IT201800002124A1 - Dispositivo pulitore e relativo metodo - Google Patents

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cleaning
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Giorgio Manfredini
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Corob Spa
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    • B01F33/84Mixing plants with mixing receptacles receiving material dispensed from several component receptacles, e.g. paint tins

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO PULITORE E RELATIVO METODO "
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo pulitore, e ad un relativo metodo, per pulire uno o più elementi di erogazione di prodotti fluidi coloranti. Il trovato concerne altresì una macchina per erogare prodotti fluidi coloranti che comprende il suddetto dispositivo pulitore.
STATO DELLA TECNICA
Le macchine erogatrici di coloranti note nella tecnica comprendono almeno una testa di erogazione formata da una pluralità di ugelli, ciascuno configurato per erogare un rispettivo colorante.
Con il termine colorante, qui e per tutta la descrizione e le rivendicazioni, si intende riferirsi ad un qualsiasi prodotto fluido o semifluido quale una vernice, un inchiostro, un colore di base, o pigmentato, una pasta, ed ogni altro prodotto analogo od assimilabile a quelli sopra indicati.
Nelle teste di erogazione note, ogni ugello comprende normalmente un condotto di passaggio del colorante che sfocia in un foro di uscita, e una valvola di chiusura configurata per chiudere selettivamente il foro di uscita in modo da alternativamente consentire o impedire il passaggio del colorante.
Tipici inconvenienti delle macchine erogatrici di colorante note nella tecnica sono legati al fatto che gli ugelli possono ostruirsi oppure sporcarsi tra un ciclo di erogazione e l’altro.
Al termine di un ciclo di erogazione, può infatti accadere che il colorante si secchi, ostruendo parzialmente o completamente il foro di uscita.
L’ostruzione parziale del foro di uscita può far sì che, alla successiva erogazione, la vena fluida del colorante venga deviata rispetto alla traiettoria prevista da accumuli di residui di colorante delle erogazioni precedenti.
A lungo andare, può verificarsi anche una ostruzione completa del foro di uscita, che provoca sia la mancata erogazione del colorante erogato dall’ugello ostruito, sia il possibile danneggiamento di componenti o parti della testa di erogazione, che devono quindi essere sostituite precocemente, con conseguenti costi di manutenzione e di fermo macchina.
Inoltre, un altro inconveniente che può verificarsi al termine di ogni ciclo di erogazione è che una certa quantità del colorante appena erogato si può depositare intorno al foro di uscita del colorante, sporcando così le estremità degli ugelli.
Questo è particolarmente svantaggioso quando l’ugello deve erogare un colorante diverso tra un ciclo di erogazione e l’altro, perché il colorante erogato nel ciclo di erogazione successivo è contaminato dal colorante erogato in precedenza che si è depositato intorno al foro di uscita, cosicché il risultato cromatico ottenuto nel ciclo di erogazione successivo è diverso da quello previsto.
Allo scopo di prevenire questi inconvenienti, sono state sviluppate macchine erogatrici di coloranti provviste di sistemi di condizionamento e pulizia delle teste di erogazione.
Un esempio di questo tipo di macchine erogatrici è descritto dalla domanda di brevetto intemazionale WO 2003/082728, della stessa richiedente.
Questo documento descrive una macchina erogatrice provvista di un sistema di condizionamento e pulizia che comprende una camera chiusa che è mobile lungo apposite guide per essere portata in una posizione operativa tale da racchiudere la testa di erogazione tra un ciclo di erogazione e il successivo. La camera chiusa è una camera pressurizzabile entro cui viene immesso un fluido pulente in pressione.
Uno svantaggio di questa soluzione nota nella tecnica è che la camera chiusa mobile su guide e il circuito per la circolazione del fluido pulente in pressione rendono molto più complessa, e costosa, la macchina.
Un altro svantaggio di questa soluzione nota nella tecnica è che ciascun ciclo di pulizia richiede tempi elevati, il che pone dei limiti alla produttività della macchina erogatrice di coloranti.
Lo stato della tecnica comprende anche altre soluzioni, come ad esempio quella descritta nel brevetto US-A-5.524.656.
Questo documento descrive un dispositivo per la pulizia di teste di erogazione coloranti provvisto di una pluralità di fori configurati per essere attraversati da un fluido pulente. Il dispositivo è mobile in modo da essere portato in prossimità della testa erogatrice.
Uno svantaggio di questa soluzione tecnica è che essa non consente di ottenere una pulizia efficace degli ugelli di erogazione.
Un altro svantaggio della soluzione descritta da questo documento è che la pulizia è tanto più accurata quanto maggiore il tempo del ciclo di lavaggio durante il quale il suddetto dispositivo coopera con la testa erogatrice per pulirne gli ugelli. E’ evidente che questo rende questo sistema non adatto ad essere integrato in macchine erogatrici destinate ad un utilizzo industriale perché ne limita significativamente la produttività.
Uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un dispositivo pulitore, e un relativo metodo, per pulire uno o più elementi erogatori di prodotti fluidi coloranti in grado di pulire efficacemente gli ugelli di erogazione.
Un altro scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un dispositivo pulitore, e un relativo metodo, per pulire uno o più elementi erogatori di prodotti fluidi coloranti che consenta di rimuovere il prodotto colorante essiccato che ostruisce, parzialmente o completamente, il foro di uscita del prodotto fluido dal rispettivo ugello.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un dispositivo per la pulizia di uno o più elementi erogatori di prodotti fluidi coloranti che sia costruttivamente semplice, ed economico.
Un altro scopo ancora del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo per pulire uno o più elementi erogatori di prodotti fluidi coloranti che sia affidabile e facile da implementare.
Un altro scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile una macchina erogatrice di prodotto fluido colorante comprendente il suddetto dispositivo pulitore.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile una macchina erogatrice in cui i cicli di pulizia abbiano una durata più ridotta rispetto ai cicli di pulizia delle soluzioni note nella tecnica, cosicché i cicli di pulizia non riducano in maniera significativa la produttività della macchina stessa.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, secondo il trovato, è reso disponibile un dispositivo pulitore comprendente un recipiente di lavaggio configurato per ricevere un fluido di lavaggio, e mezzi di movimentazione configurati per movimentare il recipiente di lavaggio almeno tra una posizione di pulizia, in cui esso è disposto in prossimità degli elementi da pulire in una posizione tale per cui essi siano sostanzialmente immersi nel suddetto fluido di lavaggio, e una posizione di riposo, in cui esso è lontan disposto rispetto agli elementi da pulire in una posizione almeno non interferente con il ciclo operativo di erogazione.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, il dispositivo pulitore comprende mezzi vibranti disposti in prossimità di almeno una delle pareti del recipiente di lavaggio, e mezzi di attivazione dei mezzi vibranti configurati per far vibrare questi ultimi ad elevata frequenza così da generare energia meccanica da trasferire al fluido di lavaggio.
Grazie ai mezzi vibranti ad alta frequenza, nel dispositivo pulitore secondo il trovato il fluido di lavaggio è vantaggiosamente in grado di eseguire cicli di lavaggio aventi un’efficacia che è molto superiore a quella dei cicli di lavaggio effettuati con getti di fluido nebulizzato o getti di fluido ad alta pressione, come quelli impiegati nei sistemi noti nella tecnica.
Vantaggiosamente, le vibrazioni dei mezzi vibranti consentono di porre in movimento il fluido di lavaggio contenuto nel recipiente di lavaggio secondo un moto turbolento.
Un altro vantaggio ottenibile grazie ai mezzi vibranti è quello di generare cavitazione. Grazie alla cavitazione, nel fluido di lavaggio da un lato si formano, e dall’altro lato implodono, in maniera rapida e continua moltissime microscopiche bolle cariche di vapore.
Vantaggiosamente, l’azione meccanica delle onde d’urto causate dalle implosioni delle bolle consente di rimuovere la sporcizia o le impurità presenti sugli elementi da pulire.
A titolo di esempio non limitativo, un dispositivo pulitore secondo il presente trovato può essere vantaggiosamente impiegato per pulire le terminazioni di elementi o ugelli di erogazione di prodotto fluido colorante. In una forma di realizzazione, i mezzi vibranti comprendono un trasduttore piezoelettrico configurato per vibrare a frequenze comprese tra 20 e 50 KHz.
Grazie a queste elevatissime frequenze di vibrazione, il dispositivo pulitore è in grado di eseguire una efficace pulizia in tempi estremamente brevi. Ciò riduce la durata dei cicli di lavaggio e di conseguenza riduce le soste o i tempi improduttivi della macchina alla quale il dispositivo pulitore può essere associato.
Un altro vantaggio derivante dall’utilizzo di mezzi vibranti secondo il trovato è quello di essere molto compatti ed economici.
In una forma di realizzazione, il fluido di lavaggio è acqua.
In una forma di realizzazione alternativa, il fluido di lavaggio comprende acqua e uno o più solventi, noti nella tecnica, allo scopo di incrementare l’azione pulente del fluido di lavaggio.
In una forma di realizzazione, i mezzi vibranti sono disposti al di sotto della parete di base del recipiente di lavaggio, in contatto con quest’ultima.
In una forma di realizzazione, i mezzi di movimentazione comprendono un meccanismo camma-punteria che è conformato in maniera tale da spostare detto recipiente di lavaggio secondo un movimento combinato di rotazione e traslazione.
Vantaggiosamente, i mezzi di movimentazione consentono di spostare in maniera rapida e affidabile il recipiente di lavaggio in modo da liberare velocemente la zona sottostante agli elementi che sono stati puliti.
In una forma di realizzazione, i mezzi di movimentazione comprendono un braccio di supporto del recipiente di lavaggio provvisto di mezzi di attacco che consentono al dispositivo pulitore di essere collegato ad una macchina o ad un apparato comprendenti gli elementi da pulire.
In una forma di realizzazione, il dispositivo pulitore comprende un sensore di livello associato ad una parete laterale del recipiente di lavaggio per rilevare il livello raggiunto all’intemo di quest’ultimo dal fluido di lavaggio.
In una forma di realizzazione alternativa, è previsto un sensore di livello che non è compreso nel dispositivo pulitore, ma è invece associato agli elementi da pulire. A titolo di esempio, il sensore di livello può essere disposto tra gli elementi che devono essere puliti poiché anche in questa posizione è in grado di rilevare il livello raggiunto dal fluido di lavaggio quando gli elementi da pulire (e con essi il sensore di livello) vengono immersi in quest’ultimo.
Secondo forme di realizzazione, il recipiente è collegato ad almeno un serbatoio per il fluido di lavaggio.
In una forma realizzativa, il dispositivo pulitore comprende un primo serbatoio di raccolta, configurato per contenere fluido di lavaggio “pulito” che deve essere mandato verso il recipiente, e un secondo serbatoio di raccolta, configurato per ricevere il fluido di lavaggio dal recipiente di lavaggio, una volta ultimato un ciclo di pulizia.
In una variante realizzativa, il dispositivo pulitore comprende un unico serbatoio di raccolta per il fluido di lavaggio, sia per il fluido che viene mandato verso il recipiente di lavaggio, sia per il fluido che ritorna indietro da quest’ultimo dopo il ciclo di lavaggio, insieme ai residui di colorante che sono stati rimossi dagli elementi da pulire. Questa variante consente vantaggiosamente di ridurre il numero di componenti necessari a far funzionare correttamente rimpianto di circolazione del fluido di lavaggio.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, è previsto un metodo di pulizia, comprendente le fasi di:
- prevedere un recipiente di lavaggio configurato per contenere fluido di lavaggio,
- movimentare tramite mezzi di movimentazione il recipiente di lavaggio tra una posizione di riposo e una posizione di pulizia, nelle quali il recipiente di lavaggio è rispettivamente distante o in prossimità dagli/degli elementi da pulire, cosicché questi ultimi siano immersi nel fluido di lavaggio quando il recipiente di lavaggio è nella posizione di pulizia,
- quando il recipiente di lavaggio è nella posizione di pulizia, azionare, tramite mezzi di attivazione, mezzi vibranti disposti in prossimità di almeno una delle pareti del recipiente di lavaggio e idonei a vibrare ad alta frequenza così da generare energia meccanica da trasferire al fluido di lavaggio.
In una forma di realizzazione, la fase di azionare i mezzi vibranti prevede di far vibrare questi ultimi ad una frequenza compresa tra 20 e 50 KHz per un intervallo di tempo compreso tra 15 e 90 secondi.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, è prevista una macchina erogatrice di prodotti fluidi coloranti comprendente una testa erogatrice provvista di una pluralità di elementi o ugelli di erogazione, configurati ciascuno per erogare un diverso prodotto colorante fluido o una miscela di due o più prodotti coloranti fluidi, e comprendente inoltre il suddetto dispositivo pulitore.
Un vantaggio della macchina erogatrice secondo il presente trovato è quello di garantire una efficace pulizia degli elementi o ugelli di erogazione del prodotto colorante fluido grazie al suddetto dispositivo pulitore.
La pulizia degli elementi o ugelli di erogazione consente di rimuovere sporcizia o impurità accumulatesi sulle terminazioni dei suddetti elementi, intorno al foro di uscita del prodotto fluido colorante. Ad esempio, nella macchina erogatrice secondo il presente trovato è possibile rimuovere efficacemente residui di coloranti erogati in cicli di erogazione precedenti che dopo un certo periodo di tempo si sono essiccati sulle terminazioni dei suddetti elementi.
In una forma di realizzazione, la macchina erogatrice comprende idonei mezzi di connessione destinati ad essere collegati ai mezzi di attacco del dispositivo pulitore per collegare quest’ultimo alla macchina erogatrice.
Secondo una forma realizzativa, in corrispondenza della giunzione tra i mezzi di connessione e i mezzi di attacco sono disposti i suddetti mezzi di movimentazione.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica dal basso, schematica, di un dispositivo pulitore per pulire elementi di erogazione di un prodotto fluido colorante secondo il presente trovato, in cui è visibile una porzione di una macchina erogatrice dei suddetti prodotti fluidi coloranti;
- le figg. 2-4 sono viste in elevazione laterale, schematiche e parzialmente sezionate, del dispositivo e della porzione di macchina di fig. 1 , in cui è visibile una sequenza di fasi operative successive;
- la fig. 5 è una vista prospettica, parzialmente esplosa, di un dettaglio ingrandito del dispositivo di fig. 1 ;
- la fig. 6 è una vista prospettica dall’alto del dettaglio ingrandito di fig. 5,
- le figg. 7 e 8 sono viste schematiche di due diverse varianti realizzative di un impianto per far circolare il prodotto fluido colorante nel dispositivo di fig. 1.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Con riferimento alle figure, viene descritto un dispositivo pulitore, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.
Nella particolare forma realizzativa raffigurata, il dispositivo pulitore 10 è associato ad una macchina erogatrice di prodotti coloranti fluidi, di cui sono visibili alcune porzioni nelle figure allegate.
Con riferimento alle figg. 1-4, è visibile un carter di protezione 50, opportunamente sagomato a partire da una lamiera metallica, delimitante inferiormente la macchina erogatrice.
Il carter di protezione 50 comprende almeno un’apertura 51 dalla quale sporge una testa erogatrice 52.
La testa erogatrice 52 comprende una pluralità di elementi erogatori 53, o ugelli, ciascuno provvisto di un foro di uscita 54 destinato ad essere attraversato dal colorante e selettivamente richiudibile tramite un’apposita valvola di chiusura (non raffigurata).
Gli elementi erogatori 53 sono di tipo noto nella tecnica e non verranno qui descritti in maniera dettagliata. A titolo esemplificativo e non limitativo, gli elementi erogatori 53 possono essere del tipo con terminazioni di valvole miniaturizzate, ravvicinate e raccolte in una posizione di centro ugelli, e che si richiudono al termine del ciclo di erogazione.
Si intende comunque che il dispositivo pulitore 10 secondo il trovato può essere associato, con uguale efficacia ed affidabilità, nonché con l’ottenimento di tutti i vantaggi connessi, anche ad altre tipologie di macchine o apparati interagenti con prodotti fluidi e comprendenti elementi che durante l’uso si sporcano e che devono essere puliti periodicamente, ad esempio tra un ciclo di lavoro e l’altro.
Il dispositivo pulitore 10 comprende un recipiente di lavaggio 11, meglio visibile nelle figg. 5 e 6.
Il recipiente di lavaggio 11 definisce un contenitore configurato per essere riempito con fluido di lavaggio 100.
In una forma di realizzazione, il recipiente di lavaggio 11 presenta forma cilindrica e comprende una parete di base 12 e una parete laterale 13.
Resta inteso che la forma può essere anche diversa da quella cilindrica, purché a cooperare con lo specifico gruppo ugelli della macchina di erogazione.
In una forma di realizzazione, il dispositivo pulitore 10 comprende una base di supporto 14 sulla quale appoggia il recipiente di lavaggio 11.
Secondo forme di realizzazione, la base di supporto 14 è cilindrica e presenta sostanzialmente il medesimo diametro del recipiente di lavaggio 11.
In una forma realizzativa preferita, il recipiente di lavaggio 11 è collegato alla base di supporto 14 tramite un collegamento meccanico, ad esempio tramite una o più viti filettate 15.
In forme di realizzazione, tra il recipiente di lavaggio 1 1 e la base di supporto 14 è definita una sede 16, visibile nelle figg. 2-4.
In una forma di realizzazione alternativa, il recipiente di lavaggio 11 e la base di supporto 14 sono integrati in corpo unico. Anche in questa versione, è definita una sede interna, analoga alla sede 16 illustrata nelle figure allegate. Il dispositivo pulitore 10 comprende un trasduttore piezoelettrico 20, ad esempio sagomato come un disco in materiale ceramico.
In una forma di realizzazione, il trasduttore piezoelettrico 20 è ricevuto nella sede 16 ed è disposto al di sotto della parete di base 12, e in contatto con quest’ultima.
In una forma di realizzazione preferita, il trasduttore piezoelettrico 20 è disposto nella sua sede 16 ed è incollato al di sotto della parete di base 12 mediante l’uso di una idonea sostanza adesiva ad elevata resistenza, di tipo noto nella tecnica.
Il trasduttore piezoelettrico 20 è configurato per vibrare ad elevate o elevatissime frequenze, ad esempio a frequenze comprese tra 20 KHz e 50 KHz.
Il dispositivo pulitore 10 comprende inoltre un cavo di alimentazione 21 che è collegato al trasduttore piezoelettrico 20 per attivare e porre in vibrazione quest’ultimo.
In una forma di realizzazione, la base di supporto 14 è provvista di un foro 17 configurato per consentire il passaggio del cavo di alimentazione 21.
Secondo una forma di realizzazione, il dispositivo pulitore 10 comprende un sensore di livello 18 configurato per rilevare il livello raggiunto dal fluido di lavaggio 100 nel recipiente di lavaggio 11. Il sensore di livello 18 può essere di tipo noto nella tecnica, ad esempio del tipo che rileva la conduttività del fluido di lavaggio 100 per misurare il livello dello stesso.
Si noti che il sensore di livello 18 è vincolato alla parete laterale 13, ad una distanza predeterminata dalla parete di base 12.
In una forma di realizzazione alternativa (non raffigurata), il sensore di livello 18 non è fissato alla parete laterale 13, ma è invece associato agli elementi erogatori 53. Ad esempio, il sensore di livello 18 può essere disposto secondo una direzione sostanzialmente verticale, approssimativamente al centro del gruppo di elementi erogatori 53 in una posizione tale da risultare allineato con le terminazioni di questi ultimi.
In forme di realizzazione, il dispositivo pulitore 10 comprende un giunto di collegamento 19 che collega Γ interno del recipiente di lavaggio 11 con un condotto di passaggio (non raffigurato) del fluido di lavaggio 100.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo pulitore 10 comprende inoltre organi di movimentazione per movimentare il recipiente di lavaggio 11 tra una posizione di pulizia C e una posizione di riposo R.
In una forma di realizzazione, gli organi di movimentazione comprendono un meccanismo camma-punteria.
Secondo forme di realizzazione, gli organi di movimentazione comprendono un braccio mobile 22 che supporta il recipiente di lavaggio 11. In particolare, il braccio mobile 22 supporta l’assieme formato dal recipiente di lavaggio I l e dalla base di supporto 14.
In una forma di realizzazione, la base di supporto 14 comprende elementi di accoppiamento 23, ad esempio configurati come alette contrapposte che si proiettano dal fondo della base di supporto 14 così da definire una scanalatura 24 entro la quale può inserirsi un’estremità terminale del braccio mobile 22. In una forma realizzativa, gli organi di movimentazione comprendono un albero 25, che può essere collegato ad una macchina o apparato, come ad esempio alla suddetta macchina erogatrice di prodotti fluidi coloranti. Il braccio mobile 22 è vincolato rigidamente all’albero 25 e supportato a sbalzo da quest’ultimo.
In una forma di realizzazione, l’albero 25 si estende verticalmente in maniera simmetrica attorno ad un proprio asse di sviluppo X, mentre il braccio mobile 22 è collegato all’albero 25 in modo da estendersi orizzontalmente a partire da quest’ultimo. In altre parole, il braccio mobile 22 e l’albero 25 sono disposti ortogonalmente uno rispetto all’altro.
L’albero 25 consente di accoppiare il dispositivo pulitore 10 alla suddetta macchina, ed è configurato per impegnarsi con corrispondenti mezzi di collegamento (non raffigurati) previsti sulla macchina.
In forme di realizzazione, gli organi di movimentazione sono configurati in maniera tale da movimentare il recipiente di lavaggio 11 secondo un movimento di traslazione (indicato dalla freccia F1 in fig. 3) e un movimento di rotazione (indicato dalla freccia F2 in fig. 4). Si noti che i movimenti di traslazione e di rotazione possono essere sequenziali uno rispetto all’alto, oppure contemporanei, oppure può essere prevista una sequenza di moto combinata che preveda entrambi i casi. In questa forma di realizzazione, la rotazione avviene attorno all’asse di sviluppo X e la traslazione avviene lungo questo stesso asse.
Con particolare riferimento alle figg. 7 e 8, sono visibili due varianti realizzative di un impianto 101a, 101b per la circolazione del fluido di lavaggio 100.
Secondo una prima forma di realizzazione (fig. 7), l'impianto 101a comprende un primo serbatoio 102 destinato a ricevere il fluido di lavaggio 100 “pulito” che deve essere mandato al recipiente di lavaggio 11. Al primo serbatoio 102 è associata una prima pompa 103, di tipo noto nella tecnica, che preleva il fluido di lavaggio 100 dal primo serbatoio 102 per mandarlo verso il recipiente di lavaggio 11.
In questa forma realizzativa, rimpianto 101a comprende un secondo serbatoio 104 destinato a ricevere il fluido di lavaggio 100 “usato” che fuoriesce dal recipiente di lavaggio 11. Al secondo serbatoio 104 è associata una seconda pompa 105, di tipo noto nella tecnica, che preleva il fluido di lavaggio 100 recipiente di lavaggio 11 per mandarlo verso il secondo serbatoio 104.
Secondo una seconda forma di realizzazione (fig. 8), l'impianto 101b comprende un unico serbatoio 110 destinato a ricevere sia il fluido di lavaggio 100 “pulito” che deve essere mandato al recipiente di lavaggio 11, sia il fluido di lavaggio 100 “usato” uscente dal recipiente di lavaggio 11.
In questa forma realizzativa, è previsto impiegare additivi chimici, di tipo noto nella tecnica, che consentano di ottenere una reazione che consenta di spingere i residui di colorante asportati dagli elementi che sono stati puliti verso il fondo del serbatoio 110, separando in questo modo i residui di sporcizia dal fluido di lavaggio “pulito” ancora da utilizzare. In fig. 8 una schematica linea di separazione 111 indica la separazione tra il fluido di lavaggio 100 e i suddetti residui.
In questa variante, l' impianto 101b comprende una organo pompante 112, di tipo reversibile, che è configurata per prelevare il fluido di lavaggio 100 dal serbatoio 110 così da mandarlo verso il recipiente di lavaggio 11 , e viceversa. L’impianto 101b comprende inoltre una coppia valvole di non ritorno 113, disposte ciascuna su un rispettivo condotto 114, e opportunamente orientate in modo da evitare indesiderati ritorni di fluido rispettivamente verso il serbatoio 110 e il recipiente di lavaggio 11.
Il dispositivo pulitore 10 secondo il trovato opera nella maniera di seguito descritta.
Quando deve essere eseguito un ciclo di pulizia degli elementi erogatori 53, l’albero 25 e il braccio 22 si spostano secondo un movimento roto-traslatorio attorno all’asse di sviluppo X per portare il recipiente di lavaggio 11 dalla posizione di riposo R alla posizione di pulizia C.
Nella posizione di pulizia C, le terminazioni degli elementi erogatori 53 e i fori di uscita 54 del prodotto fluido colorante, sono disposti all’inte del recipiente di lavaggio 11, che viene nel frattempo riempito con il fluido di lavaggio 100 proveniente dal serbatoio 102, 110. In questo modo, le terminazioni degli elementi erogatori 53 sono immerse nel fluido di lavaggio.
E’ quindi previsto attivare il trasduttore piezoelettrico 20 per un intervallo di tempo prestabilito così da porlo in vibrazione ad alta frequenza.
La vibrazione del trasduttore piezoelettrico 20 provoca il fenomeno della cavitazione nel fluido di lavaggio 100, ove si generano e implodono in maniera rapida e continua moltissime microscopiche bolle di vapore. La cavitazione genera urti meccanici delle bolle contro gli elementi erogatori 53, asportando in questo modo i residui di colorante, le impurità e la sporcizia presenti su di essi. Una volta terminato il ciclo di pulizia, il recipiente di lavaggio 11 viene svuotato e il fluido di lavaggio 100, insieme ai residui asportati, è inviato verso il serbatoio 104, 110 dagli organi pompanti 105, 112.
Il recipiente di lavaggio viene poi allontanato dagli elementi erogatori 53 e riportato nella posizione di riposo R.
Si noti che il ciclo di pulizia può essere eseguito dopo ogni ciclo di erogazione del prodotto fluido colorante da parte degli elementi erogatori 53, oppure a cadenze temporali regolari e prestabilite. In quest’ultimo caso tra un ciclo di pulizia e il successivo possono essere effettuati anche numerosi cicli di erogazione del prodotto fluido colorante.
È chiaro che al dispositivo e/o al metodo fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivi e metodi aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo pulitore per pulire elementi erogatori (53) di un prodotto fluido, comprendente un recipiente di lavaggio (11) configurato per ricevere un fluido di lavaggio (100) e provvisto di pareti (12, 13), e mezzi di movimentazione (22, 25) configurati per movimentare detto recipiente di lavaggio (11) almeno tra una posizione di pulizia (C), in cui detto recipiente di lavaggio (11) è disposto in prossimità di detti elementi erogatori (53) da pulire in una posizione tale per cui detti elementi erogatori (53) siano almeno in parte immersi in detto fluido di lavaggio (100), e una posizione di riposo (R), in cui detto recipiente di lavaggio (11) è allontanato da detti elementi erogatori (53), detto dispositivo pulitore essendo caratterizzato dal fatto che comprende mezzi vibranti (20) disposti in prossimità di almeno una di dette pareti (12, 13), e mezzi di attivazione (20) di detti mezzi vibranti (21) configurati per far vibrare questi ultimi ad elevata frequenza così da generare energia meccanica da trasferire a detto fluido di lavaggio (100).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi vibranti (20) comprendono un trasduttore piezoelettrico.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che dette pareti (12, 13) comprendono una parete di base (12) e una parete laterale (13), detti mezzi vibranti (20) essendo disposti al di sotto di detta parete di base (12) e in contatto con detta parete di base (12).
  4. 4. Dispositivo come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un serbatoio (102, 103; 110) per il fluido di lavaggio (100) in collegamento di flusso con detto recipiente di lavaggio (11), e mezzi di pompaggio (103, 105; 112) configurati per pompare detto fluido di lavaggio (100) da detto serbatoio (102, 103; 110) a detto recipiente di lavaggio (11), e viceversa.
  5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono un braccio di supporto (22) vincolato rigidamente ad un albero (25) configurato per essere associato ad una macchina erogatrice comprendente detti elementi erogatori (53).
  6. 6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione comprendono un meccanismo camma-punteria idoneo a spostare detto recipiente di lavaggio (11) secondo un movimento combinato di rotazione (F2) e traslazione (F1).
  7. 7. Metodo di pulizia per pulire elementi erogatori (53) di un prodotto fluido, comprendente le fasi di: - prevedere un recipiente di lavaggio (11) idoneo a contenere un fluido di lavaggio (100) e provvisto di pareti (12, 13), - movimentare tramite mezzi di movimentazione (22, 25) il recipiente di lavaggio (11) tra una posizione di riposo (R) e una posizione di pulizia (C), nelle quali detto recipiente di lavaggio (11) è rispettivamente distante da e in prossimità di detti elementi erogatori (53), cosicché questi ultimi siano almeno in parte immersi in detto fluido di lavaggio (100) quando detto recipiente di lavaggio (11) è in detta posizione di pulizia (C), - quando detto recipiente di lavaggio (11) è in detta posizione di pulizia (C), azionare, tramite mezzi di attivazione (21), mezzi vibranti (20) disposti in prossimità di almeno una di dette pareti (12, 13) e idonei a vibrare ad alta frequenza così da generare energia meccanica da trasferire a detto fluido di lavaggio (100).
  8. 8. Metodo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi vibranti (20) vibrano ad una frequenza compresa tra 20 e 50 KHz per un intervallo di tempo compreso tra 15 e 90 secondi.
  9. 9. Metodo come nella rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detta fase di azionare detti mezzi vibranti (20) ha una durata temporale fissa e viene eseguita dopo ogni ciclo di erogazione di detto prodotto colorante fluido (100), oppure dopo una pluralità di cicli di erogazione di detto prodotto colorante fluido (100) da parte di detti elementi erogatori (53).
  10. 10. Macchina erogatrice di un prodotto colorante fluido (100), comprendente una testa erogatrice (52) provvista di uno o più elementi erogatori (53) di detto prodotto colorante fluido (100) e caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo pulitore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6.
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