IT201800010378A1 - Apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi - Google Patents

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IT201800010378A1
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IT
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tank
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IT102018000010378A
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Andrea Alvisi
Monica Clo'
Maurizio Meschiari
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Corob Spa
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    • B01F23/02Maintaining the aggregation state of the mixed materials
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARECCHIATURA PER EROGARE PRODOTTI FLUIDI, IN PARTICOLARE LIQUIDI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, come ad esempio, ma non solo, componenti per produrre farmaci, o cosmetici, bevande, liquidi coloranti, prodotti coloranti fluidi, basi per pitture, vernici, smalti, inchiostri, o altro, contenuti ciascuno in un serbatoio e convogliati selettivamente verso un contenitore mediante mezzi di erogazione in grado di erogare una determinata quantità di prodotto, anche molto piccola, dell’ordine dei centesimi di millilitro.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore dell’erogazione di fluidi, ed in particolare di liquidi, come ad esempio vernici e colori, da parecchi anni è noto che per ottenere un determinato prodotto colorante, come ad esempio una vernice di un determinata tonalità di colore, scelta fra una vastissima gamma di decine di migliaia di tinte e sfumature, si parte di solito da un prodotto di base, di colore neutro, ad esempio bianco, contenuto in un apposito contenitore, o barattolo, più o meno capiente, da alcuni decilitri ad alcuni litri, nel quale vengono inseriti, mediante uno o più ugelli di iniezione, prodotti coloranti fluidi in piccole quantità, dell’ ordine di alcuni millilitri, o anche di frazioni centesimali di un millilitro, e secondo un determinato dosaggio, per ottenere la tonalità di colore desiderata.
Nel corso degli anni la Richiedente ha progettato, realizzato e commercializzato diverse macchine e apparecchiature erogatrici di colore, note commercialmente come “dispensatori”. Alcuni di questi dispensatori sono descritti nelle domande di brevetto intemazionali WO-03/083349-A1, WO-201 1/161532-A1, WO-20 12/1047 16-A1, WO-2012/104723-A1 e WO-20 13/084049-A1.
In molti dei dispensatori noti i diversi prodotti coloranti fluidi sono per lo più contenuti ognuno in un serbatoio rigido, di solito cilindrico ed abbastanza capiente, ad esempio dell’ ordine di uno o più litri, e di tipo ricaricabile, un numero indefinito di volte, quando i prodotti coloranti fluidi contenuti all’ interno sono stati completamente dispensati.
Durante la dispensazione, i pigmenti sono convogliati verso uno o più dispositivi di erogazione provvisti di almeno un ugello di iniezione collegato fluidicamente al serbatoio rigido per iniettare all’ interno del contenitore il prodotto selezionato.
Normalmente, per evitare che i prodotti coloranti fluidi contenuti all’interno di ciascun serbatoio si essicchino o formino grumi, che sarebbero dannosi per una corretta erogazione, a ciascun serbatoio è associato un dispositivo di agitazione, di solito a pale rotanti rispetto ad un asse assiale, collegato a un motore elettrico, il che rende le macchine note piuttosto complesse e costose.
I prodotti fluidi contenuti nei serbatoi rigidi, come ad esempio liquidi coloranti, pigmenti colorati, basi per pitture, vernici, smalti, inchiostri, sono soggetti ad essere aggrediti da agenti esterni, ad esempio muffe, funghi o batteri, che sono normalmente veicolati daH’aria. Poiché i serbatoi non sono chiusi ermeticamente a tenuta d’aria, l’aria entra nel serbatoio e può veicolare al suo interno i suddetti agenti esterni. Questo accade, in particolare, ad ogni operazione di rabbocco o di riempimento del serbatoio stesso poiché quest’ultimo viene aperto e l’interno è esposto all’atmosfera.
Poiché gli agenti esterni possono modificare le proprietà chimicofisiche dei prodotti coloranti fluidi, ad esempio modificandone anche la colorazione, la sfumatura o l’effetto estetico rispetto a quello previsto, tale fenomeno è particolarmente indesiderato.
Inoltre, la formazione di muffe, funghi o batteri, determina la necessità di fermare la macchina dispensatrice per eseguire una accurata e approfondita pulizia dei serbatoi interessati al fenomeno.
Per evitare che agenti esterni aggrediscano i prodotti coloranti fluidi contenuti nel serbatoio, è noto nella tecnica aggiungere additivi ai prodotti fluidi aventi una funzione di contrasto in grado di evitare la formazione di muffe, funghi o batteri. Ad esempio gli additivi possono comprendere sostanze biocide.
Tuttavia, le normative nazionali o sovranazionali nel corso degli anni stanno imponendo limiti sempre più stringenti all’uso di queste sostanze biocide in quanto esse sono dannose per l’ambiente. Per ottemperare alle prescrizioni previste dalle citate normative, è necessario ridurre significativamente, o eliminare, la presenza delle sostanze biocide, il che fa sì che agenti esterni possano aggredire in maniera indesiderata i prodotti fluidi da erogare. Per evitare gli inconvenienti originati dall’esposizione all’aria del prodotto fluido contenuto all’ interno del serbatoio rigido, la stessa Richiedente nel 1996 ha messo a punto un sistema di erogazione, descritto nel brevetto europeo EP-B-0798264, in cui il serbatoio dei prodotti coloranti fluidi era costituito da una sacca di materiale flessibile e non permeabile all’ aria, il quale era meno capiente dei serbatoi rigidi e nel quale il prodotto colorante era contenuto sotto vuoto, affinché quest’ultimo non fosse contaminato dall’aria circostante. Questa soluzione nota aveva però l’inconveniente di non prevedere mezzi che permettessero di effettuare un ricircolo del prodotto fluido contenuto nel serbatoio, per cui lo stesso prodotto tendeva ad essiccarsi, o a formare grumi, diventando quindi inutilizzabile, quando la sua giacenza all’ interno del serbatoio si prolungava per un certo tempo.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, che sia semplice da realizzare, affidabile e poco costosa.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, in cui ciascuna unità di erogazione comprenda un serbatoio facile da rimuovere e sostituire con un altro.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, in cui ciascuna unità di erogazione possa erogare, senza soluzione di continuità, anche una quantità di prodotto maggiore della capacità di ciascun serbatoio dello stesso prodotto fluido.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, che sia provvista di serbatoi contenenti il prodotto fluido che siano di tipo monouso e non ricaricabile.
Un ulteriore scopo ancora del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, che sia provvista di serbatoi chiusi ermeticamente cosicché i prodotti fluidi contenuti al loro interno non entrino in contatto con l’aria, o comunque non entrino in contatto con una quantità di aria sufficiente a determinare l’aggressione ai prodotti fluidi con agenti esterni.
Un altro scopo ancora del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, e ancora più in particolare liquidi coloranti, in cui il prodotto fluido sia adeguatamente ricircolato per evitare la formazione di grumi o l’essicazione, parziale o completa, del prodotto fluido.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed altri scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un’apparecchiatura secondo il presente trovato, per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, comprende una pluralità di unità di erogazione ognuna comprendente a sua volta un serbatoio contenente uno specifico prodotto fluido avente determinate caratteristiche, mezzi di erogazione per erogare lo specifico prodotto fluido in un contenitore, e mezzi di pompaggio interposti fra il serbatoio e i mezzi di erogazione per pompare selettivamente una determinata quantità dello specifico prodotto fluido verso i mezzi di erogazione e da questi verso il suddetto contenitore.
In accordo con una caratteristica del presente trovato, il serbatoio ha la forma di una sacca removibile ed ermetica, realizzata con materiale flessibile e impermeabile, e mezzi di ricircolo sono previsti fra il serbatoio e i mezzi di erogazione per fare ricircolare selettivamente lo specifico prodotto fluido nel serbatoio ad opera dei mezzi di pompaggio. In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, i mezzi di pompaggio comprendono una valvola a tre vie e i suddetti mezzi di ricircolo comprendono un primo condotto di aspirazione ed un primo condotto di ricircolo interposti direttamente fra la valvola a tre vie ed il serbatoio.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, i mezzi di pompaggio comprendono una valvola a tre vie; fra il serbatoio e i mezzi di pompaggio è interposto un contenitore intermedio; i mezzi di ricircolo comprendono un primo condotto di aspirazione ed un primo condotto di ricircolo interposti direttamente fra la valvola a tre vie e il contenitore intermedio; e i mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un secondo condotto di aspirazione interposto direttamente fra il contenitore intermedio e il serbatoio.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, i mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un secondo condotto di ricircolo interposto direttamente fra il contenitore intermedio e il serbatoio.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la valvola a tre vie è configurata per consentire il prelevamento selettivo dello specifico prodotto fluido dal serbatoio almeno attraverso il primo condotto di aspirazione e il trasferimento dello specifico prodotto fluido ai mezzi di erogazione, oppure nuovamente al serbatoio, per un ricircolo, attraverso almeno il primo condotto di ricircolo.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la suddetta sacca comprende una parte centrale espandibile fino ad una capienza massima e definita da due pareti laterali contrapposte, tenute insieme in modo ermetico mediante cuciture, saldature, o incollaggio idonei lungo i loro bordi periferici.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, ciascuna di dette unità di erogazione comprende almeno un organo di innesto rapido disposto all’estremità di almeno uno fra i condotti di aspirazione e i condotti di ricircolo per cooperare con una corrispondente testa tubolare del serbatoio provvista di un diaframma perforabile.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, l’organo di innesto rapido comprende un manicotto fissato all’estremità superiore di un corrispondente condotto di aspirazione o di ricircolo ed avente una cavità assiale configurata per accogliere almeno una parte inferiore della testa tubolare, un piolo assiale disposto in posizione fissa all’ interno della cavità assiale ed avente una parte superiore provvista di un percussore configurato per perforare il diaframma, un collare disposto scorrevole assialmente all’ interno della cavità assiale e configurato per cooperare con la parte inferiore della testa tubolare, e un elemento elastico cooperante con il collare per spingerlo costantemente verso l’alto contro un elemento di arresto fissato sulla parte superiore del piolo assiale.
In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, in una forma di realizzazione, i mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un dispositivo di schiacciamento che è configurato per schiacciare le pareti laterali del serbatoio e agitare così lo specifico prodotto fluido in esso contenuto.
In una particolare forma di realizzazione, il dispositivo di schiacciamento è montato in una determinata posizione fissa per effettuare selettivamente un’agitazione dello specifico prodotto fluido nel serbatoio, e comprende una coppia di aste orizzontali e parallele fra loro, disposte da parti opposte rispetto al serbatoio e mobili selettivamente, sia verticalmente, parallelamente alle pareti laterali del serbatoio, sia orizzontalmente e reciprocamente una verso l’altra per cooperare selettivamente con le pareti laterali del serbatoio.
Un vantaggio dell’ apparecchiatura e dell’unità di erogazione secondo il presente trovato è quello di evitare, o quantomeno limitare significativamente, che l’aria entri in contatto con il prodotto fluido contenuto all’interno del serbatoio, ed eventualmente - se presente - del contenitore intermedio. Questo è possibile grazie al fatto che il serbatoio è configurato come una sacca monouso, realizzata con materiale flessibile ed impermeabile, removibile ed ermetica.
Un altro vantaggio dell’apparecchiatura e dell’unità di erogazione secondo il presente trovato è che, grazie ai mezzi di ricircolo, il prodotto fluido è mantenuto omogeneamente miscelato, impedendone l’essicazione ed evitando la formazione di grumi.
Un ulteriore vantaggio dell’apparecchiatura e dell’unità di erogazione secondo il presente trovato è che, la sacca può essere sostituita rapidamente e con facilità grazie all’organo di innesto rapido, che è configurato in maniera tale da garantire che durante l’innesto si verifichi un indesiderato ingresso di aria all’ interno del serbatoio.
Un altro vantaggio ancora dell’apparecchiatura e dell’unità di erogazione secondo il presente trovato è dato dal fatto che non è necessario additivare il prodotto fluido contenuto nel serbatoio con sostanze biocide inquinanti e dannose per l’ambiente, evitando al contempo che l’aggressione del prodotto fluido da parte di agenti esterni quali muffe, funghi o batteri.
Un ulteriore vantaggio dell’apparecchiatura e dell’unità di erogazione secondo il presente trovato è quello di essere strutturalmente semplici, e facili da utilizzare, gestire e manutenere.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente, con una vista frontale, una singola unità di erogazione di un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, secondo il presente trovato, in una prima forma di realizzazione;
- la fig. 2 è una vista laterale dell’unità di erogazione di fig. 1;
- la fig. 3 illustra schematicamente, con una vista prospettica, una seconda forma di realizzazione di una singola unità di erogazione di un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, in accordo con il presente trovato;
- la fig. 4 è una sezione longitudinale dell’unità di erogazione di fig. 3; - la fig. 5 illustra schematicamente, con una vista prospettica laterale destra, una terza forma di realizzazione di una singola unità di erogazione di un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, in accordo con il presente trovato;
- la fig. 6 illustra schematicamente, con una vista prospettica laterale sinistra, l’unità di erogazione di fig. 5;
- la fig. 7 è una sezione longitudinale dell’unità di erogazione di fig. 5; - la fig. 8 illustra schematicamente, con una vista prospettica laterale destra, l’unità di erogazione di fig. 5 abbinata ad un dispositivo di schiacciamento del serbatoio in materiale flessibile contenente un prodotto fluido;
- la fig. 9 è una sezione longitudinale di un particolare ingrandito dell’unità di erogazione delle figure da 1 a 7, in una prima posizione operativa;
- la fig. 10 è una sezione longitudinale del particolare di fig. 9 in una seconda posizione operativa;
- la fig. 11 illustra schematicamente, con una vista prospettica, un’apparecchiatura per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, secondo il presente trovato, che utilizza una pluralità di unità di erogazione in accordo con la forma di realizzazione mostrata in fig. 5. Si precisa che nella presente descrizione e nelle rivendicazioni i termini verticale, orizzontale, inferiore, superiore, alto e basso, con le loro declinazioni, hanno la sola funzione di illustrare meglio il presente trovato con riferimento alle figure dei disegni e non devono essere in alcun modo utilizzati per limitare la portata del trovato stesso, o l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate. Ad esempio, con il termine orizzontale si vuole indicare un piano che può essere sia parallelo alla linea dell’orizzonte, sia inclinato, anche di parecchi gradi, ad esempio fino a 15°, rispetto a quest’ultima.
Inoltre, nelle diverse forme di rappresentazione descritte più avanti, numeri di riferimento uguali si riferiscono a elementi, o componenti, simili, o uguali, dell’apparecchiatura secondo il del presente trovato. DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DEL PRESENTE TROVATO
Con riferimento alla fig. 11, un’apparecchiatura 100 secondo il presente trovato, per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti aventi determinate caratteristiche, come il colore, la densità ed altro, verso un contenitore 101 (figure da 1 a 4), comprende una pluralità di unità di erogazione 11 (figure 1 e 2), 111 (figure 3 e 4), o 211 (figure da 5 a 8), che saranno più avanti descritte in dettaglio.
In accordo con una prima forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 1 e 2, l’unità di erogazione 11 comprende un serbatoio 12, di tipo rimovibile e sostituibile, contenente un determinato liquido colorante. Nella fattispecie, il serbatoio 12 ha la forma di una sacca realizzata con materiale flessibile e impermeabile, la quale è resa ermetica mediante cuciture, saldature, o incollaggio idonei lungo i suoi bordi periferici. Il serbatoio 12, visto frontalmente (fig. 1), ha la forma di un parallelepipedo e nella parte superiore è provvisto di un foro passante 13 mediante il quale può essere agganciato ad appositi sostegni disposti nella parte superiore dell’ apparecchiatura 100 (fig. 11), non rappresentati nei disegni, per mantenere lo stesso serbatoio 12 in posizione operativa verticale.
La parte centrale del serbatoio 12 è espandibile e comprimibile fra una capacità minima, che può essere zero, o prossima allo zero, quando le sue pareti laterali contrapposte sono a contatto fra loro, ed una capacità massima, quando le sue pareti laterali contrapposte sono distanziate al massimo fra loro, che indicativamente e a titolo di esempio, è compresa fra circa 200 ml e circa 1500 ml. Per meglio conservare il liquido colorante nel serbatoio 12, all’atto del suo riempimento da quest’ultimo viene estrata l’aria eventualmente contenuta al suo interno.
L’unità di erogazione 11 (figure 1 e 2) comprende, inoltre, sia un dispositivo di pompaggio 14 provvisto di una pompa volumetrica 15 di tipo noto e pertanto non descrita in dettaglio, ad esempio del tipo a soffieto descrito nella domanda di breveto statunitense US2006/0076360, sia un ugello di erogazione 16, anch’esso di tipo noto, disposto verticalmente, con la punta di erogazione 17 rivolta verso il basso, ossia verso il contenitore 101.
Il dispositivo di pompaggio 14 è provvisto anche di una valvola a tre vie 18, di tipo noto e solo schematizzata nei disegni, che è collegata in modo fluidico verso l’alto alla parte inferiore del serbatoio 12, tramite due condoti 19 e 20, e lateralmente all’ugello di erogazione 16.
I due condoti 19 e 20 sono configurati per fungere uno da condoto di aspirazione, ad esempio il condoto 19, e l’altro da condoto di ricircolo, ad esempio il condoto 20, per eventualmente rimandare nel serbatoio 12 il liquido colorante in esso contenuto ed effettuare così un ciclo di ricircolo, o mescolamento, dello stesso liquido colorante, che vantaggiosamente impedisce la formazione di grumi, o l’essiccazione, anche parziale, del liquido colorante.
Inoltre, il condoto di ricircolo 20, entra almeno parzialmente all’intemo del serbatoio 12, ad esempio fino ad un’altezza prossima alla zona del serbatoio adiacente al foro 13, per facilitare così l’omogeneizzazione del lìquido colorate in esso contenuto.
in altre parole, azionando la pompa volumetrica 15 e comandando opportunamente la valvola a tre vie 18, il liquido colorante contenuto nel serbatoio 12 può essere trasferito da quest’ultimo all’ugello di erogazione 16 e da qui al contenitore 101, oppure fatto ricircolare all’intemo dello stesso serbatoio 12.
In accordo con una seconda forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 3 e 4, l’unità di erogazione 111, a differenza dell’unità di erogazione 1 1 sopra descritta, comprende anche un contenitore intermedio 21 interposto fra il serbatoio 12 e il dispositivo di pompaggio 14.
Nell’ esempio qui fornito il contenitore intermedio 21 ha una forma sostanzialmente cilindrica, fermo restando che potrebbe avere una qualsiasi altra forma, ed ha una capacità superiore a quella del serbatoio 12, ad esempio e indicativamente compresa fra circa 200 mi e circa 1.500 mi.
In questa seconda forma di realizzazione i due condotti 19 e 20 collegano in modo fluidico la parte superiore del dispositivo di pompaggio alla parte inferiore del contenitore intermedio 2 1 , mentre due altri condotti 22 e 23 collegano in modo fluidico la parte superiore del contenitore intermedio 21 alla parte inferiore del serbatoio 12. Ad esempio il condotto 22 funge da condotto di aspirazione ed il condotto 23 funge da condotto di ricircolo e va fino all’ interno del serbatoio 12.
In questo modo, azionando la pompa volumetrica 15 e comandando opportunamente la valvola a tre vie 18, il liquido colorante contenuto nel serbatoio 12 può essere trasferito da quest’ultimo al contenitore intermedio 21 e da questo all’ugello di erogazione 16 per arrivare al contenitore 101, oppure fatto ricircolare all'interno sia dello stesso serbatoio 12, sia del contenitore intermedio 21.
In una forma di realizzazione alternativa, man mano che il contenitore intermedio 21 si svuota di prodotto colorante fluido, una idonea quantità di prodotto colorante fluido viene trasferita dal serbatoio 12 al contenitore intermedio 21, senza intervento della pompa volumetrica 15, ad esempio grazie alla forza di gravità, e/o grazie alla pressione differenziale tra serbatoio 12 e contenitore intermedio 21.
In accordo con una variante realizzativa di questa forma di realizzazione, può essere previsto un unico condotto, al posto dei due condotti 22, 23 che collegano il serbatoio 12 al contenitore intermedio 21. In questo caso, il liquido colorante passa dal serbatoio 12 al contenitore intermedio 21 che comunicano l’uno con l’altro ed è possibile ricircolare il liquido colorante all’intemo del contenitore intermedio 21, azionando la pompa volumetrica 15 e comandando opportunamente la valvola a tre vie 18.
In accordo con una terza forma di realizzazione, rappresentata nelle figure da 5 a 8, l’unità di erogazione 211 è simile all’unità di erogazione 111, con la differenza che è previsto un unico condotto 22 di collegamento fra il contenitore intermedio 21 e il serbatoio 12, che funge da condotto di aspirazione del liquido colorante. Inoltre, in questa forma di realizzazione, può essere prevista una valvola di sfiato 53, di tipo noto nella tecnica e per questo non descritta qui in dettaglio, che è associata al contenitore intermedio 21 per rimuovere dall’intemo di quest’ultimo eventuali residui d’aria.
Il ricircolo del liquido colorante avviene però ancora all’ interno del contenitore intermedio 21, grazie ai condotti 19 di alimentazione e 20 di ricircolo, schematizzati in fig.7. In una ulteriore versione, in aggiunta o in alternativa ai condotti 19, 20, il ricircolo del liquido colorante può avvenire tramite dispositivi di ricircolo a pale rotanti di tipo noto nella tecnica, disposti all’interno del contenitore intermedio 21.
In questa terza forma di realizzazione, per evitare che il liquido colorante si essicchi o formi grumi all’intemo del serbatoio 12, in cui non è previsto alcun ricircolo, è opportuno trasferire totalmente nel contenitore intermedio 21 (figure da 5 a 8) il liquido colorante contenuto nel serbatoio 12 e poi, all’ occorrenza, sostituire il serbatoio 12 vuoto con un altro pieno.
Si fa notare che nelle forme di realizzazione in cui è prevista la presenza del contenitore intermedio 21, l’unità di erogazione 111 o 211 può erogare, senza soluzione di continuità, anche una quantità di liquido colorante maggiore della capacità di ciascun serbatoio 12. Infatti, mentre il liquido colorante è nel contenitore intermedio 21, quando il serbatoio 12 si svuota completamente, quest’ultimo può essere sostituito con un altro serbatoio 12 pieno, senza interrompere l’erogazione del liquido colorante verso il contenitore 101.
In ognuna delle tre forme di realizzazione sopra descritte il serbatoio 12 deve poter essere inserito e rimosso nell’ apparecchiatura 100 (fig. 11) con un’operazione semplice e facile da eseguire da parte di una persona anche non esperta, in modo da evitare però il contatto fra il liquido colorante contenuto nel serbatoio 12 stesso e l’aria circostante.
Per soddisfare tali esigenze, fra il serbatoio 12 e ciascuno dei condotti 19, 20, 22 e 23 è vantaggiosamente presente un organo di innesto rapido 24 (figure 9 e 10).
In particolare, un’estremità tubolare 25 del serbatoio 12 è provvista di una testa tubolare 26 avente sia una parte inferiore 27 rastremata ed eventualmente provvista esternamente di un anello elastico di tenuta 28, sia una cavità assiale cilindrica 29, trasversalmente alla quale è fissato un sottile diaframma 30 perforabile, costituito ad esempio da un disco di materiale plastico, o metallico, spesso alcuni decimi di millimetro, ad esempio da 0.01 mm a 1 mm.
L’organo di innesto rapido 24 comprende un manicotto 31 fissato all’estremità superiore di ognuno dei condotti 19, 20, per la prima forma di realizzazione, 19, 20, 22 e 23 per la seconda forma di realizzazione e 19, 20 e 22 per la terza forma di realizzazione. Il manicotto 31 ha una cavità assiale 32 avente un diametro leggermente maggiore di quello esterno della parte inferiore 27 della testa tubolare 26, ma leggermente inferiore al diametro esterno dell’eventuale anello elastico di tenuta 28. All’ interno della cavità assiale 32 e in posizione centrale è disposto un piolo assiale 33 avente la parte inferiore 34 fissata su una flangia 35, a sua volta fissata all’ interno del rispettivo condotto 19, 20, 22 e 23, ed una parte superiore 36 provvista di un percussore 37 configurato ed idoneo a perforare il diaframma 30.
Una molla elicoidale 38 è disposta attorno al piolo assiale 33 fra la flangia 35 ed un collare 39 scorrevole assialmente all’ interno della cavità assiale 32. La corsa verso l’alto del collare 39 è limitata da una rondella 40 fissata sulla parte superiore 36 del piolo assiale 33.
In questo modo, quando si vuole inserire nell’ apparecchiatura 100 (fig. 11) un nuovo serbatoio 12, prima si posiziona la testa tubolare 26 (flg. 9) di quest’ultimo in modo che sia coassiale al piolo assiale 33 e poi si spinge verso il basso lo stesso serbatoio 12, in modo che la parte inferiore 27 (fig. 10) della testa tubolare 26 vada ad inserirsi nella cavità assiale 32 del manicotto 31 fino a che il percussore 37 rompe il diaframma 30. La corsa verso il basso del serbatoio 12 e della sua testa tubolare 26, contrastata dalla molla elicoidale 38 che si comprime, continua fino a quando l’eventuale anello elastico di tenuta 28 va a interferire con la parete interna della cavità assiale 32.
In questo modo il serbatoio 12 ha raggiunto una posizione innestata e a tenuta ed il liquido colorante in esso contenuto è in comunicazione con 11 corrispondente condotto 9, 20, 22 e/o 23.
Qualunque mezzo di mantenimento esterno, di tipo noto e non rappresentato nei disegni, può essere previsto per mantenere il serbatoio 12 nella suddetta posizione innestata.
Inoltre, in una forma di realizzazione esemplificativa, l’apparecchiatura 100 (fig. 11) comprende un telaio 41, a sua volta composto sostanzialmente da una piastra orizzontale inferiore 42, da quattro montanti verticali 43 e da una piastra orizzontale superiore 44, di forma sostanzialmente circolare.
Sulla piastra orizzontale superiore 44 è adatta ad essere montata girevole una pluralità di unità di erogazione 11, 111, 211. Nell’esempio qui fornito l’apparecchiatura 100 comprende sedici unità di erogazione 211, disposte equidistanti da un asse centrale verticale X.
Mezzi di comando di tipo noto e non rappresentati nei disegni, ad esempio del tipo descritto nei brevetti italiani IT 1.403.834 ed ITI. 403. 835, sono previsti per fare ruotare selettivamente e tutte insieme le unità di erogazione 211 attorno all’asse centrale verticale X, per portare una selezionata unità di erogazione 21 1 in corrispondenza di una stazione di erogazione 45, al disotto della quale può essere posizionato un contenitore 101 (figure da 1 a 4).
L’apparecchiatura 100 comprende, inoltre, un dispositivo di schiacciamento 46 (fig. 8) montato sul telaio 41 in una determinata posizione fissa rispetto alla stazione di erogazione 45, per effettuare selettivamente un’agitazione del liquido colorante contenuto in ciascun serbatoio 12.
Il dispositivo di schiacciamento 46 comprende una coppia di aste 47, orizzontali e parallele fra loro, disposte da parti opposte rispetto al serbatoio 12 che si trova temporaneamente al di sotto di esse.
In particolare, il dispositivo di schiacciamento 46 (fig. 8) comprende, inoltre, un primo attuatore 48, avente un albero 49 verticale collegato ad una piattaforma 50 orizzontale, su cui sono montate le aste 47 e che è mobile verticalmente insieme ad esse fra una posizione sollevata, rappresentata in fig. 8, in cui le stesse aste 47 sono più in alto dei serbatoi 12 e non interferiscono con loro, ed una posizione abbassata, non raffigurata, in cui le stesse aste 47 si trovano in corrispondenza della parte inferiore del serbatoio 12 che è fermo nella suddetta determinata posizione.
Sulla piattaforma 50 è montato un secondo attuatore 51, collegato ad un meccanismo 52 in grado di avvicinare e allontanare fra loro le due aste 47, pur mantenendole parallele fra loro.
In questo modo, comandando opportunamente i due motori elettrici 48 e 51, le due aste 47 possono sia avvicinarsi e allontanarsi dalle pareti laterali contrapposte della parte centrale del serbatoio 12, quando quest’ultimo si trova fermo nella suddetta determinata posizione, sia abbassarsi e alzarsi rispetto ad esso, per effettuare così un’agitazione dall’esterno del liquido colorante in esso contenuto.
Anche se il presente trovato è stato descritto con riferimento alle specifiche forme di realizzazione sopra descritte, è chiaro che all’apparecchiatura 100 possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
E' anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcune forme di realizzazione, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparecchiature per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (100) per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, comprendente una pluralità di unità di erogazione (11; 111; 211) ognuna comprendente a sua volta un serbatoio (12) contenente uno specifico prodotto fluido avente determinate caratteristiche, mezzi di erogazione (16) per erogare detto specifico prodotto fluido in un contenitore (101), e mezzi di pompaggio (14) interposti fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di erogazione (16) per pompare selettivamente una determinata quantità di detto specifico prodotto fluido verso detti mezzi di erogazione (16) e da questi verso detto contenitore (101), caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (12) ha la forma di una sacca removibile ed ermetica, realizzata con materiale flessibile e impermeabile, e che mezzi di ricircolo (19, 20; 22, 23) sono previsti fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di erogazione (16) per fare ricircolare selettivamente detto specifico prodotto fluido in detto serbatoio (12) ad opera di detti mezzi di pompaggio (14).
  2. 2. Apparecchiatura (100) come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di pompaggio (14) comprendono una valvola a tre vie (18) e che detti mezzi di ricircolo comprendono un primo condotto di aspirazione (19) ed un primo condotto di ricircolo (20) interposti direttamente fra detta valvola a tre vie (18) e detto serbatoio (12).
  3. 3. Apparecchiatura (100) come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di pompaggio (14) comprendono una valvola a tre vie (18), che fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di pompaggio (14) è interposto un contenitore intermedio (21), che detti mezzi di ricircolo comprendono un primo condotto di aspirazione (19) ed un primo condotto di ricircolo (20) interposti direttamente fra detta valvola a tre vie (18) e detto contenitore intermedio (21), e che detti mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un secondo condotto di aspirazione (22) interposto direttamente fra detto contenitore intermedio (21) e detto serbatoio (12).
  4. 4. Apparecchiatura (100) come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un secondo condotto di ricircolo (23) interposto direttamente fra detto contenitore intermedio (21 ) e detto serbatoio (12).
  5. 5. Apparecchiatura (100) come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzata dal fatto che detta valvola a tre vie (18) è configurata per consentire il prelevamento selettivo di detto specifico prodotto fluido da detto serbatoio (12) almeno attraverso detto primo condotto di aspirazione (19) e il trasferimento di detto specifico prodotto fluido a detti mezzi di erogazione (16), oppure nuovamente a detto serbatoio (12), per un ricircolo, attraverso almeno detto primo condotto di ricircolo (20).
  6. 6. Apparecchiatura (100) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta sacca comprende una parte centrale espandibile fino a una capienza massima e definita da due pareti laterali contrapposte, tenute insieme in modo ermetico mediante cuciture, saldature, o incollaggio idonei lungo i loro bordi periferici.
  7. 7. Apparecchiatura (100) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette unità di erogazione (11; 111; 211) comprende almeno un organo di innesto rapido (24) disposto all’estremità di almeno uno fra detti condotti di aspirazione (19, 22) e detti condotti di ricircolo (20, 23) per cooperare con una corrispondente testa tubolare (26) di detto serbatoio (12) provvista di un diaframma (30) perforabile.
  8. 8. Apparecchiatura (100) come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto organo di innesto rapido (24) comprende un manicotto (31) fissato all’estremità superiore di un corrispondente condotto di aspirazione e/o di ricircolo (19, 20; 22, 23) ed avente una cavità assiale (32) configurata per accogliere almeno una parte inferiore (27) di detta testa tubolare (26), un piolo assiale (33) disposto in posizione fissa all’ interno di detta cavità assiale (32) ed avente una parte superiore (36) provvista di un percussore (37) configurato per perforare detto diaframma (30), un collare (39) disposto scorrevole assialmente all’ interno di detta cavità assiale (32) e configurato per cooperare con detta parte inferiore (27) di detta testa tubolare (26), e un elemento elastico (38) cooperante con detto collare (39) per spingerlo costantemente verso l’alto contro un elemento di arresto (40) fissato su detta parte superiore (36) di detto piolo assiale (33).
  9. 9. Apparecchiatura (100) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ricircolo comprendono, inoltre, un dispositivo di schiacciamento (46) per configurato per schiacciare dette pareti laterali di detto serbatoio (12) e agitare così detto specifico prodotto fluido in esso contenuto.
  10. 10. Apparecchiatura (100) come nella rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di schiacciamento (46) è montato in una determinata posizione fissa per effettuare selettivamente uno schiacciamento di detto specifico prodotto fluido in detto serbatoio (12), in cui detto dispositivo di schiacciamento (46) comprende una coppia di aste (47) orizzontali e parallele fra loro, disposte da parti opposte rispetto a detto serbatoio (12) e mobili selettivamente sia verticalmente, parallelamente alle pareti laterali di detto serbatoio (12), sia orizzontalmente e reciprocamente una verso l’altra per cooperare selettivamente con dette pareti laterali di detto serbatoio (12).
  11. 11. Unità di erogazione (11; 111; 211) per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, comprendente un serbatoio (12) contenente uno specifico prodotto fluido avente determinate caratteristiche, mezzi di erogazione (16) per erogare detto specifico prodotto fluido in un contenitore (101), e mezzi di pompaggio (14) interposti fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di erogazione (16) per pompare selettivamente una determinata quantità di detto specifico prodotto fluido verso detti mezzi di erogazione (16) e da questi verso detto contenitore (101), caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (12) ha la forma di una sacca removibile ed ermetica, realizzata con materiale flessibile e impermeabile, e che mezzi di ricircolo (19, 20; 22, 23) sono previsti fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di erogazione (16) per fare ricircolare selettivamente detto specifico prodotto fluido in detto serbatoio (12) ad opera di detti mezzi di pompaggio (14).
  12. 12. Unità di erogazione (11; 111; 211) per erogare prodotti fluidi, in particolare liquidi, come nella rivendicazione 11 , caratterizzata dal fatto che comprende un contenitore intermedio (21) interposto fra detto serbatoio (12) e detti mezzi di pompaggio (14).
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