IT201800010732A1 - Sistema a guida luce modulare e autoveicolo comprendente tale sistema. - Google Patents

Sistema a guida luce modulare e autoveicolo comprendente tale sistema. Download PDF

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IT201800010732A1
IT201800010732A1 IT102018000010732A IT201800010732A IT201800010732A1 IT 201800010732 A1 IT201800010732 A1 IT 201800010732A1 IT 102018000010732 A IT102018000010732 A IT 102018000010732A IT 201800010732 A IT201800010732 A IT 201800010732A IT 201800010732 A1 IT201800010732 A1 IT 201800010732A1
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IT
Italy
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guide
light
reflecting surface
guide module
parabolic
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Application number
IT102018000010732A
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Antonio Poianella
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Olsa Spa
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    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60QARRANGEMENT OF SIGNALLING OR LIGHTING DEVICES, THE MOUNTING OR SUPPORTING THEREOF OR CIRCUITS THEREFOR, FOR VEHICLES IN GENERAL
    • B60Q3/00Arrangement of lighting devices for vehicle interiors; Lighting devices specially adapted for vehicle interiors
    • B60Q3/70Arrangement of lighting devices for vehicle interiors; Lighting devices specially adapted for vehicle interiors characterised by the purpose
    • B60Q3/78Arrangement of lighting devices for vehicle interiors; Lighting devices specially adapted for vehicle interiors characterised by the purpose for generating luminous strips, e.g. for marking trim component edges
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
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Description

TITOLO: SISTEMA A GUIDA LUCE MODULARE E AUTOVEICOLO COMPRENDENTE TALE SISTEMA.
La presente invenzione si riferisce ad sistema a guida luce in grado di ottenere l’illuminazione di segmenti di una linea illuminata con LED RGB, ad esempio un sistema di illuminazione, in cui ogni segmento e ben distinto e definito dai segmenti adiacenti.
Sono noti sistemi di illuminazione presenti in autoveicoli in cui è presente una pluralità di LED RGB posti in linea, ad esempio su una striscia a cui viene accoppiato un elemento diffondente per tentare di ottenere un’emissione di luce uniforme del sistema di illuminazione lungo tutta l’estensione di detta linea.
Tali soluzioni richiedono un numero elevato e ben specifico di LED per illuminare in modo uniforme detto sistema di illuminazione di una predeterminata lunghezza.
Il mercato richiede sempre più spesso realizzare sistemi di illuminazione, atti ad ottenere linee illuminate, in grado di compiere animazioni a velocità video, cambiando arbitrariamente colore e intensità della luce in segmenti ben definiti.
È inoltre richiesto che il sistema di illuminazione debba essere sottile, in particolare che non superi i 2 cm di spessore, per essere facilmente integrabile in un componente interno di un autoveicolo, come ad esempio un pannello porta, un tunnel centrale e/o un cruscotto, ma nel contempo avere lunghezze di diversi centimetri.
Da un punto di vista estetico è sempre più richiesto che tali sistemi di illuminazione abbiano caratteristiche ben definite quando due segmenti adiacenti sono accesi, in particolare quando sono accesi con diverso colore e/o intensità, richiedendo una marcata separazione fra i due segmenti adiacenti percependo una variazione di colore e/o intensità tra un segmento e l’altro. In particolare è sempre più richiesto che l’utilizzatore non possa percepire contaminazione tra due segmenti luminosi adiacenti, richiedendo che utilizzatore non vedere o percepire un gradiente o sfumatura di colore e/o intensità.
È sempre più richiesta una discretizzazione, quindi una divisione in moduli, dei segmenti del sistema di illuminazione che devono essere illuminati.
Invece, nel caso in cui i due segmenti adiacenti abbiano la stessa intensità e lo stesso colore, non deve essere visibile nessuna separazione tra i due segmenti.
In egual modo, è sempre più richiesto che quando il sistema di illuminazione è spento non sia visibile nessuna separazione strutturale fra i vari segmenti che possono essere illuminati, essendo richiesta una uniformità della forma estetica.
Inoltre, e sempre più richiesta la possibilità di variare le dimensioni, ed in particolare la lunghezza, dei vari segmenti, al fine di incrementare la lunghezza della porzione illuminata, mantenendo ridotto il numero complessivo dei LED utilizzati.
La presente invenzione si propone di risolvere i suddetti problemi tecnici e molti altri ancora realizzando un sistema a guida luce comprendente una serie di LED RGB, ad esempio saldati su un circuito stampato, ed una guida luce, ad esempio in plastica, comprendente a sua volta una pluralità di moduli guida, che possono essere realizzati in modo discreto oppure composti in modo da realizzare un
singolo componente monolitico.
Un aspetto della presente invenzione riguarda un
sistema a guida luce con le caratteristiche dell’allegata
rivendicazione 1.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione
riguarda un autoveicolo o natante con le caratteristiche
dell’allegata rivendicazione 10.
Le caratteristiche accessorie del sistema e
dell’autoveicolo sono comprese nelle rispettive
rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi del sistema e
dell’autoveicolo saranno chiari ed evidenti dalla seguente
descrizione brevettuale la quale descriverà diverse
possibili forme di realizzazione della presente invenzione
e dalle figure allegate le quali illustrano
rispettivamente:
● le figure 1A ed 1B mostrano due possibili forme
di realizzazione del sistema a guida luce avente
sostanzialmente la stessa estensione longitudinale, secondo
la presente invenzione; in particolare la figura 1A mostra
una prima forma di realizzazione comprendente otto moduli
guida associati ad altrettanti LED RGB; la figura 1B mostra
una seconda forma di realizzazione comprendente solo cinque
moduli guida associati ad altrettanti LED RGB.
● le figure 2A e 2B mostrano in due viste
assonometriche un modulo guida da cui è intuibile il
rapporto dimensionale fra le varie dimensioni dello stesso
modulo guida, in particolare le figura 2A mostra il modulo
guida in una vista posteriore; la figura 2B mostra il
modulo guida in una vista anteriore ;
● le figure 3A e 3B, mostrano in una vista in
sezione rispetto ad un piano verticale parte del sistema a
guida luce, ed in particolare di un modulo guida in cui la
figura 3A mostra il sistema ed in particolare il
posizionamento del LED RGB e del modulo guida; la figura 3B
mostra il sistema di figura 3A in cui è indicato
l’andamento dei raggi luminosi emessi dal LED RGB;
● le figure 4A, 4B e 4C mostrano in viste dall’alto
sistemi atti ad emettere luce, al fine di consentire un
paragone fra loro, in particolare la figura 4A mostra una
fotografia in bianco e nero di un sistema a guida luce
secondo la presente invenzione posto in prossimità di un
sistema di illuminazione, secondo lo stato della tecnica;
la figura 4B mostra in negativo il sistema a guida luce di
figura 4A; la figura 4C mostra in negativo un sistema di
illuminazione secondo lo stato della tecnica di figura 4A a
cui è associato solamente un gruppo diffusivo;
● le figure 5A, 5B e 5C mostrano diverse parti di
un autoveicolo o natante, in particolare di un abitacolo,
comprendenti il sistema di guida luce modulare, secondo la
presente invenzione, in particolare la figura 5A mostra una
portiera di un autoveicolo comprendente un pannello a cui è
associato il sistema a guida luce secondo la presente
invenzione; la figura 5B mostra un cruscotto di un
autoveicolo comprendente un pannello strumenti a cui è
associato il sistema a guida luce secondo la presente
invenzione; la figura 5C mostra un tunnel centrale posto
nell’abitacolo dell’autoveicolo a cui è associato il
sistema a guida luce secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle sopracitate figure, con il
riferimento numerico 2 ci si riferisce al sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, nel suo complessivo. Invece, con il riferimento numerico 1 ci si riferisce ad un autoveicolo o natante nel suo complessivo.
Il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, è particolarmente adatto ad essere applicato in abitacoli 12 di autoveicoli o natanti 1.
Il sistema a guida luce 2 comprende almeno un sistema di illuminazione 3, il quale è atto almeno ad illuminare una zona dell’abitacolo 12 di un autoveicolo 1. Detto sistema di illuminazione 3 comprende a sua volta una pluralità di LED 31, in particolare della tipologia RGB, atti ad emettere raggi luminosi o raggi di luce.
Il sistema a guida luce 2 comprende una pluralità di moduli guida 4. Detti moduli guida 4 sono atti a guidare la luce emessa, sotto forma di raggi luminosi, da detto sistema di illuminazione 3 per ottenere un’illuminazione omogenea del sistema a guida luce 2.
Ogni modulo guida 4 è atto ad essere associato ad un singolo LED 31.
Ogni modulo guida 4 comprende a sua volta una superficie di ingresso 42 planare, da cui entrano i raggi luminosi emessi da detto LED 31 RGB.
Ogni modulo guida 4 comprende una superficie riflettente 44 parabolica. Detta superficie riflettente 44 parabolica è atta a collimare, in modo controllato, i raggi luminosi emessi da detto LED 31 ed entrati da detta superficie di ingresso 42.
Preferibilmente, un singolo LED 31 è associato ad un modulo guida 4, e tale singolo LED 31 è del tipo RGB ed è posizionato nel fuoco della superficie riflettente 44 parabolica.
Ogni modulo guida 4 comprende un gruppo estrattore 46. Detto gruppo estrattore 46 comprende a sua volta una pluralità di prismi estraenti 462. Detto gruppo estrattore 46 è atto a deviare i raggi luminosi riflessi dalla superficie riflettente 44 parabolica.
Ogni modulo guida 4 comprende, inoltre, una superficie di emissione 48 da cui fuoriescono i raggi luminosi deviati da detto gruppo estrattore 46.
Ogni modulo guida 4 è progettato in modo tale che i raggi luminosi che fuoriescono da detta superficie di emissione 48 siano sostanzialmente perpendicolari alla superficie di emissione 48 stessa.
La presente soluzione permette di ottenere per ogni modulo guida 4 un’illuminazione uniforme della superficie di emissione 48 senza che vi siano irradiazioni di luce, o raggi di luce, che possano contaminare la luce emessa da un’altra superficie di emissione 48 di un modulo guida 4 adiacente e viceversa.
Preferibilmente, la luce, o raggi luminosi, in ingresso dalla superficie di ingresso 42 viene condotta all’interdo del modulo guida 4 siano alla superficie di emissione 48. Pertanto non sono previste interruzioni o salti d’aria all’interno del modulo guida 4 tramite cui la luce, o i raggi luminosi, può essere condotta.
Ai fini della presente descrizione con il termine luce si vuole intendere anche la rappresentazione della luce in raggi, quindi si vuole comprendere anche la definizione raggi luminosi.
Preferibilmente, detti LED 31 RGB sono elettricamente ed elettronicamente connessi ad un supporto quale ad esempio un circuito stampato, o una struttura flessibile. Detti LED 31 RGB sono saldati su detto supporto.
In generale, detto sistema di illuminazione 3 è alimentato da un alimentatore, il quale è preferibilmente atto ad alimentare l’intero sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione.
Preferibilmente, detto sistema a guida luce 2, qualora non integrato dallo stesso sistema di illuminazione 3, comprende una linea di comunicazione lungo cui transitano i comandi inviati da un’unità di controllo del sistema a guida luce 2, qualora tale unità di controllo non sia inglobata già nel sistema di illuminazione 3, per opportunamente comandare l’accensione, lo spegnimento, il colore e l’intensità della luce emessa di ogni singolo LED 31 RGB.
In una possibile forma di realizzazione del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, il sistema a guida 2, oppure il singolo modulo guida 4, comprende un elemento diffusivo 5. Detto elemento diffusivo 5 è preferibilmente posto al di sopra della superficie di emissione 48. Detto elemento diffusivo 5 permette di diffondere i raggi luminosi o luce, in uscita da detta superficie di emissione 48, in tutte le direzioni.
Preferibilmente detto elemento diffusivo 5 è un elemento a se stante da detto modulo guida 4, in particolare dalla pluralità di moduli guida 4 a cui viene opportunamente fissato; in alternativa, detto elemento diffusivo 5 è realizzato in un singolo pezzo con detto modulo guida 4.
In generale la presenza di detto elemento diffusivo 5 permette di rendere l’intensità della luce in uscita dal sistema a guida luce 2, ed in particolare da ogni modulo guida 4, indipendente dalla posizione dell’osservatore, fornendo l’effetto estetico di uniformità della luce emessa desiderato. Inoltre, la presenza di detto elemento diffusivo 5 permette di rendere invisibili alla vista dell’osservatore detto gruppo estrattore 46, ed in particolare e prismi estraenti 462 e/o della superficie riflettente 44 di ogni modulo guida 4.
Detto elemento diffusivo 5 è ad esempio un elemento in materiale plastico o siliconico opalizzato, atto a diffondere la luce in tutte le direzioni.
In una possibile forma di realizzazione della superficie d’ingresso 42 essa è una superficie piana. Ancor più preferibilmente, all’interno del modulo guida 4 in prossimità di detta superficie d’ingresso 42 sono esclusi gruppi diffondenti atti ad allargare il fascio di luce in ingresso tramite detta superficie d’ingresso 42.
In generale, detta superficie riflettente 44 è atta a far sì che il fascio di raggi luminosi sia collimato, cioè sia controllata la divergenza, idealmente ottenendo raggi riflessi paralleli fra loro.
In una forma di realizzazione preferita, ma per questo non limitativa, del sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, detta superficie riflettente 44 parabolica comprende una pluralità di porzioni curvilinee 442. Dette porzioni curvilinee 442 sono distribuite lungo la curva parabolica della superficie riflettente 44. Dette porzioni curvilinee 442 sono atte ad allargare, in modo controllato, il fascio di raggi luminosi collimati dalla superficie riflettente 44 parabolica.
Preferibilmente, dette porzioni curvilinee sono progettate in modo tale da controllare la divergenza del fascio di raggi luminosi.
Ad esempio, dette porzioni curvilinee 442 definiscono zone concave e/o concesse poste lungo la curva parabolica definita da detta superficie riflettente 44.
Dette porzioni curvilinee 442 sono conosciute nel settore come pipe, dette pipe, come noto, hanno un effetto diffondente della luce che si riflette su di esse.
Dette porzioni curvilinee 442 sono atte ad allargare, in modo controllato, il fascio collimato di detta superficie riflettente 44 parabolica. Preferibilmente, dette porzioni curvilinee 442 sono atte ad allargare, in modo controllato, il fascio giacente su un primo piano definito da un primo asse “X” e un terzo asse “Z”.
In una forma di realizzazione preferita, dette porzioni curvilinee 442 sono archi di circonferenza o curve simili progettate e dimensionate al fine di indurre un determinato allargamento dei raggi luminosi rispetto all’asse della curva parabolica.
Dette porzioni curvilinee 442 sono uniformemente distribuite lungo la curva parabolica definita da detta superficie riflettente 44. Preferibilmente, dette porzioni curvilinee 442 sono uguali fra loro. In una forma di realizzazione alternativa dette porzioni curvilinee 442 hanno forme fra loro differenti in funzione della loro posizione lungo la curva parabolica della superficie riflettente 44.
Più in generale, dette porzioni curvilinee 442 sono atte a generare una distribuzione omogenea della luce incidente sul gruppo estrattore 46, ed in particolare sulla pluralità di prismi estraenti 462.
In una possibile forma di realizzazione del sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, per ogni modulo guida 4, detta superficie riflettente 44 parabolica e/o detto gruppo estrattore 46 comprendono superfici metallizzate al fine di incrementare l’azione di riflessione e/o deviazione del raggi luminosi.
In particolare detta superficie riflettente 44, comprendendo superfici metallizzate, permette che tutta la luce incidente su detta superficie riflettente 44, ad esempio contro dette porzioni curvilinee 442, sia riflessa verso il gruppo estrattore 46, ed in particolare i prismi estraenti 462.
Inoltre, detto gruppo estrattore 46 comprendendo superfici metallizzate permette che tutta la luce incidente su detta gruppo estrattore 46, ad esempio contro detti prismi estraenti 462, sia deviata verso la superficie di emissione 48. La metallizzazione di detto gruppo estrattore 46 permette di aumentare l’efficienza e l’omogeneità del modulo guida 4, garantendo un’uniformità di luminosità della superficie di emissione 48.
In generale, la conformazione di detto modulo guida 4 è tale che la luce, o raggi luminosi, transitante in detto modulo guida 4 non possa fuoriuscire per conduzione al di fuori della stessa struttura del modulo guida 4. In particolare, nella forma di realizzazione in cui sono presenti le superfici metallizzate si evita ulteriormente che la luce transitante in detto modulo guida 4 possa fuoriuscire per conduzione al di fuori della stessa struttura del modulo guida 4.
Più in generale dette superfici metallizzate possono essere qualsiasi elemento e/o struttura in grado di ottenere la riflessione totale di qualsiasi raggio di luce incidente su di esse, evitando qualsiasi trasmissione della luce.
In una possibile forma di realizzazione del gruppo estrattore 46 del modulo guida 4 del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, detto gruppo estrattore 46 è distribuito su una superficie, la quale è affacciata a detta superficie riflettente 44.
In generale, detto gruppo estrattore 46 giace su una superficie affacciata a detta superficie riflettente 44 parabolica.
In una possibile forma di realizzazione del gruppo estrattore 46 del modulo guida 4 del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, detta pluralità di prismi estraenti 462 comprende un’alternanza di superfici inclinate, rispetto alla superficie riflettente 44 parabolica, e superfici parallele, rispetto all’asse della superficie riflettente 44 parabolica.
Nella presente forma di realizzazione, dette superfici inclinate sono inclinate con un angolo di circa 45° al fine di deviare di 90° i raggi di luce provenienti da detta superficie riflettente 44, deviandoli verso detta superficie di emissione 48.
Preferibilmente detti prismi estraenti 462 operano in riflessione sui raggi luminosi incidenti.
In una forma di realizzazione alternativa, dette superfici sono realizzate in sottosquadro, essendo inclinate rispetto all’asse della parabola. Preferibilmente, l’inclinazione di dette superfici è di circa 45°. Quando la luce riflessa dalla superficie riflettente 44 incide su una delle superfici inclinate dei prismi estraenti 462, tale luce devia di 90° e viene indirizzata verso la superficie di emissione 48. Preferibilmente, detti prismi estraenti 462 operano in riflessione sui raggi incidenti.
In generale l’estensione lungo un primo asse “X” del modulo guida 4 del gruppo estrattore 46 può essere calibrata in funzione delle esigenze, in modo da ottenere il miglior compromesso tra risoluzione dell’animazione, costo del sistema d guida luce 2 ed estensione lungo detto primo asse “X” del singolo modulo guida 4.
Detta superficie di emissione 48 è preferibilmente una superficie piana. Preferibilmente, in prossimità di detta superficie di emissione 48, all’interno di detto modulo guida 4, sono assenti ulteriori elementi ottici atti ad allargare il fascio di luce.
Preferibilmente, detta superficie di emissione 48 è parallela a detta superficie d’ingresso 42.
In una forma di realizzazione preferita, ma per questo non limitativa del singolo modulo guida 4, esso comprende: una singola superficie di ingresso 42 piana da qui entra la luce di un singolo LED 31 RGB; una singola superficie riflettente 44 parabolica, comprendente una pluralità di porzioni curvilinee 442, atta a collimare, in modo controllato, la luce del LED 31 RGB in modo che essa incida sul gruppo estrattore 46, ed in particolare sui prismi estraenti 462.
Dette porzioni curvilinee 442 sono progettate per indurre un determinato allargamento della luce rispetto all’asse della superficie riflettente 44 parabolica, al fine di ottenere una distribuzione omogenea della luce sui prismi estraenti 462 del gruppo estrattore 46.
Detta superficie riflettente 44 parabolica è preferibilmente metallizzata per far sì che tutta la luce incidente su questa venga riflessa verso il gruppo estrattore 46, e non si trasmetta verso l’esterno del modulo guida 4.
Nella forma di realizzazione preferita di un modulo guida 4 esso comprende un solo gruppo estrattore 46 il quale comprende una pluralità di prismi estraenti 462.
Detti prismi estraenti 462 comprendono superfici alternate parallele all’asse della superficie riflettente 44 parabolica e superfici inclinate di circa 45°. Quando la luce riflessa dalla superficie riflettente 44 parabolica incide su una delle superfici inclinate di 45°, essa devia di 90° e viene indirizzata verso la superficie di emissione 48. Il gruppo estrattore 46 è preferibilmente metallizzato per aumentare l’efficienza e l’omogeneità.
L’estensione longitudinale lungo detto primo asse “X” della superficie su cui giace detto gruppo estrattore 46 può essere calibrata per ogni progetto, in modo da ottenere il miglior compromesso tra risoluzione dell’animazione e costo del prodotto.
In fine, detto modulo guida 4 comprende una singola superficie di emissione 48 in cui la luce, o raggi luminosi, deviata dal gruppo estrattore 46, ed in particolare dai prismi estraenti 462, attraversa questa superficie di emissione 48 in modo perpendicolare.
Detta superficie di emissione 48 è preferibilmente una superficie piana. Preferibilmente, in prossimità di detta superficie di emissione 48, all’interno di detto modulo guida 4, sono assenti ulteriori elementi ottici atti ad allargare il fascio di luce. Preferibilmente detta superficie di emissione 48 è parallela a detta superficie d’ingresso 42.
Preferibilmente, ogni modulo guida 4 è alimentato da un singolo LED 31 RGB.
Nella forma di realizzazione preferita in cui detto LED 31 RGB comprende tre porzioni foto-emittenti ognuna atta ad emettere una frequenza di luce nel visibile differente dalle altre porzioni, in particolare rosso, verde e blu. Preferibilmente, dette tre porzioni foto-emittenti sono disposte su una stessa linea.
In tale forma di realizzazione il LED 31 RGB è posizionato in modo che tali tre porzioni del LED 31 foto-emittenti si trovino nel fuoco della superficie riflettente 44 parabolica.
Per avere una buona omogeneità di colore è consigliabile che le tre porzioni foto-emittenti del LED 31 RGB siano disposte su una stessa linea parallela alla direzione di estrusione del modulo guida 4, pertanto allineati rispetto ad un secondo asse “Y”, perpendicolare a detto primo asse “X”, ovvero ortogonale all’asse della superficie parabola della superficie riflettente, cioè perpendicolare a detto primo asse “X”. Inoltre, le tre porzioni foto-emittenti del LED 31 RGB sono preferibilmente disposte su una stessa linea perpendicolare all’asse di emissione della luce, cioè perpendicolare ad un terzo asse “Z”.
Detto primo asse “X”, detto secondo asse “Y” e detto terzo asse “Z” sono fra loro perpendicolari.
In generale, se le tre porzioni foto-emittenti del LED 31 RGB sono in posizioni diverse, ad esempio allineate lungo l’asse della curva parabolica, quindi paralleli al primo asse “X”, anche se di pochi decimi di millimetro, la loro luce sarà proiettata sui prismi riflettenti in posizioni leggermente diverse e il colore dell’elemento luminoso non sarà omogeneo lungo tutta la superficie di emissione 48.
In una forma di realizzazione preferita, ma per questo non limitativa, del modulo guida 4 del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, lo spessore di ogni singolo modulo guida 4, rispetto al secondo asse “Y”, è inferiore o uguale a 2 cm.
Preferibilmente, detto modulo guida 4 ha un’estensione rispetto al secondo asse “Y” compresa fra 0,1 e 1 cm.
Preferibilmente, detto modulo guida 4 ha un’estensione longitudinale rispetto al primo asse “X” compresa fra 1 e 10 cm.
Preferibilmente, detto modulo guida 4 ha un’estensione rispetto al terzo asse “Z” compresa fra 0,5 e 1,5 cm.
Sono quindi facilmente deducibili i rapporti dimensionali spessore/estensione longitudinale e spessore/altezza preferiti per la realizzazione dei moduli guida 4.
Il modulo guida 4 ha quindi uno spessore trascurabile rispetto all’estensione longitudinale, pertanto l’estensione lungo detto secondo asse “Y” è trascurabile rispetto all’estensione lungo detto primo asse “X”.
La conformazione e l’estensione del sistema a guida luce 2 modulare possono variare secondo le esigenze, sia da un punto di vista dell’estensione rispetto al primo asse “X”, sia da un punto di vista della sua conformazione, potendo assumere andamenti curvilinei nell’estensione longitudinale del sistema a guida luce 2.
In egual modo l’estensione e la conformazione di ogni singolo modulo guida 4 può variare in funzione delle esigenze, potendo realizzare un sistema a guida luce 2 con moduli guida 4 con caratteristiche strutturali differenti fra loro.
Il sistema a guida luce 2 modulare permette che la luce del LED 31 associato al modulo guida 4 sia distribuita su un segmento, definito da detta superficie di emissione 48, di lunghezza e spessore arbitrari e/o che può essere rettilineo oppure curvo.
In una forma di realizzazione preferita del modulo guida 4 del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, detto singolo modulo guida 4 è realizzato in materiale plastico trasparente oppure in materiale siliconico trasparente.
In una forma di realizzazione preferita del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, detta pluralità di moduli guida 4 è realizzata in un singolo pezzo monolitico. Nella presente forma di realizzazione è presente un unico elemento, in cui sono inglobati i diversi moduli guida 4, costituente un corpo solo monolitico.
La presente soluzione permette di progettare l’intero assieme di moduli guida 4 riducendo gli eventuali errori di assemblaggio dei diversi moduli guida 4 per realizzare il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione.
In una forma di realizzazione alternativa del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, ogni modulo guida 4, di detta pluralità di moduli guida 4, è realizzato in modo discreto, ad esempio essendo i vari moduli guida 4 pezzi discreti, i quali sono opportunamente assemblati e/o fissati fra loro per realizzare il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione. Nella presente forma di realizzazione ogni modulo guida 4 e progettato e realizzato in modo indipendente, potendo essere assemblato agli altri moduli guida 4 per realizzare il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione.
La presente forma di realizzazione permette di sostituire il singolo modulo guida 4, in funzione delle esigenze, ad esempio per modificare l’estensione e l’effetto luminoso ottenibile dal singolo modulo guida 4.
Preferibilmente, ogni modulo guida 4 ad un primo estremo della superficie di emissione 48, lungo detto primo asse “X”, comprende un recesso, mentre all’estremo opposto della superficie di emissione 48 comprende una protrusione. Tale protrusione, posta in un primo modulo guida 4, è atta ad inserirsi in detto recesso di un altro modulo guida 4, per poter vincolare fra loro due moduli guida 4, potendoli allineare lungo detto primo asse “X”.
Preferibilmente, detto elemento diffusivo 5 è posto al di sopra della superficie di emissione 48, al fine di diffondere la luce in uscita da detta superficie di emissione 48 in tutte le direzioni.
In entrambe le possibili forme di realizzazione di detti moduli guida 4, discreti oppure in un singolo pezzo monolitico, detto elemento diffusivo 5 è posto al di sopra di dette superfici di emissione 48, rispetto a detto terzo asse “Z”.
In una possibile forma di realizzazione detti moduli guida 4 e detto elemento diffusivo 5 sono realizzati in corpo unico, ad esempio monolitico. Pertanto, ogni modulo guida 4 include detto elemento diffusivo 5, oppure la pluralità di moduli guida 4 include un singolo elemento diffusivo 5.
Il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, è particolarmente adatto ad essere associato ad un autoveicolo o natante 1. Detto autoveicolo o natante 1 comprende un abitacolo 12. In detto abitacolo 12 sono presenti degli allestimenti interni.
Detto abitacolo 12 comprende almeno una zona atta ad essere illuminata tramite un sistema a guida luce 2 modulare secondo la presente invenzione.
Detto abitacolo 12 comprende ad esempio: almeno una portiera atta a consentire l’accesso di un passeggero e/o di un guidatore all’interno dell’abitacolo 12 stesso; un pannello su cui sono posti gli strumenti e/o gli indicatori dell’autoveicolo; e/o un tunnel centrale in cui è presente, ad esempio, una manopola del cambio dell’autoveicolo 1 e/o un alloggiamento.
Il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, è facilmente integrabile in un componente degli interni di un abitacolo 12 di un autoveicolo o natante 1. In particolare il sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, può sostituire i sistemi d’illuminazione già presenti nell’abitacolo dell’autoveicolo 1.
Le figure 5A, 5B e 5C mostrano diverse parti di un autoveicolo 1, in particolare di un abitacolo 12, in cui è compreso un sistema di guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione.
In particolare la figura 5A mostra una portiera di un autoveicolo 1 comprendente un pannello a cui è associato il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione.
Tale portiera permette l’ingresso e la fuoriuscita di un passeggero e/o un guidatore dall’abitacolo 12 dell’autoveicolo 1, agendo opportunamente su una maniglia.
Nella forma di realizzazione illustra tale sistema a guida luce 2 comprende una pluralità di moduli guida 4, opportunamente posizionati per realizzare un una striscia atta ad illuminarsi, come mostrato in figura, anche non rettilinea e/o a spessore variabile.
La figura 5B mostra un cruscotto di un autoveicolo 1, posto in un abitacolo 12, comprendente un pannello strumenti a cui è associato il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione. In detto cruscotto sono visibili tasti, quadranti ed altre componenti normalmente comprese in un pannello strumenti o cruscotto nell’abitacolo 12 di un autoveicolo 1. Detto pannello strumenti può comprendere anche il tachimetro.
Nella forma di realizzazione illustrata del sistema a guida luce 2 la conformazione della striscia atta ad illuminarsi è irregolare, variando di spessore, comprendendo porzioni curvilinee. La presente soluzione conformando opportunamente i singoli moduli guida 4 permette con un numero ridotto di sorgenti di luce LED 31 di illuminare una striscia di superficie anche di lunghezza estesa e comprendente porzioni curvilinee.
La figura 5C mostra un tunnel centrale posto nell’abitacolo 12 dell’autoveicolo 1 a cui è associato il sistema a guida luce 2 secondo la presente invenzione. In tale forma di realizzazione è mostrato un tunnel centrale dell’abitacolo 12 dell’autoveicolo 1, in cui oltre alla manopola del cambio è presente un alloggiamento in cui è opportunamente posizionato almeno un sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, ad esempio attorno a detto alloggiamento sono posti i moduli guida associati ai rispettivi LED RGB.
Tornando alle caratteristiche del sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, in generale, ogni modulo guida 4 è in un singolo pezzo. Preferibilmente, la luce in ingresso a detta superficie d’ingresso 42 rimane all’interno del modulo guida 4 fintanto che non fuoriesce da detta superficie di emissione 48. Non sono quindi previsti salti in aria della luce fra quando la luce entra dalla superficie di ingresso 42 del modulo guida 4 e quando fuoriesce da detta superficie di emissione 48.
Detta superficie di ingresso 42 non necessità di elementi quali collimatori e/o strutture a lenti atti a variare la larghezza del fascio, ad esempio stringendo e/o allargando la larghezza del fascio generato dai LED 31, i quali sono posti nel fuoco della superficie riflettente 44 parabolica.
Preferibilmente, detta superficie di emissione 48 non necessità di elementi quali collimatori e/o strutture a lenti atti a variare la larghezza del fascio, ad esempio stringendo e/o allargando la larghezza del fascio generato dai LED 31, deviato da detto gruppo estrattore 46. Infatti, è sufficiente l’operato compiuto dallo stesso gruppo estrattore 46, anche grazie ai raggi riflessi da detta superficie riflettente 44, per ottenere un’illuminazione uniforme della superficie di emissione 48. Inoltre, la presenza di un elemento diffusivo 5 al di sopra della superficie di emissione 48, ad esempio a contatto, garantisce un’ulteriore uniformità della luce emessa, anche qualora vi fossero errori o non uniformità di realizzazione delle varie parti dei vari moduli guida 4.
In una forma di realizzazione non illustrata dei moduli guida 4, lo stesso, in funzione delle esigenze, può essere progettato in modo tale da avere una variazione dello spessore, rispetto al secondo asse “Y”, lungo l’estensione longitudinale del modulo guida 4 lungo detto primo asse “X”.
In una possibile forma di realizzazione non illustrata dei moduli guida 4, qualora lo spessore lungo detto secondo asse “Y” lo richiedesse, dette porzioni curvilinee 442 sono atte a allargare, in modo controllato, il fascio di raggi luminosi collimati dalla superficie riflettente 44 parabolica, sia rispetto ad primo piano definito da detto primo asse “X” e da detto terzo asse “Z”, sia rispetto ad un secondo piano definito da detto primo asse “X” e da detto secondo asse “Y”, perpendicolare al precedente.
In una possibile forma di realizzazione del sistema a guide luce 2, secondo la presente invenzione, i vari moduli guida 4 hanno dimensioni rispetto ad uno o più assi (X, Y, Z) fra loro differenti al fine di realizzare una striscia atta ad illuminarsi avente le dimensioni desiderate, potendo eventualmente sfruttare le proprietà di diffusività offerte dall’elemento diffusivo 5 per generare un sistema a guida luce 2 di qualsiasi forma desiderata.
Entrando ora maggiormente nei dettagli di realizzazione, due possibili forme di realizzazione del sistema a guida luce 2 modulare, secondo la presente invenzione, sono illustrate nelle figure 1A e 1B.
Nelle due forme di realizzazione i due sistemi a guida luce 2 mostrati hanno sostanzialmente la stessa estensione longitudinale rispetto a detto primo asse “X”.
La figura 1A mostra una prima forma di realizzazione del sistema a guida luce 2, modulare, il quale comprende otto moduli guida 4. Ad ogni modulo guida 4 è associato uno ed un solo LED 31 RGB.
Nella forma di realizzazione illustrata, tutti i moduli guida 4 sono sostanzialmente uguali fra loro. L’estensione longitudinale lungo detto primo asse “X” di ogni modulo guida 4 è sostanzialmente paragonabile all’altezza rispetto al terzo asse “Z”.
La figura 1B mostra una seconda forma di realizzazione del sistema a guida luce 2, il quale comprende cinque moduli guida 4, associati ad altrettanti LED 31 RGB.
La forma di realizzazione di figura 1B ha un numero di moduli guida 4 inferiore al numero di moduli guida 4 della forma di realizzazione illustrata in figura 1A, nonostante l’estensione longitudinale dei due sistemi a guida luce 2 delle due forme di realizzazione siano sostanzialmente uguali.
L’estensione longitudinale lungo detto primo asse “X” dei moduli guida 4, illustrati nella figura 1B, è maggiore rispetto all’estensione longitudinale lungo detto primo asse “X” dei moduli guida 4 illustrati in figura 1A.
Le altre dimensioni dei moduli guida 4, illustrati in figura 1B, sono sostanzialmente identiche alle dimensioni dei moduli guida di figura 1A.
In entrambe le forme di realizzazione del sistema a guida luce 2 illustrate nelle figure 1A e 1B comprendono vantaggiosamente un elemento diffusivo 5 il quale è in un singolo pezzo, associato all’insieme dei moduli guida 4 compresi nel sistema a guida luce 2 modulare.
Le figure 2A e 2B mostrano, invece, una possibile forma di realizzazione di un modulo guida 4. Il modulo guida 4 è mostrato in due diverse viste assonometriche. Da tale figure è ben comprensibile un possibile rapporto dimensionale fra le varie dimensioni strutturali dello stesso modulo guida 4.
La figura 2A mostra il modulo guida in una vista posteriore, in cui è visibile una possibile conformazione e disposizione delle porzioni curvilinee 442 comprese nella superficie riflettente 44 parabolica.
Dalla figura, inoltre, è visibile come detta superficie di ingresso 42 e detta superficie di emissione 48 siano superfici piane. Preferibilmente, detta superficie di ingresso 42 e detta superficie di emissione 48 sono parallele fra loro.
Dalla figura è inoltre visibile la conformazione del gruppo estrattore 46 il quale si estende su una superficie inclinata affacciata a detta superficie riflettente 44 parabolica. Dalla figura è inoltre visibile una possibile curva parabolica descritta dalla superficie riflettente 44.
L’estensione di detto gruppo estrattore 46 e di conseguenza l’estensione del piano inclinato su cui giace, ed in particolare il numero e la dimensione di detti prismi estraenti 462 può variare in funzione delle caratteristiche che ogni modulo guida 4 deve avere all’interno del sistema a guida luce 2 desiderato.
La figura 2B mostra il modulo guida 4 in una vista anteriore da cui sono visibili altri possibili dettagli di realizzazione di una possibile forma di realizzazione di un modulo guida 4, ad esempio della superficie riflettente 44 e della curvatura illustrata, oltre alla disposizione e caratteristiche strutturali del gruppo estrattore 46 ed in particolare dei prismi estraenti 462.
La figura 3A mostra, in una vista in sezione rispetto ad un piano verticale, parte del sistema a guida luce 2, ed in particolare di un modulo guida 4 e del LED 31 ad esso associato. Dalla figura è ben visibile la posizione del LED 31 RGB rispetto al modulo guida 4, ed in particolare rispetto al fuoco della curva parabolica descritta da detta superficie riflettente 44. Dalla figura è inoltre comprensibile come il gruppo estrattore 46 sia affacciato a detta superficie riflettente 44, e le estensione lungo detto primo asse “X” del gruppo estrattore 46, ed in particolare della superficie inclinata su cui giacciono detti prismi estraenti 462 è direttamente proporzionale all’estensione longitudinale lungo detto primo asse “X” di detta superficie di emissione 48. Preferibilmente, l’estensione longitudinale di detta superficie di emissione 48 corrisponde alla proiezione su detto primo asse “X” del piano inclinato su cui giacciono i prismi estraenti 462, compresi nel gruppo estrattore 46.
La figura 3B mostra il sistema a guida luce 2 di figura 3A in cui è indicato l’andamento dei raggi luminosi emessi dal LED 31 RGB. Come visibile, essendo detto LED 31 RGB posto nel fuoco della curva parabolica descritta da detta superficie riflettente 44, i raggi di luce emessi da detto LED 31 RGB in ingresso a detta superficie di ingresso 42 incidono contro una porzione di detta superficie riflettente 44.
Essendo la struttura della superficie riflettente 44 di tipo parabolica, i raggi sono sostanzialmente paralleli fra loro. La presenza di dette porzioni curvilinee 442 comprese in detta superficie riflettente 44 parabolica, fa si che il fascio di raggi riflessi da detta superficie riflettente 44 si allarghi in modo controllato. Il fascio di raggi luminosi così allargato fa si che tutto il gruppo estrattore 46 contribuisca a deviare i raggi luminosi verso detta superficie di emissione 48, incrementando l’efficienza del sistema e garantendo una uniformità di luce emessa da detta superficie di emissione 48 lungo tutta la sua estensione.
Le figure 4A, 4B e 4C mostrano invece in viste dall’alto sistemi i quali emettono luce, al fine di consentire un paragone fra loro, in particolare tali figure permettono il paragone fra loro un sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione ed un generico sistema di illuminazione 3, appartenente allo stato della tecnica, come chiaramente illustrato dalla figura 4A. Invece, in figura 4B è mostrato il sistema guida luce 2, secondo la presente invenzione, in un’immagine in negativo della figura 4A; mentre in figura 4C è mostrato il sistema di illuminazione 3, appartenente allo stato della tecnica, in un’immagine in negativo della figura 4A.
In particolare, la figura 4A mostra una fotografia in bianco e nero di un supporto su cui sono posti in prossimità uno all’altro il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, ed un sistema di illuminazione 3, appartenente allo stato della tecnica.
Dalla figura 4A è ben visibile come il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione permetta di definire moduli o segmenti ben definite, i quali non interferiscono fra loro nell’emissione della luce, essendo la variazione di luce emessa tra un modulo o segmento e quelli adiacenti brusca. Nella stessa figura 4A è visibile un sistema di illuminazione 3 secondo lo stato della tecnica, in cui nei punti di transizione fra i vari moduli o segmenti vi è un’interferenza di luce con i moduli o segmenti adiacenti, essendo visibile un gradiente o sfumatura.
Per una miglior comprensione della figura 4A, la stessa è stata rappresentata nel suo negativo nelle figure 4B e 4C, al fine di permettere l’indicazione delle varie componenti dei sistemi illustrati.
In particolare la figura 4B mostra un sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, in cui sono compresi cinque moduli guida 4 di diverse dimensioni.
Come visibile dalla figura, nelle zone in cui termina un modulo guida 4 ed inizia quello successivo, indicate da delle linee tratteggiate, la luce emessa da ogni modulo guida 4 non interferisce con la luce emessa dai moduli guida 4 adiacenti. Da tale figura è possibile comprendere come ogni singolo modulo guida 4 permetta di definire una porzione o segmento modulare del sistema a guida luce 2, la quale ha bordi ben definiti, la cui luce non interagisce o è contaminata dalla luce emessa da un modulo guida 4 adiacente. La presente soluzione permette di creare suddivisioni della luce ben definite, senza che ad occhio umano, quando il sistema a guida luce 2 è disattivo, sia possibile determinare i punti di transizione da un modulo guida 4 a quello successivo.
Tale aspetto è particolarmente evidente nel paragone con la figura 4C la quale mostra un sistema di illuminazione 3, secondo lo stato della tecnica, comprendente solamente un gruppo diffusivo.
Inoltre, sebbene non visibile dalle figure, la figura 4B rappresenterebbe un sistema a guida luce 2 comprendente cinque LED RGB, ed altrettanti moduli guida 4, mentre il sistema di illuminazione 3 di figura 4C comprende almeno dieci LED.
Pertanto, oltre ad avere una miglior definizione delle zone illuminate, la presente soluzione permette di ridurre il numero complessivo di LED RGB necessari per illuminare in modo uniforme una superficie di lunghezza predefinita, in particolare la riduzione del numero di LED RGB può raggiungere anche l’80%.
La presente invenzione permette di utilizzare una serie di LED 31 RGB per realizzare un sistema a guida luce 2 composto da moduli o zone che possono essere illuminati in modo netto e definito rispetto ai moduli adiacenti, senza interferenza di illuminazione fra moduli adiacenti.
Il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, tramite detti moduli guida 4, realizzabili a basso costo, è possibile illuminare una superficie estesa, riducendo il numero complessivo di LED 31 RGB rispetto alle soluzioni dello stato della tecnica, garantendo un’illuminazione omogenea dei vari moduli o zone.
La presente invenzione, riducendo il numero complessivo di LED 31 RGB utilizzabili, rispetto allo stato della tecnica, permette di incrementare la distanza fra i LED 31 RGB, lungo detto primo asse “X”, mantenendo costante l’estensione lungo detto secondo asse “Y”, quindi lo spessore. La presente soluzione permette di dissipare al meglio il calore, riducendo il rischio di surriscaldamento dei LED 31.
Il sistema a guida luce 2, secondo la presente invenzione, permette di evitare la contaminazione tra due segmenti o moduli, atti ad illuminarsi, adiacenti.
In particolare, nel caso di illuminazione a colori la variazione di colore tra un segmento o modulo ed il successivo/antecedente, è brusca e marcata, escludendo la presenza di gradienti o sfumature di colore come succede nelle soluzioni attualmente note.
La presente invenzione consiste in una pluralità di moduli guida 4, ognuno da associare ad un LED 31 RGB compreso in una stringa di LED RGB in grado di ampliare l’area di illuminazione ed ottenere una miglior discretizzazione della luce emessa da ogni singolo LED 31 RGB.
La presente invenzione differisce dalle soluzioni attualmente note, utilizzando una superficie riflettente di tipo parabolico per la riflessione della luce, potendo ampliare la zona di illuminazione generabile da una stringa di LED 31 RGB, ottenendo una discretizzazione molto marcato della luce generata da ogni singolo LED.
NUMERI DI RIFERIMENTO:
Autoveicoli o natanti 1 Abitacolo 12 Sistema a guida luce 2 Sistema di illuminazione 3 LED 31 Moduli guida 4 Superficie di ingresso 42 Superficie riflettente 44 Porzioni curvilinee 442 Gruppo estrattore 46 Prismi estraenti 462 Superficie di emissione 48 Elemento diffusivo 5 Primo asse X Secondo asse Y Terzo asse Z

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI: 1. Sistema a guida luce (2) modulare per abitacoli (12) di autoveicoli o natanti (1) comprendente: - almeno un sistema di illuminazione (3), atto almeno ad illuminare una zona dell’abitacolo (12) di un autoveicolo (1), comprendendo una pluralità di LED (31) della tipologia RGB atti ad emettere raggi luminosi; - una pluralità di moduli guida (4) atti a guidare i raggi luminosi emessi da detto sistema di illuminazione (3) per ottenere un’illuminazione omogenea del sistema a guida luce (2); ogni modulo guida (4) essendo atto ad essere associato ad un singolo LED (31); ogni modulo guida (4) comprendendo: - una superficie di ingresso (42) planare da cui entrano i raggi luminosi emessi da detto LED (31) RGB; - una superficie riflettente (44) parabolica atta a collimare, in modo controllato, i raggi luminosi emessi da detto LED (31) ed entranti da detta superficie d’ingresso, in cui detto LED (31) essendo posizionato nel fuoco della superficie riflettente (44) parabolica; - un gruppo estrattore (46), comprendente una pluralità di prismi estraenti (462), atto a deviare i raggi luminosi riflessi dalla superficie riflettente (44) parabolica; - una superficie di emissione (48) da cui fuoriescono i raggi luminosi deviati da detto gruppo estrattore (46); ogni modulo guida (4) è progettato in modo tale che i raggi luminosi che fuoriescono da detta superficie di emissione (48) siano sostanzialmente perpendicolari alla superficie di emissione (48) stessa.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detta superficie riflettente (44) parabolica comprende una pluralità di porzioni curvilinee (442), distribuite lungo la curva parabolica della superficie riflettente (44), atte ad allargare, in modo controllato, il fascio di raggi luminosi collimati dalla superficie riflettente (44) parabolica.
  3. 3. Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie riflettente (44) parabolica e/o detto gruppo estrattore (46) comprendono superfici metallizzate al fine di incrementare l’azione di riflessione e/o deviazione del raggi luminosi.
  4. 4. Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di prismi estraenti (462) comprende un’alternanza di superfici inclinate, rispetto alla superficie riflettente (44) parabolica, e superfici parallele, rispetto all’asse della superficie riflettente (44) parabolica.
  5. 5. Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui lo spessore di ogni singolo modulo guida (4) è inferiore o uguale a 2 cm.
  6. 6. Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto singolo modulo guida (4) è realizzato in materiale plastico trasparente oppure in materiale siliconico trasparente.
  7. 7. Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di moduli guida (4) è realizzata in un singolo pezzo monolitico.
  8. 8. Sistema secondo una delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, in cui ogni modulo guida (4) di detta pluralità di moduli guida (4) è realizzato in modo discreto e tali moduli guida (4) sono opportunamente fissati e/o assemblati fra loro.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui è compreso uno elemento diffusivo (5), posto al di sopra della superficie di emissione (48), al fine di diffondere la luce in uscita da detta superficie di emissione (48) in tutte le direzioni.
  10. 10. Autoveicolo o natante (1) comprendente un abitacolo (12), in cui sono presenti degli allestimenti interni; detto abitacolo (12) comprendendo almeno una zona atta ad essere illuminata tramite un sistema a guida luce (2) modulare secondo la rivendicazione 1.
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