IT201800010839A1 - Apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico - Google Patents

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Giampietro Fabbri
Matteo Greppi
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Univ Bologna Alma Mater Studiorum
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“APPARATO DI SUPPORTO E RAFFREDDAMENTO DI UN PANNELLO FOTOVOLTAICO”
La presente invenzione ha per oggetto un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico, un metodo per realizzare un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico e un metodo per installare un apparato di supporto e raffreddamento su un pannello fotovoltaico.
È noto che le celle fotovoltaiche, quando esposte ad una radiazione solare elevata per un tempo considerevole, possono raggiungere temperature molto alte, che portano ad una riduzione dell’efficienza di produzione e, alternate alle basse temperature a cui le celle sono sottoposte nei periodi di non irraggiamento, causano una veloce degradazione delle celle stesse. Dunque, si rendono necessari sistemi di raffreddamento delle celle fotovoltaiche, che asportino calore dalle celle nei periodi di elevata radiazione solare.
Nel campo del raffreddamento delle celle fotovoltaiche, sono noti sistemi di raffreddamento termoelettrici, che sfruttano le proprietà termoelettriche dei materiali semiconduttori. Infatti, una corrente elettrica che scorre attraverso un conduttore elettrico produce un trasferimento di calore; questo fenomeno è noto come “effetto Peltier”. E’ inoltre noto il fenomeno opposto, detto “effetto Seebeck”, secondo il quale i materiali conduttori e semiconduttori elettrici, se sottoposti ad un gradiente di temperatura tra rispettivi capi, presentano una differenza di potenziale elettrico a detti capi, e detta differenza di potenziale genera una corrente elettrica.
È noto dai documenti brevettuali US2016/0268967A1, DE102008009979A1 e US2011/0155214A1 l’impiego di celle di Peltier per raffreddare le celle fotovoltaiche di un pannello solare. Una comune cella di Peltier è formata da una pluralità di coppie di materiali semiconduttori; i materiali semiconduttori sono collegati tra loro, su una faccia superiore e su una faccia inferiore, da rispettive lamelle di rame, a formare un circuito elettrico.
Il documento brevettuale US2011/0155214A1 descrive un sistema di raffreddamento per un pannello fotovoltaico comprendente una pluralità di celle di Peltier aventi una prima faccia a contatto con le celle fotovoltaiche e una seconda faccia a contatto con uno scambiatore di calore (in questo caso, ad alette), che scambia calore con un fluido.
Il sistema richiede di realizzare via cavo i collegamenti elettrici. Inoltre, poiché si compone di un primo strato di celle di Peltier ed un secondo strato di alette di raffreddamento, comporta elevati costi, pesi ed ingombri. Un sistema simile a quello del documento brevettuale US2011/0155214A1, con analoghi limiti e svantaggi, è citato nell’articolo scientifico “Techniques for enhancing and maintaining electrical efficiency of photovoltaic systems” degli autori Yesilyurt, Nasiri e Ozakin (IJNTR april 2018, pagina 50).
Il documento brevettuale DE102008009979A1 descrive un collettore solare configurato per essere lambito da un flusso di aria che scorre in un canale sottostante il collettore, per raffreddarlo.
Questo sistema sfrutta i fenomeni termoelettrici per generare una corrente elettrica. Ha un’efficienza limitata poiché la differenza di temperatura tra le opposte superfici delle celle di Peltier è piccola per via della bassa resistenza conduttiva delle celle stesse (attraverso cui passa il calore rimosso) in confronto all’alta resistenza convettiva tra superficie fredda e fluido refrigerante. Inoltre l’aria, in quanto gas, ha un coefficiente di scambio termico limitato, che limita l’efficienza di sottrazione di calore dal collettore e deve essere circolata mediante una ventola, che assorbe buona parte della potenza elettrica prodotta dal collettore, abbassando ulteriormente l’efficienza del sistema.
Il documento brevettuale US2016/0268967A1 mette a disposizione un sistema di raffreddamento per un pannello fotovoltaico comprendente una pluralità di termocoppie aventi una prima faccia a contatto con le celle fotovoltaiche e una seconda faccia a contatto con uno scambiatore di calore (per esempio, un condotto) in cui scorre un fluido di raffreddamento, che mantiene la seconda faccia a bassa temperatura. Le termocoppie sono tra loro interconnesse in serie mediante appositi collegamenti elettrici.
Il principale inconveniente di questo sistema è il fatto che il calore sottratto alle celle fotovoltaiche passa interamente attraverso le termocoppie. Ciò comporta o una riduzione dell’efficienza di scambio termico (se si progetta un’alta caduta di temperatura nelle termocoppie) o una riduzione dell’effetto Seebeck (se si progetta una bassa caduta di temperatura nelle termocoppie). Inoltre il sistema è di complessa realizzazione e installazione: infatti, è necessario realizzare, uno ad uno, i collegamenti elettrici via cavo tra le celle di Peltier; inoltre, è necessario realizzare un sistema di scambiatori complesso, per mantenere la seconda faccia delle celle a bassa temperatura. La complessità del sistema, includente sia le celle di Peltier sia lo scambiatore di calore, comporta inoltre elevati costi, nonché un elevato peso e ingombro della struttura.
Scopo del presente trovato è rendere disponibile un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico, un metodo per realizzare un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico e un metodo per installare un apparato di supporto e raffreddamento su un pannello fotovoltaico, che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
Detto scopo è pienamente raggiunto dall’apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico, dal metodo per realizzarlo e dal metodo per installarlo su un pannello fotovoltaico, oggetto del presente trovato, che si caratterizzano per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
In particolare, la presente descrizione mette a disposizione un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico. L’apparato include un raffreddatore, per raffreddare il pannello fotovoltaico. L’apparato include anche un generatore termoelettrico. Nell’apparato, il generatore termoelettrico è integrato con il raffreddatore.
In sintesi, i principali aspetti innovativi legati al presente apparato riguardano l’integrazione tra lo scambiatore di calore ed il generatore termoelettrico, l’indipendenza tra efficienza di scambio termico ed efficienza di generazione termoelettrica, perché solo parte del calore rimosso dal pannello attraversa le termocoppie, e l’utilizzo di un sistema ad incastri per realizzare i contatti elettrici, con conseguente riduzione del numero di viti e dell’ingombro del sistema, nonché semplificazione della realizzazione e dell’installazione.
In una forma realizzativa, l’apparato comprende una piastra di base. La piastra di base è configurata per appoggiare su un tetto o su un terreno. La piastra di base è preferibilmente piana.
In una forma realizzativa, l’apparato comprende una piastra sommitale. La piastra sommitale è configurata per supportare il pannello fotovoltaico. Il pannello fotovoltaico è operativamente appoggiato sulla piastra sommitale. Il pannello fotovoltaico è fissato alla piastra sommitale. La piastra sommitale è preferibilmente piana. La piastra sommitale è configurata per ricevere in appoggio il pannello fotovoltaico.
Il pannello fotovoltaico comprende una o più celle fotovoltaiche. Il pannello fotovoltaico è atto a generare (mediante le celle fotovoltaiche) una corrente elettrica primaria.
L’apparato comprende una struttura. In una forma realizzativa, la struttura è configurata per generare una corrente elettrica supplementare per effetto Seebeck. La corrente elettrica supplementare è una corrente continua.
La struttura è interposta tra la piastra di base e la piastra sommitale. La struttura è configurata per scambiare calore con il pannello fotovoltaico attraverso la piastra sommitale. Dunque, la struttura è in condizioni di scambio termico con la piastra sommitale.
La struttura definisce una termocoppia; ovvero, la struttura include una termocoppia. In una (preferita) forma realizzativa, la struttura definisce una pluralità di termocoppie.
La struttura include un primo elemento (o primo elemento di raffreddamento). Il primo elemento è realizzato in un primo materiale. Il primo materiale è elettricamente conduttivo. Il primo materiale ha un primo valore di coefficiente di Seebeck.
La struttura include un secondo elemento (o secondo elemento di raffreddamento). Il secondo elemento è realizzato in un secondo materiale. Il secondo materiale è elettricamente conduttivo. Il secondo materiale ha un secondo valore di coefficiente di Seebeck. Il secondo valore è diverso dal primo valore. Il secondo materiale è diverso dal primo materiale.
Il primo ed il secondo elemento sono elettricamente connessi. In particolare, il primo e il secondo elemento sono elettricamente connessi per formare detta termocoppia. Il primo e il secondo elemento sono connessi per permettere alla corrente elettrica supplementare di fluire ivi attraverso. Dunque, le tensioni prodotte dal primo e dal secondo elemento si sommano algebricamente.
In una (preferita) forma realizzativa, la struttura comprende una pluralità di primi elementi e una pluralità di secondi elementi, connessi in serie, per formare una successione di elementi. Ciascun (primo o secondo) elemento forma una termocoppia con l’elemento (primo o secondo) che lo precede e un’altra termocoppia con l’elemento (primo o secondo) che lo segue nella serie di elementi. Dunque, ogni termocoppia è formata uno di detti (primo o secondo) elemento e da un ulteriore elemento di detti (primo o secondo) elemento.
Le tensioni prodotte dal primo e dal secondo elemento si sottraggono (poiché sono percorsi dalla corrente in direzioni opposte) algebricamente. Preferibilmente, il primo valore di coefficiente di Seebeck del primo materiale è positivo e il secondo valore di coefficiente di Seebeck del secondo materiale è negativo (o positivo e molto più basso del valore del primo coefficiente di Seebeck), o viceversa; in questo modo, la tensione complessiva, data dalla somma algebrica (ovvero dalla sottrazione) delle tensioni prodotte dal primo e dal secondo elemento, sarà data dalla somma dei valori assoluti delle tensioni prodotte dal primo elemento e dal secondo elemento.
Dunque, l’apparato permette di raffreddare il pannello fotovoltaico e, al contempo, produrre una corrente elettrica supplementare, che aumenta l’efficienza di conversione dell’energia solare in energia elettrica del sistema. Infatti, l’effetto Seebeck si verifica all’interno dello stesso scambiatore di calore che funge da supporto e raffreddamento delle celle fotovoltaiche.
In una forma realizzativa, il primo elemento e il secondo elemento includono superfici delimitanti un canale per il passaggio di un fluido di raffreddamento. Il fluido di raffreddamento, percorrendo il canale, lambisce il primo e il secondo elemento, raffreddandoli. Dunque, la struttura costituisce uno scambiatore di calore configurato per dissipare calore estratto dal pannello fotovoltaico.
Il primo e il secondo elemento sono quindi configurati per asportare calore dalla piastra sommitale (per conduzione) e per dissiparlo (per convezione) attraverso il canale, in cui passa il fluido di raffreddamento che lambisce il primo e il secondo elemento.
Ciascuno di detti primo e secondo elemento ha una porzione calda, in condizioni di scambio termico con la piastra sommitale, e una porzione fredda. Il gradiente di temperatura tra la porzione calda e la porzione fredda è mantenuto dal passaggio del fluido di raffreddamento nel canale. Grazie al gradiente di temperatura, il primo e il secondo elemento tra loro connessi a formare una termocoppia generano la corrente elettrica supplementare, per effetto Seebeck.
In una forma realizzativa, il primo e il secondo elemento sono in condizioni di scambio termico con la piastra di base. In particolare, ciascuno di detti primo e secondo elemento ha una porzione fredda in condizioni di scambio termico con la piastra di base. In questo modo, il gradiente di temperatura tra la porzione calda (in scambio termico con la piastra sommitale) e quella fredda è mantenuto da un effetto sinergico di conduzione verso la piastra di base e convezione verso il fluido che scorre nel canale.
In una forma realizzativa, il primo e il secondo elemento sono a contatto (diretto o indiretto) con la piastra di base.
In una forma realizzativa, ciascuno di detti primo e secondo elemento include una base. In una forma realizzativa, ciascuno di detti primo e secondo elemento include un’aletta. In una forma realizzativa, ciascuno di detti primo e secondo elemento include una sommità. L’aletta è allungata tra la base e la sommità.
In una forma realizzativa, ciascuno di detti primo e secondo elemento ha la base a contatto (diretto o indiretto) con la piastra di base e/o la sommità a contatto (diretto o indiretto) con la piastra sommitale.
In una forma realizzativa, il primo elemento ha la base a contatto (diretto o indiretto) con la piastra di base. In una forma realizzativa, il secondo elemento ha la sommità a contatto (diretto o indiretto) con la piastra sommitale.
In una forma realizzativa, il secondo elemento ha la base a contatto (diretto o indiretto) con la piastra di base. In una forma realizzativa, il primo elemento ha la sommità a contatto (diretto o indiretto) con la piastra sommitale.
In una forma realizzativa, la distanza tra la base e la sommità di ciascuno di detti primo e secondo elemento è almeno 20 volte maggiore di uno spessore della rispettiva aletta. In una forma realizzativa, la distanza tra la base e la sommità di ciascuno di detti primo e secondo elemento è almeno 15 (o 10) volte maggiore di uno spessore della rispettiva aletta. In una forma realizzativa, la distanza tra la base e la sommità di ciascuno di detti primo e secondo elemento è almeno 25 (o 30) volte maggiore di uno spessore della rispettiva aletta. In questo modo, l’aletta è sufficientemente sottile da avere un’elevata superficie di scambio termico con il fluido che passa nel canale, per assicurare una buona dispersione del calore. Inoltre, la distanza tra base e sommità è sufficientemente lunga da avere un elevato gradiente termico tra la base e la sommità, utile all’effetto Seebeck.
In una forma realizzativa, la base del primo elemento è connessa alla base del secondo elemento. In una forma realizzativa, la sommità del primo elemento è isolata elettricamente dalla sommità del secondo elemento. Dunque, il primo e il secondo elemento sono elettricamente connessi in serie mediante le rispettive basi.
In una forma realizzativa, la sommità del primo elemento è connessa alla sommità del secondo elemento. In una forma realizzativa, la base del primo elemento è isolata elettricamente dalla base del secondo elemento. Dunque, il primo e il secondo elemento sono elettricamente connessi in serie mediante le rispettive sommità.
La corrente elettrica supplementare fluisce dal primo elemento al secondo elemento o viceversa. La corrente elettrica percorre il primo elemento in una prima direzione (dalla base alla sommità, o viceversa) e il secondo elemento in una seconda direzione, opposta alla prima direzione.
In una forma realizzativa, l’aletta del primo elemento è distanziata dall’aletta del secondo elemento. In una forma realizzativa, detto canale per il passaggio del fluido di raffreddamento è parzialmente delimitato da una prima superficie dell’aletta del primo elemento, detta prima superficie essendo rivolta verso l’aletta del secondo elemento, e da una seconda superficie dall’aletta del secondo elemento, detta seconda superficie essendo rivolta verso l’aletta del primo elemento.
Dunque, il fluido di raffreddamento passando nel canale lambisce rispettive superfici di rispettive alette del primo e del secondo elemento. In una forma realizzativa, l’apparato comprende una pluralità di primi elementi e una pluralità di secondi elementi (ovvero una pluralità di termocoppie). Detti primi elementi e secondi elementi (ovvero dette termocoppie) sono disposti in successione secondo una fila.
In detta fila, i primi elementi della pluralità di primi elementi sono alternati ai secondi elementi della pluralità di secondi elementi. Così, ciascun primo elemento è adiacente ad un rispettivo secondo elemento precedente e ad un rispettivo secondo elemento successivo. Dunque, l’apparato comprende una pluralità di termocoppie, ciascuna formata da un rispettivo primo elemento e un rispettivo secondo elemento.
In una forma realizzativa, ciascun primo elemento della pluralità di primi elementi ha la sommità connessa alla sommità del secondo elemento precedente e la base connessa alla base del secondo elemento successivo. Dunque, preferibilmente, le termocoppie sono tra loro collegate in serie; in questo modo, le tensioni prodotte dalle termocoppie si sommano; e un’unica corrente supplementare percorre tutte le termocoppie della fila. In particolare, la corrente supplementare percorre i primi i elementi di tutte le termocoppie in una prima direzione (dalla base alla sommità, o viceversa) e tutti i secondo elementi delle termocoppie in una seconda direzione, opposta alla prima.
In una forma realizzativa, l’apparato comprende una pluralità di canali. In una forma realizzativa, ciascun canale è delimitato da un rispettivo primo elemento e da un rispettivo secondo elemento, tra loro adiacenti in detta fila. Preferibilmente, i canali per raffreddare gli elementi della fila sono tra loro connessi in parallelo.
In una forma realizzativa, detti primi elementi e secondi elementi di dette rispettive pluralità sono disposti secondo una pluralità di file. In una forma realizzativa preferita, le file sono tra loro connesse elettricamente in serie. In una forma realizzativa, le file sono tra loro connesse elettricamente in parallelo.
Preferibilmente, le file sono tra loro affiancate e i canali per il passaggio del fluido di raffreddamento delle diverse file sono tra loro connessi in serie (si intende qui una connessione di fluido). In questo modo, si ha una pluralità di canali ciascuno dei quali lambisce una rispettiva termocoppia di ciascuna fila.
Dunque, l’apparato è realizzato secondo una struttura modulare (composta di una pluralità di file, ciascuna comprendente una pluralità di termocoppie), che si può adattare facilmente a diverse dimensioni del pannello fotovoltaico.
Il calore rimosso dalle celle fotovoltaiche viene asportato in maggior parte per convezione, attraverso la parte superiore del canale, mentre, in minor parte, il calore asportato attraversa le alette e raggiunge la parte inferiore del canale stesso. Ciò garantisce efficienza di scambio termico, anche nel caso in cui le alette abbiano una scarsa conducibilità termica. In effetti, il fatto che le alette siano poco conduttive termicamente contribuisce a determinare un’elevata differenza di temperatura (ad esempio almeno 8°C, o preferibilmente almeno 10°C) nelle termocoppie (con forte effetto Seebeck), senza che si riduca sensibilmente l’efficienza di scambio termico.
In una forma realizzativa, il primo e il secondo materiale hanno dunque una conducibilità termica sufficiente da asportare calore dalla piastra sommitale, ma non troppo elevata, per far sì che si possa creare un gradiente di temperatura all’interno di ciascun elemento. In particolare, la conducibilità termica dell’elemento è maggiore della conducibilità termica del fluido di raffreddamento che scorre nel canale. In una forma realizzativa, il primo materiale e il secondo materiale hanno una conducibilità termica compresa tra 0,1 e 0,8 W/(mK).
In una forma realizzativa, il primo materiale include (ovvero è realizzato in) un primo polimero. In una forma realizzativa, il primo materiale include (ovvero è realizzato in) un secondo polimero. Il primo e il secondo polimero sono polimeri elettricamente conduttivi. Il primo polimero è diverso dal primo polimero. I polimeri hanno il vantaggio, rispetto ad altri materiali ad esempio metallici, di essere sicuri e di non essere nocivi e/o tossici.
Per esempio, il primo materiale e/o il secondo materiale possono includere uno o più dei seguenti polimeri: PEDOT:PSS o Poly(3,4-ethylenedioxythiophene) (noto anche col nome PH1000), che è processabile in acqua mediante l’utilizzo dell’agente ossidativo PSS (polistirene sulfonato) e presenta elevata conduttività elettrica, bassa densità, buona stabilità ambientale e facile sintesi; polianilina (PANI); polipirrolo (PPY) e suoi derivati.
Il fluido di raffreddamento, in una forma realizzativa, è un gas (o una miscela di gas). Ad esempio, il fluido di raffreddamento può essere aria. Il fluido di raffreddamento, in una forma realizzativa, è un liquido. Ad esempio, il fluido di raffreddamento può essere acqua.
In una forma realizzativa, il fluido di raffreddamento è non elettricamente conduttivo (ad esempio l’aria). In una forma realizzativa, il fluido di raffreddamento è elettricamente conduttivo; in questo caso, gli elementi sono rivestiti di una vernice elettricamente isolante.
In una forma realizzativa, l’apparato comprende un circolatore. Il circolatore è configurato per provvedere una circolazione forzata del fluido di raffreddamento nel canale (o nei canali). In una forma realizzativa nella quale il fluido di raffreddamento è gassoso, il circolatore è una ventola. In una forma realizzativa nella quale il fluido di raffreddamento è gassoso, il circolatore è una pompa.
In una forma realizzativa, l’apparato è configurato per provvedere una circolazione naturale del fluido di raffreddamento nel canale (o nei canali). L’apparato oggetto della presente descrizione, oltre ad essere utile a raffreddare il pannello solare e aumentarne l’efficienza, ha anche il vantaggio, quando montato su un tetto, di fungere da isolamento termico per il tetto; questo vantaggio è particolarmente evidente durante la stagione invernale.
La presente descrizione mette anche a disposizione un impianto fotovoltaico comprendente un pannello fotovoltaico e un apparato di supporto e raffreddamento del pannello fotovoltaico secondo uno o più degli aspetti della presente descrizione. In particolare, l’impianto può comprendere una pluralità di pannelli e una rispettiva pluralità di apparati di supporto e raffreddamento, in cui ciascun pannello è montato su un rispettivo apparato, o una pluralità di pannelli montati su uno stesso apparato di supporto e raffreddamento.
La presente descrizione mette anche a disposizione un metodo per realizzare un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di predisposizione di una piastra di base.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di predisposizione di una piastra sommitale.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di predisposizione di un primo elemento, realizzato in un primo materiale. Il primo materiale è elettricamente conduttivo ed ha un primo valore di coefficiente di Seebeck.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di predisposizione di un secondo elemento, realizzato in un secondo materiale. Il secondo materiale è elettricamente conduttivo ed ha un secondo valore di coefficiente di Seebeck, diverso dal primo valore.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di alloggiamento di detto primo elemento e secondo elemento tra la piastra di base e la piastra sommitale.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di connessione elettrica del primo elemento al secondo elemento. In questo modo, la corrente elettrica supplementare può fluire ivi attraverso. In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento e la fase di connessione elettrica coincidono. Infatti, nella fase di alloggiamento, il primo e il secondo elemento sono sistemati in modo tale che la corrente elettrica possa fluire ivi attraverso.
In una forma realizzativa, il primo elemento e secondo elemento includono superfici che, nella fase di alloggiamento, vengono sistemate distanziate per delimitare un canale per il passaggio di un fluido di raffreddamento. Dunque, la struttura costituisce uno scambiatore di calore configurato per estrarre calore dal pannello fotovoltaico e dissiparlo.
In una forma realizzativa, ciascuno di detti primo e secondo elemento include una base, una sommità e un’aletta, allungata tra la base e la sommità.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di fissaggio della piastra di base ad un telaio.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di appoggio della base del primo elemento a contatto con la (o sulla) piastra di base.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di incastro della base del secondo elemento alla base del primo elemento. In una forma realizzativa, la base del primo elemento ha una cavità nella quale viene inserito un cuneo (ovvero una sporgenza) della base del secondo elemento. In una forma realizzativa, la base del primo elemento ha un cuneo (ovvero una sporgenza) che viene inserita in una cavità della base del secondo elemento. L’incastro costituisce una connessione elettrica tra gli elementi. Preferibilmente, l’incastro è realizzato a pressione.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di incastro della sommità del secondo elemento alla sommità del primo elemento. In una forma realizzativa, la sommità del primo elemento ha una cavità nella quale viene inserito un cuneo (ovvero una sporgenza) della sommità del secondo elemento. In una forma realizzativa, la sommità del primo elemento ha un cuneo (ovvero una sporgenza) che viene inserita in una cavità della sommità del secondo elemento.
In una forma realizzativa, dette fasi di incastro avvengono simultaneamente. In una forma realizzativa, dette fasi di incastro comprendono una movimentazione del secondo elemento (o dei secondi elementi) lungo una direzione verticale, dall’altro verso il basso. Per direzione verticale, si intende una direzione perpendicolare alla piastra di base (e alla piastra sommitale).
In una forma realizzativa, dette fasi di appoggio ed incastro sono ripetute per una pluralità di primi elementi e una pluralità di secondi elementi. In una forma realizzativa, i primi elementi di detta pluralità di primi elementi e i secondi elementi di detta pluralità di secondi elementi sono sistemati in una fila, preferibilmente alternati. Preferibilmente, ciascun primo elemento viene connesso al secondo elemento successivo mediante connessione (ad incastro) delle rispettive sommità e al secondo elemento precedente mediante connessione (ad incastro) delle rispettive basi, o viceversa.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di appoggio della piastra sommitale a contatto con la sommità del secondo elemento (o dei secondi elementi di detta pluralità di secondi elementi).
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di fissaggio della piastra sommitale al telaio.
Preferibilmente, dette sotto-fasi di fissaggio della piastra di base al telaio, appoggio del primo elemento (o dei primi elementi) sulla piastra di base, incastro della base del secondo elemento alla base del primo elemento sono effettuate in successione. La sotto fase di incastro della base del secondo elemento alla base del primo elemento e la sotto fase di incastro della sommità del secondo elemento alla sommità del primo elemento possono essere simultanee o successive. Preferibilmente, dette sotto-fasi di incastro della sommità del secondo elemento alla sommità del primo elemento, appoggio della piastra sommitale a contatto con la sommità del secondo elemento, fissaggio della piastra sommitale al telaio sono effettuate in successione.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di fissaggio della piastra di base ad un telaio.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di appoggio della base del primo elemento a contatto con la piastra di base. In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sotto-fase di appoggio della base del secondo elemento a contatto con la piastra di base.
In una forma realizzativa, la fase di alloggiamento comprende una sottofase di incastro della base del primo elemento alla base del secondo elemento. Preferibilmente, fase di incastro comprende una movimentazione del secondo elemento (e/o del primo elemento) in una direzione parallela alla piastra di base. La direzione parallela alla piastra di base, in una forma realizzativa, è una direzione longitudinale. La direzione parallela alla piastra di base, in una forma realizzativa, è una direzione trasversale. Preferibilmente, l’incastro è realizzato a pressione.
In una forma realizzativa, detta fase di incastro include un inserimento di un cuneo del della base del primo elemento in una cavità della base del secondo elemento, o viceversa. In una forma realizzativa, detta fase di incastro include un inserimento di un cuneo del della sommità del primo elemento in una cavità della sommità del secondo elemento, o viceversa. In una forma realizzativa, detta fase di alloggiamento comprende una sotto-fase di interposizione di un isolante elettrico tra la sommità del primo elemento e la sommità del secondo elemento.
In una forma realizzativa, detta fase di alloggiamento comprende una fase di incastro della sommità del primo elemento alla sommità del secondo elemento ed una fase di interposizione di un isolante elettrico tra la base del primo elemento e la base del secondo elemento. La fase di incastro costituisce, di fatto, una connessione elettrica tra gli elementi.
Preferibilmente, si inseriscono una pluralità di primi elementi ed una pluralità di secondi elementi, in successione lungo una fila, e ciascun primo elemento viene connesso al secondo elemento successivo mediante connessione (ad incastro) delle rispettive sommità e al secondo elemento precedente mediante connessione (ad incastro) delle rispettive basi (o viceversa); inoltre, viene inserito un isolante tra la base del primo elemento e la base del secondo elemento successivo e un ulteriore isolante tra la sommità del primo elemento e la sommità del secondo elemento precedente (o viceversa).
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di appoggio della piastra sommitale a contatto con la sommità del primo elemento e con la sommità del secondo elemento.
Il metodo di realizzazione dell’apparato sopra descritto, in rispettive forme realizzative, è particolarmente agevole e veloce. Infatti, la connessione elettrica tra gli elementi è effettuata, di fatto, mediante connessione ad incastro. Non sono quindi necessari ulteriori collegamenti elettrici via cavo tra gli elementi.
Il metodo sopra descritto per realizzare un apparato di supporto e raffreddamento può far parte di un metodo (anch’esso oggetto della presente descrizione) per realizzare un impianto fotovoltaico includente l’apparato di supporto e raffreddamento e un pannello fotovoltaico.
La presente descrizione mette inoltre a disposizione un metodo per installare un apparato di supporto e raffreddamento su un pannello fotovoltaico preesistente. Il metodo comprende una fase di predisposizione di un apparato di supporto e raffreddamento secondo uno o più aspetti della presente descrizione. Il metodo, in una forma realizzativa, comprende una fase di appoggio e connessione della piastra di base ad un tetto o ad un terreno. Il metodo, in una forma realizzativa, comprende una fase di appoggio e connessione del pannello fotovoltaico sulla piastra sommitale.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra, in sezione verticale, una struttura di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico secondo la presente descrizione, in una possibile forma realizzativa;
- la figura 2 illustra la struttura di figura 1, in vista esplosa;
- la figura 2A illustra un particolare ingrandito di figura 2;
- la figura 3 illustra la struttura di figura 1, in sezione longitudinale;
- la figura 4 illustra una variante realizzativa della struttura di figura 1, in sezione verticale;
- la figura 5 illustra la struttura di figura 4, in sezione longitudinale;
- la figura 6 illustra un impianto comprendente la struttura di figura 1 o figura 4 installato su un tetto.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero 1 si è indicato un apparato di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico 10.
Il pannello fotovoltaico 10 comprende una pluralità di celle fotovoltaiche 100.
L’apparato 1 comprende una piastra di base 2. La piastra di base 2 include una lastra di base 21. La lastra di base 21, in una forma realizzativa, è realizzata in alluminio. La piastra di base 2 include uno strato elettroisolante di base 22, applicato ad una faccia superiore della lastra di base 21. Lo strato isolante di base 22 è termoconduttivo ed elettroisolante. In una forma realizzativa, lo strato isolante di base 22 è realizzato in un materiale elastico. In questo modo, la piastra di base 2 può disperdere calore (per raffreddare la struttura che poggia su di essa) ma non condurre elettricità. In una forma realizzativa, lo strato isolante di base 22 è realizzato in un materiale comprendente (o a base di) silicone. La faccia inferiore della lastra di base 21, opposta alla faccia superiore, è configurata per appoggiare su un tetto 20 o su un terreno.
L’apparato 1 comprende una piastra sommitale 3. La piastra sommitale 3 include una lastra sommitale 31. La lastra sommitale 31, in una forma realizzativa, è realizzata in alluminio. La piastra sommitale 3 include uno strato elettroisolante sommitale 32, applicato ad una faccia inferiore della lastra sommitale 32. Lo strato isolante sommitale 32 è termoconduttivo ed elettroisolante. In una forma riabilitativa, lo strato isolante sommitale 32 è realizzato in un materiale polimerico elastico. In questo modo, la piastra sommitale 3 può disperdere calore (per raffreddare le celle fotovoltaiche) ma non condurre elettricità. In una forma realizzativa, lo strato isolante sommitale 32 è realizzato in un materiale a base di (ovvero includente) silicone. La piastra sommitale 3 include una colla termoconduttiva 33, applicata alla faccia superiore della lastra sommitale 3, opposta alla faccia inferiore. La colla termoconduttiva 33, in una forma realizzativa, è elettroisolante. La colla termoconduttiva 33 è configurata per ricevere in appoggio le celle fotovoltaiche 10 e fissarle stabilmente alla lastra sommitale 31.
La piastra di base 2 e la piastra sommitale 3, in una forma realizzativa, si estendono su rispettivi piani tra di loro paralleli; detti piani sono paralleli ad una direzione longitudinale L e ad una direzione trasversale T.
L’apparato 1 comprende una struttura (detta anche struttura di supporto e raffreddamento) interposta tra la piastra di base 2 e la piastra sommitale 3. La struttura comprende un telaio 6. Il telaio 6, in una forma realizzativa, include una coppia di montanti laterali 61. I montanti laterali 61 sono fissati alla piastra di base 2 e alla piastra sommitale 3. I montanti laterali 61 sono fissati su rispettivi lati opposti della piastra di base 2 e della piastra sommitale 3. In una forma realizzativa, la piastra di base 2 e la piastra sommitale 3 sono di forma rettangolare (o quadrata), ovvero hanno quattro lati, opposti a due a due. Su una coppia di lati opposti (preferibilmente i lati allungati parallelamente alle alette 403A, 403B) vengono fissati i montanti laterali 61 del telaio; sull’altra coppia sono definiti raccordi di ingresso e uscita del fluido di raffreddamento.
Ciascun montante laterale 61 viene fissato ad una prima estremità alla piastra di base 2 e ad una seconda estremità, opposta alla prima estremità, alla piastra sommitale 3.
I montanti laterali 61 sono fissati alla piastra di base 2 e alla piastra sommitale 3 mediante una pluralità di viti 63. In una forma realizzativa, la piastra di base 2 e la piastra sommitale 3 includono una pluralità di viti 63. In una forma realizzativa, nei montanti laterali 61 sono definite una pluralità di cavità o madreviti 64, configurate per ricevere le viti 63.
I montanti laterali 61, in una forma realizzativa, sono allungati parallelamente ad una direzione verticale V.
In una forma realizzativa, la struttura comprende un primo elemento 400A e un secondo elemento 400B.
In una forma realizzativa, la struttura comprende una pluralità di elementi primi elementi 400A e una pluralità di secondi elementi 400B, disposti in successione secondo una o più file 4. Ciascuna coppia di un primo elemento 400A e un secondo elemento 400B forma una termocoppia. In una forma realizzativa, la struttura comprende una pluralità di file 4, elettricamente interconnesse in serie.
In una forma realizzativa, il numero delle file 4 è pari al numero di termocoppie per ciascuna fila 4. Ad esempio, in una forma realizzativa, la struttura comprende 6 file aventi ciascuna 6 termocoppie; in un’altra forma realizzativa, la struttura comprende 50 file aventi ciascuna 50 termocoppie.
I primi elementi 400A sono realizzati in un primo materiale elettricamente conduttivo avente un primo valore di coefficiente di Seebeck. I secondi elementi 400B sono realizzati in un secondo materiale elettricamente conduttivo avente un secondo valore, diverso dal primo valore, per il coefficiente di Seebeck.
In ciascuna fila 4, si individuano un primo elemento terminale e un secondo elemento terminale e una pluralità di elementi 400A, 400B disposti in sequenza tra il primo elemento terminale e il secondo elemento terminale, in modo che ciascuno di essi sia adiacente ad un rispettivo elemento precedente e ad un rispettivo elemento successivo.
In ciascuna 4, i primi elementi 400A sono alternati ai secondi elementi 400B, in modo che per ciascun primo elemento 400A (non terminale) il rispettivo elemento precedente e il rispettivo elemento successivo siano secondi elementi 400B, e viceversa.
Ciascun primo elemento 400A di detta pluralità di primi elementi 400A include una base 401A, una sommità 402A e un’aletta 403A allungata tra la base 401A e la sommità 402A.
Ciascun secondo elemento 400B di detta pluralità di secondi elementi 400B include una base 401A, una sommità 402A e un’aletta 403A allungata tra la base 401A e la sommità 402A.
Ciascun primo elemento 400A ha la base 401A collegata alla base 401B del secondo elemento 400B successivo e ha la sommità 402A collegata alla sommità 402B del secondo elemento 400B precedente.
Ciascun secondo elemento 400B ha la base 401B collegata alla base 401A del primo elemento 400A precedente e ha la sommità 402B collegata alla sommità 402A del secondo elemento 400A successivo.
Preferibilmente, i collegamenti sono effettuati mediante incastri a pressione. In particolare, ciascun primo elemento 400A include, alla sommità 402A, un cuneo e ciascun secondo elemento 400B include, alla sommità 402B, una cavità, configurata per ospitare e bloccare il cuneo della sommità 402A. Inoltre, ciascun primo elemento 400A include, alla base 401A, una cavità e ciascun secondo elemento 400B include, alla base 401B, un cuneo, configurato per inserirsi nella cavità della base 401A.
In una forma realizzativa, detti cunei delle basi 401B e delle sommità 401A aggettano dalle stesse basi 401B e sommità 401A nella direzione longitudinale L. In questa forma realizzativa, i primi e i secondi elementi 400A e 400B sono connessi mediante un sistema di incastri longitudinali 43.
In una forma realizzativa, detti cunei delle basi 401B e delle sommità 401A aggettano dalle stesse basi 401B e sommità 401A nella direzione verticale V. In questa forma realizzativa, i primi e i secondi elementi 400A e 400B sono connessi mediante un sistema di incastri verticali 44.
In una forma realizzativa, ciascun primo elemento 400A ha la base 401A collegata alla base 401B del secondo elemento 400B successivo e ha la sommità 402A collegata alla sommità 402B del secondo elemento 400B precedente mediante un sistema di incastri verticali 44.
Ciascun primo elemento 400A ha la base 401A isolata elettricamente dalla base 401B del secondo elemento 400B precedente e ha la sommità 402A isolata elettricamente dalla sommità 402B del secondo elemento 400B successivo. Ciascun secondo elemento 400B ha la base 401B isolata dalla base 401A del primo elemento 400A successivo e ha la sommità 402B isolata dalla sommità 402A del secondo elemento 400A precedente. L’isolamento tra le basi 401A, 401B e le sommità 402A, 402B può essere realizzato mediante una distanza (ad esempio, di pochi millimetri) o mediante un isolante inter-elementi 65.
In questo modo, la struttura forma un circuito elettrico per il passaggio di una corrente supplementare I. La corrente elettrica supplementare I può percorrere ciascuna fila 4; in particolare, la corrente elettrica supplementare I percorre i primi elementi 400A e i secondi elementi 400B di ciascuna fila 4, nell’ordine dato dalla successione nella fila 4, dal primo elemento terminale al secondo elemento terminale o viceversa. La corrente elettrica I percorre i primi elementi 400A in una prima direzione, dalla base 401A alla sommità 402A (o viceversa) e percorre i secondi elementi 400B in una seconda direzione, dalla sommità 402B alla base 401A (o viceversa).
In una forma realizzativa, la struttura comprende un morsetto di ingresso 71 e un morsetto di uscita 72. In una forma realizzativa, il secondo elemento terminale di ciascuna fila 4 è connesso al primo elemento terminale della fila successiva 4. In questo modo, la corrente elettrica supplementare I percorre tutte le file 4 in sequenza ed esce dalla struttura mediante il morsetto di uscita 72. In particolare, la corrente elettrica supplementare I percorre una prima fila 4 in una prima direzione, una seconda fila (avente il primo elemento terminale connesso al secondo elemento terminale della prima fila) in una seconda direzione opposta alla prima, una terza fila nella prima direzione, e così via.
I secondi elementi 400B hanno la sommità 402B a contatto con la piastra sommitale 3 (più precisamente, con lo strato elettroisolante 32), per asportare calore dalla piastra sommitale 3.
In una forma realizzativa, sia i primi elementi 400A sia i secondi elementi 400B hanno la sommità 401A, 401B a contatto con la piastra sommitale 3. I primi elementi 400A hanno la base 401A a contatto con la piastra di base 2, per rilasciare calore alla piastra di base 2 (più precisamente, con lo strato elettroisolante 22). In una forma realizzativa, sia i primi elementi 400A sia i secondi elementi 400B hanno la base 402A, 402B a contatto con la piastra di base 2.
L’aletta 403A, 403B di ciascun primo elemento 400A e di ciascun secondo elemento 400B ordinati in ciascuna fila 4 ha una prima faccia e una seconda faccia, opposta alla prima faccia. Dette prima e seconda faccia sono ortogonali alla direzione longitudinale L. Uno spessore dell’aletta 403A, 403B è definito come distanza tra la prima faccia e la seconda faccia (lungo la direzione longitudinale L).
La struttura comprende una pluralità di canali 5 per il passaggio di un fluido di raffreddamento; ciascun canale 5 è interposto tra un rispettivo primo elemento 400A e un rispettivo secondo elemento 400B.
La prima faccia dell’aletta 403A, 403B di ciascun primo o secondo elemento 400A, 400B è rivolta verso la seconda faccia dell’aletta 403A, 403B del rispettivo primo o secondo elemento 400A, 400B precedente ed è distanziata da essa per definire lateralmente un rispettivo canale 5 di detta pluralità di canali 5. La seconda faccia dell’aletta 403A, 403B di ciascun primo o secondo elemento 400A, 400B è rivolta verso la prima faccia dell’aletta 403A, 403B del rispettivo primo o secondo elemento 400A, 400B successivo ed è distanziata da essa per definire lateralmente un rispettivo canale 5 di detta pluralità di canali 5.
In questo modo le alette 403A, 403B, lambite dal fluido di raffreddamento, mantengono un gradiente di temperatura tra le basi 401A, 401B e le sommità 402A, 402B dei primi e secondi elementi 400A, 400B.
In una forma realizzativa, le sommità 402A, 402B dei primi elementi 400A e dei secondi elementi 400B hanno uno spessore ‘s’ (definito lungo la direzione longitudinale L) maggiore rispetto allo spessore ‘s’ delle alette 403A, 403B, per aggettarsi su rispettivi canali 5 di detta pluralità di canali 5, per essere lambite e raffreddate dal fluido di raffreddamento.
In una forma realizzativa, le basi 401A, 401B dei primi elementi 400A e dei secondi elementi 400B hanno uno spessore (definito lungo la direzione longitudinale L) maggiore rispetto allo spessore ‘s’ delle alette 403A, 403B, per aggettarsi su rispettivi canali 5 di detta pluralità di canali 5, per essere lambite e raffreddate dal fluido di raffreddamento.
Dunque, ciascun canale è definito dalle superfici di: una base 401A, un’aletta 403A, una sommità 402A di un primo elemento 400A e una base 401B, un’aletta 403B e una sommità 403B di un secondo elemento 400B. In una forma realizzativa, una distanza ‘d’ tra la base 401A, 401B e la sommità 402A, 402B di ciascun elemento 400A, 400B (pari alla lunghezza dell’aletta 403A, 403B) è significativamente maggiore dello spessore ‘s’ dell’aletta 403A, 403B; ad esempio, 20 volte tanto.
La presente descrizione mette anche a disposizione un metodo per realizzare un apparato 1 di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico 10.
Il metodo comprende una fase di predisposizione di una piastra di base 2 e di una piastra sommitale 3. Il metodo comprende una fase di fissaggio della piastra di base 2 ad un telaio 6.
Il metodo comprende una fase di predisposizione di un primo elemento 400A (preferibilmente, di una pluralità di primi elementi 400A) realizzato/i in un primo materiale elettricamente conduttivo, avente un primo valore di coefficiente di Seebeck.
Il metodo comprende una fase di predisposizione di un secondo elemento 400B (preferibilmente, di una pluralità di secondi elementi 400B) realizzato/i in un secondo materiale elettricamente conduttivo, avente un secondo valore di coefficiente di Seebeck.
Ciascun primo elemento 400A e ciascun secondo elemento 400B include una base 401A, 401B, una sommità 402A, 402B e una aletta 403A, 403B che è allungata tra la base 401A, 401B e la sommità 402A, 402B.
In una forma realizzativa, il metodo comprende una fase di alloggiamento di detti primi e secondi elementi 400A, 400B sulla piastra di base 2.
L’alloggiamento comprende una disposizione dei primi elementi 400A e 400B di dette pluralità in sequenza, da un primo elemento terminale ad un secondo elemento terminale, per formare una fila 4 (o una pluralità di file 4). Ciascun elemento 400A, 400B della fila 4 è adiacente ad un rispettivo elemento precedente e ad un rispettivo elemento successivo. In detta fila 4, i primi elementi 400A vengono disposti alternati ai secondi elementi 400B, in modo che per ciascun primo elemento 400A il rispettivo elemento precedente e il rispettivo elemento successivo siano secondi elementi 400B, e viceversa.
Il metodo comprende una fase di connessione della base 401B di ciascun secondo elemento 400B con la base 401A del rispettivo primo elemento 401A precedente. Il metodo comprende una fase di connessione della sommità 402B di ciascun secondo elemento 400B con la sommità 402A del primo elemento 401 successivo.
Dette fasi di connessione, in una forma realizzativa, vengono effettuate mediante incastri a pressione verticali 44. In questa forma realizzativa, la fase di connessione comprende una movimentazione dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B lungo una direzione verticale V.
Dette fasi di connessione, in una forma realizzativa, vengono effettuate mediante incastri a pressione longitudinali 43. In questa forma realizzativa, la fase di connessione comprende una movimentazione dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B lungo la direzione longitudinale L. Il metodo comprende una fase di alloggiamento della piastra sommitale 3 sulle sommità 402A, 402B dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B. Il metodo comprende una fase di fissaggio della piastra sommitale 3 al telaio. In questo modo, le sommità 402A, 402B dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B sono poste in condizioni di scambio termico con la piastra sommitale 3, per poter asportare calore dalla piastra sommitale. Viceversa, preferibilmente, le basi 401A, 401B dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B sono disposte in condizioni di scambio termico con la piastra di base 2.
In detta fase di alloggiamento, l’aletta 403A, 403B di ciascun primo elemento 400A e/o secondo elemento 400B viene alloggiata distanziata dall’aletta 403A, 403B del rispettivo elemento 400A, 400B precedente e dall’aletta 403A, 403B del rispettivo elemento 400A, 400B successivo, per definire una pluralità di canali 5 per un fluido di raffreddamento. I canali 5 di detta pluralità di canali 5 sono configurati per permettere ad un fluido di raffreddamento di lambire le alette 403A, 403B dei primi elementi 400A e/o dei secondi elementi 400B, mantenendo un gradiente di temperatura tra le basi 401A, 401B e le sommità 402A, 402B.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico (10) atto a generare una corrente elettrica primaria, l’apparato (1) comprendendo: - una piastra di base (2), configurata per essere appoggiata su un tetto (20) o su un terreno; - una piastra sommitale (3), il pannello fotovoltaico (10) essendo operativamente appoggiato sulla piastra sommitale (3); - una struttura configurata per generare una corrente elettrica supplementare (I) per effetto Seebeck, in cui la struttura è interposta tra la piastra di base (2) e la piastra sommitale (3), per scambiare calore con il pannello fotovoltaico (10) attraverso la piastra sommitale (3), e include un primo elemento (400A) realizzato in un primo materiale, il primo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un primo valore di coefficiente di Seebeck, e un secondo elemento (400B) realizzato in un secondo materiale, il secondo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un secondo valore di coefficiente di Seebeck diverso dal primo valore, in cui il primo ed il secondo elemento (400A, 400B) sono elettricamente connessi l’uno all’altro per permettere alla corrente elettrica supplementare (I) di fluire ivi attraverso, caratterizzato dal fatto che il primo e il secondo elemento (400A, 400B) della struttura includono superfici delimitanti un canale (5) per il passaggio di un fluido di raffreddamento, per cui la struttura costituisce uno scambiatore di calore configurato per dissipare calore estratto dal pannello fotovoltaico (10).
  2. 2. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 1, in cui il primo e il secondo elemento (400A, 400B) sono in condizioni di scambio termico con la piastra di base (2).
  3. 3. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 2, in cui ciascuno di detti primo e secondo elemento (400A, 400B) include una base (401A, 401B), una sommità (402A, 402B) e un’aletta (403A, 403B) allungata tra la base (401A, 401B) e la sommità (402A, 402B).
  4. 4. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 3, in cui la base (401A) del primo elemento (400A) è a contatto con la piastra di base (2) e la sommità (402B) del secondo elemento (400B) è a contatto con la piastra sommitale (3).
  5. 5. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 3 o la 4, in cui in ciascuno di detti primo e secondo elemento (400A, 400B), una distanza (d) tra la base (401A, 401B) e la sommità (402A, 402B) almeno 20 volte maggiore di uno spessore (s) dell’aletta (403A, 403B).
  6. 6. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui la base (401A) del primo elemento (400A) è connessa alla base (401B) del secondo elemento (400B) e la sommità (402A) del primo elemento (400A) è isolata elettricamente dalla sommità del secondo elemento (400B) per permettere alla corrente elettrica supplementare (I) di fluire dal primo elemento (400A) al secondo elemento (400B) e viceversa.
  7. 7. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui l’aletta (403A) del primo elemento (400A) è distanziata dall’aletta (403B) del secondo elemento (400B), in cui detto canale (5) per il passaggio del fluido di raffreddamento è parzialmente delimitato da una prima superficie dell’aletta (403A) del primo elemento (400A), detta prima superficie essendo rivolta verso l’aletta (403B) del secondo elemento (400B), e da una seconda superficie dall’aletta (403B) del secondo elemento (400B), detta seconda superficie essendo rivolta verso l’aletta (403A) del primo elemento (400A).
  8. 8. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 7, in cui il canale (5) per il passaggio del fluido di raffreddamento è parzialmente delimitato dalla sommità (402A) del primo elemento (400A) e/o dalla sommità (402B) del secondo elemento (400B).
  9. 9. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 3 a 8, comprendente una pluralità di primi elementi (400A) e una pluralità di secondi elementi (400B), disposti in successione secondo una fila (4), in cui, in detta fila (4), i primi elementi (400A) della pluralità di primi elementi (400A) sono alternati ai secondi elementi (400B) della pluralità di secondi elementi (400B), in modo che ciascun primo elemento (400A) di detta pluralità di primi elementi (400A) sia adiacente ad un rispettivo secondo elemento (400B) precedente e ad un rispettivo secondo elemento (400B) successivo.
  10. 10. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo la rivendicazione 9, in cui ciascun primo elemento (400A) della pluralità di primi elementi (400A) ha la sommità (402A) connessa alla sommità (402B) del secondo elemento (400B) precedente e la base (401A) connessa alla base (401B) del secondo elemento (400B) successivo.
  11. 11. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo materiale include un primo polimero e il secondo materiale include un secondo polimero.
  12. 12. Apparato (1) di supporto e raffreddamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un circolatore, configurato per provvedere una circolazione forzata del fluido di raffreddamento nel canale (5).
  13. 13. Impianto fotovoltaico comprendente un pannello fotovoltaico (10) e un apparato (1) di supporto e raffreddamento del pannello fotovoltaico, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Metodo per realizzare un apparato (1) di supporto e raffreddamento di un pannello fotovoltaico (10), comprendente le seguenti fasi: - predisposizione di una piastra di base (2); - predisposizione di una piastra sommitale (3); - predisposizione di un primo elemento (400A) realizzato in un primo materiale, detto primo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un primo valore di coefficiente di Seebeck, e di un secondo elemento (400B) realizzato in un secondo materiale, detto secondo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un secondo valore di coefficiente di Seebeck diverso dal primo valore, - alloggiamento di detto primo elemento (400A) e secondo elemento (400B) tra la piastra di base (2) e la piastra sommitale (3), per asportare calore dalla piastra sommitale (3) e connessione del primo elemento (400A) al secondo elemento (400B) per permettere alla corrente elettrica supplementare (I) di fluire ivi attraverso, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (400A) e secondo elemento (400B) includono superfici che, nella fase di alloggiamento, vengono sistemate distanziate per delimitare un canale (5) per il passaggio di un fluido di raffreddamento, per cui la struttura costituisce uno scambiatore di calore configurato per dissipare calore estratto dal pannello fotovoltaico (10).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui ciascuno di detti primo e secondo elemento (400A, 400B) include una base (401A, 401B), una sommità (402A, 402B) e un’aletta (403A, 403B) allungata tra la base (401A, 401B) e la sommità (402A, 402B), in cui detta fase di alloggiamento e connessione comprende le seguenti sotto fasi, in successione: - fissaggio della piastra di base (2) ad un telaio (6); - appoggio della base (401A) del primo elemento (400A) a contatto con la piastra di base (2); - incastro della base (401B) del secondo elemento (400B) alla base (402A) del primo elemento (400A) e della sommità (402B) del secondo elemento (400B) alla sommità (402A) del primo elemento (400A), in cui detta fase di incastro comprende una movimentazione del secondo elemento (400B) in una direzione ortogonale alla piastra di base (2); - appoggio della piastra sommitale (3) a contatto con la sommità (402B) del secondo elemento (400B); - fissaggio della piastra sommitale (3) al telaio (6).
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui ciascuno di detti primo e secondo elemento (400A, 400B) include una base (401A, 401B), una sommità (402A, 402B) e un’aletta (403A, 403B) allungata tra la base (401A, 401B) e la sommità (402A, 402B), in cui detta fase di alloggiamento e connessione comprende le seguenti sotto fasi, in successione: - fissaggio della piastra di base (2) ad un telaio (6); - appoggio della base (401A) del primo elemento (400A) a contatto con la piastra di base (2); - appoggio della base (401B) del secondo elemento (400B) a contatto con la piastra di base (2); - incastro della base (401A) del primo elemento (400A) alla base (401B) del secondo elemento (400B), in cui detta fase di incastro comprende una movimentazione del secondo elemento (400B) in una direzione parallela alla piastra di base (2); - appoggio della piastra sommitale (3) a contatto con la sommità (402A) del primo elemento (400A) e con la sommità (402B) del secondo elemento (400B).
  17. 17. Metodo per installare un apparato (1) di supporto e raffreddamento su un pannello fotovoltaico (1) preesistente, in cui il metodo comprende le seguenti fasi: - predisposizione dell’apparato (1), l’apparato (1) comprendendo: una piastra di base (2), una piastra sommitale (3), una struttura configurata per generare una corrente elettrica supplementare (I) per effetto Seebeck, in cui la struttura è interposta tra la piastra di base (2) e la piastra sommitale (3), per scambiare calore con il pannello fotovoltaico (10) attraverso la piastra sommitale (3), e include un primo elemento (400A) realizzato in un primo materiale, detto primo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un primo valore di coefficiente di Seebeck, e un secondo elemento (400B) realizzato in un secondo materiale, detto secondo materiale essendo elettricamente conduttivo ed avendo un secondo valore di coefficiente di Seebeck diverso dal primo valore, in cui il primo ed il secondo elemento (400A, 400B) sono elettricamente connessi per permettere alla corrente elettrica supplementare (I) di fluire ivi attraverso, in cui il primo e il secondo elemento (400A, 400B) della struttura includono superfici delimitanti un canale (5) per il passaggio di un fluido di raffreddamento, per cui la struttura costituisce uno scambiatore di calore configurato per dissipare calore estratto dal pannello fotovoltaico (10); - appoggio e connessione della piastra di base (2) ad un tetto (20) o ad un terreno; - appoggio e connessione del pannello fotovoltaico (10) sulla piastra sommitale (3).
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