IT201800003443A1 - Un dispositivo di blocco per stabilizzare una scala al suolo - Google Patents

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ladders (AREA)

Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
UN DISPOSITIVO DI BLOCCO PER STABILIZZARE UNA SCALA AL
SUOLO
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo alla produzione di scale trasportabili, quali scale in metallo, leghe metalliche, legno o in altro materiale, ad esempio del tipo di quelle che vanno in appoggio ad una superficie verticale.
In particolar modo l’invenzione si riferisce ad un innovativo dispositivo di blocco il quale consente di fissare stabilmente la scala anche su terreni non particolarmente stabili e solidi quali terreni sabbiosi, terriccio ecc.
Brevi cenni alla tecnica nota
Le scale trasportabili sono note da moltissimo tempo e sono utilizzate sia in ambito domestico che in ambito professionale.
Moltissime persone hanno ad esempio una scala in casa, allo scopo di utilizzarla se devono essere effettuate piccole opere di manutenzione ordinaria in quota, come ad esempio la sostituzione delle lampade di un lampadario.
Anche in ambito professionale molti operatori fanno uso frequente delle scale trasportabili al fine di effettuare lavori in quota.
Ad esempio, nell’agricoltura, tali tipologie di scale sono molto utilizzate in quanto servono per effettuare la raccolta di frutti dagli alberi oppure per operare lavori in quota.
Una scala trasportabile può essere di vario tipo. In un caso più semplice, la scala può essere di quelle che vanno in appoggio ad una parete verticale (ad esempio anche un albero) e sono generalmente costituite da due longheroni longitudinali collegati tra loro attraverso elementi trasversali che formano i gradini. Essi sono posti infatti ad una certa distanza l’uno dall’altro lungo la lunghezza longitudinale di tali longheroni.
In altri casi la scala, al fine di garantire una maggiore stabilità, è fornita di due coppie di longheroni incernierati in un punto comune in modo tale da potersi divaricare tra loro a forbice creando un appoggio più stabile. Tale scala non ha dunque bisogno di un appoggio in forma di una parete o comunque di un supporto che si erge dal suolo.
I materiali realizzativi possono essere qualsiasi, ad esempio legno come anche materiali metallici leggeri quali l’alluminio.
Tali scale possono inoltre essere di qualsiasi dimensione.
In tutti i suddetti casi, tuttavia, esiste un problema tecnico di stabilità legato al fatto che il posizionamento della scala è fortemente influenzato dal piano di appoggio che può risultare poco compatto e poco solido.
Ciò accade tipicamente quando bisogna effettuare lavori mettendo in appoggio la scala su un suolo costituito da terra e/o sabbia e per cui privo di una pavimentazione solida o di un rivestimento solido, ad esempio lavori in quota in terreni agricoli o boschivi.
In tal caso, essendo il piano di appoggio costituito generalmente da terriccio molle, l’appoggio della scala non è stabile e vi è un alto rischio di una movimentazione che può causare la caduta dell’operatore. Oltretutto, in tali casi, risulta difficile posizionare correttamente la scala stessa in quanto i piedi di appoggio affondano in parte nel terreno con un alto rischio di muoversi mentre l’operatore si trova sulla scala.
Questo problema è comune a tutte le tipologie di scale trasportabili ma, in particolar modo, è sentito con le scale che necessitano di un appoggio verticale.
Ad esempio, in ambito agricolo, è frequente l’uso delle scale che vengono messe in appoggio sull’albero al fine di poter raggiungere i rami ed effettuare la raccolta dei frutti. Allo stato attuale, proprio per evitare il rischio di cadute dovute alla movimentazione della scala, la scala, una volta posizionata, viene fissata con delle corde ai rami dell’albero.
E’ ovvio che tale soluzione artigianale oltre a richiedere un dispendio di tempo non risulta affatto sicura.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di fissaggio per una scala di tipo trasportabile che risolva i suddetti inconvenienti tecnici.
In particolare è scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di fissaggio per una scala trasportabile che consenta di fissare la scala al terreno in modo stabile, in particolar modo nel caso in cui il terreno sia costituito in toto o in buona parte da materiale molle e/o friabile quale terra, sabbia, sassi e similari e dunque non sia costituito da un piano di appoggio solido e regolare, quale una pavimentazione.
Questi ed altri scopi sono dunque ottenuti con il presente dispositivo per consentire di stabilizzare al suolo una scala (100) trasportabile, in accordo alla rivendicazione 1.
Tale dispositivo (1) comprende:
- Un canale di scorrimento;
- Un elemento di forma allungata alloggiato scorrevolmente entro detto canale di scorrimento e mobile tra una posizione estratta, in cui fuoriesce almeno in parte da detto canale di scorrimento, ed una posizione ritratta in cui rientra almeno in parte, preferibilmente totalmente, all’interno del canale di scorrimento;
- Mezzi di blocco, configurati per fissare l’elemento di forma allungata almeno in una posizione estratta e preferibilmente anche nella posizione totalmente ritratta entro il canale di scorrimento.
In questo modo sono agevolmente risolti tutti i suddetti inconvenienti tecnici.
Il dispositivo può essere integrale alla scala è predisposto in corrispondenza o in prossimità della base di appoggio (piedino della scala) o può essere un accessorio separato applicabile alla scala sempre in prossimità del piedino di appoggio.
In questo modo è possibile, se necessario, operare l’estrazione dell’elemento di forma allungata e bloccarlo in una posizione estratta prescelta.
A seconda delle necessità può estrarsi maggiormente o in quantità minori, come anche sarebbe possibile prevedere una sola posizione estratta ed una sola posizione ritratta in cui è totalmente posto entro il canale di scorrimento.
L’elemento di forma allungata può essere ad esempio in forma di un perno allungato, preferibilmente terminante con una punta.
In questo modo esso costituisce una punta estratta che si fissa al corpo rispetto a cui è montata scorrevolmente e la quale, una volta fissata, può facilmente essere conficcata nel terreno.
Quando bisogna posizionare la scala su un suolo costituito da terreno friabile e/o molle, quale terra agricola o similari, è sufficiente estrarre la punta e bloccarla in una posizione estratta. Poggiando normalmente la scala al suolo, la punta penetrerà il suolo esattamente come avviene ad esempio con il bastone di un ombrellone da spiaggia. La punta, una volta penetrata, crea una forte presa che impedisce alla base della scala di muoversi anche se l’appoggio non è di tipo solido.
Al termine dell’uso la punta può essere ritratta internamente e bloccata in posizione ritratta tale per cui il corpo 2 entro cui inserito il perno 4 scorrevole si conforma come un normale piedino pre-esistente della scala e potendosi così normalmente appoggiare su superfici solide.
Ovviamente tale dispositivo può essere previsto su una sola estremità del longherone formante la scala ma può essere previsto in due o tutti i longheroni della scala.
In accordo a tale soluzione non è più necessario dover ricorrere a sistemi di fortuna per stabilizzare la scala.
Vantaggiosamente il dispositivo comprende un corpo (2) in cui è ricavato detto canale di scorrimento (2’) rispetto a cui l’elemento di forma allungata (4) è montato scorrevolmente.
In questo modo il corpo si può configurare per collegarsi al piedino di una scala pre-esistente, ad esempio realizzandolo di misura idonea tale da potersi inserire e bloccarsi entro il canale formato dal piedino stesso della scala.
In questo modo risulterebbe in un accessorio applicabile a scale pre-esistenti.
Inoltre, per come detto, quando il perno 4 è totalmente ritratto entro il corpo 2, tale corpo diviene a tutti gli effetti un normale piedino di scala.
Vantaggiosamente detto corpo (2) comprende ulteriormente un foro trasversale (10) che intercetta detto canale di scorrimento (2’).
In questo modo, grazie a questo foro, si possono predisporre i mezzi di blocco che attraverso il suddetto foro intercettano il canale e dunque il perno 4 per cui bloccandolo nella posizione desiderata.
Ad esempio, in una possibile soluzione, detti mezzi di blocco possono comprendere almeno una coppia di fori trasversali (4A, 4B) ricavati nell’elemento di forma allungata (4) e cooperanti con un perno trasversale (3B) configurato per risultare inseribile in uno di detti fori attraverso il foro trasversale (10).
Vantaggiosamente, in una possibile soluzione, il foro trasversale (10) potrebbe essere filettato e detto perno trasversale (3B) è anche esso un perno filettato configurato per avvitarsi in detto foro trasversale (10).
In questo modo il perno trasversale si avvita nel corpo 2 sino a quando non intercetta il canale di scorrimento realizzando un blocco con il perno una volta intercettato il perno stesso. I fori traversali (4A, 4B) non devono necessariamente essere passanti.
In una possibile variante, il perno trasversale (3B) potrebbe essere cooperante con una molla di compressione che lo spinge verso il corpo (2) all’interno del foro trasversale (10) in modo tale che, quanto intercettato un foro trasversale del perno (4), detto perno trasversale (3B) si inserisca a scatto entro detto foro trasversale del perno (4).
In tal caso non è necessario che il foro trasversale 10 risulti filettato ne, tantomeno, il perno trasversale (3B) deve essere filettato.
Vantaggiosamente possono essere compresi due fine corsa (FC1, FC2) predisposti in modo tale da limitare la corsa dell’elemento di forma allungata (4) tra una posizione estesa dal canale di scorrimento (2’) ed una posizione totalmente ritratta all’interno del canale di scorrimento.
In questo modo, oltretutto, si impedisce al perno 4 di uscire fuori accidentalmente dalla propria sede di scorrimento.
Vantaggiosamente, in corrispondenza di ogni una di dette due posizioni estreme, un foro trasversale (4A, 4B) dell’elemento di forma allungata (4) risulta in asse con il foro trasversale (10).
In questo modo in corrispondenza delle due posizioni estreme si ha certezza della corretta posizione dei fori per il blocco in posizione.
Vantaggiosamente il fine corsa (FC1) superiore che limita l’estrazione massima dell’elemento di forma allungata dal canale di scorrimento può essere in forma di una testa allargata oppure di un elemento trasversale fissato a detta estremità.
Vantaggiosamente, il fine corsa inferiore (FC2) che limita la corsa di inserimento dell’elemento di forma allungata entro detto canale di scorrimento può essere in forma di una testa allargata di detto elemento di forma allungata cooperante con una restrizione del canale di scorrimento.
Vantaggiosamente il dispositivo descritto può comprendere un adattatore per consentire di applicarlo a scale di misure e/o dimensioni diverse.
E’ anche qui descritto un kit che comprende un dispositivo come descritto ed una scala a cui poter applicare in modo amovibile detto dispositivo.
E’ anche qui descritta una scala del tipo trasportabile caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo (1) come descritto.
Breve descrizione dei disegni Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: - La figura 1 mostra una vista assonometrica del dispositivo in accordo all’invenzione;
- La figura 2 è una sezione che mostra i componenti dell’invenzione;
- La figura 3 e la figura 4 sono due sezioni in due condizioni operative diverse, ovvero con il perno estratto e con il perno ritratto nel suo canale di scorrimento;
- La figura 4A mostra una variante in cui vengono mostrati i due fine corsa (FC1, FC2) che limitano lo scorrimento tra la posizione massima estratta e quella totalmente ritratta e con una eventuale molla (M), del tutto opzionale, e la quale, se predisposta, spinge il perno 4 verso la posizione estesa;
- La figura 5 schematizza una scala evidenziando l’estremità di un longherone della scala a cui poter applicare il dispositivo oggetto dell’invenzione;
- Le figure 6 e 7 mostrano tale estremità di scala con il perno estratto ed inserito al suolo;
- La figura 8 è una schematizzazione di una scala appoggiata come esempio ad un albero e con il perno 4 estratto per inserirsi nel terreno e realizzare la presa al suolo stabile.
Descrizione di alcune forme realizzative preferite La figura 1 mostra una schematizzazione assonometrica del dispositivo oggetto della presente invenzione.
Il dispositivo è formato da un corpo 2 in cui si ricava un canale passante 2’ di scorrimento.
All’interno del canale viene inserito, scorrevolmente, un elemento di forma allungata 4 quale ad esempio un perno 4 (o paletto che dir si voglia).
Il perno 4 può preferibilmente avere una estremità con conformazione a punta in modo tale da poter meglio penetrare nel terreno.
Il perno 4 può avere qualsiasi sezione trasversale, ad esempio in figura 1 è rappresentato con una sezione circolare.
Tuttavia nella configurazione preferita dell’invenzione, come anche chiarito nel seguito, sono preferibili sezioni con lati rettilinei quale sezione quadrata, rettangolare ecc.
In questo modo, conformando il canale passante 2’ con la stessa conformazione in sezione trasversale di quella del perno, avviene un accoppiamento scorrevole tra il perno e canale che impedisce la rotazione relativa tra perno e canale.
Inoltre, come risulterà evidente anche dal resto della descrizione, un perno avente dei lati rettilinei e non curvi, dunque ad esempio con sezione quadrata, è molto più facile da lavorare al fine di realizzarvi dei fori (4A, 4B) trasversali.
Ciò premesso, continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, sono previsti appositi sistemi di blocco 3 che sono cooperanti con il perno 4 in modo tale da poterlo bloccare all’interno del canale in una predeterminata posizione.
La figura 2 schematizza una sezione del dispositivo per meglio evidenziare i componenti descritti.
E’ dunque visibile il perno 4 il quale è inserito all’interno del corpo 2 attraverso il canale 2’. In tal maniera l’estremità anteriore del perno 4 può fuoriuscire dal canale 2’ e può dunque agevolmente essere conficcata nel terreno.
I mezzi di blocco possono ad esempio essere, in una forma particolarmente semplice dell’invenzione, in forma di un pomello 3A a cui si collega un perno filettato 3B che si avvita ad esempio in un corrispondente foro trasversale 10 filettato ricavato nel corpo 2.
In questo modo avvitando il perno 3B nel foro 10, si procede a fare avanzare il perno 3B sino a quando questo intercetta un foro trasversale 4A ricavato nel perno 4.
Il perno 4 può infatti vantaggiosamente essere provvisto di almeno due fori trasversali (4A, 4B) predisposti lungo il perno 4 ad una certa distanza l’uno dall’altro. In particolare il foro 4B (il foro più vicino alla punta) può essere posizionato ad una altezza tale per cui quando tale foro del perno è in asse con il foro 10 del corpo 2, allora il perno risulta interamente predisposto entro il canale e quando il foro più lontano dalla punta del perno (il foro 4A) risulta in asse con il foro 10 del corpo 2, allora in tal caso il perno è fuoriuscente il canale.
In questo modo, agevolmente, semplicemente inserendo il perno 4 totalmente entro il suo canale di scorrimento, si avrà certezza che avvitando il pomello si intercetta il foro 4B.
Al fine di semplificare l’operazione di intercettazione dei fori trasversali (4A, 4B) possono facilmente prevedersi due fine corsa.
Il primo fine corsa può essere montato o comunque predisposto all’estremità del perno 4 opposta alla punta. Quando tale fine corsa intercetta la base superiore della struttura 2 entro cui è montato scorrevolmente, allora in questa condizione il foro 4A risulta in asse con il foro 10 a punta estratta.
Il secondo fine corsa può essere predisposto in prossimità della punta del perno 4 tale per cui quando la punta è interamente interna al canale e raggiunge il fine corsa il foro 4B è in asse con il foro 10.
Con riferimento alla figura 4A, ciò può ottenersi facilmente, ad esempio, realizzando una punta del perno 4 con testa allargata e realizzando un canale che accoglie la punta e che prevede una restrizione per il resto del gambo. In questo modo quando la punta penetra totalmente entro il canale raggiunge il fine corsa formato dalla restrizione ed in questa posizione il foro 4B è in asse con il foro 10.
La figura 4A mostra questa soluzione costruttiva in cui sono di fatto compresi detti due fine corsa predisposti in due punti opposti del perno che delimitano la corsa del perno rispetto alla sede ove scorre non solo portando in asse i due fori del perno 4 con i fori 10 ma anche impedendo una totale fuoriuscita accidentale del perno stesso fuori dal canale di scorrimento.
La realizzazione di questa soluzione richiede preferibilmente la realizzazione della struttura 2 in due parti simmetriche successivamente accoppiabili, ad esempio realizzata in stampo ed in materiali quali il materiale plastico.
Ovviamente i mezzi di blocco sopra descritti in forma di perno filettato avvitabile nel corpo 2 sono una soluzione possibile che non esclude altre varianti.
Ad esempio si può prevedere un pomello 3A con perno 3B solidale al corpo 2 e corredato di mezzi elastici che tendono a spingerlo verso il corpo 2, per cui spingendo il perno 3B sempre verso il corpo 2. In questo modo, per disimpegnare il perno 3B da un foro (4A, 4B) del perno 4, sarà sufficiente tirare indietro il perno contro la forza della molla in modo tale da liberare il perno 4 e poterlo portare in una posizione prescelta, ad esempio esteso dal canale o ritratto. Rilasciando il pomello 3A, in automatico la molla porterà il perno 3B ad inserirsi nel foro del corpo 2 e del perno 4.
Questo sistema semplifica e velocizza l’operazione di fissaggio del perno 4 nella posizione prescelta dato che il perno 3B non richiede di essere avvitato.
Fermo restando quanto descritto sino ad ora, tale dispositivo può essere integrato in una scala o può essere un accessorio separato e vendibile separatamente che si può applicare ad una scala.
Nel caso di accessorio separato, il corpo 2 può essere realizzato di varie misure con varie lunghezze di perni 4 in modo tale da potersi inserire alla base di un longherone di scala. Le scale, infatti, sono generalmente in materiali quale alluminio e i longheroni sono cavi con la base richiusa da un tappo plastico. Sarebbe sufficiente la rimozione del tappo alla base della scala per inserirvi all’interno al posto del tappo il dispositivo descritto fissando ad esempio per interferenza meccanica. In questo modo risulterebbe facilmente applicabile e removibile.
Il corpo 2 del dispositivo, dalla parte di uscita della punta, potrebbe dunque vantaggiosamente essere realizzato con una forma tondeggiante, al fine di riprendere esattamente la forma del piedino in plastica pre-esistente della scala e che viene rimosso al fine di inserivi il dispositivo descritto.
Inoltre l’accessorio descritto potrebbe essere rivestito da una camicia esterna con funzione di adattatore universale, in modo tale da potersi applicare a qualsiasi tipo di scala preesistente.
Nulla esclude inoltre di prevedere un Kit formato da una scala che viene venduta con un accessorio previsto per tale scala e applicabile all’occorrenza ed eventualmente removibile.
Come descritto, la fuoriuscita del perno può prevedersi per semplice gravità, in quanto esso è scorrevole entro il canale per il tratto compreso tra i due fine corsa.
Tuttavia nulla escluderebbe, ad esempio, l’applicazione di mezzi elastici M(ad esempio una molla) applicata tra la base superiore del corpo 2 e il fine corsa superiore del perno e con tali mezzi elastici che tendono a spingere il perno verso la posizione estesa o estratta che dir si voglia (Vedasi ad esempio la figura 4A). In questo modo l’estrazione del perno sarebbe facilitata anche a fronte di eventuale sabbia che può accidentalmente penetrare nel canale di scorrimento bloccando parzialmente il perno.
Il perno può pensarsi di varie lunghezze, a seconda delle esigenze. Ad esempio si può pensare un perno di lunghezza complessiva di circa 15-18 cm ma ovviamente lunghezze diverse possono tranquillamente essere previste, senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
In uso, dunque, il dispositivo funziona nella seguente maniera.
In accordo alla figura 8 viene mostrato un esempio di una scala che deve essere appoggiata ad un albero.
Al fine di evitare che la scala, su un terreno poco stabile come il terriccio, scivoli via si può procedere con l’estrazione del perno 4 e il suo fissaggio rispetto al corpo 2 in tale posizione estratta.
In questo modo la scala risulterà dotata di una punta in corrispondenza della sua base che è atta infilzare il terreno.
In questo modo la scala risulta molto più stabile e non corre il rischio di scivolare per via del terreno di appoggio.
Ovviamente il perno potrebbe avere anche più fori traversali compresi tra i due fori estremi (4A, 4B) in modo tale che possa presentare delle estrazioni anche parziali, ad esempio utili su terricci che poggiano su una pavimentazione solida e il cui terriccio ha uno spessore di pochi centimetri.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo (1) per stabilizzare al suolo una scala (100) trasportabile, il dispositivo comprendendo: - Un canale di scorrimento (2’); - Un elemento di forma allungata (4) alloggiato scorrevolmente entro detto canale di scorrimento e mobile tra una posizione estratta, in cui fuoriesce almeno in parte da detto canale di scorrimento, ed una posizione ritratta in cui rientra almeno in parte all’interno del canale di scorrimento; - Mezzi di blocco (3A, 3B, 4A, 4B), configurati per fissare l’elemento di forma allungata almeno in una posizione estratta.
  2. 2. Un dispositivo (1), secondo la rivendicazione 1, in cui è compreso un corpo (2) che comprende detto canale di scorrimento (2’) rispetto a cui l’elemento di forma allungata (4) è montato scorrevolmente.
  3. 3. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 2, in cui detto corpo (2) comprende ulteriormente un foro trasversale (10) che intercetta detto canale di scorrimento (2’), detti mezzi di blocco comprendendo almeno una coppia di fori trasversali (4A, 4B) ricavati nell’elemento di forma allungata (4) e cooperanti con un perno trasversale (3B) configurato per risultare inseribile in uno di detti fori attraverso il foro trasversale (10).
  4. 4. Un dispositivo (1), secondo la rivendicazione 3, in cui detto foro trasversale (10) è filettato e detto perno trasversale (3B) è un perno filettato configurato per avvitarsi in detto foro trasversale (10).
  5. 5. Un dispositivo (1), secondo la rivendicazione 3, in cui il perno trasversale (3B) è cooperante con una molla di compressione che lo spinge verso il corpo (2) all’interno del foro trasversale (10) in modo tale che, quanto intercettato un foro trasversale del perno (4), detto perno trasversale (3B) si inserisca a scatto entro detto foro trasversale del perno (4).
  6. 6. Un dispositivo (1), secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui sono compresi due fine corsa (FC1, FC2) predisposti in modo tale da limitare la corsa dell’elemento di forma allungata (4) tra una posizione estesa dal canale di scorrimento (2’) ed una posizione totalmente ritratta all’interno del canale di scorrimento ed in cui in corrispondenza di ogni una di dette due posizioni estreme, un foro trasversale (4A, 4B) dell’elemento di forma allungata (4) risulta in asse con il foro trasversale (10).
  7. 7. Un dispositivo (1), secondo la rivendicazione 6, in cui il fine corsa superiore che limita l’estrazione massima dell’elemento di forma allungata dal canale di scorrimento è in forma di una testa allargata e il fine corsa inferiore che limita la corsa di inserimento dell’elemento di forma allungata entro detto canale di scorrimento è in forma di una testa allargata di detto elemento di forma allungata accoppiato con una restrizione del canale di scorrimento.
  8. 8. Un dispositivo (1), secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, comprendente un adattatore per consentire di applicarlo a scale diverse.
  9. 9. Un kit che comprende un dispositivo come da una o più rivendicazioni precedenti ed una scala a cui poter applicare in modo amovibile detto dispositivo.
  10. 10. Una scala del tipo trasportabile caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo (1) come da una o più delle precedenti rivendicazioni dalla 1 alla 8.
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