IT201800002580A1 - “attrezzo per il rilassamento fisico” - Google Patents

Description

Invenzione Industriale dal titolo

“ATTREZZO PER IL RILASSAMENTO FISICO”

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce ad un attrezzo per l’esercizio fisico, in particolare per il rilassamento.

Per contrastare gli effetti di una muscolatura troppo tesa e corta, causata da vita sedentaria, è necessario ricorrere ad esercizi ginnici specifici. EP0999880 descrive allo scopo una panca composta da uno schienale e una pedana che definiscono rispettivamente una zona di supporto delle gambe e della schiena. L'angolo di apertura dello schienale rispetto alla pedana è variabile per consentire vari esercizi.

La panca in EP0999880 ha parecchi svantaggi. Non consente una completa gamma di esercizi, ad es. perché si riesce solo ad eseguire esercizi in cui l’angolo di apertura dello schienale rispetto alla pedana è al massimo 180 gradi. I mezzi di bloccaggio/sbloccaggio della rotazione dello schienale rispetto alla pedana sono assai laboriosi da operare, proni ad inceppamenti e rischiosi per le dita; e manovrarli per chiudere la panca per riporla via è un’operazione parecchio faticosa. Infine, siccome lo schienale e la pedana sono solo assi, eventualmente ricoperti con uno strato di leggera imbottitura o da cuscini, la panca è difficilmente attrezzabile per un’ampia gamma di esercizi.

Ovviare ad almeno uno di questi problemi è lo scopo principale dell'invenzione, la quale è definita nelle allegate rivendicazioni, in cui quelle dipendenti definiscono varianti vantaggiose.

Si propone una panca o attrezzo per il rilassamento o l’esercizio fisico, comprendente:

uno schienale che definisce una superficie piatta di appoggio per il dorso dell'utente,

una pedana che definisce una superficie piatta di appoggio per le gambe dell'utente,

una base di appoggio a terra, cui lo schienale e la pedana sono incernierati e rispetto a cui sono inclinabili in modo variabile,

ove lo schienale e/o la pedana comprendono sulla propria superficie di appoggio mezzi o elementi di collegamento per ancorare un oggetto o accessorio applicabile a detta superficie.

Così la superficie di appoggio dello schienale e/o della pedana può essere modificata per aumentare il comfort dell’atleta o per aggiungere funzionalità alla panca o all’attrezzo.

I mezzi o elementi di collegamento dello schienale e/o della pedana, in alternativa o combinazione, possono essere presenti anche sui loro bordi o sulla superficie opposta a detta superficie piatta di appoggio.

In particolare, detta superficie opposta può comprendere una nervatura longitudinale in rilievo dotata dei mezzi o elementi di collegamento.

Preferibilmente i mezzi o elementi di collegamento consistono in - o comprendono - incavi o rilievi atti a ricevere complementari elementi di ancoraggio presenti in un oggetto o accessorio applicabile a detta superficie. In altre varianti i mezzi di collegamento consistono in - o comprendono - magneti, strisce di Velcro o ganci.

Preferibilmente gli incavi sono aperture passanti, col vantaggio di garantire una corretta ventilazione dei piani di appoggio del corpo e alleggerire la struttura. Per migliorare le funzionalità dell’attrezzo, nelle aperture passanti si possono ad es. infilare o incastrare i detti complementari elementi di ancoraggio, o anche funi. I detti complementari elementi di ancoraggio sono ad es. dei tasselli di sezione complementare a quella delle aperture passanti o degli incavi.

In alternativa o combinazione alla presenza di detti mezzi o elementi di collegamento, nell’attrezzo preferibilmente la base di appoggio a terra comprende - o è costituita da - due adiacenti basi piatte e separate, ciascuna rispettivamente incernierata allo schienale e alla pedana. Così anche la base è pieghevole quando l’attrezzo non è usato e va messo via, e si risolve il problema dell’ingombro.

Per risolvere il problema di come modificare l’attrezzo e consentire una più completa gamma di esercizi in cui l’angolo di apertura dello schienale rispetto alla pedana è maggiore di 180 gradi, l’attrezzo può comprendere, ad es. in alternativa o combinazione a detti incavi o mezzi o elementi di collegamento, un connettore rigido dotato di due appendici opposte cui lo schienale e la pedana sono indipendentemente incernierati attorno ad un rispettivo e distinto asse di incernieramento, i due assi di incernieramento essendo paralleli, distanziati e in uso orizzontali. Se presenti, anche le due dette basi piatte sono indipendentemente incernierate alle appendici attorno, rispettivamente, a uno dei due detti assi paralleli e distanziati. In questo modo le basi piatte, e di conseguenza lo schienale e la pedana, possano divaricarsi a tal punto che l’angolo compreso tra le due dette superfici piatte dello schienale e della pedana è un angolo ottuso.

Ad es., per ottenere l’angolo ottuso si può porre uno sgabello, un rialzo o uno spessore sotto il connettore per sollevarlo rispetto a terra rendendo più agevole l’utilizzo agli utenti con mobilità ridotta, senza pregiudicare le funzioni originali. Oppure il connettore rigido ha una dimensione ortogonale a detti assi paralleli tale che, quando è appoggiato a terra, mantiene esso stesso detti assi paralleli ad una certa distanza da terra, consentendo l’inclinazione delle due le basi piatte rispetto al piano del suolo.

Preferibilmente il connettore rigido comprende o è costituito da due uguali segmenti paralleli e distanziati da un segmento trasversale (che esercita una funzione anti-torsione), e alle estremità dei segmenti paralleli e distanziati sono incernierate, da una parte, lo schienale e una delle due basi piatte, e dall’altra parte la pedana e l’altra base piatta.

Preferibilmente lo schienale e/o la pedana sono inclinabili in modo variabile rispetto alla rispettiva base piatta tramite un elemento rigido di supporto collocabile tra la rispettiva base piatta e lo schienale o la pedana. Preferibilmente detto elemento rigido è incernierato allo schienale o alla pedana attorno ad un asse in uso orizzontale (ad es. è imperniato su detta nervatura in rilievo) in modo da oscillare rispetto allo schienale o alla pedana.

Preferibilmente, una o ciascuna delle basi piatte comprende una cremagliera su cui è impegnabile un’estremità, ad es. sporgente, dell’elemento rigido. Ancor più preferibilmente, la base piatta comprende una cavità sagomata a forma di cremagliera capovolta, in modo che i bordi della cavità definiscano una cremagliera per l’elemento rigido.

Preferibilmente l’elemento rigido è in metallo e detta cavità comprende un magnete per attirare l’elemento rigido lontano dalla cremagliera con funzione di svincolo dalla cremagliera stessa, utile per riporre uno o entrambi i piani a riposo.

Preferibilmente lo schienale e/o la pedana sono fatti di legno.

Preferibilmente le basi piatte sono fatte di legno.

Preferibilmente il detto connettore è fatto di legno.

Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un metodo per usare la suddetta una panca o attrezzo, in una o ciascuna delle varianti definite, per il rilassamento o l’esercizio fisico, comprendente la fase di:

infilare o incastrare nelle aperture passanti i detti complementari elementi di ancoraggio o funi.

Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un metodo per usare la suddetta una panca o attrezzo, in una o ciascuna delle varianti definite, per il rilassamento o l’esercizio fisico, comprendente la fase di:

piazzare lo schienale e la pedana in modo l’angolo compreso fra le rispettive superfici piatte di appoggio sia un angolo ottuso; in particolare, ponendo uno sgabello, un rialzo o uno spessore sotto il connettore per sollevarlo rispetto a terra, consentendo l’inclinazione delle due le basi piatte rispetto al piano del suolo.

I vantaggi dell’invenzione saranno più chiari dalla seguente descrizione di una preferita forma realizzativa di attrezzo per esercizio fisico, riferimento facendo all’allegato disegno in cui

- Fig.1 mostra una vista tridimensionale di un attrezzo;

- Fig.2 mostra una vista tridimensionale ingrandita di un dettaglio dell’attrezzo;

- Fig.3 mostra una vista tridimensionale da sotto ingrandita di un dettaglio centrale dell’attrezzo;

- Fig.4 mostra una vista tridimensionale dell’attrezzo con un accessorio;

- Fig.5 mostra una vista tridimensionale dell’attrezzo in diversa configurazione;

- Fig.6 mostra una vista tridimensionale dell’attrezzo in diversa configurazione.

Numeri uguali indicano parti uguali, e l’attrezzo è descritto come in uso.

Un attrezzo secondo l’invenzione complessivamente è indicato con 10, e comprende uno schienale 20, che definisce una superficie di appoggio per il dorso dell'utente, e una pedana 40, che definisce una superficie di appoggio per le gambe dell'utente. Lo schienale 20 e la pedana 40 sono preferibilmente fatti in legno e/o piatti e/o di forma rettangolare.

Lo schienale 20 e la pedana 40 sono incernierati, in corrispondenza dei loro lati adiacenti inferiori, ad un elemento di collegamento 50 (fig.3) rispettivamente attorno ad un asse X1 e X2, in uso orizzontali e tra loro sempre paralleli.

L’elemento di collegamento 50 ha forma di H, e comprende o è costituito rispettivamente da due segmenti paralleli 52 distanziati rigidamente da un segmento ortogonale 54, preferibilmente metallico. Lo schienale 20 e la pedana 40 sono incernierati in corrispondenza delle estremità opposte dei segmenti 52.

Insieme allo schienale 20 e alla pedana 40, sulle estremità opposte dei segmenti 52 e sempre attorno all’asse X1 e X2, sono incernierate due basi 70 di appoggio a terra. Le basi 70 comprendono due uguali segmenti 72 distanziati e paralleli, che sono uniti alle estremità da un segmento ortogonale 74. Come si vede dalle figure, le estremità omologhe più vicine tra loro dei segmenti 72 sono incernierati ai segmenti 52 attorno gli assi X1 e X2, mentre le estremità opposte sono raccordate dal segmento ortogonale 74, utile anche come maniglia di trasporto.

Per variare l’inclinazione dello schienale 20 e della pedana 40 rispetto alle basi 70, l’attrezzo 10 comprende due sostegni 60, uno per lo schienale 20 e uno per la pedana 40. Ogni sostegno 60 è formato da due aste parallele 64 che terminano in basso con una barra 62 sporgente lateralmente. Le due aste 64 di ciascun sostegno 60 ad un’estremità sono incernierate allo schienale 20 e alla pedana 40 rispettivamente attorno ad un asse X4, X3 in uso orizzontale, mentre alla estremità inferiore opposta comprendono la barra 62. Gli assi X4, X3 sono paralleli assi X1, X2. La barra 62 sporge lateralmente dalle aste 64 per impegnarsi in uno dei denti 78 che compongono una cremagliera lineare 76 realizzata in negativo sulla superficie interna dei segmenti 72. La cremagliera 76 è realizzata fresando la superficie interna dei segmenti 72 per asportare una cavità 82 con la forma di una cremagliera con dentatura rivolta verso il basso in fig.2 e 3.

Pertanto la barra 62 non può mai uscire da tale cavità, e può solo attestarsi su uno dei denti 78. In particolare, quando la barra 62 sta sopra l’ultimo dei denti 78, quello più distante dall’elemento 50, l’asta 64 relativa è diventata orizzontale come pure lo schienale 20 (o la pedana 40) da essa supportato. Poiché le aste 64 hanno distanza relativa minore di quella tra i segmenti 72, le aste 64 possono distendersi e appiattirsi tra i segmenti 72 finché le aste 64 sono complanari ai segmenti 72. Allo stesso tempo anche lo schienale 20 e la pedana 40 si sono appiattiti sui segmenti 72, sicché la attrezzo è richiudibile ruotando attorno gli assi X1, X2 i due pacchetti costituiti, da una parte, dallo schienale 20 e i relativi segmenti 72 e aste 64, e, dall’altra, dalla pedana 40 e i relativi segmenti 72 e aste 64. Questa configurazione è mostrata in fig.6.

Si noti che la distanza tra gli assi X1, X2 consente di richiudere a libro i suddetti pacchetti con due differenti versi di opposta rotazione: in un caso si fanno toccare i quattro segmenti 72, nell’altro caso si fanno toccare lo schienale 20 e la pedana 40. Si noti inoltre che nel primo caso il segmento ortogonale 54 funge da comoda maniglia per sollevare e richiudere automaticamente la attrezzo 10.

Fig.1 mostra come esempio un’altra configurazione dell’attrezzo 10, ove le basi 70 sono complanari e appoggiate a terra, mentre lo schienale 20 e la pedana 40 sono inclinati a V rispetto alle basi 70. L’utente si colloca tra lo schienale 20 e la pedana 40 e il suo corpo si adagia sulla V.

Fig. 5 mostra come esempio ancora una diversa configurazione dell’attrezzo 10, ove le basi 70 non sono complanari ma inclinate rispetto a terra per formare una V. Le punte delle basi 70 sostengono rispetto a terra il resto dell’attrezzo. Lo schienale 20 e la pedana 40 possono essere inclinati rispetto alle basi 70 con vari angoli, diventando così orizzontali, come in fig. 5, o formare un angolo ottuso che ha come vertice l’elemento 52. Al limite, in fig.6 lo schienale 20 e la pedana 40 possono essere resi complanari alle basi 70, e si sostiene l’attrezzo 10 ponendo un rialzo esterno (ad es. uno sgabello) sotto l’elemento 52.

Nella cavità 82, sul lato opposto ai denti 78 è presente una opzionale calamita 80. La sua funzione è attirare il segmento 62 e tenerlo lontano dai denti 78 durante le manovre di posizionamento dello schienale 20 o della pedana 40. Il vantaggio è che l’utente non deve sbilanciarsi o affaticarsi lavorando con un piede o una mano per disimpegnare il segmento 62 dai denti 78.

Preferibilmente lo schienale 20 e/o la pedana 40 comprendono aperture passanti 22, 42, ad es. sotto forma di fori passanti, ad es. circolari. Preferibilmente le aperture passanti 22, 42 sono disposte secondo uno schema geometrico e/o ripetuto, e coinvolgono quasi tutta la superficie piatta dello schienale 20 e/o della pedana 40.

In alternativa o combinazione, delle aperture passanti 22, 42, ad es. sotto forma di fori passanti, ad es. circolari, sono ricavate su una nervatura longitudinale 48 che percorre in rilievo la lunghezza dello schienale 20 e/o della pedana 40 (fig. 5). La nervatura longitudinale 48 è opzionale, ma vantaggiosa per l’incernieramento dei sostegni 60.

Opzionali maniglie di trasporto 24, 44 sono realizzabili anche nello schienale 20 e/o nella pedana 40, tramite ad es. delle fessure passanti ricavate alle estremità dello schienale 20 e/o nella pedana 40. Ad es. uno dei fori 22 o 42, in particolare quello più vicino all’estremità libera e opposta all’asse X1, X2, può essere realizzato di dimensioni maggiori e svolgere funzione di maniglia.

Come vantaggiosa opzione, uno o ciascuno dei due sostegni 60 può comprendere dei fori o sedi superficiali, utili per l'accoglimento di accessori.

Come vantaggiosa opzione, una o ciascuna delle due basi 70 può comprendere dei fori o sedi superficiali, utili per l'accoglimento di accessori.

Il primo vantaggio delle aperture passanti 22, 42 è alleggerire la struttura dell’attrezzo 10. Un secondo peculiare vantaggio è fungere da mezzi di attacco o incastro per un accessorio da applicare sullo schienale 20 e/o sulla pedana 40, come ad es. mostrato in fig.4. Qui si vede un cuscino 98 avente alla base due teste sporgenti 96 corrispondenti alle dimensioni dei fori 22, 42. Basta inserire le due teste sporgenti 96 in due fori 22, 42 per fissare il cuscino 98 sullo schienale 20 e/o sulla pedana 40. La gamma di accessori applicabili è vasta, come ad es. imbottiture con spessori differenziati, spessori rigidi o imbottiti preferibilmente convessi, pedane per l’appoggio degli arti, o sfere con funzione massaggiante preferibilmente di legno o gomma.

L’accessorio è in generale applicabile

- tramite uno o più elementi maschio da inserire nelle aperture passanti 22, 42, che fungono da elementi femmina; e/o

- tramite funi legate o fissate dentro le aperture passanti 22, 42.

Si noti che anche una fune o un elastico legato o fissato dentro le aperture passanti 22, 42 conferisce alla attrezzo 10 una ulteriore funzionalità come attrezzo da esercizio fisico.

Per gli accessori, in luogo delle aperture passanti 22, 42 si possono usare, con lo stesso scopo e funzione, anche degli incavi ciechi.

Si noti che l’attrezzo è molto utile per la meditazione, e la sua struttura in legno è molto comoda e salutare.

L’elemento di collegamento 50 e/o le due basi 70 di appoggio a terra e/o i due sostegni 60 sono preferibilmente fatti in legno.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Panca o attrezzo (10) per il rilassamento o l’esercizio fisico, comprendente: uno schienale (20) che definisce una superficie piatta di appoggio per il dorso dell'utente, una pedana (40) che definisce una superficie piatta di appoggio per le gambe dell'utente, una base di appoggio a terra (70), cui lo schienale (20) e la pedana (40) sono incernierati e rispetto a cui sono inclinabili in modo variabile, ove lo schienale (20) e/o la pedana (40) comprendono sulla propria superficie di appoggio mezzi o elementi di collegamento (22, 42) per ancorare un oggetto o accessorio (99) applicabile a detta superficie.
2. 2. Panca o attrezzo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi o elementi di collegamento (22, 42) sono presenti sul bordo dello schienale (20) e/o della pedana (40).
3. 3. Panca o attrezzo (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi o elementi di collegamento (22, 42) sono presenti sullo schienale (20) e/o della pedana (40) in corrispondenza della superficie opposta a detta superficie piatta di appoggio.
4. 4. Panca o attrezzo (10) secondo la rivendicazione 3, in cui detta superficie opposta comprende una nervatura longitudinale (48) in rilievo dotata dei detti mezzi o elementi di collegamento (22, 42).
5. 5. Panca o attrezzo (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i mezzi o elementi di collegamento consistono in - o comprendono - incavi o rilievi atti a ricevere complementari elementi di ancoraggio presenti in un oggetto o accessorio applicabile a detta superficie.
6. 6. Panca o attrezzo (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i mezzi o elementi di collegamento consistono in - o comprendono - aperture passanti (22, 42).
7. 7. Panca o attrezzo (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la base di appoggio a terra (70) comprende - o è costituita da - due adiacenti basi piatte e separate, ciascuna rispettivamente incernierata allo schienale (20) e alla pedana (40).
8. 8. Panca o attrezzo (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un elemento connettore (50) dotato di due appendici opposte (52) cui lo schienale (10) e la pedana (40) sono indipendentemente incernierati attorno ad un rispettivo e distinto asse di incernieramento (X1, X2), i due assi di incernieramento (X1, X2) essendo paralleli, distanziati e - in uso - orizzontali.
9. 9. Panca o attrezzo (10) secondo la rivendicazione 7 e 8, in cui le due dette basi piatte (72) sono indipendentemente incernierate alle dette appendici attorno, rispettivamente, a uno dei due detti assi paralleli e distanziati (X1, X2).
10. 10. Panca o attrezzo (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui lo schienale (20) e/o la pedana (40) sono inclinabili in modo variabile rispetto alla rispettiva base piatta tramite un elemento rigido di supporto (60) collocabile tra la rispettiva base piatta e lo schienale o la pedana, una o ciascuna delle basi piatte comprendendo una cremagliera (76) su cui è impegnabile un’estremità dell’elemento rigido