IT201900010746A1 - Contenitore filtrante per liquidi - Google Patents

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IT201900010746A1
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Maurizio Moretto
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Laica Spa
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Description

CONTENITORE FILTRANTE PER LIQUIDI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un contenitore filtrante per liquidi, in particolare acqua, del tipo includente un corpo principale ed un elemento filtrante disposto in maniera tale da intercettare l’acqua in uscita da un’imboccatura formata nel corpo principale.
Nell’ambito del trattamento dell’acqua sono diffusamente utilizzate svariate soluzioni di filtrazione rivolte a rimuovere sostanze indesiderate in essa presenti e/o a migliorarne le caratteristiche ed il sapore.
Tipicamente tale necessità è legata alla volontà di migliorare la qualità dell’acqua che viene fornita dal servizio pubblico di distribuzione idrica. A tale scopo sono utilizzati dei letti filtranti, ad esempio del tipo a scambio ionico o a carboni attivi,
Una delle principali difficoltà legate a tali sistemi di filtrazione è legata alla necessità di fornire la sufficiente spinta idrostatica all’acqua affinché attraversi la superficie filtrante che, per sua natura, rappresenta un ostacolo al passaggio dell’acqua.
Una possibile soluzione è rappresentata dai cosiddetti sistemi filtranti a percolazione, come ad esempio quello descritto in WO 2010/142473 A1, nei quali viene sfruttata l’azione di gravità per il passaggio dell’acqua da un serbatoio superiore ad un serbatoio inferiore attraversando un letto filtrante. È evidente che tale soluzione, pur efficace, richiede un certo tempo per la filtrazione dell’acqua, essendo tipicamente utilizzato un letto filtrante a scambio ionico,
Ulteriore soluzione, sfruttata frequentemente nelle borracce per attività sportiva, è rappresentata dall’utilizzo di un contenitore con pareti deformabili nel quale viene collocato un filtro in corrispondenza dell’uscita del contenitore.
Premendo le pareti è quindi possibile forzare l’acqua attraverso il filtro e farla uscire dal contenitore in maniera pressoché istantanea.
Sono anche note soluzioni nelle quali il contenitore è inoltre dotato di una valvola monodirezionale che consente l’ingresso di aria ma non la fuoriuscita di liquidi, in modo da consentire alla pareti del contenitore di ritornare ad una condizione non deformata.
Un esempio di tale sistema filtrante è descritto nel brevetto statunitense US 6,565,743.
Tuttavia è evidente che tale soluzione può essere idonea nel contesto di una borraccia da utilizzarsi in ambito sportivo ma non è adatta ad altre situazioni, come ad esempio ad per un comune uso domestico.
Sarebbe al contrario auspicabile poter disporre di sistemi filtranti nei quali la filtrazione abbia luogo con sufficiente velocità senza necessità di sottoporre il liquido a pressioni aggiuntive se non quella idrostatica.
Pertanto, il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un contenitore filtrante strutturalmente e funzionalmente concepito per ovviare ad uno o più degli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Ulteriore scopo è quello di fornire un contenitore filtrante che possa garantire una filtrazione del liquido ed una sua successiva erogazione sufficientemente veloce per i normali usi domestici ed in particolari alimentari.
Ulteriore scopo è quello di fornire un contenitore filtrante nel quale il filtraggio e l’erogazione del liquido possa aver luogo senza sollecitazioni aggiuntive sul liquido, a parte la spinta idrostatica.
È anche scopo della presente invenzione fornire un contenitore filtrante che possa essere facilmente utilizzato dall’utilizzatore ad esempio per il consumo di acqua a tavola.
Questo problema è risolto e tali scopi sono raggiunti dall’invenzione mediante un contenitore filtrante realizzato in accordo con la rivendicazione 1.
Sarà infatti apprezzato che la presenza di un condotto di ventilazione che si apre all’interno del corpo principale in una zona di ventilazione permette di garantire l’afflusso di aria all’interno del contenitore durante l’erogazione del liquido, favorendo il normale flusso di liquido in uscita dal contenitore nonostante la presenza dell’elemento filtrante.
Inoltre, anche nel caso in cui la l’apertura del condotto di ventilazione sia bagnata dal liquido, grazie allo sviluppo allungato del condotto, in forma di elemento allungato verso l’interno del corpo principale del contenitore, la pressione idrostatica che agisce in corrispondenza del condotto è inferiore rispetto a quella agente sul filtro. Questo consente di migliorare il flusso permettendo un più semplice afflusso d’aria all’interno del contenitore. La zona di erogazione è peraltro preferibilmente collocata in adiacenza di una parete laterale del corpo principale del contenitore in modo tale che l’erogazione del liquido possa naturalmente avvenire tramite inclinazione laterale del contenitore. Preferibilmente, zona di ventilazione è collocata in posizione opposta alla zona di erogazione così da ottimizzare l’ingresso dell’aria, controbilanciando la pressione dell’acqua o di altro liquido erogato.
In alcune forme di realizzazione, il contenitore filtrante è configurato in maniera tale che la fuoriuscita del liquido abbia luogo semplicemente inclinando il corpo principale del contenitore.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’imboccatura del corpo principale si sviluppa su una superficie piana, con la zona di erogazione e la zona di ventilazione disposte in posizioni opposte rispetto alla superficie piana stessa. Preferibilmente, il condotto di erogazione ha una sezione trasversale inferiore rispetto alla dimensione della zona di erogazione, in maniera tale che la presenza del condotto di erogazione non prevenga il contatto tra l’acqua e la zona di erogazione. Preferibilmente, quando il contenitore è in appoggio su una superficie piana, l’apertura del condotto di ventilazione all’interno del corpo principale è collocata in posizione inferiore rispetto all’elemento filtrante. Più in generale, il condotto di ventilazione si può aprire all’interno del corpo principale in una posizione distale rispetto all’imboccatura.
Secondo un ulteriore aspetto, il condotto di ventilazione comprende una cannula o un tubetto che si estende all’interno dal corpo principale .
In alcune forme di realizzazione, il condotto di ventilazione, eventualmente formato dalla cannala sopra menzionata, si estende all’interno del corpo principale per una distanza pari ad 1/15, preferibilmente 1/10, dell’estensione longitudinale del corpo principale.
In forme di realizzazione preferite, il corpo principale presenza sezione circolare in corrispondenza dell’imboccatura. Preferibilmente, il gruppo di erogazione è accoppiato all’imboccatura tramite un accoppiamento filettato. Ciò semplifica la realizzazione del contenitore ed eventualmente permette di rendere intercambiabile il gruppo di chiusura che eventualmente potrà adattarsi a diversi contenitori.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’elemento filtrante presenta forma piatta ed è preferibilmente alloggiato in maniera amovibile in un alloggiamento definito nel gruppo di chiusura. Tale caratteristica permette di sostituire facilmente l’elemento filtrante a seguito dell’esaurimento del suo potere filtrante.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il condotto di ventilazione si estende all’interno del corpo principale in adiacenza ad una porzione della parete laterale del corpo principale in prossimità della zona di ventilazione e si apre all’interno del corpo principale in una posizione distale rispetto all’imboccatura. Questo consente di evitare o comunque ridurre il rischio che il liquido presente il contenitore possa uscire direttamente dal condotto di ventilazione quando viene inclinato il contenitore per versarne il contenuto.
Preferibilmente, i mezzi di erogazione comprendono un beccuccio di erogazione formato sul gruppo di chiusura e che si sviluppa trasversalmente rispetto ad una direzione di sviluppo assiale del corpo principale.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il gruppo di chiusura comprende un tappo per alternativamente consentire o impedire l’accesso all’alloggiamento dell’elemento filtrante.
In una forma di realizzazione preferita, tra il tappo e l’elemento filtrante è definita una camera di accumulo nella quale il fluido viene raccolto in uscita dall’elemento filtrante. Il beccuccio di erogazione è disposto lateralmente alla camera di accumulo. In questo modo il flusso di fluido in uscita dal contenitore può aver luogo in modo più graduale.
Preferibilmente, il corpo principale è realizzato in materiale rigido, consentendo di afferrare facilmente il contenitore e di poterlo inclinare per versarne il contenuto.
Caratteristiche preferite dell’invenzione sono in generale definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi esempi di realizzazione illustrati, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui: la figura 1 è una vista in sezione laterale di un contenitore filtrante secondo l’invenzione;
la figura 1A è una vista in sezione laterale che illustra il contenitore della presente invenzione quando viene versato il liquido in esso presente;
la figura 2 è una vista in dettaglio del contenitore filtrante di figura 1; e
le figure da 3 a 16 sono viste in sezione laterale di forme di realizzazione alternative del contenitore filtrante della presente invenzione.
Con riferimento inizialmente alla figura 1, un contenitore filtrante è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 100.
Il contenitore 1 può essere ad esempio conformato a bottiglia o a caraffa e comprende un corpo principale 1, che definisce uno spazio destinato a contenere il liquido da filtrare.
Più in generale, il contenitore 100 comprende una porzione di presa 10 attraverso la quale il contenitore può essere afferrato e sollevato in modo da versare il liquido in esso contenuto, A tale scopo il corpo principale 1 può essere vantaggiosamente realizzato in materiale rigido, come ad esempio un materiale termoplastico o vetro.
La porzione di presa 10 può essere formata da una parte opportunamente sagomata del corpo principale 1, come nell’esempio rappresentato nelle figure, o da una maniglia o simile.
Preferibilmente, nel corpo principale 1 è definito un asse principale X che può essere rappresentato dall’asse di sviluppo longitudinale o da un asse di assialsimmetria del corpo principale 1 stesso.
In forme di realizzazione preferite, il corpo principale 1 definisce un’imboccatura 11, ad esempio formata in corrispondenza di una estremità superiore del corpo 1 stesso. Si noti che nel contesto della presente invenzione l’aggettivo superiore si riferisce alla parte più alta del contenitore quando appoggiato su una superficie piana, parallela all’orizzontale, come ad esempio un tavolo.
Il contenitore 100 comprende inoltre un gruppo di chiusura 2 collocato a chiusura dell’imboccatura 11, secondo modalità che saranno illustrate in maggiore dettaglio a seguire.
Vantaggiosamente, il gruppo di chiusura 2 può essere accoppiato all’imboccatura 11 tramite un accoppiamento filettato 6 e, a tale scopo, il corpo principale 1 può essere dotato di una sezione circolare in corrispondenza dell’imboccatura 11. Altre soluzioni di accoppiamento, illustrate nelle forme di realizzazione alternative delle figure 6, 7, 8, 9, 15 e 16, possono prevedere collegamenti a baionetta, ad incastro e scatto e simili.
Il gruppo di chiusura, meglio illustrato in una sua forma di realizzazione preferita in figura 2, comprende un elemento filtrante 3 disposto in posizione tale da intercettare il liquido in uscita dal corpo principale 1.
Come si può osservare dalla figura 1A, quando il contenitore 100 viene inclinato il liquido in esso presente bagna il gruppo di chiusura 2, raggiungendo l’elemento filtrante 3 che può essere attraversato dal liquido e così filtrato.
A titolo esemplificativo, l’elemento filtrante 3 può essere formato da un filtro a carboni attivi, un filtro di tipo carbon block, tessuto impregnato con carbone, tessuto impregnato con resina, tessuto impregnato con resina e carbone, tessuti antibatterici a carica magnetica, materiali granulari o in polvere, tessuti microforati, membrane. Ovviamente l’elenco è fornito a livello non esaustivo e la presente invenzione potrà trovare analoga applicazione anche nel caso di altri materiali filtranti.
In alcune forme di realizzazione, l’elemento filtrante 3 presenta forma piatta, disposta parallelamente alla sezione di uscita dall’imboccatura 11. In questo modo può essere massimizzata la zona di contatto tra liquido e superficie filtrante dell’elemento 3 quando il contenitore 100 viene inclinato.
Tuttavia, come può essere apprezzato dalle varianti realizzative delle figure da 6 a 9 e da 14 a 16, possono essere previsti anche elementi filtranti di forma allungata, ad esempio a forma cilindrica.
In alcune forme di realizzazione, l’elemento filtrante 3 può essere alloggiato in maniera amovibile in un alloggiamento 30 definito nel gruppo di chiusura 2. Tale alloggiamento può essere ad esempio realizzato da una cavità alla quale si può accedere rimuovendo un apposito tappo 21. Preferibilmente l’elemento filtrante 3 è disposto in appoggio su una superficie a maglia che definisce un fondo dell’alloggiamento. Ciò è particolarmente vantaggioso in quanto permette di effettuare un’ulteriore filtrazione del liquido prima che raggiunga l’elemento filtrante 3, nonché di supportare opportunamente l’elemento filtrante 3 stesso.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il gruppo di chiusura 2 comprende anche un beccuccio di erogazione 41 attraverso il quale il liquido viene versato quando il contenitore 100 viene inclinato. Preferibilmente, il beccuccio si sviluppa trasversalmente rispetto allo sviluppo assiale X del corpo principale 1.
In altre parole, il beccuccio 41 è collocato lateralmente rispetto all’imboccatura 11 in modo tale che il contenitore 100 sia configurato in modo tale da poter versare il liquido a seguito di una sua inclinazione in direzione del beccuccio 41, come ad esempio illustrato in figura 1A.
Più in generale, potranno essere presenti dei mezzi di erogazione 4 configurati in maniera tale che il liquido venga erogato attraverso una zona di erogazione 40 del liquido definita in adiacenza ad una parete laterale del corpo principale 1. Si noti ad esempio come nell’esempio realizzativo di figura 1 ed 1A la zona di erogazione 40 sia definita vicino alla parete del corpo principale 1 in prossimità dell’imboccatura 11.
Si noti che potranno essere previste soluzioni alternative per i mezzi di erogazione 4 rispetto al beccuccio della presente forma di realizzazione. Ad esempio i mezzi di erogazione potranno essere formati, o più in generale comprendere, un canale di uscita del fluido dal gruppo di chiusura o un‘apertura di uscita altrimenti realizzata. Inoltre i mezzi di erogazione potranno essere rappresentati da qualsiasi elemento idoneo ad imporre o comunque favorire il versamento del liquido tramite un’inclinazione preferita. Ad esempio, la presenza di una maniglia o di un’impugnatura opportunamente realizzata può, anche in assenza del beccuccio 41 far sì che sia univocamente definita una zona di erogazione 40 analoga a quella descritta in relazione alla presente forma di realizzazione.
Con riferimento ora nuovamente alla figura 2, in forme di realizzazione preferite è anche prevista una camera di accumulo 22 tra il tappo 21 e l’elemento filtrante 3. La camera di accumulo 22 è essenzialmente formata da un’intercapedine definita tra elemento filtrante 3 e tappo 21, quando questo è disposto a chiusura del gruppo di chiusura 2.
Quando il liquido viene versato nella quale il fluido viene raccolto in uscita dall’elemento filtrante 3, il beccuccio di erogazione 41 essendo disposto lateralmente alla camera di accumulo 22.
Il contenitore 100 della presente invenzione comprende inoltre un condotto di ventilazione 5 che si apre all’interno del corpo principale 1 in una zona di ventilazione 50, collocata in posizione opposta a detta zona di erogazione 40 del liquido.
Nell’esempio di realizzazione in cui l’imboccatura 11 ha sezione circolare, la zona di ventilazione 50 è collocata in posizione opposta alla zona di erogazione 40, ciascuna in prossimità del bordo esterno dell’imboccatura 11.
Più in generale, in una forma di realizzazione preferita, l’imboccatura 11 del corpo principale 1 si sviluppa su una superficie piana, con la zona di erogazione 40 e la zona di ventilazione 50 disposte in posizioni opposte rispetto alla superficie piana così definita.
Come chiaramente illustrato in figura 1A, il condotto di ventilazione 5 consente di immettere aria all’interno del contenitore durante lo svuotamento dello stesso, in maniera tale da riequilibrare la pressione al suo interno. Ciò favorisce la velocità di uscita del liquido che è in grado di vincere più facilmente la resistenza al suo passaggio causata dall’elemento filtrante 3. Anche la previsione di un elemento filtrante piatto consente di aumentare la velocità di uscita del liquido dal contenitore. In una forma di realizzazione, il condotto di ventilazione 5 si estende all’interno del corpo principale 11 in adiacenza alla parete laterale del corpo principale 1 in prossimità alla zona di ventilazione 50.
Preferibilmente, il condotto di ventilazione 5 si apre all’interno del corpo principale 1 in una posizione distale rispetto all’imboccatura 11.
In corrispondenza dell’estremità opposta il condotto di ventilazione 5 presenta quindi un’apertura che consente di mettere in comunicazione l’interno del contenitore 100 con l’esterno, senza passaggio attraverso l’elemento filtrante.
Preferibilmente, il condotto di erogazione 5 ha una sezione trasversale inferiore rispetto alla dimensione della zona di erogazione 40, ovvero della zona di elemento filtrante che viene bagnata quando viene versato il liquido, in maniera tale che la presenza del condotto di erogazione non prevenga il contatto tra l’acqua e la zona di erogazione.
Sarà inoltre apprezzato che, come si può osservare dalle figure, quando il contenitore è in appoggio su una superficie piana, l’apertura del condotto di ventilazione all’interno del corpo principale è preferibilmente collocata in posizione inferiore rispetto all’elemento filtrante. Più in generale, il condotto di ventilazione si può aprire all’interno del corpo principale in una posizione distale rispetto all’imboccatura.
Secondo un ulteriore aspetto, il condotto di ventilazione 5 comprende una cannula 52 o un tubetto che si estende all’interno dal corpo principale 1. La cannula 52 è preferibilmente formata da un elemento fissato ad una parete inferiore del gruppo chiusura 2.
In alcune forme di realizzazione, la cannula 52 o, più in generale il condotto di ventilazione 5, si può estendere all’interno del corpo principale per una distanza d pari ad 1/15, preferibilmente 1/10, dell’estensione longitudinale l del corpo principale.
Ulteriori forme di realizzazione del condotto di ventilazione 5 sono illustrate nelle figure da 3 a 16.
Nella forma di realizzazione di figura 3 il condotto di ventilazione 5 attraversa il tappo 21 in maniera tale da mettere l’interno del contenitore 100 direttamente in comunicazione con l’esterno. In altre parole, l’estremità del condotto di ventilazione 11 opposta a quella che si apre all’interno del contenitore 100 si apre al di sopra del tappo 21.
In tale situazione, a seconda della forma del contenitore, può essere più facile che il condotto di ventilazione entri in contatto con il liquido e, al fine di evitare la fuoriuscita di liquido dal contenitore senza che questo passi per l’elemento filtrante, può essere prevista la presenza di una valvola di non ritorno. Si noti che la valvola di non ritorno potrà essere adottate anche in differenti forme di realizzazione, come ad esempio quella di figura 1.
In alcune forme di realizzazione , come quella esemplificata in figura 6 il condotto di ventilazione 5 può essere direttamente collocato in corrispondenza del corpo principale 1 del contenitore 100.
Preferibilmente, l’elemento filtrante 3 si estende all’interno del corpo principale 1, inferiormente all’imboccatura 11.
In alcune forme di realizzazione, in cui il corpo principale 1 presenta una porzione a forma di collo, l’elemento filtrante 3 può essere fissato ad un supporto 31 tale per cui l’elemento filtrante 3 si estende, in uso al di sotto della porzione a forma di collo.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 7, viene utilizzato un elemento filtrante similare a quello di figura 6 ma è tuttavia previsto un supporto 31’ tale per cui l’elemento filtrante 3 è supportato e configurato in maniera tale da essere parzialmente alloggiato nella porzione di collo e parzialmente al di sotto della stessa,
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 8 viene invece utilizzato un supporto 31’’ tramite il quale l’elemento filtrante è interamente alloggiato all’interno della porzione di collo.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 9 viene adottato un elemento filtrante simile a quello descritto in relazione alla figura 6 ma con il condotto di ventilazione fissato al gruppo di chiusura 2.
In base ad un’ulteriore variante di realizzazione, il condotto di ventilazione si può anche estendere all’interno dell’elemento filtrante, come illustrato negli esempi delle figure da 10 a 16.
In alcune forme di realizzazione, come quella esemplificata in figura 10, la cannula 52 è parte integrante del tappo 21, e il condotto di ventilazione 5 attraversa il tappo 21.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 11, viene utilizzato un condotto di ventilazione 5 similare a quello di figura 10 ma è tuttavia previsto che la cannula 52 e il tappo 21 siano due componenti tra loro distinti.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 12, vengono utilizzati un condotto di ventilazione 5 e una cannula 52 similari a quelli di figura 11 ma è tuttavia previsto che la cannula 52 e l’elemento filtrante 3 possano essere due componenti tra loro distinti.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 13, vengono utilizzati un condotto di ventilazione 5 e una cannula 52 similari a quelli di figura 12 ma è tuttavia previsto che, quando il condotto di ventilazione 5 passa attraverso la camera di accumulo 22, il condotto di ventilazione 5 compie una deviazione di 90° in direzione opposta rispetto alla posizione del beccuccio 41. Di conseguenza, in tale forma di realizzazione la zona di ventilazione 50 è collocata lateralmente rispetto all’imboccatura 11.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 14, l’elemento filtrante 3 è interamente alloggiato all’interno della gruppo di chiusura 2. Il gruppo di chiusura 2 comprende una porzione inferiore e una porzione superiore, che possono essere separate in modo adatto a consentire la sostituzione dell’elemento filtrante 3. In tale forma di realizzazione, la zona di erogazione 40 è collocata nella porzione superiore del gruppo di chiusura 2.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 15, l’elemento filtrante 3 è fissato ad un supporto 31 attraversato dal condotto di ventilazione 5, e la cannula 52 è parte integrante del supporto 31.
Nella forma di realizzazione esemplificata in figura 16 è prevista invece una cannula 52 distinta dal supporto 31, ma ad esso collegata.
Si apprezzerà che un contenitore filtrante così realizzato permette di ottenere una filtrazione di acqua in maniera sufficientemente rapida ed immediata. Ciò permette di utilizzare il contenitore come una normale bottiglia per i comuni usi alimentari, consentendo di versare acqua filtrata nei bicchieri senza richiedere preparazioni preliminari se non il riempimento della caraffa.
In aggiunta, l’elemento filtrante utilizzato per il presente contenitore è semplice e agevolmente sostituibile dall’utilizzatore a seguito di una sua usura o deterioramento.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore filtrante (100) per liquidi, in particolare acqua, comprendente un corpo principale (1), una porzione di presa (10) configurata per essere afferrata da un utilizzatore per sollevare il contenitore e versarne il liquido in esso contenuto, un gruppo di chiusura (2) di una imboccatura (11) definita nel corpo principale che include un elemento filtrante (3) disposto in posizione tale da intercettare il liquido in uscita dal corpo principale (1), mezzi di erogazione (4) del liquido configurati in maniera tale che il liquido venga erogato attraverso una zona di erogazione (40) del liquido definita in adiacenza ad una parete laterale di detto corpo principale (1) ed un condotto di ventilazione (5) che si apre all’interno di detto corpo principale (1) in una zona di ventilazione (50) e si estende, in forma di elemento allungato verso l’interno di detto corpo principale (1).
  2. 2. Contenitore filtrante (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto condotto di ventilazione (5) comprende una cannula (52) che si estende all’interno di detto corpo principale (1).
  3. 3. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il condotto di ventilazione (5) si apre all’interno del corpo principale (1) in una posizione distale rispetto all’imboccatura (11).
  4. 4. Contenitore filtrante (100) secondo la rivendicazione 3, in cui detto condotto di ventilazione (5) si estende all’interno di detto corpo principale (1) per una distanza (d) pari ad 1/15, preferibilmente 1/10, dell’estensione longitudinale (l) del corpo principale (1).
  5. 5. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta zona di erogazione è esterna a detta zona di erogazione (40) del liquido.
  6. 6. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’imboccatura (11) del corpo principale (1) si sviluppa su una superficie piana, detta zona di erogazione (40) e detta zona di ventilazione (50) essendo disposte in posizioni opposte rispetto a detta superficie piana.
  7. 7. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento filtrante (3) è alloggiato in maniera amovibile in un alloggiamento (30) definito nel gruppo di chiusura (2).
  8. 8. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo di chiusura (2) comprende un tappo (21) per alternativamente consentire o impedire l’accesso all’alloggiamento (30) dell’elemento filtrante (3).
  9. 9. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui tra detto tappo (21) e detto elemento filtrante (3) è definita una camera di accumulo (22) nella quale il fluido viene raccolto in uscita dall’elemento filtrante (3), il beccuccio di erogazione (41) essendo disposto lateralmente alla camera di accumulo (22).
  10. 10. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il condotto di ventilazione (5) si estende all’interno del corpo principale (11) in adiacenza ad una porzione della parete laterale del corpo principale (1) in prossimità alla zona di ventilazione (50).
  11. 11. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di erogazione (4) comprendono un beccuccio di erogazione (41) formato su detto gruppo di chiusura (2) e che si sviluppa trasversalmente rispetto ad una direzione di sviluppo assiale (X) del corpo principale (1).
  12. 12. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo principale (1) è realizzato in materiale rigido.
  13. 13. Contenitore filtrante (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta zona di ventilazione (50) è collocata in posizione opposta a detta zona di erogazione (40).
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