IT201800005607A1 - Afrometro - Google Patents

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Description

AFROMETRO.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un afrometro.
L’afrometro è uno strumento indispensabile per mantenere sotto controllo la pressione finale all'interno delle bottiglie e quindi il contenuto di anidride carbonica in vini, spumanti, birra e bevande contenenti gas in genere.
Gli afrometri di tipo tradizionale comprendono un ago tubolare in materiale metallico, atto ad essere inserito attraverso un tappo in sughero, o attraverso un altro tappo simile perforabile, di chiusura di una bottiglia; tale ago ha la funzione di mettere in comunicazione l’atmosfera all’interno della bottiglia, ovviamente al di sopra del liquido in essa contenuto, con un manometro per la lettura dei valori di pressione all’interno della bottiglia stessa.
Tale lettura della pressione consente di tenere sotto controllo la pressione all’interno di una bottiglia al termine di un prestabilito periodo di lavorazione per una bevanda, ma anche in un momento o in un periodo intermedio di tale lavorazione; tale controllo di pressione è indice, indirettamente, della quantità di anidride carbonica, ovvero di “bollicine”, in un vino, in uno spumante, in una birra e in generale nelle bevande in cui si sviluppa, o in cui è stato introdotto, un gas.
In particolare, per le bottiglie riempite ma non tappate, ed in generale per tutte le situazioni in cui si voglia rilevare la pressione all’interno di una bottiglia priva di tappo scelta ed impiegata come campione tra una pluralità di identiche bottiglie, sono oggi noti afrometri comprendenti un corpo esso stesso sagomato come un tappo, ovvero con un corpo a fungo comprendente:
- un gambo configurato per essere inserito nel collo di una bottiglia, - guarnizioni di tenuta poste a circondare esternamente il gambo tubolare e atte ad impedire il passaggio di gas o aria tra il collo della bottiglia ed il gambo tubolare stesso,
- una testa allargata di appoggio sull’imbocco della bottiglia,
- un condotto tubolare sviluppantesi longitudinalmente lungo tutto il corpo a fungo; tale condotto tubolare da una parte è aperto in corrispondenza dell’estremità libera del gambo, quindi verso l’interno di una bottiglia a cui tale afrometro sia applicato, e dalla parte opposta è in comunicazione con un rilevatore di pressione.
Un simile afrometro è molto rapido da allestire su qualsiasi bottiglia priva di tappo.
Tale afrometro, pur diffuso ed apprezzato, presenta un importante limite legato al fatto che in alcune situazioni, a causa dell’incremento di pressione interno alla bottiglia, l’afrometro, pur ben inserito nel collo della bottiglia e ivi trattenuto per l’interferenza determinata dalle guarnizioni con la superficie interna del collo stesso, può essere eiettato in modo indesiderato e pericoloso.
Compito della presente invenzione è quello di mettere a punto un afrometro capace di ovviare al citato inconveniente e limite della tecnica nota.
In particolare, uno scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto un afrometro che consenta un fissaggio ad un collo di una bottiglia sicuro e stabile per tutta la durata delle rilevazioni di pressione.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto un afrometro strutturalmente semplice e facile da impiegare.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto un afrometro che possa essere facilmente adattato per il fissaggio a colli di bottiglia di dimensioni trasversali diverse.
Il compito nonché gli scopi sopra citati sono raggiunti da un afrometro secondo la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’afrometro secondo la rivendicazione 1 vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Il compito ed i suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, sono di seguito evidenziati dalla descrizione di una forma esecutiva dell’invenzione, che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica di un afrometro secondo l’invenzione;
- la figura 2 rappresenta un esploso prospettico dell’afrometro secondo l’invenzione;
- la figura 3 rappresenta una vista prospettica di un gruppo di componenti dell’afrometro secondo l’invenzione;
- la figura 4 rappresenta una diversa vista prospettica del gruppo di componenti di figura 3;
- la figura 5 rappresenta una vista laterale in sezione di un afrometro secondo l’invenzione in un primo assetto d’uso;
- la figura 6 rappresenta la medesima vista laterale in sezione di figura 5 con l’afrometro in un secondo assetto d’uso;
- la figura 7 rappresenta una vista in sezione in pianta dell’afrometro secondo l’invenzione nel primo assetto d’uso di figura 5;
- la figura 8 rappresenta la medesima vista in sezione di figura 7 nel secondo assetto d’uso di figura 6;
- la figura 9 rappresenta un’altra vista laterale in sezione dell’afrometro secondo l’invenzione;
- la figura 10 rappresenta una vista laterale in sezione in parziale esploso dell’afrometro secondo l’invenzione.
- la figura 11 rappresenta una vista laterale in sezione dell’esploso di un afrometro secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure citate, un afrometro secondo l’invenzione è indicato nel suo complesso con il numero 10.
A titolo esemplificativo e non limitativo dell’invenzione, nelle figure citate, una generica bottiglia è indicata con la lettera A, l’imbocco di tale bottiglia A è indicato con la lettera B, il collo della bottiglia A è indicato con C, e l’anello perimetrale esterno dell’imbocco B è indicato con D.
Con il termine ‘imbocco di una bottiglia’ si intende la parte anulare d’estremità di una bottiglia attraverso cui si introduce e si estrae il liquido da una bottiglia.
Tale afrometro 10 secondo l’invenzione comprende:
- mezzi di rilevazione della pressione 11,
- un corpo di fissaggio 12 configurato per il montaggio su un imbocco B di una bottiglia A;
- un condotto 13, ben visibile in figura 5, configurato per mettere in comunicazione l’interno di una bottiglia A, al cui imbocco B il corpo di fissaggio 12 è montato, con i mezzi di rilevazione della pressione 11. La peculiarità dell’afrometro 10 secondo la presente invenzione risiede nel fatto che il corpo di fissaggio 12 comprende
- una parte di appoggio 14 configurata per l’appoggio su un imbocco B di una bottiglia A,
- una parte di presa 15, presentante una superficie interna 16 definente un vano tubolare interno 17, tale parte di presa 15 essendo configurata per circondare un tratto di un collo C di una bottiglia A, - almeno un elemento anti-estrazione, ad esempio tre simmetrici elementi anti-estrazione 18, 19, 20; tale almeno un elemento antiestrazione è vincolato alla parte di presa 15 mediante mezzi per la movimentazione reversibile 21 dello stesso elemento anti-estrazione verso l’interno del vano tubolare interno 17 della parte di presa 15; nel presente esempio realizzativo, i tre elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 sono vincolati alla parte di presa 15 mediante mezzi per la movimentazione reversibile 21 di ciascuno degli elementi antiestrazione 18, 19, 20 verso l’interno del vano tubolare interno 17 della parte di presa 15;
- i mezzi di movimentazione reversibile 21 sono configurati per spostare ciascuno degli elementi anti-estrazione 18, 19, 20 tra un primo assetto, arretrato, per il posizionamento e per la rimozione di dell’afrometro 10 rispetto ad un imbocco di una bottiglia A, come esemplificato in figure 5 e 7, ed un secondo assetto, avanzato, di bloccaggio anti-estrazione dell’afrometro 10 ad un collo C di una bottiglia A, come esemplificato in figure 6 e 8.
I mezzi di rilevazione della pressione 11 sono da intendersi di tipo noto, ad esempio sono costituiti da un manometro di tipo Bourdon. Con i termini ‘corpo di fissaggio’ si intende un corpo configurato per un collegamento stabile, nonché reversibile, tra i mezzi di rilevazione della pressione 11 e un collo di una bottiglia.
Il condotto 13 è definito all’interno di uno stelo tubolare 22 posto ad attraversare la parte di appoggio 14 del corpo di fissaggio 12.
Nel presente esempio realizzativo, non limitativo dell’invenzione stessa, la parte di appoggio 14 del corpo di fissaggio 12 comprende, come ben rappresentato in figura 11, un corpo discoidale 23 sul quale sono definiti, nell’ordine:
- una porzione di manovra 24,
- una porzione di avvitamento 25, esternamente filettata,
- un colletto 26, di riscontro per un elemento anulare di tenuta 27, quest’ultimo più sotto meglio descritto.
La porzione di manovra 24 presenta diametro maggiore rispetto alla contigua porzione di avvitamento 25, ed è atta ad essere afferrata per l’avvitamento della parte di appoggio 14 alla parte di presa 15.
La porzione di avvitamento 25 ha geometria cilindrica; tale porzione di avvitamento 25 è esternamente filettata per l’avvitamento ad un corrispondente foro filettato 28 definito sulla parte di presa 15.
Il colletto 26 presenta geometria cilindrica; tale colletto 26 presenta diametro inferiore rispetto alla contigua porzione di avvitamento 25. Il colletto 26 ha dimensione diametrale tale da poter essere inserito nell’imbocco B di un collo C di una bottiglia A.
La parte di presa 15 comprende un elemento tubolare interno 29 ed un elemento anulare esterno 30, sagomato per circondare un tratto 29a dell’elemento tubolare interno 29.
L’elemento tubolare interno 29 presenta un asse principale di simmetria X.
L’elemento anulare esterno 30 è girevole rispetto al tratto 29a che esso circonda.
L’elemento anulare esterno 30 è posizionato in modo coassiale al tratto 29a dell’elemento tubolare interno 29.
L’elemento anulare esterno 30 è girevole rispetto al tratto 29a attorno all’asse principale di simmetria X dell’elemento tubolare interno 29. L’elemento tubolare interno 29 presenta una porzione esterna 29b, contigua al tratto 29a circondato dall’elemento anulare esterno 30. L’elemento anulare esterno 30 si affaccia, nella direzione dell’asse principale di simmetria X, alla porzione esterna 29b.
Tale porzione esterna 29b si sviluppa radialmente verso l’esterno dell’elemento tubolare interno 29.
Tale porzione esterna 29b si sviluppa in modo circonferenziale.
L’elemento tubolare interno 29 definisce la superficie interna 16, e quindi il vano tubolare 17, della parte di presa 15.
L’elemento tubolare interno 29 è quindi configurato per circondare un tratto di un collo C di una bottiglia A.
Come ben visibile nelle figure 3 e 4, ciascuno dei tre simmetrici elementi anti-estrazione 18, 19, e 20 comprende un disco centrale 31 dal quale si sviluppano due opposti rilievi cursori, ciascuno dei quali configurato per scorrere in un corrispondente incavo di guida più sotto descritto; tali due opposti rilievi cursori comprendono quindi un primo rilievo cursore 32 ed un secondo rilievo cursore 33 posizionato dalla parte opposta del disco centrale 31.
In tale esempio realizzativo i rilievi cursori primo 32 e secondo 33 sono coassiali tra loro.
In tale esempio realizzativo i rilievi cursori primo 32 e secondo 33 sono coassiali all’asse di simmetria del disco centrale 31.
Gli elementi anti-estrazione 18, 19, 20 sono interposti tra la porzione esterna 29b dell’elemento tubolare interno 29 e l’elemento anulare esterno 30.
Tra la porzione esterna 29b e l’elemento anulare esterno 30 è definito un vano anulare 34 sagomato per contenere gli elementi antiestrazione 18, 19 e 20.
L’elemento anulare esterno 30 presenta una sponda perimetrale 30a, visibile ad esempio in figura 4 ed in figura 5, atta ad appoggiare sull’affacciata porzione esterna 29b.
Tale sponda perimetrale 30a coopera alla definizione del vano anulare 34.
Gli elementi anti-estrazione 18, 19, 20 sono vincolati alla porzione esterna 29b e all’elemento anulare esterno 30 rispettivamente mediante il primo rilievo cursore 32 ed il secondo rilievo cursore 33, come più sotto meglio descritto.
I mezzi 21 per la movimentazione reversibile di ciascuno degli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 verso l’interno del vano tubolare interno 17 comprendono un cinematismo configurato per trasformare una rotazione dell’elemento anulare esterno 30 in una traslazione degli elementi anti-estrazione 18, 19, 20.
In particolare tale traslazione degli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 è realizzata in rispettive direzioni radiali rispetto all’asse principale di simmetria X.
Nel presente esempio realizzativo, ovviamente non limitativo dell’invenzione, i mezzi 21, per la movimentazione reversibile di ciascuno degli elementi anti-estrazione 18, 19, 20 verso l’interno del vano tubolare interno 17, comprendono, per ciascuno degli elementi anti-estrazione 18, 19, 20:
- un primo incavo ad asola 35, come da figura 3, definito sulla faccia 29c della porzione esterna 29b dell’elemento tubolare interno 29 che è rivolta verso l’elemento anulare esterno 30, configurato per accogliere un primo rilievo cursore 32 di un elemento anti-estrazione 18 o 19 o 20,
- un secondo incavo ad asola 36, come da figura 4, definito sulla faccia 30b dell’elemento anulare esterno 30, configurato per accogliere un secondo rilievo cursore 33 di un elemento antiestrazione 18 o 19 o 20,
- due corrispondenti affacciati incavi ad asola primo 35 e secondo 36 sviluppandosi secondo direzioni Y1 e Y2, ben visibili nelle figure 7 e 8, le cui proiezioni su un piano ortogonale all’asse principale di simmetria X, ovvero ortogonale all’asse di rotazione relativa tra l’elemento anulare esterno 30 e l’elemento tubolare interno 29, sono tra loro trasversali,
- una finestra di passaggio 39, definita sull’elemento tubolare interno 29 in corrispondenza di una estremità di un primo incavo ad asola 35, la quale finestra di passaggio 39 è sagomata per consentire al corrispondente elemento anti-estrazione 18 o 19 o 20 di sporgere parzialmente nel vano tubolare interno 17.
In particolare, ciascuno dei primi incavi ad asola 35 si sviluppa secondo una direzione Y1 radiale rispetto all’asse di simmetria, e di rotazione, X.
Ciascuno dei secondi incavi ad asola 36 è configurato in modo tale che una prima estremità 36a di un secondo incavo ad asola 36 è posta ad una distanza radiale dall’asse principale di simmetria X che è minore rispetto alla distanza radiale della opposta seconda estremità 36b del medesimo secondo incavo ad asola 36, come ben visibile nelle figure 7 e 8.
I mezzi di movimentazione reversibile 21 sono quindi configurati per spostare ciascuno degli elementi anti-estrazione 18, 19, 20 tra:
- un primo assetto, arretrato, come da figura 7, in cui ciascun secondo incavo ad asola 36 è posizionato con la sua seconda estremità 36b al di sopra del corrispondente sottostante primo incavo ad asola 35, e di conseguenza il corrispondente elemento antiestrazione 18 o 19 o 20 è posizionato nella sua posizione più lontana dall’asse principale di simmetria X,
- e un secondo assetto, a sporgere dalla rispettiva finestra di passaggio 39, come da figura 8, in cui ciascun secondo incavo ad asola 36 è posizionato con la sua prima estremità 36a al di sopra del corrispondente sottostante primo incavo ad asola 35, e di conseguenza il corrispondente elemento anti-estrazione 18 o 19 o 20 è posizionato nella sua posizione più vicina all’asse principale di simmetria X.
L’impiego di una simile parte di presa 15 prevede quindi le seguenti fasi applicative:
- dapprima ruotare l’elemento anulare esterno 30 rispetto all’elemento tubolare interno 29 in un primo verso, per assicurarsi che gli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 siano in posizione arretrata, come da figura 7, così da non interferire con l’imbocco B durante il posizionamento dell’afrometro 10 sull’imbocco B stesso, e quindi attorno al collo C della bottiglia A,
- una volta posizionato il corpo di fissaggio 12 in modo che la parte di appoggio 14 sia a contatto dell’imbocco B, ruotare l’elemento anulare esterno 30 rispetto all’elemento tubolare interno 29 in un secondo verso, opposto al primo, in modo che gli elementi antiestrazione 18, 19, 20, si spostino a sporgere dalle rispettive finestre 39.
In tale assetto a sporgere dalle finestre 39, gli elementi antiestrazione 18, 19 e 20 determinano altrettanti riscontri atti ad incontrare l’anello perimetrale esterno D dell’imbocco B nel caso in cui, per un eccesso di pressione interna alla bottiglia, l’afrometro 10 fosse spinto improvvisamente in allontanamento dall’imbocco B; ciò evita così il pericoloso effetto di una indesiderata ed incontrollata ‘stappatura con botto’.
Il moto rotatorio dell’elemento anulare esterno 30, e quindi dei secondi incavi ad asola 36 che su di esso sono definiti, determina la spinta dei bordi degli stessi secondi incavi ad asola 36 sui secondi rilievi cursori 33 degli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20; poiché i secondi rilievi cursori 33 sono solidali, ovvero fissi, ai corrispondenti dischi centrali 31 e agli opposti primi rilievi cursori 32, la spinta dei bordi dei secondi incavi ad asola 36 sui secondi rilievi cursori 33 determina la traslazione dei primi rilievi cursori 32 nei rispettivi primi incavi ad asola 35, quindi in una direzione radiale, con contemporaneo movimento degli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 a cui appartengono nella stessa direzione radiale.
L’afrometro 10 comprende, nel presente esempio realizzativo, una ghiera 40 configurata per essere avvitata ad un colletto 41 dell’elemento tubolare interno 29 tale colletto 41 è definito all’estremità libera del tratto 29a, come ben visibile nelle figure 2, 4 e 11.
Tale ghiera 40 è atta ad impedire lo spostamento dell’elemento anulare esterno 30 nella direzione dell’asse di simmetria X e nel verso di allontanamento dalla porzione esterna 29b, ovvero è atta a trattenere l’elemento anulare esterno 30 nella corretta posizione contro la porzione esterna 29b dell’elemento tubolare interno 29.
Il colletto 41 presenta una filettatura esterna 42 per l’avvitamento ad un foro centrale 43 della ghiera 40, ed una filettatura interna, ovvero il foro filettato 28, a cui si avvita la porzione di avvitamento 25 della parte di appoggio 14.
L’afrometro 10 secondo l’invenzione comprende anche mezzi reversibili 45 di bloccaggio della posizione angolare dell’elemento anulare esterno 30 rispetto all’elemento tubolare interno 29.
Tali mezzi reversibili 45 di bloccaggio della posizione angolare dell’elemento anulare esterno 30 rispetto all’elemento tubolare interno 29 sono atti a rendere stabile la posizione dell’elemento anulare esterno 30 quando questo è nel secondo assetto d’uso con gli elementi anti-estrazione 18, 19 e 20 nella posizione di massima sporgenza dalle rispettive finestre 39.
Tali mezzi reversibili 45, ben illustrati in figura 9, comprendono, a titolo ovviamente esemplificativo e non limitativo dell’invenzione, un elemento elastico di spinta 46, ad esempio una molla elicoidale, posta a spingere un inserto, ad esempio una sferetta 47, a sua volta atta ad impegnarsi reversibilmente ad un incavo di bloccaggio 48, sagomato ad arco sferico, avente profondità inferiore al raggio della sferetta 47. Nell’esempio qui descritto, l’elemento elastico di spinta 46 è alloggiato in una corrispondente sede 49 definita sull’elemento anulare esterno 30; tale sede 49 è aperta sul vano anulare 34.
L’incavo di bloccaggio 48 è definito sulla faccia 29c della porzione esterna 29b dell’elemento tubolare interno 29 che è rivolta verso l’elemento anulare esterno 30.
La rotazione dell’elemento anulare esterno 30 trascina in rotazione anche la sferetta 47 nel vano anulare 34, fino a che la sferetta 47 incontra l’incavo di bloccaggio 48 e scatta al suo interno spinta dall’elemento elastico di spinta 46.
Viceversa, ruotando l’elemento anulare esterno 30 nel verso di rotazione opposto al precedente, la sferetta 47 esce dall’incavo di bloccaggio 48 comprimendo l’elemento elastico di spinta 46.
L’afrometro 10 comprende anche un corpo di raccordo 50 configurato per collegare lo stelo 22 con il condotto 13 ed i mezzi di rilevazione della pressione 11.
In particolare, lo stelo 22 è realizzato in un pezzo unico con il corpo di raccordo 50.
Lo stelo 22 è di lunghezza tale da attraversare nella direzione dell’asse di simmetria X la parte di appoggio 14, e tale da portare l’elemento anulare di tenuta 27.
L’elemento anulare di tenuta 27 è elasticamente deformabile; tale elemento anulare di tenuta è realizzato ad esempio in materia plastica.
L’elemento anulare di tenuta 27 è trattenuto sullo stelo 22 da un anello di battuta 51 avvitato all’estremità libera dello stelo 22 stesso. L’elemento anulare di tenuta 27 è premuto nella direzione dell’asse di simmetria X tra il colletto 26 e l’anello di battuta 51.
Lo stelo 22 attraversa la parte di appoggio 14 tramite un controsagomato foro passante 22a.
Il corpo di raccordo 50 presenta una parte di raccordo 52 avente diametro maggiore rispetto al foro passante 22a della parte di appoggio 14.
Su tale parte di raccordo 52 sono definite:
- una prima filettatura 53, per uno spostamento assiale del corpo di raccordo 50, e quindi dello stelo 22, per la regolazione della tenuta, configurato per l’avvitamento con una prima impugnatura di manovra 54,
- una seconda filettatura 55, configurato per l’avvitamento con una seconda impugnatura di manovra 56, per il collegamento con un tratto tubolare 57 dei mezzi di rilevazione della pressione 11.
Delle due filettature prima 53 e seconda 55, la prima filettatura 53 è più prossima alla parte di appoggio 14.
Avvitando la prima impugnatura di manovra 54 si può ottenere di far traslare il corpo di raccordo 50, e quindi lo stelo 22 che da esso si allunga, nella direzione dell’asse di simmetria X, in modo che lo stelo 22, spostando con sé l’anello di battuta 51 verso il colletto 26 comprima l’elemento anulare di tenuta 27, imponendo a quest’ultimo di deformarsi elasticamente allargandosi in direzione radiale; tale deformazione di allargamento radiale consente di realizzare una migliore tenuta dell’elemento anulare di tenuta 27 all’interno del collo C della bottiglia A su cui l’afrometro 10 è montato.
In tal modo, un medesimo afrometro 10 può adattarsi a bottiglie i cui colli hanno dimensioni diametrali interne diverse.
Come esemplificato in figura 10, grazie al rapido ed intuitivo sistema di collegamento della parte di presa 15 alla parte di appoggio 14, mediante semplice avvitamento della porzione di avvitamento 25 della parte di appoggio 14, al foro filettato 28 del colletto 41 della parte di presa 15, l’afrometro 10 è facilmente adattabile a colli di bottiglia di dimensioni diverse, semplicemente sostituendo una parte di presa avente certe dimensioni con un’altra analoga parte di presa avente medesimo foro filettato 28, per il fissaggio alla medesima parte di appoggio 14, ma diverse dimensioni del vano interno 17.
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare, con l’invenzione si è messo a punto un afrometro che consente un fissaggio ad un collo di una bottiglia sicuro e stabile per tutta la durata delle rilevazioni di pressione.
Inoltre, con l’invenzione si è messo a punto un afrometro strutturalmente semplice e facile da impiegare.
In più, con l’invenzione si è messo a punto un afrometro che può essere facilmente adattato per il fissaggio a colli di bottiglia di dimensioni trasversali diverse.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i componenti ed i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono da intendersi apposti al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Afrometro (10), comprendente: - mezzi di rilevazione della pressione (11), - un corpo di fissaggio (12) configurato per il montaggio su un imbocco di una bottiglia, - un condotto (13), configurato per mettere in comunicazione l’interno di una bottiglia al cui imbocco detto corpo di fissaggio (12) è montato, con detti mezzi di rilevazione della pressione (11), caratterizzato dal fatto che detto corpo di fissaggio (12) comprende - una parte di appoggio (14) configurata per l’appoggio su un imbocco di una bottiglia, - una parte di presa (15), presentante una superficie interna (16) definente un vano tubolare interno (17), detta parte di presa (15) essendo configurata per circondare un tratto di un collo di una bottiglia, - almeno un elemento anti-estrazione (18), vincolato a detta parte di presa (15) mediante mezzi per la movimentazione reversibile (21) di detto almeno un elemento anti-estrazione (18) verso l’interno di detto vano tubolare interno (17) di detta parte di presa (15), - detti mezzi di movimentazione reversibile (21) essendo configurati per spostare ciascun elemento anti-estrazione (18) tra un primo assetto, arretrato, per il posizionamento e per la rimozione di detto afrometro (10) rispetto ad un imbocco di una bottiglia, ed un secondo assetto, avanzato, di bloccaggio anti-estrazione di detto afrometro (10) ad un collo di una bottiglia.
  2. 2) Afrometro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto (13) è definito all’interno di uno stelo tubolare (22) posto ad attraversare detta parte di appoggio (14) di detto corpo di fissaggio (12).
  3. 3) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parte di appoggio (14) del corpo di fissaggio (12) comprende un corpo discoidale (23) sul quale sono definiti, nell’ordine: - una porzione di manovra (24), - una porzione di avvitamento (25), esternamente filettata, - un colletto (26), di riscontro per un elemento anulare di tenuta (27).
  4. 4) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parte di presa (15) comprende un elemento tubolare interno (29) ed un elemento anulare esterno (30), detto elemento anulare esterno (30) essendo sagomato per circondare un tratto (29a) di detto elemento tubolare interno (29).
  5. 5) Afrometro secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare interno (29) presenta un asse principale di simmetria (X), detto elemento anulare esterno (30) essendo girevole rispetto al tratto (29a) che esso circonda.
  6. 6) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare interno (29) presenta una porzione esterna (29b), contigua a detto tratto (29a) circondato dall’elemento anulare esterno (30), detto elemento anulare esterno (30) affacciandosi, nella direzione dell’asse principale di simmetria (X), a detta porzione esterna (29b).
  7. 7) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento antiestrazione (18) comprende un disco centrale (31) dal quale si sviluppano due opposti rilievi cursori (32, 33), ciascuno dei quali configurato per scorrere in un corrispondente incavo di guida.
  8. 8) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento antiestrazione (18) è interposto tra detta porzione esterna (29b) di detto elemento tubolare interno (29) e detto elemento anulare esterno (30), tra detta porzione esterna (29b) e detto elemento anulare esterno (30) essendo definito un vano anulare (34) sagomato per contenere detto almeno un elemento anti-estrazione (18).
  9. 9) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (21) per la movimentazione reversibile di ciascuno di detto almeno un elemento anti-estrazione (18) verso l’interno di detto vano tubolare interno (17), comprendono un cinematismo configurato per trasformare una rotazione di detto elemento anulare esterno (30) in una traslazione di detto almeno un elemento anti-estrazione (18).
  10. 10) Afrometro secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta traslazione di detto almeno un elemento anti-estrazione (18) è realizzata in una direzione radiale rispetto a detto asse principale di simmetria (X).
  11. 11) Afrometro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (21), per la movimentazione reversibile di detto almeno un elemento antiestrazione (18) verso l’interno di detto vano tubolare interno (17), comprendono: - un primo incavo ad asola (35), definito sulla faccia (29c) di detta porzione esterna (29b) di detto elemento tubolare interno (29) che è rivolta verso detto elemento anulare esterno (30), detto incavo ad asola (35) essendo configurato per accogliere un primo rilievo cursore (32) di un elemento anti-estrazione (18), - un secondo incavo ad asola (36), definito sulla faccia (30b) di detto elemento anulare esterno (30), configurato per accogliere un secondo rilievo cursore (33) di detto almeno un elemento anti-estrazione (18), - due corrispondenti affacciati incavi ad asola primo (35) e secondo (36) sviluppandosi secondo direzioni (Y1, Y2) le cui proiezioni su un piano ortogonale all’asse principale di simmetria (X) sono tra loro trasversali, - una finestra di passaggio (39), definita su detto elemento tubolare interno (29) in corrispondenza di una estremità di un primo incavo ad asola (35), la quale finestra di passaggio (39) è sagomata per consentire ad un corrispondente elemento anti-estrazione (18) di sporgere parzialmente in detto vano tubolare interno (17).
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