IT201800002726A1 - Struttura di suola per calzatura. - Google Patents

Struttura di suola per calzatura. Download PDF

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Description

STRUTTURA DI SUOLA PER CALZATURA
La presente invenzione riguarda una struttura di suola per calzatura.
Più precisamente, la presente invenzione riguarda una struttura per calzature confort o per calzature ortopediche per adulti, da uomo, donna o unisex.
Com’è noto il corpo umano è una macchina biomeccanica, nella quale quando viene fornito uno stimolo, il corpo reagisce e crea delle compensazioni.
L’utilizzo di calzature normali, non in grado di reagire adeguatamente agli stimoli che ricevano, determina, molto spesso, alterazioni delle funzioni del piede. In particolare, le calzature di uso comune impediscono i movimenti laterali della caviglia e del piede.
Bisogna considerare che ad ogni passo il piede subisce una forza pari a tre – cinque volte il peso del corpo. Pertanto, maggiormente il piede è libero di muoversi, meglio vengono disperse le forze e maggiormente sono ridotte le energie di ritorno.
Da un punto di vista biomeccanico, una corretta e naturale deambulazione significa seguire uno specifico movimento ideale in tre fasi, denominato elica podalica, che prevede: una prima fase di supinazione, in cui il piede si appoggia al terreno in corrispondenza del tallone lato esterno o laterale del piede, seguito da un appoggio sul medesimo lato sino a pervenire all’appoggio dell’alluce prima della fase finale di propulsione, innescata dall’alluce stesso. Ciò permette una buona postura e una buona ripartizione della pressione sotto il piede, facilitando un movimento naturale e continuo.
Tale movimento, coinvolgendo la caviglia e la pinza malleolare, permette a livello dei recettori propriocettivi presenti in quest’area del corpo di attivarsi migliorando le condizioni di equilibrio generale dell’individuo. Infatti, è noto che con il progredire dell’età adulta molti perdono in flessibilità corporea riducendo così le capacità motorie. Alcune di queste capacità motorie, come la gestione posturale in disequilibrio, diventano fondamentali nell’età senile. Tuttavia, sono altrettanto utili per il benessere generale anche del soggetto più giovane.
Inoltre, tale movimento riduce il carico alla schiena per le persone che stanno in piedi o in posizione eretta statica tutto il giorno, riducendone le conseguenti patologie.
Allo stato dell’arte, è nota una struttura di suola per scarpe da infanti (in inglese “toddlers”), intendendosi i bambini dai dieci mesi ai trentasei mesi, per la fase iniziale della deambulazione autonoma. Tale struttura è descritta nella domanda di brevetto europeo EP 3 195 750 A1. Tale struttura di suola si pone l’obiettivo di facilitare l’apprendimento della corretta deambulazione inducendo il bambino a camminare secondo una strategia motoria che richiama l’elica podalica, con appoggio del piede a partire dal tallone e poi sul lato esterno fino al primo metatarso.
Ciò è ottenuto grazie all’alternanza tra aree della suola più alte e altre più basse, che determina la riproduzione dei corretti appoggi del piede allo scopo di riprodurre l’elica podalica.
Tale soluzione rappresenta la scelta ideale per la fase di apprendimento, mentre risulterebbe difficile da gestire per un soggetto adulto, con già schematizzato da anni le proprie strategie motorie.
È noto infatti, anche dalla letteratura, che il bambino apprende nuovi movimenti in modo naturale essendo nella fase di esplorazione motoria. Per l’adulto invece i cambiamenti possono avvenire gradualmente, mai distaccandosi troppo dal conosciuto, soprattutto per motivi di natura psicologica e cognitiva.
Nell’adulto sarebbe necessario procedere con una richiesta al Ministero della Salute di presidio medico, onde evitare eventuali conseguenze legali connesse a possibili distorsioni in soggetti rigidi e meno avvezzi ad imparare o ad affrontare nuovi movimenti, causati dallo sbilanciamento e quindi dalla caduta dalle aree di spessore maggiore, e quindi più alte, alle aree di spessore minore, e quindi più basse, della struttura di suola di tecnica nota.
Inoltre, il documento di arte nota EP 2 258 227 A1 descrive un sottopiede per calzature comprendente un’area rientrante in corrispondenza del quinto metatarso di chi la indossa. Tale area presenta il bordo interno sostanzialmente arcuato degradante verso l’esterno. Tale caratteristica aiuta a correggere il movimento biomeccanico del piede di chi la indossa, durante la camminata, inizializzando il movimento graduale tra il quinto metatarso e il primo metatarso, prima della spinta finale dell’alluce nella fase di propulsione della camminata.
Tuttavia, tale soluzione agisce unicamente in un’unica area del piede, risultando poco efficace. Inoltre, trattandosi di un sottopiede, agisce sul piede provocandone il movimento all’interno della calzatura. Il movimento del piede all’interno della calzatura, dopo un continuativo utilizzo, può provocare eventuali problemi cutanei, dovuti, ad esempio ad abrasioni da contatto del piede con il resto della calzatura.
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo una suola che sia in grado di stimolare il corretto e naturale movimento del piede, in particolare nel soggetto adulto.
È oggetto della presente invenzione una struttura di suola per calzatura per innescare il movimento a elica podalica durante la deambulazione, detta struttura di suola comprendendo un lato interno ed un lato esterno opposto al lato interno, una faccia superiore, atta, durante l’uso, ad essere rivolta verso il piede di chi indossa la calzatura, ed una faccia inferiore, opposta alla faccia superiore, atta, durante l’uso, ad essere rivolta verso il piano di calpestio, detta struttura di suola essendo caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due aree di deflessione, dal fatto che una prima area di deflessione è disposta in corrispondenza del lato esterno della struttura di suola nella zona del quinto metatarso, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla radice del quinto metatarso del piede di chi indossa la calzatura, dal fatto che una seconda area di deflessione è disposta in corrispondenza del lato interno della struttura di suola nella zona del primo metatarso, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla radice del primo metatarso del piede del piede di chi indossa la calzatura, e dal fatto che detta struttura di suola è configurata in modo tale che, durante la deambulazione, il peso del corpo venga portato in appoggio sulla faccia inferiore della struttura di suola in corrispondenza di dette aree di deflessione innescando il movimento ad elica podalica. Ancora secondo l’invenzione, detta struttura di suola può essere configurata in modo tale che, durante la deambulazione, dopo la fase di supinazione, innescata nell’area del tallone, il peso del corpo venga portato sulla prima area di deflessione in appoggio sulla porzione di faccia inferiore della struttura di suola in corrispondenza di detta prima area di deflessione, dalla quale il peso del corpo viene spinto verso la seconda area di deflessione in appoggio in appoggio con un movimento continuo sulla porzione di faccia inferiore della struttura di suola in corrispondenza di detta seconda area di deflessione, dalla quale il peso del corpo viene spinto ulteriormente verso il bordo interno della struttura di suola innescando la fase di propulsione.
Sempre secondo l’invenzione, detta struttura di suola può comprendere ulteriormente una terza area di deflessione disposta in corrispondenza del lato esterno della struttura di suola nella zona del tallone, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla parte esterna laterale del tallone del piede di chi indossa la calzatura.
Ulteriormente secondo l’invenzione, detta struttura di suola può essere configurata in modo tale che, durante la deambulazione, durante la fase di supinazione, il peso del corpo venga portato sulla terza area di deflessione in appoggio sulla porzione di faccia inferiore in corrispondenza di detta terza area di deflessione, dalla quale il peso del corpo viene spinto verso la prima area di deflessione con un movimento continuo di appoggio.
Preferibilmente secondo l’invenzione, la porzione di ciascuna area di deflessione in corrispondenza della faccia superiore della struttura di suola può presentare una maggiore resilienza rispetto alla porzione di struttura di suola che la circoscrive, in modo tale che, durante la deambulazione, la compressione di dette aree di deflessione porti il peso del corpo in appoggio su detta faccia inferiore in corrispondenza di dette aree e contribuisca a spingere tale peso verso le altre aree di deflessione.
Inoltre, secondo l’invenzione, il materiale della porzione di ciascuna area di deflessione in corrispondenza della faccia superiore della struttura di suola può presentare una densità minore rispetto alla densità del materiale della porzione di struttura di suola che la circoscrive, in modo tale che, durante la deambulazione, la maggiore compressione di dette aree di deflessione porti il peso del corpo in appoggio su detta faccia inferiore in corrispondenza di dette aree e contribuisca a spingere tale peso verso le altre aree di deflessione.
In particolare, secondo l’invenzione, il rapporto tra la densità del materiale della porzione di ciascuna area di deflessione in corrispondenza della faccia superiore della struttura di suola e la densità del materiale della porzione di struttura di suola che la circoscrive può essere compreso tra 1:70 e 1:90, preferibilmente di circa 1:80.
Più in particolare, secondo l’invenzione, la densità del materiale della porzione di ciascuna area di deflessione in corrispondenza della faccia superiore della struttura di suola può essere compresa tra 0,010 e 0,020 gr/cm<3>, in particolare circa è di 0,015 gr/cm<3>. Ulteriormente secondo l’invenzione, la densità del materiale della porzione di struttura di suola che circoscrive ciascuna area di deflessione può essere compresa tra 1,10 e 1,25 gr/cm<3>, in particolare circa 1,18 gr/cm<3>.
Ancora secondo l’invenzione, ciascuna prima o seconda area di deflessione può presentare una larghezza compresa tra il 17,5% e il 32,5% rispetto alla larghezza complessiva della struttura di suola in corrispondenza della rispettiva area, più preferibilmente è pari a circa il 25%.
Sempre secondo l’invenzione, terza area di deflessione può presentare una larghezza compresa tra il 35% e il 65% rispetto alla larghezza complessiva della struttura di suola in corrispondenza di tale area, più preferibilmente è pari a circa il 50%.
Preferibilmente secondo l’invenzione, ciascuna area di deflessione può presentare una forma sostanzialmente ellittica con l’asse maggiore sostanzialmente parallelo o leggermente inclinato rispetto all’asse longitudinale della struttura di suola, ed in cui il diametro maggiore è compreso tra 2 e 4 volte il diametro minore. Ancora secondo l’invenzione, ciascuna area di deflessione può comprendere un incasso ricavato nella faccia superiore della struttura di suola e mezzi resilienti disposti all’interno del rispettivo incasso, in cui ciascuno di detti mezzi resilienti è atto ad essere compresso quando il peso del corpo è applicato su di esso e a successivamente spingerlo.
Inoltre, secondo l’invenzione, ciascuno di detti mezzi resilienti può essere un cuscinetto ricavato da un foglio in poliuretano espanso a cellule semi-chiuse, in particolare può essere in PORON® performance.
Sempre secondo l’invenzione, almeno la porzione di suola che circoscrive dette aree di deflessione può essere in materiale poliuretanico termoplastico o TPU. Ancora secondo l’invenzione, la struttura di suola può prevedere una pluralità di intagli ricavati in corrispondenza della faccia superiore della suola, inclinati rispetto all’asse longitudinale della suola e disposti tra dette prima e seconda area di deflessione. Preferibilmente secondo l’invenzione, detta struttura di suola può prevedere linee di taglio curvilinee che circoscrivono almeno parzialmente dette aree di deflessione ricavate sulla faccia inferiore di detta suola.
Ulteriormente secondo l’invenzione, in corrispondenza della faccia inferiore della struttura di suola, dette aree di deflessione possono prevedere una pluralità di mini-cavità.
In particolare, secondo l’invenzione, dette mini-cavità di detta prima area di deflessione possono essere di grandezza crescente dal lato esterno della struttura di suola verso il lato interno.
Più in particolare, secondo l’invenzione, dette minicavità di detta seconda e/o terza area di deflessione possono essere di grandezza decrescente dal rispettivo lato della struttura di suola nel quale sono disposte, verso il lato opposto.
Infine, secondo l’invenzione, detta struttura di suola può presentare i bordi del lato esterno ed interno leggermente curvati, in modo tale che la superficie della faccia inferiore risulti leggermente convessa in corrispondenza delle aree di deflessione.
Inoltre, è oggetto della presente invenzione una calzatura per adulti comprendente la struttura di suola descritta.
L’invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, con particolare riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui:
la figura 1 mostra una vista dal basso di una struttura di suola per calzature per piede destro secondo l’invenzione in una prima forma di realizzazione;
la figura 2 mostra una vista dall’alto in esploso della struttura di suola di figura 1;
la figura 3 mostra una vista laterale del lato esterno della struttura di suola di figura 1;
la figura 4 mostra una vista laterale del lato interno della struttura di suola di figura 1;
la figura 5 mostra una vista frontale della struttura di suola di figura 1;
la figura 6 mostra una vista posteriore della struttura di suola di figura 1;
la figura 7 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione VII-VII’ di figura 2, della struttura di suola di figura 1;
la figura 8 mostra una vista dal basso di una struttura di suola per calzature per piede destro secondo l’invenzione in una seconda forma di realizzazione; la figura 9 mostra una vista dall’alto in esploso della struttura di suola di figura 8;
la figura 10 mostra una vista laterale del lato esterno della struttura di suola di figura 8;
la figura 11 mostra una vista laterale del lato interno della struttura di suola di figura 8;
la figura 12 mostra una vista frontale della struttura di suola di figura 8;
la figura 13 mostra una vista posteriore della struttura di suola di figura 8;
la figura 14 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XIV-XIV’ di figura 9, della struttura di suola di figura 8;
la figura 15 mostra una vista dal basso di una struttura di suola per calzature per piede destro secondo l’invenzione in una terza forma di realizzazione;
la figura 16 mostra una vista dall’alto in esploso della struttura di suola di figura 15;
la figura 17 mostra una vista laterale del lato esterno della struttura di suola di figura 15;
la figura 18 mostra una vista laterale del lato interno della struttura di suola di figura 15;
la figura 19 mostra una vista frontale della struttura di suola di figura 15;
la figura 20 mostra una vista posteriore della struttura di suola di figura 15;
la figura 21 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XXI-XXI’ di figura 16, della struttura di suola di figura 15;
la figura 22 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XXII-XXII’ di figura 16, della struttura di suola di figura 15;
la figura 23 mostra una vista dal basso di una struttura di suola per calzature per piede destro secondo l’invenzione in una quarta forma di realizzazione;
la figura 24 mostra una vista dall’alto in esploso della struttura di suola di figura 23;
la figura 25 mostra una vista laterale del lato esterno della struttura di suola di figura 23;
la figura 26 mostra una vista laterale del lato interno della struttura di suola di figura 23;
la figura 27 mostra una vista frontale della struttura di suola di figura 23;
la figura 28 mostra una vista posteriore della struttura di suola di figura 23;
la figura 29 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XXIX-XXIX’ di figura 22, della struttura di suola di figura 23;
la figura 30 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XXX-XXX’ di figura 22, della struttura di suola di figura 23;
la figura 31 mostra una vista prospettica in spaccato lungo la linea di sezione XXXI-XXXI’ di figura 22, della struttura di suola di figura 23; e
la figura 32 mostra una vista dal basso di un piede destro di una persona con evidenziate le aree di deflessione della struttura di suola secondo l’invenzione che agiscono su di esso per innescare il movimento ad elica podalica.
Facendo riferimento alle figure 1 – 31 si osservano quattro forme di realizzazione della struttura di suola secondo l’invenzione, indicata con il riferimento numerico 1.
Ciascuna forma di realizzazione è in particolare indicata per una tipologia diversa di calzatura: pianella decolté (figure 1 – 7), pianella sandalo (figure 8 – 14), sneaker (figure 15 – 22), o calzatura monoblocco con leggero tacco (figure 23 – 31). Tuttavia, il principio alla base della presente invenzione può essere applicato ad altre tipologie di calzature, senza per questo uscire dall’ambito di tutela secondo la presente invenzione. Preferibilmente, la struttura di suola secondo l’invenzione è indicata per calzature per adulti.
Nel presente testo la struttura di suola 1 secondo l’invenzione verrà spesso descritta in funzione del piede di chi la dovrà indossare, in quanto le aree disposte in corrispondenza delle zone del piede da stimolare, agiranno sul piede per agevolarne la corretta deambulazione.
Nelle figure allegate alla presente domanda vengono mostrate strutture di suola per calzature per piede destro, tuttavia la medesima struttura viene applicata anche alla struttura di suola per calzature per piede sinistro, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Ancora nel presente testo le misure indicate e i disegni fanno riferimento a struttura di suola per calzature di taglia 37, tuttavia il medesimo concetto inventivo con i dovuti adattamenti delle dimensioni può essere applicato alle altre taglie.
Inoltre, nel presente testo si farà riferimento al lato interno 7 della suola 1, indicando il lato della suola in corrispondenza del lato interno del piede, in particolare dell’arco longitudinale mediale; e al lato esterno 8 della suola 1, indicando il lato della suola in corrispondenza del lato esterno del piede, in particolare dell’arco longitudinale laterale.
Ancora, nel presente testo si farà riferimento ad una faccia superiore o interna 5 ed una faccia inferiore o esterna 6 della struttura di suola 1, intendendosi come faccia interna 5 quella rivolta verso il piede di chi indossa la calzatura, e come faccia esterna 6 quella rivolta verso il suolo di calpestio.
Osservando le figure 1 – 7 viene mostrata una struttura di suola 1 per calzature, in particolare per una pianella decolté. Tale tipologia di calzatura prevede un tacco (non mostrato nelle figure) in corrispondenza del tallone di chi indossa la calzatura.
La struttura di suola 1 secondo l’invenzione prevede due aree di deflessione 2 e 3.
Un’area di deflessione è un’area configurata in modo tale da deflettere il peso applicato in tale area verso il basso provocando la rotazione del piede di chi indossa la calzatura comprendente la struttura di suola 1 secondo l’invenzione.
Dette aree di deflessione 2 e 3 sono disposte in corrispondenza delle aree dove si distribuisce il centro di pressione del piede di chi indossa la calzatura comprendente la struttura di suola 1, durante la deambulazione.
Una prima area di deflessione 2 è disposta in corrispondenza del quinto metatarso del piede di chi la indossa.
In particolare, la prima area di deflessione 2 è disposta in modo da trovarsi medialmente alla radice del quinto metatarso del piede di chi la indossa, che corrisponde ad un primo centro di pressione del piede, come mostrato indicativamente in figura 32.
Detta prima area di deflessione 2 presenta una larghezza pari a circa il 25% della larghezza del piede all’altezza della radice del quinto metatarso. Più preferibilmente, presenta una larghezza compresa tra il 17,5% ed il 32,5% della larghezza del piede all’altezza della radice del quinto metatarso.
Più in particolare, detta prima area di deflessione 2 presenta preferibilmente una forma ellittica con il centro sostanzialmente all’altezza della radice del quinto metatarso, l’asse maggiore sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale y della suola 1, ed in cui il diametro maggiore è compreso tra 2,5 e 4 volte il diametro minore.
Per asse longitudinale y della suola 1 si intende l’asse che corre dalla punta al tacco della suola, in altre parole dalla porzione frontale, nella zona metatarsale, alla porzione posteriore, nella zona del tallone.
Nella specifica forma di realizzazione di figura 1 presenta il diametro minore di 2,7 cm ed il diametro maggiore di 9,2 cm.
Tale prima area di deflessione 2 è configurata in modo tale che, durante l’uso, dopo la fase di supinazione, innescata dal tallone e quindi nell’area del tacco, applicando il peso del corpo su tale area esso venga spinto verso il primo metatarso con un movimento continuo di appoggio del piede in tale direzione.
La seconda area di deflessione 3 è disposta in corrispondenza del primo metatarso del piede di chi la indossa (come mostrato indicativamente in figura 32). In particolare, la seconda area di deflessione 3 è disposta in modo da trovarsi medialmente alla radice del primo metatarso del piede di chi la indossa, che corrisponde ad un secondo centro di pressione del piede, come mostrato indicativamente in figura 32.
Detta seconda area di deflessione 3 presenta una larghezza pari a circa il 25% della larghezza del piede all’altezza della radice del primo metatarso. Più preferibilmente, presenta una larghezza compresa tra il 17,5% ed il 32,5% della larghezza del piede all’altezza della radice del primo metatarso.
Più in particolare, detta seconda area di deflessione 3 presenta preferibilmente una forma ellittica con il centro sostanzialmente all’altezza della radice del primo metatarso, l’asse maggiore sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale y della suola 1, ed in cui il diametro maggiore è compreso tra 3 e 4 volte il diametro minore.
Nella specifica forma di realizzazione di figura 1 presenta il diametro minore di 2,5 cm ed il diametro maggiore di 8,2 cm.
Tale seconda area di deflessione 3 è configurata in modo tale da agire successivamente alla prima area di deflessione 2 e in modo tale che, durante l’uso, applicando il peso del corpo su tale area esso venga ulteriormente spinto verso il primo metatarso con un movimento continuo di appoggio del piede in tale direzione per poi lasciare il suolo nella fase finale di propulsione.
Nella specifica forma di realizzazione della struttura di suola 1 secondo l’invenzione, le aree di deflessione 2 e 3 comprendono rispettivi incassi 16 e 17 ricavati nella faccia superiore o interna 5 della struttura di suola 1, al cui interno è disposto un cuscinetto 4 atto a cedere quando il peso di chi indossa la calzatura è applicato in tale area in modo tale quindi da defletterlo.
Tale cuscinetto 4 agisce come mezzi resilienti in grado di comprimersi e poi restituire la forza in forma di forza di spinta.
Grazie ai cuscinetti 4, la suola è atta a cedere nelle aree di deflessione 2, 3 determinando e aiutando la riproduzione dell’elica podalica.
In particolare, ciascun cuscinetto 4 presenta una densità minore rispetto alla densità della restante struttura di suola 1 nella quale sono ricavati gli incassi 16 e 17, che contengono detti cuscinetti 4.
Pertanto, quando il peso della persona che indossa la calzatura, comprendente la struttura di suola 1 oggetto dell’invenzione, viene scaricato in dette aree di deflessione 2 e 3, poste dove si distribuisce il centro di pressione durante la camminata, la forza esercitata verso il basso dal piede agisce in dette aree di deflessione 2 e 3 comprimendo detti cuscinetti 4. Detti cuscinetti 4, cedendo, permettono la riproduzione controllata dei movimenti di caviglia nelle tre direzioni dello spazio a formare il movimento di tutto il piede secondo la cosiddetta elica podalica.
Preferibilmente, ciascun cuscinetto 4 presenta una densità compresa tra 0,010 e 0,020 gr/cm<3>, in particolare circa 0,015 gr/cm<3>.
Inoltre, la struttura di suola 1 secondo l’invenzione è preferibilmente ottenuta in un materiale avente una densità compresa tra 1,10 e 1,25 gr/cm<3>, in particolare circa 1,18 gr/cm<3>.
Inoltre, preferibilmente il rapporto tra la densità dei cuscinetti 4 e la densità della porzione inferiore della struttura di suola 1 dove sono ricavati gli incassi 16 e 17 è compresa tra 1:70 e 1:90, preferibilmente di circa 1:80.
Ciascun cuscinetto 4 è in particolare, in materiale a cellula chiusa o semi-chiusa per evitare l’assorbimento di umidità e quindi la formazione di micosi nel piede di chi indossa la calzatura.
Inoltre, ciascun cuscinetto 4 è ricavato da un foglio in poliuretano espanso a cellule semi-chiuse. In particolare, è un materiale con eccellente ritorno elastico, basso compression set, grazie al quale dopo la compressione è in grado di tornare alla posizione iniziale senza perdite di spessore.
Preferibilmente, ciascun cuscinetto 4 presenta le seguenti caratteristiche fisiche: Compression set, max (ASTM D3574 Test D @158°F (70°C): <10%
Dimensional stability, max (22 hrs, @ 176°F (80°C) in un forno ad aria forzata): ± 2.5%;
Resilience, Shore Instrument Resiliometer, avg (Ball Rebound Tester) (ASTM D642 Die C): 14.
Preferibilmente tali cuscinetti 4 sono in Poron® Performance.
La struttura di suola 1 secondo l’invenzione è preferibilmente ottenuta in un unico stampo in materiale poliuretanico termoplastico o TPU.
Più in generale, il materiale per la struttura della suola 1 presenta preferibilmente ottime proprietà meccaniche e resistenza chimica, ottima resistenza all’abrasione e buone proprietà a bassa temperatura. Facendo riferimento a figura 7, preferibilmente, lo spessore complessivo X1 della suola 1 in corrispondenza della ossa metatarsali di chi indossa la calzatura è di circa 5 mm.
Mentre lo spessore X2, e X3 della suola 1 in corrispondenza degli incassi 16 e 17, è di circa 2 mm, in modo tale che la faccia inferiore della suola 1 sia tutta sostanzialmente sul medesimo livello, mentre lo spessore, varia in corrispondenza degli incassi 16 e 17.
Pertanto, lo spessore dei cuscinetti 4 è di circa 3 mm. Ulteriormente, la struttura di suola 1 secondo l’invenzione può prevedere una pluralità di intagli 10 ricavati in corrispondenza della faccia superiore o interna 5 della suola 1, disposti sostanzialmente trasversali all’asse longitudinale della suola 1 che rendono maggiormente flessibile la suola.
Detti intagli 10 sono disposti tra la prima 2 e la seconda area di deflessione.
Preferibilmente sono previsti tre intagli 10 paralleli tra di loro. Detti intagli 10 contribuiscono a rendere maggiormente flessibile la suola e ad accompagnare in maniera continua il movimento del piede dal quinto metatarso verso il primo metatarso.
Preferibilmente, detti intagli 10 sono orientati di un angolo β uguale a circa 35° rispetto all’asse longitudinale y della suola 1.
Inoltre, per migliorare la flessibilità della suola 1 sono presenti delle linee di taglio curvilinee 11, 12 che circoscrivono almeno parzialmente dette aree di deflessione 2 e 3. Dette linee 11, 12 sono ricavate nella faccia esterna o inferiore 6 della struttura di suola 1 e formano delle aree di forma sostanzialmente equivalente agli incassi 16, 17 ma leggermente minori. Tali linee di taglio curvilinee 11, 12 presentano uno spessore preferibilmente di 2 mm.
In corrispondenza della faccia superiore 5, come si può osservare da figure 2 e 7, ciascun incasso 16 e 17 presenta un’indentatura 9. Ciascuna indentatura 9 è disposta in corrispondenza del tracciato degli intagli curvilinei 11, 12, per rinforzare la struttura in tale punto.
Ancora secondo l’invenzione, in corrispondenza della faccia esterna o inferiore 6 della struttura di suola 1, dette aree di deflessione 2, 3 possono presentare una pluralità di mini-cavità 13, che rendono maggiormente flessibile la suola 1 e facilitano il direzionamento del movimento del piede.
In particolare, nella prima area di deflessione 2, le micro-cavità 13 presentano un grandezza crescente dal lato esterno 8 della struttura di suola 1 verso il lato interno 7.
Inoltre, nella seconda area di deflessione 3, le microcavità 13 presentano una grandezza decrescente dal lato interno 7 della struttura di suola 1 verso il lato esterno 8. Preferibilmente dette micro-cavità 13 possono essere di forma semi-sferica.
Sempre secondo l’invenzione, la faccia esterna o inferiore 6 della struttura di suola 1 può presentare i bordi esterno 8 ed interno 7 leggermente curvati, in modo tale che la superficie della faccia esterna o inferiore 6 risulti leggermente convessa in corrispondenza delle aree di deflessione 2 e 3.
Tale superficie leggermente convessa ai bordi aiuta a spostare il peso del piede nelle aree di deflessione. Più in particolare, i bordi esterno 8 ed interno 7, almeno in corrispondenza delle aree di deflessione 2 e 3 sono inclinati di un angolo α equivalente a circa 60°.
La presente invenzione riguarda anche una calzatura (non mostrata nelle figure) che comprende la struttura di suola 1 secondo l’invenzione.
Ulteriormente detta calzatura comprende una tomaia accoppiata alla faccia interna o superiore della struttura di suola secondo l’invenzione e almeno una soletta interna disposta a copertura della faccia interna o superiore della struttura di suola.
Nella forma di realizzazione di figura 1 ideata per una scarpa con il tacco, la parte posteriore o esterna del tacco è leggermente levigata in modo tale che nella prima fase di supinazione quando il tallone, tramite il tacco poggia a terra, viene forzato il primo passo a toccare maggiormente lateralmente o in corrispondenza del bordo esterno della suola.
Diversamente dalla struttura di suola per calzature per infanti di tecnica nota, la soluzione secondo la presente invenzione garantisce uno stimolo controllato nell’adulto su una struttura convenzionale, in altre parole agendo per compressione dei materiali e non per caduta da zone più alte a zone più basse, garantisce nel soggetto evoluto un miglior controllo posturale, una migliore stabilità alla caviglia e un riallenamento al corretto movimento graduale nel tempo.
Infatti, nella soluzione secondo l’invenzione non sono presenti zone prevalentemente più alte di zone più basse in corrispondenza della faccia inferiore della suola, che potrebbero causare, in soggetti adulti, problemi di sbilanciamento e possibili cadute o distorsioni.
Utilizzando il concetto di reciprocità, cioè di aiuto reciproco delle catene muscolari, la suola secondo l’invenzione riduce vantaggiosamente il lavoro localizzato ad un singolo comparto muscolare, producendo un maggior senso di comfort con una riduzione della stanchezza muscolare e conseguentemente un miglior ritorno venoso e linfatico.
Inoltre il movimento del piede nelle direzioni dell’elica podalica riduce il carico alla schiena per le persone che stanno in piedi tutto il giorno riducendone le conseguenti patologie.
Non per ultimo, la camminata risulta più naturale ed elegante.
Vantaggiosamente, la struttura di suola secondo l’invenzione permette di distribuire in maniera corretta le forze sotto il piede, conferendo una sensazione di camminata a piedi nudi, diminuendo la sensazione di fatica per camminate più lunghe.
Inoltre, la soluzione secondo l’invenzione permette di evitare deformazioni del piede e la formazione di indurimenti della pelle nelle zone maggiormente sollecitate del piede.
Infatti, il piede deve compensare meno le forze, e quindi si evitano le deformità del piede e si distribuisce meglio la pressione sul piede, e quindi minori indurimenti della pelle.
Inoltre, la soluzione secondo l’invenzione permette di aumentare il movimento della caviglia, che permette di migliorare la circolazione venosa, dando una sensazione di camminata più leggera. In particolare, migliora la termoregolazione del piede.
Ancora, un altro vantaggio è quello di migliorare la postura, riducendo i carichi sulla colonna.
In generale, la struttura di suola secondo l’invenzione permette di diminuire la fatica legata alla deambulazione, in quanto un numero maggiore di muscoli sono coinvolti nel movimento di deambulazione e nella posizione eretta statica.
Inoltre, specialmente nella posizione eretta statica la soluzione secondo l’invenzione permette di distribuire meglio il peso sul piede
Facendo riferimento alle figure 8 – 14 la forma di realizzazione della struttura di suola 1 differisce di poco da quella descritta per le figure 1 – 7, se non da una minore altezza della porzione di tacco.
Nella specifica forma di realizzazione di figure 8 - 14 la prima area di deflessione 2 e la seconda area di deflessione 3 di forma sostanzialmente ellittica presentano ciascuno il diametro minore di 2,7 cm ed il diametro maggiore di 8 cm.
Osservando le figure 15 – 22 viene mostrata una struttura di suola 1 secondo una terza forma di realizzazione secondo l’invenzione, indicata per calzature tipo sneaker.
Tale forma di realizzazione differisce da quella di figure 1 – 7 dal fatto di presentare una terza area di deflessione 14 in corrispondenza del tallone di chi indossa la calzatura nella quale è inserita dalla parte del bordo esterno 8 della suola 1.
In particolare, la terza area di deflessione 14 è disposta in modo da trovarsi in corrispondenza della parte esterna laterale del tallone del piede di chi la indossa, che corrisponde ad un terzo centro di pressione del piede, come mostrato indicativamente in figura 32.Detta terza area di deflessione 14 presenta una larghezza pari a circa il 50% della larghezza del piede all’altezza del tallone. Più preferibilmente, presenta una larghezza compresa tra il 35% ed il 65% della larghezza del piede all’altezza del tallone.
Più in particolare, detta terza area di deflessione 14 presenta preferibilmente una forma ellittica con il centro sostanzialmente all’altezza del tallone, l’asse maggiore leggermente inclinato verso il bordo esterno 8 della suola 1, ed in cui il diametro maggiore è compreso tra 1,5 e 3 volte il diametro minore.
Nella specifica forma di realizzazione di figura 1 presenta il diametro minore di 3,2 cm ed il diametro maggiore di 7 cm.
Tale terza area di deflessione 14 è configurata in modo tale che, durante l’uso, durante la fase di supinazione, applicando il peso del corpo su tale area esso venga spinto verso il quinto metatarso con un movimento continuo di appoggio del piede in tale direzione.
Grazie alla presenza anche della terza area di deflessione 14 si riproduce in maniera ottimale il movimento completo dell’elica podalica come descritto in precedenza.
Nella specifica forma di realizzazione di figure 15 -22 la prima area di deflessione 2 di forma sostanzialmente ellittica presenta il diametro minore di 3,4 cm ed il diametro maggiore di 11 cm; la seconda area di deflessione 3, anch’essa di forma ellittica, presenta il diametro minore di 3,4 cm ed il diametro maggiore di 9,5 cm.
Nella forma di realizzazione preferita, tale terza area di deflessione 14 presenta le medesime caratteristiche delle prime e seconde aree di deflessione 2, 3 descritte in precedenza, nonché i rispettivi vantaggi. Nel caso in cui presenti le micro-cavità 13, esse presentano una grandezza crescente dal lato esterno 8 della struttura di suola 1 verso il lato interno 7.
La forma di realizzazione di figure 23 - 31 si differenzia dalla terza forma di realizzazione per essere stata ideata per essere inserita in una calzatura con suola monoblocco, avente un leggero tacco 15 in corrispondenza della porzione posteriore.
In tale porzione di tacco 15 è disposta la terza area di deflessione 14.
Nella specifica forma di realizzazione di figure 23 -31 la prima area di deflessione 2 di forma sostanzialmente ellittica presenta il diametro minore di 2,7 cm ed il diametro maggiore di 9,3 cm; la seconda area di deflessione 3, anch’essa di forma ellittica, presenta il diametro minore di 2,7 cm ed il diametro maggiore di 8,5 cm; e la terza area di deflessione 14, anch’essa di forma sostanzialmente ellittica, presenta il diametro minore di 2,7 cm ed il diametro maggiore di 5,8 cm.
Facendo riferimento alle figure 29 - 31, preferibilmente, lo spessore complessivo X1 della suola 1 in corrispondenza dell’area metatarsale è di circa 1,2 cm.
Mentre lo spessore X2, e X3 della suola 1 in corrispondenza degli incavi 16 e 17, è di circa 2 mm, in modo tale che la faccia inferiore 6 della suola 1 sia tutta sostanzialmente sul medesimo livello, mentre lo spessore, varia in corrispondenza degli incavi 16 e 17. Pertanto, lo spessore dei cuscinetti 4 è di circa 10 mm.
Lo spessore complessivo X15 della suola 1 in corrispondenza dell’area del tallone è di circa 2,5 cm. Lo spessore X14 della suola 1 in corrispondenza dell’incasso 18 della terza area di deflessione 14, è di circa 2 mm, in modo tale che la faccia inferiore 6 della suola 1 sia tutta sostanzialmente sul medesimo livello, mentre lo spessore, varia in corrispondenza dell’incasso 18. Pertanto, lo spessore dei cuscinetti 4 è di circa 23 mm.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di suola (1) per calzatura per innescare il movimento a elica podalica durante la deambulazione, detta struttura di suola (1) comprendendo un lato interno (7) ed un lato esterno (8) opposto al lato interno (7), una faccia superiore (5), atta, durante l’uso, ad essere rivolta verso il piede di chi indossa la calzatura, ed una faccia inferiore (6), opposta alla faccia superiore (5), atta, durante l’uso, ad essere rivolta verso il piano di calpestio, detta struttura di suola (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due aree di deflessione (2, 3, 14), dal fatto che una prima area di deflessione (2) è disposta in corrispondenza del lato esterno (8) della struttura di suola (1) nella zona del quinto metatarso, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla radice del quinto metatarso del piede di chi indossa la calzatura, dal fatto che una seconda area di deflessione (3) è disposta in corrispondenza del lato interno (7) della struttura di suola (1) nella zona del primo metatarso, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla radice del primo metatarso del piede del piede di chi indossa la calzatura, e dal fatto che detta struttura di suola (1) è configurata in modo tale che, durante la deambulazione, il peso del corpo venga portato in appoggio sulla faccia inferiore (6) della struttura di suola (1) in corrispondenza di dette aree di deflessione (2, 3, 14) innescando il movimento ad elica podalica.
  2. 2. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto di essere configurata in modo tale che, durante la deambulazione, dopo la fase di supinazione, innescata nell’area del tallone, il peso del corpo venga portato sulla prima area di deflessione (2) in appoggio sulla porzione di faccia inferiore (6) della struttura di suola (1) in corrispondenza di detta prima area di deflessione (2), dalla quale il peso del corpo viene spinto verso la seconda area di deflessione (3) in appoggio con un movimento continuo sulla porzione di faccia inferiore (6) della struttura di suola (1) in corrispondenza di detta seconda area di deflessione (3), dalla quale il peso del corpo viene spinto ulteriormente verso il bordo interno (7) della struttura di suola (1) innescando la fase di propulsione.
  3. 3. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente una terza area di deflessione (14) disposta in corrispondenza del lato esterno (8) della struttura di suola (1) nella zona del tallone, in modo tale che, durante l’uso, agisca sulla parte esterna laterale del tallone del piede di chi indossa la calzatura.
  4. 4. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione 3, quando dipendente dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di essere configurata in modo tale che, durante la deambulazione, durante la fase di supinazione, il peso del corpo venga portato sulla terza area di deflessione (14) in appoggio sulla porzione di faccia inferiore (6) in corrispondenza di detta terza area di deflessione (14), dalla quale il peso del corpo viene spinto verso la prima area di deflessione (2) con un movimento continuo di appoggio.
  5. 5. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 4, caratterizzata dal fatto che la porzione (4) di ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) in corrispondenza della faccia superiore (5) della struttura di suola (1) presenta una maggiore resilienza rispetto alla porzione di struttura di suola (1) che la circoscrive, in modo tale che, durante la deambulazione, la compressione di dette aree di deflessione (2, 3, 14) porti il peso del corpo in appoggio su detta faccia inferiore (6) in corrispondenza di dette aree (2, 3, 14) e contribuisca a spingere tale peso verso le altre aree di deflessione (2, 3, 14).
  6. 6. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 5, caratterizzata dal fatto che il materiale della porzione (4) di ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) in corrispondenza della faccia superiore (5) della struttura di suola (1) presenta una densità minore rispetto alla densità del materiale della porzione di struttura di suola (1) che la circoscrive, in modo tale che, durante la deambulazione, la maggiore compressione di dette aree di deflessione (2, 3, 14) porti il peso del corpo in appoggio su detta faccia inferiore (6) in corrispondenza di dette aree (2, 3, 14) e contribuisca a spingere tale peso verso le altre aree di deflessione (2, 3, 14).
  7. 7. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il rapporto tra la densità del materiale della porzione (4) di ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) in corrispondenza della faccia superiore (5) della struttura di suola (1) e la densità del materiale della porzione di struttura di suola (1) che la circoscrive è compreso tra 1:70 e 1:90, preferibilmente di circa 1:80.
  8. 8. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la densità del materiale della porzione (4) di ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) in corrispondenza della faccia superiore (5) della struttura di suola (1) è compresa tra 0,010 e 0,020 gr/cm<3>, in particolare circa è di 0,015 gr/cm<3>.
  9. 9. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la densità del materiale della porzione di struttura di suola (1) che circoscrive ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) è compresa tra 1,10 e 1,25 gr/cm<3>, in particolare circa 1,18 gr/cm<3>.
  10. 10. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna prima o seconda area di deflessione (2, 3) presenta una larghezza compresa tra il 17,5% e il 32,5% rispetto alla larghezza complessiva della struttura di suola (1) in corrispondenza della rispettiva area (2, 3, 14), più preferibilmente è pari a circa il 25%.
  11. 11. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 - 10, caratterizzata dal fatto che detta terza area di deflessione (14) presenta una larghezza compresa tra il 35% e il 65% rispetto alla larghezza complessiva della struttura di suola (1) in corrispondenza di tale area (14), più preferibilmente è pari a circa il 5%.
  12. 12. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) presenta una forma sostanzialmente ellittica con l’asse maggiore sostanzialmente parallelo o leggermente inclinato rispetto all’asse longitudinale (y) della struttura di suola (1), ed in cui il diametro maggiore è compreso tra 2 e 4 volte il diametro minore.
  13. 13. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5 - 12, caratterizzata dal fatto che ciascuna area di deflessione (2, 3, 14) comprende un incasso (16, 17, 18) ricavato nella faccia superiore (5) della struttura di suola (1) e mezzi resilienti (4) disposti all’interno del rispettivo incasso (16, 17, 18), in cui ciascuno di detti mezzi resilienti (4) è atto ad essere compresso quando il peso del corpo è applicato su di esso e a successivamente spingerlo.
  14. 14. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti mezzi resilienti è un cuscinetto (4) ricavato da un foglio in poliuretano espanso a cellule semi-chiuse, in particolare è in PORON® performance.
  15. 15. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno la porzione di suola (1) che circoscrive dette aree di deflessione (2, 3, 14) è in materiale poliuretanico termoplastico o TPU.
  16. 16. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere una pluralità di intagli (10) ricavati in corrispondenza della faccia superiore (5) della suola (1), inclinati rispetto all’asse longitudinale (y) della suola e disposti tra dette prima (2) e seconda (3) area di deflessione.
  17. 17. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere linee di taglio curvilinee (11, 12, 19) che circoscrivono almeno parzialmente dette aree di deflessione (2, 3, 14) ricavate sulla faccia inferiore (6) di detta suola (1).
  18. 18. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in corrispondenza della faccia inferiore (6) della struttura di suola (1), dette aree di deflessione (2, 3, 14) prevedono una pluralità di mini-cavità (13).
  19. 19. Struttura di suola (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che dette minicavità (13) di detta prima area di deflessione (2) sono di grandezza crescente dal lato esterno (8) della struttura di suola (1) verso il lato interno (7).
  20. 20. Struttura di suola (1) secondo la 18 o 19, caratterizzata dal fatto che dette mini-cavità (13) di detta seconda e/o terza area di deflessione (2; 14) sono di grandezza decrescente dal rispettivo lato (8; 7) della struttura di suola (1) nel quale sono disposte, verso il lato opposto (7; 8).
  21. 21. Struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di presentare i bordi del lato esterno (8) ed interno (7) leggermente curvati, in modo tale che la superficie della faccia inferiore (6) risulti leggermente convessa in corrispondenza delle aree di deflessione (2, 3, 14).
  22. 22. Calzatura per adulti comprendente la struttura di suola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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