IT201900005822A1 - Adattore di periferiche general purpose per computer - Google Patents

Adattore di periferiche general purpose per computer Download PDF

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IT201900005822A1
IT201900005822A1 IT102019000005822A IT201900005822A IT201900005822A1 IT 201900005822 A1 IT201900005822 A1 IT 201900005822A1 IT 102019000005822 A IT102019000005822 A IT 102019000005822A IT 201900005822 A IT201900005822 A IT 201900005822A IT 201900005822 A1 IT201900005822 A1 IT 201900005822A1
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Tommaso Bilotta
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Phoenix Ict S R L S
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale avente per titolo: ADATTATORE DI PERIFERICHE GENERAL PURPOSE PER COMPUTER.
SETTORE DELLA TECNICA.
In ambito informatico con il termine General Purpose s’identifica hardware e software che risolvono problemi generali e quindi non sono dedicati ad una specifica funzione. L'esempio più calzante di General Purpose per quanto riguarda l'hardware è costituito dal Personal Computer, che in generale non risponde ad una particolare esigenza ma si adatta a quelle dell'utilizzatore. Con il software General Purpose si considera, ad esempio, un foglio di calcolo, un database, un'applicazione multimediale, che per risolvere un problema deve essere personalizzato dall'utente.
Una periferica nell'informatica indica un qualsiasi dispositivo hardware che fa parte di un sistema di elaborazione elettronico (generalmente, ma non esclusivamente, un computer) e che funziona sotto il controllo dell'unità centrale, alla quale è collegata. Ogni periferica può essere d’ingresso, di uscita o ausiliaria al funzionamento interno.
La periferica è collegata agli altri componenti hardware del computer via cavo o in maniera wireless ed è controllata dal sistema operativo (SO) attraverso un driver ed un controller di periferica; essa si interfaccia in input e/o output con l'unità di elaborazione che sovrintende a tutte le funzioni del computer (nei moderni computer digitali general purpose, tale unità di elaborazione è la CPU).
Può anche avere un proprio microprocessore. La gestione delle periferiche da parte del sistema operativo è operata tipicamente attraverso il meccanismo dell'interrupt.
La presente invenzione si riferisce ad un nuovo dispositivo hardware software che ha lo scopo di adattare le periferiche di tipo General Purpose con le più svariate applicazioni degli utenti utilizzatori.
IL PROBLEMA TECNICO.
I sistemi embedded, a differenza dei sistemi general purpose sono molto più efficienti, essendo progettati su misura e per applicazioni specifiche presentano dei vantaggi notevoli quali stabilità, ridotto consumo energetico e scarsa manutenzione. Un esempio noto allo stato dell’arte è rappresentato dagli HSM – Hardware Security Module, un dispositivo fisico di elaborazione atto a generare, proteggere, conservare e revocare chiavi digitali per il processo di autenticazione. Tali dispositivi di tipo embedded sono ottimizzati per l’efficienza del processo di crittografia. Le periferiche di largo consumo di tipo general purpose, quali ad esempio tastiera, memorie di massa, lettori di smartcard, modem, router, stampanti, ecc. sono progettati per adattarsi alle svariate applicazioni degli utenti. Tali periferiche possono essere classificate secondo le seguenti tipologie: 1) interna/esterna; 2) input/output; 3) locali/remote. La stragrande maggioranza di tali dispositivi di largo consumo siano essi di input o di output o locali/remoti, presentano almeno una porta di comunicazione, con l’unità centrale nel caso di periferiche esterne o con altre periferiche nel caso di periferiche di tipo interno (ad esempio scheda audio interna), basata sullo standard USB (Universal Serial Bus) che stabilisce le specifiche per cavi, connettori e protocolli per la connessione, la comunicazione e l'alimentazione tra i personal computer e le loro periferiche. Allo stato dell’arte sono note le soluzioni denominate hub USB che hanno lo scopo specifico di ampliare il numero di porte di comunicazione tra l’unità centrale e le periferiche di un computer quando quest’ultimo presenta lo svantaggio di averne in numero limitato rispetto ai dispositivi che s’intende collegare. Inoltre, è nota la soluzione allo stato dell’arte con numero di domanda EP3289469 che risolve il problema della gestione della carica della batteria, sicurezza dello storage dei dati, autenticazione dei dispositivi, l’acquisizione debug per le periferiche connesse al computer tramite porte di comunicazione USB. Ed ancora altre soluzioni con numero di domanda EP1360571 cercano di risolvere il problema della gestione dell’alimentazione delle periferiche.
Il presente trovato, rispetto alle soluzioni presenti allo stato dell’arte, risolve il problema tecnico di sicurezza della non disponibilità dei dati e dei servizi. In particolare, molte applicazioni utente che impiegano appunto periferiche di tipo general purpose, necessitano una continuità delle operazioni, dove, a causa della loro universalità, manifestano una serie di interruzioni che inficiano il processo utente comportando gravi conseguenze. Tali interruzioni dipendono da diversi fattori, quali per l’incompatibilità dei diversi fornitori, per la saturazione dello stack di memoria del driver del processo in esecuzione a causa di bug e/o altri tipi di errori logici, a sua volta causati o perché progettato per scopi generici con conseguente blocco dell’applicazione, oppure molto comunemente nelle applicazioni utente, le interruzioni sono dovute alla perdita del sincronismo, ad esempio per una sequenza di bit 1 oltre il limite stabilito dal protocollo USB durante la comunicazione dei dati sul bus causato dalla trasmissione e/o dalla memorizzazione errata di picchi di tensione elettrica per interferenza o difetti. Conseguentemente, eseguire una personalizzazione di ogni applicazione e per ogni dispositivo potrebbe essere molto costoso, ad esempio impiegando dispositivi embedded anche ridondati e comunque potrebbe comportare incompatibilità tra i diversi dispositivi elettronici collegati.
Lo scopo del presente trovato è quello di ottimizzare i processi di applicazioni utente che richiedono una continuità del business senza interruzioni e l’usodi dispositivi di largo consumo del tipo general purpose attraverso un nuovo dispositivo hardware software adattatore e senza modificare il sistema operativo e/o stack/ driver dei dispositivi periferici e/o USB.
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo adattatore di periferiche di largo consumo e di tipo general purpose per ottimizzare e stabilizzare i processi utente che richiedono continuità delle operazioni.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, il nuovo dispositivo associato ad un elaboratore o ad un calcolatore elettronico, è composto da almeno un microcontrollore configurato con almeno una porta di comunicazione secondo lo standard USB e/o eventualmente con almeno una porta GPIO (General Purpose Input/Output), caratterizzato dall’avere almeno un interruttore telecomandato di tipo wired o wireless atto ad eseguire il reset della periferica attraverso il governo dei mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa. Il nuovo dispositivo dunque, oggetto del presente trovato, è configurato per l’interazione con almeno un calcolatore elettronico ed almeno una periferica. La comunicazione su bus USB è del tipo master/slave e, per la periferica, non è possibile utilizzare il bus USB in assenza di un Host. Come supplemento della specifica USB2.0/3.0 è stato introdotto il protocollo USB OTG (On The Go) che aggiunge alla periferica slave alcune funzioni normalmente svolte dal master per consentire la connessione punto-punto di due apparati USB anche in assenza di un Host.
Secondo un'altra forma di realizzazione del presente trovato, il nuovo dispositivo è caratterizzato dall’avere almeno un interruttore in combinazione con un sistema di temporizzazione di tipo hardware e/o software, connesso a, o compreso in, detto dispositivo configurato per garantire la continuità delle operazioni.
Il nuovo dispositivo può essere provvisto di un driver che può essere eseguito in detto dispositivo e/o in un calcolatore e/o in entrambi, in cui detto dispositivo può essere connesso al calcolatore tramite la porta GPIO e/o la porta USB: in particolare in una forma della presente invenzione che è un metodo per elaboratore attuato ad esempio dal nuovo dispositivo, in cui detto dispositivo interposto tra la periferica e il calcolatore a) rileva la durata temporale e la frequenza d’accadimento di un’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D- e/o rilevala durata temporale e la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente; b) rileva un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; c) rileva un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; d) confronta e conferma che la durata dell’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d’accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato; allora e) il dispositivo esegue un’azione di reset.
Una volta che la periferica è alimentata nuovamente, l’elaboratore riprende automaticamente il processo utente. Qualora dopo il primo reset l’applicazione utente non riparte correttamente, il metodo viene reiterato per un numero di tentativi preferibilmente configurabili. Preferibilmente, dopo dieci tentativi consecutivi di reset non riusciti, una notificaè inviata all’utente, ad esempio contenente il messaggio di guasto.
Opzionalmente è possibile integrare nei passi di detto metodo come azione di reset anche il riavvio dell’applicativo e/o dell’elaboratore sia in caso di messaggio e/o stato d’errore dell’applicativo utente e/o sia in caso di anomalia della linea di trasmissione e/o anche dopo un predeterminato numero di reset falliti.
In particolare, in una forma di realizzazione del presente trovato, è possibile integrare nei passi di detto metodo, preferibilmente in modalità configurabile, differenti azioni di reset e/o la combinazione di differenti azioni di reset ovvero in caso di conferma di una o più anomalie sul bus e/o uno o più messaggi e/o stati d’errore l’azione di reset potrebbe comprendere uno o la combinazione dei seguenti passi a1) la richiesta di reset logico alla periferica, pilotando la linea di trasmissione differenziale del bus D+ e D- a livello logico basso per segnalare alla periferica di eseguire un reset; a2) il riavvio del processo applicativo utente; a3) reset hardware che consiste nell’interruzione dell’alimentazione,preferibilmente in modo temporizzato, tra la periferica e il calcolatore intervenendo specificatamente nei mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa; a4) il riavvio dell’elaboratore. Perciò in questa forma particolare di realizzazione del presente trovato, è possibile configurare la scelta di uno o più dei detti passi a1), a2), a3), a4) da eseguire, la sequenza cronologica per più di detti passi, il numero di tentativi per uno o più di detti passi da eseguire secondo la sequenza cronologica predeterminata, il numero di reiterazioni dell’azione di reset comprendente il numero di tentativi per uno o più di detti passi scelti, da eseguire secondo la sequenza cronologica predeterminata.
Ad esempio, in una forma di realizzazione del presente trovato è possibile configurare l’azione di reset, scegliendo come detti passi - a2), a3), a4) - definire la sequenza cronologica come a3), a4), a2), impostare il numero di tentativi per ogni passo come – eseguire detto passo a3) per 3 volte prima di passare al passo successivo della sequenza prefissata, eseguire detto passo a4) per 2 volte prima di passare al passo successivo della sequenza prefissata, eseguire detto passo a2) per 1 volta della sequenza prefissata - ed ancora, definire il numero di reiterazioni dell’azione di reset per 2 volte ovvero ripetere il ciclo dei detti passi configurati in caso in cui il primo tentativo fallisse.
In una forma di realizzazione del metodo, oggetto del presente trovato, l’azione di reset può comprendere differenti modalità di reset e/o la combinazione di reset ovvero - il reset hardware, che consiste nell’interruzione dell’alimentazione, preferibilmente in modo temporizzato, tra la periferica e il calcolatore intervenendo specificatamente nei mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa preliminarmente inibendo il funzionamento dei mezzi di alimentazione elettrica tramite l’interruttore, al fine di interrompere il passaggio della corrente tra la periferica e il calcolatore, successivamente riconsentire il passaggio di corrente tra la periferica e il calcolatore reintroducendo i mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa tramite l’interruttore - e/o la richiesta di reset logico alla periferica, pilotando la linea di trasmissione differenziale del bus D+ e D- a livello logico basso per segnalare alla periferica di eseguire un reset - e/o il riavvio del processo applicativo utente - e/o il riavvio dell’elaboratore. In detta forma di realizzazione del metodo l’azione di reset può essere configurabile ovvero è possibile scegliere uno o più tipi di reset da eseguire e/o la sequenza cronologica di esecuzione per uno o più tipi di reset scelti e/o il numero di tentativi per uno o più tipi di reset scelti secondo la sequenza cronologica predeterminata e/o il numero di reiterazioni del metodo stesso, in caso di fallimento di ripartenza del processo del sistema (dove per processo del sistema s’intende tutto il sistema ovvero la combinazione hardware software composta dalla periferica general purpose, il processo applicativo dell’utente, il nuovo dispositivo, il nuovo metodo e l’elaboratore), rieseguendo la detta azione di reset configurata ovvero comprendente il numero di tentativi per uno o più tipi reset scelti da eseguire secondo la sequenza cronologica predeterminata.
Opzionalmente, in una forma di realizzazione del presente trovato, ogni qualvolta l’anomalia sul bus e/o un messaggio e/o stato d’errore applicativo è/sono rilevato/i, è possibile integrare nei passi di detto metodo, preferibilmente in modalità configurabile, sia l’invio di una notifica contenente un messaggio personalizzabile che la definizione di almeno una variabile contatore per enumerare il numero di volte che si verificata un’anomalia e/o un errore.
Tali caratteristiche del metodo e del dispositivo consentono di mantenere la continuità dell’attività dei processi utente in modo stabile e continuativo, senza richiedere l’intervento attivo di un utente.
Il microcontrollore, per rilevare l’anomalia potrebbe contare che il numero della persistenza dello stato J o K, relativamente al protocollo USB, è superiore a sei bit 1 consecutivi oppure che la tensione sulla linea differenziale D+e D- nello stato 0 sia diversa da (D-) – (D+) > 200mV e (D-) > 2V e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- nello stato 1 sia diversa da (D+) – (D-) > 200mV e (D+) > 2V.
In un’altra forma di realizzazione del metodo avremo che il dispositivo interposto tra la periferica e il calcolatore a) rileva la durata temporale e la frequenza d’accadimento di un’anomalia nello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D- verificando che lo stato J o K persiste per un numero di bit 1 consecutivi superiore a sei (6) e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) – (D+) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) – (D-)<= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) <= 2V e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) <= 2V; b) rileva la durata temporale e la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente; c) rileva un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; d) rileva un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; e) confronta e conferma che la durata dell’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d’accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato tale che si f) esegue l’azione di reset comprendente uno o più modalità di reset e/o la combinazione di reset eventualmente e/o preferibilmente detta azione di reset configurata.
In un’altra forma di realizzazione avremo che il metodo è implementato da almeno una porzione di un elaboratore comprendente almeno un processore, caratterizzato da) rilevare la durata temporale e la frequenza d’accadimento di un’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D, - e/o rilevare la durata temporale e la frequenza d’accadimento di un messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente; b) rilevare un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; c) rilevare un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; d) confrontare e confermare che la durata dell’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d’accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato; e) eseguire l’azione di reset comprendente uno o più modalità di reset e/o la combinazione di reset eventualmente e/o preferibilmente detta azione di reset configurata.
In un’altra forma di realizzazione del metodo avremo che detto metodo implementato da almeno una porzione di un elaboratore comprendente almeno un processore a) rileva la durata temporale e la frequenza d’accadimento di un’anomalia nello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D-, verificando o che lo stato J o K persiste per un numero di bit 1 consecutivi superiore a sei (6) e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ o D- sia (D-) – (D+) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D-sia (D+) – (D-) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) <= 2V e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) <= 2V; b) rileva la durata temporale e la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente; c) rileva un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; d) rilevare un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; e) confronta e conferma che la durata dell’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d’accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato tale che si f) esegue l’azione di reset comprendente uno o più modalità di reset e/o la combinazione di reset eventualmente e/o preferibilmente detta azione di reset configurata.
Secondo un aspetto dell’invenzione, è previsto ulteriormente l’invio di una notifica, ad esempio via e-mail, SMS o Telegram, di allarme all’utente proprietario quando si verifica un malfunzionamento o blocco dell’attività del processo utente in corso. Tale tipo di notifica può essere anche composta da un segnale luminoso, sonoro e/o implementare diversi tipi di protocollo di livello 2,3,4,7 dello standard ISO OSI.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, nel nuovo dispositivo possono essere presenti più porte USB costituente un HUB, caratterizzato dal fatto che ogni porta è alimentata singolarmente, avente controllo telematico anche da remoto attraverso l’host. In particolare la periferica può essere controllata via USB, seriale o altri protocolli di rete anche wireless, eseguire uno o più switch tra porte, attivare/disattivare una o più porte anche inmodalità programmabile, automatica e temporizzata (per esempio si accende e/o si spegne una determinata porta ad una determinata ora di un determinato giorno), eseguire operazioni di reset in caso di errori ed eventualmente memorizzarli ed archiviarli in una memoria, anche esterna, come ad esempio una chiavetta usb. Le operazioni di manutenzione potrebbero essere protette da sistema di autenticazione, ad esempio tramite codice pin. Nel caso di connessione via rete potranno essere usati protocolli come modbus, snmp ma anche chiamate web services, REST, GET o POST, HTTP e comunque qualunque protocollo di rete che consente di interrogare o interagire con un’applicazione server, per interrogare il calcolatore sullo stato di una porta oppure impostare lo stato di una porta. In questo caso può essere presente anche un'interfaccia web di gestione dell'hub, dove si potrà gestire la configurazione dell’accesso degli utenti. In un altro aspetto dell’invenzione, possono essere presenti più porte USB costituenti un HUB, caratterizzata dal fatto che ogni porta è alimentata singolarmente, avente controllo localeattraverso workstation dell’utente, in grado di recepire i comandi ed intraprendere le operazioni di reset. Comunque l'hub può essere alimentato via USB, magari sfruttando più porte USB per avere maggiore energia a disposizione se le periferiche richiedono un assorbimento considerevole. Ed ancora, può essere alimentato mediante la normale linea elettrica, attraverso un trasformatore. Opzionalmente l'hub può essere alimentato con una batteria, che opzionalmente può essere integrata nello stesso dispositivo. La batteria può essere caricata mediante la normale rete elettrica o mediante un pannello solare.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, nel nuovo dispositivo possono essere integrati una tastiera e/o un monitor e/o uno schermo a sfioramento (touch screen) per garantire l’interattività per gli aspetti funzionali compresa la procedura di autenticazione, la configurabilità dei permessi e di autenticazione utente. Inoltre, un altro aspetto della presente invenzione riguarda la possibilità di installare nel sistema o nel dispositivo un sistema di tracciamento (logging) di tutte le operazioni svolte, nonché integrare nel nuovo dispositivo una memoria d’archiviazione, ad esempio di tipo sd o micro sd, per registrare e conservare i log.
Inoltre, un altro aspetto della presente invenzione riguarda la possibilità di installare ulteriori software sul calcolatore con lo scopo di configurare l’Hub per svolgere specifiche attività integrative, come il controllo dell’alimentazione su tutti le periferiche connesse all’Hub, per eventualmente attivare o disattivare alcune specifiche periferiche, oppure è possibile configurare delle periferiche in forma ridondata in maniera tale che in caso di guasto garantire la continuità dei servizi e/o dati, in quanto un dispositivo viene isolato, ad esempio in stanby, mentre l’altro viene eletto master. Opzionalmente le comunicazioni tra l’hub e l’elaboratore sono cifrate. Opzionalmente, in caso di apertura del package il calcolatore va in blocco rendendo inutilizzabile le porte USB. Un ulteriore aspetto del presente trovato è un’altra forma di realizzazione comprendente un sistema adattatore di periferiche general purpose caratterizzato da un modulo di rilevazione dell’anomalie memorizzato in una memoria che rileva un’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, da un modulo di rilevazione errori memorizzato in una memoria che rileva un messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente, da un modulo di rilevazione temporale memorizzato nella memoria che rileva un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato preferibilmente configurabile, da un modulo di rilevazione soglia memorizzato in una memoria che rileva un valore di soglia predeterminato preferibilmente configurabile, da un modulo di confronto e conferma memorizzato nella memoria che confronta e conferma che la durata dell’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d’errore del processo applicativo dell’utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d’accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d’accadimento di messaggio/i e/o stato/i d’errore del processo applicativo dell’utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato configurabile, da un modulo di reset memorizzato nella memoria che esegue un’azione di reset, almeno un processore che esegue - il modulo di rilevazione dell’anomalie, il modulo rilevazione errori, il modulo di rilevazione temporale, il modulo rilevazione soglia, il modulo di confronto e conferma, il modulo di reset - da almeno una porta di comunicazione che connette il sistema e la periferica.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La presente invenzione si riferisce, in accordo ad un aspetto rappresentato in FIG. 1 a titolo esemplificativo e non limitativo, ad un sistema comprendente una periferica (9) che è un lettore di smartcard configurato per essere connesso ad un calcolatore elettronico o elaboratore (8) tramite porta GPIO (3), ad esempio un computer o pc, per mezzo del dispositivo adattatore (100), a realizzare un sistema di gestione automatica di documenti digitali. In tale scenario, l’elaboratore elettronico (8) comprende l’applicativo per la firma digitale ed è configurato per firmare digitalmente mediante una smartcard inserita nel lettore, in automatico e in successione dei documenti digitali, secondo una modalità continuativa automatizzata, che non richiede alcun intervento dell’utente.
Il lettore di smartcard (9) comprende mezzi di alimentazione elettrica (6), direttamente connesso al dispositivo (100) tramite la porta USB (2) fornendo l’energia elettrica necessaria al suo funzionamento. Il dispositivo (100) comprende un microcontrollore (1), connesso al sistema di alimentazione elettrica della periferica (6) per mezzo di un bus (5). Inoltre, il dispositivo (100), comprende un sistema di temporizzazione (7), in questo esempio implementato per tramite del microcontrollore (1) e configurato per rilevare automaticamente la durata effettiva del processo di firma di un documento digitale da parte dell’applicativo del calcolatore elettronico (8) e confrontare tale durata effettiva con un predeterminato valore di durata. Ancora, il dispositivo (100), comprende un interruttore (4) di tipo wired connesso e governato al microcontrollore (1).
Quando il microcontrollore (1) rileva un’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D- (5) e conferma che l’anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus (5) persiste per un tempo superiore al valore di durata predeterminato (7), esegue un’azione di reset sulla periferica (9) pilotando l’alimentazione dal bus (5), preliminarmente inibendo il funzionamento dei mezzi di alimentazione elettrica (6) tramite l’interruttore (4), al fine di interrompere il passaggio della corrente tra la periferica (9) e il calcolatore (8), successivamente riconsentire il passaggio di corrente tra la periferica (9) e il calcolatore (8) reintroducendo i mezzi di alimentazione elettrica (6) tramite l’interruttore (4).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema adattatore di periferiche generai purpose caratterizzato da un modulo di rilevazione dell'anomalie memorizzato in una memoria che rileva un'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, da un modulo di rilevazione errori memorizzato in una memoria che rileva un messaggio e/o stato d'errore del processo applicativo dell'utente, da un modulo di rilevazione temporale memorizzato nella memoria che rileva un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato preferibilmente configurabile, da un modulo di rilevazione soglia memorizzato in una memoria che rileva un valore di soglia predeterminato preferibilmente configurabile, da un modulo di confronto e conferma memorizzato nella memoria che confronta e conferma che la durata dell'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d'errore del processo applicativo dell'utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d'accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d'accadimento di messaggio/i e/o stato/i d'errore del processo applicativo dell'utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato configurabile, da un modulo di reset memorizzato nella memoria che esegue un'azione di reset, almeno un processore che esegue - il modulo di rilevazione dell'anomalie, il modulo rilevazione errori, il modulo di rilevazione temporale, il modulo rilevazione soglia, il modulo di confronto e conferma, il modulo di reset - da almeno una porta di comunicazione che connette il sistema e la periferica.
  2. 2. Dispositivo adattatore di periferiche generai purpose associato ad un elaboratore o ad un calcolatore elettronico (8), composto da almeno un microcontrollore (1) configurato con almeno una porta di comunicazione secondo lo standard USB (2) e/o eventualmente con almeno una porta GPIO (3) (General Purpose Input/Output), caratterizzato dall'avere almeno un interruttore telecomandato (4) di tipo wired o wireless atto ad eseguire il reset della periferica (9) attraverso il governo dei mezzi di alimentazione elettrica (6) della periferica stessa.
  3. 3. Dispositivo di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dall'avere l'interruttore (4) in combinazione con un sistema di temporizzazione (7) di tipo hardware e/o software, connesso a, o compreso in detto dispositivo.
  4. 4. Dispositivo di cui alle rivendicazioni 2 e 3, comprendenti più porte USB (2), caratterizzato dal fatto che ogni porta è alimentata singolarmente, avente controllo telematico anche da remoto attraverso il calcolatore (8).
  5. 5. Metodo adattatore di periferiche generai purpose implementato da almeno una porzione di un elaboratore comprendente almeno un processore, caratterizzato da: rilevare la durata temporale e la frequenza d'accadimento di un'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o rilevare la durata temporale e la frequenza d'accadimento di un messaggio/i e/o stato/i d'errore del processo applicativo dell'utente; rilevare un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; rilevare un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; confrontare e confermare che la durata dell'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d'errore del processo applicativo dell'utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d'accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d'accadimento di messaggio/i e/o stato/i d'errore del processo applicativo dell'utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato; eseguire un'azione di reset, preferibilmente configurata.
  6. 6. Metodo di cui alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la rilevazione dell'anomalia nello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D-, avviene o verificando che lo stato J o K persiste per un numero di bit 1 consecutivi superiore a sei (6) e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ o D- sia (D-) - (D+) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) - (D-) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) <= 2V e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) <= 2V.
  7. 7. Metodo adattatore di periferiche generai purpose attuato tramite il dispositivo (100) di cui alle rivendicazioni 2, 3, 4, interposto tra la periferica (9) e il calcolatore (8), caratterizzato dai seguenti passi: rilevare la durata temporale e la frequenza d'accadimento di un'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D- e/o rilevare la durata temporale e la frequenza d'accadimento di messaggio/i e/o stato/i d'errore del processo applicativo dell'utente; rilevare un segnale temporale allo scadere di un contatore predeterminato, preferibilmente configurabile; rilevare un valore di soglia errore predeterminato, preferibilmente configurabile; confronta e conferma che la durata dell'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la durata del messaggio e/o stato d'errore del processo applicativo dell'utente persiste/ono per un tempo superiore al contatore predeterminato e/o che la frequenza d'accadimento di anomalia/e dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus e/o che la frequenza d'accadimento di messaggio/i e/o stato/i d'errore del processo applicativo dell'utente sia/no superiore/i o uguale/i al valore di soglia errore predeterminato; eseguire un'azione di reset, preferibilmente configurata.
  8. 8. Metodo di cui alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la rivelazione dell'anomalia dello stato sulla linea differenziale di trasmissione del bus, in genere indicata con D+ e D- (5), avviene verificando o che lo stato J o K persiste per un numero di bit 1 consecutivi superiore a sei (6) e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) - (D+) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) - (D-) <= 200mV e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D-) <= 2V e/o che la tensione sulla linea differenziale D+ e D- sia (D+) <= 2V.
  9. 9. Metodo di cui alle rivendicazioni 5 e 7, caratterizzato dal fatto che l'azione di reset, in modalità preferibilmente configurabile, comprende uno o la combinazione dei seguenti passi: la richiesta di reset logico alla periferica, pilotando la linea di trasmissione differenziale del bus a livello logico basso, in genere indicata con D+ e D-, per segnalare alla periferica di eseguire un reset; il riavvio del processo applicativo utente; il reset hardware che consiste nell'interruzione dell'alimentazione, preferibilmente in modo temporizzato, tra la periferica e il calcolatore intervenendo specificatamente nei mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa preliminarmente inibendo il funzionamento dei mezzi di alimentazione elettrica tramite l'interruttore, al fine di interrompere il passaggio della corrente tra la periferica e il calcolatore, successivamente riconsentire il passaggio di corrente tra la periferica e il calcolatore reintroducendo i mezzi di alimentazione elettrica della periferica stessa, tramite l'interruttore; il riavvio dell'elaboratore.
  10. 10. Metodo di cui alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'azione di reset può essere configurabile ovvero è possibile scegliere uno o più tipi di reset da eseguire e/o la sequenza cronologica di esecuzione per uno o più tipi di reset scelti e/o il numero di tentativi per uno o più tipi di reset scelti secondo la sequenza cronologica predeterminata e/o il numero di reiterazioni del metodo stesso, in caso di fallimento di ripartenza del processo del sistema, rieseguendo la detta azione di reset configurata ovvero comprendente il numero di tentativi per uno o più tipi reset scelti da eseguire secondo la sequenza cronologica predeterminata.
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