IT201900012249A1 - Sistema e metodo per la preparazione e la somministrazione di bevande - Google Patents

Description

Sistema e metodo per la preparazione e la somministrazione di bevande

La presente invenzione riguarda un sistema e metodo per la preparazione e la somministrazione di bevande.

Stato della tecnica

Esistono sistemi per il rilascio di una sostanza dentro un liquido, come quelli dei documenti WO9504689A1 e US4524078A, in cui una capsula è completamente immersa in un contenitore pressurizzato riempito di un primo liquido, e viene aperta, consentendo la miscelazione del contenuto della capsula con il primo liquido, successivamente alla depressurizzazione del contenitore.

Un altro tipo di sistema è quello descritto in EP1042188B1, in cui la capsula di liquido non è completamente immersa, ma almeno in parte è circondata dal gas di pressurizzazione del primo liquido. In pratica la capsula si trova a galleggiare nel primo liquido oppure è attaccata al tappo del contenitore pressurizzato. Per tale ragione, sono necessari mezzi a tubo per il rilascio del secondo liquido nella capsula.

Queste soluzioni sono complesse da produrre e sono di fatto monouso, perché dedicate a contenitori pressurizzati. La capsula deve essere inserita in tali contenitori al momento della produzione della bevanda in lattina o bottiglia, e quindi tali sistemi non sono adatti alla preparazione di bevande sul momento, che sia

a casa o che sia al bar. Inoltre, non permettono il riuso

dei componenti, che al massimo sono riciclati e riformati

per produrre nuove lattine o bottiglie.

Oltre a tali svantaggi, a causa della variazione di

pressione, i due liquidi sono miscelati rapidamente e

non si possono ottenere gli effetti di temperatura ed

organolettici di un miscelamento lento e controllato.

Scopo e oggetto dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di fornire

un sistema e un metodo per la preparazione e la

somministrazione di bevande che risolva in tutto o in

parte i problemi della tecnica anteriore.

E’ oggetto della presente invenzione un sistema e un

metodo secondo le allegate rivendicazioni.

Descrizione dettagliata di esempi di realizzazione

dell’invenzione

Lista delle figure

L’invenzione verrà ora descritta a titolo

illustrativo ma non limitativo, con particolare

riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui:

- la figura 1 mostra una prima forma di realizzazione

del sistema secondo l’invenzione;

- la figura 2 mostra una variante della forma di

realizzazione della figura 1;

- la figura 3 mostra una seconda forma di

realizzazione del sistema secondo l’invenzione; - la figura 4 mostra una terza forma di realizzazione del sistema secondo l’invenzione;

- la figura 5 mostra una quarta forma di realizzazione del sistema secondo l’invenzione; e

- la figura 6 mostra la forma di realizzazione della figura 5, in cui sono illustrate delle fasi del metodo secondo un aspetto dell’invenzione.

Si specifica qui che elementi di forme di realizzazione differenti possono essere combinati insieme per fornire ulteriori forme di realizzazione senza limiti rispettando il concetto tecnico dell’invenzione, come il tecnico medio del ramo intende senza problemi da quanto descritto.

La presente descrizione inoltre fa riferimento alla tecnica nota per la sua implementazione, riguardo alle caratteristiche di dettaglio non descritte, come ad esempio elementi di minore importanza usualmente utilizzati nella tecnica nota in soluzioni dello stesso tipo.

Quando si introduce un elemento si intende sempre che può essere “almeno uno” o “uno o più”.

Quando si elenca una lista di elementi o di caratteristiche in questa descrizione si intende che il trovato secondo l’invenzione “comprende” oppure alternativamente “è composto di” tali elementi.

Forme di realizzazione

Facendo riferimento alle Figg. 1 e 2, l’invenzione fornisce un sistema 100 per la preparazione e (l’eventuale) somministrazione di bevande da almeno due liquidi oppure da almeno un liquido e da almeno una sostanza solubile. Gli elementi di base sono:

- un primo contenitore 110 con un fondo 115 ed un lato aperto 112 opposto a detto fondo;

- un secondo contenitore 120 con una prima estremità ed una seconda estremità opposta a detta prima estremità.

Il primo ed il secondo contenitore possono essere convenientemente in plastica o in vetro, alluminio o in leghe metalliche, essendo possibili anche altri materiali sostanzialmente solidi.

Il secondo contenitore 120 ha dimensioni tali da essere contenuto completamente in detto primo contenitore 110 per permettere la miscelazione dei due liquidi oppure del liquido e della sostanza solubile.

Quando si parla di prima e seconda estremità si tratta geometricamente di due basi di un solido connesse da una o più pareti. Le due basi sono opposte ma non necessariamente la proiezione di una cade sull’altra.

Il sistema 100 è caratterizzato dal fatto che:

- la prima estremità del secondo contenitore 120 è fissata in modo stagno, in uso, al fondo 115 del primo contenitore 110;

- la seconda estremità è chiusa, in uso, da mezzi di interdiffusione 140 di liquido tra il secondo contenitore 120 e il primo contenitore 110.

La chiusura della seconda estremità non deve necessariamente essere fissa o stagna, come si vedrà in una differente forma realizzativa.

I mezzi di interdiffusione sono tali da far scorrere il liquido o i liquidi attraverso di essi, in modo che la due sostanze siano miscelate. In tal modo, il primo contenitore riempito di liquido si miscela con il contenuto del secondo contenitore in modo graduale e quindi la somministrazione dal primo contenitore risulta essere quella di una sostanza in via di miscelazione e non di una sostanza già miscelata, a meno che non si aspetti un tempo molto lungo, cosa che di solito non avviene con le bevande. Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi di interdiffusione possono permettere, in aggiunta o in alternativa, la diffusione di vapori o gas, per il trasferimento di aromi da un materiale solido o liquido. Ancora, se3condo un altro aspetto dell’invenzione, i mezzi di interdiffusione possono permettere la diffusione di particelle da un materiale dispersibile (ad esempio particelle di caffè).

I mezzi di interdiffusione 140 possono essere fissati alla seconda estremità tramite mezzi a baionetta 150 o anche a vite.

La prima estremità del secondo contenitore può essere fissata al fondo del primo contenitore 115 tramite mezzi reversibili di fissaggio 130 oppure può essere saldata o anche i due contenitori possono essere prodotti in un sol pezzo.

A tale proposito, i mezzi reversibili di fissaggio possono essere integrati alla seconda estremità e/o al fondo del primo contenitore. Inoltre per “estremità” si può intendere anche una regione estesa. Ancora, per “fondo” si può intendere non solo la base geometrica del primo contenitore, ma anche parte delle pareti a questa connesse. Infatti, anche se non illustrato, il secondo contenitore può essere anche connesso al primo contenitore in modo obliquo su una parete o a cavallo tra parete (verticale) e base geometrica.

Facendo esplicito riferimento alla forma di realizzazione della Fig. 3, il primo contenitore 210 del sistema 200 comprende un fondo 215 con pareti verticali 210 (leggermente svasate nell’esempio), nonché mezzi di fissaggio ad avvitatura 230 tra i due contenitori (sono possibili anche mezzi a baionetta per il fissaggio reversibile). Il secondo contenitore 220 comprende una filettatura 223,223f (per una maggiore tenuta è possibile inserire una guarnizione 223g, come schematizzato in figura, sul bordo del contenitore 220).

Il disco mobile 240 è un disco forato con fori 241 e indentazioni di guida 242 che permettono lo scorrimento rispetto a denti 226 sulle pareti interne dell’elemento 220. I fori 241 sono posizionati in modo tale che quando il disco è a contato con la seconda estremità, grazie alla conformazione piena di quest’ultima nella stessa area, risulta una chiusura (sufficientemente) stagna della stessa estremità. Rovesciando il secondo contenitore 220 (dopo averlo posizionato sul fondo del primo 210) il disco 240 scorre verticalmente e va sul fondo del secondo o del primo contenitore. La seconda estremità risulta così aperta verso l’alto (apertura 212 del contenitore 210 opposta al fondo 215), e questo permette la miscelazione controllata. Per “controllata” si intende, anche per le altre forme di realizzazione, che è possibile stabilirne la velocità variando l’ampiezza dei fori o in generale la conformazione dei mezzi di interdiffusione.

La forma di realizzazione della Fig. 4 è simile a quella della Fig. 3, in cui il sistema 300 comprende un primo contenitore 310 con fondo 315 e apertura opposta 312 ed un secondo contenitore 320 con una zona (mezzi) di connessione reversibile 330 (che hanno in particolare mezzi complementari in detto primo contenitore). I mezzi di interdiffusione 340 comprendono un primo disco forato più esterno 342 ed un disco forato più interno 325 (con foro 325f) in cui i rispettivi fori sono periferici e centrali in modo da costituire chiusura (sufficientemente) stagna quando i due dischi sono a contatto. Il disco forato 341 è fisso mentre il disco forato 325 è mobile come nella precedente forma realizzativa.

Facendo alla forma di realizzazione della Fig. 5, nel sistema 400 il secondo contenitore 420 è fissato (saldato) al primo contenitore 410 (al suo fondo 415). Si può osservare che il secondo contenitore comprende una prima porzione saldata al fondo 415, porzione 420a trasparente, ed una seconda porzione 420b (preferibilmente conica) connessa in linea alla prima porzione, la seconda porzione essendo preferibilmente smerigliata per garantire una chiusura migliore con un tappo 450 di seguito illustrato.

Il secondo contenitore 420 è aperto alla seconda estremità e il tappo 450 viene posizionato su tale seconda estremità in modo da chiuderla. Per questo anche il tappo può essere almeno parzialmente smerigliato. I mezzi di interdiffusione 440 sono compresi nel tappo 450 e sono ad esempio un materiale poroso, che lascia passare i liquidi ma non i solidi.

Con il sistema secondo l’invenzione è possibile preparare una bevanda a partire da due sostanze, di cui almeno una liquida (ad esempio un liquido caldo con un liquido freddo), in modo che la miscelazione sia prolungata nel tempo e controllata, offrendo proprietà organolettiche del tutto particolari. Il sistema può essere usato per diffondere aromi (provenienti da solidi o liquidi) in soluzioni liquide mettendo le componenti solide nel contenitore piccolo presente sul fondo.

Il metodo di preparazione e somministrazione di bevande secondo un aspetto della presente invenzione comprende l’esecuzione delle seguenti fasi:

A. fornire un sistema come sopra definito;

B. riempire il secondo contenitore 120,220,320,420 con un primo liquido o con un materiale solubile;

C. fissare in modo stagno, al fondo 115,215,315,415 di detto primo contenitore 110,210,310,410, detta prima estremità di detto secondo contenitore;

D. riempire detto primo contenitore con un secondo liquido; e

E. dopo un intervallo temporale dalla fase E, somministrare in tutto o in parte il contenuto di detto primo contenitore.

Per “somministrazione” qui si intende il versare il liquido miscelato (fino all’istante temporale della somministrazione) oppure suggerlo attraverso appositi mezzi o ogni altro metodo di consumazione o spostamento del liquido.

Se si utilizza il tappo di cui sopra, tra detta fase C e detta fase D, il tappo 450 viene chiuso su detta seconda estremità. Tale tappo 450 può anche avere una cavità superiore 455 (ovvero dal lato opposto a quello di connessione) in cui si può mettere una terza sostanza, ad esempio un tuorlo d’uovo.

In realtà la fase C può essere tale che il secondo contenitore viene attaccato al fondo del primo contenitore muovendolo dal basso verso l’alto, ovvero con il primo contenitore avente apertura orientato verso il basso. In tal modo, il contenuto del secondo contenitore non viene versato prima che lo stesso secondo contenitore venga fissato. Inoltre, non dovendo preventivamente chiudere il secondo contenitore per evitare lo sversamento durante la manipolazione, come nella tecnica anteriore, non si devono neanche prevedere dei mezzi di apertura, in uso, del secondo contenitore, cosa su cui verte tutta la tecnica nota. In tal modo, il secondo contenitore risulta anche riutilizzabile. Infine, non è necessaria alcuna pressurizzazione del primo contenitore, anzi non è possibile con il sistema e con il metodo della presente invenzione.

In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (100,200,300,400) per la preparazione e la somministrazione di bevande, comprendente: - un primo contenitore (110,210,310,410) con un fondo (115,215,315,415) ed un lato aperto (112,212,312,412) opposto a detto fondo; - un secondo contenitore (120,220,320,420) con una prima estremità ed una seconda estremità opposta a detta prima estremità; in cui detto secondo contenitore (120,220,320,420) ha dimensioni tali da essere contenuto completamente in detto primo contenitore (110,210,310,410), il sistema (100,200,300,400) essendo caratterizzato dal fatto che: - detta prima estremità è fissata in modo stagno, in uso, al fondo (115,215,315,415) di detto primo contenitore (110,210,310,410); - detta seconda estremità è chiusa, in uso, da mezzi di interdiffusione (140,240,340,440) di liquido tra detto secondo contenitore (120,220,320,420) e detto primo contenitore (110,210,310,410).
2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima estremità è fissata tramite mezzi reversibili di fissaggio (130,230,330).
3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi reversibili di fissaggio comprendono mezzi ad avvitatura (230) oppure mezzi a baionetta.
4. 4. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti mezzi di interdiffusione (240,340) comprendono uno o più fori in detta seconda estremità (242,342), ed un disco forato (241,341) mobile configurato per passare, in uso sotto la spinta della forza di gravità, da una posizione di chiusura stagna di detta seconda estremità ad una posizione in corrispondenza di detta prima estremità.
5. 5. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detti mezzi di interdiffusione (140,240,340,440) sono compresi in un tappo (450) avente una estremità di chiusura configurata per chiudere detta seconda estremità.
6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, in cui detto tappo (450) comprende una estremità libera opposta a detta estremità di chiusura, detta estremità libera formando una cavità (455) configurata per contenere un materiale liquido o solido.
7. 7. Metodo per la preparazione e la somministrazione di bevande, comprendente l’esecuzione delle seguenti fasi: A. fornire un sistema come definito in una o più delle rivendicazioni da 1 a 6; B. riempire detto secondo contenitore (120,220,320,420) con un primo liquido o con un materiale solubile o con un materiale dispersibile o un materiale che può rilasciare un gas; C. fissare in modo stagno, al fondo (115,215,315,415) di detto primo contenitore (110,210,310,410), detta prima estremità di detto secondo contenitore; D. riempire detto primo contenitore con un secondo liquido; e E. dopo un intervallo temporale dalla fase E, somministrare in tutto o in parte il contenuto di detto primo contenitore.
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui nella fase A è fornito il sistema della rivendicazione 5 o 6, e tra detta fase C e detta fase D viene effettuata una fase F in cui detto tappo (450) viene chiuso su detta seconda estremità.
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui tra detta fase F e detta fase D viene effettuata una ulteriore fase G in cui detta cavità (455) è riempita con un ulteriore materiale liquido, o semi-liquido, o solubile o dispersibile o atto a rilasciare un gas.