi. Difatti, a livello cellulare, i principali effetti tossici dell?ozono sono riconducibili al suo potere ossidativo e quindi alla capacit? di ossidare e perossidare le biomolecole, sia direttamente che indirettamente (Khadre et al., 2001). La tossicit? dell?ozono dipende, inoltre, dalla sua capacit? di ossidare gli amminoacidi alterando irreversibilmente la struttura e la funzione delle proteine. Gli amminoacidi pi? sensibili all?azione sono prolina, istidina, quelli contenenti gruppi tiolici (cisteina e metionina) e gruppi aromatici (fenilalanina, tirosina, triptofano) (Menzel et al., 1971). Inoltre, una delle conseguenze pi? gravi , legate alla formazione e all?attivit? dei radicali liberi , derivanti dall?ozono, ? quella che si esplica a livello del DNA. I radicali liberi producono una serie di lesioni al DNA, causando rotture, distorsioni della doppia elica e legami crociati fra le basi azotate (Roy et al 1981). Ulteriori elementi a sostegno delle pericolosit? dell?ozono vengono individuati nei documenti ?Air Quality Guidelines? (ed. WHO); esposizioni elevate di ozono possono essere fatali per l?uomo. I primi sintomi irritativi sulle mucose oculari e sulle prime vie respiratorie possono sorgere con livelli di ozono dell?ordine di 0,2mg/m3; parimenti, riduzioni transitorie della funzionalit? respiratoria, possono sorgere, a livelli inferiori, a partire da 0,12 mg/m3. In ragione di quanto precede gi? la direttiva sulla ?qualit? dell?aria ambiente e aria pi? Pulit? per l?Europa n. 50/2008 del 21 maggio, fissava i valori limiti e gli obiettivi di qualit? per le concentrazioni degli inquinanti, inserendo l?ozono, tra gli inquinanti pi? pericolosi.
Il secondo inconveniente ? dovuto dalla produzione di sostanze tossiche da parte della maggior parte dei generatori di ozono presenti nel mercato e utilizzati, in genere, per sanificare gli ambienti interni di mezzi di trasporto, di case, uffici, scuole, locali medici, box e altro. Infatti, la generazione di ozono che avviene utilizzando l'aria dell?ambiente, produce reazioni con l'azoto (N) presente, che portano alla produzione di sostanze tossiche come il Diossido di Azoto (NO2), Nitrato (NO3), Triossido di Diazoto (N2O3) e Pentossido di Diazoto (N2O5).
Il terzo inconveniente ? dovuto, alla pericolosit? per l?uomo anche delle radiazioni ultraviolette (UV). Difatti, le radiazioni ultraviolette (UV) fanno parte dello spettro elettromagnetico con intervallo di lunghezza d?onda di 400-100 nm. Le radiazioni ultraviolette, aventi intervallo di lunghezza d?onda di 280-100 nm, sono comunemente nominate onde corte UV (UVC), riescono a modificare il DNA o l?RNA dei microorganismi, impedendo la loro riproduzione. Con una lunghezza d?onda di 254 nm, le radiazioni ultraviolette sono in grado di distruggere i legami molecolari del DNA dei microorganismi, producendo dimeri di timina nel loro DNA e distruggendoli, rendendoli inoffensivi, impedendo la loro crescita ( da qui deriva la funzione cosiddetta germicida degli UVC dell?onda 254 nm). Purtroppo, le radiazioni ultraviolette, oltre a rilevarsi potente germicida , sono molto pericolose per l?uomo. Difatti, come per l?esposizione alle radiazioni ultraviolette naturali del sole, anche l?esposizione alle sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette, comporta notevoli rischi per la salute dell?uomo con potenziali effetti sanitari negativi agli occhi (danno corneale) e soprattutto alla pelle che ne viene colpita direttamente o indirettamente. In ragione di quanto precede, l?Agenzia Internazionale per la ricerca del Cancro (IARC), ha da tempo inserito le radiazioni ultraviolette tra gli agenti cancerogeni per l?uomo; parimenti, anche la WHO dal 2002 ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per informare sulla pericolosit? delle radiazioni ultraviolette anche di origine naturale.
Il quarto inconveniente ? dovuto alla presenza di inquinanti nell?aria dell?ambiente utilizzata nei processi di generazione di ozono. Infatti, la maggior parte dei generatori di ozono presenti nel mercato e utilizzati, in genere, per sanificare gli ambienti interni (ad esempio mezzi di trasporto, case, uffici, scuole, locali medici, box e altro ) sono privi di adeguati sistemi filtranti, di conseguenza, vengono generate numerose sostanze tossiche e cancerogene dovute alla reazione del particolato PM10, PM2.5, VOC, Idrocarburi, ecc. Inoltre, in mancanza di sofisticati essiccatori, l'acqua contenuta nell'aria (umidit?), in reazione con gli ossidi di azoto, produce notevoli quantit? di Acido Nitrico che, tramite il passaggio del flusso d'aria e l'evaporazione dovuta al calore della cella produttrice di ozono, viene disperso nell'ambiente. L? Acido Nitrico ? altamente tossico se inalato, e provoca gravi ustione cutanee e gravi lesioni oculari ; per questo, ? molto pericoloso.
Il quinto inconveniente ? dovuto alla presenza di inquinanti nell?aria ambiente anche nei processi di emissione delle radiazioni ultraviolette. La presenza di inquinanti nell?aria ambiente, diminuisce l?efficacia germicida delle radiazioni ultraviolette (UV) . Difatti, la presenza nell?aria ambiente di inquinanti oltre del particolato PM10, PM2.5, VOC, Idrocarburi, ecc; pu? creare una sorte di scudo di protezione alla carica microbica , inficiando il processo di disinfezione; le radiazioni ultraviolette non riescono a colpire in maniera efficace i legami molecolari del DNA dei microorganismi , rendendoli solo parzialmente inoffensivi e, quindi, non impedendo la loro crescita e riproduzione.
Il sesto inconveniente ? dovuto alla produzione di sostanze tossiche che i processi di sanificazione e di disinfezione generano nell?ambiente trattato, utilizzando, sia i generatori di ozono , sia le sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette. Difatti, oltre agli inconvenienti che precedono, in merito all?utilizzo dell?ozono, purtroppo, anche la maggior parte delle apparecchiature utilizzate come sorgenti di radiazioni ultraviolette producono, a loro volta, ozono, riproponendo, pertanto, tutti gli inconvenienti gi? trattati in precedenza relativi all?utilizzo dell?ozono.
Il settimo inconveniente ? dovuto ai rischi degli operatori durante la sanificazione degli ambienti con generatori di ozono. Difatti, gli operatori, per non essere intossicati dall?ozono, devono essere qualificati e devono utilizzare obbligatoriamente dispositivi di protezione individuali di categoria adeguata, per il corpo intero , per le vie respiratorie e degli occhi, durante l?utilizzo dei generatori di ozono. Successivamente, al termine dei processi di sanificazione, devono rientrare nell?ambiente trattato per far arieggiare abbondantemente l?ambiente trattato, prima di poter far entrare persone o animali; con il rischio di inficiare, e quindi rendere inutile la sanificazione effettuata, qualora l?azione dell?arieggiare, non sia efficace o introduca ancora inquinanti, particolato e altri agenti patogeni.
L?ottavo inconveniente ? dovuto ai rischi durante la disinfezione con apparecchiature di sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette. Difatti, spesso, queste apparecchiature rimangono sempre accese, anche durante i turni di lavoro (esempio nelle cucine, nelle mense, negli asili, nei banchi affettati dei supermercati, nei centri di estetica..,) esponendo il personale e gli ospiti al pericolo continuo di esposizione alle radiazioni ultraviolette, con rischio, non trascurabile, di sviluppare effetti dannosi per la salute, come irritazione agli occhi, foto sensibilizzazioni, foto invecchiamenti, alterazione al sistema immunitario e , nel tempo, cancro alla pelle.
Il nono inconveniente e che i generatori di ozono e le apparecchiature di sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette, per i processi di sanificazione e disinfezione, vengono, in generale, utilizzati, distintamente, o uno o l?altro; escludendo a priori i vantaggi di un abbattimento maggiore del carico microbico qualora l?azione fosse ciclicamente combinata (integrazione combinata). Inoltre, il tempo di utilizzo ? a discrezione dell?esperienza dell?operatore su dati empirici quindi, totalmente, estranei al rigore scientifico; privo di campionamenti e misurazioni di riscontro della purezza dell?aria dell?ambiente trattato e quindi del livello di contaminazione e abbattimento del carico microbico raggiunto anche sugli oggetti presenti.
La presente invenzione permette di eliminare totalmente o di ridurre sostanzialmente i lamentati inconvenienti.
Il monoblocco a tampone installato su celle, armadi o sulle partizioni orizzontali o verticale di altri ambienti confinati, permette di eliminare totalmente : a) la pericolosit? per l?uomo e per gli animali dell?ozono, descritta nel primo inconveniente; b) la produzione di sostanze tossiche prodotte dalle reazioni dell?ozono con l?azoto presente nell?aria dell?ambiente trattato, descritta nel secondo inconveniente; c) la produzione di sostanze tossiche e cancerogene prodotte dalla reazione dell?ozono con gli inquinanti e il particolato presente l?aria dell?ambiente trattato, descritta nel quarto inconveniente; d) la pericolosit? per l?uomo esposto alle sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette (UV), descritta nel terzo inconveniente ; e) la pericolosit? per l?uomo e per gli animali per la produzione di ozono anche dalle sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette, descritta nel sesto inconveniente.
Inoltre, il monoblocco a tampone installato su celle, armadi o sulle partizioni orizzontali o verticale di altri ambienti confinati, permette di ridurre sostanzialmente : f) l'inefficacia germicida delle radiazioni ultraviolette in presenza di inquinanti oltre del particolato nell?aria, descritta nel quinto inconveniente .
In ragione di quanto precede, l?invenzione del monoblocco a tampone, permette di gestire i processi di sanificazione e disinfezione direttamente all?interno della camera stagna, in quanto ermeticamente sigillata e schermata, escludendo la fuoriuscita di sostanze pericolose, tossiche cancerogene e di radiazioni ultraviolette; garantendo una assoluta protezione all?uomo, agli animali e all?ambiente circostante. Difatti, la camera stagna viene creata dall?accoppiamento, ermeticamente sigillato e schermato, per appoggio a tampone, del basamento del monoblocco sulle corrispondenti aperture o fori della cella , dell?armadio o della partizioni orizzontale o verticale dell?ambiente confinato. Pertanto lo scambio dei fluidi (flussi d?aria, particolato e sostanze) tra il monoblocco e la camera stagna, creata, e il passaggio delle radiazioni ultraviolette tra il monoblocco e la stessa camera stagna, creata, avviene senza perdite di sostanze pericolose, tossiche e cancerogene e senza perdite di radiazione ultraviolette pericolose e cancerogene, nell?ambiente circostante.
In ragione di quanto precede, il monoblocco a tampone installato su celle, armadi o sulle partizioni orizzontali o verticale di altri ambienti confinati, permette di eliminare totalmente : g) le complesse attivit? operative degli operatori qualificati durante la sanificazione che non devono pi? utilizzare i dispositivi di protezione e non devono pi? arieggiare l?ambiente oggetto di trattamento, descritte nel settimo inconveniente; h) i rischi durante la disinfezione con le radiazioni ultraviolette in quanto il personale non ? pi? esposto alle succitate pericolose radiazioni artificiali; descritte nell?ottavo inconveniente.
Inoltre, il monoblocco a tampone, grazie all?integrazione combinata, delle tecnologie installate, permette di ridurre sostanzialmente: i) i pericoli di trattamenti di sanificazione e disinfezione inefficaci, qualora governati dalla sola esperienza dell?operatore e su dati empirici , e di trattamenti effettuati distintamente, escludendo a priori i vantaggi di un abbattimento maggiore del carico microbico ottenuto solamente dall?azione ciclicamente combinata (integrazione combinata); descritti nel nono inconveniente.
Gli impianti e le componenti alloggiati all?interno del monoblocco, permettono la totale gestione dei processi di sanificazione e disinfezione, con l?integrazione combinata della fasi di lavaggio ad aria, di ozonizzazione e di emissioni radiazioni ultraviolette germicide. La gestione dei cicli di sanificazione e disinfezione, programmata secondo le esigenze (quantit? di ozono, intensit? di radiazione , tempo durata per ciclo) ? del tutto automatizzata ed intelligente ( auto programmazione) fino al raggiungimento del minimo livello di contaminazione e del massimo abbattimento del carico microbico ricercato. La presenza di trasduttori qualit? aria, a conteggio particellare, rilevatori di polveri e particolato, microorganismi batterici e fungini, sostanza tossiche e cancerogene ed altri inquinati e contaminanti, oltre, ai sensori di monitoraggio di processo, permettono alla logica programmabile, di auto programmarsi i cicli , modificando i parametri di intervento, a seconda delle tipologie e caratteristiche di oggetti, prodotti, materiali ed alimenti posizionati all?interno della camera, in relazione al loro stato effettivo di contaminazione e carico microbico rilevato nelle fasi di filtraggio ed ultra-filtraggio dell?aria.
Il miglior risultato di sanificazione e disinfezione, corrispondente, col il minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti e al maggior abbattimento del carico microbico rilevato; invero, il tutto ? fortemente legato a) alle migliori caratteristiche qualitative dell?efficienza di cattura e classe dei moduli di filtraggio e ultra filtraggio installati nel monoblocco e d) all?integrazione combinata della fasi di lavaggio ad aria, di ozonizzazione e di emissioni radiazioni ultraviolette germicida gestite totalmente dalla logica programmabile, auto programmabile a secondo di quanto rilevato dai trasduttori delle qualit? dell?aria della camera installati nel monoblocco. Il ciclo di lavaggio ad aria, permette di pulire le superfici degli oggetti, prodotti, materiali ed alimenti posizionati all?interno della camera. L?aria utilizzata per il lavaggio viene introdotta dal monoblocco alla camera dall?unit? di aspirazione, attraverso il modulo di filtraggio e ultra filtraggio (nella camera entra solo aria pulita), dopo aver attraversato e pulito le superfici degli oggetti posizionati all?interno della camera, viene espulsa, dall?unit? di espulsione. Il ciclo di lavaggio viene costantemente monitorato dall?unit? della logica programmabile e dall?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggi processi con controllo dell?efficienza di filtrazione; il ciclo di lavaggio termina al raggiungimento del minor livello di contaminazione particellare ed inquinanti possibile e al maggior abbattimento del carico microbico ricercato.
A seconda delle tipologie e caratteristiche del contenuto in camera, viene attivato il ciclo di ozonizzazione con la produzione del carico di ozono desiderato; qualora l?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi, rilevi, la presenza di sostante tossiche e cancerogene prodotte, appunto dal generatori di ozono, o rilevi, un minimo rialzo della contaminazione particellare viene riattivato il ciclo di lavaggio ad aria fino al raggiungimento del del minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti e al maggior abbattimento del carico microbico.
Successivamente, a seconda delle tipologie e caratteristiche del contenuto in camera, vengono attivate le sorgenti artificiali delle radiazioni ultraviolette con intensit? variabile desiderata e necessaria; qualora l?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi, rilevi, la presenza la presenza di altre sostante tossiche e cancerogene prodotte, appunto dall?ozono generato dalla sorgenti artificiali delle radiazioni ultraviolette, o rilevi, un minimo rialzo della contaminazione particellare viene riattivato il ciclo di lavaggio ad aria fino al raggiungimento del del minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti possibile e al maggior abbattimento del carico microbico ricercato. L?eventuale utilizzo dell?unit? di circuito ausiliario di aria compressa in aspirazione ed in espulsione con sistema venturi, necessit? della fornitura di aria compressa adeguatamente filtrata ed essiccata (assenza di acqua e oli), direttamente dall?impianto di aria compressa dell?utilizzatore; in assenza di aria compresa, il monoblocco ? in grado di funzionare senza alcuna addizione di aria.
Ogni ciclo di sanificazione e disinfezione, avviene in totale sicurezza per l?uomo e per l?ambiente circostante; in quanto tutti i processi avvengono all?interno della camera, ermeticamente sigillata e schermata. L?unit? di sicurezza interblocco porta evita l?apertura accidentale delle porte con processo di lavaggio in corso, fino a quanto, tutti i cicli di sanificazione e disinfezione, non sono conclusi e fino a quanto l?aria della camera non raggiunge il minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti possibile e il maggior abbattimento del carico microbico ricercato.
Solo al termine di tutti i processi le porte possono essere aperte senza alcun rischio per il personale operativo.
L'invenzione ? di seguito descritta , facendo riferimento, in esemplificativa generale, alla sua forma e allo schema a blocchi delle unit? alloggiate nel monoblocco e alle possibili installazioni a tampone, con le illustrazioni riprodotte nelle allegate tavole di disegno, ove:
Le fig. 1a e 1b illustrano il monoblocco , secondo tre prospettive, per mostrare l?unit? di sicurezza interblocco porte e l?unit? di comando controllo remoto, il lato con l?alloggiamento degli attacchi di servizio per collegamento del tubo di aspirazione, di espulsione e del tubo griglia-fondo di espulsione ausiliario , oltre alla presa elettrica e prese connessione dell?unita di sicurezza interblocco porte e l?unit? di comando remoto;
La fig. 2a illustra lo schema a blocchi dell?interno del monoblocco con gli impianti e le componenti necessari al funzionamento;
Le fig. 3a, 3b e 3c illustrano esempi di installazione a tampone del monoblocco su cella, armadi e altri ambienti confinati anche con pi? monoblocchi a seconda delle dimensioni richieste.
La fig. 4 a illustra un esempio di installazione a tampone del monoblocco su una cella a monte della mandata di una unit? di trattamento aria o impianto di climatizzazione, per la sanificazione e disinfezione automatica degli elementi costituenti gli impianti stessi di trattamento e climatizzazione , canalizzazioni aerauliche e ambienti indoor compresi.
Con riferimento a dette figure, la presente invenzione ? formata da un monoblocco (1) costituito: da una intelaiatura con una carrozzeria in grado di assicurare una adeguata resistenza e robustezza, da un coperchio removibile (2) per facilitare l?accesso agli impianti e componente interne e la sostituzione dei moduli filtranti e ultra filtranti; da attacchi di servizio per il collegamento del tubo di espulsione (5) e dal tubo griglia-fondo di espulsione ausiliario (11), se non utilizzato deve avvitato il tappo (36), dal tubo di aspirazione (7), dall?attacco ausiliario di aria compressa (6), dall?attacco ingresso disinfettanti (42) per nebulizzatore, dalla presa per l?alimentazione elettrica (10), dalle prese di connessione per l?unit? di comando e controllo remoto (3,8) e per l?unit? di sicurezza interblocco porte (4, 9).
Il basamento del monoblocco ? costituito da una sistema di guarnizioni perimetrali (12) di spessore adeguato per garantire un accoppiamento ermeticamente sigillato e schermato, dal gruppo di sorgenti artificiali radiazione ultraviolette (13) con vetro di protezione sigillato (14) al fine di evitare il contatto con l?ozono; dalle aperture o fori (15) per garantire il corretto passaggio dei fluidi (flussi d?aria, particolato e sostanze) tra monoblocco e camera e il corretto passaggio delle radiazioni ultraviolette emesse dal monoblocco alla camera.
All?interno del monoblocco sono alloggiati gli impianti e le componenti necessarie al funzionamento che identificano le varie unit?.
L?unit? di aspirazione ? costituita dal tubo di aspirazione (7) che preleva l?aria dall?ambiente, dal modulo di filtraggio e ultra filtraggio (16), da una elettrovalvola (18) che consente la chiusura o l?apertura del canale di aspirazione, la chiusura del canale di aspirazione a favore dell?apertura per l?inserimento della sola aria compressa (6) proveniente dall?impianto ausiliario con riduttore variabile di pressione (19). L?unit? di espulsione ? costituita dal tubo di espulsione (5) e del tubo grigliafondo di espulsione ausiliario (11), se non utilizzato deve essere tappato (36), da un moto-ventilatore di espulsione (24), dal sistema venturi di espulsione (21) funzionante con l?aria compressa (6) dell?impianto ausiliario con riduttore variabile di pressione (23) e da una elettrovalvola (22) che consente la chiusura o l?apertura dell?aria compressa, dal modulo di filtraggio e ultra filtraggio (20). L?unit? di circuito ausiliario di aria compressa (6, 19, 21, 22 e 23) in aspirazione ed in espulsione con sistema venturi ? solo opzionale in quanto il monoblocco pu? funzionare indipendentemente da solo, un eventuali addizione di aria complessa, qualora adeguatamente filtrata, ultra- filtrata ed efficacemente essiccata (assenza di acqua e oli) dall?impianto di produzione aria compressa dell?utilizzatore, potrebbe, risparmiare, l?inserimento dei filtri e ultrafiltri nel modulo (16).
L?unit? di lavaggio ad aria ? costituita da un sistema di deviatori di flusso (25) per garantire un costante e uniforme flusso d?aria verso l?interno della camera; con alloggiato un ugello nebulizzatore (40) per eventuali cicli di aerosol disinfettanti, trasportati all?interno della camera attraverso lo stesso flusso d?aria; l?attivazione della funzione aerosol ? determinata dalla logica programmabile attraverso l?apertura o chiusura elettrovalvola (41). L?ingresso del liquido disinfettante (42), pertanto, non ? indispensabile per il funzionamento del lavaggio ad aria.
L?unit? di generazione ozono ? costituita dall?apparecchiatura generatrice di ozono (26), dalla tubazione di aspirazione d?aria (27) dall?interno della camera, dalla tubazione di espulsione ozono (28) all?interno della camera.
L?unit? di sorgenti artificiali di radiazione ultraviolette ? costituita da una serie di sorgenti (13) protette, ciascuna serie, da un vetro sigillato (14) al fine di evitare l?ingresso dell?ozono e degli altri fluidi presenti nella camera.
L?unit? quadro elettrico, PLC e/o logica programmabile PC ? inserita nel quadro (29) protetto con le sicurezza elettriche, dal PLC e/o dalla logica programmabile PC; dal quadro (29) partono tutte le linee cavi di alimentazione, di controllo e segnale per tutte le componenti presenti. L?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi ? costituita dal gruppo centraline (30) , alloggiata all?interno del quadro (29) e da una mini-cella con trasduttori e sensori (31) inserita all?interno della camera; partono tutte le linee cavi di controllo anche dei trasduttori efficienza moduli filtri. L?unit? di sicurezza interblocco porte (4) e l?unit? di comando e controllo remoto (3) sono collegate direttamente con il quadro (29) e tramite le proprie linee cavi possono essere posizionate a seconda dell?installazione desiderata e della forma della cella, dell?armadio o degli ambienti confinati. L?installazione del monoblocco nelle celle, prevede, in genere, un tamponamento nella partizione orizzontale (32), con posizionamento dell?unit? di sicurezza nel maniglione della porta (33,4) e dell?unit? di comando e controllo remoto (34,3) . L?installazione del monoblocco negli armadi, prevede, in genere, un tamponamento nella partizione orizzontale (32), con posizionamento dell?unit? di sicurezza nella porta (33,4) dell?unit? di comando e controllo remoto (34,3). L?installazione del monoblocco in altri ambienti confinati, pu? , prevede, anche, un tamponamento in un partizione verticale (35), con posizionamento dell?unit? di sicurezza nella porta di ingresso (33,4) e dell?unit? di comando e controllo remoto (34,3) ; a seconda delle dimensioni e del volume della camera anche di altri monoblocchi di supporto (32) .
L?installazione del monoblocco per il solo trattamento aria, prevede, un tamponamento in una partizione orizzontale (32) su una cella (38) a monte di ogni mandata di una unit? di trattamento aria o impianto di climatizzazione (37), per la sanificazione e disinfezione automatica degli elementi costituenti gli impianti stessi di trattamento e climatizzazione (37) , canalizzazioni aerauliche (37) e ambienti indoor (39) compresi; con posizionamento dell?unit? di sicurezza porta di ispezione cella (33,4) e comando e controllo remoto (34,3)
Parimenti le installazione possono essere diverse a seconda del dimensionamento delle esigenze operative e tipologie di celle, armadi o altri ambienti confinati nonch? degli oggetti, prodotti, materiali , alimenti , dell?aria o quanto altro possibile trattare. Naturalmente il trovato descritto a titolo esemplificativo potr? subire varianti ed adattamenti in base alla vasta gamma (dimensioni e volume) e tipologie di celle, armadi e altri ambienti confinati, disponibili nel mercato, che potranno avere forme e condizioni di esercizio diverse, minori o maggiori capacit? e potenze di lavaggio ad aria, produzione ozono e radiazioni ultraviolette, sempre restando nell'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (8)

RIVENDICAZIONI
1) Il Monoblocco di sanificazione e disinfezione da installare, a tampone, su celle, armadi e altri ambienti confinati; per la sanificazione e disinfezione di oggetti, prodotti, materiali, alimenti ed aria in essi contenuti; con cicli, ad integrazione combinata, di lavaggio ad aria e nebulizzazione disinfettante ausiliaria, di ozonizzazione e di emissione radiazione ultraviolette; ? controllato da logica programmabile intelligente (auto programmabile a seguito campionamenti e risultato delle analisi della qualit? dell?aria della camera) per la gestione ottimale dei cicli a seconda della tipologia degli oggetti, prodotti, materiali ed alimenti da trattare e del livello di contaminazione e abbattimento del carico microbico rilevato.
2) Il basamento del monoblocco ? costituito da aperture e fori del sistema di accoppiamento, ermeticamente sigillato e schermato, per appoggio a tampone, sulle corrispondenti aperture o fori della cella, dell?armadio o della partizione orizzontale o verticale dell?ambiente confinato. Le aperture e fori permettono: il corretto passaggio e scambio dei fluidi (flussi d?aria, particolato, sostanze e disinfettanti) tra monoblocco e camera, senza perdite nell?ambiente circostante; il corretto passaggio delle radiazioni ultraviolette emesse dal monoblocco alla camera, senza perdite nell?ambiente circostante; il corretto prelievo dei fluidi (flussi d?aria, particolato, sostanze e disinfettanti) presenti nella camera per il campionamento, analisi e misure da parte dell?unit? trasduttori qualit? aria e monitoraggio processo.
3) Il monoblocco secondo la rivendicazione che precedono permette di eliminare totalmente: la pericolosit? per l?uomo e per gli animali dell?ozono; la produzione di sostanze tossiche prodotte dalle reazioni dell?ozono con l?azoto presente nell?aria dell?ambiente; la produzione di sostanze tossiche e cancerogene prodotte dalla reazione dell?ozono con gli inquinanti e il particolato presente l?aria dell?ambiente; la pericolosit? per l?uomo esposto alle sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette (UV); la pericolosit? per l?uomo e per gli animali per la produzione di ozono anche dalle sorgenti artificiali di radiazioni ultraviolette. Permette di ridurre sostanzialmente l'inefficacia germicida delle radiazioni ultraviolette; permette di gestire i processi di sanificazione e disinfezione direttamente all?interno della camera stagna, ermeticamente sigillata e schermata, escludendo la fuoriuscita di sostanze pericolose, tossiche cancerogene e di radiazioni ultraviolette; garantendo una assoluta protezione all?uomo, agli animali e all?ambiente circostante anche con la nebulizzazione dei disinfettanti. L?integrazione combinata, delle tecnologie installate, permette di ridurre sostanzialmente: i pericoli di trattamenti di sanificazione e disinfezione inefficaci ( in quanto non pi? governati dalla sola esperienza dell?operatore e da dati empirici, ma da una logica programmata intelligente) escludendo a priori i vantaggi di un abbattimento maggiore del carico microbico ottenuto solamente dall?azione ciclicamente combinata (integrazione combinata).
4) Gli impianti e le componenti alloggiati all?interno del monoblocco secondo le rivendicazioni che precedono, permettono la totale gestione automatizzata dei processi di sanificazione e disinfezione, con l?integrazione combinata della fasi di lavaggio ad aria e nebulizzazione disinfettante , di ozonizzazione e di emissioni radiazioni ultraviolette germicida. La gestione dei cicli di sanificazione e disinfezione, programmata secondo le esigenze (quantit? di ozono, intensit? di radiazione , tempo durata per ciclo ed parametri disinfettante nebulizzato) ? del tutto automatizzata ed intelligente ( auto programmazione) fino al raggiungimento del minimo livello di contaminazione e del massimo abbattimento del carico microbico ricercato. La presenza di trasduttori qualit? aria, a conteggio particellare, rilevatori di polveri e particolato, microorganismi batterici e fungini, sostanza tossiche e cancerogene ed altri inquinati e contaminanti, oltre, ai sensori di monitoraggio di processo, permettono alla logica programmabile, di auto programmarsi i cicli , modificando i parametri di intervento, a seconda delle tipologie e caratteristiche di oggetti, prodotti, materiali ed alimenti posizionati all?interno della camera, in relazione al loro stato effettivo di contaminazione e carico microbico rilevato nelle fasi di filtraggio ed ultra-filtraggio dell?aria. Il miglior risultato di sanificazione e disinfezione, corrispondente, col il minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti e al maggior abbattimento del carico microbico rilevato; il tutto ? fortemente legato alle migliori caratteristiche qualitative dell?efficienza di cattura e classe dei moduli di filtraggio e ultra filtraggio installati nel monoblocco e all?integrazione combinata della fasi di lavaggio ad aria, di ozonizzazione e di emissioni radiazioni ultraviolette germicida gestite totalmente dalla logica programmabile, auto programmabile a secondo di quanto rilevato dai trasduttori delle qualit? dell?aria della camera installati nel monoblocco.
5) Il ciclo di lavaggio ad aria, secondo le rivendicazioni che precedono, permette di pulire le superfici degli oggetti, prodotti, materiali ed alimenti posizionati all?interno della camera ma anche nebulizzare disinfettanti. L?aria utilizzata per il lavaggio viene introdotta dal monoblocco alla camera dall?unit? di aspirazione, attraverso il modulo di filtraggio e ultra filtraggio (nella camera entra solo aria pulita), dopo aver attraversato e pulito le superfici degli oggetti posizionati all?interno della camera, viene espulsa, dall?unit? di espulsione. Il ciclo di lavaggio viene costantemente monitorato dall?unit? della logica programmabile e dall?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggi processi con controllo dell?efficienza di filtrazione; il ciclo di lavaggio termina al raggiungimento del minor livello di contaminazione particellare ed inquinanti possibile e al maggior abbattimento del carico microbico ricercato. A seconda delle tipologie e caratteristiche del contenuto in camera, viene attivato il ciclo di ozonizzazione con la produzione del carico di ozono desiderato; qualora l?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi, rilevi, la presenza di sostante tossiche e cancerogene prodotte, appunto dal generatori di ozono, o rilevi, un minimo rialzo della contaminazione particellare viene riattivato il ciclo di lavaggio ad aria fino al raggiungimento del del minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti e al maggior abbattimento del carico microbico. Successivamente, a seconda delle tipologie e caratteristiche del contenuto in camera, vengono attivate le sorgenti artificiali delle radiazioni ultraviolette con intensit? variabile desiderata e necessaria; qualora l?unit? trasduttori qualit? aria e sensori monitoraggio processi, rilevi, la presenza la presenza di altre sostante tossiche e cancerogene prodotte, appunto dall?ozono generato dalla sorgenti artificiali delle radiazioni ultraviolette, o rilevi, un minimo rialzo della contaminazione particellare viene riattivato il ciclo di lavaggio ad aria fino al raggiungimento del del minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti possibile e al maggior abbattimento del carico microbico ricercato. Ogni ciclo di sanificazione e disinfezione ? automatico, avviene in totale sicurezza per l?uomo e per l?ambiente circostante; in quanto tutti i processi avvengono all?interno della camera, ermeticamente sigillata e schermata. L?unit? di sicurezza interblocco porta evita l?apertura accidentale delle porte con processo di lavaggio in corso, fino a quanto, tutti i cicli di sanificazione e disinfezione, non sono conclusi e fino a quanto l?aria della camera non raggiunge il minor livello di contaminazione particellare e di inquinanti possibile e il maggior abbattimento del carico microbico ricercato.
6) In monoblocco (1) secondo le rivendicazioni che precedono ? costituito: da una intelaiatura con una carrozzeria in grado di assicurare una adeguata resistenza e robustezza, da un coperchio removibile (2) per facilitare l?accesso agli impianti e componente interne e la sostituzione dei moduli filtranti e ultra filtranti; da attacchi di servizio per il collegamento del tubo di espulsione (5) e dal tubo griglia-fondo di espulsione ausiliario (11), se non utilizzato deve avvitato il tappo (36), dal tubo di aspirazione (7), dall?attacco ausiliario di aria compressa (6), dalla presa per l?alimentazione elettrica (10), dalle prese di connessione per l?unit? di comando e controllo remoto (3,8) e per l?unit? di sicurezza interblocco porte (4,9). E? costituito da una sistema di guarnizioni perimetrali (12) di spessore adeguato per garantire un accoppiamento ermeticamente sigillato e schermato, dal gruppo di sorgenti artificiali radiazione ultraviolette (13) con vetro di protezione sigillato (14) al fine di evitare il contatto con l?ozono; dalle aperture o fori (15) per garantire il corretto passaggio dei fluidi (flussi d?aria, particolato e sostanze) tra monoblocco e camera e il corretto passaggio delle radiazioni ultraviolette emesse dal monoblocco alla camera. L?unit? di aspirazione ? costituita dal tubo di aspirazione (7) che preleva l?aria dall?ambiente, dal modulo di filtraggio e ultra filtraggio (16), da una elettrovalvola (18) che consente la chiusura o l?apertura del canale di aspirazione, la chiusura del canale di aspirazione a favore dell?apertura per l?inserimento della sola aria compressa (6) proveniente dall?impianto ausiliario con riduttore variabile di pressione (19). L?unit? di espulsione ? costituita dal tubo di espulsione (5) e del tubo griglia-fondo di espulsione ausiliario (11), se non utilizzato deve essere tappato (36), da un moto-ventilatore di espulsione (24), dal sistema venturi di espulsione (21) funzionante con l?aria compressa (6) dell?impianto ausiliario con riduttore variabile di pressione (23) e da una elettrovalvola (22) che consente la chiusura o l?apertura dell?aria compressa, dal modulo di filtraggio e ultra filtraggio (20). L?unit? di circuito ausiliario di aria compressa (6, 19, 21, 22 e 23) in aspirazione ed in espulsione con sistema venturi ? solo opzionale in quanto il monoblocco pu? funzionare indipendentemente da solo, un eventuali addizione di aria complessa, qualora adeguatamente filtrata, ultra- filtrata ed efficacemente essiccata (assenza di acqua e oli) dall?impianto di produzione aria compressa dell?utilizzatore, potrebbe, risparmiare, l?inserimento dei filtri e ultrafiltri nel modulo (16).
7) L?unit? di lavaggio ad aria ? costituita da un sistema di deviatori di flusso (25) per garantire un costante e uniforme flusso d?aria verso l?interno della camera; con alloggiato un ugello nebulizzatore (40) per eventuali cicli di aerosol disinfettanti, trasportati all?interno della camera attraverso lo stesso flusso d?aria; l?attivazione della funzione aerosol ? determinata dalla logica programmabile attraverso l?apertura o chiusura elettrovalvola (41). L?ingresso del liquido disinfettante (42), pertanto, non ? indispensabile per il funzionamento del lavaggio ad aria.
8) L?unit? di generazione ozono ? costituita dall?apparecchiatura generatrice di ozono (26), dalla tubazione di aspirazione d?aria (27) dall?interno della camera, dalla tubazione di espulsione ozono ( 28) all?interno della camera. L?unit? di sorgenti artificiali di radiazione ultraviolette ? costituita da una serie di sorgenti (13) protette, ciascuna serie, da un vetro sigillato (14) al fine di evitare l?ingresso dell?ozono e degli altri fluidi presenti nella camera.
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