IT201900001581A1

IT201900001581A1 - Nastro di giunzione.

Info

Publication number: IT201900001581A1
Application number: IT102019000001581A
Authority: IT
Inventors: Giovanna Criscuolo; Antonio Sepe
Original assignee: Boston Tapes Commercial S R L
Priority date: 2019-02-04
Filing date: 2019-02-04
Publication date: 2020-08-04
Also published as: EP3689802A1; EP3689802B1; PL3689802T3

Description

NASTRO DI GIUNZIONE

Campo tecnico dell’invenzione

La presente invenzione si riferisce ad un nastro adesivo da utilizzare per operazioni di cambio automatico di bobine di materiale in foglio, quale ad esempio materiale cartaceo o materiale plastico.

Più specificatamente, l’invenzione riguarda la struttura di un nastro adesivo che garantisca l’incollaggio tra una bobina nuova ed una bobina in esaurimento nella fase di cambio formato, o cambio bobina, di un processo industriale automatizzato in particolare processi di stampa, su carta o su film plastico, sia essa stampa roto offset, o rotocalco, che flessografica.

Stato della tecnica

Sono noti nastri di giunzione che consentono l’accoppiamento automatico, ovvero la cosiddetta giunta “al volo”, tra bobine di materiale in foglio.

La modalità operativa della giunta “al volo” ha superato e sostituito la cosiddetta giunta “statica”, dove il cambio tra le due bobine, quella nuova e quella in processamento (esaurimento), avveniva interrompendo il processo di stampa ed effettuando l’incollaggio tra le bobine accompagnando manualmente una bobina verso l’altra.

Nell’accoppiamento automatico, tramite la giunta “al volo”, l’incollaggio tra le bobine avviene senza variare la velocità del processo di stampa (ad esempio, 500-1200 m/min). In questo modo, si ottiene un guadagno di tempo notevole, sia nella fase di preparazione della giunta sia nella fase di incollaggio, con risvolti positivi sulla produttività.

Questo tipo di giunte in automatico, cosiddette “giunte al volo”, vengono anche denominate “flying splices”.

Il metodo convenzionale per ottenere la giunta in automatico, tramite l’utilizzo di etichette distruttibili è descritto nel brevetto WO95/29115.

Quest’ultimo prevede l’utilizzo di un nastro adesivo con elevate caratteristiche di tack (capacità istantanea dell’adesivo/nastro di aderire alla superficie con cui viene a contatto), da applicare sulla bobina nuova, più esattamente sull’ultima spira di carta; mentre il fissaggio dell’ultima spira della bobina nuova viene effettuato da etichette che si rompono una volta avvenuto l’incollaggio tra le due bobine.

Questo procedimento per ottenere la giunta in automatico è stato ampiamente superato dalla nuova tecnologia che prevede l’utilizzo di nastri biadesivi, così da ridurre i passaggi per l’ottenimento della giunta.

Un primo tipo di nastro integrato per giunta automatica è descritto nel brevetto EP1062173.

Tale nastro è costituito da una pluralità di strati di differente materiale tra loro accoppiati e prevede delle interfacce di disaccoppiamento configurate per consentire, una volta ottenuto l’accoppiamento tra le bobine, una delaminazione tra gli strati che lo compongono.

Uno svantaggio dei nastri per giunzione al volo di tipo noto è che la delaminazione tra gli strati non è prevedibile in quanto si potrebbe verificare un distacco disomogeneo tra gli strati.

Un ulteriore svantaggio è che una forza di disaccoppiamento non costante, oltre che causare sollecitazioni indesiderate sul materiale in foglio, può causare deformazione o rottura di uno o più strati del nastro in fase di disaccoppiamento o dello stesso materiale in foglio da giuntare.

Un ancora ulteriore svantaggio è che molti nastri della tecnica nota utilizzano sostanze distaccanti tra alcuni strati per consentirne il disaccoppiamento ed i residui di tali sostanze presenti sulle superfici disaccoppiate risultano dannose per il corretto funzionamento dei rulli di produzione con cui vengono a contatto nel processo di lavorazione.

Sommario dell’invenzione.

Pertanto, il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione è quello di fornire un nastro di giunzione biadesivo che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra descritta, consentendo l’ottenimento di una giunzione tra una bobina di materiale in foglio ed un ulteriore materiale in foglio, in particolare in macchinari che prevedono una operazione di cambio bobina automatico.

Tale problema viene risolto da un nastro di giunzione secondo la rivendicazione 1 e da un metodo di giunzione secondo la rivendicazione 10.

Caratteristiche preferite della presente invenzione sono presenti nelle rivendicazioni dipendenti dalla stessa.

La presente invenzione presenta alcuni rilevanti vantaggi.

In particolare, il trovato secondo la presente invenzione consente di ridurre gli sprechi di materiale in fase di giunzione di due bobine di materiale in foglio.

Vantaggiosamente, infatti, la specifica struttura del nastro secondo la presente invenzione consente l’ottenimento di un disaccoppiamento uniforme in modo tale da ridurre l’insorgere di picchi di tensione imprevisti che possono comportare deformazioni e rotture del materiale in foglio o del nastro stesso.

Un ulteriore vantaggio è che il trovato secondo la presente invenzione consente una rilevazione induttiva automatica della porzione di giunzione contenente il nastro, permettendo quindi di automatizzare la fase di taglio e rimozione della porzione di giunzione del materiale in foglio.

Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.

Descrizione breve delle figure.

Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati in cui:

la Figura 1 mostra una vista prospettica di una forma di realizzazione del nastro secondo la presente invenzione;

la Figura 2 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 1, applicato su una bobina di materiale in foglio;

la Figura 3 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 2, in una configurazione di parziale sollevamento di uno strato più esterno;

la Figura 4 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 2, in una configurazione di accoppiamento con un bordo terminale della spira più esterna della bobina di materiale in foglio;

la Figura 5 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 2, in una configurazione di parziale sollevamento di un ulteriore strato più esterno;

la Figura 6 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 2, in una configurazione precedente all’accoppiamento del materiale in foglio della bobina sulla quale è applicato il nastro con un ulteriore materiale in foglio;

la Figura 7 mostra una vista prospettica del nastro di Figura 2, in una configurazione di accoppiamento tra il materiale in foglio della bobina sulla quale è applicato il nastro e l’ulteriore materiale in foglio;

la Figura 8 mostra una vista laterale dell’accoppiamento di Figura 7;

la Figura 8a mostra un ingrandimento di un particolare della Figura 8;

la Figura 9 mostra la vista laterale di Figura 8 in una configurazione di parziale disaccoppiamento del nastro;

la Figura 9a mostra un ingrandimento di un particolare della Figura 9;

la Figura 10a mostra una vista laterale di una configurazione di disaccoppiamento del nastro a seguito della avvenuta giunzione tra i due materiali in foglio;

la Figura 10b mostra una vista dall’alto di una porzione di giunzione tra il materiale in foglio della bobina sulla quale è applicato il nastro e l’ulteriore materiale in foglio.

Nelle varie figure le parti simili verranno indicate con gli stessi riferimenti numerici.

Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite.

Con riferimento alle Figure, un nastro di giunzione secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione è complessivamente denotato con 100.

Il nastro di giunzione 100 è configurato per giuntare una porzione di bordo terminale di una bobina di materiale in foglio B1, ad esempio una bobina di ricambio, ad un ulteriore materiale in foglio B2, ad esempio di una bobina in esaurimento.

Come mostrato in Figura 1, il nastro di giunzione 100 secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione comprende: un primo strato di materiale adesivo A1, configurato per essere accoppiato ad una porzione dell’ultima spira della bobina di materiale in foglio B1, un secondo strato di materiale adesivo A2, configurato per essere accoppiato all’ulteriore materiale in foglio B2, ed un assieme di disaccoppiamento 50, compreso tra il primo strato adesivo A1 ed il secondo strato adesivo A2.

L’assieme di disaccoppiamento 50 comprende uno strato di supporto 15 ed uno strato di materiale polimerico 25.

Vantaggiosamente, almeno una delle due facce dello strato di supporto 15 è realizzata in materiale metallico e gli strati dell’assieme di disaccoppiamento 50 sono disposti in maniera tale che la faccia in materiale metallico dello strato di supporto 15 è rivolta verso, ed in particolare accoppiata con, lo strato di materiale polimerico 25.

Come mostrato nelle figure da 2 a 5, la configurazione complessiva del nastro è tale che, per eseguire una operazione di giunzione del materiale in foglio B1 all’ulteriore materiale in foglio B2, il nastro viene posizionato per fare aderire il primo strato adesivo A1 in corrispondenza di una porzione superficiale dell’ultima spira della bobina di materiale in foglio B1.

Preferibilmente, la porzione di applicazione viene definita in prossimità di una area inferiore ad una porzione di bordo R di estremità terminale della bobina in modo tale da consentire un accoppiamento tra la porzione di bordo R ed una prima porzione P1 del secondo strato adesivo A2 del nastro 100, come sarà descritto meglio nel seguito.

La restante porzione di nastro, ovvero una seconda porzione P2 del secondo strato adesivo A2 – come mostrato nelle figure da 5 a 7 - viene accoppiata all’ulteriore materiale in foglio B2 in modo tale che quando una forza esterna dovuta ad un allontanamento dell’ulteriore materiale in foglio B2 dalla bobina di materiale in foglio B1 supera una forza di adesione tra la faccia metallica dello strato di supporto 15 e lo strato polimerico 25, l’assieme di disaccoppiamento 50 viene disaccoppiato.

Vantaggiosamente, l’area di accoppiamento tra l’ulteriore materiale in foglio B2 ed il nastro 100 (pari all’estensione della porzione P2) è maggiore Barzanò & Zanardo

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dell’area di accoppiamento tra il nastro ed il materiale in foglio B1 (pari all’estensione della porzione P1). In tal modo viene garantito un valore di adesione tale da consentire il mantenimento dell’accoppiamento tra il nastro e l’ulteriore materiale in foglio B2 quando l’avanzamento automatico dell’ulteriore materiale in foglio B2 porta al disaccoppiamento dell’assieme di disaccoppiamento 50.

In particolare, quando la forza V2 di avanzamento dell’ulteriore materiale in foglio B2 – mostrata nelle figure 8 e 9 - supera la forza di adesione tra la faccia metallica dello strato di supporto 15 e lo strato polimerico 25, si verifica un disaccoppiamento dell’assieme 50.

Come mostrato nelle figure 10a e 10b, dopo il disaccoppiamento tra lo strato di supporto 15 e lo strato polimerico 25, i due materiali in foglio B1 e B2 risultano giuntati.

In particolare, le due superfici di disaccoppiamento, ovvero la faccia metallica dell’elemento di supporto 15 e la faccia di materiale polimerico dello strato 25, si trovano su facce opposte del nastro giuntato.

Nell’esempio qui descritto, la faccia metallica dell’elemento di supporto 15 è rivolta verso il basso in corrispondenza della giunzione tra i due materiali in foglio B1 e B2, mentre la faccia di materiale polimerico dello strato 25 è rivolta verso l’alto ad

FB/A18469 una distanza dalla giunzione che dipende, ad esempio, dal diametro della bobina B1.

Come sarà descritto meglio nel seguito, una volta disaccoppiato, lo strato polimerico 25 presenta caratteristiche “non tacky” ovvero non adesivanti.

Vantaggiosamente, entrambe le suddette superfici di disaccoppiamento, ovvero sia la faccia metallica dell’elemento di supporto 15 che la faccia di materiale polimerico dello strato 25, una volta separate non hanno potere adesivante e non presentano alcuna appiccicosità garantendo l’operatività del processo automatico.

Diversamente infatti, superfici aventi caratteristiche adesive e/o di appiccicosità, aderirebbero ai rulli degli impianti di stampa causando resistenza ed indesiderate rotture dei materiali giuntati.

Preferibilmente, lo strato di supporto 15 comprende un elemento laminare F1 in materiale cartaceo F1 accoppiato ad un ulteriore elemento laminare F2 metallico, ad esempio realizzato in alluminio.

Nell’esempio qui descritto, l’accoppiamento tra l’elemento laminare F1 in materiale cartaceo e l’ulteriore elemento laminare F2 in alluminio avviene per laminazione e può essere prevista l’interposizione di uno strato di materiale adesivo.

Forme di realizzazione alternative prevedono l’elemento laminare F1 realizzato in materiale polimerico (ad esempio PET, per donare al nastro caratteristiche meccaniche differenti, a seconda del materiale da incollare) oppure in materiale non trasparente, in particolare di colore nero.

Vantaggiosamente, il colore nero consente la possibilità di rilevamento della posizione della giunta, ad esempio nei casi in cui lo svolgitore dell’impianto comprenda un sistema di rilevamento ottico.

In particolare, la faccia non accoppiata dell’elemento laminare F1 in materiale cartaceo supporta il secondo strato di materiale adesivo A2, al quale verranno quindi associate le proprietà meccaniche dello strato di supporto 15, garantendone la tenuta in termini strutturali.

Vantaggiosamente, l’utilizzo di una carta super calandrata per l’elemento F1 consente di ottenere un aspetto liscio ed omogeneo del secondo strato di materiale adesivo A2, ed al tempo stesso garantisce l’ottimizzazione dell’accoppiamento con l’elemento laminare F2 in materiale metallico evitando la formazione di asperità nelle quali potrebbero annidarsi ad esempio polveri o bolle d’aria che minerebbero l’omogenea adesione tra i due elementi laminari accoppiati F1 e F2.

L’elemento laminare F2 in materiale metallico, integrato nel nastro 100 secondo la presente invenzione, funge da elemento di contrasto per il rilevamento della posizione della giunta ad esempio in sistemi induttivi installati sugli svolgitori degli impianti di stampa.

Nella forma di realizzazione preferita, l’elemento laminare F2 di alluminio presenta uno spessore compreso tra 7-8 µm e funge da elemento disaccoppiante unitamente allo strato polimerico 25.

Preferibilmente, lo strato polimerico 25 comprende una percentuale di etilene vinil acetato (EVA) ed una percentuale di polietilene (PE).

Nell’esempio qui descritto, EVA e PE vengono tra di loro miscelati e coestrusi. La coestrusione del materiale polimerico comprende una fase terminale di accoppiamento del materiale coestruso all’elemento laminare F2 in alluminio, in particolare tramite un processo di laminazione, in assenza di sostanze adesive e/o distaccanti.

Vantaggiosamente, il rapporto tra le quantità di EVA e PE, ed in particolare la percentuale di EVA all’interno della miscela polimerica definisce l’ammontare del grado di disaccoppiamento dello strato polimerico 25 rispetto all’elemento laminare F2 metallico dello strato di supporto 15. A seconda della specifica applicazione infatti, ovvero a seconda che si debbano giuntare tra loro materiali in foglio più o meno rigidi, sarà preferibile ottenere una maggiore o minore forza di delaminazione dell’assieme di disaccoppiamento 50.

In particolare, nella miscela EVA e PE sopra descritta, la percentuale di EVA è compresa tra 2% e 15%. Vantaggiosamente, una maggiore percentuale di EVA nella miscela comporta una maggiore adesione dello strato polimerico 25 e quindi un valore maggiore di forza di delaminazione.

Per applicazioni in cui di devono giuntare tra loro materiali in foglio meno rigidi, sarà preferibile utilizzare un nastro con un valore minore di forza di delaminazione e pertanto utilizzare percentuali minori di EVA nella miscela dello strato polimerico 25.

L’interazione tra gli strati dell’assieme di disaccoppiamento 50 è dovuta sia al potere adesivante che all’ancoraggio dell’etilene vinil acetato (EVA) sullo strato di alluminio, caratteristiche che vengono definite per garantire il mantenimento della tenuta dell’accoppiamento tra gli strati durante il processo di rotazione della bobina ed al tempo stesso garantire la separazione una volta che è avvenuto l’accoppiamento dei due materiali in foglio delle bobine in lavorazione.

Il potere adesivante EVA viene mantenuto costante nel tempo grazie all’effetto barriera dell’alluminio che, non essendo poroso non consente la penetrazione del polimero all’interno dello stesso e quindi fa sì che l’interazione tra i due resti costante.

Inoltre, lo strato di EVA presenta una buona resistenza strutturale sia alle basse che alle alte temperature di processo, una buona resistenza all’umidità ed ai raggi UV, garantendo quindi il mantenimento delle sue caratteristiche sia durante lo stoccaggio del nastro adesivo che in fase di applicazione, che pure può avvenire a diverse condizioni di umidità e temperatura dell’ambiente di lavorazione.

L’utilizzo dell’etilene vinil acetato (EVA) consente inoltre di aumentare la flessibilità e l’elasticità dello strato polimerico 25.

La stessa composizione chimica dell’EVA gli consente di presentare valori di elasticità e flessibilità circa tre volte maggiori rispetto a quelli del polietilene (PE) a bassa densità, presentando un allungamento massimo pari a circa il 750%.

Le caratteristiche di elasticità e flessibilità sono particolarmente vantaggiose in quanto, durante la fase di giunzione e di accoppiamento delle bobine, consentono di assorbire l’energia scambiata tra i materiali in foglio B1 e B2. Se il materiale fosse più rigido infatti, non risulterebbe altrettanto conformabile alla bobina sulla quale viene applicato.

Come anticipato sopra, l’accoppiamento dello strato polimerico 25 allo strato metallico 15 avviene a caldo, in particolare la miscela polimerica viene coestrusa sulla faccia metallica dello strato di supporto 15, e quindi laminato. Questa laminazione a caldo conferisce all’assieme di disaccoppiamento 50 la caratteristica forza di accoppiamento necessaria tra lo strato di supporto 15 e lo strato polimerico 25.

Pertanto, tra le due superfici non è richiesto l’utilizzo di alcuna sostanza adesiva per mantenerle accoppiate, né di alcuna sostanza disaccoppiante per consentirne il disaccoppiamento.

Vantaggiosamente, dopo la fase di disaccoppiamento tra i due strati 25 e 15, né la superficie metallica né la superficie polimerica presentano alcuna appiccicosità o residui di sostanze che potrebbero provocare indesiderate interazioni adesive tra componenti operativi e danneggiare lo stesso materiale in foglio giuntato durante la lavorazione.

In tal modo, viene azzerata ogni necessità di manutenzione e/o fermo macchina dovuta a sostanze distaccanti o residui adesivi presenti sul nastro giuntato.

Nella forma di realizzazione preferita lo strato polimerico 25 presenta uno spessore compreso tra 25-35 µm ed una grammatura compresa tra 15-25 g/mq.

Come anticipato sopra, in una fase operativa di realizzazione di una giunzione, una forza di disaccoppiamento del nastro 100 è determinata dalle interazioni chimico fisiche tra gli strati dell’assieme di disaccoppiamento 50, in particolare dalle interazioni tra lo strato polimerico 25 e la faccia metallica dello strato di supporto 15.

Come mostrato nelle figure 8 e 9, quando l’assieme 50 viene disaccoppiato, lo strato polimerico 25 resterà accoppiato al materiale in foglio B1 della bobina in esaurimento tramite lo strato adesivo A1 sottostante lo strato polimerico 25, stesso, mentre lo strato di supporto 15 seguirà l’ulteriore materiale in foglio B2 tramite lo strato adesivo A2 sovrastante l’elemento laminare F1 in materiale cartaceo.

Preferibilmente, lo strato polimerico 25 è trasparente, in maniera tale da impattare visivamente in maniera minima sulla bobina nuova.

La presenza di un elemento laminare in alluminio consente, come già anticipato, una rilevazione induttiva della zona di giunzione e possibilmente una eliminazione della stessa in una fase successiva del processo operativo.

Il nastro 100 qui descritto presenta almeno uno tra i suddetti primo A1 e secondo A2 materiale adesivo realizzati tramite un adesivo PSA (pressure sensitive adhesive) preferibilmente di natura acrilica solubile in acqua con ottimo tack, ovvero con ottime caratteristiche adesivanti in maniera tale da consentire, come anticipato sopra, il fissaggio del bordo di estremità terminale di una bobina nuova e l’incollaggio con la bobina in esaurimento ad alta velocità.

La scelta dello specifico materiale adesivo è funzione del materiale delle superfici da incollare, e della loro affinità chimica. È richiesta una completa adesione degli strati adesivi ai rispettivi materiali in foglio da giuntare, in maniera tale da garantire la tenuta adesiva e favorire la separazione in corrispondenza dell’assieme di disaccoppiamento 50, ovvero nell’interfaccia tra lo strato polimerico 25 e lo strato di supporto 15, durante una operazione di giunzione per cambio bobina.

Una forma di realizzazione alternativa, ad esempio rivolta al caso di giunzione tra materiale cartaceo e materiale in foglio polimerico, prevede ad esempio almeno uno tra i suddetti primo A1 e secondo A2 materiale adesivo realizzati tramite un adesivo a base di gomma naturale con resine.

Per facilitare lo srotolamento del nastro, il trovato secondo la presente invenzione comprende uno strato di carta siliconata accoppiato ad almeno uno dei due materiali adesivi A1 o A2.

Come mostrato in figura 1, il nastro di giunzione 100 secondo la presente invenzione comprendente uno strato di carta siliconata 24 accoppiato al secondo strato di materiale adesivo A2.

Vantaggiosamente, lo strato di carta siliconata 24 prevede un intaglio longitudinale, realizzato lungo l’intera estensione dello strato stesso, in maniera tale da suddividerne la larghezza in una prima 24’ ed in una seconda 24’’ porzione e consentire una asportazione parziale di detta prima e/o seconda porzione della carta in fase di utilizzo, come sarà descritto meglio nel seguito.

Preferibilmente, l’intaglio è realizzato in modo tale che, come mostrato nelle figure 1 e 2, la prima porzione 24’ ha una larghezza pari a circa un terzo della larghezza totale del nastro e la seconda porzione 24’’ ha una larghezza pari a circa due terzi della larghezza totale del nastro.

Vantaggiosamente, una asportazione parziale delle due porzioni 24’ e 24’’ di carta siliconata, consente di definire una prima ed una seconda porzione, rispettivamente P1 e P2, della superficie adesiva A2.

Preferibilmente, come mostrato nelle figure, il nastro 100 viene applicato in maniera tale da garantire una area di accoppiamento tra l’ulteriore materiale in foglio B2 ed il nastro 100 (pari all’estensione della porzione P2) maggiore dell’area di accoppiamento tra il nastro ed il materiale in foglio B1 (pari all’estensione della porzione P1). Pertanto, il nastro viene applicato sulla bobina B1 in modo tale da rivolgere la porzione 24’ verso il bordo R terminale della bobina B1 stessa.

Come anticipato, in tal modo viene garantito un valore di adesione tale da consentire il mantenimento dell’accoppiamento tra il nastro e l’ulteriore materiale in foglio B2 durante l’avanzamento automatico dell’ulteriore materiale in foglio B2 in direzione della forza di traino V2.

La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo le sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Nastro di giunzione (100) configurato per giuntare una porzione di bordo terminale (R) di una bobina di materiale in foglio (B1) ad un ulteriore materiale in foglio (B2), detto nastro di giunzione (100) comprendendo: - un primo strato di materiale adesivo (A1) configurato per essere accoppiato su una porzione dell’ultima spira della bobina di materiale in foglio (B1); - un secondo strato di materiale adesivo (A2) configurato per essere accoppiato all’ulteriore materiale in foglio (B2); - un assieme di disaccoppiamento (50), compreso tra detto primo strato adesivo (A1) e detto secondo strato adesivo (A2), detto assieme di disaccoppiamento (50) comprendendo uno strato di supporto (15) ed uno strato di materiale polimerico (25), in cui detto strato di supporto (15) comprende almeno una faccia in materiale metallico e detto strato polimerico (25) è accoppiato a detta faccia in materiale metallico in una configurazione di accoppiamento del nastro di giunzione (100), la configurazione complessiva essendo tale che quando una forza di disaccoppiamento esterna, dovuta ad una forza di traino dell’ulteriore materiale in foglio (B2) agente sul nastro (100), supera una forza di adesione tra detta faccia metallica di detto strato di supporto (15) e detto strato polimerico (25), detto assieme di disaccoppiamento (50) viene disaccoppiato consentendo l’ottenimento di una giunzione tra il materiale in bobina (B1) e l’ulteriore materiale (B2) tramite detto secondo strato adesivo (A2), in maniera tale che detto strato polimerico (25) e detto strato metallico giacciono, rispettivamente, su facce opposte della giunzione ottenuta.
2. Nastro di giunzione (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto strato di supporto (15) comprende un elemento laminare (F1) in materiale cartaceo accoppiato ad un ulteriore elemento laminare (F2) in alluminio.
3. Nastro di giunzione (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto strato di supporto (15) comprende inoltre un materiale adesivo interposto tra detto elemento laminare (F1) in materiale cartaceo e detto ulteriore elemento laminare (F2) in alluminio.
4. Nastro di giunzione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto strato polimerico (25) comprende una miscela polimerica di etilene vinil acetato (EVA) e di polietilene (PE).
5. Nastro di giunzione (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta miscela polimerica comprende una percentuale di etilene vinil acetato (EVA) compresa tra 2% e 15%.
6. Nastro di giunzione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto strato polimerico (25) presenta uno spessore compreso tra 30µm <2>e 35µm, ed una grammatura compresa tra 20g/m e 25g/m<2>.
7. Nastro di giunzione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno tra detto primo strato di materiale adesivo (A1) e detto secondo strato di materiale adesivo (A2) comprende un adesivo solubile in acqua oppure un adesivo a base di gomma naturale.
8. Nastro di giunzione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente uno strato di carta siliconata (24) accoppiato a detto secondo strato di materiale adesivo (A2).
9. Nastro di giunzione (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto strato di carta siliconata (24) comprende un intaglio longitudinale realizzato lungo l’intera estensione dello strato stesso, in maniera tale da suddividere lo strato in una prima (24’) ed in una seconda (24’’) porzione e consentire una asportazione parziale di detta prima e/o seconda porzione di carta siliconata (24).
10. Metodo per ottenere una giunzione tra un primo materiale in foglio ed un secondo materiale in foglio comprendente le fasi di: - fornire un nastro di giunzione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 9; - accoppiare il primo strato adesivo (A1) su una porzione dell’ultima spira della bobina di materiale in foglio (B1); - accoppiare una prima porzione (P1) del secondo strato adesivo (A2) ad una porzione di bordo terminale della bobina di materiale in foglio (B1) - accoppiare una seconda porzione (P2) del secondo strato adesivo (A2) all’ulteriore materiale in foglio (B2); in modo tale che quando una forza di disaccoppiamento esterna, dovuta ad una forza di traino dell’ulteriore materiale in foglio (B2) agente sul nastro (100), supera una forza di adesione tra detta faccia metallica di detto strato di supporto (15) e detto strato polimerico (25), detto assieme di disaccoppiamento (50) viene disaccoppiato consentendo l’ottenimento di una giunzione tra il materiale in bobina (B1) e l’ulteriore materiale (B2) tramite detto secondo strato adesivo (A2), in maniera tale che detto strato polimerico (25) e detto strato metallico giacciono, rispettivamente, su facce opposte della giunzione ottenuta.