IT201800003319A1 - Capsula per la preparazione di bevande - Google Patents

Description

Descrizione di invenzione industriale

Capsula per la produzione di bevande

[0001] La presente invenzione concerne una capsula, o un contenitore similare, provvista di un filtro interno atto a contenere un prodotto per la preparazione di una bevanda, per esempio caffè, tè, o altra bevanda.

[0002] Sono note capsule monouso, sigillate, con un elemento filtrante o filtro interno, comprendenti un contenitore o involucro esterno, realizzato in materiale plastico, a forma di bicchiere o tazza, provvisto di una parete di fondo e di una parete laterale che definiscono una cavità aperta. L’apertura superiore di quest’ultima è chiusa ermeticamente da un elemento di copertura in modo da sigillare all’interno della cavità dell’involucro l’elemento filtrante contenente il prodotto da cui ottenere la bevanda. L’elemento di copertura e la parete di fondo del contenitore sono generalmente perforabili per consentire l’immissione di un liquido in pressione, tipicamente acqua, (tipicamente attraverso un foro praticato nell’elemento di copertura) e l’estrazione della bevanda ottenuta dalla percolazione del suddetto liquido attraverso il prodotto (tipicamente attraverso un foro praticato nella parete di fondo).

[0003] Il filtro, che è conformato in modo da realizzare una rispettiva cavità aperta verso l’alto per contenere il prodotto, è saldato alla parete laterale del contenitore in corrispondenza di un suo bordo periferico superiore.

[0004] Nelle capsule note, il filtro suddivide l’interno del contenitore in una prima camera superiore contenente il prodotto e accessibile attraverso l’apertura superiore del contenitore (per consentirne il riempimento) e una seconda camera inferiore, compresa tra il filtro e la parete di fondo e/o la parete laterale del contenitore, che riceve la bevanda ricavata dal prodotto.

[0005] Quando viene immesso nella capsula un liquido in pressione per la preparazione di una bevanda, il filtro si dilata, per effetto della pressione del liquido. Per evitare che il filtro, dilatandosi, possa aderire alla parete laterale e/o al fondo della capsula, ostacolando l’erogazione della bevanda, le dimensioni del filtro vengono scelte in modo da evitare che la dilatazione causata dalla pressione del liquido immesso nella capsula possa far aderire il filtro alla parete laterale e/o al fondo della capsula.

[0006] Questo accorgimento, però, presenta l’inconveniente di ridurre considerevolmente il volume utile per il prodotto che deve essere contenuto all’interno del filtro e, di conseguenza la quantità di bevanda ottenibile, a parità di dimensioni esterne della capsula.

[0007] La presente invenzione si propone di fornire una capsula dotata di un filtro interno atto a contenere un prodotto per la preparazione di una bevanda, nella quale siano massimizzate le dimensioni del filtro, a parità di dimensioni esterne della capsula, in modo che sia anche massimizzato il volume della cavità interna al filtro nella quale viene inserito un prodotto per la preparazione di una bevanda.

[0008] La presente invenzione si propone inoltre di fornire una capsula configurata in modo che il filtro non costituisca un ostacolo all’erogazione della bevanda, anche se viene a contatto con la parete laterale e/o il fondo della capsula, dilatandosi per effetto del liquido in pressione immesso nella casula.

[0009] Lo scopo della presente invenzione è raggiunto con una capsula secondo una o più delle allegate rivendicazioni.

[0010] Grazie all’invenzione, è possibile introdurre nella capsula una quantità di sostanza per la preparazione di una bevanda maggiore della quantità inseribile in una capsula nota dallo stato della tecnica, a parità di dimensioni esterne della capsula.

[0011] Ciò consente, rispetto alle capsule note dallo stato della tecnica, di ottenere una maggiore quantità di bevanda, a parità di dimensioni esterne della capsula, con un notevole risparmio di spazio nel confezionamento e nell’immagazzinamento delle casule secondo l’invenzione.

[0012] Ulteriori caratteristiche e vantaggi risultano dalla descrizione che segue di alcune forme di realizzazione, puramente esemplificative e non limitative, di una capsula secondo la presente invenzione, con riferimento ai disegni allegati, in cui:

[0013] la Figura 1 è una vista dal basso di un primo esempio di realizzazione di una capsula secondo la presente invenzione;

[0014] la Figura 2 è una vista in elevazione della capsula della Figura 1;

[0015] la Figura 3 è una sezione della capsula delle Figure 1 e 2, secondo la linea III-III in Figura 1;

[0016] la Figura 4 è una sezione della capsula delle Figure 1 e 2, secondo la linea IV-IV in Figura 2;

[0017] la Figura 5 è una sezione di un dettaglio della Figura 1, indicato con V nella Figura 1;

[0018] la Figura 6 è un particolare ingrandito della Figura 4, indicato con VI nella Figura 4, prima dell’introduzione di un liquido in pressione nella capsula;

[0019] la Figura 6a è lo stesso particolare della Figura 6, ma dopo l’introduzione di un liquido in pressione nella capsula;

[0020] la Figura 7 è una vista dal basso di un secondo esempio di realizzazione di una capsula secondo la presente invenzione;

[0021] la Figura 8 è una vista in elevazione della capsula della Figura 7;

[0022] la Figura 9 è una vista prospettica dal basso della capsula delle Figure 7 e 8;

[0023] la Figura 10 è una vista dal basso di un terzo esempio di realizzazione di una capsula secondo la presente invenzione;

[0024] la Figura 11 è una vista in elevazione della capsula della Figura 10;

[0025] la Figura 12 è una vista prospettica dal basso della capsula delle Figure 10 e 11;

[0026] la Figura 13 è una vista dall’alto di un quarto esempio di realizzazione di una capsula secondo la presente invenzione privata dell’elemento filtrante;

[0027] la Figura 14 è una sezione della capsula della Figura 13, secondo il piano XIV-XIV in Figura 13.

[0028] Con riferimento alle Figure da 1 a 4, una capsula 1, utilizzabile in una macchina erogatrice di bevande, comprende un corpo 2 sostanzialmente a forma di bicchiere o tazza, a sua volta comprendente una parete di fondo 3 e una parete laterale 4 definenti una cavità 5 aperta nella quale è alloggiato un elemento filtrante 8, disposto per contenere un prodotto iniziale, ad esempio alimentare, da unire ad un fluido di erogazione, tipicamente acqua, per ottenere un prodotto finale. Il prodotto finale può essere una bevanda, come ad esempio tè o caffè o altra bevanda.

[0029] Il corpo 2 comprende inoltre una flangia 6 di forma anulare, sostanzialmente piana, collegata alla parete laterale 4, disposta intorno all’apertura 7 della cavità 5 ed estendentesi radialmente dalla parete laterale 4 verso l’esterno.

[0030] L’elemento filtrante 8 è conformato in modo da realizzare una rispettiva cavità 9 aperta verso l’alto per ricevere e contenere il prodotto iniziale e comprende un bordo 13 che delimita circonferenzialmente la propria apertura superiore 10. L’elemento filtrante 8 è fissato al corpo 2 in corrispondenza della flangia 6 attraverso il proprio bordo 13, il quale è disposto almeno parzialmente sovrapposto alla flangia 6 sulla quale è fissato in modo noto.

[0031] L’elemento filtrante 8 suddivide la cavità 5 in una prima camera 11 superiore, accessibile attraverso l’apertura superiore 10 per essere riempita con il prodotto iniziale, e una seconda camera 12 inferiore, compresa tra l’elemento filtrante 8 e la parete di fondo 3 e/o la parete laterale 4 del corpo 2, disposta per ricevere il prodotto finale, come ad esempio la bevanda.

[0032] L’elemento filtrante 8 comprende un corpo in forma di bicchiere o cestello e può essere flessibile oppure rigido.

[0033] L’elemento filtrante 8 di tipo flessibile è ad esempio realizzato di materiale riciclabile o compostabile di tipo noto, in particolare un materiale non tessuto contenente fibre di materie plastiche.

[0034] L’elemento filtrante 8 di tipo rigido è invece un corpo rigido, ossia un elemento autoportante, traforato o comunque provvisto di aperture passanti, ad esempio realizzato di materiale riciclabile o compostabile, in particolare ottenuto per termoformatura di materia plastica.

[0035] La cavità 5 può essere chiusa da una copertura, non mostrata nelle figure, per esempio costituita da una pellicola perforabile fissata alla flangia 6 in modo noto. Quando la copertura è applicata alla flangia 6, il bordo 13 dell’elemento filtrante 8 risulta dunque interposto tra la copertura e la flangia 6 stessa.

[0036] La copertura della capsula 1 è perforabile da mezzi di iniezione di una macchina erogatrice per consentire l’immissione del fluido di erogazione ad una certa pressione, tipicamente acqua, con il quale preparare la bevanda.

[0037] Anche la parete di fondo 3 è perforabile da mezzi di estrazione della macchina erogatrice che permettono al prodotto finale di passare dalla seconda camera 12 all’esterno della capsula 1 e consentono così l’erogazione della bevanda.

[0038] Nel seguito di questa descrizione, gli elementi e/o le caratteristiche che riguardano una versione della capsula possono essere presenti in tutte le altre versioni purché siano compatibili o non siano esplicitamente esclusi o presentati come alternativi. Inoltre, elementi strutturalmente o funzionalmente uguali nelle varie versioni saranno indicati con i medesimi numeri di riferimento.

[0039] La superficie interna 14 della parete laterale 4 include una pluralità di scanalature 15 alternate ad una pluralità di rilevi 16 che si estendono da una zona più vicina alla flangia 6 fino alla parete di fondo 3.

[0040] Con riferimento alla Figura 6a, le scanalature 15 e l’elemento filtrante 8 delimitano canali 17 per il passaggio della bevanda o prodotto finale ottenuto dal fluido di erogazione immesso nella capsula uscente dall’elemento filtrante 8.

[0041] Le scanalature 15 sono rastremate da una porzione superiore più larga ad una porzione inferiore più stretta, la porzione superiore essendo più vicina alla flangia 6 e la porzione inferiore essendo più vicina alla parete di fondo 3. Al contrario, i rilievi 16 hanno larghezza minore in una regione superiore in prossimità della flangia 6 e larghezza maggiore in una regione inferiore in prossimità della parete di fondo 3. In versioni non raffigurate, la forma rastremata verso l’alto o verso il basso dei rilievi e delle scanalature può essere opposta a quella illustrata, ossia i rilievi hanno larghezza maggiore nella regione superiore e minore in quella inferiore.

[0042] Ai canali e rilievi interni corrispondono omologhi e complementari canali e rilievi esterni, sicché ad una scanalatura interna corrisponde un rilievo esterno e viceversa. In altre parole, la parete laterale 4 ha la conformazione di una parete ondulata, in particolare con onde uniformi, ossia in cui le scanalature e i rilievi hanno una larghezza media sostanzialmente uguale tra loro.

[0043] Con riferimento alla superficie interna 14, le scanalature 15 e i rilievi 16 sono dimensionati in modo da controllare le condizioni di preparazione e di erogazione della bevanda all’interno della capsula. In particolare, l’altezza media Hm dei rilievi 16, ossia la distanza media misurata in direzione radiale tra la cima 20 di un rilievo 16 e un fondo 21 di una scanalatura 15 adiacente a tale rilievo 16, è non minore di 1/6 della larghezza media Lm della scanalatura 15 stessa, dove la larghezza media Lm è la distanza media misurata in direzione circonferenziale tra i due lati di estremità di una medesima scanalatura 15. In particolare, l’altezza media Hm dei rilievi 16 è maggiore o uguale a 1/3 della larghezza media Lm della scanalatura 15 stessa.

[0044] Ad esempio, considerando una larghezza media Lm delle scanalature di 1,6 mm, l’altezza media Hm dei rilievi 16 può essere ad esempio di circa 0,55 mm. In questo caso, per un diametro medio del corpo 2 di 36 mm, considerando scanalature e rilievi di uguale larghezza media, il numero di scanalature/rilievi presenti sulla parete laterale è di 36 scanalature/rilievi.

[0045] Come mostrano le Figure 6 e 6a, i rilievi 16 fungono da zone di contatto per la parete dell’elemento filtrante 8.

[0046] Se l’elemento filtrante 8 è di tipo flessibile, le dimensioni medie Hm, Lm dei rilievi 16 e delle scanalature 15 impediscono che l’elemento filtrante 8, dilatandosi per effetto della pressione del fluido di erogazione, possa aderire alla parete laterale 4 della capsula 1, ostacolando l’erogazione della bevanda. Infatti, come mostra la Figura 6a quando un liquido in pressione è stato introdotto nella capsula 1, la parete dell’elemento filtrante 8 tende ad avvicinarsi alla parete laterale 4, tuttavia le dimensioni delle scanalature 15 e dei rilievi 16 sono tali da impedire che la parete dell’elemento filtrante 8 si adagi completamente alla superficie interna 14. I canali 17 rimangono dunque liberi per il passaggio del liquido in pressione.

[0047] Se l’elemento filtrante 8 è di tipo rigido, le scanalature 15 e i rilievi 16 aventi determinate dimensioni garantiscono un passaggio sempre libero per il fluido di erogazione e consentono perciò un definito controllo sulla pressione di preparazione ed erogazione della bevanda. Inoltre, in entrambe le versioni con elemento filtrante 8 di tipo flessibile o di tipo rigido, a parità di diametro medio del corpo 2 della capsula 1, il volume utile per il prodotto che deve essere contenuto all’interno dell’elemento filtrante 8 può essere maggiore rispetto ad una capsula di tipo noto in quanto la dilatazione dell’elemento filtrante 8 non è più un fattore limitante sulla dimensione del filtro.

[0048] Con la capsula 1 provvista internamente delle scanalature 15 e rilievi 16, la quantità di bevanda ottenibile, a parità di dimensioni esterne della capsula è maggiore, potendo avere l’elemento filtrante 8 un maggior volume iniziale e dunque potendo ospitare una maggior quantità di prodotto iniziale.

[0049] Al contrario, a parità di volume dell’elemento filtrante 8, la capsula 1 provvista delle scanalature 15 e dei rilievi 16 può presentare dimensioni medie minori rispetto ad una capsula di tipo noto.

[0050] Inoltre, i rilievi 16 agiscono da nervature di irrigidimento che rinforzano la parete laterale 4 della capsula, rendendola più stabile e meno soggetta a deformazione quando nell’uso subisce una certa compressione per opera della macchina erogatrice, in particolare quando la copertura e la parete di fondo 3 vengono perforate.

[0051] In una versione, l’elemento filtrante 8 è fissato non solo alla flangia 6 ma anche alla superficie interna 14 della parete laterale 4 in corrispondenza di uno o più dei rilievi 16. Nella versione in cui il corpo 2 e l’elemento filtrante 8 comprendono un materiale termosaldabile, l’elemento filtrante 8, sia esso flessibile o rigido, può essere fissato ai rilievi 16 mediante termosaldatura oppure con tecnica di saldatura ad ultrasuoni.

[0052] La capsula 1 può comprendere sporgenze interne anche nella parete di fondo 3, che in questo caso non è interamente piana.

[0053] Con riferimento alla Figura 1 e alle altre Figure che mostrano in pianta pareti esterne del corpo 2, considerando che rilievi e depressioni visibili esternamente corrispondono a depressioni e rilievi complementari disposti internamente alla cavità 5, gli elementi sulle pareti interne al corpo 2 saranno indicati in corrispondenza degli elementi esterni ad essi complementari. Gli elementi interni saranno indicati sui corrispondenti elementi esterni ma con linea di riferimento a tratti. Per quanto riguarda la Figura 1, essa verrà considerata come se fosse una vista dall’alto della capsula, priva della copertura e dell’elemento filtrante 8.

[0054] Una faccia interna 22 della parete di fondo 3 comprende una pluralità di sporgenze radiali 26 che si estendono radialmente da una zona periferica 23 della faccia interna 22 fino ad una zona centrale 24 della faccia interna 22, tale zona centrale 24 potendo comprendere una porzione di rilievo 25 in forma di rilievo cilindrico disposto al centro della faccia interna 22.

[0055] Le sporgenze radiali 26 sulla parete di fondo 3 si estendono lungo raggi della capsula 1 corrispondenti a determinati rilievi 16 della parete laterale 4, così da definire nervature per la parete di fondo 3 che si congiungono con corrispondenti nervature della parete laterale 4. Il numero di sporgenze radiali 26 è ad esempio inferiore a quello dei rilievi 16, in particolare è prevista una sporgenza radiale 26 ogni due rilievi 16, cosicché sulla parete laterale 4 si alternano un rilievo 16 che presenta continuità con una sporgenza radiale 26 e un successivo rilievo 16 che termina nella parete laterale 4 senza proseguire nella parete di fondo 3. Le sporgenze radiali 26 sono dunque angolarmente equidistanziate tra loro. Le sporgenze radiali 26 hanno larghezza T sostanzialmente uguale a quella che hanno i rilievi 16 in corrispondenza della regione inferiore. Inoltre, la larghezza T è sostanzialmente costante lungo la direzione radiale andando dalla zona periferica 23 alla zona centrale 24. Naturalmente, in versioni non raffigurate, le sporgenze radiali 26 possono avere larghezza variabile lungo la direzione radiale, ad esempio riducendosi dalla zona periferica 23 proseguendo verso la zona centrale 24.

[0056] Tra due sporgenze radiali 26 angolarmente consecutive è dunque definito un canale radiale 27 nel quale si raccoglie il prodotto finale, prima che esso esca dalla capsula 1 attraverso uno o più fori praticati sulla parete di fondo 3 dai mezzi di estrazione della macchina erogatrice. Ciascun canale radiale 27 ha larghezza minore in prossimità della zona centrale 24 e larghezza maggiore in prossimità della zona periferica 23.

[0057] Con riferimento alle Figure 3 e 5, l’altezza media Zm delle sporgenze radiali 26 rispetto al fondo dei canali radiali 27 è sostanzialmente uguale all’altezza media Hm dei rilievi 16 sulla parete laterale 4. In versioni non raffigurate, tale altezza media Zm delle sporgenze radiali 26 può essere diversa da Hm, ad esempio maggiore o minore.

[0058] Ancora con riferimento alla Figura 1 e alla Figura 3, la porzione di rilievo 25 comprende una superficie piana 30 che si trova ad una altezza dal fondo dei canali radiali 27 sostanzialmente uguale all’altezza media Zm delle sporgenze radiali 26.

[0059] Così come i rilievi 16, anche le sporgenze radiali 26 e/o la porzione di rilievo 25 fungono da zone di contatto della parete dell’elemento filtrante 8, in particolare per una porzione di base 28 dell’elemento filtrante 8. L’elemento filtrante 8 può ad esempio appoggiare sulle sporgenze radiali 26.

[0060] Se l’elemento filtrante 8 è di tipo flessibile, le sporgenze radiali 26 e/o la porzione di rilievo 25 impediscono che l’elemento filtrante 8, dilatandosi per effetto della pressione del fluido di erogazione, possa aderire alla parete di fondo 3 della capsula 1, ostacolando l’erogazione della bevanda. Infatti, come mostra la Figura 5 quando un liquido in pressione è stato introdotto nella capsula 1, la porzione di base 28 dell’elemento filtrante 8 tende ad avvicinarsi alla parete di fondo 3, tuttavia le dimensioni delle sporgenze radiali 26 sono tali da impedire che la parete dell’elemento filtrante 8 si adagi completamente sulla faccia interna 22. I canali radiali 27 rimangono dunque liberi per il passaggio della bevanda, formata dal liquido in pressione che ha attraversato il prodotto iniziale e la parete dall’elemento filtrante 8.

[0061] Se l’elemento filtrante 8 è di tipo rigido, le sporgenze radiali 26 e/o la porzione di rilievo 25 garantiscono passaggi liberi per la bevanda e consentono perciò un definito controllo sulla pressione di preparazione e sulla velocità di erogazione della bevanda.

[0062] In entrambe le versioni con elemento filtrante 8 flessibile o rigido, la porzione di base 28 può essere fissata alla parete di fondo 3 in corrispondenza di una o più delle sporgenze radiali 26 e/o della porzione di rilievo 25. Il fissaggio può avvenire ad esempio tramite termosaldatura, oppure con saldatura ad ultrasuoni, qualora i materiali utilizzati per il corpo 2 e per l’elemento filtrante 8 siano termosaldabili.

[0063] Grazie alle scanalature 15 e rilievi 16 e alle sporgenze radiali 26 e ai canali radiali 27, è possibile fornire una capsula nella quale siano massimizzate le dimensioni dell’elemento filtrante, a parità di dimensioni esterne della capsula, in modo che sia anche massimizzato il volume della cavità interna al filtro nella quale viene inserito il prodotto per la preparazione della bevanda.

[0064] Questo vantaggio è ottenuto anche dalle capsule 101 e 201 secondo le versioni di cui alle Figure 7-9 e alle Figure 10-12 rispettivamente.

[0065] Queste versioni si differenziano dalla capsula 1 di Figura 1 per il fatto che le sporgenze radiali sul fondo del corpo 2 sono confinate entro una regione anulare 33 che è interposta tra una porzione anulare piana 31 prossima alla zona periferica 23 e la zona centrale 24, tale regione anulare 33 avendo dunque una certa distanza radiale dalla zona periferica 23. In altre parole, le sporgenze radiali, che in queste versioni sono chiamate “rilievi radiali” 36, non si estendono radialmente dalla zona centrale 24 fino alla zona periferica 23, pertanto non si congiungono con determinati rilievi 16 della parete laterale 4 e hanno estensione radiale minore rispetto alle sporgenze radiali 26.

[0066] In queste versioni, la porzione anulare piana 31 circonda la regione anulare 33 includente una disposizione circolare dei rilievi radiali 36 interni, angolarmente distanziati, che richiamano la disposizione di una corona di petali al cui centro può essere presente il rilievo cilindrico definente la porzione di rilievo 25.

[0067] La versione di cui alle Figure 10-12 differisce dalla versione di cui alle Figure 7-9 per il fatto che la parete laterale 4 si raccorda con la regione periferica 23 della parete di fondo 3 attraverso una porzione curva 29 nella quale le scanalature 15 e i rilievi 16 della porzione a tazza della parete laterale 4 proseguono come superfici curve senza interruzioni.

[0068] In entrambe queste ultime versioni, come le versioni precedentemente descritte, la porzione di base 28 dell’elemento filtrante 8 può essere a contatto con i rilievi radiali 36, essendo garantita nell’uso la presenza di passaggi liberi per il fluido di erogazione nelle regioni adiacenti ai rilievi radiali 36. Anche in queste versioni, l’elemento filtrante 8 può essere fissato ad uno o più dei rilievi radiali 36 e/o alla porzione di rilievo 25 con i medesimi vantaggi delle versioni descritte sopra.

[0069] I rilievi radiali 36 sulla parete di fondo 3 si trovano in corrispondenza di raggi della capsula 101, 201 corrispondenti a quelli di determinati rilievi 16 della parete laterale 4.

[0070] Ai rilievi interni 36 e 25 corrispondono depressioni sulla faccia esterna 32 della parete di fondo 3, pertanto una corona di petali fatta di depressioni è visibile sull’esterno della capsula 101, 201 come mostrano le Figure 9 e 12. La corona di petali conferisce carattere individuale alla capsula e può essere associata ad un tipo di bevanda o un gusto, ciò per distinguere la capsula da quelle recanti un’altra disposizione di rilievi o depressioni, costituenti un diverso ornamento, a cui può essere associato un’altra bevanda o gusto. La forma e la disposizione dei rilievi radiali 36 può essere diversa dalla corona di petali illustrata. Ad esempio possono essere presenti rilievi non radiali ma riproducenti un motivo geometrico oppure un logo, ciò consentendo una certa personalizzazione della capsula. In particolare, il motivo geometrico o il logo può occupare la regione anulare 33 eventualmente posta in rilievo.

[0071] In tutte le versioni con elemento filtrante 8 di tipo flessibile, l’elemento filtrante 8 può essere formato mediante stiro direttamente all’interno della cavità 5 del corpo 2. Il fissaggio dell’elemento filtrante 8 ai rilievi 16 della parete laterale 4 e/o alle sporgenze radiali 26 e/o ai rilievi radiali 36 della parete di fondo 3 fornisce il vantaggio di trattenere in posizione l’elemento filtrante 8 una volta che sia stato sagomato, così da ridurre il ritorno elastico post-formatura a cui l’elemento filtrante 8 di tipo flessibile è soggetto, mantenendo un maggiore volume disponibile per il prodotto iniziale da disporre all’interno dell’elemento filtrante 8.

[0072] Con riferimento alla versione di cui alle Figure 13 e 14, la capsula 301 diversamente dalla versione di Figura 7, comprende i rilievi radiali 36 sulla parete di fondo 3 che si trovano in corrispondenza di raggi della capsula 301 intermedi tra due rilievi 16 consecutivi sulla parete laterale 4, ossia raggi della capsula corrispondenti a scanalature 15. Analogamente alla capsula 1, anche nella capsula 301 le scanalature 15 sono rastremate da una porzione superiore 18 più larga ad una porzione inferiore 19 più stretta, la porzione superiore 18 essendo più vicina alla flangia 6 e la porzione inferiore 19 essendo più vicina alla parete di fondo 3. Al contrario, i rilievi 16 hanno larghezza minore in una regione superiore 38 in prossimità della flangia 6 e larghezza maggiore in una regione inferiore 39 in prossimità della parete di fondo 3. In versioni non raffigurate, la forma rastremata verso l’alto o verso il basso dei rilievi e delle scanalature può essere opposta a quella illustrata, ossia i rilievi hanno larghezza maggiore nella regione superiore e minore in quella inferiore.

[0073] Anche in questa versione, l’altezza dei rilievi radiali 36 internamente alla parete di fondo 3 è sostanzialmente uguale a quella della porzione di rilievo centrale 25.

[0074] In tutte le versioni illustrate e sopra descritte, la parete laterale 4 del corpo 2 comprende una parte superiore 34, ad esempio di forma anulare, direttamente collegata alla flangia 6 e una parte inferiore 35 di forma tronco-conica e interessata dalle scanalature 15 e dai rilievi 16. La parte superiore 34 e la parte inferiore 35 sono collegate da una porzione di parete sostanzialmente orizzontale 37 che forma un gradino.

[0075] Le sporgenze radiali o i rilievi radiali sulla parete di fondo consentono di garantire passaggi liberi per il fluido di erogazione e inoltre di rendere più rigida la parete di fondo, la quale potrà essere perforata in corrispondenza di canali radiali oppure della regione anulare piana 31 prossima alla zona periferica 23.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Capsula (1) per la preparazione di una bevanda, comprendente: - un corpo (2) a forma di bicchiere o tazza, a sua volta comprendente: - una parete di fondo (3) e una parete laterale (4) definenti una cavità (5) aperta e - una flangia (6) collegata alla parete laterale (4) ed estendentesi intorno a un’apertura (7) di detta cavità (5), - un elemento filtrante (8) atto a contenere un prodotto iniziale per la preparazione di detta bevanda, detto elemento filtrante (8) essendo fissato a detta flangia (6); - detta parete laterale (4) comprendendo nella sua superficie interna (14) una pluralità di scanalature (15) alternate ad una pluralità di rilievi (16), in cui dette scanalature (15) e detto elemento filtrante (8) delimitano canali (17) per il passaggio della bevanda ottenuta da un fluido di erogazione immesso in detta capsula (1) e attraversante detto elemento filtrante (8).
2. 2. Capsula (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l’altezza media (Hm) di detti rilievi (16) è non minore di 1/6 della larghezza media (Lm) di dette scanalature (15), detta altezza essendo misurata in direzione radiale e detta larghezza essendo misurata in direzione circonferenziale.
3. 3. Capsula (1) secondo la rivendicazione 2, in cui l’altezza media (Hm) di detti rilievi (16) è non minore di 1/3 della larghezza media (Lm) di dette scanalature (15), detta altezza essendo misurata in direzione radiale e detta larghezza essendo misurata in direzione circonferenziale.
4. 4. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto elemento filtrante (8) è inoltre fissato a detta superficie interna (14) della parete laterale (4) in corrispondenza di uno o più di detti rilievi (16).
5. 5. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui una faccia interna (22) di detta parete di fondo (3) comprende una o più sporgenze (26; 36) definenti una o più superfici di contatto per una porzione di base (28) di detto elemento filtrante (8).
6. 6. Capsula (1) secondo la rivendicazione 5, in cui dette sporgenze comprendono sporgenze radiali (26; 36) che si estendono radialmente da una zona periferica (23) di detta parete di fondo (3) verso una zona centrale (25) di detta parete di fondo (3).
7. 7. Capsula (1) secondo la rivendicazione 6, in cui dette sporgenze radiali (26) si congiungono con corrispondenti rilievi (16) di detta parete laterale (4).
8. 8. Capsula (1) secondo la rivendicazione 5, in cui dette sporgenze (26; 36) sono disposte in una regione anulare (33) di detta parete di fondo (3) interposta tra una zona periferica (23) di detta parete di fondo (3) e una zona centrale (25) di detta parete di fondo (3), detta regione anulare (33) essendo ad una determinata distanza da detta zona periferica (23).
9. 9. Capsula (1) secondo la rivendicazione 8, in cui dette sporgenze comprendono sporgenze radiali (36) che si estendono radialmente da detta zona centrale (25) entro detta regione anulare (33).
10. 10. Capsula (1) secondo la rivendicazione 6, oppure 7 oppure 9, in cui dette sporgenze radiali (26; 36) sono angolarmente equidistanziate.
11. 11. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 5 a 10, in cui detto elemento filtrante (8) è inoltre fissato a detta faccia interna (22) della parete di fondo (3) in corrispondenza di una o più di dette sporgenze (26; 36).
12. 12. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento filtrante (8) comprende un corpo flessibile oppure un corpo rigido autoportante.
13. 13. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta parete laterale (4) si raccorda a detta parete di fondo (3) mediante superfici curve (29).