IT201800003915U1 - Lancia - Google Patents

Lancia

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IT201800003915U1
IT201800003915U1 IT202018000003915U IT201800003915U IT201800003915U1 IT 201800003915 U1 IT201800003915 U1 IT 201800003915U1 IT 202018000003915 U IT202018000003915 U IT 202018000003915U IT 201800003915 U IT201800003915 U IT 201800003915U IT 201800003915 U1 IT201800003915 U1 IT 201800003915U1
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IT
Italy
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lance
valve
liquid
tank
duct
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IT202018000003915U
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Idio Baldrati
Salvatore Portale
Francesco Portale
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Cooperativa Sociale La Pieve Soc Cooperativa Onlus
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01MCATCHING, TRAPPING OR SCARING OF ANIMALS; APPARATUS FOR THE DESTRUCTION OF NOXIOUS ANIMALS OR NOXIOUS PLANTS
    • A01M1/00Stationary means for catching or killing insects
    • A01M1/20Poisoning, narcotising, or burning insects
    • A01M1/2022Poisoning or narcotising insects by vaporising an insecticide
    • A01M1/2027Poisoning or narcotising insects by vaporising an insecticide without heating
    • A01M1/2038Holders or dispensers for pressurized insecticide, e.g. pressurized vessels, cans
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01MCATCHING, TRAPPING OR SCARING OF ANIMALS; APPARATUS FOR THE DESTRUCTION OF NOXIOUS ANIMALS OR NOXIOUS PLANTS
    • A01M7/00Special adaptations or arrangements of liquid-spraying apparatus for purposes covered by this subclass
    • A01M7/0025Mechanical sprayers
    • A01M7/0032Pressure sprayers
    • A01M7/0046Hand-operated sprayers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B12/00Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area
    • B05B12/004Arrangements for controlling delivery; Arrangements for controlling the spray area comprising sensors for monitoring the delivery, e.g. by displaying the sensed value or generating an alarm
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B9/00Spraying apparatus for discharge of liquids or other fluent material, without essentially mixing with gas or vapour
    • B05B9/03Spraying apparatus for discharge of liquids or other fluent material, without essentially mixing with gas or vapour characterised by means for supplying liquid or other fluent material
    • B05B9/04Spraying apparatus for discharge of liquids or other fluent material, without essentially mixing with gas or vapour characterised by means for supplying liquid or other fluent material with pressurised or compressible container; with pump
    • B05B9/08Apparatus to be carried on or by a person, e.g. of knapsack type
    • B05B9/085Apparatus to be carried on or by a person, e.g. of knapsack type with a liquid pump
    • B05B9/0855Apparatus to be carried on or by a person, e.g. of knapsack type with a liquid pump the pump being motor-driven

Description

Testo allegato alla domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo:
“LANCIA”
Il presente modello di utilità è relativo ad una lancia per un dispositivo dosatore. In particolare, il presente modello di utilità si riferisce ad una lancia per un dispositivo dosatore predisposto per erogare del liquido a distanza dell’operatore in ambienti confinati.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nel settore delle disinfestazioni da insetti è noto utilizzare delle sostanze organiche o inorganiche, naturali o prodotte attraverso un processo di sintesi, la cui azione deve essere tossica per causarne la morte.
Nel caso in cui il bersaglio sia la zanzara tigre, o qualsiasi altra specie di insetti, una strategia adeguata per contrastarne la diffusione deve necessariamente considerare le rispettive abitudini. In particolare, le femmine di zanzara tigre, o di altra specie che ne condivida le abitudini, la lotta è molto efficace se praticata con insetticidi con effetto larvicida distribuiti nei pozzetti di raccolta di acque meteoriche posti lungo le strade, accessibili attraverso delle rispettive caditoie, e nelle aree private quali condomini o case, in uno stagno, nelle cavità di alberi ed in ambienti simili o, più banalmente, in un vaso o sottovaso. L’erogazione di tali insetticidi larvo-zanzaricidi viene normalmente eseguita attraverso l’impiego di impianti portatili provvisti di una lancia alimentata da una pompa azionabile elettricamente che pesca il liquido dallo stesso serbatoio. La richiedente è titolare della domanda di brevetto italiana n. 102017000055422 relativa ad un impianto per l’erogazione di insetticidi di tipo trasportabile, che consente di eseguire dei trattamenti di tipo sostanzialmente “puntuale”, mirati su di uno specifico obiettivo, anche quando tale obiettivo è accessibile attraverso un’apertura di minima ampiezza. L’impianto oggetto della domanda ‘422 prevede l’impiego di una lancia provvista di una maniglia per il rispettivo brandeggio che termina con un tubolare che porta un iniettore in posizione di estremità. Tale impianto è predisposto per essere installato sul portapacchi di motociclo per renderne agevole l’uso lungo le strade e permettere di eseguire il trattamento in zone di notevole ampiezza in tempi ragionevolmente brevi, in modo tale da massimizzarne l’efficacia. L’uso di un iniettore risulta particolarmente efficace in quanto permette di ottimizzare il consumo di insetticida, evitandone lo sgocciolamento e permettendo di regolare finemente la dose da erogare per ciascuno sparo di insetticida, determinato appunto dall’azionamento di un interruttore associato alla maniglia della lancia.
D’altra parte, considerando che costruttivamente gli iniettori sono dei dispositivi delicati e costosi, l’uso della lancia viene frequentemente fatto stando a bordo del motociclo proprio per esigenze combinate di velocità e praticità, può capitare che l’operatore si trovi a maneggiare la lancia in situazioni di disequilibrio, con il rischio di danneggiarne l’estremità, quindi il relativo iniettore. Se questo accade la lancia risulta temporaneamente inutilizzabile, fino alla sostituzione dell’iniettore danneggiato. Si comprende facilmente che tale inconveniente è particolarmente sgradito, dato che può compromettere l’efficacia del trattamento che si intende eseguire o, in ogni caso, provocare facilmente extra costi del trattamento dati dalla necessità di avere scorte di iniettori in magazzino sufficienti a minimizzare le interruzioni del servizio forzate dalla necessità di eseguire la manutenzione della lancia. Da quanto sopra descritto emerge chiaramente che l’esigenza di rendere la lancia più robusta, mantenendone inalterata la modalità d’impiego e puntando a ridurne i costi di produzione e la numerosità delle scorte di componenti decisivi per il corretto funzionamento, risulta insoddisfatta e rappresenta una sfida interessante per la richiedente. SOMMARIO DEL PRESENTE MODELLO DI UTILITÀ
Il presente modello di utilità è relativo ad una lancia per un dispositivo dosatore. In particolare, il presente modello di utilità si riferisce ad una lancia per un dispositivo dosatore predisposto per erogare del liquido a distanza dell’operatore in ambienti confinati.
Secondo il presente modello di utilità viene realizzato un impianto dosatore di insetticida provvisto di una lancia le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
Secondo alcune forme di implementazione del presente modello di utilità viene realizzata una lancia di liquido provvista di una maniglia per il relativo brandeggio; di una bocca di alimentazione collegabile idraulicamente ad un serbatoio attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola; di una bocca di uscita collegata ad un condotto tubolare a tenuta di fluido; il detto condotto tubolare presentando una rispettiva porzione di estremità provvista di una valvola di scarico pilotabile da liquido ad un valore di pressione superiore ad un valore di taratura determinato.
Se ritenuto utile, la valvola è provvista di un ugello normalmente aperto.
In alcuni casi, la detta valvola è del tipo a ritorno elastico.
Secondo una variante del presente modello di utilità, un dispositivo dosatore di liquido comprende un contenitore contenente almeno un serbatoio per il detto liquido; una lancia collegata idraulicamente al detto almeno un serbatoio ed alimentabile, in uso, da una pompa azionabile elettricamente collegata idraulicamente al detto almeno un serbatoio attraverso un condotto di alimentazione ed alla detta lancia attraverso un condotto di erogazione; dei mezzi di alimentazione elettrica collegati elettricamente alla detta pompa per il rispettivo azionamento; mezzi di controllo collegati elettricamente ai detti mezzi di alimentazione ed elettronicamente alla detta pompa per condizionarne il funzionamento; la detta lancia presentando una bocca di alimentazione collegabile idraulicamente ad un serbatoio attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola; una bocca di uscita essendo collegata ad un condotto tubolare a tenuta di fluido; caratterizzata dal fatto che il detto condotto tubolare presenta una rispettiva porzione di estremità provvista di una valvola di scarico pilotabile da liquido ad un valore di pressione superiore ad un valore di taratura determinato.
Secondo una variante preferita, i detti mezzi di controllo comprendono un interruttore collegato elettronicamente alla detta pompa e dei mezzi di misurazione della pressione di alimentazione del detto liquido alla detta valvola; il detto interruttore ed i detti mezzi di misurazione essendo associati alla detta maniglia.
In alcuni casi i detti mezzi di misurazione della pressione comprendono un manometro collegato idraulicamente al detto condotto di erogazione.
In altri casi il dispositivo comprende due detti serbatoi, ciascuno essendo collegato idraulicamente al detto condotto di erogazione attraverso un raccordo a T.
A volte si considera utile che i detti mezzi di controllo comprendano un’unità di calcolo integrante un misuratore di tempo ed un’unità di memoria.
In altri casi, i detti mezzi di controllo comprendono un dispositivo di geolocalizzazione collegato alla detta unità di memoria per associare una posizione geografica ad ogni azionamento del detto interruttore.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della lancia e del dispositivo dosatore secondo il presente modello di utilità appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano almeno un esempio di attuazione non limitativo, in cui parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:
- la figura allegata presenta una lancia ed un rispettivo dispositivo dosatore secondo il presente modello di utilità illustrato attraverso uno schema a blocchi.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PRESENTE MODELLO DI UTILITÀ
Nella figura allegata, con 1 è indicato, nel suo complesso un dispositivo 1 dosatore per un liquido L. Il dispositivo 1 comprende un contenitore 10 provvisto di un vano 12 contenente almeno un serbatoio 20 per il liquido L.
Il dispositivo comprende, inoltre, una lancia 30 collegata idraulicamente ad almeno un serbatoio 20 ed alimentabile, in uso, da una pompa 40 che, a propria volta, è azionabile elettricamente ed è collegata idraulicamente ad almeno un serbatoio 20 attraverso un condotto di alimentazione 50 che è collegato a tenuta idraulica con un condotto di erogazione 52.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, un gruppo di alimentazione 60 elettrica che è collegato alla pompa 40 per azionarla elettricamente. Un’unità di controllo 70 è collegata ad un gruppo di alimentazione 60 ed elettronicamente alla pompa 40, per condizionarne il rispettivo funzionamento, in termini di tempo di uso e di portata di liquido L erogato attraverso la lancia 30. In particolare, quest’ultima comprende una maniglia 36 che la rende portatile e brandeggiabile secondo le più diverse esigenze operative; inoltre, la lancia 30 presenta una bocca di alimentazione 31 che è predisposta per collegare idraulicamente la stessa lancia 30 ad un serbatoio 20 ed è in comunicazione idraulica con una bocca di uscita 32. Quest’ultima porta un condotto tubolare 300, che è collegato idraulicamente alla bocca di uscita 32. Il condotto tubolare 300 presenta una rispettiva porzione di estremità 35 provvista di una valvola 38 di scarico pilotabile da liquido L ad un valore di pressione superiore ad un valore di taratura determinato. La valvola 38 è provvista di un ugello 39 normalmente aperto ed è del tipo a ritorno elastico. Nella figura allegata la bocca di uscita 32 risulta collegata idraulicamente al condotto tubolare 300 attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola 33, senza che questo limiti la portata del presente modello di utilità, nel senso che se tale elettrovalvola 33 è presente allora l’erogazione del liquido L può risultare maggiormente controllata, ma la presenza di tale elettrovalvola, e del relativo controllo elettronico è solo una delle possibili opzioni che sono state considerate per attuare il presente modello di utilità.
L’unità di controllo 70 comprende un interruttore 72, che è collegato elettronicamente alla pompa 40, ed un dispositivo di misurazione 74 della pressione di alimentazione del liquido L alla valvola 38. L’interruttore 72 ed il dispositivo di misurazione 74 sono portati dalla maniglia 36, laddove il dispositivo di misurazione comprende un manometro 74 collegato idraulicamente al condotto di erogazione 52.
In particolare, nella figura allegata il dispositivo 1 è provvisto di due serbatoi 20, senza che questo influenzi la portata del presente modello di utilità. La scelta del numero dei serbatoi è senz’altro legata alla modalità d’impiego del dispositivo 1 stesso, nel senso che tale scelta discende dal volume di liquido L che deve essere erogato per ogni uscita dell’operatore che impiega lo stesso Dispositivo, e dalla massa massima sostenibile dall’operatore o del dispositivo di trasporto del dispositivo 1. D’altra parte, ad ogni serbatoio 20 corrisponde un condotto di alimentazione 50 ed i due condotti di alimentazione 50 confluiscono in un raccordo 54 a T che, a propria volta, termina in un condotto di alimentazione 50’ della pompa 40.
Sempre secondo la figura allegata, il dispositivo 1 comprende un dispositivo limitatore 80 che ha lo scopo di contenere la pressione di alimentazione del liquido L a monte della valvola 38, quindi nel condotto di erogazione 52 e nel condotto tubolare 300. Tale dispositivo limitatore 80 comprende un organo regolatore 82 di flusso a due vie che è collegato idraulicamente al condotto di erogazione 52 attraverso un raccordo 53 a T ed un condotto di servizio 84. Pertanto, l’organo limitatore 80 è atto ad alimentare ogni serbatoio 20 di liquido L attraverso un condotto di recupero 86. Premesso che ogni serbatoio 20 è in comunicazione aerea con l’ambiente circostante, nel caso in cui, in uso, la valvola 38 si trovasse in una configurazione di chiusura e la pressione che regna nel condotto tubolare 300 fosse superiore a quella atmosferica, regnante nei serbatoi 20, il liquido L avrebbe una via di fuga a bassa pressione verso ogni serbatoio 20 attraverso il condotto di servizio 84, lo stesso organo regolatore 82 di flusso e i due condotti di recupero 86. L’unità di controllo 70 comprende, inoltre, un’unità di calcolo 75 a cui è associato un misuratore di tempo 77 assoluto e relativo, sostanzialmente un orologio digitale, una scheda di memoria 78, ed un dispositivo di geolocalizzazione 79. Tali componenti sono impiegabili singolarmente o in combinazione per determinare la durata e per associare una posizione geografica determinata all’azionamento della lancia 30, e quindi dell’erogazione del liquido L attraverso la valvola 38, in tempo reale o differito. D’altra parte, per la propria composizione, l’unità di controllo 70 permette di tenere traccia di informazioni relative a data, orario, localizzazione e durata di ogni azionamento dell’interruttore 72, quindi della valvola 38.
L’uso del dispositivo 1 è facilmente comprensibile in base a quanto sopra descritto e non richiede ulteriori spiegazioni. Può essere utile precisare che, per praticità, l’unità di calcolo 75, il misuratore di tempo 77, la scheda di memoria 78 ed il dispositivo di geolocalizzazione 79 sono stati rappresentati nella figura allegata come parte integrante del gruppo di controllo 70, inteso come una scheda elettronica unica, senza per questo voler limitare la portata del presente modello di utilità ad una soluzione di questo tipo. In effetti, una forma di attuazione in cui tali componenti fossero realizzati in modo distinto, collegati elettronicamente fra loro per il relativo funzionamento e contenuti globalmente nel contenitore 10, sarebbe assolutamente equivalente dal punto di vista funzionale a quella sopra descritta.
In particolare, è bene precisare che il contenitore 10 può essere conformato a piacere e, in particolare, presentare una pluralità di fori di accoppiamento per un piano di trasporto noto e non illustrato di una bicicletta o di una motocicletta o di un carrello trainato manualmente, in modo tale da non gravare sulle spalle dell’utente che lo impiega e rendere il trattamento larvicida di pratica e sicura attuazione. Inoltre, il contenitore 10 può essere chiuso superiormente da un coperchio 102 asportabile o incernierato come nella figura allegata, in modo tale che il vano 12 sia facilmente ispezionabile e per le ricariche di ogni serbatoio 20.
Il gruppo di controllo 70 comprende inoltre un pulsante 700 di emergenza conformato a fungo per praticità o in qualsiasi altro modo, da utilizzabile in caso di malfunzionamento del dispositivo o qualsiasi altro motivo che richieda l’interruzione immediata dell’erogazione. Tale pulsante 700 è portato dal coperchio 102 in particolare sulla rispettiva sommità.
Risulta infine chiaro che al dispositivo 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo del presente modello di utilità.
In base a quando sopra descritto, impiegare un dispositivo per erogare un insetticida come quello sopra descritto permette di calibrare esattamente il liquido insetticida da impiegare per ogni applicazione localizzata e di evitare perdite per gocciolamento, quindi di costi del relativo approvvigionamento per minori sprechi; conseguentemente, consente di limitare il volume dei serbatoi di stoccaggio del liquido insetticida, il numero delle ricariche e, sgravando gli operatori dalla necessità di supportare dei pesi rilevanti, permette a questi ultimi di compiere un maggior numero di applicazioni durante ogni singola uscita a parità di capienza del serbatoio contenuto nel dispositivo, di superare in questo modo le difficoltà di accesso a certe tipologie di caditoia stradale, quindi ad ottimizzare i tempi dell’operatività giornaliera. L’uso di un dispositivo come il dispositivo 1 sopra descritto risulta inoltre particolarmente vantaggioso dato che l’azionamento della valvola 38 non richiede alcun tipo di alimentazione, essendo pilotata a pressione, pur risultando molto precisa.
Per quanto sopra descritto, il dispositivo 1 ed in particolare la lancia 30 risolvono il problema di eseguire trattamenti larvicidi anti zanzara tigre e di altre specie che utilizzino i medesimi focolai larvali, impiegando quantitativi calibrati di liquido insetticida senza sprechi per gocciolamento dall’erogatore, senza minare l’incolumità fisica degli operatori e permettendo di controllare la periodicità delle applicazioni in punti determinati.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lancia (30) per erogare del liquido (L), la detta lancia (30) essendo provvista di una maniglia (36), di una bocca di alimentazione (31) associata alla detta maniglia (36) e collegata idraulicamente ad un serbatoio (20); di una bocca di uscita (32) associata alla detta maniglia (36) e collegata ad un condotto tubolare (300) a tenuta di fluido; caratterizzata dal fatto che il detto condotto tubolare (300) presenta una rispettiva porzione di estremità (35) provvista di una valvola (38) di scarico pilotabile da liquido ad un valore di pressione superiore ad un valore di taratura determinato.
  2. 2. Lancia secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta valvola (38) è provvista di un ugello (39) normalmente aperto.
  3. 3. Lancia secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la detta valvola (38) è del tipo a ritorno elastico.
  4. 4. Lancia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, caratterizzata dal fatto che la detta bocca di uscita (32) è collegata idraulicamente al detto serbatoio (20) attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola (33).
  5. 5. Dispositivo (1) dosatore di liquido (L), il detto dispositivo (1) comprendendo un contenitore (10) contenente almeno un serbatoio (20) per il detto liquido (L); una lancia (30) collegata idraulicamente al detto serbatoio (20) ed alimentabile, in uso, da una pompa (40) azionabile elettricamente collegata idraulicamente al detto serbatoio (20) attraverso un condotto di alimentazione (50) ed alla detta lancia (30) attraverso un condotto di erogazione (52); mezzi di alimentazione (60) elettrica collegati elettricamente alla detta pompa (40) per il rispettivo azionamento; mezzi di controllo (70) collegati elettricamente ai detti mezzi di alimentazione (60) ed elettronicamente alla detta pompa (40) per condizionarne il funzionamento; caratterizzato dal fatto che la detta lancia presenta una bocca di alimentazione (31) collegabile idraulicamente ad un serbatoio (20) attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola (33); una bocca di uscita (32) essendo collegata ad un condotto tubolare (300) a tenuta di fluido; caratterizzata dal fatto che il detto condotto tubolare (300) presenta una rispettiva porzione di estremità (35) provvista di una valvola (38) di scarico pilotabile da liquido ad un valore di pressione superiore ad un valore di taratura determinato.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la detta valvola (38) è provvista di un ugello (39) normalmente aperto.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la detta valvola (38) è del tipo a ritorno elastico.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzata dal fatto che la detta bocca di uscita (32) è collegata idraulicamente al detto serbatoio (20) attraverso l’interposizione di un’elettrovalvola (33).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la detta lancia (30) comprende una maniglia (36) per il relativo brandeggio.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di controllo (70) comprendono un interruttore (72) collegato elettronicamente alla detta pompa (40) e dei mezzi di misurazione (74) della pressione di alimentazione del detto liquido L alla detta valvola (38); il detto interruttore (72) ed i detti mezzi di misurazione (74) essendo associati alla detta maniglia (36).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di misurazione (74) della pressione comprendono un manometro (74) collegato idraulicamente al detto condotto di erogazione (52).
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di controllo (70) comprendono un’unità di calcolo (75) integrante un misuratore di tempo (77) ed una unità di memoria (78).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di controllo (70) comprendono un dispositivo di geolocalizzazione (79) collegato alla detta unità di memoria (78) per associare una posizione geografica ad ogni azionamento del detto interruttore (72).
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