IT201800020515A1 - Dispositivo per il trasporto di pazienti - Google Patents

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IT201800020515A1
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IT102018000020515A
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Spadoni Luigi Cesare Pizzi
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Spencer Italia Srl
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Description

DISPOSITIVO PER IL TRASPORTO DI PAZIENTI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il trasporto di pazienti del tipo comprendente un telaio principale che definisce un piano di carico per un paziente ed una coppia di gambe anteriori ed un coppia di gambe posteriori girevolmente connesse a detto telaio principale.
Durante il trasporto di pazienti le fasi di caricamento all’interno del veicolo, sia esso un ambulanza o altro mezzo di trasporto, si rivelano spesso critiche in quanto richiedono di essere effettuate rapidamente, senza rischi per il paziente ed al tempo stesso contenendo gli sforzi richiesti da parte dell’operatore.
A tale scopo sono state sviluppate svariate soluzioni che consentono il caricamento delle barelle nell’ambulanza semplicemente tramite spinta nel vano di carico, al di sopra di una apposita superficie di caricamento. Tali barelle prendono appunto il nome di autocaricanti proprio per tale loro peculiarità.
Seppur siano note svariate soluzioni in cui tale operazione è assistita elettricamente, è ancora largamente diffuso l’utilizzo di barelle interamente manuali per le quali è particolarmente sentita l’esigenza di rendere agevoli le operazioni di chiusura della barella ed il suo caricamento a bordo dell’ambulanza,
Tipicamente, tali barelle presentano delle gambe basculanti dotate di ruote che vengono retratte in fase di caricamento nell’ambulanza, sollecitate dal riscontro con una superficie dell’ambulanza stessa, eventualmente a seguito dello sblocco di un apposito sistema di bloccaggio della rotazione delle gambe.
Al fine di mantenere in posizione stabile durante il trasporto del paziente le gambe della barella, in particolare le gambe anteriori, ovverosia quelle collocate nel lato che per primo viene caricato nell’ambulanza, sono adottate essenzialmente due differenti soluzioni.
In un primo caso, descritto ad esempio nel brevetto statunitense US 7,631,373, è previsto l’utilizzo di un pistone o di un puntone scorrevole vincolato alla gamba anteriore e che la sollecita per mantenerla in posizione aperta.
La chiusura delle gambe anteriori avviene, come sopra accennato, spingendo la barella contro una parte dell’ambulanza durante l’ingresso nel vano di carico, eventualmente dopo aver attivato un relativo meccanismo di sblocco.
Una seconda soluzione è invece descritta ad esempio nel brevetto cinese CN 201384633 e prevede l’utilizzo di un cinematismo a quadrilatero dimensionato e collocato in maniera tale che il cinematismo resti in una posizione di fine corsa quando la barella trasporta il paziente. In altre parole il peso stesso della barella e del paziente sollecitano le gambe in una posizione aperta, che potranno essere richiuse sollevando leggermente la barella o comunque scaricando il peso.
Questa soluzione presenta tuttavia lo svantaggio di non permettere posizionamenti differenti della barella rispetto a quello in cui il piano di carico del paziente è disposto orizzontale a meno di non prevedere soluzioni costruttivamente piuttosto complesse.
In generale, deve poi essere considerato che le gambe anteriori ed i meccanismi ad esse associati sono soggette a sollecitazioni anche non trascurabili quando vengono caricate nei vani di carico delle ambulanze, in particolare a seguito della forza richiesta per la chiusura delle gambe. È quindi desiderabile rendere disponibili soluzioni particolarmente efficaci nel resistere alle sollecitazioni a cui le barelle sono sottoposte durante il loro normale utilizzo, per poterne migliorare l’affidabilità e la durata nel tempo.
Pertanto, il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di trasporto per pazienti strutturalmente e funzionalmente concepito per ovviare almeno in parte ad uno o più degli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell’ambito di tale problema, scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di trasporto per pazienti configurato in maniera tale da minimizzare le sollecitazioni a cui la struttura è sottoposta durante le fasi di caricamento in ambulanza e, al tempo stesso, di resistere alle stessa in maniera adeguata.
Ulteriore scopo è quello di fornire un dispositivo di trasporto per pazienti particolarmente affidabile e solido.
È anche scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di trasporto per pazienti nel quale le operazioni di caricamento in ambulanza possano aver luogo senza eccessivi sforzi da parte dell’operatore.
Ulteriore scopo è quello di fornire un dispositivo di trasporto per pazienti in grado di essere disposto secondo diverse configurazioni operative in particolare nelle quali il paziente può essere trasportato sia in posizione orizzontale, sia in posizione inclinata.
Questo problema è risolto e tali scopi sono raggiunti dall’invenzione mediante un dispositivo per il trasporto di pazienti realizzato in accordo con la rivendicazione 1.
Sarà infatti apprezzato che la presenza di uno snodo intermedio nell’asta sulla quale le gambe anteriori sono incernierate, combinata con la possibilità di allungamento/accorciamento dell’asta stessa offerta dai mezzi di regolazione dell’estensione longitudinale fornisce una soluzione semplice ed affidabile al tempo stesso.
La regolazione della lunghezza dell’asta rende inoltre possibile il posizionamento del piano di carico per il paziente secondo varie inclinazioni, a seconda delle specifiche necessità.
Inoltre, il meccanismo utilizzato consente una vantaggiosa riduzione delle sollecitazioni a cui la struttura è nel suo complesso sottoposta durante le operazioni di caricamento del dispositivo della presente invenzione.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, lo snodo intermedio è disposto, in uso, in posizione inferiore rispetto ad un asse di assialsimmetria X dell’asta. Tale scostamento permette alle due porzioni di asta di essere allineate, o quasi allineate, quando le gambe sono in posizione distesa, con una conseguente massimizzazione della resistenza agli sforzi. Inoltre ciò permette vantaggiosamente rotazioni superiori ai 90°, fino a quasi 180°, tra le due porzioni di asta, senza che vi sia interferenza tra di esse.
In alcune forme di realizzazione, le porzioni di asta definiscono rispettive superfici di riscontro configurate in maniera tale che quando sono entrano in contatto l’una con l’altra a seguito della rotazione delle porzioni di asta attorno allo snodo sia definita una posizione di fine corsa in cui le porzioni di asta sono leggermente disallineate in direzione opposta rispetto a quello determinata dal movimento delle gambe anteriori dalla posizione distesa alla posizione retratta.
In questo modo viene evitato che le aste, quando le gambe sono distese, si trovino in una posizione instabile, in quanto il disallineamento, che può essere ad esempio dell’ordine di 1-5° permette di far sì che il peso che grava sull’asta non la solleciti a ruotare in direzione di chiusura delle gambe.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’asta comprende una parte telescopica associata ai mezzi di regolazione dell’estensione longitudinale in maniera tale da poter essere bloccata in una o più posizioni desiderate permettendo quindi di adottare le differenti configurazioni per il paziente in maniera semplice e ben controllabile.
In base ad un altro aspetto dell’invenzione, la porzione estensibile dell’asta presenta estensione longitudinale almeno doppia rispetto all’altra porzione dell’asta. Preferibilmente, la distanza tra la posizione in corrispondenza della quale l’asta è incernierata alle gambe ed il suolo è pari ad almeno il doppio della distanza tra detta posizione intermedia ed il punto di incernieramento delle gambe anteriori.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, le gambe anteriori comprendono un tratto rettilineo ed un tratto ricurvo all’indietro e l’asta è connessa o in corrispondenza del tratto rettilineo o in corrispondenza di una zona di transizione tra il tratto rettilineo e quello ricurvo.
Tali caratteristiche contribuiscono ciascuna a realizzare un cinematismo particolarmente efficace ed ottimizzare le forze necessarie alla chiusura delle gambe e gli sforzi durante tale operazione.
Secondo un’ulteriore aspetto, l’invenzione si riferisce anche ad un dispositivo di sblocco rotazione delle gambe per un dispositivo di trasporto per pazienti ed al dispositivo di trasporto comprendente lo stesso. Tale dispositivo preferibilmente agisce su un comando di rotazione che l’operatore può operare allo scopo di consentire la rotazione delle gambe in specifiche condizioni operative che, tipicamente, sono rappresentate dal caricamento della dispositivo su una superficie di caricamento di un’ambulanza o altro mezzo.
Nello specifico l’invenzione si riferisce in base a questo aspetto ad un dispositivo di trasporto per pazienti comprendente un telaio principale che definisce un piano di carico per un paziente, una coppia di gambe anteriori ed un coppia di gambe posteriori girevolmente connesse al telaio principale in corrispondenza di un rispettivo punto di incernieramento in maniera tale da poter essere disposte in una posizione distesa, destinata a supportare il telaio principale a distanza dal suolo, ed in una posizione retratta, in cui le gambe sono disposte adiacenti al telaio principale e comprendente ulteriormente un comando di rotazione configurato in maniera tale che le gambe anteriori possano eseguire un movimento di rotazione idoneo a portarle in posizione retratta a seguito dell’attivazione del comando di rotazione ed un dispositivo di sblocco rotazione delle gambe che include mezzi di rilevamento per rilevare il sollevamento delle gambe anteriori dal suolo operativamente connessi con il comando di rotazione in maniera tale per cui il movimento di rotazione sia consentito unicamente quando le gambe anteriori sono sollevate dal suolo.
Preferibilmente, i mezzi di rilevamento comprendono un supporto mobile al quale sono incernierate dette gambe anteriori e configurato in maniera tale da spostarsi tra una prima ed una seconda posizione a seguito del sollevamento delle gambe anteriori, il supporto mobile essendo atto a riscontrare un’asta di comando a seguito dello spostamento tra la prima e la seconda posizione in maniera tale da generare l’attivazione del comando di rotazione.
Altre caratteristiche preferite dell’invenzione sono più in generale definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi esempi di realizzazione illustrati, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui: le figure da 1A ad 1D sono viste laterali del dispositivo per il trasporto di pazienti secondo la presente invenzione in varie configurazioni operative;
le figure da 2A a 2D sono viste laterali di un asta che connette le gambe anteriori ed il telaio del dispositivo secondo la presente invenzione rispettivamente nelle configurazioni corrispondenti alle figure da 1A ad 1D;
le figure 3 e 4 sono viste laterali rispettivamente del dispositivo nel suo complesso e dell’asta in un’ulteriore configurazione operativa; la figura 5 è una vista dall’alto del dispositivo secondo la presente invenzione;
le figure 6A, 7A e 6B, 7B sono viste prospettiche ed un relativo dettaglio di un dispositivo di sblocco rotazione che consente selettivamente di consentire e impedire la rotazione delle gambe del dispositivo di trasporto dell’invenzione, rispettivamente in una condizione attivata e disattivata;
le figure 8A, 9A e 8B, 9B sono viste laterali ed un relativo dettaglio del dispositivo di sblocco rotazione rispettivamente in una condizione attivata e disattivata; e
le figure 10A e 10B sono due viste laterali che illustrano il dispositivo di sblocco rotazione delle figure precedenti durante le fasi di carico su un’ambulanza.
Con riferimento inizialmente alla figura 1, un dispositivo per il trasporto di pazienti è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 100. Si noti che seppur a seguire l’invenzione sia illustrata con riferimento ad una barella, il dispositivo potrà essere anche rappresentato da una sedia per il trasporto di pazienti oppure ancora da altre soluzioni simili.
Preferibilmente, il dispositivo 100 comprende un telaio principale 1 che definisce un piano di carico 10 sul quale viene caricato un paziente. Il piano di carico 10, visibile nelle figure 1A-1D ma non visibile in figura 6 in cui il dispositivo 100 è illustrato dall’alto, può essere formato da un superficie opportunamente sagomata sulla quale viene adagiato il paziente.
Con riferimento nuovamente alle figure 1A-1D, il dispositivo 100 comprende inoltre una coppia di gambe anteriori 2 ed un coppia di gambe posteriori 3 girevolmente connesse al telaio principale 1 in corrispondenza di un rispettivo punto di incernieramento 20, 30.
Sarà apprezzato che nel contesto della presente invenzione, le direzioni anteriore e posteriore saranno identificate in base alla direzione di caricamento del dispositivo in un’ambulanza, o su altra superficie di caricamento 200, sia questa fissa o mobile. In particolare, il caricamento avrà luogo spingendo la parte anteriore del dispositivo verso la superficie di caricamento.
Preferibilmente, in corrispondenza della porzione posteriore del dispositivo 100 è presente un’impugnatura 7, ad esempio formata da una maniglia, come ad esempio illustrato in figura 5, che consente di afferrare il dispositivo allo scopo di spingerlo durante il caricamento o di tirarlo per l’azione opposta di scaricamento. In forme di realizzazione preferite, il dispositivo 100 può inoltre provvisto di una porzione di caricamento 71 configurata per essere ricevuta in appoggio sulla superficie 200 dell’ambulanza. In alcune forme di realizzazione, la porzione di caricamento 71 è definita da ruote montate su una estensione ricurva verso il basso 72 del telaio 1.
Sempre con riferimento alla figura 1A, le gambe, preferibilmente provviste di ruote in corrispondenza della loro estremità opposta a quella di incernieramento, possono essere fatte ruotare, secondo modalità che saranno illustrate n maggiore dettaglio a seguire, in maniera tale da poter essere disposte in una posizione distesa, destinata a supportare il telaio principale 1 a distanza dal suolo S, ed in una posizione retratta, in cui le gambe 2, 3 sono disposte adiacenti al telaio principale 1, rendendolo così idonee al caricamento.
Sarà infatti apprezzato che in quest’ultima configurazione le ruote non ostacoleranno il posizionamento del dispositivo al di sopra della superficie di caricamento 200, permettendo il fissaggio, o più in generale l’appoggio, del telaio 1 alla superficie stessa.
Le gambe anteriori 2 sono inoltre vincolate al telaio tramite un’asta 4 che si estende tra una posizione longitudinalmente intermedia delle gambe anteriori stesse. In altre parole, l’asta è girevolmente connessa alle gambe anteriori 2 tra il punto di incernieramento 20 e la ruota 21 sulla quale la gamba 2 appoggia al suolo.
Preferibilmente, la distanza tra il punto di collegamento dell’asta 4 alle gambe 2 ed il suolo S è pari ad almeno il doppio della distanza tra tale punto ed il punto di incernieramento 20.
In base ad un’ulteriore aspetto dell’invenzione, le gambe anteriori 2 comprendono un tratto rettilineo 22 ed una tratto ricurvo all’indietro 23, ovverosia verso la parte posteriore del dispositivo 100.
In forme di realizzazione preferite, la posizione in corrispondenza della quale l’asta 4 è connessa alle gambe 2 è collocata sul tratto rettilineo 22 o, in alternativa, in corrispondenza di una zona di transizione tra il tratto rettilineo 22 ed il tratto ricurvo 23.
Come si può osservare dalla figura 1A, quando il piano di carico è in posizione orizzontale l’asta è inclinata rispetto a tale direzione formando un l’angolo α preferibilmente compreso tra 20 e 40°.
In alcune forme di realizzazione, le gambe sono tra loro collegate tramite una trave trasversale, non visibile in figura, a metà della quale è vincolata l’asta 4. In questo modo è possibile disporre l’asta 4 in corrispondenza di un asse di simmetria longitudinale del telaio 1 o, più in generale, del dispositivo 100.
Come si può sempre osservare dalla figura 1A, l’altra estremità dell’asta 4 è connessa al telaio principale 1, preferibilmente in posizione posteriore rispetto al punto di incernieramento 20 delle gambe anteriori 2 e, ancora più preferibilmente, attorno ad un asse di rotazione B coincidente con l’asse di rotazione delle ruote posteriori 3 attorno al loro punto di incernieramento 30.
Con riferimento ora anche alle figure 2A-2D, l’asta 4 del dispositivo della presente invenzione comprende uno snodo intermedio 43 configurato per consentire l’articolazione di due rispettive porzioni 41, 42 che formano l’asta 4 attorno ad un asse C sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione A, B delle gambe 2, 3.
La presenza dello snodo 43 permette pertanto di definire un meccanismo a quadrilatero, tramite il quale viene guidato lo spostamento della gamba anteriore tra la posizione distesa, illustrata in figura 1A, e la posizione retratta. Le figure da 1A ad 1D illustrano lo spostamento della gamba anteriore dalla posizione distesa ad una configurazione intermedia, assunta durante il caricamento sul dispositivo sulla superficie 200.
In particolare, la gamba viene sollecitata verso la posizione retratta a seguito del contatto con una parte dell’ambulanza, determinando la rotazione dell’asta 4 attorno allo snodo 23.
Sarà tuttavia apprezzato che in una forma di realizzazione preferita della presente invenzione quando il dispositivo è aperto, ovverosia con le gambe in posizione distesa, le porzioni di asta 41, 42 riscontrano su rispettive definiscono rispettive superfici di riscontro 41A, 42A che, quando a contatto l’una con l’altra, impediscono ulteriori oscillazioni dello snodo in uno dei versi di rotazione.
Vantaggiosamente, le superfici 41A e 42A sono configurate in maniera tale che quando entrano in contatto l’una con l’altra le porzioni di asta 41 e 42 siano tra loro leggermente disallineate in direzione opposta rispetto a quella determinata dal movimento delle gambe anteriori 2 dalla posizione distesa alla posizione retratta. Nel contesto della presente invenzione, le porzioni saranno considerate leggermente disallineate preferibilmente nel caso in cui la direzione del loro sviluppo longitudinale formi un angolo β compreso tra 1 e 5°.
Con riferimento ora in particolare ala figura 2A, in una forma di realizzazione preferita, lo snodo intermedio 43 è disposto in posizione inferiore rispetto all’asse di assialsimmetria X dell’asta 4 così da permettere la rotazione relativa delle due porzioni di asta secondo quanto illustrato nelle figure 2B, 2C e 2D.
Con riferimento ora anche alle figure 3 e 4, il dispositivo secondo la presente invenzione prevede la possibilità di allungare l’asta 4 che, in base ad un aspetto preferito dell’invenzione, presenta appositi mezzi di regolazione 5 della sua estensione longitudinale.
A tale scopo le porzioni di asta comprendono preferibilmente una porzione estendibile 41 che include una parte telescopica 44 associata ai mezzi di regolazione 5 in modo tale da poter consentire il bloccaggio della parte telescopica 44 in più posizioni longitudinali. A titolo esemplificativo, sono illustrate due differenti posizioni di bloccaggio e corrispondenti estensioni dell’asta nelle figure 2A e 4.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la porzione estensibile 41 è articolata al telaio principale 1 e, preferibilmente, presenta estensione longitudinale almeno doppia rispetto alla porzione di asta 42 ad asse articolata. Questo consente infatti di ottenere una distribuzione ottimale dei componenti mobili della struttura razionalizzando gli ingombri.
Vantaggiosamente, la una porzione estendibile 41 può essere sollecitata in allungamento così da realizzare l’apertura automatica della gamba anteriore 2 quando scaricata dalla superficie 200.
Preferibilmente, ciò è ottenuto collocando il centro di rotazione della ruota anteriore 21 in posizione più avanzata rispetto al punto di incernieramento 20 della gamba anteriore 2. In altre parole, come illustrato in figura 1A, è prevista una distanza d tra l’asse di rotazione della ruota 21 ed il punto di incernieramente 20, con l’asse di rotazione della ruota 21 più vicino all’estremità anteriore della barella.
Preferibilmente, il dispositivo comprende inoltre mezzi di blocco 6 destinati a consentire il bloccaggio dell’asta estensibile 41 in una o più posizioni di allungamento longitudinale, ad esempio formati da un serie di sedi su cui si può impegnare un relativo perno mobile.
Secondo una forma di realizzazione preferita, può anche essere previsto un dispositivo di comando remoto, non illustrato in figura. dei mezzi di blocco 6, preferibilmente collocato in corrispondenza dell’impugnatura del dispositivo.
In alternativa ad un sistema puramente meccanico come quello illustrato nel presente esempio di realizzazione, potrà anche essere previste soluzioni in cui l’azione di allungamento e/o accorciamento dell’asta 41 può aver luogo tramite un meccanismo elettricamente o idraulicamente assistito.
Secondo un ulteriore aspetto, il dispositivo di trasporto 100 comprendente anche un sistema per impedire la rotazione accidentale delle gambe anteriori 2 o comunque nei casi in cui vi possa essere una situazione di pericolo per il paziente.
Preferibilmente, tale sistema prevede l’utilizzo di un dispositivo di sblocco rotazione 8 delle gambe che comprende mezzi di rilevamento 80 per rilevare il sollevamento delle gambe anteriori 2 dal suolo S.
Sarà infatti apprezzato che può essere presente un comando di rotazione 9 configurato in maniera tale che le gambe anteriori 2 possano eseguire un movimento di rotazione idoneo a portarle in posizione retratta a seguito dell’attivazione del comando di rotazione 9 stesso. Il comando 9 è solo parzialmente illustrato nelle figure e può includere una leva associata ad un cavo, o altro sistema analogo, che consente di sbloccarle da una posizione di blocco secondo modalità che saranno descritte in maggiore dettaglio a seguire.
Come sopra accennato, i mezzi di rilevamento 80 sono configurati per rilevare quando le gambe anteriori 2 sono sollevate dal suolo S, e sono operativamente connessi con il comando di rotazione 9 in maniera tale per cui il movimento di rotazione delle gambe 2 sia consentito unicamente quando la condizione suddetta delle gambe anteriori 2 è realizzata.
In un esempio preferito di realizzazione, illustrato nelle figure 7A e 7B, i mezzi di rilevamento 80 comprendono un supporto mobile 81 al quale sono incernierate le gambe anteriori 2. Il supporto mobile 81 è configurato in maniera tale da spostarsi tra una prima ed una seconda posizione a seguito del sollevamento di dette gambe anteriori 2.
Quando il supporto mobile 81 passa tra la prima e la seconda posizione entra in contatto con un’asta di comando 82, provocandone lo spostamento e generando l’attivazione di detto comando di rotazione 9. A tale scopo, l’asta di comando 82 può essere collegata al comando di rotazione 9 tramite il relativo cavo che agisce su un meccanismo che blocca il funzionamento del comando di rotazione 9. Nel caso precedentemente illustrato in cui il comando di rotazione comprende una leva, il cavo del comando di rotazione può spostare un perno, non illustrato in figura, a seconda della posizione del quale la leva è libera di ruotare o meno.
In alcune forme di realizzazione, il supporto mobile 81 è scorrevole all’interno di un’asola 83 che, preferibilmente, si sviluppa in direzione prevalentemente verticale. Come si può osservare dalle figura da 6A a 9B, l’asola 83 può essere formata un telaio 1, ad esempio in corrispondenza della zona nella quale sono incernierate le gambe anteriori 2.
Il funzionamento del dispositivo di sblocco rotazione 8 sarà quindi descritto a seguire in relazione alle figure 10A e 10B.
Quando il dispositivo di trasporto 100 è appoggiato al suolo, il peso del telaio 1 e del paziente trasportato sollecita il supporto mobile 81 in maniera tale che sia posizionato nella parte superiore dell’asola 83. In tale prima posizione, il supporto mobile 81 sollecita l’asta di comando 82 in una posizione tale per cui il comando di rotazione 9 è disabilitato. In altre parole, l’operatore non potrà agire sul comando di rotazione 9 per far ruotare le gambe anteriori 2. Ad esempio ciò può essere realizzato prevedendo che il comando di rotazione sia collocato in corrispondenza dell’impugnatura 7 del dispositivo di trasporto e che questo agisca su uno sblocco, o in alternativa su un sistema motorizzato, per la rotazione delle gambe anteriori.
Quando invece la ruota 21 collegata alla gamba anteriore 2 è sollevata dal suolo, come nella condizione di figura 10B, il supporto mobile 81 si abbassa, spinta dal peso della gamba stessa o eventualmente sollecitata dall’azione di un elemento elastico 84, raggiungendo la posizione inferiore dell’asola 83. In tale posizione l’asta di comando 82 viene spostata in una seconda posizione, meglio visibile nella figura 9B, in cui il comando di rotazione 9 è attivo ed è possibile azionare in rotazione le gambe anteriori 2.
In questa posizione, in base all’esempio precedentemente illustrato, il cavo del comando di rotazione 9 viene spostato in maniera tale da consentire l’azionamento della leva. È comunque evidente che l’utilizzo del cavo è puramente esemplificativo e potranno essere previste numerose altre soluzioni idonea a rendere la rotazione delle gambe dipendente dal sollevamento della gamba dal suolo.
Deve quindi essere osservato che quando il dispositivo di trasporto viene caricato sull’ambulanza, la porzione di caricamento 71 viene ricevuta in appoggio sulla superficie 200, sollevando il telaio 1 e producendo lo spostamento verso il basso delle gambe anteriori 2 e del relativo supporto mobile 81, come illustrato in figura 10B.In tale configurazione pertanto, come precedentemente illustrato, le gambe 2 possono essere ruotate e il dispositivo di trasporto 100 caricato sull’ambulanza.
Tale soluzione si rivela inoltre particolarmente vantaggiosa in quanto il dispositivo di sblocco rotazione 8 consente anche di impedire la rotazione delle gambe 2 nel caso in cui non vi sia un posizionamento corretto del dispositivo 100 rispetto al piano di carico dell’ambulanza, ad esempio perché il dispositivo 100 è al di sopra di un gradino.
Si apprezzerà che un dispositivo di trasporto così realizzato permette di ottenere un rapido ed efficace caricamento su una relativa superficie di caricamento senza pregiudicare la possibilità di collocare anche in diverse configurazioni di trasporto il paziente.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) comprendente un telaio principale (1) che definisce un piano di carico (10) per un paziente, una coppia di gambe anteriori (2) ed un coppia di gambe posteriori (3) girevolmente connesse a detto telaio principale (1) in corrispondenza di un rispettivo punto di incernieramento (20, 30) in maniera tale da poter essere disposte in una posizione distesa, destinata a supportare il telaio principale (1) a distanza dal suolo (S), ed in una posizione retratta, in cui dette gambe (2, 3) sono disposte adiacenti al telaio principale (1), e comprendente ulteriormente un’asta (4) connessa in maniera girevole in corrispondenza di opposte estremità rispettivamente al telaio principale (1), in posizione posteriore rispetto al punto di incernieramento (20) delle gambe anteriori (2), e a dette gambe anteriori (2), in corrispondenza di una loro posizione longitudinalmente intermedia, caratterizzato dal fatto che detta asta (4) comprende uno snodo intermedio (43) configurato per consentire l’articolazione di due rispettive porzioni (41, 42) di detta asta (4) attorno ad un asse (C) sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione (A, B) delle gambe (2, 3) e dal fatto che detta asta (4) presenta mezzi di regolazione (5) della sua estensione longitudinale.
  2. 2. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente un comando di rotazione (7) configurato in maniera tale che dette gambe anteriori (2) possano eseguire un movimento di rotazione idoneo a portarle in posizione retratta a seguito dell’attivazione di detto comando di rotazione (7) ed un dispositivo di sblocco rotazione (8) delle gambe che include mezzi di rilevamento (80) per rilevare il sollevamento delle gambe anteriori (2) dal suolo (S) operativamente connessi con detto comando di rotazione (7) in maniera tale per cui detto movimento di rotazione sia consentito unicamente quando le gambe anteriori (2) sono sollevate dal suolo (S).
  3. 3. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di rilevamento (80) comprendono un supporto mobile (81) al quale sono incernierate dette gambe anteriori (2) e configurato in maniera tale da spostarsi tra una prima ed una seconda posizione a seguito del sollevamento di dette gambe anteriori (2) detto supporto mobile (81) essendo atto a riscontrare un’asta di comando (82) a seguito dello spostamento tra detta prima e detta seconda posizione in maniera tale da generare l’attivazione di detto comando di rotazione (7).
  4. 4. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto snodo intermedio (43) è disposto, in uso, in posizione inferiore rispetto ad un asse di assialsimmetria (X) dell’asta (4).
  5. 5. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette porzioni di asta (41, 42) definiscono rispettive superfici di riscontro (41A, 42A) configurate in maniera tale che quando entrano in contatto l’una con l’altra a seguito della rotazione delle porzioni di asta (41, 42) attorno allo snodo (43) sia definita una posizione di fine corsa in cui le porzioni di asta sono leggermente disallineate in direzione opposta rispetto a quella determinata dal movimento delle gambe anteriori (2) dalla posizione distesa alla posizione retratta.
  6. 6. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta asta (40) è connessa al telaio principale (10) attorno ad un asse di rotazione (B) coincidente con l’asse di rotazione delle ruote posteriori (3).
  7. 7. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette porzioni di asta comprendono una porzione estendibile (41) che include una parte telescopica (44) associata a detti mezzi di regolazione (5) in maniera tale da poter essere bloccata in una o più posizioni longitudinali.
  8. 8. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo la rivendicazione 7, in cui detta porzione estensibile (41) è articolata al telaio principale (1).
  9. 9. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui detta porzione estensibile (41) presenta estensione longitudinale almeno doppia rispetto alla porzione di asta (42) ad asse articolata.
  10. 10. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui detta una porzione estendibile (41) è sollecitata in allungamento.
  11. 11. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente mezzi di blocco (6) di detti mezzi di regolazione (5) che consentono il bloccaggio di detta asta estensibile (41) in una o più posizioni di allungamento longitudinale, ed un dispositivo di comando remoto collocato in corrispondenza di un’impugnatura del dispositivo per il trasporto di pazienti (100).
  12. 12. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette gambe anteriori (2) comprendono un tratto rettilineo (22) ed un tratto ricurvo all’indietro (23), detta posizione longitudinalmente intermedia in corrispondenza della quale l’asta (4) è connessa essendo posizionata sul tratto rettilineo (22) o in corrispondenza di una zona di transizione tra detto tratto rettilineo (22) e detto tratto ricurvo (23).
  13. 13. Dispositivo per il trasporto di pazienti (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la distanza tra detta posizione longitudinalmente intermedia in corrispondenza della quale è connessa l’asta (4) ed il suolo (S) su cui è supportato il dispositivo è pari ad almeno il doppio della distanza tra detta posizione longitudinalmente intermedia ed il punto di incernieramento (20) delle gambe anteriori (2).
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