IT201900002865A1 - Procedimento per la fabbricazione di tomaie imbottite per calzature invernali e tomaia imbottita fabbricata secondo tale procedimento. - Google Patents

Procedimento per la fabbricazione di tomaie imbottite per calzature invernali e tomaia imbottita fabbricata secondo tale procedimento. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“PROCEDIMENTO PER LA FABBRICAZIONE DI TOMAIE IMBOTTITE PER CALZATURE INVERNALI E TOMAIA IMBOTTITA FABBRICATA SECONDO TALE PROCEDIMENTO”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un procedimento per la fabbricazione di tomaie imbottite per calzature invernali insieme con la tomaia imbottita fabbricata secondo tale procedimento.
L’invenzione in questione ha lo scopo di realizzare una calzatura destinata alla stagione invernale che abbia la capacità di difendere in maniera particolarmente efficace i piedi dell’utente dai rigori del freddo tipico di tale stagione.
In realtà occorre premettere che già da tempo vengono realizzate calzature che dovrebbero assicurare ai piedi dei utenti una maggiore protezione rispetto alla bassa temperatura ambientale.
Più precisamente queste calzature tradizionali adottano tomaie caratterizzate dal fatto che sulla loro superficie interna è cucito o incollato uno strato di rivestimento imbottito o comunque realizzato con un materiale potenzialmente dotato di capacità termoisolanti, quale ad esempio il feltro.
Simili strati di rivestimento interno dovrebbero, nelle aspettative dei fabbricanti di calzature, consentire al piede dell’utente di mantenersi accettabilmente a caldo pur a dispetto della bassa temperatura esterna.
Fino ad oggi, infatti, si è ritenuto che la presenza di un simile strato di rivestimento potesse ostacolare – o quanto meno limitare – il naturale scambio termico, in virtù del quale il calore naturale del piede tende a dissiparsi verso l’esterno della calzatura attraverso le pareti della tomaia, in ragione della minore temperatura presente nell’ambiente circostante.
Tuttavia chiunque abbia provato a indossare nella stagione fredda una tradizionale calzatura imbottita sa bene che le calzature attuali assicurano una protezione dal freddo piuttosto aleatoria e comunque non tale da garantire, specie nel lungo periodo, un confort davvero efficace in favore dei piedi.
L’attenta valutazione di un simile inconveniente ha permesso di accertare che esso dipende proprio dal fatto che le attuali calzature invernali prevedono che l’anzidetto strato di rivestimento termoisolante sia direttamente e strettamente fissato contro la superficie interna dei vari lembi della rispettiva tomaia.
In tale contesto, infatti, lo strato di rivestimento termoisolante si trova in pratica quasi direttamente esposto alla temperatura fredda ambientale, visto anche che lo spessore solitamente ridotto della tomaia non garantisce nei suoi confronti il benché minimo effetto schermante rispetto al clima rigido esterno.
Proprio al fine di superare i limiti di questa tecnologia consolidata si è pensato di realizzare la nuova calzatura invernale in questione, la cui peculiarità fondamentale risiede nel fatto di prevedere che lo strato di rivestimento termoisolante, che deve comunque adottare, non sia direttamente fissato contro la superficie interna dalla tomaia, ma sia piuttosto in condizione di restare indipendente da quest’ultima.
Questo accorgimento assicura che tra la superficie interna della tomaia e il relativo strato di rivestimento possa permanere una sottile intercapedine che si riempie inevitabilmente di un “velo” d’aria capace di assicurare un’apprezzabile azione termoisolante nei confronti del piede infilato nella nuova calzatura in questione.
In effetti il nuovo procedimento in questione è stato concepito proprio al fine di dare un’attuazione pratica, industrialmente e funzionalmente apprezzabile, ad una simile idea inventiva.
Tale procedimento richiede innanzitutto di realizzare separatamente i due tratti in pelle (anteriore e posteriore) della costruenda tomaia.
Successivamente occorre realizzare, per l’uno e per l’altro dei due anzidetti tratti in pelle, rispettivi strati di rivestimento in tessuto termoisolante; essendo previsto poi che ciascuno di detti strati di rivestimento sia fissato sull’interno del rispettivo tratto della tomaia soltanto in corrispondenza di un unico punto di cucitura, dunque senza che si verifichi un’adesione completa tra ognuno di detti strati di rivestimento e il rispettivo tratto di tomaia.
A questo punto occorre procedere all’assemblaggio finale della costruenda tomaia secondo una logica innovativa che richiede – a differenza della tecnica tradizionale – due differenti e separate operazioni di accoppiamento dei vari componenti precedentemente realizzati.
In tale circostanza, oltre a provvedere all’usuale accoppiamento del tratto anteriore in pelle con il tratto posteriore in pelle della vera e propria tomaia, occorre infatti eseguire l’accoppiamento degli anzidetti rispettivi strati di rivestimento in tessuto termoisolante.
Così come, infatti, l’accoppiamento dei due anzidetti tratti in pelle serve a dare continuità alla struttura esterna della tomaia, l’accoppiamento dei rispettivi strati di rivestimento serve a dare continuità all’anzidetta struttura in tessuto termoisolante prevista all’interno della tomaia medesima.
In un simile contesto questa struttura in tessuto termoisolante resta dunque fissata all’interno della tomaia solo in corrispondenza di due punti (l’uno dislocato all’altezza del tratto anteriore e l’altro all’altezza del tratto posteriore della stessa), dando origine ad una sorta di “scarpa nella scarpa”.
Lo scopo principale della presente invenzione è stato raggiunto in virtù del procedimento di fabbricazione rivendicato nella rivendicazione 1.
Ulteriori finalità della medesima invenzione sono state raggiunte in virtù delle ulteriori soluzioni tecnico-funzionali rivendicate nelle rivendicazioni dipendenti dalla 1.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista in pianta della superfice esterna della mascherina della costruenda tomaia;
- la figura 2 è la vista in pianta dalla superficie interna della mascherina di figura 1;
- la figura 3 mostra, con una rappresentazione assonometrica, i tre componenti della costruenda tomaia “in esploso”, prima cioè di essere assemblati;
- la figura 4 è una vista in pianta della superficie esterna della porzione posteriore della costruenda tomaia;
- la figura 5 è una vista in pianta della superficie interna della porzione posteriore di figura 4;
- la figura 6 è una vista in pianta della superficie dello strato di rivestimento termoisolante della porzione posteriore della costruenda tomaia;
- le figure 7 e 8 sono altrettante rappresentazioni assonometriche che mostrano la superficie esterna della tomaia ormai assemblata;
- la figura 9 è una rappresentazione assonometrica che mostra la superfice interna della tomaia anzidetta;
- la figura 10 consiste sostanzialmente in un particolare ingrandito di figura 9.
Innanzitutto si ritiene opportuno ribadire che il procedimento secondo il trovato è relativo alla fabbricazione di una tomaia imbottita per calzature invernali; essendo evidente che detta tomaia debba essere poi normalmente accoppiata ad una rispettiva suola, secondo modalità del tutto tradizionali e dunque esulanti dal nuovo procedimento in questione.
Un’ulteriore premessa è relativa al fatto che la nuova tomaia imbottita ottenuta mediante tale procedimento è del tipo formato convenzionalmente grazie all’accoppiamento di una cosiddetta mascherina, intesa come porzione anteriore della tomaia, e di una porzione posteriore della medesima tomaia, usualmente formata da una coppia contrapposta di gambetti.
Più precisamente la mascherina costituisce la porzione della tomaia destinata ad avvolgere la zona del cosiddetto avampiede, mentre la porzione posteriore consiste nel tratto della tomaia destinato a cingere il retropiede su entrambi i lati, sostanzialmente in corrispondenza della zona compresa tra calcagno e malleoli.
Ebbene, con specifico riferimento alle figure anzidette, il procedimento secondo il trovato prevede la realizzazione dei seguenti componenti destinati, una volta assemblati, a dar vita alla costruenda tomaia (T).
Con riferimento alla figura 1, il primo degli anzidetti componenti consiste in una mascherina in pelle artificiale o naturale (1) dotata di una forma in pianta sostanzialmente a “V”, delimitata da un bordo anteriore arrotondato e rastremato (10), una coppia di bordi longitudinali divergenti (11a, 11b) e un bordo posteriore sostanzialmente trasversale (12), nell’ambito del quale sono eseguiti due profondi intagli rettilinei (13a, 13b), sostanzialmente ortogonali a detto bordo (12), che generano la formazione di una tipica linguetta centrale (14) e di due lembi laterali simmetrici (12a, 12b), ciascuno dei quali è raccordato al rispettivo intaglio (13a, 13b) mediante un profilo arrotondato (12a’, 12b’), sostanzialmente trasversale, rivolto in direzione del rispettivo bordo longitudinale (11a, 11b).
Con riferimento alla figura 2, detta mascherina (1) è rivestita internamente da uno strato (2) di tessuto termoisolante (feltro o simili) e/o imbottito, anch’esso dotato di un profilo sostanzialmente a “V”, delimitato da un bordo anteriore arrotondato e rastremato (20) e da due bordi longitudinali divergenti (21a, 21b), raccordati in sommità con rispettivi profili arrotondati sostanzialmente trasversali (22a, 22b), convergenti in direzione di una linguetta centrale (24).
L’osservazione comparativa delle anzidette figure 1 e 2 permette di accertare che le dimensioni reciproche di detti mascherina (1) e strato di rivestimento interno (2) sono tali per cui:
- il bordo anteriore arrotondato (20) dello strato di rivestimento (2) è atto ad attestarsi esattamente contro il bordo anteriore arrotondato della mascherina (10)
- i bordi longitudinali divergenti (21a, 21b) dello strato di rivestimento (2) sono atti ad attestarsi esattamente contro i bordi longitudinali divergenti (11a, 11b) della mascherina (1), pur recando, rispetto a quelli, una lunghezza minore, tale da lasciare privi di rivestimento i due anzidetti lembi laterali (12a, 12b) della mascherina (1) all’altezza dell’anzidetta linguetta (14) ad essi intermedia
- la linguetta (24) dello strato di rivestimento (2) è atta ad attestarsi esattamente contro l’anzidetta linguetta (14) della mascherina (1), pur recando, rispetto a quest’ultima, una superficie leggermente più ampia, tale per cui un lembo dell’anzidetta linguetta (24) dello strato di rivestimento (2) deborda leggermente tutto attorno alla linguetta (14) della mascherina (1).
Si precisa ancora che l’anzidetto strato di rivestimento (2) viene fissato alla rispettiva mascherina (1) per il tramite di un’unica linea di cucitura (L1), sostanzialmente ad “U” capovolta, eseguita perimetralmente sulle rispettive linguette (14, 24) sovrapposte.
Con riferimento alla figura 3, l’anzidetta mascherina (1) è destinata ad essere accoppiata alla porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T), una volta che detta porzione posteriore (3) sia stata associata ad un rispettivo strato di rivestimento (4) in tessuto termoisolante.
Con riferimento alle figure 4 e 5, l’anzidetta porzione posteriore (3) della tomaia (T) risulta usualmente formata da due identici gambetti (30) cuciti in assetto simmetrico con l’interposizione di un contrafforte (31); in cui ciascuno di tali gambetti (30) reca anteriormente una rispettiva pattina (32) dotata di fori (F) per le stringhe.
Una simile porzione posteriore (3) della tomaia (T) è usualmente destinata ad assumere nell’uso un profilo sostanzialmente ellittico, in quanto destinata, per l’appunto, a circoscrivere il tratto posteriore del piede e a delimitare l’imboccatura attraverso cui il piede stesso può infilarsi nella tomaia (T), secondo quanto mostrato nella figura 7.
In quest’ultima condizione le due anzidette pattine (32) si dispongono fianco a fianco, in un assetto sostanzialmente longitudinale rispetto alla mascherina (1), all’altezza del collo del piede.
Facendo nuovamente riferimento alla figura 4, si osservi che l’anzidetta porzione posteriore (3) della tomaia (T) risulta delimitata da un bordo perimetrale superiore (3a), quello che delimita l’imboccatura del piede, e da un bordo perimetrale inferiore (3b) che risulta destinato a costituire il punto di unione tra la tomaia medesima (T) e la rispettiva suola.
Si consideri altresì che ognuna delle anzidette pattine (32) risulta raccordata con la rispettiva estremità dell’anzidetto bordo inferiore (3b) della porzione posteriore (3) della tomaia (T) ad opera di un profondo intaglio arrotondato (33).
Con riferimento alla figura 5, detta porzione posteriore (3) risulta corredata internamente, per la sua intera lunghezza, di una rispettiva fodera in pelle (34), sostanzialmente nastriforme; essendo previsto che l’unione stabile tra detta fodera (34) e l’anzidetta porzione posteriore (3) sia realizzata per il tramite di una linea di cucitura continua (L2) che circoscrive le due anzidette pattine (32) di detta porzione posteriore (3) e che si estende per l’intera lunghezza dell’anzidetto bordo superiore (3a) della stessa.
La principale peculiarità di detta fodera (34) è legata al fatto di adottare due lembi di estremità (34a), sostanzialmente triangolari, che sporgono parzialmente attraverso gli anzidetti intagli arrotondati (33) della porzione posteriore (3) della tomaia (T).
In effetti ciascuno di tali lembi sostanzialmente triangolari (34a) della fodera (34) è delimitato da un bordo orizzontale (34a’), che giace ad una quota superiore a quella occupata dall’anzidetto bordo orizzontale inferiore (3b) della porzione posteriore (3) della tomaia (T), e da un bordo arrotondato (34a’’), sviluppato sostanzialmente in verticale.
Con riferimento alla figura 6, una simile porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T) è destinata ad essere accoppiata con un rispettivo e conforme strato di rivestimento (4) realizzato con un tessuto termoisolante, nonché parimenti destinato ad assumere nell’uso lo stesso assetto sostanzialmente ellittico che viene assunto dalla medesima porzione posteriore (3) della tomaia (T), così come mostrato nelle citate figure 3 e 7.
Grazie alla figura 6, si può accertare effettivamente come detto strato di rivestimento (4) rechi anch’esso una struttura sostanzialmente nastriforme, delimitata da un bordo orizzontale inferiore (4b) e da un bordo orizzontale superiore (4a) alle estremità del quale aggettano rispettive pattine (42) conformi alle pattine (32) dell’anzidetta porzione posteriore (3).
In corrispondenza di ciascuna delle sue estremità laterali, detto strato di rivestimento (4) reca, al di sotto della rispettiva pattina (42), un bordo arrotondato (41), di andamento sostanzialmente verticale, raccordato con la rispettiva estremità longitudinale dell’anzidetto bordo orizzontale inferiore (4b).
In particolare detto bordo arrotondato (41) è sagomato in maniera tale da potersi disporre, nell’uso della tomaia (T), in una posizione esattamente retrostante a quella dell’anzidetto bordo arrotondato (34a’’), sostanzialmente verticale, che appartiene al rispettivo lembo di estremità (34a) dell’anzidetta fodera (34) della porzione posteriore (3).
Si tratta a questo punto di illustrare le modalità previste dal procedimento secondo il trovato in occasione dell’assemblaggio degli anzidetti componenti della costruenda tomaia (T).
A tale proposito si rimanda all’osservazione delle figure da 7 a 10.
Con riferimento a tali figure, è previsto innanzitutto che l’anzidetto strato di rivestimento (4) sia insediato entro la porzione posteriore (3) della tomaia (T) e sia fissato in tale posizione in corrispondenza di un unico punto, vale a dire mediante una breve linea di cucitura orizzontale (L3) eseguita alla sommità dell’anzidetto contrafforte (31).
Successivamente occorre procedere all’assemblaggio della porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T) con la rispettiva mascherina (1) e, di conseguenza, anche all’assemblaggio dello strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3) con lo strato di rivestimento (2) della mascherina (1).
Con particolare riferimento alle figure 7 e 8, è previsto che i due anzidetti lembi laterali (12a, 12b) della mascherina (1) siano infilati nell’anzidetta porzione posteriore (3) della tomaia (T) in maniera da potersi insediare esattamente entro gli anzidetti intagli arrotondati (33) della stessa, per essere poi fissati stabilmente in questa posizione ad opera di rispettive linee di cucitura (L4) che seguono il profilo di detti intagli (33).
In tale assetto ciascuno dei lembi (12a, 12b) della mascherina (1) – e più precisamente ciascuno dei loro rispettivi profili arrotondati (12a’, 12b’) – si dispone in posizione intermedia tra il rispettivo gambetto (30) della porzione posteriore (3) della tomaia (T) e la relativa fodera (34) di quest’ultimo, come mostrato in figura 9.
Da parte loro i due anzidetti profili trasversali simmetrici (22a, 22b) dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1) sono infilati entro l’anzidetto strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3) della tomaia (T), in maniera da disporsi in perfetto allineamento con gli anzidetti bordi laterali arrotondati (41) di detto strato di rivestimento (4) ed essere fissati stabilmente in questa posizione ad opera di rispettive linee di cucitura (L5) che assicurano contemporaneamente anche il fissaggio degli anzidetti corrispondenti bordi arrotondati (34a’’) dei due lembi (34a) della fodera (34).
Si può dire altrimenti che ciascuna di queste linee di cucitura (L5), che segue sostanzialmente il profilo dell’anzidetto bordo arrotondato (34a’’) della fodera (34), fa sì che lo strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3) della tomaia (T) si trovi serrato tra lo strato di rivestimento (2) della mascherina (1) e la fodera (34) di detta porzione posteriore (3).
Per ottenere un fissaggio più stabile dei vari componenti della costruenda tomaia (T) sono previste due ulteriori linee di cucitura (L6), visibili in figura 8 in corrispondenza delle due anzidette pattine (32) della porzione posteriore (3) della tomaia (T) e in figura 9 ai due lati della linguetta (24) dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1).
In effetti ciascuna di queste ultime linee di cucitura (L6) rendono solidali l’intero rivestimento interno della tomaia (T) con la struttura in pelle della stessa, sostanzialmente all’altezza di ciascuno degli anzidetti punti in corrispondenza dei quali si verifica la sovrapposizione dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1) con lo strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3) della tomaia medesima (T).
A tale riguardo si rimanda all’osservazione della figura 7, dalla quale si può verificare che le due anzidette linee di cucitura (L6) restano in vista anche dall’esterno della costruenda tomaia (T), vale a dire sostanzialmente alla base di ciascuna delle anzidette pattine (32) della porzione posteriore (3).

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per la fabbricazione di una tomaia imbottita per calzature invernali, comprendente le seguenti fasi operative: a) predisposizione della mascherina (1) della costruenda tomaia (T), in cui detta mascherina (1) comprende una punta anteriore (10), due bordi longitudinali (11a, 11b) ed un bordo posteriore trasversale (12), alle due estremità del quale sono previsti rispettivi profili simmetrici (12a’, 12b’); b) posa in opera, sull’interno di detta mascherina (1), di un conforme strato di rivestimento interno in materiale termoisolante (2) che comprende una punta anteriore (20), due bordi longitudinali (21a, 21b) e un bordo posteriore trasversale, alle due estremità del quale sono previsti rispettivi profili arrotondati simmetrici (22a, 22b); in cui detto strato di rivestimento (2) risulta fissato a detta mascherina (1) mediante una linea di cucitura (L1) realizzata all’altezza dell’anzidetto bordo posteriore (12) della mascherina medesima (1); c) predisposizione della porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T), in cui detta porzione posteriore (3) è formata da due gambetti simmetrici (30), uniti assieme in corrispondenza di un contrafforte centrale (31) e terminanti anteriormente con rispettive estremità (32) tra loro simmetriche; d) posa in opera, sull’interno di detta porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T), di un conforme strato di rivestimento in tessuto termoisolante (4) parimenti dotato sul fronte di due estremità simmetriche (42); in cui detto strato di rivestimento (4) risulta fissato a detta porzione posteriore (3) mediante una sola linea di cucitura (L3) realizzata in corrispondenza dell’anzidetto contrafforte (31) di detta porzione posteriore (30); e) fissaggio degli anzidetti profili laterali simmetrici (12a’, 12b’) della mascherina (1) in corrispondenza delle anzidette estremità anteriori (32) della porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T), mediante rispettive linee di cucitura (L4); f) fissaggio degli anzidetti profili laterali (22a, 22b) dell’anzidetto strato di rivestimento (2) della mascherina (1) in corrispondenza delle anzidette estremità anteriori (42) dell’anzidetto strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3), mediante rispettive linee di cucitura (L5).
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui: - l’anzidetta mascherina (1) adotta, in posizione intermedia ai due anzidetti profili laterali (12a’, 12b’), una linguetta centrale (14); - l’anzidetto strato di rivestimento (2) di detta mascherina (1) adotta, in posizione intermedia ai due anzidetti profili laterali (22b, 22b), una linguetta centrale (24) sostanzialmente conforme all’anzidetta linguetta (14) della mascherina (1); - l’anzidetta linea di cucitura (L1) atta a generare il reciproco fissaggio della mascherina (1) e del rispettivo strato di rivestimento (2) è realizzata in corrispondenza delle due rispettive linguette (14, 24), una volta che le stesse siano state sovrapposte.
  3. 3) Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui: - l’anzidetta porzione posteriore (3) si estende tra un bordo longitudinale superiore (3a) e un bordo longitudinale inferiore (3b) - le anzidette estremità anteriori di detta porzione posteriore (3) consistono in rispettive pattine (32), ciascuna delle quali risulta raccordata con la rispettiva estremità dell’anzidetto bordo longitudinale inferiore (3b) ad opera di un profondo intaglio arrotondato (33) - l’anzidetto strato di rivestimento (4) di detta porzione posteriore (3) si estende tra un bordo longitudinale superiore (4a) e un bordo longitudinale inferiore (4b) - le anzidette estremità anteriori di detto strato di rivestimento (4) consistono in rispettive pattine (42), conformi alle anzidette pattine (32) di detta porzione posteriore (3); in cui ciascuna di dette pattine (42) risulta raccordata con la rispettiva estremità longitudinale dell’anzidetto bordo longitudinale inferiore (4b) ad opera di un bordo arrotondato (41), di andamento sostanzialmente verticale, - gli anzidetti profili laterali (12a’, 12b’) dell’anzidetta mascherina (1) sono infilati all’interno dei due anzidetti intagli (33) di detta porzione posteriore (3), in una condizione in cui le anzidette linee di cucitura (L4) che uniscono la mascherina (1) alla porzione posteriore (3) seguono il profilo degli anzidetti intagli (33) - i due anzidetti profili laterali (22a, 22b) dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1) sono infilati all’interno degli anzidetti bordi arrotondati (41) dello strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3), in una condizione in cui le anzidette linee di cucitura (L5) che uniscono detti strati di rivestimento (2, 4) seguono il profilo degli anzidetti bordi arrotondati (41).
  4. 4) Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui: - l’anzidetta porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T) risulta internamente corredata di una conforme fodera (34), che risulta delimitata, in corrispondenza di ciascuna delle sue due estremità libere, da un rispettivo bordo arrotondato (34a’’) sviluppato sostanzialmente in verticale, nonché dotato di un profilo conforme a quello degli anzidetti bordi arrotondati (41) dell’anzidetto strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3) - gli anzidetti bordi arrotondati di estremità (34a’’) di detta fodera (34) sono attestati esattamente sull’esterno degli anzidetti bordi arrotondati (41) dell’anzidetto strato di rivestimento (4) della porzione posteriore (3), in una condizione in cui quelle anzidette linee di cucitura (L5) che uniscono tra loro gli anzidetti strati di rivestimento (2, 4) della mascherina (1) e della porzione posteriore (3) realizzano contemporaneamente anche lo stabile fissaggio delle rispettive estremità di detta fodera (34) allo strato di rivestimento (4) di detta porzione posteriore (3).
  5. 5) Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui le anzidette pattine (32) della porzione posteriore (3) della costruenda tomaia (T) sono dotate di fori (F) per le stringhe.
  6. 6) Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è previsto il fissaggio dell’anzidetto strato di rivestimento (2) della mascherina (1) all’anzidetta porzione posteriore in pelle (3) della costruenda tomaia (T).
  7. 7) Procedimento secondo la rivendicazione precedente, in cui il fissaggio dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1) all’anzidetta porzione posteriore in pelle (3) è realizzato tramite due linee di cuciture (L6) che uniscono le due anzidette pattine (32) della porzione posteriore (3) in corrispondenza di due punti dello strato di rivestimento (2) della mascherina (1).
  8. 8) Tomaia imbottita per calzature invernali ottenuta secondo il procedimento descritto in una o più delle rivendicazioni precedenti.
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Citations (4)

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