IT201900001095A1 - Pannello modulare per verde pensile - Google Patents

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Description

PANNELLO MODULARE PER VERDE PENSILE
CAMPO TECNICO
Il presente trovato si colloca nel campo dei giardini pensili. In particolare, il presente trovato riguarda un pannello modulare per la realizzazione di verde pensile, in particolare su edifici a copertura piana o inclinata.
STATO DELL’ARTE
Le tipologie di verde pensile coprono un arco molto esteso di possibili impieghi, che partono da coperture estensive tipiche di grandi superfici, dove il verde svolge un ruolo di mitigazione ambientale, richiede una bassa manutenzione e si presenta composto prevalentemente da varietà di “Sedum” ed erbe perenni, fino alla tipologia del giardino pensile, dove è possibile trovare utilizzate superfici a prato ed alberi di diverse dimensioni.
Le numerose tecnologie esistenti sul mercato hanno reso sempre più semplice ed efficace la realizzazione del verde pensile anche in condizioni ambientali estreme, come edifici caratterizzati da coperture inclinate, climi ostili e stringenti vincoli di spessore e peso.
Al giorno d’oggi, i sistemi per verde pensile comprendono diversi componenti strutturali. Innanzitutto tali sistemi comprendono elementi modulari atti ad essere disposti su una struttura portante, quale un solaio, e configurati per contenere vegetazione di sedum od erbacee perenni.
Tali elementi modulari sono generalmente conformati nella forma di pannelli o contenitori, realizzati prevalentemente in polietilene stampato, da appoggiare su pavimentazioni già esistenti.
Generalmente, tali pannelli noti possono essere caratterizzati da una struttura che definisce una prima regione configurata per fungere da accumulo idrico adatto ad alimentare dal basso il terreno contenente le piante ed una seconda regione, disposta sopra la prima regione e separata da quest’ultima da un piano o pannello di supporto, configurata per contenere il terreno di coltivazione per la crescita delle piante. Inoltre, i pannelli noti possono comprendere elementi cavi, traspiranti o assorbenti, generalmente disposti in modo da connettere la prima e la seconda regione e configurati per trasportare l’acqua dalla seconda alla prima regione, ad esempio per capillarità.
I sistemi per verde pensile noti, ad esempio quello oggetto della domanda di brevetto WO2010031104A1, presentano, tuttavia, alcuni inconvenienti e svantaggi.
In primo luogo, i sistemi noti comportano lo svantaggio di una limitata scelta e/o disposizione delle tipologie di vegetazione da utilizzare.
Infatti, vengono generalmente esclusi arbusti medi e grandi alberi o non permettono l’utilizzo di vegetali che differiscono tra loro per il fabbisogno idrico giornaliero.
Più nello specifico, nei pannelli comprendenti elementi configurati per la risalita capillare dell’acqua dalla zona di riserva idrica, vegetali che richiedono un elevato fabbisogno idrico possono essere posti solamente in corrispondenza dei punti in cui gli elementi configurati per la risalita capillare dell’acqua stessi sono posti. In altre parole, nei pannelli noti, in uso, si creano, all’interno del terreno di coltivazione delle piante, zone differentemente irrigate a seconda del posizionamento degli elementi configurati per la risalita capillare dell’acqua nel pannello stesso.
In altre parole ancora, anche a causa del materiale con cui sono realizzati, i pannelli noti sono caratterizzati da un’irrigazione non omogenea, o non uniforme, del terreno di coltivazione delle piante.
In secondo luogo, i sistemi noti si adattano principalmente a coperture piane, e hanno particolari svantaggi nel caso in cui la superficie da ricoprire sia inclinata. Ad esempio, per installazioni su coperture inclinate, i pannelli noti richiedono la creazione di molteplici terrazzamenti che rendono particolarmente difficile o svantaggiosa l’installazione di un sistema di irrigazione per le piante.
Inoltre, l’apporto di acqua e nutrienti alle piante risulta diversificato a seconda della posizione del pannello nella copertura inclinata.
I sistemi noti inoltre forniscono l’acqua necessaria alla sopravvivenza della vegetazione tramite tradizionali sistemi di irrigazione a pioggia. Tali sistemi non favoriscono lo sviluppo in profondità delle radici dei vegetali, comportano un elevato spreco di acqua per evaporazione e favoriscono il diffondersi di malattie delle piante.
SOMMARIO
In questo quadro è fortemente sentita l’esigenza di disporre di un pannello modulare per formare un giardino pensile che fornisca il corretto fabbisogno idrico giornaliero a diverse tipologie di vegetazione anche su coperture inclinate.
Il compito del presente trovato è quindi quello di proporre un pannello modulare per formare un giardino pensile adatto alla crescita di diverse tipologie di vegetali.
Nell’ambito di tale compito, è scopo del presente trovato quello di realizzare un pannello modulare per giardino pensile che permetta la crescita di diversi vegetali, diversificati per fabbisogno idrico.
Un ulteriore scopo è quello di proporre un pannello modulare per formare un giardino pensile adatto ad essere installato su superfici inclinate.
Altro scopo del presente trovato è quello di fornire un pannello modulare per formare un giardino pensile in cui l’acqua necessaria alla sopravvivenza della vegetazione è fornita dal basso.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di proporre un pannello modulare per formare un giardino pensile che consenta di ottimizzare la fornitura idrica alle piante su di esso installate, particolarmente promuovendo il radicamento in profondità delle stesse.
In particolare, il compito nonché gli scopi sopra descritti sono raggiunti da un pannello modulare per formare un giardino pensile secondo la rivendicazione indipendente 1 allegata.
Aspetti vantaggiosi di un pannello modulare per formare un giardino pensile sono indicati nelle rivendicazioni dipendenti allegate.
Le dette rivendicazioni sono qui incorporate per espresso riferimento.
Il pannello modulare per formare un giardino pensile secondo il presente trovato comprende un fondo e delle pareti esterne che delimitano un vano configurato per contenere un liquido e mezzi per alimentare un liquido in tale vano.
Il pannello modulare comprende ulteriormente uno strato di supporto, configurato per sostenere terriccio, ed un elemento operativo, aggettante o sporgente dal fondo, avente un’estremità distale dal fondo stesso che definisce un appoggio per lo strato di supporto.
In altre parole, lo strato di supporto per sostenere il terriccio è sostenuto, all’interno del vano definito dal fondo e dalle pareti esterne, da tale elemento operativo.
In altre parole ancora, l’elemento operativo separa o mantiene distanziati tra loro il fondo e lo strato di supporto.
Più nello specifico, l’elemento operativo è configurato in modo tale da trascinare il liquido dal fondo verso l’estremità distale dell’elemento operativo in modo da trasferire il liquido allo strato di supporto.
Quest’ultimo è inoltre configurato per diffondere attraverso sé stesso il liquido ricevuto dall’elemento operativo verso il terriccio.
In altre parole, l’elemento operativo e lo strato di supporto sono configurati per trascinare il liquido contenuto nel vano e per diffonderlo in modo sostanzialmente uniforme nel terriccio.
Vantaggiosamente, quindi, il pannello modulare presenta una peculiarità nel fatto di avere un elemento operativo che promuove
- la risalita dell’acqua da una zona di accumulo idrico, o vano, del pannello, verso il terreno di coltivazione delle piante e
- la diffusione della stessa acqua da uno strato di supporto in grado di diffondere uniformemente l’acqua risalita dal vano del pannello, in direzione orizzontale o radiale.
Secondo un aspetto preferito, l’elemento operativo del pannello modulare secondo il presente trovato comprende un primo ed un secondo elemento di risalita.
Tali primo e secondo elemento o di risalita operativo hanno capacità di trascinare il liquido dal fondo, differenziate.
Ne consegue la possibilità di coltivare specie vegetali differenziate, con fabbisogni idrici differenti tra loro, in diverse zone del pannello modulare in funzione della posizione, nel pannello modulare, e della capacità di trascinamento del liquido di detti primo e secondo elementi di risalita.
Secondo una forma di realizzazione del presente trovato, il primo elemento di risalita è configurato per trascinare un litro di acqua al giorno.
Ne consegue che, secondo tale aspetto preferito, il primo elemento di risalita è adatto a soddisfare il fabbisogno idrico giornaliero del sedum.
Secondo un aspetto del presente trovato, il primo elemento di risalita potrà essere integrale con il fondo del pannello modulare.
Vantaggiosamente, quindi, il pannello modulare e il primo elemento di risalita possono costituire un pezzo unico e possono essere realizzati di pezzo, o congiuntamente, ad esempio per stampaggio.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, il secondo elemento di risalita potrà essere configurato affinché il pannello modulare abbia una di trascinamento di acqua, dal fondo a un terriccio posto sullo strato di supporto 40, complessiva di almeno 5 litri al giorno.
Ne consegue che, secondo tale aspetto, il pannello modulare è adatto a soddisfare il fabbisogno idrico di un prato.
Secondo un aspetto del trovato, il primo elemento di risalita potrà comprendere almeno una parete interna che definisce un sotto-vano del vano del pannello modulare.
Di conseguenza, il vano del pannello modulare potrà comprendere almeno un sotto-vano.
Preferibilmente il pannello modulare comprende una pluralità di pareti interne che definiscono una pluralità di sotto-vani che si estendono sostanzialmente parallelamente l’uno all’altro e che sono in comunicazione tra loro.
In altre parole, il vano del pannello modulare risulta diviso in diversi sotto-vani, o settori.
Conseguentemente, tali sotto-vani permettono l’installazione del pannello modulare oggetto del presente trovato in coperture inclinate.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, il pannello modulare comprende almeno una sede, posta in un sotto-vano, configurata per alloggiare il secondo elemento di risalita.
Di conseguenza, il secondo elemento di risalita è preferibilmente un elemento non integrale con il fondo del pannello modulare.
Vantaggiosamente, quindi, il pannello modulare può comprendere una numero di secondi elementi di risalita che varia in funzione della vegetazione da coltivare nel pannello modulare.
In altre parole, i secondi elementi di risalita permettono la realizzazione di un pannello modulare la cui capacità di trasporto di liquido dal fondo di tale pannello al terriccio, è personalizzabile a seconda delle esigenze.
Secondo un aspetto preferito, la sede configurata per alloggiare il secondo elemento di risalita è una depressione nel sotto-vano e le porzioni di quest’ultimo, adiacenti a tale sede, sono configurate per promuovere il convogliamento del liquido verso la sede stessa.
Di conseguenza, il liquido contenuto nei sotto-vani viene favorevolmente convogliato verso le sedi e, di conseguenza, verso i secondi elementi di risalita al fine di promuovere il trascinamento del liquido stesso verso lo strato di supporto.
Secondo un ulteriore aspetto preferito, il pannello modulare ha una forma sostanzialmente rettangolare.
Inoltre, il pannello potrà avere una forma rettangolare e comprende preferibilmente un nervatura principale che si estende tra i due lati minori in modo da suddividere il pannello stesso in una zona superiore ed in una zona inferiore rispetto alla nervatura principale.
Secondo un aspetto del trovato, il pannello modulare secondo la presente divulgazione comprende una nervatura secondaria che si estende tra i due lati maggiori del pannello modulare stesso in modo da suddividere ciascuna di detta zona superiore e zona inferiore in una prima zona laterale ed in una seconda zona laterale rispetto alla nervatura secondaria.
In altre parole, il pannello modulare è diviso in due o più settori dalla nervatura principale e/o dalla nervatura secondaria.
Vantaggiosamente, tale settorializzazione previene la dispersione del liquido verso la zona del panello situata a valle quando il pannello stesso è installato in coperture inclinate.
In altre parole la nervatura principale e la nervatura secondaria ostacolano il deflusso del liquido da un settore all’altro nel caso di installazione del pannello in superfici non piane.
Inoltre, secondo un ulteriore aspetto preferito, i mezzi per alimentare il liquido nel vano del pannello modulare comprendono una tubazione principale alloggiata nella nervatura principale, ed una tubazione secondaria alloggiata nella nervatura secondaria e connessa alla tubazione principale.
Di conseguenza le tubazioni favoriscono una diffusione del liquido in tutto il vano, o in tutti i sotto-vani, di un pannello modulare.
Inoltre, le tubazioni di un pannello per alimentare il liquido nel vano possono essere facilmente connesse a tubazioni di altri pannelli e/o ad una sorgente di tale liquido.
Tali mezzi per alimentare il liquido nel vano, permettono la sopravvivenza della vegetazione anche in lunghi periodi di siccità.
Secondo un aspetto preferito del presente trovato, la nervatura principale comprende una vasca di raccolta del liquido.
Tale vasca di raccolta è configurata per raccogliere il liquido dalla tubazione secondaria e distribuirla a, o convogliarla verso, vano e/o ad un sotto-vano. Conseguentemente, quindi, e diversamente dai sistemi noti, il pannello modulare secondo il presente trovato, permette di fornire il liquido necessario alla vita della vegetazione dal basso.
Ciò favorisce, in particolare, lo sviluppo in profondità delle radici, un minor spreco di acqua per evaporazione ed un più basso rischio di diffusione di malattie delle foglie della vegetazione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 illustra una vista prospettica di un pannello modulare secondo il presente trovato.
La figura 2 illustra una vista dall’alto di un pannello modulare secondo il presente trovato.
La figura 3 mostra una vista laterale in sezione di un pannello modulare secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento alle figure allegate, sono in queste mostrati, a titolo esemplificativo e non limitativo, un pannello modulare per formare un giardino pensile, secondo il trovato, globalmente indicato con 100.
Per “pannello modulare” si intende nell’ambito della presente divulgazione, un pannello configurato per essere installato ad esempio in coperture di edifici, e adatto ad essere unito ad altri pannelli sostanzialmente dello stesso tipo per formare un giardino pensile.
Il pannello modulare 100 comprende, in modo di per sé tradizionale, un fondo 10 e delle pareti esterne 20. Il fondo 10 e le pareti esterne 20 delimitano o definiscono un vano 30 configurato per contenere un liquido. Preferibilmente, tale liquido proviene da mezzi 70 di alimentazione del liquido del pannello modulare 100.
Più nello specifico, il fondo 10 definisce una prima superficie 1, o superficie inferiore, destinata, in uso, ad essere affacciata verso il suolo o verso la copertura di un edificio ed una seconda superficie 2, o superficie superiore, affacciata verso il vano 30 del pannello modulare 100. Preferibilmente, il pannello modulare 100 comprende piedini 3 attaccati o integrali con il fondo 10 del pannello modulare 100, in particolare con la prima superficie 1, o superficie inferiore, del fondo 10 del pannello modulare 100. Tali piedini 3 mantengono separato il fondo 10 del pannello modulare 100 dal suolo o dalla copertura su cui il pannello 100 stesso, in uso, è installato, favorendo ad esempio il deflusso delle acque piovane. Inoltre, secondo una forma di realizzazione preferita, i piedini 3 risultano integrali con il fondo 10 del pannello modulare 100. Ancora più preferibilmente, i piedini 3 sono realizzati con lo stesso materiale con cui è realizzato il fondo 10. Ne consegue che il fondo 10 e i piedini 3 possano essere realizzati di pezzo o congiuntamente, ad esempio tramite stampaggio.
Preferibilmente il pannello modulare 100 è di forma sostanzialmente rettangolare e comprende una nervatura principale 31 che si estende tra i due lati minori del pannello modulare 100 stesso e una nervatura secondaria 32 che si estende tra i due lati maggiori del pannello modulare 100. In particolare, la nervatura principale 31 suddivide il pannello 100 modulare stesso, in particolare il vano 30, in una zona superiore 33, ed in una zona inferiore 34 rispetto a detta nervatura principale 31. La nervatura secondaria 32 suddivide poi tale zona superiore 33 e tale zona inferiore 34 del pannello modulare 100 in una prima zona laterale 35 ed in una seconda zona laterale 36 rispetto alla nervatura secondaria 32. In altre parole, la nervatura principale 31 e la nervatura secondaria 32 settorializzano il vano 30 del pannello modulare 100. In questo modo, nel caso in cui il pannello modulare 100 venga installato in una superficie inclinata, il liquido contenuto nel vano 30 non defluisce interamente verso la porzione del pannello modulare 100 posta a valle rispetto alla pendenza della superficie inclinata.
Il pannello modulare 100 secondo il presente trovato comprende inoltre uno strato di supporto 40 per sostenere terriccio atto alla coltivazione di vegetazione e un elemento operativo 50 aggettante o sporgente dal fondo 10 del pannello modulare stesso. Più nello specifico, in uso, lo strato di supporto 40 è uno strato sostanzialmente parallelo al fondo 10 del pannello modulare 100 o alla copertura su cui il pannello modulare 100 poggia tramite i piedini 3, mentre l’elemento operativo 50 sporge dalla seconda superficie 2, o superficie superiore, del fondo 10. Tale elemento operativo 50 comprende un’estremità distale 51 rispetto a detto fondo 10 che definisce un appoggio, o supporto, per lo strato di supporto 40. In altre parole, l’elemento operativo 50 distanzia, o separa, il fondo 10 del pannello modulare 100, in particolare la sua seconda superficie 2, o superficie superiore, dallo strato di supporto 40. In altre parole ancora, lo strato di supporto 40 è sostenuto all’interno del vano 30 definito dal fondo 10 e dalle pareti esterne 20 da tale elemento operativo 50.
L’elemento operativo 50 è inoltre configurato per trascinare il liquido dal fondo 10 verso la sua estremità distale 51 sulla quale poggia lo strato di supporto 40. In altre parole, l’elemento operativo 50 è configurato per far risalire il liquido, ad esempio tramite capillarità, dal fondo 10 del pannello modulare 100, in particolare dalla seconda superficie 2, fino alla sua estremità distale 51. In altre parole ancora, l’elemento operativo 50 permette il trasporto del liquido dal fondo del pannello modulare 100 allo strato di supporto 40. Preferibilmente, l’elemento operativo 50 è in grado di trascinare un litro di acqua al giorno dal fondo 10 del pannello 100 alla sua estremità distale 51.
Lo strato di supporto 40 è configurato per diffondere attraverso sé stesso il liquido ricevuto dall’elemento operativo 50 verso il terriccio. Più in particolare, lo strato di supporto 40 è configurato per promuovere la diffusione del liquido arrivato all’estremità distale 51 dell’elemento operativo 50 preferibilmente in tutte le direzioni in modo da bagnare o inumidire, preferibilmente in modo uniforme, il terriccio sostenuto dallo strato di supporto 40. Ne consegue che l’elemento operativo 50 promuove la risalita, preferibilmente lungo una direzione sostanzialmente verticale, del liquido dal fondo 10 del pannello modulare 100, che funge da riserva di liquido, allo strato di supporto 40, mentre quest’ultimo è configurato per promuovere la diffusione attraverso sé stesso del liquido in modo da bagnare o inumidire uniformemente la parte di terriccio che poggia sullo strato di supporto 40 stesso. In altre parole, lo strato di supporto 40 diffonde, prevalentemente orizzontalmente, il liquido giunto all’estremità distale 51 dell’elemento operativo 50 nel terriccio. Quest’ultimo è preferibilmente un terriccio a base di lapillo di lava, o comunque comprendente materiale spugnoso configurato per favorire la risalita dell’acqua dallo strato di supporto 40. Preferibilmente, quest’ultimo è in tessuto non tessuto.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’elemento operativo 50 del pannello modulare 100 comprende un primo elemento di risalita 52 ed un secondo elemento di risalita 53 aventi capacità di trascinare il liquido dal fondo 10 differenziate. Preferibilmente, la capacità di trascinamento del liquido del secondo elemento di risalita 53 è maggiore di quella del primo elemento di risalita 52.
Preferibilmente, il primo elemento di risalita 52 è integrale a, o realizzato di pezzo con, il fondo 10 del pannello modulare 100. Ancora più preferibilmente, il fondo 10 e il primo elemento di risalita 52 sono realizzati in polistirolo espanso in grado di consentire una risalita verso l’estremità distale 51 di un litro di acqua al giorno.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il secondo elemento di risalita 53 è configurato in modo che il pannello modulare 100 abbia una capacità di risalita del liquido complessiva di almeno 5 litri al giorno.
Per capacità di risalita si intende in generale la di trascinamento di acqua, specialmente dal fondo 10 a un terriccio posto sullo strato di supporto 40.
Con una capacità di risalita di almeno 5 litri al giorno, il pannello modulare 100 sarà ad esempio in grado di provvedere ad un’irrigazione giornaliera sufficiente a sostentare un prato.
Chiaramente a seconda delle esigenze contingenti, il pannello modulare 100 potrà essere configurato per garantire una capacità di risalita di almeno 10 litri al giorno, ad esempio per essere in grado di incontrare le esigenze di irrigazione di piante che richiedano una tale quantità di acqua.
Evidentemente, un pannello modulare secondo il presente trovato potrà essere alimentato con un quantitativo d’acqua giornaliero minore della sua capacità di risalita, così da poter predisporre piani di irrigazione commisurati alle effettive esigenze delle piante su di esso disposte.
In altre parole, la somma delle capacità di risalita del liquido del primo e del secondo elemento di risalita 53 sarà preferibilmente di almeno 5 litri al giorno ed eventualmente di almeno 10 litri al giorno, come sopra detto.
Preferibilmente, il secondo elemento di risalita 53 è in schiuma fenolica a cella aperta. Ciò permette di realizzare un secondo elemento di risalita 53 modo semplice ed economico.
Il secondo elemento di risalita 53 potrà essere un elemento oblungo avente un’estremità prossimale che, in uso, potrà essere affacciata o rivolta verso il fondo 10 del pannello modulare 100 e un’estremità distale 54 che potrà essere configurata per supportare, in uso, lo strato di supporto 40.
Secondo una forma di realizzazione, l’estremità distale 54 del secondo elemento di risalita 53 è dimensionata in modo da essere posta ad una distanza maggiore dal fondo 10 rispetto all’estremità distale 54 del primo elemento di risalita 52. Tale dimensionamento favorisce il massimo passaggio di liquido dal fondo 10 allo strato di supporto 40, essendo preferibilmente i secondi elementi di risalita 53 quelli aventi la maggior capacità di trascinamento del liquido stesso.
Il secondo elemento di risalita 53 è preferibilmente un elemento distinto dal fondo 10 del pannello modulare 100. In altre parole, il secondo elemento di risalita 53 è un elemento che, in uso, viene collegato al fondo 10 del pannello modulare 100 stesso in modo da variare la capacità di trascinamento del liquido complessiva del pannello. Ciò permette la coltivazione di vegetali caratterizzati da fabbisogni idrici diversificati. Preferibilmente, il pannello modulare 100 comprende una pluralità di secondi elementi di risalita 53. In particolare, il numero di secondi elementi di risalita 53 nel pannello modulare 100 può variare a seconda delle specie vegetali che si intende coltivare.
Più nello specifico, il secondo elemento di risalita 53 è alloggiato in specifiche sedi 38 del pannello modulare 100.
In particolare, secondo una forma di realizzazione, l’elemento operativo 50, e in particolare il primo elemento di risalita 52 dell’elemento operativo 50, comprende una pluralità di pareti interne che definiscono almeno un sotto-vano 37 nel vano 30 del pannello modulare 100. Detto sotto-vano 37 è configurato per fungere da riserva di liquido per alimentare la vegetazione del pannello modulare 100. In altre parole, le pareti interne del primo elemento di risalita 52 dividono il vano 30 del pannello modulare 100 preferibilmente in una pluralità di sotto-vani 37. Tali sotto-vani 37 permettono di installare il pannello modulare 100 in superfici inclinate. Infatti, i sotto-vani 37 ostacolano il deflusso del liquido nella direzione della pendenza della superficie inclinata.
Secondo una forma di realizzazione, detti sotto-vani 37 si estendono sostanzialmente parallelamente l’uno all’altro e sono in comunicazione tra loro. Preferibilmente, il pannello modulare 100, in uso, è installato in modo che, in caso di superficie pendente, la direzione principale di sviluppo dei sotto-vani 37 sia sostanzialmente ortogonale alla pendenza della superficie.
Secondo una forma di realizzazione, tali sotto-vani 37 sono preferibilmente conformati a semi-lisca di pesce. Tale forma consente, in caso di installazione del pannello modulare 100 in una superficie inclinata, la formazione di zone di accumulo di liquido che favoriscono un accumulo del liquido stesso prima che questo venga trascinato dal fondo 10 verso l’estremità distale 51 dell’elemento operativo 50.
Secondo un aspetto preferito, la sede 38 di alloggiamento dei secondi elementi di risalita 53 è posta in un sotto-vano 37. Nello specifico, tale sede 38 può essere una depressione del sotto-vano 37 configurata per fungere da fonte di liquido per un secondo elemento di risalita 53. Preferibilmente inoltre, le porzioni del sotto-vano 37 adiacenti a tale sede 38 sono configurate per promuovere il convogliamento del liquido verso detta sede 38. In altre parole, ognuno di detti sotto-vani 37 può avere una pendenza configurata per incanalare il liquido verso una sede 38. Al fine di migliorare ulteriormente il flusso di tale liquido verso una sede 38, secondo un’ulteriore forma di realizzazione, diversi sotto-vani 37 possono essere messi in comunicazione tra loro in modo da convogliare il liquido verso un secondo elemento di risalita 53. Il pannello modulare 100 comprende inoltre mezzi 70 per alimentare il liquido nel vano 30 del pannello modulare 100 stesso. Preferibilmente, tali mezzi 70 per alimentare il liquido comprendono una tubazione principale 71 e una tubazione secondaria 72, connessa alla tubazione principale 71. In altre parole, i mezzi di alimentazione del liquido comprendono un condotto di alimentazione principale avente ramificazioni configurate per convogliare il liquido in zone diverse di uno o più pannelli modulari 100 adiacenti. Più nello specifico, la tubazione principale 71 è configurata per connettere fluidamente uno o più pannelli modulari 100 ad una sorgente di alimentazione. La tubazione secondaria 72 è invece configurata per distribuire il liquido trasportato dalla tubazione principale 71 nel vano 30 di un pannello modulare 100. Preferibilmente, la tubazione secondaria 72 distribuisce il liquido trasportato dalla tubazione principale 71 alla zona inferiore 34 e alla zona superiore 33 di un pannello modulare 100 rispetto alla nervatura principale 31.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la tubazione principale 71 è alloggiata nella nervatura principale 31 di un pannello modulare 100, mentre la tubazione secondaria 72 è alloggiata nella nervatura secondaria dello stesso pannello modulare 100. Conseguentemente, nel caso in cui il pannello modulare 100 sia installato in una superficie inclinata, la tubazione secondaria 72 è disposta sostanzialmente nella direzione della pendenza di tale superficie, mentre la tubazione principale 71 è disposta sostanzialmente ortogonale alla tubazione secondaria 72. Preferibilmente, le nervature principale e secondaria 31, 32 comprendono una sede configurata per alloggiare rispettivamente la tubazione principale e la tubazione secondaria 72.
Ancora più preferibilmente, la nervatura secondaria 32 comprende una vasca di raccolta 39 del liquido configurata per raccogliere il liquido proveniente dalla tubazione secondaria 72 e distribuirla al vano 30 del pannello modulare 100. Più nello specifico, la vasca di raccolta 39 è configurata per distribuire il liquido ai sotto-vani 37 del pannello modulare 100. Come anticipato, detti sotto-vani 37 sono poi configurati per promuovere il convogliamento del liquido verso i secondi elementi di risalita 53.
Preferibilmente, il pannello modulare 100 comprende una vasca di raccolta 39 per ognuna di detta zona superiore e inferiore 33, 34 del pannello stesso. Preferibilmente inoltre, tale vasca di raccolta 39 è posizionata all’interno del pannello modulare 100 in modo che, nel caso di installazione del pannello in una superficie inclinata, venga a trovarsi nella porzione a monte di dette zone superiore e inferiore33, 34. Vantaggiosamente quindi viene favorito il convogliamento del liquido verso i secondi elementi di risalita 53.
Preferibilmente, la vasca di raccolta 39 è una depressione in detta nervatura secondaria 32. Secondo una forma di realizzazione preferita, il fondo di detta depressione è posto ad una quota inferiore rispetto alla seconda superficie 2, o superficie superiore, del fondo 10 del pannello modulare 100. In questo modo, il liquido proveniente dalla tubazione secondaria 72 si accumula in detta vasca di raccolta 39 fino a raggiungere la superficie superiore 2 del fondo 10. Tale dimensionamento favorisce il fatto che, in uso, una volta raggiunta e superata tale quota, il liquido trasborda all’interno dei sotto-vani 37, che a loro volta promuovono il convogliamento di tale liquido verso i secondi elementi di risalita 53.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la tubazione secondaria 72 comprende gocciolatoi configurati per far confluire il fluido da tale tubazione secondaria 72 a tale vasca di raccolta 39. Preferibilmente, la portata di tali gocciolatoi è variabile. Secondo tale aspetto, porzioni diverse del pannello modulare 100 possono essere alimentati diversamente tra loro per mezzo di gocciolatoi di portata differente in funzione del fabbisogno idrico della vegetazione che si intende coltivare in dette porzioni di pannello.
La nervatura principale comprende inoltre un canale di scolo 31a configurato per scaricare verso l’esterno del vano 30 del pannello modulare 100. In altre parole, il canale di scolo 31a promuove l’uscita di liquido dal vano 30 qualora questo liquido superi una determinata quota all’interno del vano 30 stesso o all’interno di un sotto-vano 30. Preferibilmente, tale canale di scolo 31a è un’apertura, o un foro, configurata per mettere in comunicazione un sotto-vano 30 con la prima superficie 1, o superficie inferiore, del fondo 10 del pannello modulare 100. Preferibilmente, il canale di scolo 31a è posto adiacente all’estremità distale 51 dell’elemento operativo 50.
Secondo un ulteriore aspetto, la nervatura secondaria 32 comprende inoltre un alloggiamento 31b configurato per accogliere la tubazione secondaria 72. In altre parole, la nervatura secondaria 32 comprende una sede, o un passaggio, sulla quale viene posta la tubazione secondaria 72. Preferibilmente, tale alloggiamento 31b è una rientranza, o un canale, nella nervatura secondaria 32. Ancora più preferibilmente, l’alloggiamento 31b è configurato per accogliere interamente la tubazione secondaria 72 in modo che quest’ultima non sporga al di fuori dell’alloggiamento stesso.
L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a sue forme di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pannello modulare (100) per formare un giardino pensile comprendente: − un fondo (10) e pareti esterne (20) che delimitano un vano (30) configurato per contenere un liquido; − uno strato di supporto (40) per sostenere terriccio; − un elemento operativo (50) aggettante dal fondo (10) e avente un’estremità distale (51) da detto fondo (10), ove detta estremità distale (51) definisce un appoggio per detto strato di supporto (40); − mezzi (70) per alimentare un liquido in detto vano (30); in cui l’elemento operativo (50) è configurato in modo tale da trascinare un liquido dal fondo (10) verso detta estremità distale (51) per trasferire il liquido a detto strato di supporto (40) ed in cui detto strato di supporto (40) è configurato per diffondere attraverso sé stesso il liquido ricevuto da detto elemento operativo (50), per irrigare il terriccio.
  2. 2. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento operativo (50) comprende un primo elemento di risalita (52) ed un secondo elemento di risalita (53), in cui detti primo e secondo elemento di risalita (52, 53) hanno capacità di trascinare il liquido differenziate.
  3. 3. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione 2, in cui il primo elemento di risalita (52) è configurato in modo tale che, mediante esso, detto pannello modulare (100) ha una capacità di trascinamento di acqua, da detto fondo (10) a un terriccio posto su detto strato di supporto (40), sostanzialmente pari a 1 litro di acqua al giorno.
  4. 4. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il primo elemento di risalita (52) è integrale con il fondo (10).
  5. 5. Pannello modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui il secondo di risalita (53) è configurato in modo tale che il pannello modulare (100) abbia una capacità di trascinamento di acqua, da detto fondo (10) a un terriccio posto su detto strato di supporto (40), sostanzialmente di almeno 5 litri al giorno.
  6. 6. Pannello modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui il primo elemento di risalita (52) comprende una pluralità di pareti interne che definiscono una pluralità di sotto-vani (37) nel vano 30.
  7. 7. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione precedente, comprendente una pluralità di sotto-vani (37), in cui detti sotto-vani (37) si estendono sostanzialmente parallelamente l’uno all’altro e sono in comunicazione tra loro.
  8. 8. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione 6 o 7, comprendente una sede (38) configurata per alloggiare detto secondo elemento di risalita (53), in cui detta sede (38) è posta in un sotto-vano (30).
  9. 9. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sede (38) è una depressione prevista in detto sotto-vano (37) ed in cui le porzioni del sotto-vano (37) adiacenti a detta sede (38) sono configurate per promuovere il convogliamento del liquido verso detta sede (38).
  10. 10. Pannello modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto pannello modulare (100) è di forma sostanzialmente rettangolare e comprende una nervatura principale (31) che si estende tra i due lati minori del pannello modulare (100) in modo da suddividere il pannello modulare stesso (100) in una zona superiore (33), ed in una zona inferiore (34) rispetto a detta nervatura principale (31).
  11. 11. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione precedente, comprendente una nervatura secondaria (32) che si estende tra i due lati maggiori del pannello modulare (100) in modo da suddividere ciascuna di detta zona superiore (33) e zona inferiore (34) del pannello modulare (100) in una prima zona laterale (35) ed in una seconda zona laterale (36) rispetto alla nervatura secondaria (32).
  12. 12. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione 11, in cui i mezzi (70) per alimentare il liquido comprendono una tubazione principale (71) alloggiata in detta nervatura principale (31) e una tubazione secondaria (72) connessa a detta tubazione principale (71) alloggiata in detta nervatura secondaria (32).
  13. 13. Pannello modulare (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta nervatura principale (31) comprende una vasca di raccolta (39) del liquido configurata per raccogliere il liquido proveniente da un gocciolatoio di detta tubazione secondaria (72) e distribuirla al vano (30) del pannello modulare (100).
  14. 14. Pannello modulare (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui detta nervatura secondaria (32) comprende ulteriormente un canale di scolo (31a) configurato per scaricare liquido all’esterno rispetto a detto vano (30) ed una alloggiamento (31b) configurato per accogliere la tubazione secondaria (72).
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