IT201900002539A1 - Macchina per collaudo di tenuta di recipienti aperti e relativo metodo di collaudo di tenuta - Google Patents

Macchina per collaudo di tenuta di recipienti aperti e relativo metodo di collaudo di tenuta Download PDF

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Zaverio Lazzero
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Lazzero Tecnologie S R L
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“MACCHINA PER COLLAUDO DI TENUTA DI RECIPIENTI APERTI E RELATIVO METODO DI COLLAUDO DI TENUTA”
La presente invenzione è relativa ad una macchina per collaudo di tenuta di recipienti aperti e ad un relativo metodo di collaudo di tenuta.
È noto che i recipienti destinati a contenere sostanze pericolose, quali ad esempio fusti cilindrici metallici o non metallici, necessitano di un collaudo di tenuta prima dell’utilizzo al fine di garantire l’assenza di difettosità che possano causare fuoriuscite di entità anche minime della sostanza contenuta.
Un esempio di collaudo di tenuta è realizzato disponendo un recipiente da collaudare contenente un gas di traccia e chiuso a tenuta di fluido in una camera depressurizzata e, contestualmente, adoperando sensori in grado di rilevare perdite del gas di traccia dall’interno del recipiente verso la camera depressurizzata.
In particolare, un metodo di collaudo noto prevede l’utilizzo di un sensore di pressione accoppiato al recipiente o alla camera depressurizzata.
Infatti, una diminuzione anche minima della pressione all’interno del recipiente, o una risalita del valore di vuoto nella camera depressurizzata a chiusura ermetica, dimostrerebbe inequivocabilmente l’esistenza di una perdita da parte del recipiente.
Tale metodo noto è influenzato dalla variazione della temperatura; inoltre, la sensibilità del metodo stesso dipende dalle caratteristiche del sensore, dal tempo di misura e dal volume in cui viene eseguita la misura di pressione.
Un altro esempio di metodo di collaudo noto, avente maggiore sensibilità rispetto al metodo di collaudo precedentemente descritto e poco influenzato dalle variazioni di temperatura, consiste nell’immettere nel recipiente una quantità predeterminata di gas di traccia ed impiegare un sensore collegato alla camera depressurizzata atto a misurare la variazione di concentrazione del gas di traccia.
Normalmente, prestazioni ottimali si ottengono impiegando elio come gas di traccia ed uno spettrometro di massa come sensore per misurare la variazione di concentrazione del gas di traccia. Anche in questo caso, l’aumento della concentrazione del gas di traccia all’interno della camera depressurizzata è un inequivocabile segnale di una perdita da parte del recipiente.
I metodi noti del tipo sopra esposto sono applicabili ad alcuni recipienti cilindrici, ad esempio fusti, ad apertura totale (“open top” in lingua inglese) o ad apertura parziale (“welded top” in lingua inglese), a condizione che questi siano chiusi ermeticamente immediatamente dopo aver immesso il gas di traccia; in caso contrario, soprattutto quando viene utilizzato elio come gas di traccia, se i fusti venissero lasciati con le aperture rivolte verso l’alto, l’elio tenderebbe a salire ed uscire dal recipiente, disperdendosi nell’ambiente.
Dopo il collaudo di tenuta, i recipienti cilindrici vengono nuovamente aperti per permetterne l’utilizzo.
In generale, è sentita l’esigenza di poter collaudare la tenuta di recipienti ad apertura parziale e totale, senza dover procedere anzitempo ad una chiusura ed ad una successiva riapertura degli stessi recipienti, in modo da evitare operazioni inutili.
Pertanto, scopo della presente invenzione è quello di prevedere una macchina per collaudo di tenuta di recipienti aperti ed un relativo metodo di collaudo di tenuta che possano assolvere all’esigenza sopra esposta in modo semplice ed economico.
Il suddetto scopo è raggiunto da una macchina di collaudo di tenuta di recipienti aperti ed un relativo metodo di collaudo di tenuta secondo le rivendicazioni allegate.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati in cui:
• la figura 1 illustra schematicamente in prospettiva una macchina per attuare il metodo di collaudo secondo l’invenzione;
• la figura 2 mostra un dettaglio in scala ingrandita della macchina di figura 1;
• la figura 3 illustra in modo schematico una sequenza di fasi del metodo di collaudo secondo l’invenzione; e
• le figure 4 e 5 sono tra loro analoghe e mostrano in sezione alcuni componenti della macchina di figura 1 durante il collaudo di due rispettivi recipienti distinti.
Nelle figure allegate, il numero di riferimento 1 indica, nel suo complesso, una macchina (parzialmente illustrata) di collaudo di tenuta di recipienti 3.
Nel caso descritto, ciascun recipiente 3 è definito da un rispettivo fusto metallico di forma sostanzialmente cilindrica. In particolare, il numero di riferimento 3a indica recipienti 3 cilindrici aventi ciascuno una prima estremità assiale chiusa, in particolare definita da un fondo circolare 4a aggraffato alla parete laterale del recipiente 3a stesso, ed una seconda estremità completamente aperta, ossia definente un’apertura 5a che è delimitata da un bordo 7a definito dalla parete laterale del recipiente 3a.
I recipienti 3a vengono comunemente indicati come recipienti ad apertura totale (“open top” in lingua inglese).
Alternativamente, il numero di rifermento 3b indica recipienti 3 cilindrici aventi ciascuno una prima estremità assiale chiusa, in particolare definita da un fondo circolare 4b aggraffato alla parete laterale del recipiente 3b stesso, ed una seconda estremità assiale parzialmente chiusa, in particolare definita da un coperchio 8 circolare ed aggraffato alla parete laterale del recipiente 3b.
Il coperchio 8 è provvisto di due aperture 5b delimitate da rispettivi bordi 7b e diametralmente opposte tra loro, nonché atte ad essere chiuse tramite tappi (non illustrati).
I recipienti 3b vengono comunemente indicati come recipienti ad apertura parziale (“welded top” in lingua inglese).
La macchina 1 comprende, inoltre, una camera 9 atta al collaudo dei recipienti 3 in un ambiente chiuso ermeticamente e depressurizzato. In particolare, la camera 9 comprende una struttura di tenuta 10 selettivamente richiudibile come descritto nel seguito ed un generatore di vuoto 11, ad esempio una pompa per vuoto o un aspiratore, accoppiato alla struttura di tenuta 10 per depressurizzare un volume 14 chiuso e delimitato da quest’ultima, quando chiusa.
In particolare, la struttura di tenuta 10 comprende un fondello 12 atto a ricevere in appoggio ciascuno dei recipienti 3 ed una campana 13 che delimita radialmente e superiormente la camera 9. Preferibilmente, la campana 13 è fissa e porta il generatore di vuoto 11, mentre il fondello 12 è mobile verticalmente al di sotto della campana 13 per entrare selettivamente in contatto con quest’ultima, al fine di chiudere inferiormente la camera 9 a tenuta di fluido.
Pertanto, quando chiusa dal fondello 12, la campana 13 definisce intorno al recipiente 3 il volume 14 (figura 3) chiuso e delimitato inferiormente dal fondello 12, nonché lateralmente ed assialmente dalla campana 13.
Il fondello 12 è movimentato tramite un meccanismo di movimentazione 15 (schematicamente illustrato).
La macchina 1, inoltre, comprende almeno un sensore 17 configurato per rilevare una grandezza fisica indicativa di una fuoriuscita di gas dal recipiente 3 all’interno del volume 14 definito dalla camera 9 intorno al recipiente 3. Inoltre, il sensore 17 è configurato per generare un segnale S associato alla grandezza fisica rilevata.
Preferibilmente, il sensore 17 comprende uno spettrometro di massa (non illustrato) configurato per rilevare la presenza di un gas di traccia predeterminato all’interno del volume 14 e contenuto nei recipienti 3. In particolare, lo spettrometro di massa è accoppiato alla campana 13.
Quando la camera 9 è chiusa a tenuta di fluido e depressurizzata tramite il generatore di vuoto 11, un aumento della concentrazione del gas nel volume 14 indica una perdita di gas che, ad esempio, può essere dovuta ad una difettosità sul recipiente 3 propagata dalla depressione generata nella camera 9.
In alternativa o in aggiunta, la macchina 1 può comprendere un sensore di pressione (non illustrato) accoppiato alla campana 13 e configurato per rilevare una pressione all’interno del volume 14.
Quando la camera 9 è chiusa e depressurizzata tramite il generatore di vuoto 11, un aumento della pressione nel volume 14 indica una perdita di gas.
Ancora in alternativa, il sensore 17 può comprendere un sensore di pressione (non illustrato) accoppiato al recipiente 3 e configurato per rilevare una variazione di pressione di un gas, eventualmente aria, contenuto nel recipiente 3. Una diminuzione di pressione del gas è, infatti, indicativa di una perdita.
La macchina 1 comprende ulteriormente un’unità di elaborazione 20 (schematicamente illustrata) configurata per determinare se un recipiente 3 è soggetto ad una perdita in base al segnale ricevuto dal sensore 17. Quindi, l’unità di elaborazione 20 è elettricamente collegata al sensore 17 ed è configurata per ricevere il segnale S ed estrarre da quest’ultimo segnale S un’informazione relativa alla grandezza fisica rilevata.
In particolare, l’unità di elaborazione 20 può determinare in base all’informazione estratta l’entità complessiva della perdita e la portata di gas fuoriuscente dal recipiente 3, discriminando la conformità ai requisiti di tenuta ad esempio tramite un confronto dell’informazione estratta con una soglia di riferimento.
La macchina 1 comprende, inoltre, un gruppo di manipolazione 23 configurato per spostare ed orientare ciascuno dei recipienti 3 sul fondello 12 ed un’unità di controllo 25 configurata per controllare il gruppo di manipolazione 23.
Nel caso descritto, il gruppo di manipolazione 23 comprende un convogliatore 27 di tipo piano, ad esempio un nastro trasportatore a cinghie o rulli, configurato per ricevere e convogliare i recipienti 3 lungo un percorso P verso la camera 9. Inoltre, il gruppo di manipolazione 23 comprende un manipolatore 29 configurato per traslare ciascun recipiente 3 sul convogliatore 27, orientare eventualmente il recipiente 3 ed appoggiare il recipiente 3 sul fondello 12 quando la camera 9 è aperta, ossia il fondello 12 è distanziato dalla campana 13.
In particolare, il convogliatore 27 riceve i recipienti 3a, 3b con le rispettive aperture 5a, 5b rivolte verso il basso.
Eventualmente, il gruppo di manipolazione 23 comprende un ribaltatore (non illustrato) configurato per fornire i recipienti 3a, 3b al convogliatore con le rispettive aperture 5a, 5b rivolte verso il basso.
Preferibilmente, il manipolatore 29 è accoppiato in modo mobile al convogliatore 27. Alternativamente, il manipolatore 29 ha una base fissa rispetto al convogliatore 27.
Più in dettaglio, Il manipolatore 29 è configurato per ruotare ciascun recipiente 3 intorno al proprio asse.
L’unità di controllo 25 è configurata per controllare il manipolatore 29 per spostare i recipienti 3a, 3b in modo tale che i corrispondenti bordi 7a, 7b risultino appoggiati contro una delle pareti comprese dalla camera 9 chiusa, vantaggiosamente il fondello 12.
Inoltre, l’unità di controllo 25 è collegata elettricamente al meccanismo di movimentazione 15 ed al generatore 11 per controllare, rispettivamente, la chiusura e la depressurizzazione della camera 9. Preferibilmente, l’unità di controllo 25 comprende l’unità di elaborazione 20.
Vantaggiosamente la suddetta parete, cioè nel caso descritto il fondello 12, comprende mezzi di tenuta 30 configurati per cooperare a tenuta di fluido con i rispettivi bordi 7a, 7b delle aperture 5a, 5b definite dai recipienti 3a, 3b.
In questo modo, le aperture 5a, 5b risultano occluse ermeticamente dalla summenzionata parete ed un eventuale fuoriuscita di gas dai recipienti 3a, 3b non può in alcun modo essere attribuibile alle aperture 5a, 5b.
Nel caso descritto, i mezzi di tenuta 30 comprendono una guarnizione anulare 31 avente dimensioni tali da poter cooperare a tenuta di fluido con i bordi 7a dei rispettivi recipienti 3a, ed una coppia di tasselli 32 di guarnizione aventi dimensioni e posizioni tali da poter cooperare a tenuta di fluido con i bordi 7b di ciascun recipiente 3b. Preferibilmente, la guarnizione anulare 31 ed i tasselli 32 sono realizzati in rispettivi materiali polimerici, ad esempio comprendenti ciascuno una gomma.
Vantaggiosamente, l’unità di controllo 25 è configurata per controllare il manipolatore 29 per traslare orizzontalmente ciascun recipiente 3a con le relative aperture 5a rivolte verso il basso e, più vantaggiosamente, appoggiare lo stesso recipiente 3a in corrispondenza della guarnizione anulare 31. Poiché la forma di ciascun bordo 7a è circolare, non risulta necessario che il manipolatore 29 orienti il relativo recipiente 3a intorno all’asse di quest’ultimo.
Inoltre, l’unità di controllo 25 è configurata per controllare il manipolatore 29 per orientare i recipienti 3b intorno ai loro rispettivi assi in modo da disporre le rispettive aperture 5b al di sopra dei tasselli 31, prima di appoggiare gli stessi recipienti 3b sul fondello 12.
La forza di tenuta che spinge le aperture 5a, 5b contro la guarnizione anulare 31 ed i tasselli 32 è data dal peso del contenitore 3 stesso; inoltre, preferibilmente, la struttura di tenuta 10 comprende una parete 33 (figure 4 e 5) disposta al di sopra del fondello 12 ed accoppiata internamente alla campana 13 in modo da essere mobile verticalmente e parallelamente al fondello 12 per entrare selettivamente in contatto con i fondi 4a, 4b dei rispettivi recipienti 3a, 3b, al fine di spingere i bordi 7a, 7b rispettivamente contro la guarnizione anulare 31 ed i tasselli 32.
La parete 33 è movimentata tramite un meccanismo di movimentazione di tipo noto e non illustrato, controllato tramite l’unità di controllo 25.
In questo modo, la parete 33 evita la deformazione dei fondi 4a, 4b e permette di compensare eventuali differenze di altezza tra i recipienti 3.
In modo similare, il fondello 12 comprende preferibilmente una parete 34 (figure 4 e 5) mobile verticalmente in modo parallelo a se stessa per entrare selettivamente in contatto con i coperchi 8 dei rispettivi recipienti 3b. Anche la parete 34 è movimentata tramite un meccanismo di movimentazione di tipo noto e non illustrato, controllato tramite l’unità di controllo 25.
Convenientemente, la macchina 1 comprende in aggiunta una stazione di iniezione 35 per iniettare nei recipienti 3 una quantità predeterminata di un gas più leggero dell’aria, ad esempio elio. Infatti, un tale gas si espande verso l’alto restando intrappolato nei recipienti 3.
Nella forma di realizzazione illustrata, la stazione di iniezione 35 è disposta lungo il percorso P al di sotto dei recipienti 3 sul convogliatore 27.
L’iniezione di tale quantità predeterminata avviene, in particolare, tramite un ugello 36 rivolto verso l’alto e disposto in posizione fissa rispetto al convogliatore 27. Coerentemente, l’unità di controllo 25 è configurata, inoltre, per controllare il manipolatore 29 a disporre una delle aperture 5b di ciascun recipiente 3b in corrispondenza dell’ugello 36, permettendo così il riempimento del recipiente 3b stesso.
Analogamente, anche i recipienti 3a che sono privi del coperchio 8 possono essere riempiti nella medesima posizione dei recipienti 3b.
Alternativamente, il convogliatore 27 riceve i recipienti 3a, 3b già contenenti la suddetta quantità predeterminata di gas.
A valle della camera 9 lungo il percorso P, la macchina 1 comprende, inoltre, un ulteriore convogliatore 38 configurato per convogliare i recipienti 3 dalla camera 9 verso una stazione di scarico non illustrata.
Il convogliatore 38 riceve i recipienti 3 collaudati tramite il manipolatore 29, il quale spinge un recipiente 3 appena collaudato lungo il percorso P quando appoggia sul fondello 12 un nuovo recipiente 3 da collaudare.
Convenientemente, il convogliatore 38 comprende un dispositivo di smistamento 40 di tipo noto e non descritto in dettaglio, configurato per rimuovere dal percorso P i recipienti 3 che risultano difettosi al termine del collaudo di tenuta.
Il funzionamento della macchina per collaudo di tenuta sopra descritta è descritto nel seguito, con riferimento alle figure 1 e 3.
Il convogliatore 27 riceve inizialmente il recipiente 3b con le aperture 5b rivolte verso il basso, ossia ribaltato tramite il suddetto ribaltatore non illustrato, ed a monte del percorso P, lungo cui il recipiente 3b è convogliato. L’unità di controllo 25 controlla dunque il manipolatore 29 per traslare il recipiente 3b ed allineare verticalmente una delle rispettive aperture 5b con l’ugello 36.
Quando il recipiente 3b si trova al di sopra dell’ugello 36, l’unità di controllo 25 comanda quest’ultimo per iniettare in pressione la suddetta quantità predeterminata di gas, in particolare elio, all’interno del recipiente 3b entro il quale resta intrappolato.
L’unità di controllo 25 controlla dunque il manipolatore 29 per traslare il recipiente 3b ed allineare verticalmente le rispettive aperture 5b con i tasselli 32, e quindi appoggiare i bordi 7b sui tasselli 32.
Successivamente, l’unità di controllo 25 comanda la chiusura e la depressurizzazione della camera 9, rispettivamente tramite il meccanismo di movimentazione 15 che solleva il fondello 12 ed il generatore di vuoto 11.
Raggiunto un valore di vuoto desiderato, il sensore 17 invia il segnale S all’unità di elaborazione 20, per cui il collaudo termina con esito positivo se l’informazione estratta dall’unità di elaborazione 20 è indicativa di un’assenza di perdite. Viceversa, il collaudo termina con esito negativo.
I recipienti 3a sono collaudati tramite la macchina 1 secondo una modalità del tutto analoga rispetto a quanto sopra descritto, con l’eccezione che i bordi 7a sono appoggiati sulla guarnizione anulare 31 e non è quindi necessario orientare i recipienti 3a stessi. Pertanto, tale modalità non verrà ulteriormente descritta in dettaglio per brevità.
L’invenzione è inoltre relativa ad un metodo di collaudo di tenuta di un recipiente 3 tramite una macchina 1 di collaudo di tenuta del tipo sopra descritta.
Il metodo comprende la fase di alloggiare nella camera 9 il recipiente 3 in modo che l’almeno un bordo 7 sia appoggiato contro una delle pareti comprese dalla camera 9 stessa.
Inoltre, il metodo comprende in aggiunta le seguenti fasi di generare una condizione di vuoto all’interno della camera 9, rilevare la summenzionata grandezza fisica e determinare in base a quest’ultima se il recipiente 3 è soggetto ad una perdita di gas.
Preferibilmente, il metodo comprende, inoltre, la fase di orientare il recipiente 3 rivolgendo l’apertura o le aperture 5 verso il basso prima di alloggiare il rispettivo recipiente 3 nella camera 9.
Più preferibilmente, il metodo comprende in aggiunta la fase di iniettare nel recipiente un gas più leggero dell’aria dopo aver orientato il recipiente 3 o almeno prima di rilevare la grandezza fisica.
Da quanto precede risultano evidenti i vantaggi della macchina 1 e del metodo secondo l’invenzione.
Grazie al fatto che le aperture 5 sono completamente occluse tramite il contatto con una parete compresa dalla camera 9, le operazioni di tappatura di tali aperture 5 sono del tutto innecessarie. Ciò consente di collaudare facilmente anche recipienti provvisti di estremità aperte, come i recipienti 3a, e di risparmiare tempo nel collaudo di recipienti parzialmente chiusi, come i recipienti 3b.
Il fatto che i recipienti 3 siano ribaltati permette a gas come l’elio di rimanere intrappolati nei recipienti 3, sebbene questi ultimi recipienti 3 siano aperti verso il basso.
Inoltre, i mezzi di tenuta 30 impediscono in modo efficiente qualunque fuga di gas dalle aperture 5 anche in condizioni di vuoto spinto nella camera 9.
Risulta infine chiaro che ad una macchina 1 e ad un metodo secondo l’invenzione possono essere apportate modifiche e varianti che tuttavia non escono dall’ambito di tutela definito dalle rivendicazioni.
Ad esempio, in alternativa a quanto illustrato, la campana 13 può essere verticalmente mobile rispetto al fondello 12, oppure la campana 13 stessa può essere sostituita da una qualunque altra copertura fissata, in uso, al fondello 12 e preferibilmente costituita da pannelli mobili o provvista di sportelli, eventualmente scorrevoli, per consentire l’apertura della camera 9 e l’alloggiamento di ciascun recipiente 3.
Inoltre, la parete di appoggio del recipiente 3 nella camera 9 avrebbe potuto essere parte della campana 13, ad esempio un coperchio della campana 13 che delimita superiormente la camera 9.
Eventualmente, il pavimento 12 potrebbe comprendere un’intera superficie d’appoggio definita interamente dai mezzi di tenuta 30.
L’ugello 36 potrebbe anche essere disposto in modo da attraversare il pavimento 12 in corrispondenza dei tasselli 31, per cui il riempimento dei recipienti potrebbe anche avvenire all’interno della camera 9 chiusa. In alternativa o in aggiunta, l’ugello 36 potrebbe essere mobile o sostituito da altri tipi di erogatori di gas. Persino l’unità 35 potrebbe essere assente, così come i tasselli 32.
Il gruppo di manipolazione 23 potrebbe essere costruttivamente diverso da quello descritto ed illustrato. Similmente, il meccanismo di movimentazione 15 potrebbe essere realizzato in svariati modi differenti.
Infine, le aperture 5b sui recipienti 3b potrebbero essere in numero diverso da due, ad esempio una o tre.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Macchina (1) per collaudo di tenuta di un recipiente (3), detto recipiente contenendo un gas all’interno e definendo almeno un’apertura (5a; 5b) provvista di un bordo perimetrale (7a; 7b) ed atta ad essere chiusa a tenuta di fluido, la macchina comprendendo: - almeno una camera (9) definente un volume (14), selettivamente chiuso, ed atta ad alloggiare il detto recipiente (3) in detto volume (14); - un gruppo di manipolazione (23) configurato per manipolare detto recipiente (3) su una parete compresa da detta camera (9) in modo che detto recipiente (3) cooperi a contatto con quest’ultima; - mezzi di generazione di vuoto (11) configurati per generare una condizione di vuoto all’interno di detta camera (9); - un sensore (17) accoppiato alla detta camera (9) o al detto recipiente (3) e configurato per: a) rilevare una grandezza fisica indicativa di una fuoriuscita del detto gas dal detto recipiente (3) all’interno di detto volume (14); e b) generare un segnale (S) relativo alla detta grandezza fisica rilevata; - un’unità di elaborazione (20) collegata a detto sensore (17) e configurata per estrarre dal detto segnale (S) un’informazione relativa a detta grandezza fisica rilevata e determinare, in base alla detta grandezza fisica rilevata, se il detto recipiente (3) è soggetto ad una perdita di gas; ed - un’unità di controllo (25) collegata al detto gruppo di manipolazione (23) e configurata per controllare il detto gruppo di manipolazione (23) in modo tale che il detto gruppo di manipolazione (23) appoggi il detto bordo (7a; 7b) contro la detta parete. 2.- Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detta camera (9) comprende un fondello (12) ed una copertura (13) disposta al di sopra di detto fondello (12), detto fondello (12) e detta copertura (13) essendo relativamente mobili l’uno rispetto all’altro per entrare selettivamente a contatto e così chiudere la detta camera (9), detto fondello (12) essendo la detta parete su cui detto recipiente (3) coopera a contatto. 3.- Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta parete comprende mezzi di tenuta (30) configurati per cooperare a tenuta di fluido con detto bordo (7a; 7b) quando detto bordo (7a; 7b) coopera a contatto con detta parete. 4.- Macchina secondo la rivendicazione 3, in cui detto recipiente (3) definisce una pluralità di dette aperture (5b) e detti mezzi di tenuta (30) comprendono una rispettiva pluralità di tasselli (32) di guarnizione rispettivamente configurati per cooperare a tenuta di fluido con i corrispondenti bordi (7b) delle dette aperture (5b). 5.- Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto gruppo di manipolazione comprende: - un convogliatore lineare (27) configurato per convogliare il detto recipiente (3) lungo un percorso (P) verso detta camera (9); ed - un manipolatore (29) configurato per traslare il detto recipiente (3) sul convogliatore (27), orientare il detto recipiente (3) ed appoggiare il detto bordo (7a; 7b) contro la detta parete. 6.- Metodo di collaudo di tenuta di un recipiente (3) tramite una macchina (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, detto recipiente (3) contenendo un gas all’interno e definendo almeno un’apertura (5a; 5b) provvista di un bordo perimetrale (7a; 7b) ed atta ad essere chiusa a tenuta di fluido, il metodo comprendendo le fasi di: - alloggiare in una camera (9) il detto recipiente (3) in modo che il detto bordo (7a; 7b) cooperi a contatto contro una parete compresa da detta camera (9); - generare una condizione di vuoto all’interno di detta camera (9); - rilevare una grandezza indicativa di una fuoriuscita del detto gas dal detto recipiente (3) all’interno di un volume (14) definito dalla detta camera (9); - determinare, in base alla detta grandezza rilevata, se il detto recipiente (3) è soggetto ad una perdita di gas. 7.- Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detta camera (9) comprende un fondello (12) ed una copertura (13) disposta al di sopra di detto fondello (12), detto fondello (12) e detta copertura (13) essendo relativamente mobili l’uno rispetto all’altro per entrare selettivamente a contatto e così chiudere la detta camera (9), detto fondello essendo la detta parete su cui detto contenitore (3) coopera per contatto. 8.- Metodo secondo la rivendicazione 7, comprendente in aggiunta la fase di orientare il detto recipiente (3) rivolgendo la detta apertura (5a; 5b) verso il basso prima di alloggiare il detto recipiente (3) nella detta camera (9). 9.- Metodo secondo la rivendicazione 8, comprendente in aggiunta la fase di iniettare nel detto recipiente (3) un gas dopo aver orientato il detto recipiente (3), detto gas avendo, in condizioni di pressione e temperatura ambiente, una densità inferiore a quella dell’aria. 10.- Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, comprendente in aggiunta la fase di iniettare nel detto recipiente (3) un gas prima di misurare la detta grandezza, detto gas avendo in condizioni di pressione e temperatura ambiente una densità inferiore a quella dell’aria.
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