IT201900000581A1 - Dispositivo per l'asciugatura di manufatti in tessuto - Google Patents

Dispositivo per l'asciugatura di manufatti in tessuto Download PDF

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IT201900000581A1
IT201900000581A1 IT102019000000581A IT201900000581A IT201900000581A1 IT 201900000581 A1 IT201900000581 A1 IT 201900000581A1 IT 102019000000581 A IT102019000000581 A IT 102019000000581A IT 201900000581 A IT201900000581 A IT 201900000581A IT 201900000581 A1 IT201900000581 A1 IT 201900000581A1
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IT
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IT102019000000581A
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English (en)
Inventor
Mario Furieir
Rosanna Ferri
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Furieri Mario
Rosanna Ferri
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F58/00Domestic laundry dryers
    • D06F58/10Drying cabinets or drying chambers having heating or ventilating means

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  • Textile Engineering (AREA)
  • Drying Of Solid Materials (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO PER L’ASCIUGATURA DI MANUFFATI IN TESSUTO”
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo per l’asciugatura della biancheria, indumenti, lenzuola, asciugamani, o simili, in particolare un dispositivo per velocizzare l’asciugatura della biancheria e degli indumenti in genere, progettato per essere installato e stabilmente fissato sopra una lavatrice, composto di un corpo contenitore con apertura preferibilmente ad ante, adatto a contenere i manufatti in tessuto appesi ad asciugare al suo interno ed esterno, comprensivo di almeno un mezzo di sostegno del bucato, caratterizzato dal fatto che comprende opportuni mezzi di soffiaggio dell’aria di asciugatura che, aspirando aria dalle aperture situate alla sommità del corpo contenitore, generano un flusso d’aria, dall’alto verso il basso, capace di attraversare, in tutta la sua lunghezza, detto corpo contenitore, per poi uscire all’esterno, tramite opportune aperture situate alla base di detto copro contenitore, solo dopo aver lambito i manufatti in tessuto appesi ad asciugare, al suo interno, per mezzo di detto mezzo di sostegno del bucato.
Ancor più specificatamente l’oggetto della presente domanda appartiene al settore dell’asciugatura dei manufatti in tessuto per uso prevalentemente domestico, in pratica una mini-lavanderia ubicata nella superficie calpestabile della casa generalmente occupata dalla sola lavatrice.
L’invenzione s’inserisce, pertanto, nel campo dell’architettura e dell’arredamento interno, in particolare nel settore delle strutture edilizie quali appartamenti, case, abitazioni o simili, e anche strutture turistiche o di servizi, dove sono richiesti il lavaggio, l’asciugatura e lo stiro di biancheria, indumenti o simili, come alberghi, lavanderie, centri benessere, ecc.
Nulla vieta ovviamente di estendere l’applicazione del trovato anche a campi differenti da quello edilizio, come ad esempio quello navale, ferroviario o in generale per tutti quei campi o applicazioni che richiedono il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura di un manufatto in tessuto (lenzuola, tovaglie, asciugamani, abiti, ecc.).
La gestione del bucato resta, ancora oggi, un’attività complessa e laboriosa, stante il fatto che, fatta eccezione per la lavatrice, che soddisfa pienamente le esigenze della famiglia, lo sviluppo tecnologico non è stato in grado di fornire risposte adeguate per quanto concerne l’asciugatura e la stiratura dei tessuti. La maggior parte delle famiglie (oltre l’ottanta per cento) continua ad asciugare il bucato piegando i tessuti su un filo teso, come facevano gli uomini primitivi; l’unica differenza è che oggi quel filo è stato spezzettato in tanti piccoli segmenti e inserito in una struttura idonea a essere ubicata all’interno dell’abitazione.
Trattasi di una pratica tanto diffusa quanto sbagliata. Gli stendibiancheria, chiamati più semplicemente stendini, sono nati con la prima rivoluzione industriale, quando le famiglie furono costrette ad abbandonare le campagne per andare a vivere nelle città ove risiedevano le aziende. Poiché in città le case non disponevano di spazi all’aperto, non era possibile asciugare il bucato piegandolo sul filo teso tra due paletti conficcati nel terreno, come avveniva in campagna.
La soluzione fu quella d’inventare strutture metalliche in grado di ospitare quel filo spezzettato in tanti piccoli segmenti. Un rimedio che ha prodotto più svantaggi che benefici. Le condizioni all’interno di un edificio sono troppo diverse da quelle all’aria aperta per consentire di utilizzare efficacemente la stessa tecnica di asciugatura. Il filo, teso tra i due paletti in campagna, misurava, come minimo, cinque/sei metri, sufficienti a stendere anche i tessuti più grandi (lenzuola) senza doverli piegare più volte come avviene invece con gli attuali stendini.
All’aperto la quantità d’aria su cui distribuire l’umidità del bucato messo ad asciugare è praticamente infinita, nell’abitazione questa è assai limitata e spesso insufficiente.
All’aperto l’umidità relativa dell’aria è quasi sempre molto più bassa di quella presente all’interno delle abitazioni.
All’aperto la ventilazione naturale è sempre presente e spesso è anche molto consistente, all’interno delle abitazioni la ventilazione naturale è molto debole e spesso (primavera, autunno, inverno) quasi del tutto assente.
All’aperto è possibile sfruttare il calore del sole per accelerare l’asciugatura dei tessuti, in casa è possibile accostare lo stendino a un calorifero, non è la stessa cosa e tale circostanza può essere praticata solo in inverno quando è acceso l’impianto di riscaldamento.
Occorre inoltre evidenziare che il sistema di stivaggio dei tessuti, utilizzato dagli stendibiancheria a filo, è assolutamente inefficiente. L’asciugatura del bucato messo a essiccare su questi dispositivi avviene per mezzo dell’aria che, lambendo la superficie dei tessuti, sottrae parte della loro l’umidità. Piegare il tessuto su un filo, significa, da una parte, dimezzare la sua superficie esposta all’aria e conseguentemente raddoppiare i tempi di asciugatura, dall’altra, favorire la nascita di nuove pieghe sui tessuti medesimi.
Stante quanto sopra esposto, il bucato, piegato sugli stendibiancheria all’interno delle abitazioni, non si asciuga mai mentre l’umidità prodotta è causa dell’insorgere delle muffe, tanto dannose per la salute quanto difficili da eliminare. Al termine dell’asciugatura inoltre i tessuti dovranno necessariamente essere stirati perché ricchi di pieghe.
L’asciugatrice rappresenta, attualmente, l’unica vera alternativa allo stendino, ma non costituisce una soluzione soddisfacente per tanti motivi, come asserito dalla rivista A ltroconsumo nel mensile di settembre 2013, a seguito di un test effettuato su tredici delle migliori asciugatrici in commercio: “Molte non asciugano bene, spiegazzano troppo i capi che poi sono più difficili da stirare, consumano molta energia, logorano i tessuti, sono rumorose, richiedono frequente manutenzione”.
Lo scarso successo di questo elettrodomestico, che non ha ancora raggiunto il venti per cento di diffusione, contro il novantotto per cento della lavatrice, dimostra chiaramente la sua scarsa efficienza. Aggiungiamo che una buona parte degli utenti non possono acquistare un’asciugatrice a cestello rotante perché non hanno fisicamente lo spazio ove ubicarla.
Infine, molti tessuti (pile, seta, lino, raso, ecc.) e molti indumenti (giubbotti e coperte in piuma, capi ricamati, capi con strass, reggiseno e costumi da bagno, collant, ecc.) non possono essere asciugati nell’asciugatrice, pertanto, anche chi ne possiede una, deve necessariamente avere in casa anche lo stendino.
Stante l’inefficienza degli unici due strumenti, attualmente disponibili, per l’asciugatura dei tessuti, il ciclo del bucato (lavaggio, asciugatura, stiratura finale) risulta sempre molto lungo e complesso e, specialmente per chi lavora fuori di casa, è impossibile portarlo a termine senza soluzione di continuità. Ne consegue che il bucato asciugato finisce quasi sempre nella cesta dei panni da stirare ove si formano nuove pieghe, mentre quelle già presenti diventano più consistenti e difficili da eliminare.
Le soluzioni praticabili richiedono inoltre l’impiego di numerosi prodotti che sottraggono spazio alle abitazioni, rappresentano una voce di spesa importante e incidono notevolmente sul costo della bolletta elettrica (lavatrice, asciugatrice, stendino, cesta dei panni da stirare, asse da stiro, ferro da stiro).
Risultati migliori, sia sul piano dei consumi energetici, che della rumorosità e dello spiegazzamento dei capi, si ottengono con le cabine di asciugatura, costituite da armadi di varia foggia e tipo, all’interno delle quali sono installati generatori di aria calda.
Dette cabine, però, richiedono spazi sufficientemente grandi per alloggiarle e risultano difficilmente installabili in case o locali con metrature o cubature ridotte. Per abitazioni o locali più piccoli sono state sviluppate cabine smontabili così da essere montate secondo necessità e poi riposte; generalmente le fasi di montaggio e smontaggio risultano talmente laboriose da disincentivare l’utente dall’utilizzarle, per non parlare della scarsa efficienza e della dubbia efficacia di questi strumenti.
Per ovviare agli inconvenienti sopra esposti abbiamo inventato una nuova tecnica di asciugatura del bucato che consente di sistemare ad asciugare ogni tipo d’indumento e di tessuto, appendendolo, tramite grucce portaabiti, con e senza clips, a un’asta appendiabiti posta a circa centonovanta centimetri da terra.
Questa semplice soluzione consente, da una parte, di stendere ad asciugare ogni tipo di manufatto in tessuto senza doverlo piegare su un filo, come avviene con gli stendibiancheria tradizionali, o doverlo ammassare all’interno del cestello dell’asciugatrice; dall’altra di esporre completamente all’aria tutta la superficie dei manufatti in tessuto, anche di quelli molto grandi come le lenzuola.
Per utilizzare al meglio questa tecnica abbiamo inventato e brevettato due prodotti:
- “ASCIUGABIANCHERIA PENSILE” brevetto per modello di utilità già concesso in data 06 marzo 2017 con il numero 283184, seguito da successiva domanda di brevetto industriale internazionale n° PTC/IB2016/000360 del 22/03/2016 dal titolo “Hanging drier”.
- “STENDINO ASCIUGABIANCHERIA PENSILE” brevetto per modello di utilità concesso in data 27 giugno 2017 con il numero 202015000029458; brevetto per invenzione industriale concesso in data 07/01/2019 con il numero 102016000066813.
L’utilizzo di questi mezzi di asciugatura procura molti vantaggi:
- Una considerevole riduzione dei tempi di asciugatura a temperatura ambiente rispetto agli stendibiancheria a filo tradizionali.
- L’eliminazione totale o parziale delle pieghe formatesi durante il lavaggio (la stiratura finale non è più necessaria o lo è solo in parte).
- La notevole riduzione dei prodotti attualmente necessari per completare il ciclo del bucato (uno solo dei dispositivi da noi brevettati può sostituire: stendini a filo tradizionali, asciugatrice, cesta dei panni da stirare, asse e ferro da stiro).
Scopo principale del presente trovato è quindi migliorare ulteriormente le performance dei prodotti da noi brevettati prevedendo un corpo contenitore per l’asciugatura di manufatti in tessuto in grado, tra le altre cose, di nascondere alla vista il bucato messo ad asciugare al suo interno, circostanza molto gradita agli utenti.
Altro scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è disporre di un sistema di asciugatura che non necessiti di essere fissato a parete o a soffitto (altra circostanza molto gradita dagli utenti) poiché il trovato è progettato per essere installato sopra il corpo di una lavatrice e anche fissato stabilmente a esso senza la necessità di alcun ancoraggio alla parete o al soffitto. Grazie a questa soluzione inoltre è possibile disporre di un capiente contenitore asciugabiancheria (in pratica un armadio con base di circa centimetri sessanta per sessanta) senza occupare altra superficie calpestabile oltre a quella già occupata dalla lavatrice.
Ulteriore scopo del trovato è ridurre del 50% lo spazio occupato dal medesimo quando a riposo. Una sua vantaggiosa progettazione prevede, infatti, che l’apertura e la chiusura del corpo contenitore sia affidata ad ante composte ciascuna da almeno due elementi ruotabili orizzontalmente a compasso. Questa soluzione consente di raddoppiare la volumetria interna del corpo contenitore, quando utilizzato per asciugare i manufatti in tessuto.
Ancora uno scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è disporre di un dispositivo in grado di ridurre ulteriormente i tempi di asciugatura dei manufatti in tessuto rispetto alle soluzioni da noi precedentemente brevettate. La progettazione del dispositivo consente vantaggiosamente di contenere all’interno del corpo contenitore l’intero flusso d’aria di asciugatura generato dai mezzi di soffiaggio e di disperderlo nell’ambiente solo dopo che questi ha completamente lambito i manufatti in tessuto appesi ad asciugare al suo interno. Aperture situate alla base del corpo contenitore, consentono di far defluire all’esterno l’aria di asciugatura aspirata tramite altre apposite aperture ubicate nella parte superiore del trovato e inviata verso il basso dai dispositivi di soffiaggio, generando un corrente d’aria circolare che, debitamente incanalata, attraversa, dall’alto verso il basso, tutta la volumetria interna del trovato creando un flusso ben più potente di quello generato dalle nostre precedenti invenzioni. Tale soluzione crea un vortice circolare dell’aria di asciugatura che, aspirata dai mezzi di soffiaggio situati alla sommità del corpo contenitore, risale verso l’alto e lambisce i tessuti più voluminosi appesi ad asciugare al di fuori della struttura tramite i due elementi estraibili del braccio telescopico del mezzo di sostegno dei manufatti in tessuto, e riduce i tempi di asciugatura anche di questi tessuti.
Ulteriore scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è ridurre ulteriormente i consumi dell’energia utilizzata per l’asciugatura dei manufatti in tessuto. Le asciugatrici pensili da noi precedentemente brevettate, prevedendo un flusso d’aria in grado di lambire interamente i tessuti appesi ad asciugare dall’alto verso il basso, in ambiente aperto, hanno bisogno di almeno due ventole sufficientemente potenti, ciascuna delle quali assorbe, come minimo, venticinque watt/ora. I test effettuati hanno dimostrato che, risultati analoghi si ottengono corredando la presente invenzione di due ventole a bassa tensione con un assorbimento massimo di due watt/ora ciascuna. La somma dei due vantaggi, minor consumo di energia (4 watt/ora anziché 50) e minori tempi di asciugatura (6 ore anziché 8), consentono al trovato di ridurre di oltre il 90% (4x6= 24 watt/ora totali contro 50x8= 400 watt/ora totali) il consumo dell’energia elettrica, necessaria per l’asciugatura di cinque chilogrammi di bucato, rispetto alle nostre precedenti invenzioni. Il trovato, oggetto della presente domanda di brevetto, rappresenta pertanto l’asciugabiancheria più ecologico al mondo.
Altro scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è ridurre la rumorosità generata dai sistemi di ventilazione. Le favorevoli circostanze, create dalle soluzioni previste dal trovato, consentono, infatti, di utilizzare ventole con giranti più grandi, a basso numero di giri/minuto e a bassa rumorosità. Il corpo contenitore del trovato riduce ulteriormente i decibel generati dai sistemi di produzione dell’aria di asciugatura, in tal modo è possibile utilizzare il trovato anche di notte.
Ancora uno scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è facilitare l’utilizzo del trovato da parte degli utenti, specialmente quelli di bassa statura, grazie al posizionamento più comodo del quadro comandi e di detto mezzo di sostegno dei manufatti in tessuto. A lcune clienti di bassa statura che hanno acquistato un’asciugabiancheria pensile del modello oggetto del nostro primo brevetto, si sono lamentate per l’eccessiva altezza del quadro comandi e del braccio di sostegno dei manufatti in tessuto. Purtroppo, quando questi asciugabiancheria sono fissati a parete sopra la lavatrice, devono essere posti a un’altezza di almeno duecentodieci centimetri per consentire di avere uno spazio utile di almeno cento/centodieci centimetri tra il mezzo di sostegno dei manufatti in tessuto e il piano della lavatrice stessa. In tal modo però il quadro comandi viene a trovarsi in una posizione molto scomoda e non raggiungibile dalle persone di bassa statura, parimenti al mezzo di sostegno dei manufatti in tessuto, fissato alla struttura solo alcuni centimetri più in basso. Nel trovato, oggetto della presente domanda di brevetto, il quadro comandi può, invece, essere collocato alla base della struttura in posizione assolutamente accessibile e comoda, mentre il mezzo di sostegno dei manufatti in tessuto può essere facilmente fissato dall’utente ad altezze diverse, in modo da adeguarlo alle proprie esigenze.
Ulteriore scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è disporre vantaggiosamente di un sistema di deumidificazione che consenta di ridurre l’umidità rilasciata nell’ambiente dai tessuti appesi ad asciugare, evitando il formarsi della condensa e la successiva nascita delle muffe, tanto dannose alla salute quanto difficili da eliminare. In realtà anche la ventilazione creata dall’ asciugatrice pensile da noi brevettata è in grado, nella maggior parte dei casi, di evitare questo fenomeno, grazie alla distribuzione uniforme dell’umidità su tutta la volumetria del locale. Nel caso però di ambienti molto piccoli e/o umidi tale asciugatrice potrebbe non essere in grado di evitare il fenomeno della condensa. La presenza di un deumidificatore all’interno del trovato procura molti vantaggi:
- consente di controllare e gestire il tasso di umidità relativa dell’aria ambiente mantenendolo entro valori ottimali per la salute delle persone e della casa. Poiché la maggior parte delle lavatrici è collocata nel locale bagno, la funzione del deumidificatore è ancora più importante perché consente di gestire anche l’umidità prodotta dall’acqua utilizzata per lavarsi, in modo particolare quando utilizziamo la doccia o la vasca da bagno.
- permette di ridurre ulteriormente i tempi di asciugatura dei tessuti appesi ad asciugare grazie proprio all’intervento dell’impianto di deumidificazione.
Ancora uno scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è di integrare nella struttura del trovato, in sede di fabbricazione, un dispositivo di lavaggio dei manufatti in tessuto (lavatrice) così da ottenere ulteriori vantaggi (minori ingombri, migliori prestazioni, miglior design, razionalizzazione del progetto, minori costi di produzione).
Ulteriore scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle varianti esecutive, è consentire di lavare un secondo carico di bucato mentre viene contemporaneamente asciugato un primo carico di bucato appena lavato. Tale risultato si ottiene grazie ad un sistema centralizzato e intelligente di comando e controllo di tutti i dispositivi (sorgenti di ventilazione, sistemi di riscaldamento dell’aria ventilata, sistema di deumidificazione, dispositivo di lavaggio dei manufatti in tessuto) presenti nel trovato, in grado di gestire, coordinare e armonizzare il loro funzionamento onde evitare il superamento di un determinato valore di assorbimento di energia elettrica precedentemente impostato dall’utente (ad esempio 2 K Wh), in modo tale da impedire l’intervento del limitatore in edifici con contratti di fornitura di energia elettrica di sole 3 KWh, la maggior parte di quelli a uso domestico.
Ancora uno scopo della presente invenzione, almeno per una o più delle variati esecutive, è di consentire all’utente di gestire il lavaggio di un determinato carico di bucato e l’asciugatura di un secondo carico di bucato impostando i tempi di fine lavaggio e fine asciugatura. Tale risultato si ottiene grazie ad un sistema centralizzato e intelligente di comando e controllo di tutti i dispositivi (sorgenti di ventilazione, sistemi di riscaldamento dell’aria ventilata, sistema di deumidificazione, dispositivo di lavaggio dei manufatti in tessuto) presenti nel trovato, in grado di gestire, coordinare e armonizzare, con programmazione settimanale (giorno, ora, minuti) le attività di lavaggio e asciugatura dei manufatti in tessuto e di deumidificazione dell’aria ambiente, in conformità con le date di fine lavaggio e fine asciugatura, precedentemente impostate dall’utente. Più specificatamente il dispositivo centralizzato e intelligente di comando e controllo è in grado di programmare l’inizio dell’attività di lavaggio e l’inizio dell’attività di asciugatura e di gestire le modalità e le tempistiche di tali attività così da rispettare le date di fine lavaggio e fine asciugatura impostate dall’utente, elaborando un programma che consenta il minor consumo di energia. Ad esempio, se possibile, potrà decidere di effettuare un lungo ammollo anziché il prelavaggio in lavatrice.
Vantaggiosamente il dispositivo centralizzato e intelligente di comando e controllo potrà essere ubicato ove generalmente troviamo il dispositivo di comando e controllo della lavatrice.
Il trovato comprende comprendere o può comprendere mezzi sensori, ad esempio di umidità e temperatura dell’aria ambiente, di umidità dei tessuti messi ad asciugare, e/o mezzi di regolazione della portata dei mezzi di soffiaggio, della temperatura dei gruppi riscaldanti, un temporizzatore, un calendario, ecc. oltre naturalmente ai mezzi di regolazione di tutte le funzioni relative al sistema di deumidificazione dell’aria e al sistema di lavaggio dei manufatti in tessuto, funzioni già note che non verranno illustrate in quanto alla portata del tecnico del settore.
Questi e altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con un sistema di asciugatura dei manufatti in tessuto comprensivo di un corpo contenitore di detti manufatti in tessuto appesi ad asciugare al suo interno ed esterno, progettato per essere installato sopra una lavatrice e anche fissato saldamente a essa, illustrato nella descrizione che segue e nelle rivendicazioni annesse che costituiscono parte integrante della descrizione medesima.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla descrizione di una preferita forma di realizzazione conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig.1 mostra quattro viste prospettiche del trovato, in accordo con una preferita variante esecutiva ed illustra le dinamiche di utilizzo:
- a riposo, la volumetria è ridotta del 50% e contiene, senza che siano visibili, le grucce appendiabiti (61) necessarie per appendere ad asciugare al mezzo di sostegno (5) i manufatti in tessuto (10);
- aperto, sono visibili i due elementi (21,22) che compongono ciascun’anta (2) e le grucce (61) fissate al supporto interno (6) composto di due barre magnetiche (62);
- aperto con bucato, con i tessuti appesi sia internamente sia esternamente, grazie al mezzo di sostegno (5) composto di un braccio telescopico contenente due elementi estraibili (51);
- chiuso con bucato.
- la fig. 2 mostra la struttura portante (1) del trovato, in accordo con una preferita variante esecutiva, con la base (3) ancorata alla lavatrice (9), il tetto (4) comprensivo dei dispositivi (41) di soffiaggio dell’aria di asciugatura, e le due ante (2) di apertura/chiusura composte ciascuna di due elementi (21,22) incernierati tra loro e ruotabili orizzontalmente a compasso.
- la fig. 3 mostra altri particolari di questa preferita variante esecutiva. Dall’alto verso il basso: i due dispositivi (41) di soffiaggio dell’aria di asciugatura con le relative griglie (42) di entrata dell’aria; il mezzo di sostegno (5) del bucato composto di un braccio telescopico con due elementi (51) laterali estraibili, utili ad appendere al di fuori della struttura i tessuti più grandi (10); gli elementi (13) di fissaggio alla struttura del mezzo di sostegno (5) che consentono di posizionarlo su altezze diverse; il dispositivo (6) di sostegno delle grucce a riposo, con le grucce (61) ancorate alle due barre magnetiche (62). La vantaggiosa posizione del dispositivo di accensione e gestione (12) del sistema di asciugatura, situato alla base (11) della struttura (1), previsto per le varianti esecutive in cui il trovato non comprende il dispositivo di lavaggio.
- la fig.4 mostra l’apertura (7) utile al deflusso dell’aria di asciugatura, in accordo con questa preferita variante esecutiva; tale apertura, come si vede, è vantaggiosamente ricavata riducendo l’altezza delle due ante (2) rispetto all’altezza della struttura (1) del trovato. Grazie a questa soluzione l’aria di asciugatura, aspirata dall’alto, ove l’aria è più calda, e inviata all’interno della struttura (1) dai dispositivi (41) di soffiaggio situati sul tetto (4) del trovato, crea un flusso d’aria, dall’alto verso il basso, che, attraversando l’intera superficie interna della struttura (1), è costretto a lambire tutti i tessuti ivi appesi, per poi uscire all’esterno, alla base (11) della struttura (1) medesima, tramite l’apposita apertura (7). V antaggiosamente questa soluzione crea un flusso circolare dell’aria che investe anche i tessuti più grandi (10), appesi ad asciugare lateralmente al di fuori della struttura (1) tramite gli elementi (51) estraibili del mezzo di sostegno (5) del bucato, e riduce i tempi della loro asciugatura.
- la fig.5 mostra il dispositivo di deumidificazione (8) del trovato per una preferita forma di realizzazione, con le griglie di entrata (82) e uscita (81) dell’aria vantaggiosamente posizionate, la prima immediatamente sotto l’apertura (7) attraverso la quale fuoriesce l’aria di asciugatura, la seconda situata posteriormente alla base della struttura e orientata in modo tale che l’aria in uscita, deumidificata, investa la parte più bassa dei tessuti appesi ad asciugare, quella in cui si concentra la maggior quantità di acqua, causa la forza di gravità.
È chiaro come nella pratica attuazione dell’invenzione possono essere previste numerose modifiche e ulteriori varianti (ad esempio il raddoppio della volumetria interna del trovato può essere ottenuto tramite un sistema di estrazione a scorrimento orizzontale delle ante di chiusura), tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; i vari componenti, precedentemente descritti, potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti. I materiali utilizzati per la costruzione del trovato potranno essere di vario tipo (legno, cartone, acciaio, alluminio, ferro, plastica, polistirolo, polivinilcloruro, polipropilene, policarbonato ecc.), da soli o in combinazione tra loro; le sorgenti di produzione dell’aria di asciugatura, i sistemi riscaldanti dell’aria di asciugatura, le aperture di entrata e uscita dell’aria di asciugatura, potranno variare per forma, numero e per collocamento in funzione di soluzioni ancora più efficienti. Il trovato potrà essere costituito di un corpo unico o di più componenti assemblabili tra loro (base, struttura portante, tetto, ecc.), l’assemblaggio dei componenti potrà essere effettuato dal produttore o dall’utente finale (stile Ikea) o parte dall’uno e parte dall’altro.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI Riv.1 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per il l’installazione sopra una lavatrice (9), comprendente un corpo contenitore (1), con apertura preferibilmente ad ante (2), in grado di contenere detti manufatti in tessuto appesi ad asciugare al suo interno ed esterno, ed almeno un mezzo di sostegno (5) dei manufatti in tessuto, caratterizzato dal fatto di comprendere opportuni mezzi di soffiaggio (41) dell’aria di asciugatura che, aspirando aria dalle aperture (42) situate alla sommità del corpo contenitore, generano un flusso d’aria, dall’alto verso il basso, capace di attraversare, in tutta la sua lunghezza, il corpo contenitore (1), per poi uscire all’esterno, tramite vantaggiose aperture (7) situate alla base di detto copro contenitore (1), solo dopo aver lambito i manufatti in tessuto appesi ad asciugare tramite detto mezzo di sostegno del bucato (5). Riv.
  2. 2 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per l’installazione sopra una lavatrice (9), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che almeno una delle ante (2) di apertura di detto corpo contenitore (1) è composta da due o più elementi (21,22), incernierati tra di loro e ruotabili orizzontalmente a compasso. Riv.
  3. 3 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per l’installazione sopra una lavatrice (9), secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (6) di fissaggio delle grucce appendiabiti (61) a riposo (quando cioè non utilizzate per appendere i manufatti in tessuto ad asciugare), situato all’interno di detto corpo contenitore (1). Riv.
  4. 4 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per l’installazione sopra una lavatrice (9), secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende opportuni mezzi riscaldanti dell’aria di asciugatura, immessa all’interno di detto corpo contenitore (1) da detti mezzi di soffiaggio (41). Riv.
  5. 5 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per l’installazione sopra una lavatrice (9), secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (8) di deumidificazione dell’aria ambiente. Riv.
  6. 6 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di lavaggio (9) dei manufatti in tessuto (lavatrice). Riv.7 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, adatto per l’installazione sopra una lavatrice (9), secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende un sistema centralizzato di comando e controllo di tutti i dispositivi integrati nella struttura e delle loro funzioni, in grado di gestire e armonizzare le medesime evitando il superamento di un determinato valore di assorbimento dell’energia elettrica, precedentemente impostato dall’utente. Riv.
  7. 7 Riv.
  8. 8 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, comprendente un dispositivo (9) per il lavaggio dei manufatti in tessuto, secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto sistema centralizzato di comando e controllo di tutti i dispositivi integrati nella struttura e delle loro funzioni, è in grado in grado di gestire e armonizzare anche le funzioni del dispositivo di lavaggio (9), consentendo di lavare un secondo carico di bucato mentre viene asciugato un primo carico di bucato precedentemente lavato, evitando il superamento di un determinato valore di assorbimento dell’energia elettrica, precedentemente impostato dall’utente. Riv.
  9. 9 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, comprendente un dispositivo (9) per il lavaggio dei manufatti in tessuto, secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto sistema centralizzato di comando e controllo di tutti i dispositivi di lavaggio (9) asciugatura (41) dei manufatti in tessuto, e di deumidificazione (8) dell’aria ambiente è in grado di programmare e gestire, con programmazione settimanale, il lavaggio e l’asciugatura dei manufatti in tessuto nel rispetto dei tempi (minuti, ora, giorno) di fine lavaggio e fine asciugatura precedentemente impostati dall’utente, con il minor consumo di energia. Riv.
  10. 10 Dispositivo per l’asciugatura di manufatti in tessuto, secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di fissaggio (13) di detto almeno un mezzo di sostegno (5) dei manufatti in tessuto, utili a posizionarlo ad altezze diverse da terra.
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