IT201800002177A1 - Cluster di ioni d’argento ag+ - Google Patents

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Bruno Cantarelli
Svetlana Cantarelli
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Cnt Lab S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01NPRESERVATION OF BODIES OF HUMANS OR ANIMALS OR PLANTS OR PARTS THEREOF; BIOCIDES, e.g. AS DISINFECTANTS, AS PESTICIDES OR AS HERBICIDES; PEST REPELLANTS OR ATTRACTANTS; PLANT GROWTH REGULATORS
    • A01N59/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators containing elements or inorganic compounds
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    • A01N25/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests
    • A01N25/02Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests containing liquids as carriers, diluents or solvents
    • A01N25/04Dispersions, emulsions, suspoemulsions, suspension concentrates or gels

Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“CLUSTER DI IONI D’ARGENTO AG<+>”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda cluster di ioni d’argento (Ag<+>) stabili alla luce ed a temperatura ambiente, solubili in acqua, aventi proprietà antibatteriche ed antimicotiche. Inoltre, l'invenzione si riferisce alla preparazione di una struttura supramolecolare costituita da cluster di ioni d’argento legati tra loro con ponti di glicole propilenico. L'invenzione riguarda inoltre l'uso di tali cluster come agenti antimicrobici per la produzione di formulati per il trattamento o la prevenzione di infezioni batteriche e fungine.
TECNICA PREESISTENTE
Nell’arte sono noti biocidi e antibiotici sia di origine naturale che di sintesi completa o parziale. Questi hanno però spettri di azione limitata ed il loro continuo utilizzo in campo medico ha creato ceppi di batteri resistenti, riducendone l’efficacia.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di trovare un’alternativa efficace e preferibile in diverse situazioni ai biocidi ed agli antibiotici noti nell’arte per il trattamento o la prevenzione di infezioni batteriche e fungine, in campo farmaceutico, veterinario, agricolo, cosmetico, industriale e di rivestimento (“coating”) in generale.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
In un primo aspetto, la presente invenzione si riferisce a cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 1.
La presente invenzione scaturisce infatti dalla considerazione generale secondo la quale il problema tecnico sopra evidenziato può essere risolto in modo efficace ed affidabile mediante cluster di ioni d’argento Ag<+ >solubili in acqua, legati tra loro da interazioni deboli (per interazioni deboli si intende, in particolare interazioni con energia simile a quella dei legami idrogeno o di coordinazione di sfera esterna) con i gruppi ossidrilici di glicole propilenico e/o di altri polimeri con gruppi polari che funzionano da ponte tra i due o più atomi d’argento, in cui detti cluster comprendono inoltre perossido di idrogeno.
In questo modo, i cluster di ioni argento Ag<+ >sono stabili alla luce ed a temperatura ambiente, sono solubili in acqua, e creano legami deboli con i gruppi ossidrilici sopra indicati formando strutture polimeriche complesse. I cluster di ioni argento Ag<+>, legati ai polimeri, presentano una forte attività antimicrobica contro tutti i batteri, Gram-positivi e Gram-negativi, evitando ogni tipo di farmacoresistenza. La differenza con gli antibiotici sta nella farmacoresistenza e nella invasività di questi ultimi.
Inoltre, la presenza di perossido di idrogeno permette di stabilizzare i cluster di ioni argento Ag<+ >nello stato di ossidazione 1 e di allungarne la durata della conservazione a scaffale.
Pertanto, il loro utilizzo rappresenta una soluzione di capacità antibatterica (come, ad esempio, riferita ma non limitata a batteri del tipo Enterococcus faecalis, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli, ecc.) e di capacità antifungina (come, ad esempio, riferita ad una vasta gamma di funghi, compresi, ma non limitati a, Candida albicans) esenti da possibili tossicità nell’uso del metallo, a differenza delle particelle di argento metallico Ag<0>.
Infatti, l’uso topico di detti cluster di ioni argento Ag<+ >direttamente sulla superficie infetta, sfruttando la bassa capacità di migrazione degli ioni argento nei tessuti e la bassa tossicità al derma, porta benefici anche in caso di altre malattie infiammatorie causate da infezioni batteriche. Viene infatti eliminata la causa dell’infezione, ovvero la presenza e formazione di colonie batteriche sulla cute e sui tessuti interni (naso, orecchie, gola, ano, vagina, ecc.), utilizzando un veicolo apposito, come ad esempio crema, gel, unguento, aerosol, miscela di liquidi. Ad esempio, in caso di candidosi, lo sviluppo di prodotti a base di cluster di ioni argento Ag<+ >contro la candida è una condizione che è stata trattata con sviluppi molto positivi.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, il termine "cluster di ioni argento Ag<+>" indica un insieme di ioni Ag<+ >legati sostanzialmente con matrice polimerica e molecole con più di un gruppo ossidrilico in grado di fare da ponte tra due ioni di Ag<+>.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, il termine "polimero" indica una macromolecola sintetica che comprende molteplici sub-unità ripetute. Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, il termine "catena polimerica" indica una lunghezza di polimero comprendente più sottogruppi collegati tra loro in forma di catena.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti polimeri con gruppi polari sono scelti dal gruppo che comprende polivinilpirrolidone (PVP), poliacrilati, gel di silice, polioli.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti cluster di ioni d’argento Ag<+ >comprendono inoltre alcol isopropilico, alcol etilico, acido citrico, acido ialuronico, iodio e/o altri alcoli.
In questo modo vengono stabilizzati detti cluster di ioni d’argento Ag<+ >e vengono anche migliorate le proprietà antibatteriche, antimicotiche, curative.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti cluster di ioni d’argento Ag<+ >sono costituiti da varie combinazioni e concentrazioni di glicole propilenico, di alcoli e di detti polimeri con gruppi polari scelti dal gruppo che comprende polivinilpirrolidone (PVP), poliacrilati, gel di silice.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti ioni Ag<+ >sono legati tra di loro come mostrato nella formula (1):
X-Ag<+>-Y- [-Ag<+ >-Y-Ag<+ >-]n –Y-Ag<+ >-X (1)
dove X è una molecola di alcol isopropilico ed Y è glicole propilenico.
Secondo una forma di realizzazione preferita, gli ioni Ag<+ >sono legati tra di loro come mostrato nella formula (2):
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti cluster di ioni d’argento Ag<+ >hanno dimensioni da circa 10 nanometri fino ad oltre mille nanometri, a seconda delle condizioni di sintesi utilizzate.
È cosi possibile optare per la sintesi di nano-cluster (limite delle nano particelle, inferiore ai 100 nanometri) o di cluster non nano-particellari.
La possibilità di creare cluster di ioni argento Ag<+>, con dimensioni superiori ai 100 nanometri, elimina i problemi dovuti alla possibile tossicità nell’uso del metallo. In farmacopea, l’argento può essere utilizzato sotto forma di argento metallico in sospensione nano-particellare, per aumentarne la superficie attiva e di conseguenza il rapporto efficacia/concentrazione; od in forma ionica, con valenza 1, per massimizzarlo.
In un secondo aspetto, la presente invenzione si riferisce ad un metodo, che verrà chiamato Synthag, di preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 8.
La presente invenzione scaturisce infatti dalla considerazione generale secondo la quale il problema tecnico sopra evidenziato può essere risolto in modo efficace ed affidabile mediante un metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >come descritti sopra con riferimento al primo aspetto della presente invenzione. In particolare, detto metodo comprende le fasi di
a) preparare AgNO3 in soluzione acquosa;
b) preparare glicole propilenico e/o altri polimeri con gruppi polari per formare la catena di cluster di ioni d’argento Ag<+>;
c) aggiungere alcol isopropilico, alcol etilico od altri alcoli per stabilizzare la catena; e
d) aggiungere perossido di idrogeno.
In questo modo, si ottengono cluster di ioni d’argento Ag<+ >solubili in acqua, stabili alla luce ed a temperatura ambiente, legati tra loro da legami con i gruppi ossidrilici di glicole propilenico e/o di altri polimeri con gruppi polari che funzionano da ponte tra i due o più atomi d’argento.
Inoltre, i cluster di ioni d’argento Ag<+ >preparati con tale metodo hanno mostrato un’eccellente azione antibatterica e antimicotica dovuta alla maggior disponibilità di ioni Ag<+>.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la fase a) del metodo della presente invenzione viene realizzata riempiendo un gocciolatore con una soluzione di AgNO3 in acqua bidistillata.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detta fase a) viene effettuata in camera scura.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la fase b) del metodo della presente invenzione viene realizzata riempiendo un reattore con glicole propilenico e/o altri polimeri con gruppi polari rapportati al volume del gocciolatore da 1/5 ad 1/10.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la fase b) del metodo della presente invenzione viene fatta seguire da una fase b’) di riscaldamento del glicole propilenico e/o di altri polimeri con gruppi polari prima di effettuare la fase c).
Secondo una forma di realizzazione preferita, detta fase b’) di riscaldamento viene interrotta al raggiungimento di una temperatura di 75°C (+/- 5%) du rante un’agitazione di 100/200 RPM in funzione del diametro del reattore.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detta fase c) viene eseguita tramite l’aggiunta di alcol isopropilico, alcol etilico od altri alcoli per stabilizzare la catena in una percentuale variabile da 2% al 20%.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la fase c) del metodo della presente invenzione viene fatta seguire da una fase c’) di riscaldamento ad una temperatura di 70°C (+/- 5%) prima di dare inizio ad una fase di gocciolament o c”).
Secondo una forma di realizzazione preferita, al termine della la fase c”) di gocciolamento viene effettuata la fase d) di aggiunta di perossido di idrogeno. Secondo una forma di realizzazione preferita, detto perossido di idrogeno viene aggiunto in percentuale da 0,1% ad 1%.
Secondo una forma di realizzazione preferita, al termine della la fase d) viene eseguita una nuova fase di agitazione, seguita dallo stoccaggio del materiale così ottenuto in un contenitore aperto per 24 ore, al riparo dalle polveri.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il pH delle sospensioni dei cluster di Ag<+ >è compreso tra 2 e 5.
In questo modo viene mantenuta nel tempo la stabilità dei cluster di Ag<+>, per garantire una durata di vita superiore ai 3 anni, anche se esposti alla luce.
Il metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >della presente invenzione non può utilizzare una qualsiasi delle tecnologie note, come ad esempio quelle definite e note con i termini inglesi mechanical/ball milling, chemical etching, thermal/laser ablation, sputtering, chemical/electrochemical precipitation, vapour deposition, atomic/molecular condensation, sol-gel process, spray pyrolysis, laser pyrolysis, aerosol pyrolysis, e simili. Infatti, con i suddetti metodi, a seconda della tecnologia usata, è possibile ottenere nano-particelle di argento (dette anche AgNPs) con caratteristiche tecniche diverse l’una dall’altra e diverse dai cluster ottenuti nella presente invenzione.
Il prodotto ottenuto con il metodo di preparazione nella presente invenzione, a differenza dei metodi sopra elencati, non è fotosensibile. Inoltre, è stata migliorata la qualità dei prodotti antimicrobici da porre sul mercato. La miglioria riguarda la capacità del materiale ad essere funzionale in moltissime formulazioni per la farmacia, per la veterinaria, nel settore agricolo, nel settore cosmetico, industriale e di rivestimento (“coating”) in generale.
Secondo una forma di realizzazione preferita, nel metodo della presente invenzione le concentrazioni degli ioni argento Ag<+ >durante la preparazione possono variare da 1.000 ppm a 90.000 ppm.
In questo modo è possibile ottenere diversi gradi di concentrazione di ioni argento Ag<+ >per far sì che il prodotto ottenuto possa essere usato in vari settori industriali.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la concentrazione di ioni argento Ag<+ >varia da circa 1.000 ppm a circa 3.000 ppm.
In questo modo, i cluster di ioni d’argento Ag<+ >ottenuti con tali bassi livelli di concentrazione (1.000/3.000 ppm di Ag<+>) trovano uso nel settore della farmaceutica e veterinaria.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita, la concentrazione di ioni argento Ag<+ >varia da circa 5.000 ppm a circa 90.000 ppm.
In questo modo, i cluster di ioni d’argento Ag<+ >ottenuti con tali alti livelli di concentrazione (5.000/90.000 ppm di Ag<+>) trovano uso nel settore dell’agricoltura e per rivestimenti antimicrobici.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la grandezza dei cluster di Ag<+ >è determinata dalla velocità di gocciolamento e/o dalla concentrazione di AgNO3 nel gocciolatore.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la grandezza dei cluster di Ag<+ >è variabile tra 100nm e 1500nm, come determinata attraverso lo strumento ottico Malvern.
In questo modo, il metodo di preparazione determina le diverse grandezze e quindi il grado di attività antimicrobica dei cluster di ioni argento Ag<+>: maggiore è il cluster Ag<+>, maggiore è la durata di attività antimicrobica. Viceversa, un cluster Ag<+ >di piccole dimensioni mostra una forte attività iniziale per poi ridursi in breve tempo.
Con questa evidenza è possibile utilizzare differenti metodi di realizzazione della presente invenzione per ottenere prodotti con caratteristiche antimicrobiche differenti a seconda della loro destinazione.
In un terzo aspetto, la presente invenzione si riferisce all’uso di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 10.
Infatti, i cluster di ioni d’argento Ag<+ >come descritti sopra con riferimento al primo aspetto della presente invenzione trovano uso per lo sviluppo di formulati per il trattamento di prevenzione e/o cura di infezioni microbiche, batteriche e/o micotiche.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’uso di cluster di ioni d’argento come sopra descritti aventi hanno una concentrazione da 1.000 a 3.000 ppm Ag<+ >è particolarmente indicato nel settore della farmaceutica e della veterinaria.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’uso di cluster di ioni d’argento come sopra descritti aventi una concentrazione da 5.000 a 90.000 ppm Ag<+ >è particolarmente indicato nel settore dell’agricoltura, dell’industria e per rivestimenti antimicrobici
La presente invenzione viene illustrata qui di seguito in maggior dettaglio mediante descrizione di forme di realizzazione esemplificative e non limitative.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Sono stati sintetizzati vari tipi di cluster con ioni di argento Ag<+>, usando glicole propilenico, alcol isopropilico, PVP e silica gel in diverse combinazioni e concentrazioni.
Le sintesi realizzate hanno diverse concentrazioni di Ag<+ >per rispondere meglio alle diverse esigenze dei settori di utilizzo: farmaceutici, veterinari, prodotti industriali, ecc.
Esempi
Esempio 1.
Preparazione di 10 Kg di cluster Ag<+ >e glicole propilenico.
In un reattore da 10L standard modificato (ingegnerizzato da Clusternanotech Ltd, Londra, UK) vennero inseriti nitrato d'argento (920 gr), glicole propilenico (7800 gr), alcool isopropilico (300 gr), perossido di idrogeno (200 gr), acqua bidistillata (780 gr) nel modo seguente.
In camera scura venne eseguita la miscelazione di 920 gr di AgN03 in 780 gr di acqua bi distillata; vennero poi aggiunti 200 gr di glicole propilenico.
Successivamente, vennero introdotti 7600 gr di glicole propilenico nel reattore con aggiunta di 100 gr di perossido di idrogeno. La miscela venne portata a temperatura di 70°C per aggiungere 300 gr di alcol isopropilico.
Raggiunta la temperatura di 76°C (+/- 3%), venne inizia to il gocciolamento con velocità di caduta di 400ml/h con 140RPM di velocità all’interno del reattore. Al termine del gocciolamento vennero aggiunti i restanti 200 gr di perossido di idrogeno. Si lasciò raffreddare prima di imbottigliare.
Esempio 2.
Preparazione di 2 Kg di cluster Ag<+>, glicole propilenico ed alcol isopropilico.
In modo analogo all’Esempio 1, in camera scura venne eseguita la miscelazione di 125 gr di AgN03 in 200 gr di acqua bi distillata; vennero poi aggiunti 160 gr di glicole propilenico.
Successivamente, vennero introdotti 160 gr di glicole propilenico nel reattore con aggiunta di 20 gr di perossido di idrogeno. La miscela venne portata a temperatura di 70°C per aggiungere 1.800 gr di alcol isopropilico.
Raggiunta la temperatura di 76°C (+/- 3%), venne inizia to il gocciolamento con velocità di caduta di 300ml/h con 210RPM di velocità all’interno del reattore. Al termine del gocciolamento vennero aggiunti altri 30 gr di perossido di idrogeno. Si lasciò raffreddare prima di imbottigliare.
Esempio 3.
Preparazione di 2 Kg di cluster Ag<+>, glicole propilenico, alcol isopropilico e PVP. Fu preparata una prima miscela di 200 gr di PVP in 400 gr di acqua bidistillata. Una seconda miscela conteneva AgN03 con 260 gr di acqua bidistillata.
Nel reattore, in camera scura, vennero introdotti 1640 gr di acqua bidistillata con aggiunta di 10 gr di glicole propilenico e 50 gr perossido di idrogeno. Si portò a temperatura di 70°C per poi aggiungere 35 gr di alcol isopropilico.
Raggiunta la temperatura di 76°C (+/- 3%), venne inizia to il gocciolamento con velocità di caduta di 300ml/h con 210RPM di velocità all’interno del reattore. Al termine del gocciolamento vennero aggiunti altri 50gr di perossido di idrogeno. Si lasciò raffreddare prima di imbottigliare.
Esempio 4.
Preparazione di 10 Kg di cluster Ag<+ >e gel di silice.
Fu preparata una prima miscela (A) di AgN03 con 780 gr di acqua bidistillata.
Una seconda miscela (B) conteneva 7.800 gr di glicole propilenico e 100 gr di perossido di idrogeno. Si portò a temperatura di 70°C per poi aggiungere 300 gr di alcol isopropilico.
Raggiunta la temperatura di 76°C (+/- 3%) venne inizia to il gocciolamento con velocità di caduta 300ml/h con 210RPM di velocità all’interno del reattore. Al termine del gocciolamento furono aggiunti altri 100 gr di perossido di idrogeno. Si lasciò raffreddare la soluzione (A) prima di nebulizzare nel miscelatore.
Successivamente, venne riempito il miscelatore con 10 kg di diossido di silice micro (3/30 µm).10 litri di soluzione A vennero diluiti in 30 litri di acqua bidistillata (soluzione B).
All’interno del miscelatore sottovuoto furono introdotti 40 litri della soluzione B, mediante un ugello nebulizzatore, con velocità 200/500RPM e nebulizzazione nelle 3 ore di lavoro. Il prodotto si presentò sotto forma di gel.
Analisi chimico-fisiche
I cluster di ioni argento furono caratterizzati con indagini chimico-fisiche per determinarne la concentrazione di Ag, la stabilità, la dimensione e la loro distribuzione.
La concentrazione di Ag<+ >venne eseguita tramite la tecnica denominata ICP-AES (“Inductively Coupled Plasma - Atomic emission Spectroscopy”). Da due analisi risultarono i valori di concentrazione di Ag<+ >di 8.600 ppm e di 4.400 ppm.
Zeta Test: venne misurato il potenziale zeta del campione di cluster stabilizzato con glicole propilenico ottenuto come descritto nell'Esempio 1. La mobilità elettroforetica di alcuni campioni stabilizzati con perossido di idrogeno venne misurata a 25 °C sul dispositivo Malvern Zetasizer (della Malvern Instruments, Malvern, Regno Unito) utilizzando la tecnologia M3-PALS. Il potenziale zeta del campione venne calcolato mediante l'equazione di Smoluchowski usando il software Zetasizer (Malvern Instruments) e viene riportato nella tabella seguente.
Campioni di cluster di ioni di argento furono analizzati con strumentazione Malvern Dynamic Light Scattering (DLS) determinandone le dimensioni e la distribuzione. Queste variavano da alcune decine di nm ad oltre 1.000nm a seconda delle condizioni di reazione (concentrazione dei reagenti, temperatura, presenza di alcoli, e/o polimeri o altre molecole).
Un campione statistico della dimensione delle particelle fu ottenuto mediante analisi Malvern, così come per il grado di popolazione che vide un picco attorno ai 750 nm. Il fatto che la maggioranza dei cluster di Ag<+ >sia superiore a 100 nm di lunghezza indica un rischio ridotto di tossicità nei mammiferi.
Le sospensione in glicole propilenico ottenute negli Esempi 1-4 risultarono limpide, caratteristiche dei cluster di Ag<+ >di piccole dimensioni dispersi ad alta concentrazione. A seconda delle condizioni sintetiche utilizzate, la concentrazione finale di argento delle sospensioni era tra 3.000 e 90.000 ppm. Ciò consente un’efficace flessibilità riguardo al volume ed alla concentrazione della sospensione di cluster di Ag<+ >che possono essere immessi in un prodotto antimicrobico.
Attività biocida
Per testare l’attività e la disponibilità biologica degli ioni di argento presenti nella struttura dei cluster, furono eseguite varie prove in vitro del cluster di Ag<+ >descritto nell’Esempio 1 su diversi ceppi di batteri, S. Aureus, E.Coli, E. Faecalis (vedere tabella 1) e muffe Fusarium Oxysporum (vedere tabella 2). Come risulta dai dati riportati nelle tabelle 1 e 2 seguenti, la presenza di cluster di ioni argento Ag<+ >permise di ottenere sostanzialmente il 100% della riduzione dell’attività batterica e della presenza di muffe.
Tabella 1 – riduzione di batteri in cluster di Ag<+ >e di glicole propilenico
Tabella 2 – riduzione di muffe in cluster di Ag<+ >e di glicole propilenico
Furono anche condotte prove con soluzioni diluite a diverse concentrazioni di ioni argento, misurando l’abbattimento della carica microbica in tempi diversi. La tabella 3 seguente mostra che già dopo 2 ore di trattamento con cluster di ioni argento Ag<+ >si ottennero risultati efficaci.
Tabella 3 – efficacia nel tempo
6 ore efficace efficace
9 ore efficace efficace
24 ore efficace efficace Furono eseguiti test antibatterici con cluster di ioni d’argento Ag<+ >contenenti diverse molecole.
Nella Tabella 4 sono riportati i risultati del test relativi a due tipi di campioni di Ag+ contenenti silica gel alle concentrazioni di 5ppm e di 10ppm. Come si può notare, già dopo un’ora di trattamento si riscontrò una riduzione microbica di oltre 90%, che raggiunse il 100% dopo otto ore.
Tabella 4 - riduzione di batteri in cluster di Ag<+ >e silica
Nella Tabella 5 sono riportati i risultati del test relativi ad un campione di Ag+ contenente iodio in glicole e acido citrico su ceppi di batteri di Staphyilococcus Aureus, Escherichia Coli, Enterococcus Fecalis, Candida Albicans e Lactobacillus Sakei. I risultati mostrano una forte attività antibatterica.
Tabella 5 - riduzione di batteri in cluster di Ag<+ >(100ppm) con iodio in glicole (su campione MC QR).
Da tali tabelle si evince il fatto che l’invenzione fornisce l’opportunità di produrre prodotti per trattare e/o prevenire infezioni microbiche/fungine fornendo un’ottima soluzione alternativa od a complemento con gli antibiotici.
La presente invenzione è stata qui descritta con riferimento a sue forme di realizzazione preferite, ma si comprenderà che potranno essere apportate modifiche equivalenti senza uscire dall'ambito della tutela accordata ad essa. Di conseguenza, l’ambito di protezione della presente invenzione non deve essere limitato alle forme di realizzazione descritte solo a scopo esemplificativo, ma deve essere considerato in base alle rivendicazioni qui allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >solubili in acqua e legati tra loro da interazioni con i gruppi ossidrilici di glicole propilenico e/o di altri polimeri con gruppi polari che funzionano da ponte tra due o più atomi d’argento, in cui detti cluster comprendono inoltre perossido di idrogeno.
  2. 2. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 1, in cui detti polimeri con gruppi polari sono scelti dal gruppo che comprende polivinilpirrolidone (PVP), poliacrilati, gel di silice, polioli.
  3. 3. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 1 o 2, che comprendono inoltre alcol isopropilico, alcol etilico, acido citrico, acido ialuronico, iodio e/o altri alcoli.
  4. 4. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i cluster di ioni d’argento Ag<+ >sono costituiti da varie combinazioni e concentrazioni di glicole propilenico, di alcoli e di detti polimeri con gruppi polari scelti dal gruppo che comprende polivinilpirrolidone (PVP), poliacrilati, gel di silice e polioli.
  5. 5. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli ioni Ag<+ >sono legati tra di loro come mostrato nella formula (1): X-Ag<+>-Y- [-Ag<+ >-Y-Ag<+ >-]n –Y-Ag<+ >-X (1) dove X è una molecola di alcol isopropilico ed Y è glicole propilenico.
  6. 6. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 5, in cui gli ioni Ag<+ >sono legati tra di loro come mostrato nella formula (2):
  7. 7. Cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti aventi dimensioni da alcune decine di nanometri ad oltre mille nanometri.
  8. 8. Metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >come indicati in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, il metodo comprendendo le fasi di: a. preparare AgNO3 in soluzione acquosa; b. preparare glicole propilenico e/o altri polimeri con gruppi polari per formare la catena di cluster di ioni d’argento Ag+; c. aggiungere alcol isopropilico, alcol etilico od altri alcoli per stabilizzare la catena; d. aggiungere perossido di idrogeno.
  9. 9. Metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 8, in cui la fase b) viene fatta seguire da una fase di: b’) riscaldare il glicole propilenico e/o gli altri polimeri con gruppi polari prima di effettuare la fase c), in cui la detta fase b’) di riscaldamento viene interrotta al raggiungimento di una temperatura di 75°C (+/- 5%) durante un’agitazione di 100/200 RPM in funzione del diametro del reattore.
  10. 10. Metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 8, in cui la detta fase c) viene fatta seguire da una fase c’) di riscaldamento ad una temperatura di 70°C (+/- 5%) prima di dare inizio ad u na fase c”) di gocciolamento.
  11. 11. Metodo per la preparazione di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo la rivendicazione 8, in cui le concentrazioni durante la sintesi dei cluster possono variare da 1.000 ppm a 90.000 ppm.
  12. 12. Uso di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 per lo sviluppo di formulati per il trattamento di prevenzione e/o cura di infezioni microbiche, batteriche e/o micotiche.
  13. 13. Uso di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 nel settore della farmaceutica, della cosmetica e della veterinaria, in cui detti cluster di Ag<+ >hanno una concentrazione da 1.000 a 3.000 ppm.
  14. 14. Uso di cluster di ioni d’argento Ag<+ >secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 nel settore dell’agricoltura, dell’industria e per rivestimenti antimicrobici, in cui detti cluster di Ag<+ >hanno una concentrazione da 5.000 a 90.000 ppm.
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