IT201800005690A1 - Matrice dentale - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

L'invenzione riguarda il settore delle matrici dentali.

Arte nota

La matrice dentale ( matrix band) è un oggetto ben noto, utilizzato dai dentisti durante interventi di restauro sui denti anteriori e posteriori, nella cura della carie e modifica estetica in odontoiatria conservativa.

Una matrice dentale è essenzialmente una striscia sottile e flessibile che è posizionata attorno al dente durante la procedura allo scopo di creare una parete artificiale per contenere il materiale di restauro mentre viene applicato. In altre parole il compito della matrice è di sostituire una parete mancante del dente attorno a una cavità, che può essere formata in seguito all'asportazione di tessuto lesionato, per es. dalla carie. La matrice, a dipendenza della sua tipologia (circonferenziale o sezionale) è tenuta in posizione con appositi accessori, quali tensionatori, pinze o mollette (clip), cunei in materiale plastico e/o legno. Al termine della procedura, quando il materiale di restauro è indurito, la matrice viene rimossa.

I materiali utilizzati per la fabbricazione di matrici dentali includono acciaio inossidabile, altri metalli o leghe metalliche, oppure polimeri. In alcune realizzazioni, la matrice dentale ha un rivestimento che evita al materiale di restauro di aderire alla matrice e, di conseguenza, ne facilita la rimozione.

Una matrice dentale dell’arte nota si presenta essenzialmente come una striscia o banda che ha una forma rettangolare, nei casi più semplici, oppure una forma sagomata. Per esempio una matrice dentale di tipo noto (detta “Tofflemire”) ha una forma sagomata a "boomerang” comprendente due rami più o meno inclinati che si congiungono in un vertice.

Le matrici sagomate sono state sviluppate con lo scopo di migliorare la approssimazione della forma naturale del dente e agevolare l’introduzione e la corretta disposizione del materiale di restauro. Tuttavia, le matrici sagomate dell’arte nota si sono evolute essenzialmente per approssimare i denti posteriori, cioè molari e premolari, che sono stati storicamente i più colpiti dalla carie e di conseguenza più frequentemente oggetto di restauro in odontoiatria conservativa.

Per questo motivo le soluzioni offerte dall’arte nota per il restauro dei denti anteriori, ove con questo termine si intendono incisivi e canini, sono limitate in termini di scelta e adeguatezza delle prestazioni. Nello specifico, le matrici disponibili non riescono ad approssimare contemporaneamente e in modo preciso le pareti interprossimali e la zona cervicale, rendendo la procedura di restauro più laboriosa e complessa. La qualità del risultato non sempre è soddisfacente e, in ogni caso, dipende molto dall’abilità del dentista.

La richiesta di interventi di ricostruzione dei denti anteriori è in aumento, non solo per riparare lesioni cariose o traumi, ma anche per correggere difetti di forma. L’esigenza di correggere difetti di forma dei denti anteriori, che sono i più visibili, è sempre più sentita dai pazienti per motivi estetici. Per questi motivi gli interventi ricostruttivi, prima limitati essenzialmente ai denti posteriori, sono sempre più frequenti anche per i denti anteriori. L’arte nota delle matrici dentali però non offre una risposta soddisfacente a questa esigenza.

Sommario dellinvenzione

L’invenzione si propone di mettere a disposizione una matrice dentale con una forma sagomata ottimizzata per interventi di ricostruzione dei denti anteriori. Più in dettaglio, uno scopo dellinvenzione è di realizzare una matrice dentale anatomica capace di approssimare in modo soddisfacente la forma delle pareti laterali (prossimali) e cervicali dei denti anteriori, in modo da facilitare il lavoro del dentista e migliorare la precisione di applicazione del materiale ricostruttivo.

Gli scopi sono raggiunti con una matrice che comprende un collare centrale e due ali rispettivamente sinistra e destra che si protendono da detto collare; una faccia interna destinata a essere rivolta verso un dente durante l’applicazione della matrice e un’opposta faccia esterna; da ambo i lati la matrice comprende una zona prossimale di raccordo e congiunzione tra il collare e la rispettiva ala, e detta zona prossimale comprende una superficie bombata, tale per cui in corrispondenza di detta superficie bombata la faccia esterna della matrice risulta convessa e la faccia interna risulta concava.

La richiedente ha trovato che una forma convessa delle zone prossimali, che si trovano tra il collare e le ali, risulta anatomicamente ottimale per uso nel restauro o ricostruzione dei denti anteriori. Con questa forma bombata, la matrice approssima in modo ottimale l’anatomia del dente, ottimizza il posizionamento del materiale di restauro e facilita il lavoro del dentista.

Alcune caratteristiche preferite sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.

In una realizzazione per esempio detta superficie bombata comprende, o è costituita da, una superficie cilindrica. In un’altra realizzazione, detta superficie bombata comprende, o è costituita da, una superficie sferica. In un’altra realizzazione, detta superficie bombata comprende, o è costituita da, una superficie anatomica avente molteplici raggi di curvatura.

Preferibilmente la matrice è simmetrica rispetto a un asse centrale passante per un punto medio del collare. Si possono definire una direzione longitudinale della matrice, sostanzialmente in accordo a detto asse di simmetria, e una direzione radiale di allontanamento da detto asse.

In una realizzazione, detta superficie bombata forma una fascia compresa tra un bordo superiore esterno della matrice e una linea inferiore di demarcazione, al di sotto della quale si estende la rispettiva ala della matrice. Preferibilmente la fascia bombata di estende nella suddetta direzione radiale mentre l’ala si estende prevalentemente nella direzione longitudinale, eventualmente con una certa inclinazione rispetto all’asse di simmetria.

Preferibilmente detta fascia ha una larghezza maggiore dell’ala. Per esempio, in una realizzazione, detta fascia è delimitata esternamente da un bordo che forma una rientranza raccordandosi a un bordo esterno dell’ala, in modo tale che la larghezza dell’ala risulti inferiore alla larghezza della fascia bombata.

Le due ali si estendono dalla stessa parte rispetto al collare così che la matrice ha una forma essenzialmente a U oppure a V.

In una realizzazione, le due ali si estendono rispetto al collare in direzioni divergenti. Per esempio, in realizzazioni preferite, ciascuna delle due ali si estende in una direzione che, rispetto a un asse centrale della matrice, forma un angolo da 5° a 30°, preferibilmente 15° o circa 15°. Detto asse centrale preferibilmente è anche asse di simmetria.

Preferibilmente, il collare presenta una zona centrale di minima larghezza. In una realizzazione, il collare ha un profilo doppio concavo che definisce detta zona centrale di minima larghezza. In una realizzazione, detto profilo doppio concavo è dato da bordi del collare curvilinei, con centri di curvatura da parti opposte del collare stesso.

Il collare, essendo delimitato da bordi almeno in parte curvilinei con centri di curvatura da parti opposte rispetto al collare stesso, assume un profilo doppio concavo che si assottiglia al centro e assume maggiore larghezza verso i lati, cioè verso le dette zone prossimali di raccordo.

In una realizzazione, il collare è delimitato da un bordo inferiore, che si trova nello spazio tra le due ali, e da un bordo superiore, che è rivolto da parte opposta delle due ali. Almeno una porzione del bordo inferiore segue un arco di circonferenza con un primo centro che si trova in un punto tra le ali, e almeno una porzione del bordo superiore segue un arco di circonferenza con un secondo centro che si trova da parte opposta del collare rispetto al primo centro.

In una realizzazione preferita, detto bordo superiore comprende due porzioni laterali ad arco di circonferenza, e una porzione centrale rettilinea in corrispondenza della zona di minima larghezza del collare.

Le ali hanno preferibilmente un tratto a larghezza costante e terminano con un bordo di estremità curvo, preferibilmente ad arco di cerchio e ancora più preferibilmente a semicerchio.

La matrice può essere realizzata in materiale metallico o polimerico. Materiali preferiti per realizzare la matrice secondo l'invenzione comprendono: acciaio inossidabile, titanio e le sue leghe, poliestere. In una realizzazione preferita il materiale è acciaio inossidabile AISI 304.

In una realizzazione preferita, la matrice è realizzata in acciaio inossidabile il quale è stato sottoposto a un trattamento superficiale. Detto trattamento superficiale può comprendere una colorazione per rendere il campo operatorio meglio visibile dallo specialista durante il restauro.

Lo spessore della matrice preferibilmente è di alcuni centesimi di millimetro, per esempio 3/ 100 di mm.

La matrice preferibilmente è monouso.

La matrice può essere ottenuta con un processo di tranciatura, che ottiene una matrice piana della forma desiderata, e successiva fase di formatura (bombatura) che definisce le zone convesse.

Le caratteristiche di forma della matrice, che sono state sin qui descritte, sono da intendersi riferite allo sviluppo piano della matrice. Nell’uso, grazie alla sua flessibilità, la matrice è disposta in un assetto in cui le due ali sono piegate Luna verso l’altra, portando le due superfici inter-prossimali bombate ad affacciarsi una verso l’altra.

Un altro aspetto dell’invenzione è rappresentato da un kit per il restauro di denti anteriori comprendente almeno una matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti. Oltre a un certo numero di matrici, il kit può comprendere, per esempio, cunei e/o pinze per posizionare la matrice attorno a un dente.

La matrice secondo l’invenzione consente di riprodurre in modo corretto sia la geometria del dente nella zona in terpros simale, sia la zona cervicale del dente. I vantaggi dell’invenzione saranno più chiari con l’aiuto della descrizione che segue, riferita a una realizzazione preferita.

Breve descrizione delle figure

La Fig. 1 mostra lo sviluppo su un piano di una matrice secondo un modo di realizzare l’invenzione.

La Fig. 2 mostra, in vista prospettica, la matrice di Fig. 1 in posizione piegata per l’uso.

La Fig. 3 mostra la matrice di Fig. 1 durante il suo utilizzo, posizionata attorno a un dente anteriore.

Descrizione dettagliata

La Fig. 1 mostra lo sviluppo di una matrice dentale sagomata, per uso nella ricostruzione di denti anteriori, indicata generalmente dal riferimento 1.

La matrice 1 ha forma simmetrica rispetto a un asse A-A e comprende essenzialmente un collare 2 e ali 3, 4 rispettivamente sinistra e destra.

La matrice 1 inoltre ha una faccia interna 5 destinata a essere rivolta verso un dente durante l'applicazione della matrice, e un’opposta faccia esterna 6.

Da entrambi i lati (sinistro e destro in Fig. 1), la matrice 1 comprende una prima zona prossimale 7 e una seconda zona prossimale 8 che rappresentano zone di raccordo e di congiunzione tra il collare 2 e la rispettiva ala sinistra 3 o ala destra 4.

Ciascuna di dette zone prossimali 7 e 8 comprende una superficie bombata, cioè presentante una curvatura, tale per cui nelle zone prossimali 7 e 8 la faccia esterna 6 della matrice risulta convessa mentre la faccia interna 5 risulta concava. La faccia esterna 6 corrisponde al piano del disegno in Fig. 1; le due facce 5 e 6 sono meglio visibili nella vista di Fig. 2 in cui la matrice 1 è piegata pronta all’uso.

Detta superfìcie bombata, nelle zone 7 e 8, può essere per esempio cilindrica, s sferica o avere raggi di curvatura variabili in diverse realizzazioni dell’invenzione.

La superficie bombata, nell’esempio illustrato, forma essenzialmente una fascia 10 che è compresa tra un bordo superiore 11 e un bordo inferiore 12. 11 bordo superiore 11 è anche un bordo della matrice 1, il bordo inferiore 12 essenzialmente delimita la fascia bombata 10 dalla rispettiva ala 3 o 4, che si estende al di sotto di detto bordo inferiore 12. Il bordo 12 può essere formato durante una fase di bombatura della matrice 1.

La fascia bombata 10 si estende in una direzione essenzialmente radiale rispetto all’asse A-A. Sul lato esterno, la fascia bombata 10 è delimitata da un bordo 13 che forma una rientranza 14 o ginocchio. Preferibilmente detta rientranza 14 si trova sotto il bordo inferiore 12 della fascia bombata 10, cioè da parte opposta del collare 2 rispetto a detto bordo 12.

Alcuni dettagli in Fig. 1 sono mostrati solo con riferimento all’ala 3 per semplicità, l’altra ala 4 essendo simmetrica all’ala 3 rispetto all’asse A-A.

Le figure mostrano una realizzazione preferita, a titolo di esempio, in cui le due ali 3, 4 si estendono rispetto al collare in direzioni divergenti, formando ciascuna un asse di circa 15° rispetto all’asse A-A. Nel complesso, la matrice 1 quando è posta su un piano assume una forma a U oppure V.

Le ali 3, 4 hanno una zona 15 di larghezza costante e una estremità 16 delimitata da un bordo 17 arrotondato, preferibilmente semicircolare.

Il collare 2 è delimitato essenzialmente da un bordo inferiore 18 e da un bordo superiore 19.

Il bordo inferiore 18 segue un arco di cerchio con centro in un punto 20 sull’asse A-A, tra le due ali 3 e 4.

Il bordo superiore 19 presenta preferibilmente due porzioni 19a e 19b ad arco di circonferenza e una zona centrale rettilinea 21. porzioni 19a e 19b si raccordano in modo continuo con i bordi 11 delle fasce bombate 10, su ambo i lati.

Le porzioni 19a e 19b hanno centri rispettivamente 22, 23 dalla parte opposta del centro 20, rispetto al collare 2. Pertanto il collare 2, come si nota in figura assume una forma a doppio concavo, che definisce una parte centrale 24 più sottile (parte di minima larghezza).

La matrice 1 è realizzata per esempio in acciaio inox partendo da un foglio di piccolo spessore (es. 0.03 mm) così da essere flessibile. La matrice può così essere piegata per la messa in opera come in Fig. 2.

La figura 2 mostra la matrice 1 nell’assetto di messa in opera, in cui le zone inter-prossimali 7, 8 sono affacciate una all’altra e assieme al collare 2 definiscono pareti di contenimento del materiale ricostruttivo attorno a un dente anteriore.

La Fig. 3, che mostra la matrice 1 in uso su un dente anteriore T, consente di vedere che, grazie alla bombatura delle fasce inter-prossimali e del collare 2, la matrice 1 riesce ad approssimare correttamente la forma delle pareti del dente, in modo più efficiente rispetto alle matrici dell’arte nota. In questo modo l’apporto di materiale di restauro è più preciso e il risultato finale è di migliore qualità, rendendo il lavoro dello specialista più veloce ed efficace.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Matrice dentale (1) sagomata, particolarmente per uso nel restauro di denti anteriori, comprendente: un collare centrale (2) e due ali rispettivamente sinistra (3) e destra (4) che si protendono da detto collare; una faccia interna (5) destinata a essere rivolta verso un dente durante l’applicazione della matrice, e un’opposta faccia esterna (6); in cui da ambo i lati la matrice comprende una zona prossimale (7, 8) di raccordo e congiunzione tra il collare (2) e la rispettiva ala sinistra o destra, e detta zona prossimale (7, 8) comprende una superficie bombata (10), tale per cui in corrispondenza di detta superficie bombata la faccia esterna (6) della matrice risulta convessa e la faccia interna (5) risulta concava.
2. 2) Matrice secondo la rivendicazione 1, in cui detta superficie bombata comprende, o è costituita da, almeno una tra: una superficie cilindrica; una superficie sferica, una superficie anatomica avente molteplici raggi di curvatura. 3} Matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie bombata (10), su ciascun lato della matrice, forma una fascia compresa tra un bordo superiore (11) della matrice e un bordo inferiore di demarcazione (12), al di sotto del quale si estende la rispettiva ala (3, 4) della matrice. 4) Matrice secondo la rivendicazione 3 in cui detta fascia (10) ha una larghezza maggiore dell’ala. 5) Matrice secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detta fascia (10) si estende prevalentemente in una direzione radiale rispetto a un asse (A-A) di simmetria della matrice stessa. 6) Matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le due ali si estendono rispetto al collare in direzioni divergenti. 7) Matrice secondo la rivendicazione 6, in cui ciascuna delle due ali si estende in una direzione che, rispetto a un asse centrale (A-A) della matrice, forma un angolo da 5° a 30°, preferibilmente 15° o circa 15°. 8) Matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui il collare presenta una zona centrale di minima larghezza. 9) Matrice secondo la rivendicazione 8, in cui il collare ha un profilo doppio concavo delimitato da bordi almeno in parte curvilinei e con centri di curvatura da parti opposte del collare stesso. 10) Matrice secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui il collare presenta un bordo inferiore (18) nello spazio tra le due ali e un bordo superiore (19) rivolto da parte opposta delle due ali, e almeno una porzione del bordo inferiore (18) segue un arco di circonferenza con un primo centro (20) che si trova in un punto tra le ali, e almeno una porzione del bordo superiore (19) segue un arco di circonferenza con un secondo centro (22, 23) che si trova da parte opposta del collare rispetto al primo centro. 11) Matrice secondo la rivendicazione 10, in cui il bordo superiore (19) comprende due porzioni laterali (19a, 19b) ad arco di circonferenza, e una porzione centrale (21) rettilinea. 12) Matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, realizzata in metallo o in una lega di metallo o in un materiale polimerico, preferibilmente acciaio inossidabile. 13) Matrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, realizzata in acciaio inossidabile il quale è stato sottoposto a un trattamento atto a modificarne le sue caratteristiche superficiali. 14) Kit per il restauro di denti anteriori comprendente almeno una matrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.