IT201900017957A1 - Sensore di posizione - Google Patents

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IT201900017957A1
IT201900017957A1 IT102019000017957A IT201900017957A IT201900017957A1 IT 201900017957 A1 IT201900017957 A1 IT 201900017957A1 IT 102019000017957 A IT102019000017957 A IT 102019000017957A IT 201900017957 A IT201900017957 A IT 201900017957A IT 201900017957 A1 IT201900017957 A1 IT 201900017957A1
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IT
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position sensor
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IT102019000017957A
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Inventor
Rocco TRIVIGNO
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M D Micro Detectors S P A
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C19/00Dental auxiliary appliances
    • A61C19/04Measuring instruments specially adapted for dentistry
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C17/00Devices for cleaning, polishing, rinsing or drying teeth, teeth cavities or prostheses; Saliva removers; Dental appliances for receiving spittle
    • A61C17/16Power-driven cleaning or polishing devices
    • A61C17/22Power-driven cleaning or polishing devices with brushes, cushions, cups, or the like
    • A61C17/221Control arrangements therefor
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Description

Titolo: SENSORE DI POSIZIONE
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un sensore di posizione, in particolare utilizzabile in apparecchi diagnostici in uso in ambito odontoiatrico.
In particolare, la gnatologia si occupa di studiare la posizione reciproca della mandibola rispetto alla mascella nel corso della masticazione: si tratta cioè del settore dell’ortodonzia che studia la funzionalità della mandibola e delle articolazioni temporomandibolari, o meglio il complesso ossa, articolazione, muscoli, denti. La mancata o deficiente funzionalità del complesso potrebbe determinare manifestazioni patologiche a carico di almeno uno dei componenti, dando luogo a dolori, malesseri, tra i quali il bruxismo e il serramento, abrasione dentale, oppure facilitare la parodontopatia. La cura dei disordini temporomandibolari (DTM) segue molte strade: terapie sintomatiche come i miorilassanti, placche (bites), terapie ortodontiche e protesiche nonché terapie psicologiche comportamentali. Anche in questo campo devono governare i principi dell’individualità e della sistematica diagnostica e terapeutica.
Tra le indagini più efficaci per una corretta diagnosi gnatologica figura la kinesiografia mandibolare: si tratta di uno dei possibili esami attraverso i quali si valutano i movimenti mandibolari e la corretta (scorretta) posizione della mandibola durante la masticazione.
La posizione fisiologica di occlusione è definita occlusione dentale miocentrica, rispetto a tale riferimento teorico è possibile individuare, attraverso gli esami citati in precedenza, l’entità della mala-occlusione presente. Solo dopo aver misurato il difetto occlusale che si deve correggere si potrà poi costruire un dispositivo individuale di riposizionamento mandibolare chiamato ortotico neuromuscolare.
Gli esami volti al rilievo della posizione reciproca di mascella e mandibola durante la masticazione possono prevedere l'adozione di un puntale marcatore (vincolato alla mascella in una posizione predefinita rispetto al centro del palato) e di un supporto scrivibile (vincolato alla mandibola in una posizione predefinita) su cui il puntale traccia delle impronte di contatto durante la masticazione.
Con il suddetto schema è possibile eseguire i tracciati di due movimenti mandibolari:
- tracciati dei movimenti mandibolari sul piano sagittale (per ottenere questo tracciato si applica una piastra di registrazione nella piastra superiore e una punta scrivente sugli incisivi centrali inferiori), l’osservatore dovrà porsi sul fianco per verificare che i movimenti siano correttamente eseguiti dal paziente generando un corretto grafico di Poisselt;
- tracciati dei movimenti mandibolari sul piano orizzontale (sul piano orizzontale la mandibola compie movimenti di lateralità, protrusione e retrusione) sfruttando i movimenti indicati e la loro riproduzione su una lastra di registrazione applicata orizzontalmente agli incisivi superiori tramite un particolare dispositivo. Su questa lastra i movimenti sono tracciati da una punta scrivente supportata da un congegno applicato alla superficie vestibolare degli incisivi inferiori del paziente. Pero ottenere il grafico si invita il paziente a portare la mandibola nella posizione di massima retrusione, quindi gli si fanno compiere dei movimenti di lateralità destra e sinistra. Il tracciato che si forma ha un aspetto angolare e prende il nome di arco gotico.
L'utilizzo di questi particolari presidi diagnostici è complesso e richiede, da parte dei medici che eseguono la diagnosi, una notevole preparazione ed una esperienza specifica, al fine di riuscire ad estrapolare dati attendibili.
Piccolissimi errori di posizionamento o di regolazione possono compromettere l'intero esito della diagnosi.
Le complicazioni insite nel posizionamento e nella regolazione degli strumenti diagnostici di tipo noto, per il rilievo della posizione reciproca di mascella e mandibola durante la masticazione, rendono i medesimi poco apprezzati ed utilizzati dagli operatori del settore.
Inoltre, con i presidi di tipo noto non risulta possibile conferire validità scientifica alle misure eseguite, sia da un punto di vista diagnostico sia terapeutico.
Compito principale del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo un sensore di posizione di tipo facilmente installabile tra mascella e mandibola di un paziente per l'esecuzione di rilievi relativi alla posizione reciproca durante la masticazione.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre un sensore di posizione di tipo facilmente regolabile.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un sensore di posizione idoneo a conferire validità scientifica alle misure eseguite, assicurando l'attendibilità delle stesse e la loro ripetibilità.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un sensore di posizione idoneo all'esecuzione di un numero potenzialmente infinito di rilievi, senza che subisca alcun degrado durante gli stessi, mantenendo cioè costante l'affidabilità dei rilievi svolti.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un sensore di posizione di costi contenuti relativamente semplice realizzazione pratica e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un sensore di posizione caratterizzato dal fatto che comprende:
- almeno una lastra interna in materiale composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica - polarizzata secondo una sola direzione;
almeno un distanziale deformabile in materiale dielettrico provvisto di un reticolo di aperture passanti e sovrapposto ad almeno una prima faccia della detta lastra;
- almeno un foglio in materiale almeno localmente conducibile elettricamente sovrapposto alla superficie del detto distanziale contrapposta a quella sovrapposta alla detta faccia di detta lastra, detto foglio essendo affacciato e prossimo a detta prima faccia in corrispondenza delle dette aperture passanti;
- almeno una lamina in materiale dielettrico sovrapposta alla superficie del detto foglio contrapposta a quella sovrapposta ad una superficie del detto distanziale;
una pressione esercitata per mezzo di un puntale sulla faccia esterna della detta lamina determinando una compressione del detto distanziale ed il contatto di una porzione del detto foglio in materiale almeno localmente conducibile elettricamente con una zona della detta lastra interna con conseguente chiusura del circuito elettrico tra detto foglio e detta lastra interna in corrispondenza della posizione di riscontro del detto puntale sulla detta lamina.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del sensore di posizione secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la fig.1 rappresenta, in vista assonometrica schematica, un sensore di posizione ed un rispettivo dispositivo per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari secondo il trovato in una prima posizione;
la fig.2 rappresenta, in vista assonometrica schematica, un sensore di posizione ed un rispettivo dispositivo per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari secondo il trovato in una seconda posizione;
la fig.3 rappresenta, in vista laterale schematica, un sensore di posizione secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un sensore di posizione secondo il trovato.
Il sensore 1 di posizione comprende almeno una lastra interna 2 in materiale composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica polarizzata secondo una sola direzione.
Con la locuzione "composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica polarizzata secondo una sola direzione", cioè orientata secondo un asse si intende un materiale ottenuto annegando filamenti 2a in materiale conducibile elettricamente, quale ad esempio un metallo, in una matrice elastomerica 2b con proprietà dielettriche (quindi sostanzialmente non conducibile elettricamente).
Tra i capi del composito cui afferiscono i terminali dei filamenti in materiale conducibile si può rilevare un basso valore di resistenza elettrica (con un valore di resistività elettrica sostanzialmente analogo a quello dei filamenti conduttori), mentre tra tutte le altre superfici contrapposte del composito la resistenza elettrica risulta elevatissima (con un valore di resistività elettrica sostanzialmente analogo a quello della matrice elastomerica).
Tali materiali si definiscono "x-conduttivi", "yconduttivi" e, più frequentemente, "z-conduttivi" a seconda della direzione di polarizzazione della conducibilità elettrica.
Il sensore 1 comprende inoltre almeno un distanziale deformabile 3 in materiale dielettrico provvisto di un reticolo di aperture passanti 4 e sovrapposto ad almeno una prima faccia della detta lastra: in particolare si specifica che si potrebbe utilizzare un elastomero isolante, materiale in grado di coniugare una buona deformabilità elastica al comportamento da dielettrico che interessa ai fini della specifica applicazione.
Il sensore 1 è provvisto di almeno un foglio 5 in materiale almeno localmente conducibile elettricamente sovrapposto alla superficie del distanziale 3 contrapposta a quella sovrapposta alla faccia della lastra 2.
Il foglio 5 sarà affacciato e prossimo alla prima faccia della lastra 2 in corrispondenza delle aperture passanti 4.
Il sensore 1 comprende infine almeno una lamina in materiale dielettrico 6 sovrapposta alla superficie del foglio 5 che risulta contrapposta a quella sovrapposta ad una superficie del distanziale 3: la lamina 6 ha lo scopo di isolare elettricamente in maniera totale il sensore 1, al fine di rendere sicuro il suo utilizzo.
Il principale campo di applicazione del sensore 1 secondo il trovato è legato a test eseguiti in ambito odontoiatrico e quindi entrerà in contatto con le mucose orali del paziente: considerato che le mucose orali sono particolarmente sensibili alla corrente elettrica (vista l'elevatissima conducibilità dovuta alla presenza della saliva) garantire il completo e totale isolamento elettrico del sensore 1 è un fattore di indubbio interesse che garantisce di superare anche le più rigide normative previste per i componenti utilizzati in odontoiatria destinati ad entrare in contatto diretto con i pazienti.
La pressione esercitata per mezzo di un puntale 7 sulla faccia esterna della lamina 6 determina una compressione del distanziale 3 ed il contatto di una porzione del foglio 5, in materiale almeno localmente conducibile elettricamente, con una zona della lastra interna 2 (attraverso una corrispondente apertura 4 del rispettivo reticolo presente nel distanziale 3) con conseguente chiusura del circuito elettrico tra il foglio 5 e la lastra interna 2 in corrispondenza della posizione di riscontro del puntale 7 sulla lamina 6.
Con particolare riferimento ad una soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, l'almeno un foglio 5, in materiale almeno localmente conducibile elettricamente, potrà vantaggiosamente comprendere piste conduttive per il collegamento di ciascuna singola area affacciata ad almeno una corrispondente apertura 4 del reticolo dell'almeno un distanziale deformabile 3 ad un terminale di connessione 8 accoppiabile ad un connettore di collegamento, anche indiretto, ad una unità di controllo e gestione 9.
Da un punto di vista realizzativo, i fogli 5 in materiale almeno localmente conducibile elettricamente potranno convenientemente essere due, simmetricamente disposti rispetto alla lastra interna 2 in materiale composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica polarizzata secondo una sola direzione.
In tal caso sulle facce della lastra interna 2 saranno simmetricamente sovrapposti due rispettivi distanziali deformabili 3, in materiale dielettrico, provvisti di relativi reticoli di aperture 4 passanti. Ciascun singolo foglio 5 comprenderà favorevolmente corrispondenti piste conduttive disposte secondo linee predefinite, così da definire un percorso di "andata", dal terminale 8, lungo una rispettiva pista conduttiva di un primo foglio 5 che possa richiudersi attraverso una piccola porzione della lastra interna 2, affacciata all'apertura 4 allineata al punto di riscontro del puntale 7, connettendosi ad un percorso di "ritorno" lungo una ulteriore pista conduttiva di un secondo foglio 5 che afferisce al terminale 8.
Più nel dettaglio, è previsto che, per ridurre il numero di piste conduttive e quindi per semplificare la struttura del sensore 1 (limitandone i costi e rendendolo quindi particolarmente interessante anche da un punto di vista commerciale, oltre che realizzativo) il foglio conduttivo superiore 5 potrà proficuamente comprendere prime piste conduttive lineari e reciprocamente parallele per il collegamento elettrico di tutte le aree affacciate ad aperture 4 disposte lungo una predefinita riga sul distanziale 3. Al contempo il foglio conduttivo 5 inferiore comprenderà convenientemente seconde piste conduttive lineari, reciprocamente parallele ed ortogonali alle prime piste, per il collegamento elettrico di tutte le aree affacciate ad aperture 4 disposte lungo una predefinita colonna sul distanziale 3.
In seguito ad una compressione, esercitata dal puntale 7 in corrispondenza di uno specifico punto, si determinerà quindi la connessione elettrica tra una specifica prima pista conduttiva, disposta lungo una riga di aperture 4 di un distanziale 3 ed una specifica seconda pista conduttiva disposta lungo una colonna di aperture 4 del distanziale contrapposto 3, con conseguente identificazione delle coordinate del punto di contatto del puntale.
Infatti, sapendo quale pista conduttiva superiore e quale pista conduttiva inferiore sono state messe in contatto elettrico grazie alla compressione esercitata dal puntale 7, sarà possibile risalire alla posizione esatta di riscontro (utilizzando la posizione delle piste conduttive interessate come coordinate su un sistema cartesiano discreto).
In alternativa, l'almeno un foglio 5 in materiale almeno localmente conducibile elettricamente può convenientemente comprendere piste conduttive per il collegamento di ciascun singolo dischetto di contatto, affacciato ad una corrispondente apertura 4 del distanziale 3, ad un terminale 8 di connessione accoppiabile ad un connettore di collegamento, anche indiretto, ad una unità di controllo e gestione 9.
L'unità di controllo e gestione 9 può, a sua volta, positivamente comprendere almeno un processore, almeno un componente di memoria e può essere utilmente associata a mezzi per la visualizzazione delle coordinate dei punti soggetti, durante il test, alla pressione del puntale 7.
I mezzi di visualizzazione saranno preferibilmente di tipo scelto tra schermi, display, proiettori, stampanti e simili.
Si evidenzia inoltre che tra il connettore di collegamento e l'unità di controllo e gestione può efficientemente essere interposto almeno un dispositivo configurato per la conversione del segnale proveniente dal connettore agli standard della unità di controllo e gestione 9 e per la ricetrasmissione di tale segnale.
Il dispositivo configurato per la conversione e la ricetrasmissione del segnale potrà essere di tipo scelto tra apparati di ricetrasmissione via cavo e apparati di ricetrasmissione in remoto del tipo di dispositivi di ricetrasmissione ottici, Bluetooth®, wireless, in radiofrequenza e simili. In pratica il sensore 1 potrà essere collegato via cavo 10 con la rispettiva unità di controllo e gestione 9, oppure potrà essere previsto un organo di ricetrasmissione in remoto che consentirà l'accoppiamento con una unità di controllo e gestione 9.
Non si esclude la possibilità di disporre comunque di due unità di controllo e gestione 9: una prima unità 9 collegata direttamente al sensore 1 per una prima elaborazione dei dati ed una seconda unità 9, connessa alla prima, per la visualizzazione e le elaborazioni a fini diagnostici e/o scientifici dei dati raccolti.
In particolare le eventuali seconde unità di controllo e gestione 9 potranno essere costituite da computer dedicati, personal computer, smartphone, tablet ed altri dispositivi simili. In tal caso su tali seconde unità di controllo e gestione 9 dovrà essere previsto un rispettivo software applicativo per l'analisi ed il trattamento dei dati ricevuti e trasmessi.
L'almeno una lamina in materiale dielettrico 6 dovrà essere realizzata con polimeri aventi valori di tossicità per gli esseri umani inferiori alle soglie previste dalle normative vigenti.
Il presente trovato estende la propria tutela anche ad un dispositivo 11 per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari il quale dovrà comprendere un primo gruppo di fissaggio 12 ad una arcata scelta tra l'arcata mascellare A e l'arcata mandibolare B per il supporto di un puntale 7.
Il dispositivo 11 dovrà inoltre comprendere un secondo gruppo di fissaggio 13 ad una arcata scelta tra l'arcata mandibolare B e l'arcata mascellare A per il supporto di un tassello di alloggiamento 14 di un sensore di posizione a contatto elettrico.
Il dispositivo 11 sarà inoltre provvisto di una unità di controllo e gestione 9, connessa elettricamente al sensore di posizione (a contatto elettrico), per il rilievo della sequenza dei punti di contatto del puntale 7 con il sensore durante un test di movimenti mandibolari e per la relativa rappresentazione su mezzi di visualizzazione di tipo scelto tra schermi, display, proiettori, stampanti e simili.
Secondo una prima possibile soluzione realizzativa il dispositivo 11 potrà validamente comprendere un sensore 1 realizzato secondo quanto illustrato in precedenza, in cui il puntale 7, agendo sulla lamina 6, determina una compressione del distanziale 3 che garantisce il contatto elettrico tra un foglio 5 superiore ed un corrispondente conduttore inferiore (che potrebbe essere un secondo foglio 5) attraverso la lastra interna 2 in materiale elastomerico a conducibilità elettrica polarizzata.
Con particolare riferimento ad una ulteriore soluzione realizzativa il puntale 6 potrebbe convenientemente essere realizzato in materiale conducibile elettricamente ed essere efficacemente connesso elettricamente ad un polo elettrico di un terminale 8 afferente all'unità di controllo e gestione 9. In tale contesto, il sensore di posizione (a contatto elettrico) comprenderà una pluralità di tessere in materiale conducibile elettricamente, reciprocamente isolate e disposte le une vicine alle altre sulla propria superficie affacciata al puntale 7 in configurazione di utilizzo.
Ciascuna tessera sarà connessa elettricamente ad un rispettivo e distinto polo elettrico di un terminale 8 afferente all'unità di controllo e gestione 9.
Il contatto tra il puntale 7 ed una di tali tessere determinerà così la chiusura del circuito elettrico attraverso l'unità di controllo e gestione 9 per l'identificazione del punto di contatto.
Con la nuova soluzione tecnica qui proposta si ricava quindi, in modo scientifico, quella che in ambito odontoiatrico si chiama DVO (dimensione verticale occlusale) necessaria nelle procedure terapeutiche di riposizionamento delle ossa mandibolari e mascellari, per riportare il paziente alla condizione di fine dentizione.
Il valore di DVO può essere ottenuto integrando i piani rilevati con la dimensione dell'altezza corretta della punta tracciante, che si ricava dal sensore 1 secondo il trovato.
Il sensore 1 secondo il trovato non subisce un danneggiamento durante il suo utilizzo e quindi i rilievi possono essere protratti per temi anche prolungati senza che si verifichi alcun decadimento della qualità ed affidabilità degli stessi.
La semplicità strutturale del sensore 1 consente inoltre di produrlo in versione "usa e getta" in modo che ogni paziente che dovrà essere sottoposto ai test possa utilizzare un sensore 1 nuovo che scongiurerà qualsiasi rischio di contaminazione. Vantaggiosamente il presente trovato risolve i problemi esposti in precedenza, proponendo un sensore di posizione 1 (ed un dispositivo 11 che lo incorpora) di tipo facilmente installabile tra mascella A e mandibola B di un paziente per l'esecuzione di rilievi relativi alla posizione reciproca durante la masticazione.
Convenientemente il sensore 1 (ed il dispositivo 11 che lo incorpora) secondo il trovato è di tipo facilmente regolabile ed installabile nel cavo orale del paziente: in particolare le registrazioni della sporgenza del puntale 7 potranno essere eseguite semplicemente, quando il dispositivo 11 è installato nel cavo orale del paziente, eseguendo in tempo reale le verifiche della qualità del suo riscontro sul sensore 1 (la cui superficie sensibile non deve essere rimossa dal cavo orale del paziente per ottenere i rilievi, a differenza di tutte le soluzioni tecniche di tipo noto).
Utilmente il sensore 1 (ed il dispositivo 11 che lo incorpora) secondo il trovato è idoneo a conferire validità scientifica alle misure eseguite, assicurando l'attendibilità delle stesse e la loro ripetibilità.
Favorevolmente il sensore di posizione 1 (ed il dispositivo 11 che lo incorpora) secondo il trovato rsulta idoneo all'esecuzione di un numero potenzialmente infinito di rilievi, senza che subisca alcun degrado durante gli stessi, mantenendo cioè costante l'affidabilità dei rilievi svolti.
Validamente il sensore di posizione 1 risulta essere di relativamente semplice realizzazione pratica e di costi contenuti: tali caratteristiche rendono il sensore 1, ed il dispositivo 11 che lo incorpora, secondo l'invenzione delle innovazioni di sicura applicazione.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Sensore di posizione caratterizzato dal fatto che comprende: - almeno una lastra interna (2) in materiale composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica polarizzata secondo una sola direzione; - almeno un distanziale deformabile (3) in materiale dielettrico provvisto di un reticolo di aperture passanti (4) e sovrapposto ad almeno una prima faccia della detta lastra (2); - almeno un foglio (5) in materiale almeno localmente conducibile elettricamente, sovrapposto alla superficie del detto distanziale (4) contrapposta a quella sovrapposta alla detta faccia di detta lastra (2), detto foglio (5) essendo affacciato e prossimo a detta prima faccia in corrispondenza delle dette aperture passanti (4); - almeno una lamina (6) in materiale dielettrico sovrapposta alla superficie del detto foglio (5) contrapposta a quella sovrapposta ad una superficie del detto distanziale (3); una pressione esercitata per mezzo di un puntale (7) sulla faccia esterna della detta lamina (6) determinando una compressione del detto distanziale (3) ed il contatto di una porzione del detto foglio (5), in materiale almeno localmente conducibile elettricamente, con una zona della detta lastra interna (2) con conseguente chiusura del circuito elettrico tra detto foglio (5) e detta lastra interna (2) in corrispondenza della posizione di riscontro del detto puntale (7) sulla detta lamina (6).
  2. 2. Sensore di posizione, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un foglio (5) in materiale almeno localmente conducibile elettricamente comprende piste conduttive per il collegamento di ciascuna singola area affacciata ad almeno una corrispondente apertura (4) del detto reticolo dell'almeno un distanziale deformabile (3) in materiale dielettrico ad un terminale di connessione (8) accoppiabile ad un connettore di collegamento, anche indiretto, ad una unità di controllo e gestione (9).
  3. 3. Sensore di posizione, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti fogli (5) in materiale almeno localmente conducibile elettricamente sono due, simmetricamente disposti rispetto a detta lastra interna (2), in materiale composito a matrice elastomerica con conducibilità elettrica polarizzata secondo una sola direzione, sulle cui facce sono sovrapposti rispettivi distanziali deformabili (3) in materiale dielettrico provvisti di relativi reticoli di aperture passanti (4), ciascun singolo foglio (5) comprendendo corrispondenti piste conduttive disposte secondo linee predefinite.
  4. 4. Sensore di posizione, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto foglio conduttivo (5) superiore comprende prime piste conduttive lineari e reciprocamente parallele per il collegamento elettrico di tutte le aree affacciate ad aperture (4) disposte lungo una predefinita riga su un primo distanziale (3), detto foglio conduttivo (5) inferiore comprende seconde piste conduttive lineari, reciprocamente parallele ed ortogonali alle dette prime piste, per il collegamento elettrico di tutte le aree affacciate ad aperture (4) disposte lungo una predefinita colonna su un secondo distanziale (3), la compressione esercitata da detto puntale (7), in corrispondenza di uno specifico punto, determinando la connessione elettrica tra una specifica prima pista conduttiva, disposta lungo una riga di aperture (4) del primo distanziale (3), ed una specifica seconda pista conduttiva, disposta lungo una colonna di dette aperture (4), con conseguente identificazione delle coordinate del detto punto di contatto del detto puntale (7).
  5. 5. Sensore di posizione, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un foglio (5) in materiale almeno localmente conducibile elettricamente comprende piste conduttive per il collegamento di ciascun singolo dischetto di contatto, affacciato ad una corrispondente apertura (4) di detto distanziale (3), ad un terminale (8) di connessione accoppiabile ad un connettore di collegamento, anche indiretto, ad una unità di controllo e gestione (9).
  6. 6. Sensore di posizione, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo e gestione (9) comprende almeno un processore, almeno un componente di memoria ed è associata a mezzi per la visualizzazione delle coordinate dei punti soggetti, durante il test, alla pressione del puntale, mezzi di visualizzazione di tipo scelto tra schermi, display, proiettori, stampanti e simili.
  7. 7. Sensore di posizione, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra detto connettore di collegamento e detta unità di controllo e gestione (9) è interposto almeno un dispositivo configurato per la conversione del segnale proveniente da detto connettore agli standard di detta unità (9) e per la ricetrasmissione di detto segnale.
  8. 8. Sensore di posizione, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo configurato per la conversione e la ricetrasmissione del segnale è di tipo scelto tra apparati di ricetrasmissione via cavo e apparati di ricetrasmissione in remoto, del tipo di dispositivi di ricetrasmissione ottici, Bluetooth®, wireless, in radiofrequenza e simili.
  9. 9. Sensore di posizione, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una lamina (6) in materiale dielettrico è realizzata con polimeri aventi valori di tossicità per gli esseri umani inferiori alle soglie previste dalle normative vigenti.
  10. 10. Dispositivo per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari caratterizzato dal fatto che comprende: - un primo gruppo di fissaggio (12) ad una arcata scelta tra l'arcata mascellare (A) e l'arcata mandibolare (B) per il supporto di un puntale (7); - un secondo gruppo di fissaggio (13) ad una arcata scelta tra l'arcata mandibolare (B) e l'arcata mascellare (A) per il supporto di un tassello di alloggiamento (14) di un sensore di posizione a contatto elettrico; - una unità di controllo e gestione (9), connessa elettricamente ad almeno un componente scelto tra detto puntale (7) e detto sensore di posizione, per il rilievo della sequenza dei punti di contatto di detto puntale (7) con detto sensore durante un test di movimenti mandibolari e la relativa rappresentazione su mezzi di visualizzazione di tipo scelto tra schermi, display, proiettori, stampanti e simili.
  11. 11. Dispositivo per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto sensore (1) è realizzato secondo almeno una tra le rivendicazioni da 1 a 9.
  12. 12. Dispositivo per l'esecuzione di tracciati dei movimenti mandibolari, secondo la rivendicazione 10 ed in alternativa alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che - detto puntale è realizzato in materiale conducibile elettricamente ed è connesso elettricamente ad un polo elettrico di un terminale afferente a detta unità di controllo e gestione, - detto sensore comprende una pluralità di tessere in materiale conducibile elettricamente reciprocamente isolate, ciascuna connessa elettricamente ad un rispettivo e distinto polo elettrico di un terminale afferente a detta unità di controllo e gestione, il contatto tra detto puntale ed una di dette tessere determinando la chiusura del circuito elettrico attraverso detta unità di controllo e gestione per l'identificazione del punto di contatto.
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US5305017A (en) * 1989-08-16 1994-04-19 Gerpheide George E Methods and apparatus for data input
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