IT201800003986A1 - Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili - Google Patents

Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili Download PDF

Info

Publication number
IT201800003986A1
IT201800003986A1 IT102018000003986A IT201800003986A IT201800003986A1 IT 201800003986 A1 IT201800003986 A1 IT 201800003986A1 IT 102018000003986 A IT102018000003986 A IT 102018000003986A IT 201800003986 A IT201800003986 A IT 201800003986A IT 201800003986 A1 IT201800003986 A1 IT 201800003986A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
manifold
fact
new
new manifold
ceramic
Prior art date
Application number
IT102018000003986A
Other languages
English (en)
Inventor
Carlo Francesco Crespi
Giuliana Ferrari
Original Assignee
Carlo Francesco Crespi
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Carlo Francesco Crespi filed Critical Carlo Francesco Crespi
Priority to IT102018000003986A priority Critical patent/IT201800003986A1/it
Publication of IT201800003986A1 publication Critical patent/IT201800003986A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67CCLEANING, FILLING WITH LIQUIDS OR SEMILIQUIDS, OR EMPTYING, OF BOTTLES, JARS, CANS, CASKS, BARRELS, OR SIMILAR CONTAINERS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; FUNNELS
    • B67C3/00Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus; Filling casks or barrels with liquids or semiliquids
    • B67C3/02Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus
    • B67C3/22Details

Description

DESCRIZIONE
Invenzione
avente per titolo “ Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili.
La presente innovazione propone un nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali in genere, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità un corpo cilindrico centrale, per il passaggio e la distribuzione di uno o più fluidi, interamente costruito in ceramica sinterizzata allo scopo di far vantaggiosamente lavorare tutte le tenute rotanti del collettore, su un corpo interamente ceramico e non su riporti ceramici o di metallo duro come attualmente in uso. Sullo stesso asse del corpo ceramico, ruota un corpo cilindrico in acciaio inox, che meglio vedremo in seguito, apposito per la distribuzione dei fluidi di processo anch’esso volutamente innovativo nel suo insieme.
Attualmente, i collettori per risciacquatrici e riempitrici industriali in genere, vengono costruiti o fatti costruire per conto terzi direttamente dai costruttori di queste complesse macchine industriali. Di fatto, ne consegue, che una vera e propria ricerca specifica in questo delicato settore, risulta essere molto frammentata e personalizzata; di conseguenza, lasciata più alla singola esperienza aziendale che non ad un vero e proprio studio di settore.
A tal proposito, è bene ricordare che da alcuni anni, sono intervenute, a tutela della sicurezza delle bevande alimentari, diverse normative per i costruttori di questi impianti: normative, purtroppo a volte disattese o rinviate proprio per gli eccessivi costi di ricerca che ogni singola azienda deve sostenere.
A tale scopo, il compito del trovato, è anche quello di realizzare un nuovo collettore che sia; non solo rispondente alle normative vigenti, ma nel contempo, versatile e idoneo a interpretare le diverse esigenze dei costruttori senza stravolgere le proprie peculiarità innovative, Non ultimo scopo del trovato, è quello di realizzare l’insieme di tutto il corpo collettore, con materiali certificati e facilmente reperibili sul mercato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi, risulteranno meglio evidenziati dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un nuovo collettore con corpo cilindrico volutamente realizzato in ceramica sinterizzata, specifico per la distribuzione di fluidi nelle risciacquatrici e riempitrici industriali illustrato a titolo indicativo negli allegati disegni in cui;
la Tav. 1, Fig.1, rappresenta il trovato nel suo insieme nella versione di un passaggio fluido, specifico per risciacquatrici industriali. Sempre sulla Tav. 1, la Fig. 1, rappresenta l’insieme del trovato visto in metà sezione verticale.
La Fig. 2, rappresenta in esploso l’insieme del trovato.
La Fig. 3, rappresenta un particolare importante del trovato, specifico per ottenere il fissaggio e il bloccaggio del corpo ceramico.
La Tav. 2, Fig. 4, rappresenta in esploso il trovato nella versione di due passaggi fluidi.
La Fig. 5, rappresenta in esploso, l’insieme del congegno, specifico per la rotazione esterna del corpo cilindrico in acciaio inox. Sempre sulla Tav. 2, la Fig. 6, rappresenta la sede di alloggiamento del congegno di ruotismo del trovato, e la parte inferiore del corpo collettore per risciacquatrici a due passaggi, con inserito il corpo ceramico.
La Tav. 3, Fig. 7, rappresenta in sezione, il dettaglio ancor più specificato del congegno per il ruotismo del corpo esterno in acciaio inox. La Fig. 8, rappresenta in sezione il corpo del ruotismo montato. La Fig. 9, rappresenta l'anello di chiusura del corpo di ruotismo dopo il suo alloggiamento.
La Tav. 4, Fig. 10, rappresenta in sezione, l' insieme del trovato, specifico per riempitrici industriali a gravità. Sempre sulla Tav. 4, la Fig. 11, rappresenta il trovato, per riempitrici industriali a gravità, in una particolare versione, dove in casi specifici, per esigenze del costruttore, i cavi elettrici per alcuni comandi, volutamente si fanno passare al centro del corpo centrale del collettore.
La Tav. 5, Fig. 12, rappresenta in sezione, il trovato nella versione per riempitrici isobariche industriali, appositamente studiato per il passaggio di quattro fluidi. La Fig. 13, rappresenta in sezione la tenuta speciale per collettori in genere volutamente rivisitata. La Tav. 6, Fig. 14, rappresenta in esploso, l’assemblaggio del corpo ceramico interno apposito per quattro passaggi di fluidi. Sempre sulla Tav, 6, nella Fig. 15, si rappresenta in esploso, l’assemblaggio dell’insieme del trovato per riempitrici isobariche industriali. In conclusione, il collettore, specifico per risciacquatrici e riempitrici industriali, secondo il trovato, è visto nella Tav. 1, 2, nella versione specifica per risciacquatrici industriali.
Nella Tav. 4, è rappresentata la versione per riempitrici a gravità.
Nella Tav. 5, 6, è rappresentata la versione per riempitrici isobariche. Nella Tav. 3, è rappresentato schematicamente nello specifico, il congegno di ruotismo, universale a tutte le versioni.
Entrando maggiormente nello specifico, e ancor meglio lo vedremo in seguito, il trovato, è concepito volutamente in modo tale di essere sostanzialmente identico nella sua tecnica innovativa in tutte le versioni; ciò che si diversifica tra le versioni, è, il più o meno grande, o più o meno passaggi di fluidi attraverso il trovato a secondo delle esigenze del mercato. Il tutto, esaltando per ogni versione il comune denominatore tecnico che le associa in tutte le peculiarità. Con riferimento alle citate figure, e alla doverosa premessa esplicativa, il trovato, è visto nella Tav. 1, Fig. 1, assemblato in metà sezione verticale.
Entrando nella descrizione della Tav. 1, si evidenzia sopra la Fig. 1, lingrandimento Fig. 3, del perno precompresso, apposito per il fissaggio del cilindro ceramico all’ interno del corpo in acciaio inox Fig. 1, Fig. 2, 6
Entrando nello specifico del perno precompresso, si evidenzia una delle più peculiarità del trovato; come tutti sanno, la diversa durezza tra lacciaio e la ceramica, (160 contro 1800 Wickers) fa sì che, dovendo bloccare all’ interno di un cilindro in acciaio un ulteriore cilindro ceramico, il rischio che stringendo la o le viti metalliche contro il corpo ceramico per fissarlo spezzi quest’ultimo, è praticamente garantito. Non solo, anche volendo usare chiavi dinamometriche apposite, le dilatazioni termiche amplificano i rischi di rottura o di allentamento del serraggio.
A tal proposito, ancor meglio si evidenzia la peculiarità del trovato, ovvero: poter stringere in modo precompresso la o le viti in acciaio, ovviamente dotate di un particolare accorgimento tecnico, in modo tale da ottenere non solo, la certezza del serraggio, ma anche l impossibilità di allentamento del serraggio nel tempo.
Entrando ancor più dettagliatamente nello specifico, sempre nella Tav.
1, l ingrandimento Fig. 3, mostra in sezione longitudinale il perno 15 precompresso. L’entrata del perno 15, si ottiene attraverso il suo avvitamento nel foro filettato 9, fino alla battuta piana 8, del corpo Fig. 1, 2, 6. All’interno del perno 15, è avvitato a battuta nel filetto 37, un ulteriore perno 31, dentro il quale sono alloggiati a battuta degli O-Ring. elastomerici 34 di circa 80 Shore oltre ad un cono sempre elastomerico 30, di circa 95 Shore.
Il cono 18, ricavato nel corpo ceramico Fig. 1, 2, 17, fa da cuneo al corpo conico elastomerico 30. La compressione tra il cono 30, e il cuneo conico 18, del corpo ceramico 17, è determinata dalla spinta degli O-Ring 34, volutamente imprigionati all’interno del perno 31, contro la battuta piana 32, del corpo 31, e di conseguenza contro il cuneo ceramico 18.
La taratura di spinta degli O-Ring, avviene in funzione dello spessore della ranella 14, che andando in battuta contro la spianatura 8, fa sì, che diminuendo il suo spessore, gli O-Ring all’ interno spingono di più contro il cono 30, e di conseguenza contro il cuneo conico 18.
Deve risultare ovvio, che la taratura di questa spinta, si intende predeterminata da prove di laboratorio e, in funzione del diametro del cilindro ceramico 17, si determina l’utilizzo del numero di perni Fig. 1, 2, 15, che si vogliono utilizzare attorno alla sua circonferenza: tutto ciò, indifferentemente che si tratti di collettori per risciacquatrici o riempitrici industriali.
Rientrando nella descrizione dei particolari della Tav. 1, Fig. 1, 2, seguiamo nell’esploso e nella rispettiva sezione, la sequenza dei componenti il collettore.
L’entrata del fluido nel collettore, avviene passando dal Tri-Clamp 1, preferibilmente ma non necessariamente saldato (39) al corpo 3, la sua uscita, dai fori 42, 43. Dai fori n46, fuoriescono eventuali perdite della tenuta 45. Le viti 2, passando nei fori 4, si avvitano nei filetti 5, del corpo 6. Il cilindro ceramico, 17, si infila nell’interno del corpo 6, e viene fissato ad esso dai perni Fig. 3, 15. La guarnizione piana Fig. 1, 2, 10, fa da tenuta tra il cilindro ceramico e il corpo 6. Sempre nella Tav. 1, Fig. 2, i corpi, 19, 20, 21, 23, 24, che costituiscono la parte centrale rotante del collettore, volutamente, meglio li vedremo descritti nella Tav. 2, e più ancora specificati per la loro peculiarità nella Tav.3 Sempre seguendo la Fig. 1, 2, si alloggerà nel corpo 28, la tenuta speciale 45, con la sua fascia di guida 44. A seguire, il gruppo montato 2 le 24, che meglio vedremo in seguito illustrato nella Tav.3 viene alloggiato nel corpo 28,
per essere poi chiuso dentro dall’anello19, fissando i grani brugola 29. A questo punto, i corpi montati 28, e 6, vengono assemblati tra loro, mediante il fissaggio dei grani a brugola 13, contro la scanalatura 58, del corpo 21. Ad assemblaggio concluso, si potrà alloggiare nella scanalatura 11. Il carter in elastomero 16, apposito per la protezione dei grani di assemblaggio, nonché utile per proteggere l' insieme del trovato da eventuali lavaggi esterni dell’ impianto.
A conclusione della descrizione della Tav. 1, descriveremo una caratteristica tecnica che accomuna tutti i collettori del trovato, indipendentemente dalla loro grandezza o dal loro numero di passaggi di fluidi. Ovvero, la necessità comune di tenere fermo l’elemento cilindrico centrale, dove entrano i fluidi, e nel contempo consentire al corpo che lo circonda, di ruotare insieme alla giostra della riempitrice o risciacquatrice. A tale scopo, nelle Tav. 1, 2, 4, 5, 6, con la stessa numerazione, per le ragioni sopra descritte, il fissaggio del corpo del collettore alla giostra di rotazione delle riempitrice o risciacquatrice, avviene staffando la sporgenza 47, al corpo rotante centrale della giostra; mentre, i fori ciechi opposti 7, sul corpo 6, ( o a piacere due spacchi opposti ) consentono di applicare sopra il collettore centrale , che deve restare fermo, una forcella o un corpo equivalente collegato alla parte ferma a lato della giostra rotante.
Entrando ora a visualizzare la Tav. 2, Fig. 4, vediamo la parte superiore del trovato in esploso nella versione a due passaggi di fluidi, nella Fig.
5, vediamo in esploso il gruppo del ruotismo centrale del trovato in modo più dettagliato. Nella Fig. 6, vediamo il corpo inferiore del trovato a due passaggi di fluidi, e in modo più specifico, la sede di alloggiamento del gruppo di ruotismo. Infine, in sezione, la parte inferiore del corpo in ceramica a due passaggi di fluidi inserito nel corpo rotante del collettore.
Entrando nella descrizione della Tav. 2, nella Fig. 4, si distinguono le due entrate di fluido: ovvero una prima entrata attraverso il Tri-Clamp diritto 49, e una seconda entrata attraverso la curva con attacco saldato Tri-Clamp, o DN 48, entrambi rispettivamente preferibilmente saldate nelle battute 52,51. Il corpo 3/A, viene ora unito al corpo 6/A, dal serraggio delle viti 2. Il corpo 6/A, così assemblato , riceve al suo interno il canotto ceramico 17/A, che entra in battuta fino allo schiacciamento a tenute delle guarnizioni piane 53,54, contro linteno del corpo 3/A. Il serraggio finale del canotto ceramico, avviene con l avvitamento fino alla sua battuta piana 8, dei più perni 15 come precedentemente sopra ampliamente descritti e illustrati. E’ importante sottolineare, che l assemblaggio di questi tre corpi, ovvero, corpo superiore con gli attacchi per l’entrata del fluido 3/A, corpo centrale 6/A, dove questo viene avvitato, e corpo inferiore ceramico 17/A, che a sua volta viene unito al corpo centrale 6/A, indipendentemente dal numero di passaggi dei fluidi o dal loro diametro, sono concettualmente ripetitivi nella loro funzione tecnica in tutte le versioni. Sempre nella Tav. 2, entrando nel dettaglio della Fig. 5, dettaglio che ancor meglio vedremo più specificato nella Tav. 3, in quanto parte importante delle peculiarità del trovato, osserviamo in esploso a seguire i particolari 19, 20, 21, 23, 24, particolari, che una volta assemblati tra loro, vengono
inseriti nel vano Fig. 6, 60, in battuta tra langolo inferiore esterno del cuscinetto 23 e Fangolo interno 61, del vano 60, ricavato all interno del corpo 28/A.
Inserito, il gruppo montato, si procede al suo fissaggio stringendo i grani 29, dai fori filettati 27 contro la scanalatura perimetrale 57, del particolare 19.
Restando nella Fig. 6, si può vedere, parzialmente nella sua sezione inferiore, il corpo ceramico 17/A, inserito all’ interno del corpo 28/A, in questa voluta posizione, si vedono chiaramente le due uscite dei fluidi 55, 56, che entrano nel corpo interno del collettore rotante, e fuoriescono in uscita esterna dai fori 62, 63, per il fluido 55, e 64, 65, per il fluido 56. Le tenute 45, le cui peculiarità meglio vedremo in seguito descritte, fanno da tenuta al circuito dei fluidi. I fori 50, 50/A, sono appositi per indicare eventuali perdite di fluido dalle tenute.
Concludiamo la descrizione della Tav. 2, Fig. 6, dicendo, che il corpo 66, come la tenuta 68, e le viti di serraggio 69, sono sostanzialmente, misure a parte, identici in tutte le versioni che ne necessiti il suo utilizzo; fatta eccezione per la versione Tav. 4, Fig. 11, dove, per esigenze di passaggio dei cavi elettrici, al suo centro, è previsto un foro. Entrando ora nello specifico della Tav. 3, la Fig. 7, evidenzia la sezione centrale del trovato, nella Fig. 8, si evidenzia il corpo del ruotismo con il cuscinetto montato, la Fig. 9, ci mostra Fanello di chiusura del gruppo rotatorio. Entrando nel dettaglio della Fig. 7, vediamo l’angolo della circonferenza inferiore esterna del cuscinetto 23, che va in appoggio e battuta nell’angolo Tav. 1, 2, 3, 4, 5, 6,61,
del corpo 28, 28/A, 28/B, 28/C, 28/D, mentre l’angolo della circonferenza interna superiore, del cuscinetto 23, va in appoggio allinteno inferiore del bordo circolare 73, del corpo 21. Il corpo anulare 24, entra fino alla battuta 71, dentro il corpo 21, successivamente , i grani a brugola Tav. 1, 2, 3, 22, passando nel filetto 33, vanno a stringere nella scanalatura circolare 59, i due corpi 21, 24, fra loro. A questo punto, il cuscinetto 23, rimane volutamente ingabbiato con gioco sull’asse verticale, tra la battuta interna superiore Tav. 1, 2, 3, 75, del corpo 24, e la battuta interna inferiore Tav. 1, 2, 3, 73, dell’anello Tav. 2, 3, 73/A, del corpo 21. Questa importante peculiarità, sulla quale meglio ci soffermeremo, consente al trovato, di impiegare per tutte le versioni elencate, un solo cuscinetto, montato senza interferenze, e quindi senza sforzi radiali, ma solo assiali, in realtà praticamente ininfluenti, data l’esiguità del carico da sopportare verticalmente. A tal proposito, è bene ricordare, che la quasi totalità degli attuali collettori, sono assemblati tra loro con più cuscinetti montati per interferenza, e di conseguenza con carichi radiali che diventano in tempi brevi la causa primaria che anticipa i giochi radiali e di conseguenza l’usura del cuscinetto stesso, rendendo indispensabile la sua anticipata sostituzione. Tornando a descrivere la Tav. 3, soffermeremo l’attenzione nei dettagli 70, 72, 74, 75, 76, questi dettagli, volutamente ingranditi, evidenziamo l’area luce che deve sempre esserci tra gli anelli in rotazione per non compromettere il ruotismo perfetto del cuscinetto 23, esempio: il sistema del ruotismo, Tav.3, Fig. 8, i corpi 21, 24, una volta assemblati e inseriti nel vano
Tav. 2, 3, 60, vanno in battuta nellangolo 61, e chiusi all’interno col coperchio 19, fissando i grani a brugola 29. La parte superiore dell’ anello 21, fuoriesce dal corpo 28, e riceve in battuta 69, il corpo superiore già montato del collettore 6. Il fissaggio finale tra il corpo superiore premontato 6, e il corpo inferiore del collettore 28, anch’esso premontato con il sistema di ruotismo già inserito, avviene semplicemente stringendo i grani a brugola 13, che passando dal filetto 12, vanno a bloccarsi nella scanalatura circolare 58, dell’anello 21. Riesaminando ora i due corpi montati, che insieme formano l’intero collettore, possiamo meglio comprendere con l’aiuto della Tav. 3, Fig. 7, le due posizioni di ruotismo del cuscinetto 23, ovvero, quella in appoggio verso il basso, determinata dalla spinta del peso 35, dell’ intero corpo 6, montato, e quella opposta 36, determinata dalla eventuale presenza di pressione nella camera A, che spingerà verso l’alto, l’intero corpo 6. Ancor più dettagliatamente nella Tav. 3, Fig. 7, il corpo 6, è visto appoggiato nel corpo 28, in battuta con la circonferenza esterna inferiore del cuscinetto 23, nell’angolo 61, del vano 60, nel contempo, la circonferenza interna superiore del cuscinetto 23, fa da appoggio e battuta contro la parte inferiore della sporgenza anulare 73, del corpo 21. In questa configurazione, risulta chiaro il ruotismo esterno del corpo 28, e l’altrettanto indipendente fermo o ruotismo del corpo 6. Capovolgendo ora la situazione del ruotismo, ovvero, la pressione 36, che spinge l’insieme del corpo 6, verso l’alto, mentre il corpo 28, rimane ovviamente fermo, essendo staffato e quindi bloccato alla giostra della risciacquatrice o riempitrice. La parte esterna 64, della circonferenza superiore del cuscinetto 23, va in appoggio a battuta contro il bordo anulare Fig. 7, 9, 77, del corpo anulare 19. A questo punto, in questa ulteriore configurazione, risulta chiaro il ruotismo sia del corpo 28, che del corpo 6, dove per lui nulla cambia.
Concluderemo la lettura della Tav. 3, Fig. 7, 8, segnalando che nel corpo 21, è alloggiata la fascia di guida 20, e nel corpo 28, è alloggiata la tenuta 45, che meglio vedremo in seguito descritta per le sue peculiarità con la sua fascia di guida 44.
Entrando ora nella descrizione della Tav. 4, Fig. 10, Fig. 1 1, eviteremo di descrivere le parti, che al di là delle loro dimensioni si associano allo scopo e tecnica del trovato. Sostanzialmente, la differenza tra un collettore per risciacquatrice industriale e una riempitrice industriale a gravità o isobarica, è solo nelle dimensioni e nella tipologia del passaggio dei fluidi; più specificatamente, per esempio: in una risciacquatrice industriale, passano prevalentemente uno o due fluidi, ovvero, acqua sterile e acido peracetico diluito, o altri equivalenti. In una riempitrice a gravità, passano solitamente in un canale il prodotto soggetto all’imbottigliamento e nell’altro aria compressa.
In una riempitrice isobarica, essendo il prodotto imbottigliato a pressione, il collettore necessita di più passaggi del tipo, vuoto, Co2, aria, vapore, o altri a secondo delle esigenze dell’impianto e del prodotto che si vuole imbottigliare.
Detto ciò, rientrando nella descrizione della Tav. 4, Fig. 10, allinteno del corpo 3/B, sono inserite l’entrata del fluido liquido 78, con la sua uscita 81, e l’entrata dellaria a pressione 79, con la sua uscita 80. L’uscita 82, è il foro spia per le eventuali perdite delle tenute 45. Il corpo ceramico 18/B, va in battuta contro linteno del corpo 3/B, e fa tenuta contro le tenute piane 84, 85, situate allinteno del corpo 3/B. Il corpo 6/B e i perni 15, stretti fino alla battuta 8, come ampliamente descritto e illustrato, fanno il serraggio finale tra i corpi. Esaminando ora sempre sulla Tav. 4, la Fig. 11, dobbiamo dire che ciò che la contraddistingue alla Fig. 10, è sostanzialmente che, su richiesta specifica del costruttore dell’impianto, si fanno passare dei piccoli cavi elettrici centralmente nel foro 97, del corpo ceramico 18/C, le colonnette 95, 96, o altre, altro non sono che un sostegno alla centralina elettrica di comando 92. Come per la Fig. 10, anche in questa particolare, non comune versione, indichiamo l’entrata del fluido 86, dalla curva 83, e la sua relativa uscita 87. L’uscita 88, funge da spia per eventuali perdite delle tenute 45. L’aria in pressione, entra dal foro 89, ed esce dal foro 90. In questa versione, nel corpo 66, è inserita una sede 91, per alloggiare la tenuta 45, apposita, per assicurare la tenuta del fluido anche in questa situazione, dove il cilindro ceramico 18/C, viene appositamente ribassato nel suo diametro esterno 98, per entrare nel corpo 66. A seguire, come nella Fig. 10, il corpo ceramico 18/C va in battuta contro linteno del corpo 3/C, e fa tenuta contro le tenute piane 93, 94, situate allinteno del corpo 3/C. Il corpo 6/C, e l’avvitamento a battuta 8, dei perni 15, concludono l’assemblaggio e il bloccaggio del corpo superiore del collettore. Il corpo inferiore 28/C, come già descritto, si assembla al corpo 6/C, mediante il serraggio dei grani a brugola 29.
Entrando nella descrizione delle Tav. 5, 6, tavole che schematizzano il collettore per le riempitrici isobariche a più passaggi di fluidi, nella Fig. 12, vediamo in sezione linsieme del collettore montato, in questo caso, per ragioni di dimensioni, data l’esigenza di più passaggi di fluidi, il corpo esterno del collettore rotante, viene diviso in due corpi: corpo intermedio 106, e corpo inferiore 105. Il corpo superiore 6/D, è assemblato al corpo 3/D, dove entrano i fluidi, 99, 100, 101, 102, e al corpo ceramico 18/D. I fluidi escono rispettivamente dalle uscite 104, 103, 111, 109. Come nelle altre versioni, uniti i corpi 3/D e 6/D, il cilindro ceramico 18/D, va in battuta e tenuta, con le guarnizioni piane, 114, 115, 120, 121, contro la parte interna del corpo 3/D. L’avvitamento a battuta 8, dei perni 15, concludono l’assemblaggio del corpo superiore. Gli esplosi Tav. 6, Fig. 14, 15, servono a meglio comprendere, l’assemblaggio finale del corpo 106, intermedio, al corpo 6/D. Il corpo inferiore 105, viene fissato a sua volta al corpo 106, dopo il suo centraggio 122, con le viti 107, avvitate nei filetti 108, del corpo 106. La tenuta 113, è semplicemente una tenuta statica tra i due corpi montati. In conclusione, descriveremo un ultima, non come importanza, peculiarità dell’insieme del trovato.
Nella Tav. 5, Fig. 12, 13, la Fig. 13, ci mostra ingrandita la tenuta 45, con al suo interno la fascia di guida 44. Questo particolare disegno di tenuta, è particolarmente insolito in quanto volutamente mirato allo scopo. Entrando nello specifico, prima di descrivere le peculiarità del trovato, è bene rammentare che le attuali tenute utilizzate nei collettori sono essenzialmente di due tipi, e realizzate con due diversi materiali. Il modello più utilizzato , alloggiabile in sede chiusa, quando non si vuole scomporre in più parti il corpo del collettore per poter montare le tenute, è quello a labbro per stelo realizzato in materiale elastomerico. Il modello meno utilizzato, in quanto necessita di essere montato in sede aperta, essendo realizzato in PTFE con all’ interno una molla, costringe i costruttori a scomporre in più parti il corpo del collettore con costi ovviamente maggiori .
Entrambi le tenute, non nascono per le esigenze specifiche dei collettori in genere, ovvero, resistere a pressioni fino a 6/8 bar., ma sono costruite con criteri di tenuta per le esigenze del mercato, ovvero, ben oltre i 100 bar. Questo non piccolo dettaglio, crea non pochi problemi nei collettori per risciacquatrici e riempitrici industriali perché : nella tenuta a labbro in elastomero, la pressione, spingendo tutta la porzione del labbro inferiore contro la parte rotante del cilindro interno del collettore, crea:
A - Un maggior sforzo nel ruotismo.
B - Una maggiore usura della tenuta.
Nelle tenute in PTFE con la molla, accade che; essendo questi PTFE caricati, la spinta della molla al suo interno, fa sì che molto frequentemente, si crei un solco nella zona di lavoro del cilindro interno e quindi una perdita di fluido nonché un costosissimo intervento di ripristino per :
A - Sostituire la tenuta.
Β - Riportare il metallo duro o il riporto ceramico sulla zona di ruotismo del collettore.
Tornando ora alla Tav. 5, Fig. 13, più semplice sarà descrivere le peculiarità della tenuta 45, e la sua fascia di guida 44. Per prima cosa, vediamo la tenuta 45, in elastomero e la fascia di guida 44, in PTFE vergine, spallate contro la sede piana 123, del collettore. La tenuta 45, è montata tutt’attono all’anello 116 ricavato direttamente nel corpo del collettore. La porzione 124, del labbro della tenuta 45, nonché la cuspide del labbro interno 118, vengono spinte dalla pressione 119, contro il cilindro ceramico 1 8/D.
L’angolo superiore 125, della fascia di guida 44, impedisce alla parte inferiore 117 della tenuta 45, di andarsi a comprimere tutta contro il cilindro ceramico 18/D. Ne consegue, che il labbro della tenuta, non potendo comprimersi più di tanto, non aumenta, indipendentemente dalle pressioni in esercizio la sua superficie di contatto contro il cilindro ceramico 18/D. Questa peculiarità non può che, non solo diminuire lo sforzo della tenuta, ma anche aumentarne la sua durata nel tempo, a maggior ragione, lavorando su una superficie in ceramica sinterizzata, che è il massimo per queste applicazioni.
Un ultima peculiarità, è caratterizzata dal fatto, che la tenuta 45, non essendo dotata di un vano interno, come lo sono tutte le tenute a labbro, la sua geometria, evita di trattenere il liquido o pozzetti al suo interno, Tav. 5, Fig. 12, 13, 126. Per finire diremo che tutti i dettagli, come i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico del trovato, nonché le dimensioni, potranno variare a secondo delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali in genere, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata o con altri materiali sinterizzati equivalenti.
  2. 2) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il corpo cilindrico in ceramica sinterizzata, possa contenere al suo interno, uno o più fori per il passaggio di fluidi o altro a secondo delle esigenze.
  3. 3) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il corpo cilindrico in ceramica sinterizzata, possa essere bloccato in modo sicuro, all’ interno di un corpo metallico, da perni speciali appositamente studiati allo scopo.
  4. 4) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il congegno di motismo, sia in tutte le versioni incentrato su un solo cuscinetto avente più funzioni.
  5. 5) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il congegno di ruotismo, data la sua peculiare semplicità, possa essere montato separatamente e poi inserito in modo molto semplice nel corpo rotante del collettore.
  6. 6) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che le tenute dei fluidi, del corpo del collettore rotante, siano appositamente studiate all’uso specifico.
  7. 7) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l’intero collettore, è volutamente assemblabile e scomponibile in modo semplice, affidabile e intuitivo.
  8. 8) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di associare più peculiarità tecniche allo scopo di migliorare sostanzialmente tutto l insieme del trovato.
  9. 9) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che in tutti in modelli è previsto l alloggiamento di un apposito carter in elastomero, per meglio proteggere la zona centrale del ruotismo da eventuali lavaggi esterni.
  10. 10) Nuovo collettore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il trovato, può essere realizzato con misure diverse o materiali sinterizzati simili, a secondo delle esigenze purché attinenti allo scopo specifico del trovato.
IT102018000003986A 2018-03-27 2018-03-27 Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili IT201800003986A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000003986A IT201800003986A1 (it) 2018-03-27 2018-03-27 Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000003986A IT201800003986A1 (it) 2018-03-27 2018-03-27 Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800003986A1 true IT201800003986A1 (it) 2019-09-27

Family

ID=62952202

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102018000003986A IT201800003986A1 (it) 2018-03-27 2018-03-27 Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201800003986A1 (it)

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0631977A1 (en) * 1993-07-01 1995-01-04 I.M.A. INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE S.p.A. Automatic carousel machine for the metered feeding and packaging of fluid products
CN102234095A (zh) * 2010-04-29 2011-11-09 张正杰 一种灌装装置
US20150375981A1 (en) * 2014-06-27 2015-12-31 Krones Ag Rotary distributor for distributing free-flowing media

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0631977A1 (en) * 1993-07-01 1995-01-04 I.M.A. INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE S.p.A. Automatic carousel machine for the metered feeding and packaging of fluid products
CN102234095A (zh) * 2010-04-29 2011-11-09 张正杰 一种灌装装置
US20150375981A1 (en) * 2014-06-27 2015-12-31 Krones Ag Rotary distributor for distributing free-flowing media

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US10900555B2 (en) Sealing array for a transmission, in particular for the output shaft of a transmission, and transmission having the sealing array
RU2664490C1 (ru) Шарнирное соединение для интенсификации перекачки нефти
KR102582894B1 (ko) 다중통로형 로터리 유니언
CN113795703B (zh) 加压气体罐的头部
CN107861215A (zh) 一种具有放气结构的空间透射镜头
US9726313B2 (en) Compact pipe flange gasket
US11841096B2 (en) Universal pipe sleeve junction for an aspirated smoke detection system
US20160040800A1 (en) Valve assembly
IT201800003986A1 (it) Nuovo collettore per risciacquatrici e riempitrici industriali, caratterizzato dal fatto di possedere come sua primaria peculiarità, un corpo cilindrico centrale, su cui strisciano le tenute del collettore, interamente costruito in ceramica sinterizzata, o con altri materiali sinterizzati simili
KR20010075472A (ko) 역류방지밸브
FI87603B (fi) Spjaellventil av inspekterbar typ
US3415285A (en) Packing means for conduits
CN105889557A (zh) 一种具有流量调节功能的多通道配气装置
US8418567B2 (en) Fluid visual inspection device
US20080178941A1 (en) System disconnector
IT201800020209A1 (it) Unità cuscinetto con supporto flangiato per applicazioni industriali
SE406118B (sv) Avlastningsventil for slutna rum
EP1138881A2 (de) Turbinengehäuse für eine axial durchströmte Gasturbine
US9469462B2 (en) Fluid supply device
CN209927448U (zh) 阀室压力测试装置
US9255573B2 (en) Testing apparatus for an outer housing of a pump and method for the testing of an outer housing of a pump
CN107289159A (zh) 止回阀
CN106246506A (zh) 氮压机填料芯组件
ITMI20071876A1 (it) Giunzione tra due tubi o tra un tubo ed un componente di un impianto di trasporto e/o di distribuzione di fluidi, ad elevata praticita' di assemblaggio.
CN205753274U (zh) 一种可拆卸型防爆电缆夹紧密封接头