IT201800004824A1 - Macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale - Google Patents

Macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“MACCHINA DI MISURA OTTICA PER LA MISURAZIONE DI UN
PEZZO A SVILUPPO PREVALENTEMENTE LONGITUDINALE”
La presente invenzione ha per oggetto una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale.
La presente invenzione trova dunque applicazione nel settore tecnologico della metrologia, in particolare della metrologia industriale.
Più precisamente, la presente invenzione trova principale applicazione nella predisposizione di sistemi di misura a bordo macchina, in grado di permettere la verifica dimensionale di pezzi appena lavorati/realizzati senza necessità di trasportare il pezzo nell’apposita sala metrologica.
Con particolare riferimento alla misurazione di pezzi a sviluppo longitudinale, preferibilmente di natura rotazionale come alberi o simili, sono ad oggi note diverse tipologie di macchine ottiche, prodotte con successo anche dalla Richiedente.
Tali macchine presentano generalmente una coppia di contro-punte (o altro sistema di trattenimento) allineate verticalmente per trattenere il pezzo in posizione eretta, a fianco delle quali scorre un “carro” portante da un lato un illuminatore e dall’altro un sistema di rilevamento video, come ad esempio una telecamera lineare.
Il principio di funzionamento, dunque, prevede di effettuare le misurazioni rilevando, a mezzo di un ricevitore quale ad esempio la telecamera lineare di cui sopra, l’ombra che si viene a creare quando il pezzo viene illuminato con un fascio di raggi paralleli diretto perpendicolarmente al suo asse longitudinale.
Tale tipologia di misurazione, ormai ben nota, trova però dei limiti applicativi nella misurazione di caratteristiche dimensionali non rilevabili otticamente, ovvero che presentano sviluppo coassiale al fascio luminoso e/o risultano ad esso nascosti.
Esempi di tali elementi sono sottosquadri, chiavette, asole, fori ciechi o lamature, che pur venendo illuminate non si traducono in qualcosa di definito o definibile nell’ombra del pezzo.
Al fine di ovviare a tale inconveniente, nella tecnica nota sono state in passato proposte soluzioni che integrano le funzionalità ottiche con almeno un sensore a contatto, in grado di rilevare in modo meccanico la conformazione di quelle caratteristiche non “visibili” al sistema ottico.
Tali soluzioni sono attualmente sul mercato e, di fatto, permettono di ampliare notevolmente la gamma di pezzi “misurabili” con precisione, il che le rende molto apprezzate dalla clientela.
Svantaggiosamente, tuttavia, l’integrazione tra il sistema ottico ed il sistema a contatto ha nella maggior parte dei casi necessitato una corposa rivisitazione dell’algoritmo di movimentazione.
Più precisamente, tali soluzioni sfruttano un algoritmo di movimentazione ad assi interpolati, ragion per cui l’introduzione di un nuovo componente dotato di un proprio sistema di movimentazione (orizzontale) ha richiesto un aggiornamento ed una modifica sostanziale della legge di interpolazione, con notevole impatto sulla complessità dell’elettronica e sui costi della macchina.
Scopo della presente invenzione è dunque quello di mettere a disposizione una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale in grado di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota sopra citata.
In particolare, scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale altamente versatile ed allo stesso tempo dai costi contenuti.
Detti scopi sono raggiunti da una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale avente le caratteristiche di una o più delle successive rivendicazioni.
In particolare, tale macchina di misura ottica comprende un gruppo di trattenimento per il pezzo da misurare, provvisto di una coppia di ganasce allineate lungo un asse longitudinale e mobili in avvicinamento e/o allontanamento reciproco tra una posizione allontanata, di rilascio, ed una posizione avvicinata, di serraggio.
Il gruppo di trattenimento è girevole attorno all’asse longitudinale per mettere in rotazione il pezzo attorno ad un proprio asse.
La macchina comprende inoltre un gruppo ottico di rilevamento provvisto di mezzi di illuminazione, configurati per generare una radiazione luminosa, e di mezzi di acquisizione video tra loro allineati lungo un cammino ottico di detta radiazione luminosa trasversale ed incidente a detto asse longitudinale.
Il gruppo ottico è mobile parallelamente a detto asse longitudinale al fine consentire una completa acquisizione di un’immagine rappresentativa di detto pezzo.
È inoltre prevista una sonda a contatto collegata a detto gruppo ottico per muoversi con esso lungo detto asse longitudinale e mobile rispetto al gruppo ottico ortogonalmente all’asse longitudinale, in avvicinamento ed allontanamento da esso tra una posizione di riposo ed una posizione operativa.
La macchina comprende inoltre mezzi sensori configurati per rilevare almeno una posizione angolare attorno all’asse longitudinale di detto gruppo di trattenimento, una posizione assiale lungo l’asse longitudinale del gruppo ottico ed una posizione radiale ortogonale a detto asse longitudinale della sonda a contatto.
Un’unità di controllo è configurata per ricevere dai mezzi sensori primi segnali rappresentativi rispettivamente di dette posizioni angolare, assiale e radiale, e pilotare il gruppo di trattenimento, il gruppo ottico e la sonda a contatto in funzione di un programma di misurazione preimpostato.
Secondo l’invenzione, la macchina comprende un dispositivo di sincronizzazione configurato per ricevere in ingresso detti primi segnali rappresentativi rispettivamente di dette posizione angolare, posizione assiale e posizione radiale, ricevere in ingresso uno o più secondi segnali rappresentativi di una condizione di contatto di detta sonda a contatto con il pezzo, combinare tra loro detti primi segnali e detti uno o più secondi segnali al fine di ottenere un segnale sincronizzato avente un contenuto informativo rappresentativo della geometria del pezzo in corrispondenza di una zona di misurazione a contatto (i.e. in cui la sonda a contatto interagisce con detto pezzo) ed inviare detto segnale sincronizzato a detta unità di controllo.
Vantaggiosamente, grazie alla presenza di un dispositivo di sincronizzazione agente a seguito della movimentazione è possibile ottenere un preciso rilevamento della geometria del pezzo anche in assenza di interpolazione degli assi.
Al riguardo, infatti, l’unità di controllo è configurata per pilotare il gruppo ottico, la sonda a contatto ed il gruppo di trattenimento indipendentemente da detti uno o più secondi segnali.
Tali secondi segnali vengono presi in considerazione dal solo dispositivo di sincronizzazione e, mediante un algoritmo semplificato, tradotti in un’informazione dimensionale precisamente collocata sul pezzo.
Ulteriori caratteristiche ed in relativi vantaggi tecnici risulteranno maggiormente chiari dalla successiva descrizione esemplificativa, pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, dunque non esclusiva, di una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale secondo quanto illustrato nelle allegate figure, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica in prospettiva di una macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale di una porzione della macchina di figura 1;
- la figura 3 mostra schematicamente le connessioni di un dettaglio della macchina di figura 2;
- le figure 4a e 4b mostrano un particolare della macchina di figura 2 in due differenti configurazioni operative.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicata una macchina di misura ottica secondo la presente invenzione.
Come detto, la macchina 1 è principalmente di tipo optoelettronico, ovvero sfrutta l’interazione del pezzo con un fascio luminoso per rilevarne le specifiche dimensionali.
Tale macchina è configurata per misurare principalmente pezzi 100 presentati sviluppo longitudinale lungo un proprio asse principale “P”, preferibilmente pezzi 100 in cui detto asse principale “P” definisce in uso un asse di rotazione, come ad esempio alberi.
La macchina 1 comprende un telaio 2 di sostegno presentante una base 3 conformata per consentire di collocare la macchina stessa su una superficie di appoggio, preferibilmente orizzontale.
La base presenta in via preferenziale una pluralità di piedi (non illustrati) regolabili per consentire un preciso livellamento con la superficie di appoggio, anche nel caso quest’ultima presenti forma irregolare.
In generale, la macchina 1 comprende un gruppo di trattenimento 4 per detto pezzo 100, un gruppo ottico 6 di rilevamento, una sonda a contatto 9, mezzi sensori 12 ed un’unità di controllo 13.
Il gruppo di trattenimento 4 è provvisto di una coppia di ganasce 5 allineate lungo un’asse longitudinale “A”, in uso corrispondente a detto asse principale “P” del pezzo 100 da misurare.
Nella forma di realizzazione preferita, l’asse longitudinale “A” è sostanzialmente verticale.
Le ganasce 5 sono mobili in avvicinamento e/o allontanamento reciproco tra una posizione allontanata, di rilascio, ed una posizione avvicinata, di serraggio al fine di consentire il trattenimento di pezzi aventi sviluppo longitudinale difforme.
Nella forma di realizzazione preferita, tali ganasce 5 comprendono ciascuna almeno una punta 5a accoppiabile ad una rispettiva estremità longitudinale del pezzo 100 in corrispondenza dell’asse principale “P”. In altre parole, il gruppo di trattenimento 4 è definito da due “contropunte” (o da una coppia punta-contropunta), soluzione particolarmente efficiente e precisa.
Al fine di consentire la misurazione del pezzo in tutte le posizioni angolari (nonché l’esecuzione di misure di eccentricità o simili), il gruppo di trattenimento 4 è girevole attorno a detto asse longitudinale “A” in modo da mettere in rotazione detto pezzo 100 attorno al proprio asse principale “P”.
Preferibilmente, è dunque prevista la presenza di un attuatore rotativo 5a associato ad almeno una di dette ganasce 5.
Nella forma di realizzazione preferita, l’attuatore rotativo comprende un motore elettrico o elettromandrino.
Il gruppo ottico 6 di rilevamento è provvisto di mezzi di illuminazione 6a, configurati per generare una radiazione luminosa, e di mezzi di acquisizione video 6b tra loro allineati lungo un cammino ottico di detta radiazione luminosa. Dunque, i mezzi di illuminazione 6a ed i mezzi di acquisizione video 6b sono telecentrici.
Tale cammino ottico è trasversale (preferibilmente ortogonale) ed incidente all’asse longitudinale “A” in modo da investire il pezzo 100 da misurare.
In particolare, i mezzi di illuminazione 6a ed i mezzi di acquisizione video 6b sono disposti da bande opposte dell’asse longitudinale “A”, trasversalmente ad esso, in modo che la radiazione luminosa emessa dai mezzi di illuminazione 6a investa il pezzo 100 prima di essere rilevata (a meno dell’ombra generatasi con il pezzo 100) dai mezzi di acquisizione video 6b.
Il gruppo ottico 6 è dunque configurato per generare un terzo segnale S3 rappresentativo della sagoma del pezzo 100 rilevata dai mezzi di acquisizione video 6b e per mettere detto terzo segnale S3 a disposizione dell’unità di controllo 13.
Nella forma di realizzazione preferita, i mezzi di illuminazione 6a comprendono una sorgente luminosa a LED ed almeno un’ottica telecentrica.
I mezzi di acquisizione video 6b comprendono preferibilmente una telecamera.
Si noti che, al fine consentire una completa acquisizione di un’immagine rappresentativa di detto pezzo 100, il gruppo ottico 6 è mobile parallelamente a detto asse longitudinale “A”.
A tale scopo, il gruppo ottico 6 è montato su un carro 7 scorrevolmente associato al telaio 2 e mobile lungo l’asse longitudinale “A” (i.e. verticalmente).
È inoltre previsto un gruppo di sollevamento 8 associato al carro 7 e configurato per movimentarlo in sollevamento ed abbassamento lungo l’asse longitudinale “A” tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata.
La sonda a contatto 9 è invece configurata per rilevare la conformazione del pezzo 100 entrando in contatto meccanico con la superficie dello stesso.
In particolare, la sonda a contatto 9 è configurata per generare uno o più secondi segnali S2 rappresentativi di una sua condizione di contatto con il pezzo 100.
Preferibilmente, la sonda a contatto 9 è collegata al gruppo ottico 6 per muoversi con esso lungo detto asse longitudinale “A”.
Più precisamente, la sonda a contatto 9 è vincolata al carro 7 del gruppo ottico 6, preferibilmente ad una quota collocata al di fuori di detto cammino ottico dei mezzi di illuminazione 6a.
Al fine di entrare in contatto con il pezzo 100 da misurare, la sonda a contatto 9 è inoltre mobile rispetto al gruppo ottico 6 ortogonalmente all’asse longitudinale “A”.
Più precisamente, la sonda a contatto 9 è mobile in avvicinamento ed allontanamento dall’asse longitudinale “A” (ovvero dal pezzo 100) tra una posizione di riposo ed una posizione operativa.
Dunque, la sonda è mobile verticalmente con i gruppo ottico 6, ovvero con il carro 7, ed orizzontalmente rispetto al gruppo ottico 6 (ovvero su carro 7).
Preferibilmente, la “posizione operativa” non è univoca, ma può essere opportunamente modificata in funzione della geometria del pezzo 100. Preferibilmente, dunque, la sonda a contatto 9 è scorrevolmente vincolata al gruppo ottico 6, in particolare al carro 7, tramite una guida lineare 10 ortogonale all’asse longitudinale “A”.
Per consentire la movimentazione della sonda a contatto 9 è previsto un attuatore lineare 11 operativamente interposto tra la sonda a contatto 9 e la guida lineare 10 e configurato per traslare detta sonda a contatto 9. Nella forma di realizzazione preferita, la sonda a contatto 9 è un tastatore di misura 9a configurato per fornire almeno tre segnali analogici. Tali segnali sono almeno in parte corrispondenti ai secondi segnali S2.
Al fine di rilevare tutte le posizioni degli elementi mobili (gruppo di trattenimento 4, gruppo ottico 6/carro 7 e sonda a contatto 9), la macchina 1 comprende i mezzi sensori 12.
Tali mezzi sensori 12 sono configurati per rilevare:
- almeno una posizione angolare attorno all’asse longitudinale di detto gruppo di trattenimento 4,
- almeno una posizione assiale lungo l’asse longitudinale “A” del gruppo ottico 6;
- almeno una posizione radiale ortogonale a detto asse longitudinale “A” della sonda a contatto 9.
Tali mezzi sensori 12 sono dunque configurati per rilevare tali grandezze e per mettere a disposizione primi segnali S1 rappresentativi delle stesse. Nella forma di realizzazione preferita, i mezzi sensori 12 comprendono dunque almeno un encoder 12a associato al gruppo di trattenimento 4 ed una coppia di righe ottiche 12a, 12b associate rispettivamente al carro 7 ed alla sonda a contatto 9.
Dunque, l’encoder 12a è configurato per rilevare la posizione angolare del gruppo di trattenimento 4 (ovvero del pezzo), mentre le righe ottiche 12b, 12c sono configurate per rilevare la posizione longitudinale e radiale, rispettivamente del gruppo ottico 6 e della sonda a contatto 9.
L’unità di controllo 13 è dunque configurata per ricevere dai mezzi sensori 12 i primi segnali S1 e per pilotare il gruppo di trattenimento 4, il gruppo ottico 6 e la sonda a contatto 9 in funzione di un programma di misurazione preimpostato.
Più precisamente, l’unità di controllo 13 è configurata per pilotare l’attuatore rotativo 5a, il gruppo di sollevamento 8 e l’attuatore lineare 11 in funzione di detto programma di misurazione (e di detti primi segnali).
Il programma di misurazione è preferibilmente impostato come sequenza di movimenti lungo gli assi longitudinale, radiale e come rotazione attorno all’asse longitudinale in funzione della geometria del pezzo 100, ovvero di un disegno quotato del pezzo 100 di cui occorre misurare (i.e. verificare) le dimensioni reali.
L’unità di controllo 13 è inoltre configurata per determinare una sagoma del pezzo 100 misurato in funzione sia dei citati primi segnali S1 che del terzo segnale (o terzi segnali) S3 proveniente dal gruppo ottico 6.
In altre parole, l’unità di controllo 13 è configurata per elaborare i primi S1 ed il terzo segnale S3 secondo un prefissato algoritmo in modo da ricostruire il profilo del pezzo 100 rilevato otticamente.
Secondo un aspetto della presente invenzione, la macchina 1 comprende inoltre un dispositivo di sincronizzazione 14 operativamente interposto tra detta sonda a contatto 9 e detta unità di controllo 13.
Il dispositivo di sincronizzazione 14 è configurato per ricevere in ingresso detti primi segnali S1 e detti uno o più secondi segnali S2, rappresentativi della condizione di contatto della sonda a contatto 9 con il pezzo 100. Il dispositivo di sincronizzazione 14 è dunque configurato per combinare tra loro i primi segnali S2 ed i secondi segnali S2 al fine di ottenere un segnale sincronizzato SS avente un contenuto informativo rappresentativo della geometria del pezzo 100 in corrispondenza di una zona di misurazione a contatto e per inviare il segnale sincronizzato SS all’unità di controllo 13.
Si noti che con l’espressione “zona di misurazione a contatto” viene in questo testo identificata quella porzione della corsa longitudinale (ovvero del movimento tra la posizione sollevata e la posizione abbassata) in cui viene attivata la sonda a contatto 9, ovvero in cui la sonda a contatto 9 interagisce (o dovrebbe interagire) con detto pezzo 100.
Pertanto, l’unità di controllo 13 è configurata per pilotare il gruppo ottico 6, la sonda a contatto 9 ed il gruppo di trattenimento 4 indipendentemente da detti uno o più secondi segnali S2.
Vantaggiosamente, in tal modo il pilotaggio della macchina 1 rimane invariato sia che la sonda a contatto 9 sia presente sia nel caso in cui non lo sia, facilitando la progettazione e riducendo i costi di sviluppo.
In tal modo, infatti, la macchina 1 risulta molto versatile e non necessità di una complessa interpolazione degli assi con i parametri della sonda a contatto 9.
La presenza del dispositivo di sincronizzazione, infatti, determina un canale di comunicazione parallelo a quello di pilotaggio/rilevamento “standard” della macchina 1, che determina la generazione di un segnale ausiliario dal contenuto informativo differenziale (ovvero addizionale) a quello normalmente gestito dall’unità di controllo 13.
Tale segnale ausiliario, corrispondente al segnale sincronizzato, è facilmente combinabile con i primi S1 ed il terzo segnale S3 (proveniente dai mezzi di acquisizione video 6b) per una completa ricostruzione dell’immagine del pezzo 100 ed una precisa collocazione delle caratteristiche geometriche rilevate dalla sonda a contatto 9.
Preferibilmente, dunque, l’unità di controllo 13 è configurata per:
- ricevere detti primi segnali S1 da detti mezzi sensori 12;
- ricevere detto terzo segnale S3 da detto gruppo ottico 6;
- ricevere detto segnale sincronizzato SS dal dispositivo di sincronizzazione 14;
- elaborare detti segnali al fine di determinare una sagoma completa del pezzo 100.
Più precisamente, durante il funzionamento della macchina 1, l’unità di controllo 13 è configurata per:
- attivare il gruppo ottico 6 per rilevare una sagoma del pezzo 100 in corrispondenza di una quota lungo l’asse longitudinale “A”;
- movimentare il gruppo ottico 6 lungo l’asse longitudinale “A” per rilevare la completa sagoma del pezzo 100;
- identificare, lungo l’asse longitudinale “A”, la zona di misurazione a contatto;
- movimentare la sonda a contatto 9 trasversalmente all’asse longitudinale “A” verso la posizione operativa e secondo un percorso prefissato (quando viene identificata la zona di misurazione a contatto); - riportare la sonda a contatto 9 nella posizione di riposo al termine di detto percorso prefissato.
Si rileva nuovamente come, almeno in condizioni normali (i.e. non di emergenza) preferibilmente il pilotaggio della sonda a contatto 9 da parte dell’unità di controllo sia di per sé indipendente da detti uno o più secondi segnali S2.
Al riguardo, si noti che preferibilmente il dispositivo di sincronizzazione 14 è inoltre configurato per ricevere almeno un quarto segnale S4, di emergenza, e per comunicare all’unità di controllo 13 una condizione di emergenza al ricevimento di detto almeno un quarto segnale S4.
In altre parole, preferibilmente il dispositivo di sincronizzazione 14 agisce (indirettamente) sul pilotaggio degli attuatori della macchina 1 solo in condizione di emergenza, ad esempio qualora venga rilevato un finecorsa o un’interferenza prematura/eccessivo tra sonda a contatto 9 e pezzo 100. Preferibilmente, il dispositivo di sincronizzazione 14 comprende una scheda di acquisizione 15 provvista di una pluralità di ingressi 15a indipendenti, atti a ricevere detti primi S1 e secondi segnali S2, ed almeno un’uscita 15b collegata all’unità di controllo 13.
In particolare, la scheda di acquisizione 15 è configurata per inviare all’unità di controllo 13 il segnale sincronizzato SS (e/o il quarto segnale S4) attraverso detta uscita 15b.
Si noti inoltre che, preferibilmente, la macchina 1 comprende un modulo di pilotaggio 16 associato all’unità di controllo 13 e configurato per determinare detto programma di misurazione preimpostato (e detto percorso prefissato);
pilotare detto gruppo di trattenimento 4, detto gruppo ottico 6 e detta sonda a contatto 9 di conseguenza.
Preferibilmente, è previsto un dispositivo di interfaccia utente 17 associato al modulo di pilotaggio 16 e configurato per consentire ad un utente di inserire uno o più dati rappresentativi di detto programma di misurazione. Nella forma di realizzazione preferita, il dispositivo di interfaccia utente 17 ed il modulo di pilotaggio 16 sono definiti da un pc o elaboratore a cui un utente abilitato può collegarsi/loggarsi al fine di impostare e verificare la misurazione.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, la presenza di un dispositivo di sincronizzazione, configurato per rilevare “in parallelo” la geometria delle caratteristiche misurate dalla sonda a contatto e sincronizzare tali misure con i dati già disponibili all’unità di controllo, permette di rendere assi performante ed efficiente l’integrazione di un tastatore nella macchina di misura optoelettronica, pur senza incidere in modo determinante nel costo di produzione e/o vendita.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina di misura ottica per la misurazione di un pezzo a sviluppo prevalentemente longitudinale, comprendente: - un gruppo di trattenimento (4) per detto pezzo (100) provvisto di una coppia di ganasce (5) allineate lungo un asse longitudinale (A) e mobili in avvicinamento e/o allontanamento reciproco tra una posizione allontanata, di rilascio, ed una posizione avvicinata, di serraggio; detto gruppo di trattenimento (4) essendo girevole attorno a detto asse longitudinale (A) per mettere in rotazione detto pezzo (100) attorno ad un proprio asse; - un gruppo ottico (6) di rilevamento provvisto di mezzi di illuminazione (6a), configurati per generare una radiazione luminosa, e di mezzi di acquisizione video (6b) allineati ai mezzi di illuminazione (6a) lungo un cammino ottico di detta radiazione luminosa trasversale ed incidente a detto asse longitudinale (A); detto gruppo ottico (6) essendo mobile parallelamente a detto asse longitudinale (A) al fine consentire una completa acquisizione di un’immagine rappresentativa di detto pezzo (100); - una sonda a contatto (9) collegata a detto gruppo ottico (6) per muoversi con esso lungo detto asse longitudinale (A) e mobile rispetto al gruppo ottico (6) ortogonalmente all’asse longitudinale (A), in avvicinamento ed allontanamento da esso tra una posizione di riposo ed una posizione operativa; - mezzi sensori (12) configurati per rilevare almeno una posizione angolare attorno all’asse longitudinale (A) di detto gruppo di trattenimento (4), una posizione assiale lungo l’asse longitudinale (A) del gruppo ottico (6) ed una posizione radiale, ortogonale a detto asse longitudinale (A), della sonda a contatto (9); - un’unità di controllo (13) configurata per ricevere dai mezzi sensori (12) primi segnali (S1) rappresentativi rispettivamente di detta posizione angolare, detta posizione assiale e detta posizione radiale, pilotare il gruppo di trattenimento (4), il gruppo ottico (6) e la sonda a contatto (9) in funzione di un programma di misurazione preimpostato; caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di sincronizzazione (14) configurato per ricevere in ingresso detti primi segnali (S1) rappresentativi rispettivamente di dette posizione angolare, posizione assiale e posizione radiale, ricevere in ingresso uno o più secondi segnali (S2) rappresentativi di una condizione di contatto di detta sonda a contatto (9) con il pezzo (100), combinare tra loro detti primi segnali (S1) e detti uno o più secondi segnali (S2) al fine di ottenere un segnale sincronizzato (SS) avente un contenuto informativo rappresentativo della geometria del pezzo (100) in corrispondenza di una zona di misurazione a contatto (Z), in cui la sonda a contatto (9) interagisce con detto pezzo (100); inviare detto segnale sincronizzato (SS) a detta unità di controllo (13).
  2. 2. Macchina di misura ottica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (13) è configurata per pilotare il gruppo ottico (6), la sonda a contatto (9) ed il gruppo di trattenimento (4) indipendentemente da detti uno o più secondi segnali (S2).
  3. 3. Macchina di misura secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzata dal fatto che detto gruppo ottico (6) è configurato per generare un terzo segnale (S3) rappresentativo della sagoma del pezzo (100) rilevata dai mezzi di acquisizione video (6b); detta unità di controllo (13) essendo configurata per: ricevere detti primi segnali (S1) da detti mezzi sensori (12); ricevere detto terzo segnale (S3) da detto gruppo ottico (6); ricevere detto segnale sincronizzato (SS) dal dispositivo di sincronizzazione (14); elaborare detti segnali al fine di determinare una sagoma completa del pezzo (100).
  4. 4. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo (13) è configurata per: attivare il gruppo ottico (6) per rilevare una sagoma di detto pezzo (100) in corrispondenza di una quota lungo detto asse longitudinale (A); movimentare il gruppo ottico (6) lungo detto asse longitudinale (A) per rilevare la completa sagoma del pezzo (100); identificare, lungo detto asse longitudinale (A), una zona di misurazione a contatto (Z); movimentare detta sonda a contatto (9) trasversalmente all’asse longitudinale (A) verso la posizione operativa e secondo un percorso prefissato quando viene identificata la zona di misurazione a contatto (Z) riportare la sonda a contatto (9) nella posizione di riposo al termine di detto percorso prefissato.
  5. 5. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di sincronizzazione (14) comprende una scheda di acquisizione provvista di una pluralità di ingressi (15a) indipendenti, atti a ricevere detti primi (S1) e detti uno o più secondi segnali (S2), ed almeno un’uscita (15b) collegata all’unità di controllo (13).
  6. 6. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un modulo di pilotaggio (16) associato all’unità di controllo (13) e configurato per: determinare detto programma di misurazione preimpostato e detto percorso prefissato; pilotare detto gruppo di trattenimento (4), detto gruppo ottico (6) e detta sonda a contatto (9) di conseguenza.
  7. 7. Macchina di misura ottica secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di interfaccia utente (17) associato al modulo di pilotaggio (16) e configurato per consentire ad un utente di inserire uno o più dati rappresentativi di detto programma di misurazione.
  8. 8. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta sonda a contatto (9) è scorrevolmente vincolata a detto gruppo ottico (6) tramite una guida lineare (10) ortogonale all’asse longitudinale (A).
  9. 9. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di sincronizzazione (14) è inoltre configurato per: ricevere almeno un quarto segnale (S4), di emergenza; comunicare all’unità di controllo (13) una condizione di emergenza al ricevimento di detto almeno un quarto segnale (S4).
  10. 10. Macchina di misura ottica secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta sonda a contatto (9) è un tastatore di misura (9a) configurato per fornire tre segnali analogici definenti detti uno o più secondi segnali (S2) e/o detto quarto segnale (S4).
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