IT201900016559A1 - Sistema di traino, assieme e metodo di gestione - Google Patents

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IT201900016559A1
IT201900016559A1 IT102019000016559A IT201900016559A IT201900016559A1 IT 201900016559 A1 IT201900016559 A1 IT 201900016559A1 IT 102019000016559 A IT102019000016559 A IT 102019000016559A IT 201900016559 A IT201900016559 A IT 201900016559A IT 201900016559 A1 IT201900016559 A1 IT 201900016559A1
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IT
Italy
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rotation
coupling
locking
axis
around
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IT102019000016559A
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Inventor
Giovanni Castelletti
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Rudiflex S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60DVEHICLE CONNECTIONS
    • B60D1/00Traction couplings; Hitches; Draw-gear; Towing devices
    • B60D1/01Traction couplings or hitches characterised by their type
    • B60D1/02Bolt or shackle-type couplings
    • B60D1/025Bolt or shackle-type couplings comprising release or locking lever pins
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60DVEHICLE CONNECTIONS
    • B60D1/00Traction couplings; Hitches; Draw-gear; Towing devices
    • B60D1/01Traction couplings or hitches characterised by their type
    • B60D1/04Hook or hook-and-hasp couplings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60DVEHICLE CONNECTIONS
    • B60D1/00Traction couplings; Hitches; Draw-gear; Towing devices
    • B60D1/14Draw-gear or towing devices characterised by their type
    • B60D1/145Draw-gear or towing devices characterised by their type consisting of an elongated single bar or tube

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Automobile Manufacture Line, Endless Track Vehicle, Trailer (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell ́invenzione avente per titolo:
“Sistema di traino, assieme e metodo di gestione”
La presente invenzione si riferisce a un sistema di traino comprendente uno o più dispositivi di bloccaggio della rotazione, ad un assieme comprendente detto sistema di traino, e a un metodo di gestione di tale sistema di traino.
È noto che le macchine agricole devono poter circolare -per tragitti più o meno lunghi - sulle strade di percorrenza delle automobili, in particolare su strade statali o provinciali, al fine di raggiungere il proprio luogo di impiego.
Il codice della strada impone severe prescrizioni per le macchine agricole soprattutto se dotate di attrezzature trainate (traini), in quanto tali macchine non devono costituire un pericolo per loro stesse né per gli altri utenti della strada.
La prescrizione stradale più svantaggiosa per un uso agricolo delle suddette macchine è un elevato braccio di leva tra macchina agricola e traino, che limita fortemente la libertà di manovra, soprattutto negli spazi ristretti di operatività talvolta imposti. Oltretutto, gli occhioni di collegamento tendono a usurarsi rapidamente nel movimento reciproco tra macchina agricola e attrezzatura trainata, a causa di sfavorevoli forze meccaniche e attriti che si generano. La presente invenzione si colloca nel precedente contesto, proponendosi di fornire un sistema di traino in grado di coniugare un utilizzo stradale sicuro di un trattore con rimorchio, ma allo stesso tempo di garantirne ampie libertà di manovra.
La Richiedente, dopo una lunga e intensa attività di ricerca e sviluppo, ha messo a punto un sistema di traino e un metodo di gestione di tale sistema in grado di fornire un’adeguata risposta ai limiti, agli inconvenienti e ai problemi esistenti.
Pertanto, forma oggetto della presente invenzione un sistema di traino, avente le caratteristiche come definite nelle unite rivendicazioni.
Forma, inoltre, oggetto della presente invenzione un assieme comprendente detto sistema di traino, avente le caratteristiche come definite nelle unite rivendicazioni.
Forma, inoltre, oggetto della presente invenzione un metodo di gestione di detto sistema di traino, avente le caratteristiche come definite nelle unite rivendicazioni.
Forme di realizzazione preferite della presente invenzione verranno qui di seguito descritte a titolo esemplificativo, e quindi non limitativo, con riferimento alle tavole, in cui:
- le figure 1 e 2 mostrano rispettivamente una vista prospettica e una vista laterale di un sistema di traino oggetto della presente invenzione in accordo con una prima, possibile forma di realizzazione;
- la figura 3 illustra una vista prospettica di un aggancio lato trattore (primo aggancio) del sistema di traino di figura 1, in assenza del rispettivo dispositivo di bloccaggio della rotazione;
- le figure 4, 5 e 6 rappresentano rispettivamente una vista prospettica, una vista da sopra e una vista in sezione lungo il piano VI-VI riportato in figura 5, di un sistema di traino oggetto della presente invenzione in accordo con una seconda, possibile forma di realizzazione;
- le figure 7, 8 e 9 rappresentano rispettivamente una vista prospettica, una vista da sopra e una vista in sezione lungo il piano IX-IX riportato in figura 8, di un sistema di traino oggetto della presente invenzione in accordo con una terza, possibile forma di realizzazione;
- le figure 10, 11 e 12 rappresentano rispettivamente una vista prospettica, una vista da sopra e una vista in sezione lungo il piano XII-XII riportato in figura 11, di un sistema di traino oggetto della presente invenzione in accordo con una quarta, possibile forma di realizzazione;
- le figure 13, 14 e 15 rappresentano rispettivamente una vista prospettica, una vista laterale e una vista in sezione lungo il piano XV-XV riportato in figura 14, di un sistema di traino oggetto della presente invenzione in accordo con una quinta, possibile forma di realizzazione.
Si precisa che, nella descrizione che segue, ad uguali numeri di riferimento corrispondono caratteristiche tecniche identiche o corrispondenti.
In riferimento alle tavole allegate, con il numero di riferimento 1 si è contraddistinto, nella sua totalità, un sistema di traino che comprende un aggancio lato trattore (o primo aggancio) 2, un aggancio lato rimorchio (o secondo aggancio) 4, almeno un corpo di collegamento 6, e uno o più dispositivi di bloccaggio della rotazione 10, 10’.
Nelle forme di realizzazione mostrate, il primo aggancio 2 e/o il secondo aggancio 4 potrebbe comprendere una piastra di fissaggio 30 al trattore (non illustrato) e/o al rimorchio (non illustrato) e una coppia di pareti di aggancio 32, 34. Le pareti di aggancio 32, 34 si sviluppano sostanzialmente ad angolo retto rispetto alla (o dalla) piastra di fissaggio 30, e sono reciprocamente sfalsate in modo da delimitare tra loro uno spazio intermedio 36 per l’accoglimento di una parte del corpo di collegamento 6 (in particolare di almeno una parte di un organo di traino di tale corpo 6). Preferibilmente, la piastra di fissaggio 30 e le pareti di aggancio 32, 34 potrebbero essere realizzate in un unico pezzo (ad esempio tramite forgiatura), oppure potrebbero essere unite tramite saldatura.
Preferibilmente, una o entrambe le pareti di aggancio 32, 34 potrebbero delimitare un foro di accoglimento 38 per un perno di rotazione 40, vantaggiosamente un foro di accoglimento passante (vale a dire comunicante con lo spazio intermedio 36).
In accordo con una forma di realizzazione, la piastra di fissaggio 30 comprende mezzi di fissaggio del primo aggancio 2 al trattore e/o del secondo aggancio 4 al rimorchio.
I mezzi di fissaggio comprendono preferibilmente uno o più fori di fissaggio 42 (ad esempio fori passanti) delimitati dalla piastra di fissaggio 30, e/o almeno un gambo di fissaggio 44 sporgente dalla piastra di fissaggio 30 (preferibilmente da una superficie posteriore 46 di tale piastra 30) oppure impegnato con la piastra di fissaggio 44.
L’almeno un gambo di fissaggio 44 potrebbe essere saldato alla superficie posteriore 46 della piastra di fissaggio 30 oppure, più preferibilmente, potrebbe essere trattenuto o impegnato in un foro di fissaggio 42 tramite una testa sporgente 48 di detto gambo, laddove la testa 48 ha una sezione di passaggio superiore rispetto al foro 42. Opzionalmente, la testa sporgente 48 potrebbe essere sagomata (ad esempio in modo poligonale) per poter cooperare con una chiave-utensile. Ad esempio si veda la forma di realizzazione di figura 3.
Preferibilmente, la piastra di fissaggio 30 potrebbe avere una pianta di forma sostanzialmente rettangolare. A titolo di esempio, la piastra di fissaggio 30 potrebbe delimitare quattro fori di fissaggio 42 disposti in corrispondenza degli angoli di tale rettangolo (ad esempio si veda il secondo aggancio 4 di figura 1, oppure il primo aggancio 2 di figura 7), oppure potrebbe comprendere un gambo di fissaggio 44 disposto circa centralmente a detta piastra 30 (ad esempio si veda il secondo aggancio 4 di figura 4), oppure potrebbe comprendere una coppia di gambi di fissaggio 44 affiancati, ciascuno disposto circa centralmente ad un lato corto di tale rettangolo.
Il corpo di collegamento 6 si sviluppa lungo una direzione di sviluppo longitudinale X tra un primo organo di traino 12 e un secondo organo di traino 14. In altre parole, il corpo di collegamento 6 comprende il primo organo di traino 12 e il secondo organo di traino 14, laddove tali organi 12, 14 sono distanziati lungo la suddetta direzione di sviluppo longitudinale X, e sono preferibilmente posti alle estremità assiali (rispetto a detta direzione X) di tale corpo 6.
Secondo diverse forme di realizzazione, il primo organo di traino 12 e/o il secondo organo di traino 14 sono indipendentemente selezionati tra un occhione di traino, un giunto sferico, e un occhione di traino con giunto sferico (come ad esempio mostrato nel documento anteriore DE 20 2015 104 826 U1).
Il primo organo di traino 12 è collegato al primo aggancio 2 in modo ruotabile attorno ad un primo asse R1 sostanzialmente verticale, e il secondo organo di traino 14 è collegato al secondo aggancio 4 in modo ruotabile attorno ad un secondo asse R2 sostanzialmente verticale. Inoltre, il primo aggancio 2 e il secondo aggancio 4 sono reciprocamente ruotabili attorno a un terzo asse R3 orizzontale e ortogonale alla direzione di sviluppo longitudinale X.
Pertanto, il sistema di traino 1 comprende preferibilmente primi mezzi di snodo e secondi mezzi di snodo conformati in modo tale per cui – in assenza di vincoli - il corpo di collegamento 6 possa ruotare attorno all’asse R1 rispetto al primo aggancio 2, e che il corpo di collegamento 6 possa ruotare attorno all’asse R2 rispetto al secondo aggancio 4.
In accordo con una forma di realizzazione, i primi mezzi di snodo e/o i secondi mezzi di snodo sono realizzati da un perno di rotazione 40 di tale sistema 1, che si sviluppa parallelamente all’asse di rotazione (R1 e/o R2) e che è accolto in modo ruotabile nel primo organo di traino 12 e/o nel secondo organo di traino 14. Più precisamente, il primo organo di traino 12 e/o il secondo organo di traino 14 delimitano preferibilmente almeno una sede per perno 50 in cui il perno di rotazione 40 è accolto almeno in parte in modo da consentire detta rotazione attorno all’asse R1 e/o R2. Preferibilmente, la sede per perno 50 è circoscritta da una superficie di forma anulare oppure di forma tubolare delimitata dal primo organo di traino 12 e/o dal secondo organo di traino 14.
Preferibilmente, il sistema di traino 1 potrebbe comprendere terzi mezzi di snodo conformati in modo tale per cui il primo aggancio 2 ed il secondo aggancio 4 possano ruotare reciprocamente attorno al terzo asse di rotazione R3.
In accordo con una forma di realizzazione, i terzi mezzi di snodo sono integrati nel corpo di collegamento 6. Preferibilmente, i terzi mezzi di snodo comprendono un elemento o blocchetto di snodo 58 del corpo di collegamento 6, detto elemento o blocchetto di snodo 58 essendo ruotabile attorno al terzo asse di rotazione R3 rispetto al secondo aggancio 4 oppure rispetto al primo aggancio 2.
Più precisamente, secondo le forme di realizzazione mostrate ad esempio nella figura 1 o nella figura 10, il corpo di collegamento 6 potrebbe comprendere una coppia di elementi longitudinali 52 che si sviluppano lungo la direzione di sviluppo longitudinale X, e che sono distanziati in una direzione trasversale (rispetto a detta direzione X) in modo da delimitare un primo spazio di accoglimento 54.
Preferibilmente, gli elementi longitudinali 52 sono collegati tra loro tramite un elemento di giunzione trasversale 56 e tramite l’elemento o blocchetto di snodo 58 del corpo di collegamento 6. Preferibilmente, l’elemento di giunzione trasversale 56 e il blocchetto di snodo 58 sono distanziati lungo la direzione di sviluppo longitudinale X. Il blocchetto di snodo 58 è vantaggiosamente collegato agli elementi longitudinali 52, in modo snodato attorno al terzo asse di rotazione R3, in modo da realizzare i terzi mezzi di snodo.
Secondo una forma di realizzazione, dal blocchetto di snodo 58 si sviluppa il primo organo di traino 12.
Secondo un’altra forma di realizzazione, dall’elemento di giunzione trasversale 56 si sviluppa il secondo organo di traino 14.
In accordo con un’altra forma di realizzazione, i terzi mezzi di snodo sono integrati nel primo aggancio 2 oppure nel secondo aggancio 4. Preferibilmente, i terzi mezzi di snodo comprendono un elemento o blocchetto di snodo 58 del primo aggancio 2 oppure del secondo aggancio 4, detto elemento o blocchetto di snodo 58 essendo ruotabile attorno al terzo asse di rotazione R3 rispetto al primo aggancio 2 oppure rispetto al secondo aggancio 4, nello specifico rispetto alla piastra di fissaggio 30 di questo.
Più precisamente, secondo la forma di realizzazione mostrata ad esempio nella figura 5 oppure nella figura 15, il secondo aggancio 4 (oppure il primo aggancio 2) potrebbe comprendere una coppia di elementi trasversali 60 che si sviluppano lungo la direzione di sviluppo longitudinale X, e che sono distanziati in una direzione trasversale (rispetto a detta direzione X) in modo da delimitare un secondo spazio di accoglimento 62. Il blocchetto di snodo 58 è vantaggiosamente posto nel secondo spazio di accoglimento 62, ed è collegato agli elementi trasversali 60 in modo snodato attorno al terzo asse di rotazione R3 per realizzare i terzi mezzi di snodo. Preferibilmente, in questa forma di realizzazione con blocchetto di snodo 58, le pareti di aggancio 32, 34 sono collegate al blocchetto di snodo 58 e gli elementi trasversali 60 sono collegati alla piastra di fissaggio 30 preferibilmente tramite il gambo di fissaggio 44.
In accordo con una forma di realizzazione ulteriore, i terzi mezzi di snodo sono integrati in giunto sferico 64 del primo organo di traino 12 e/o del secondo organo di traino 14 (ad esempio si veda figura 9).
In accordo con una forma di realizzazione ulteriore, il sistema di traino 1 potrebbe comprendere quarti mezzi di snodo conformati in modo tale per cui il primo aggancio 2 ed il secondo aggancio 4 possano ruotare reciprocamente attorno ad un quarto asse di rotazione R4 sostanzialmente orizzontale e parallelo alla direzione di sviluppo longitudinale X.
In accordo con una forma di realizzazione, i quarti mezzi di snodo sono integrati nel corpo di collegamento 6. Preferibilmente, i quarti mezzi di snodo comprendono un elemento o blocchetto di snodo 58 del corpo di collegamento 6, detto elemento o blocchetto di snodo 58 essendo collegato in modo snodato al primo organo di traino 12 oppure al secondo organo di traino 14, in modo da consentire la rotazione attorno al quarto asse di rotazione R4 rispetto al primo aggancio 2 oppure rispetto al secondo aggancio 4.
Più precisamente, l’elemento o il blocchetto di snodo 58 del corpo di collegamento 6 delimita un condotto di snodo 66 passante. Uno stelo di elemento 68 del primo organo di traino 12 oppure del secondo organo di traino 14 è inserito nel condotto di snodo 66 in modo ruotabile attorno al quarto asse di rotazione R4, in tal modo realizzando i quarti mezzi di snodo. Preferibilmente, lo stelo di elemento 68 è trattenuto assialmente - lungo la direzione X - tramite un organo di bloccaggio assiale 70 (ad esempio una madrevite) collegato a detto stelo 68 e che giace in battuta contro una superficie posteriore 72 del blocchetto di snodo 58.
In accordo con una forma di realizzazione ulteriore, i quarti mezzi di snodo sono integrati in un giunto sferico 64 del primo organo di traino 12 e/o del secondo organo di traino 14.
In accordo con una forma di realizzazione ancora ulteriore, i quarti mezzi di snodo sono integrati nella piastra di fissaggio 30.
Più precisamente (ad esempio si veda figura 15), il gambo di fissaggio 44 potrebbe essere inserito in modo ruotabile nel foro di fissaggio 42, e essere trattenuto assialmente - lungo la direzione X - tramite un organo di bloccaggio assiale 70 (ad esempio una madrevite) collegato a detto gambo 44 e che giace in battuta contro una superficie 46 posteriore, o rivolta posteriormente, della piastra di fissaggio 30.
I dispositivi di bloccaggio 10 della rotazione sono disposti al primo aggancio 2 e al secondo aggancio 4, e sono azionabili in modo coordinato per impedire una rotazione del corpo di collegamento 6 attorno ad uno solo degli assi di rotazione R1 oppure R2. In alternativa, un dispositivo di bloccaggio 10’ della rotazione è spostabile al primo aggancio 2 e al secondo aggancio 4, ed è bloccabile al primo aggancio 2 o al secondo aggancio 4 per impedire una rotazione del corpo di collegamento 6 attorno ad uno solo di detti assi di rotazione R1 oppure R2 verticali, senza tuttavia impedire la rotazione attorno al terzo asse R3.
Ne consegue che, secondo un aspetto innovativo della presente invenzione, il sistema di traino 1 comprende almeno tre snodi (in particolare, primi mezzi di snodo, secondi mezzi di snodo e terzi mezzi di snodo) che consentono di ottenere rotazioni attorno ai due assi di rotazione R1, R2 verticali e attorno ad un asse di rotazione R3 orizzontale. Tuttavia, i gradi di libertà dei tre snodi sono ridotti attraverso un uso coordinato della coppia di dispositivi di bloccaggio 10, oppure attraverso uno spostamento e bloccaggio del dispositivo di bloccaggio 10’ che limitano la libertà di movimento solamente attorno ai due assi R1, R2 verticali. La rotazione attorno al terzo asse di rotazione R3 – che viene sempre garantita - consente inoltre di ridurre drasticamente i fenomeni di usura agli organi di traino 12, 14.
Entrando maggiormente nello specifico, i dispositivi di bloccaggio 10 della rotazione sono azionabili, oppure il dispositivo di bloccaggio 10’ della rotazione è bloccabile, in una configurazione per uso stradale oppure in una configurazione per uso agricolo, laddove: A) nella configurazione per uso stradale è consentita la rotazione del corpo di collegamento attorno al primo asse di rotazione R1 ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento 6 attorno al secondo asse di rotazione R2;
B) nella configurazione per uso agricolo è consentita la rotazione del corpo di collegamento 6 attorno al secondo asse di rotazione R2 ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento 6 attorno al primo asse di rotazione R1;
la rotazione attorno al terzo asse R3 essendo sempre consentita, sia nella configurazione per uso stradale, sia nella configurazione per uso agricolo.
Ne consegue che, nella configurazione A) il presente sistema di traino 1 permette di rispettare le regole imposte dalla normativa stradale vigente, utilizzando un timone lungo e collegato rigidamente attorno all’asse R2 al rimorchio. Di contro, nella configurazione B), il presente sistema di traino 1 consente di effettuare curve molto più strette, come spesso accade in ambito agricolo, attorno all’asse di rotazione R2, in virtù del minore braccio di leva.
In accordo con una forma di realizzazione, almeno un dispositivo di bloccaggio 10 della rotazione comprende un organo di bloccaggio 8. Tale organo di bloccaggio 8 e il primo organo di traino 12 oppure il secondo organo di traino 14 sono reciprocamente mobili tra una posizione di libera rotazione (o posizione di separazione), e una posizione di bloccaggio in cui l’organo di bloccaggio 8 e l’organo di traino (12 oppure 14) sono accoppiati di forma e/o di forza per impedire la rotazione attorno all’asse di rotazione (R1 oppure R2).
Facendo ad esempio riferimento alla forma di realizzazione di figura 2, il dispositivo di bloccaggio 10 posto in corrispondenza del primo aggancio 2 è nella posizione di libera rotazione, in quanto l’organo di bloccaggio 8 e il primo organo di traino 12 sono separati e non interagiscono per bloccare la rotazione attorno all’asse R1. Il dispositivo di bloccaggio 10 posto in corrispondenza del secondo aggancio 4 è invece nella posizione di bloccaggio, in quanto l’organo di bloccaggio 8 e il secondo organo di traino 14 sono accoppiati per fermare la rotazione attorno all’asse di rotazione R2.
In accordo con una forma di realizzazione dell’accoppiamento di forma e/o di forza, uno tra organo di bloccaggio 8 o organo di traino 12, 14 comprende almeno una sporgenza di arresto 22 (ad esempio un cordone diametrale oppure una pluralità di cordoni radiali), e l’altro tra organo di traino 12, 14 e organo di bloccaggio 8 delimita almeno un incavo di arresto 24 (ad esempio una scanalatura diametrale oppure una pluralità di scanalature radiali) impegnabile dalla sporgenza di arresto 22 nella posizione di bloccaggio. La forma di realizzazione di figura 2 mostra ad esempio un accoppiamento cordone diametrale-scanalatura diametrale. La forma di realizzazione di figura 4 mostra ad esempio un accoppiamento cordoni radiali-scanalature radiali.
In accordo con una prima forma di realizzazione, la conversione dalla posizione di libera rotazione alla posizione di bloccaggio (e viceversa) potrebbe essere effettuata idraulicamente, attraverso mezzi idraulici (ad esempio illustrati in figura 15) funzionalmente collegati ai dispositivi di bloccaggio 10. Preferibilmente, i mezzi idraulici comprendono almeno un attuatore lineare 90 a funzionamento idraulico preferibilmente fissato al corpo di collegamento 6.
In accordo con una forma di realizzazione, il corpo di collegamento 6 delimita un vano di corpo 88 che si sviluppa lungo la direzione di sviluppo longitudinale X. Preferibilmente, l’attuatore lineare 90 a funzionamento idraulico è accolto, almeno in parte o completamente, nel vano di corpo 88.
In accordo con una seconda forma di realizzazione, la conversione dalla posizione di libera rotazione alla posizione di bloccaggio potrebbe essere effettuata manualmente.
Più precisamente, il dispositivo di bloccaggio 10 potrebbe comprendere una leva di manovra 74 movibile (ad esempio ruotabile, traslabile oppure roto-traslabile) funzionalmente collegata all’organo di bloccaggio 8, oppure al primo organo di traino 12 / secondo organo di traino 14, per muoverli reciprocamente dalla posizione di libera rotazione alla posizione di bloccaggio (e viceversa).
In una forma di realizzazione (ad esempio mostrata in figura 4), la leva di manovra 74 è ruotabile attorno ad un fulcro F ortogonale alla direzione di sviluppo longitudinale X e ad un asse di rotazione R2 oppure R1. In un’altra forma di realizzazione, la leva di manovra 74 è traslabile o roto-traslabile parallelamente all’asse di rotazione R1 oppure R2.
A tal proposito, il dispositivo di bloccaggio 10 comprende preferibilmente uno scivolo di guida 76 per la leva di manovra 74. Più precisamente, la leva di manovra 74 è montata in modo da scorrere lungo una pista elicoidale 78 (pista in forma di elica cilindrica) delimitata dallo scivolo di guida 76, affinché ad una rotazione della leva di manovra 74 lungo la pista elicoidale 78 (e attorno all’asse R1 o R2) corrisponda un movimento assiale (lungo l’asse R1 o R2) reciproco tra l’organo di bloccaggio 8 e il primo organo di traino 12 o il secondo organo di traino 14.
Preferibilmente, la leva di manovra 74 è montata sul primo aggancio 2 e/o sul secondo aggancio 4, più preferibilmente su una parete di aggancio 34 (ad esempio la parete di aggancio posta superiormente).
In accordo con una forma di realizzazione, il primo aggancio 2 e/o il secondo aggancio 4 delimita una prima superficie di supporto verticale 16 per il primo 12 e/o il secondo 14 organo di traino nella posizione di libera rotazione. Ne consegue che, in tale posizione, la prima superficie di supporto verticale 16 è in contatto strisciante con l’organo di traino (12 e/o 14).
Preferibilmente, il dispositivo di bloccaggio 10 della rotazione delimita una seconda superficie di supporto verticale 18 che, nella posizione di bloccaggio, sopravanza assialmente - rispetto al primo asse R1 o al secondo asse R2 - la prima superficie di supporto verticale 16 e preme il primo 12 / secondo 14 organo di traino e l’organo di bloccaggio 8.
In altre parole, la seconda superficie di supporto verticale 18 è mobile assialmente (“verticalmente” secondo l’orientamento di figura 2) al fine di modificare la posizione reciproca tra il primo 12 / secondo 14 organo di traino e l’organo di bloccaggio 8, e consentire il raggiungimento della posizione di bloccaggio.
In accordo con una forma di realizzazione preferita, la seconda superficie di supporto verticale 18 è collegata al perno di rotazione 40 e alla leva di manovra 74.
Preferibilmente, la seconda superficie di supporto verticale 18, il perno di rotazione 40 e la leva di manovra 74 sono collegati tra loro collegati in un unico componente funzionale.
In accordo con una forma di realizzazione, almeno un dispositivo di bloccaggio 10 della rotazione comprende mezzi elastici 20 configurati per forzare costantemente l’organo di bloccaggio 8 o il primo 12 / secondo 14 organo di traino verso la posizione di libera rotazione. La posizione di bloccaggio secondo questa forma di realizzazione è quindi raggiunta in contrasto all’azione dei mezzi elastici 20.
In accordo con un’altra forma di realizzazione, il primo aggancio 2 e/o il secondo aggancio 4 delimita frontalmente almeno una superficie di riscontro 26, 26’. In accordo con una forma di realizzazione, la superficie di riscontro 26 è delimitata da una o da entrambe le pareti di aggancio 32, 34. Più precisamente, la superficie di riscontro 26 è una parete di spessore di una o di entrambe le pareti di aggancio 32, 34.
In accordo con un’altra forma di realizzazione, la superficie di riscontro 26’ è delimitata dalla piastra di fissaggio 30.
Il dispositivo di bloccaggio 10’ della rotazione comprende preferibilmente un corpo di bloccaggio 28, 28’ movibile rispetto al primo aggancio 2 o al secondo aggancio 4 tra una posizione di libera rotazione (o posizione di separazione) e una posizione di bloccaggio in cui il corpo di bloccaggio 28, 28’ è bloccato a riscontro con la superficie di riscontro 26, 26’ per impedire la rotazione attorno all’asse di rotazione R1 oppure R2.
In altre parole, quando il corpo di bloccaggio 28, 28’ viene spostato e bloccato in contatto con la superficie di riscontro 26, 26’, una rotazione attorno all’asse di rotazione R1, R2 prossimale a tale superficie 26, 26’ è bloccata.
In accordo con diverse forme di realizzazione, uno spostamento del corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere effettuato attraverso un disimpegno e successivo impegno del corpo di bloccaggio 28 con il corpo di collegamento 6.
Più precisamente, in accordo con la prima delle precedenti forme di realizzazione, il corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere impegnabile con il, e disimpegnabile dal, corpo di collegamento 6 in una direzione radiale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale X. Facendo ad esempio riferimento alla forma di realizzazione di figura 10, il corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere tolto dalla posizione mostrata, in corrispondenza del primo aggancio 2, muovendolo in una direzione di disimpegno radiale nella direzione della freccia D. Tale organo potrebbe successivamente essere ri-posizionato in corrispondenza del secondo aggancio 4, nella sede di impegno contraddistinta dalla freccia I.
Preferibilmente, il corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere configurato in modo da cingere un elemento longitudinale 52 del corpo di collegamento 6.
In accordo con diverse forme di realizzazione, un bloccaggio del corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere effettuato attraverso almeno un elemento o spina di bloccaggio 82, collegabile in modo reversibile al corpo di bloccaggio 28 e/o al corpo di collegamento 6, al fine di renderli solidali oppure di svincolarli l’uno dall’altro.
A titolo di esempio, il corpo di collegamento 6 oppure un elemento longitudinale 52 di tale corpo 6 potrebbe delimitare almeno un foro di impegno 84 in cui l’elemento o la spina di bloccaggio 82 è inseribile al fine di bloccare uno scorrimento assiale del corpo di bloccaggio 28 lungo detto corpo 6 o elemento 52.
A titolo di esempio ulteriore, il corpo di bloccaggio 28 potrebbe essere accoppiabile e disaccoppiabile di forma e/o di forza al corpo di collegamento 6, in modo da impedire uno scorrimento assiale di tale corpo 28. Preferibilmente, una parte del corpo di collegamento 6 (ad esempio l’elemento di giunzione trasversale 56) potrebbe delimitare un sottosquadro 86 destinato a fermare assialmente il corpo di bloccaggio 28 rispetto al corpo di collegamento 6.
In accordo con una forma di realizzazione, il sistema 1 potrebbe comprendere un riscontro regolabile 96 per il corpo di bloccaggio 28 al primo aggancio 2, preferibilmente disposto al corpo di collegamento 6.
In tal modo, siccome il primo aggancio 2 potrebbe avere ingombri assiali diversi da trattore a trattore, la presenza del riscontro regolabile 96 consente di ridurre al minimo i giochi del corpo di bloccaggio 28 rispetto alla superficie di riscontro 26.
A titolo di esempio, il riscontro regolabile 96 potrebbe comprendere un corpo base 98 fissato assialmente al corpo di collegamento 6, da detto corpo 98 sviluppandosi – nella direzione del corpo di bloccaggio 28 – uno o più elementi di regolazione assiale 100. Ad esempio, il corpo base 98 e l’almeno un elemento di regolazione assiale 100 potrebbero cooperare tramite filettature complementari.
In accordo con una forma di realizzazione, almeno un corpo di bloccaggio 28, 28’ è accolto nel vano di corpo 88, in modo estraibile da un imbocco assiale 92 di tale vano di corpo 88 per raggiungere la posizione di bloccaggio.
In altre parole, nella posizione di separazione il corpo di bloccaggio 28, 28’ è preferibilmente accolto nel vano di corpo 88, e nella posizione di bloccaggio fuoriesce dal imbocco assiale 92 per impegnare la superficie di riscontro 26’.
Secondo una forma di realizzazione preferita, è prevista una coppia di corpi di bloccaggio 28, 28’ disposti a estremità assiali opposte del corpo di collegamento 6. Preferibilmente, tali corpi di bloccaggio 28 sono accoppiati meccanicamente, più preferibilmente tramite l’attuatore lineare 90. In tal modo, quando uno dei suddetti corpi 28’ è estratto nella posizione di bloccaggio, l’altro corpo 28 è ritratto nel vano 88 nella posizione di separazione. A tal proposito si veda a titolo di esempio la forma di realizzazione di figura 14 e di figura 15.
Per le forme di realizzazione con azionamento idraulico dei corpi di bloccaggio 28, 28’, il sistema 1 potrebbe comprendere un mezzo di intercettazione 102, ad esempio una valvola di blocco, al fine di comandare la direzione di spostamento dei corpi di bloccaggio (verso il primo 2 oppure verso il secondo 4 aggancio) e/o per bloccare ciascun corpo di bloccaggio 28, 28’ nella propria posizione di bloccaggio.
La presente invenzione riguarda altresì un assieme comprendente:
- un rimorchio mono-asse oppure un rimorchio con due assi tandem (o assi ravvicinati);
- il sistema di traino 1 secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione precedenti collegato a tale rimorchio tramite il secondo aggancio 4;
- opzionalmente un trattore collegato al primo aggancio 2 del suddetto sistema di traino 1.
Un metodo di gestione del sistema di traino 1 secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione precedenti, comprende le seguenti fasi:
(I.A.) disporre dispositivi di bloccaggio 10 della rotazione al primo aggancio 2 e al secondo aggancio 4, e azionare tali dispositivi 10 in modo coordinato; oppure
(I.B.) spostare e bloccare un dispositivo di bloccaggio 10’ della rotazione al primo aggancio 2 oppure al secondo aggancio 4;
per impedire una rotazione del corpo di collegamento 6 attorno ad uno solo degli assi di rotazione R1, R2 verticali senza impedire la rotazione attorno al terzo asse R3.
Vantaggiosamente, il sistema di traino oggetto della presente invenzione comprende un sistema di sicurezza tale per cui, in caso di terreno accidentato e quando è consentita la rotazione attorno all’asse di rotazione R1, il corpo di collegamento non saltelli o si muova in modo incontrollato rispetto al primo aggancio.
Vantaggiosamente, il sistema di traino oggetto della presente invenzione è estremamente versatile nell’utilizzo, in quanto permette di garantire almeno tre gradi di libertà tra il trattore e il rimorchio, in particolare in caso di curva, in caso di rotazione reciproca in senso longitudinale e in presenza di dossi o di svalicamenti.
Vantaggiosamente, il sistema di traino oggetto della presente invenzione è semplice da manovrare, in quanto i movimenti delle parti meccaniche sono sostanzialmente univoci.
Vantaggiosamente, il sistema di traino oggetto della presente invenzione è estremamente affidabile nel tempo, in virtù della semplicità meccanica che lo caratterizza. Vantaggiosamente, il sistema di traino oggetto della presente invenzione è montabile su primi agganci di qualsiasi tipo di trattore, in quanto consente di regolare in modo preciso le distanze rispetto agli organi delegati al bloccaggio.
Alle forme di realizzazione del sistema di traino, dell’assieme e del metodo suddetti, un tecnico del ramo potrebbe apportare sostituzioni o modifiche alle caratteristiche descritte a seconda delle contingenze. Anche tali forme di realizzazione sono da ritenersi ricomprese nell’ambito di tutela formalizzato nelle seguenti rivendicazioni.
Inoltre, si precisa che qualsiasi forma di realizzazione potrà essere implementata in modo indipendente dalle altre forme di realizzazione descritte.
ELENCO DEI NUMERI DI RIFERIMENTO
1 sistema di traino 26’ superficie di 2 primo aggancio o riscontro
aggancio lato 28 corpo di bloccaggio trattore 28’ corpo di bloccaggio 4 secondo aggancio o 30 piastra di fissaggio aggancio lato 32 parete di aggancio rimorchio 34 parete di aggancio 6 corpo di collegamento 36 spazio intermedio 8 organo di bloccaggio 38 foro di accoglimento 10 dispositivo di 40 perno di rotazione bloccaggio 42 foro di fissaggio 10’ dispositivo di 44 gambo di fissaggio bloccaggio 46 superficie posteriore 12 primo organo di 48 testa sporgente traino o organo di 50 sede per perno traino lato trattore 52 elemento
14 secondo organo di longitudinale traino o organo di 54 primo spazio di traino lato rimorchio accoglimento
16 prima superficie di 56 elemento di giunzione supporto trasversale
18 seconda superficie di 58 elemento o blocchetto supporto verticale di snodo
20 mezzi elastici 60 elemento trasversale 22 sporgenza di arresto 62 secondo spazio di 24 incavo di arresto accoglimento
26 superficie di 64 giunto sferico riscontro 66 condotto di snodo 68 stelo di elemento organo di bloccaggio 100 elemento di assiale regolazione assiale superficie posteriore 102 mezzo di leva di manovra intercettazione scivolo di guida D direzione di pista elicoidale disimpegno radiale superficie di F fulcro
scorrimento I sede di impegno elemento o spina di R1 primo asse di bloccaggio rotazione
foro di impegno R2 secondo asse di sottosquadro rotazione
vano di corpo R3 terzo asse di attuatore lineare rotazione
imbocco assiale R4 quarto asse di superficie frontale rotazione riscontro regolabile X direzione di sviluppo corpo base longitudinale

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un sistema di traino (1) comprendente: - un aggancio lato trattore o primo aggancio (2); - un aggancio lato rimorchio o secondo aggancio (4); - almeno un corpo di collegamento (6), che si sviluppa lungo una direzione di sviluppo longitudinale (X) tra un primo organo di traino (12) e un secondo organo di traino (14); in cui il primo organo di traino (12) è collegato al primo aggancio (2) in modo ruotabile attorno ad un primo asse (R1) verticale, il secondo organo di traino (14) è collegato al secondo aggancio (4) in modo ruotabile attorno ad un secondo asse (R2) verticale, e il primo aggancio (2) ed il secondo aggancio (4) sono reciprocamente ruotabili attorno a un terzo asse (R3) orizzontale e ortogonale alla direzione di sviluppo longitudinale (X); - dispositivi di bloccaggio (10) della rotazione disposti al primo aggancio (2) e al secondo aggancio (4), oppure un dispositivo di bloccaggio (10’) della rotazione spostabile al primo aggancio (2) e al secondo aggancio (4); in cui i dispositivi di bloccaggio (10) sono azionabili in modo coordinato, oppure in cui il dispositivo di bloccaggio (10’) è bloccabile al primo aggancio (2) o al secondo aggancio (4), per impedire una rotazione del corpo di collegamento (6) attorno ad uno solo di detti assi di rotazione (R1; R2) verticali senza impedire la rotazione attorno al terzo asse (R3).
  2. 2. Il sistema di traino (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti dispositivi di bloccaggio (10) sono azionabili, oppure detto dispositivo di bloccaggio (10’) è bloccabile: A) in una configurazione per uso stradale in cui è consentita la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al primo asse di rotazione (R1) ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al secondo asse di rotazione (R2); oppure B) in una configurazione per uso agricolo in cui è consentita la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al secondo asse di rotazione (R2) ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al primo asse di rotazione (R1); la rotazione attorno al terzo asse (R3) essendo sempre consentita, nella configurazione per uso stradale e nella configurazione per uso agricolo.
  3. 3. Il sistema di traino (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un dispositivo di bloccaggio (10) della rotazione comprende un organo di bloccaggio (8), in cui detto organo di bloccaggio (8) e detto primo (12) / secondo (14) organo di traino sono reciprocamente mobili tra una posizione di libera rotazione (o posizione di separazione), e una posizione di bloccaggio in cui l’organo di bloccaggio (8) e l’organo di traino (12; 14) sono accoppiati di forma e/o di forza per impedire la rotazione attorno a detto asse di rotazione (R1; R2).
  4. 4. Il sistema di traino (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui il primo aggancio (2) e/o il secondo aggancio (4) delimita una prima superficie di supporto verticale (16) per il primo (12) e/o il secondo (14) organo di traino nella posizione di libera rotazione, e in cui il dispositivo di bloccaggio (10) della rotazione delimita una seconda superficie di supporto verticale (18) che, nella posizione di bloccaggio, sopravanza assialmente - rispetto al primo asse R1 o al secondo asse R2 - la prima superficie di supporto verticale (16) e preme detto primo (12) / secondo (14) organo di traino e l’organo di bloccaggio (8).
  5. 5. Il sistema di traino (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-4, in cui almeno un dispositivo di bloccaggio (10) della rotazione comprende mezzi elastici (20) configurati per forzare costantemente detto organo di bloccaggio (8) o detto primo (12) / secondo (14) organo di traino verso la posizione di libera rotazione, e in cui la posizione di bloccaggio è raggiunta in contrasto all’azione dei mezzi elastici (20).
  6. 6. Il sistema di traino (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il primo aggancio (2) e/o il secondo aggancio (4) delimita frontalmente almeno una superficie di riscontro (26, 26’), in cui almeno un dispositivo di bloccaggio (10’) della rotazione comprende un corpo di bloccaggio (28, 28’) movibile rispetto al primo aggancio (2) o al secondo aggancio (4) tra una posizione di libera rotazione (o posizione di separazione) e una posizione di bloccaggio in cui il corpo di bloccaggio (28, 28’) è bloccato a riscontro con la superficie di riscontro (26, 26’) per impedire la rotazione attorno a detto asse di rotazione (R1; R2).
  7. 7. Il sistema di traino (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui il corpo di collegamento (6) delimita un vano di corpo (88) che si sviluppa lungo la direzione di sviluppo longitudinale (X), almeno un corpo di bloccaggio (28, 28’) essendo accolto nel vano di corpo (88) in modo estraibile da un imbocco assiale (92) di detto vano di corpo (88) per raggiungere la posizione di bloccaggio.
  8. 8. Il sistema di traino (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente una coppia di corpi di bloccaggio (28, 28’) disposti a estremità assiali opposte del corpo di collegamento (6), detti corpi di bloccaggio (28) essendo accoppiati meccanicamente, preferibilmente tramite almeno un attuatore lineare, affinché quando uno di detti corpi (28’) è estratto nella posizione di bloccaggio, l’altro corpo (28) sia ritratto in detto vano (88) nella posizione di separazione.
  9. 9. Assieme comprendente: - un rimorchio mono-asse oppure un rimorchio con due assi tandem o ravvicinati; - il sistema di traino (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti collegato a detto rimorchio tramite il secondo aggancio (4); - opzionalmente un trattore collegato al primo aggancio (2) di detto sistema di traino (1).
  10. 10. Un metodo di gestione del sistema di traino (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8, comprendente le seguenti fasi: (I.A.) disporre dispositivi di bloccaggio (10) della rotazione al primo aggancio (2) e al secondo aggancio (4), e azionare detti dispositivi (10) in modo coordinato; oppure (I.B.) spostare e bloccare un dispositivo di bloccaggio (10’) della rotazione al primo aggancio (2) oppure al secondo aggancio (4); per impedire una rotazione del corpo di collegamento (6) attorno ad uno solo di detti assi di rotazione (R1; R2) verticali senza impedire la rotazione attorno al terzo asse (R3); e preferibilmente in cui: A) in una configurazione per uso stradale è consentita la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al primo asse di rotazione (R1) ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al secondo asse di rotazione (R2); B) in una configurazione per uso agricolo è consentita la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al secondo asse di rotazione (R2) ed è bloccata la rotazione del corpo di collegamento (6) attorno al primo asse di rotazione (R1); la rotazione attorno al terzo asse (R3) essendo sempre consentita, nella configurazione per uso stradale e nella configurazione per uso agricolo.
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