IT201800000829A1 - Gruppo misurazione pressione - Google Patents

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IT201800000829A1
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IT
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hollow cylindrical
cylindrical body
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cylindrical surface
pressure measuring
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Inventor
Sergio Fontanesi
Original Assignee
Italmanometri S R L
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01LMEASURING FORCE, STRESS, TORQUE, WORK, MECHANICAL POWER, MECHANICAL EFFICIENCY, OR FLUID PRESSURE
    • G01L19/00Details of, or accessories for, apparatus for measuring steady or quasi-steady pressure of a fluent medium insofar as such details or accessories are not special to particular types of pressure gauges
    • G01L19/0007Fluidic connecting means
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    • GPHYSICS
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“GRUPPO MISURAZIONE PRESSIONE”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda il settore dei sensori, in particolare il settore dei rilevatori di pressione di un fluido come manometri. In dettaglio, la soluzione in accordo con forme di realizzazione della presente invenzione riguarda un gruppo misurazione pressione, comprendente un manometro per la misurazione della pressione di un fluido e una valvola di esclusione.
TECNICA PREESISTENTE
Come è noto, i manometri sono strumenti utilizzati per misurare la pressione e/o le variazioni di pressione di un fluido, ad esempio contenuto all’interno di un ambiente di contenimento (sia esso un recipiente o un circuito). Tra l’ambiente di contenimento e il manometro può essere previsto l’inserimento di una valvola di esclusione, la quale è operabile selettivamente, all’occorrenza, per escludere il manometro quando non utilizzato al fine, ad esempio, di proteggerlo da eventuali colpi di pressione o impulsi e, quindi di allungarne la vita utile.
L’accoppiamento tra il manometro e la valvola di esclusione è generalmente un collegamento filettato, ovvero prevede che un codolo filettato maschio del manometro venga avvitato su una madrevite di un giunto realizzato nel corpo della valvola di esclusione. Tale giunto (o attacco girevole), inoltre, per molteplici applicazioni deve permettere la rotazione del manometro rispetto all’asse di avvitamento anche quando il manometro è collegato alla valvola di esclusione.
Una necessità sentita nel settore di tali strumenti di misura è quella di rendere più agevole, veloce e compatto, indipendentemente dal diametro del codolo filettato e dalle dimensioni del manometro, l’accoppiamento tra il manometro e la valvola di esclusione.
Uno scopo della presente invenzione è quello di soddisfare questa e altre necessità della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, funzionale e dal costo contenuto.
In particolare, uno scopo della presente invenzione è di fornire un gruppo di misurazione pressione comprendente un manometro e una valvola di esclusione accoppiabile e disaccoppiabile in modo particolarmente veloce, efficiente, semplice e stabile, permettendo al contempo di ridurre gli ingombri dell’accoppiamento e lasciando inalterate, quando non anche migliorate, la capacità di rotazione del manometro rispetto alla valvola di esclusione e la capacità di tenuta dell’accoppiamento.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un gruppo misurazione pressione che comprende un manometro e una valvola di esclusione, in cui il manometro e la valvola di esclusione sono reciprocamente connessi mediante un innesto rapido non filettato.
Grazie a tale soluzione, il gruppo misurazione pressione secondo la presente invenzione è facilmente e velocemente assemblabile in opera. Allo stesso modo, anche un’eventuale operazione di smontaggio risulta parimenti immediata e semplice. Questo permette una semplificazione delle operazioni di manutenzione e/o sostituzione di componenti usurati o guasti, nonché di produzione dei componenti nuovi. In aggiunta, il sistema che definisce il gruppo misurazione pressione, ovvero l’unione del manometro con la relativa e dedicata valvola di esclusione risulta un sistema pre-definibile e pre-tarabile in fase di fabbricazione e, quindi, diviene maggiormente affidabile di quelli attualmente in commercio.
In una forma di realizzazione, l’innesto rapido può comprendere un elemento maschio (non filettato) fissato ad uno tra il manometro e la valvola di esclusione, ad esempio il manometro, e un elemento femmina (non filettato) fissato all’altro tra la valvola di esclusione e il manometro (ad esempio la valvola di esclusione), in cui l’elemento maschio e l’elemento femmina sono accoppiabili tra loro in modo risolvibile e a tenuta, preferibilmente con libertà di ruotare reciprocamente. In tal modo, il manometro e la valvola di esclusione del gruppo misurazione pressione si accoppiano affidabilmente per mezzo di una struttura particolarmente semplice ed economica.
Più in dettaglio, l'elemento femmina può comprendere:
- un primo corpo cilindrico cavo centrato su un asse centrale e dotato di una superficie cilindrica interna, in cui in detto primo corpo cilindrico cavo è realizzato un foro passante che interseca la superficie cilindrica interna ed è disposto con asse passante trasversale rispetto all’asse centrale del primo corpo cilindrico cavo; e
- una spina infilabile all’interno del foro passante e mobile assialmente lungo di esso tra una posizione di innesto, in cui la spina sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna del primo corpo cilindrico cavo, e una posizione di disinnesto, in cui la spina non sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna del primo corpo cilindrico cavo.
Ancora, l'elemento maschio a sua volta può comprendere:
- un secondo corpo cilindrico cavo (anch’esso centrato su un proprio asse centrale) adatto ad essere infilato coassialmente all'interno del primo corpo cilindrico cavo dell’elemento femmina e che comprende una superficie cilindrica esterna dotata di una prima scanalatura anulare adatta a ricevere la spina quando la spina è in posizione di innesto.
Grazie a tale soluzione è possibile definire un innesto rapido particolarmente robusto, difficile da manomettere, resistente all’usura e facile da utilizzare, nonché economico e funzionale. Inoltre, grazie a tale configurazione dell’innesto rapido, il primo corpo cilindrico cavo ed il secondo corpo cilindrico cavo, quindi, il manometro e la valvola di esclusione ad essi rispettivamente accoppiati, possono ruotare liberamente attorno ai rispettivi assi centrali (coincidenti) mentre la spina è in posizione di innesto e impedisce qualsiasi spostamento assiale reciproco tra essi. Questo permette un’ampia libertà nella disposizione in opera del gruppo misurazione pressione; in particolare, è possibile orientare il quadrante del manometro secondo diversi angoli di rotazione per garantire la migliore visibilità dello stesso. In una forma di realizzazione, la superficie cilindrica esterna del secondo corpo cilindrico cavo può essere dotata di una seconda scanalatura anulare in cui è accolta una guarnizione anulare atta ad essere compressa radialmente tra la superficie cilindrica interna del primo corpo cilindrico cavo e la superficie cilindrica esterna del secondo corpo cilindrico cavo.
Grazie a tale soluzione, è possibile ottenere un accoppiamento a tenuta (sostanzialmente) stagna tra manometro e valvola di esclusione tramite una struttura estremamente semplice, funzionale ed economica. Inoltre, tale disposizione della guarnizione anulare consente una sostituzione particolarmente semplice e agevole di elementi di guarnizione usurati.
Vantaggiosamente, la seconda scanalatura può essere interposta assialmente tra la prima scanalatura e una estremità libera del secondo corpo cilindrico cavo atta ad essere infilata assialmente all'interno del primo corpo cilindrico cavo.
Grazie a tale soluzione, è possibile garantire la migliore tenuta dell’innesto rapido.
In una forma di realizzazione, la spina comprende una porzione di abbrancamento ricurva atta ad abbracciare esternamente, ad esempio in modo forzato elasticamente, il primo corpo cilindrico cavo dell’elemento femmina quando la spina è in posizione di innesto.
Grazie a tale soluzione è possibile ottenere un accoppiamento particolarmente stabile e sicuro tra la spina e il primo corpo cilindrico cavo dell’elemento femmina, il quale, a sua volta, assicura una connessione particolarmente stabile e sicura tra manometro e la valvola di esclusione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La Figura 1 è una vista assonometrica del gruppo misurazione pressione secondo una forma di realizzazione della presente invenzione.
La Figura 2 è una vista frontale di un innesto rapido del gruppo misurazione pressione secondo una forma di realizzazione della presente invenzione.
La Figura 3 è una vista in sezione lungo l’asse III-III di Figura 2.
La Figura 4 è una vista frontale di una valvola di esclusione del gruppo misurazione pressione secondo una forma di realizzazione della presente invenzione. La Figura 5 è una vista in sezione lungo l’asse V-V di Figura 4.
La Figura 6 è una vista frontale di Figura 1.
La Figura 7 è una vista in sezione lungo l’asse VII-VII di una porzione del gruppo misurazione pressione delle Figure 1 e 6.
La Figura 8 è una vista in sezione lungo l’asse VIII-VIII di una porzione del gruppo misurazione pressione di Figura 6.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un gruppo misurazione pressione secondo la presente invenzione adatto a essere connesso ad un ambiente di contenimento, quale un recipiente o contenitore o un circuito (non illustrato) per misurare la pressione di un fluido (liquido o gassoso) confinato all’interno dello stesso.
Il gruppo misurazione pressione 10 comprende un manometro 20 e una valvola di esclusore 30 atti ad essere connessi reciprocamente in modo removibile mediante un innesto rapido 40 non filettato, come meglio verrà descritto nel seguito. Il manometro 20 comprende una scocca 21 a bicchiere (o cassa), preferibilmente in materiale rigido, ad esempio un metallo o una lega metallica, o una materia plastica o altro, la quale scocca 21 definente al suo interno un alloggiamento (es. cilindrico). La scocca 21 comprende una base 211, preferibilmente discoidale, e una parete laterale 212, o mantello, cilindrica. La scocca 21 presenta inoltre una apertura 210 (vd. figura 7) atta a mettere in comunicazione di fluido l’alloggiamento interno alla scocca 21 (ovvero il suo volume) con l’esterno della scocca 21, in modo tale da consentire l’afflusso di un fluido in pressione all’interno dell’alloggiamento attraverso detta apertura 210. Preferibilmente, l’apertura 210 è una apertura radiale rispetto alla scocca 21, ovvero è praticata in corrispondenza della parete laterale 212 della stessa. L’apertura 210 può essere definita da un raccordo tubolare sporgente radialmente all’esterno della scocca 21, ad esempio realizzato in corpo unico con essa.
Il manometro può essere di tipo analogico (come mostrato nelle figure) o di tipo digitale.
All’interno dell’alloggiamento definito dalla scocca 21 è disposto un trasduttore (non visibile nelle figure). Tale trasduttore, di per sé noto, è adatto a convertire una pressione in una forza di spostamento meccanico e, quindi, una variazione di pressione in uno spostamento meccanico. Nell’esempio considerato, il trasduttore converte valori di pressione in corrispondenti angoli di rotazione di un perno 22 anch’esso alloggiato all’interno dell’alloggiamento definito dalla scocca 21 (con asse di rotazione parallela e/o coincidente all’asse della scocca 21). Ad esempio, il trasduttore comprende un tubo di Bourdon o un diaframma o un elemento sensibile elasticamente deformabile, ad esempio del tipo a molla tubolare, a membrana, a soffietto, ad elica, a campana o simili, le cui strutture sono note e non sono quindi qui trattate in dettaglio.
Il trasduttore comprende poi un quadrante 24 disposto all’interno dell’alloggiamento definito dalla scocca 21 parallelamente alla base 211, il quale(discoidale) comprende un foro in cui si infila una porzione estremale del perno 22 . Il quadrante 24 comprende una superficie in vista sulla quale è fornita, ad esempio impressa a stampa, una scala graduata 25. Vantaggiosamente, ciascuna divisione o tacca o tratto, della scala graduata 25 indica un corrispondente valore di pressione – in Pascal, psi e/o in bar ad esempio – del fluido confinato nell’ambiente di contenimento cui il manometro 20 è connesso.
Il trasduttore del manometro 20 comprende inoltre un indice 26 calettato sulla porzione di estremità del perno 22 sporgente sul quadrante 24 e mobile rispetto ad esso per permettere a un osservatore di individuare semplicemente la posizione angolare assunta dal perno 22 sotto l’effetto della pressione del fluido e leggere il corrispondente valore sulla scala graduata 25.
Il manometro 20 comprende, infine, un elemento di chiusura 27, o coperchio trasparente, ad esempio in vetro o plastica, che chiude l’estremità libera 23 della parete laterale 212 della scocca 21, in modo inapribile e non manomettibile, mantenendo all’interno del volume racchiuso dalla scocca 21 (alloggiamento) e dall’elemento di chiusura 27 stesso il trasduttore in un ambiente stagno e comunicante con l’ambiente esterno solo attraverso l’apertura 210 (radiale) suddetta. La valvola di esclusione 30 è ad esempio di tipo manuale.
In particolare, la valvola di esclusione 30 comprende un corpo valvola 31, ad esempio realizzato in metallo, dotato di una cavità interna comunicante con l’esterno del corpo valvola 31 tramite una apertura di uscita 32 ed una (contrapposta) apertura di ingresso 33 tra le quali è definita una sede di valvola (non visibile nelle figure in quanto di tipo noto) selettivamente apribile e chiudibile da un otturatore (anch’esso non illustrato) alloggiato all’interno della cavità interna.
L’otturatore è azionabile in apertura e chiusura mediante un rubinetto 34 o manopola, disposto all’esterno del corpo valvola 31, ad esempio in una posizione in squadro rispetto alla apertura di uscita 32 e alla apertura di ingresso 33. In pratica, l’otturatore è configurato per interrompere selettivamente la connessione fluida tra l’apertura di ingresso 33 e l’apertura di uscita 32.
Nell’esempio il corpo valvola 31 è un corpo allungato e l’apertura di uscita 32 e l’apertura di ingresso 33 si trovano in corrispondenza di contrapposte estremità longitudinali del corpo valvola 31.
L’apertura di ingresso 33 può essere definita da un raccordo tubolare (ad esempio filettato maschio) e, in uso, è atta ad essere connessa all’ambiente di contenimento del fluido.
L’apertura di uscita 32 è definita da un raccordo tubolare (ad esempio femmina e non filettato, come meglio verrà descritto nel seguito) ed è destinato ad essere connessa al raccordo tubolare del manometro 20 mediante l’innesto rapido 40, come descritto nel seguito.
L’innesto rapido 40 (non filettato) comprende un elemento femmina 41 fissato ad uno tra la valvola di esclusione 30 e il manometro 20, nell’esempio l’elemento femmina 41 è fissato, ad esempio in modo solidale ed inscindibile, alla valvola di esclusione 30, ovvero al corpo valvola 31 dello stesso, in particolare tale elemento femmina 41 dell’innesto è integrato (ovvero realizzato in corpo unico o ad esso fissato in modo inscindibile) nel corpo valvola 31 della valvola di esclusione 30 definendo esso stesso il raccordo tubolare (non filettato) che identifica l’apertura di uscita 32 della valvola di esclusione 30.
L’elemento femmina 41, in particolare, comprende un primo corpo cilindrico cavo 410 centrato su un asse centrale A e dotato di una superficie cilindrica interna 411, la quale delimita il raccordo tubolare che definisce l’apertura di uscita 32 della valvola di esclusione 30 ed è, quindi, in comunicazione di fluido con la cavità interna del corpo valvola 31 che alloggia l’otturatore.
Il primo corpo cilindrico cavo 410 è, come detto, integrato al corpo valvola 31 della valvola di esclusione 30.
Nell’esempio, la superficie cilindrica interna 411 presenta una pluralità di tratti cilindrici a diametri decrescenti dall’estremità libera del primo corpo cilindrico cavo 410 verso la cavità interna del corpo valvola 31 della valvola di esclusione 30. In particolare, la superficie cilindrica interna 411 comprende (in sequenza dall’estremità libera del primo corpo cilindrico cavo 410 verso la cavità interna del corpo valvola 31):
- un primo tratto cilindrico allargato (più lungo degli altri ) prossimale alla estremità libera del primo corpo cilindrico cavo 410, ad esempio dotato di una svasatura conica di invito in corrispondenza della estremità libera del primo corpo cilindrico cavo 410 stesso;
- un secondo tratto cilindrico adiacente al primo tratto cilindrico e definente con esso un primo riscontro anulare (in corrispondenza del gradino di separazione tra il primo tratto cilindrico e il secondo tratto cilindrico);
- eventualmente un terzo tratto cilindrico adiacente al secondo tratto cilindrico e definente con esso un secondo riscontro anulare (in corrispondenza del gradino di separazione tra il secondo tratto cilindrico e il terzo tratto cilindrico); ed - eventualmente un quarto tratto cilindrico (più ristretto) adiacente al terzo tratto cilindrico e definente con esso un terzo riscontro anulare (in corrispondenza del gradino di separazione tra il secondo tratto cilindrico e il terzo tratto cilindrico). Il primo, secondo e terzo riscontro anulare sono superfici anulari piane ortogonali all’asse centrale A del primo corpo cilindrico cavo 410.
Il primo corpo cilindrico cavo 410 presenta, inoltre, una superficie cilindrica esterna, ad esempio a sezione circolare e/o poligonale (o qualunque).
Nel primo corpo cilindrico cavo 410 è realizzato un foro passante 412 (o cieco) che interseca la superficie cilindrica interna 411 ed è disposto con asse passante B (rettilineo, vd. figura 5) trasversale rispetto all’asse centrale A del primo corpo cilindrico cavo 410, ovvero ortogonale (che giace su un piano ortogonale all’asse centrale A stesso).
Più in particolare, l’asse passante B del foro passante 412 (sostanzialmente cilindrico) è sostanzialmente tangente alla superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
Ancora, il foro passante 412 può presentare una estremità dotata di un allargamento di invito e alloggiamento.
L’innesto rapido 40 comprende, inoltre, una spina 43, ad esempio una spina elastica, la quale è infilabile, almeno parzialmente, all’interno del foro passante 412. La spina 43, in particolare, è del tipo di una copiglia, e presenta un primo tratto di estremità cilindrico sostanzialmente rettilineo che si infila a misura all’interno del foro passante 412, ad esempio infilandosi dalla parte dell’allargamento di invito e alloggiamento.
La spina 43, ovvero il suo tratto rettilineo è mobile assialmente lungo il foro passante 412 tra una posizione di innesto, in cui almeno una porzione (assiale) della spina 43 (è infilata nel foro passante 412 e) sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410 (nella zona di intersezione tra la superficie cilindrica interna 411 e il foro passante 412), e una posizione di disinnesto, in cui la spina 43 (è ad esempio retratta dal foro passante 412 e) non sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
La spina 43 comprende, nell’esempio illustrato, anche un secondo tratto di estremità ricurvo ripiegato sul primo tratto rettilineo della stessa, il quale definisce una porzione di abbrancamento 430 ricurva atta ad abbracciare esternamente, in modo forzato elasticamente, la superficie cilindrica esterna del primo corpo cilindrico cavo 410 quando la spina 43 è in posizione di innesto.
In pratica, la spina 43, ovvero la sua porzione di abbrancamento 430, è atta ad essere vincolata temporaneamente al primo corpo cilindrico cavo 410 mediante un aggancio di tipo scatto (che sfrutta l’elasticità della spina stessa) quando la spina è portata nella posizione di innesto.
Ad esempio un tratto della porzione di abbrancamento 430, prossimale al primo tratto rettilineo della spina 43 è atto ad essere accolto all’interno dell’allargamento di invito e alloggiamento del foro passante 412.
L’innesto rapido 40 (non filettato) comprende, poi, un elemento maschio 42 fissato ad uno tra il manometro 20 e la valvola di esclusione 30, nell’esempio l’elemento maschio 42 è fissato, ad esempio in modo solidale ed inscindibile, al manometro 20, ovvero alla scocca 21 dello stesso, in particolare all’apertura 210 della stessa, come meglio apparirà nel seguito.
L’elemento maschio 42 comprende un secondo corpo cilindrico cavo 420 centrato su un asse centrale C e adatto ad essere infilato coassialmente all'interno del primo corpo cilindrico cavo 410 dell’elemento femmina 41.
Il secondo corpo cilindrico cavo 420 comprende una superficie cilindrica interna, la quale di fatto rappresenta la luce di passaggio del raccordo tubolare che definisce l’apertura 210 della scocca 21 del manometro 20 ed è, quindi, in comunicazione di fluido con l’alloggiamento delimitato dalla scocca 21 del manometro 20 che alloggia il trasduttore dello stesso.
In pratica, il secondo corpo cilindrico cavo 420 è, come detto, integrato alla scocca 21 del manometro 20, ad esempio è infilato a misura (e a tenuta) all’interno della apertura 210 con asse centrale C disposto radialmente rispetto alla parete laterale 212 della scocca stessa, ed è fissato (in modo noto) alla scocca 21, ad esempio mediante interposizione di organi di tenuta 213, come ad esempio anelli “O-ring”, calzati su un tratto assiale del secondo corpo cilindrico cavo 420 e atti ad essere compressi radialmente tra la apertura 210 e detto tratto assiale del secondo corpo cilindrico cavo 420.
Il secondo corpo cilindrico cavo 420 sporge radialmente al di fuori della apertura 210 di un tratto di estremità sufficientemente lungo da poter impegnare (quasi totalmente) la profondità della superficie interna cilindrica 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
Più in dettaglio, il secondo corpo cilindrico cavo 420, ovvero il tratto sporgente al di fuori della apertura 210, comprende una superficie cilindrica esterna 421 centrata sull’asse centrale C, la quale, ad esempio è adatta ad entrare sostanzialmente a misura in almeno una porzione assiale della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
Nell’esempio, la superficie cilindrica esterna 421 presenta una pluralità di tratti cilindrici a diametri decrescenti dall’estremità del secondo corpo cilindrico cavo 420 vincolata alla scocca del manometro 20 verso la estremità libera del secondo corpo cilindrico cavo 420 stesso. In particolare, la superficie cilindrica esterna 421 (ovvero la porzione sporgente dello stesso) comprende (in sequenza dall’estremità vincolata del secondo corpo cilindrico cavo 420 verso la sua estremità libera):
- un primo tratto cilindrico allargato (è più lungo degli altri ) prossimale alla estremità vincolata del secondo corpo cilindrico cavo 420; e
- un secondo tratto cilindrico adiacente al primo tratto cilindrico e definente con esso un primo riscontro anulare (in corrispondenza del gradino di separazione tra il primo tratto cilindrico e il secondo tratto cilindrico).
Il primo riscontro anulare è una superficie anulare piana ortogonale all’asse centrale C del secondo corpo cilindrico cavo 420.
Il primo tratto cilindrico allargato della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 presenta un diametro sostanzialmente pari (o di poco inferiore) al diametro del primo tratto cilindrico allargato della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410 e, ad esempio, il secondo tratto cilindrico allargato della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 presenta un diametro sostanzialmente pari (o di poco inferiore) al diametro del terzo tratto cilindrico allargato della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
Ad esempio, il tratto sporgente al di fuori della apertura 210 della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 può presentare anche un tratto prismatico (più vicino all’apertura 210 rispetto al primo tratto cilindrico allargato suddetto), il quale è atto ad essere abbrancato da uno strumento (come una chiave inglese) per l’azionamento in rotazione del secondo corpo cilindrico cavo 420 e, quindi, del manometro 20 ad esso fissato in modo solidale rispetto al suo asse centrale C.
Ancora, il tratto sporgente al di fuori della apertura 210 della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420, e più in dettaglio il primo tratto cilindrico della stessa, comprende una prima scanalatura 422 anulare, la quale presenta una dimensione ed è disposta in una posizione assiale tale da risultare adatta a ricevere la porzione sporgente radialmente dalla superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410 della spina 43 quando la spina 43 stessa è nella sua posizione di innesto.
In pratica, la prima scanalatura 422 è disposta ad una distanza dal primo riscontro anulare della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 sostanzialmente pari (o leggermente minore) alla distanza tra il foro passante 412 e il primo riscontro anulare della superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410.
Ancora, ad esempio la altezza assiale della prima scanalatura 422 è sostanzialmente pari al diametro della spina 43 e la sua profondità radiale è almeno pari al raggio della spina 43.
Vantaggiosamente, il tratto sporgente al di fuori della apertura 210 della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420, e più in dettaglio il primo tratto cilindrico della stessa, comprende una seconda scanalatura anulare 423.
La seconda scanalatura 423, ad esempio, è interposta assialmente tra la prima scanalatura 422 e una estremità libera del secondo corpo cilindrico cavo 420. Nella seconda scanalatura 423 è calzata e accolta una guarnizione anulare 424, ad esempio definita da uno o più anelli di tipo “O-ring”, la quale è atta ad essere compressa radialmente tra la superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410 e la superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 (nel dettaglio tra il primo tratto cilindrico della superficie cilindrica interna 411 ed il fondo radiale della seconda scanalatura 423), per garantire la tenuta (stagna) dell’innesto rapido 40, quando il secondo corpo cilindrico cavo 420 è infilato nel primo corpo cilindrico cavo 410 (e la spina 43 è in posizione di innesto).
Un’ulteriore guarnizione anulare 425, ad esempio definita da un anello di tipo “O-ring”, può essere calzata sul secondo tratto cilindrico della superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420, la quale ulteriore guarnizione anulare 425 è atta ad essere compressa:
- radialmente, tra la superficie cilindrica interna 411 del primo corpo cilindrico cavo 410 e la superficie cilindrica esterna 421 del secondo corpo cilindrico cavo 420 (nel dettaglio, tra il secondo tratto cilindrico della superficie cilindrica interna 411 ed il secondo tratto cilindrico della superficie cilindrica esterna 421); e/o - assialmente, tra il primo riscontro anulare del secondo corpo cilindrico cavo 420 e il secondo riscontro anulare del primo corpo cilindrico cavo 410.
Alla luce di quanto sopra descritto, il manometro 20 e la valvola di esclusione 30 del gruppo misurazione pressione 10 sono rapidamente accoppiabili e disaccoppiabili mediante l’innesto rapido (non filettato) sopra descritto come segue.
Per accoppiare il manometro 20 alla valvola di esclusione 30 è sufficiente infilare il secondo corpo cilindrico cavo 420 dell’elemento maschio 42 del manometro 20 assialmente all’interno del primo corpo cilindrico cavo 410 dell’elemento femmina 41 della valvola di esclusione 30 e, infilare la spina 43 nel foro passante 412. In questo modo la spina 43 si porta nella posizione di innesto e, infilandosi radialmente all’interno della prima scanalatura 422 del secondo corpo cilindrico cavo 420 dell’elemento maschio 42 tratterrà assialmente il manometro 20, permettendo, tuttavia una libera rotazione dello stesso attorno all’asse centrale C del secondo corpo cilindrico cavo 420 dell’elemento maschio 42 (coincidente con l’asse centrale A del primo corpo cilindrico cavo 410 dell’elemento femmina 41. La tenuta dell’innesto rapido 40 è garantita, in tale configurazione di accoppiamento, dalla guarnizione anulare 424 e/o dalla ulteriore guarnizione anulare 425, mentre il collegamento di fluido tra la cavità della valvola di esclusione 30 e l’alloggiamento interno alla scocca 21 del manometro 20 è garantito esclusivamente mediante le cavità interne del primo corpo cilindrico cavo 410 e del secondo corpo cilindrico cavo 420 così accoppiati (quando l’otturatore della valvola di esclusione 30 è aperto).
La semplice rimozione della spina 43 dall’impegno con il foro passante 412, permette lo sfilamento assiale del secondo corpo cilindrico cavo 420 dell’elemento maschio 42 del manometro 20 dal primo corpo cilindrico cavo 410 dell’elemento femmina 41 della valvola di esclusione 30, in quanto la spina 43 in tale posizione di disinnesto libera la prima scanalatura 422 del secondo corpo cilindrico cavo 420 dell’elemento maschio 42.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un gruppo misurazione pressione (10) che comprende un manometro (20) e una valvola di esclusione (30), in cui il manometro (20) e la valvola di esclusione (30) sono reciprocamente connessi mediante un innesto rapido (40) non filettato.
  2. 2. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l’innesto rapido (40) comprende un elemento maschio (42) fissato ad uno tra il manometro (20) e la valvola di esclusione (30) e un elemento femmina (41) fissato all’altro tra la valvola di esclusione (30) e il manometro (20), in cui l’elemento maschio (42) e l’elemento femmina (41) sono accoppiabili tra loro in modo risolvibile e a tenuta.
  3. 3. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 2, in cui l’elemento maschio (42) e l’elemento femmina (41) sono accoppiabili tra loro con libertà di ruotare reciprocamente.
  4. 4. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 2, in cui l'elemento femmina (41) comprende: - un primo corpo cilindrico cavo (410) centrato su un asse centrale (A) e dotato di una superficie cilindrica interna (411), in cui in detto primo corpo cilindrico cavo (410) è realizzato un foro passante (412) che interseca la superficie cilindrica interna (411) ed è disposto con asse passante (B) trasversale rispetto all’asse centrale (A) del primo corpo cilindrico cavo (410); e - una spina (43) infilabile all’interno del foro passante (412) e mobile assialmente lungo di esso tra una posizione di innesto, in cui la spina (43) sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna (411) del primo corpo cilindrico cavo (410), e una posizione di disinnesto, in cui la spina (43) non sporge radialmente all’interno della superficie cilindrica interna (411) del primo corpo cilindrico cavo (410).
  5. 5. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 4, in cui l'elemento maschio (42) comprende: - un secondo corpo cilindrico cavo (420) adatto ad essere infilato coassialmente all'interno del primo corpo cilindrico cavo (410) dell’elemento femmina (41) e che comprende una superficie cilindrica esterna (421) dotata di una prima scanalatura (422) anulare adatta a ricevere la spina (43) quando la spina (43) è in posizione di innesto.
  6. 6. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 5, in cui la superficie cilindrica esterna (421) del secondo corpo cilindrico cavo (420) è dotata di una seconda scanalatura (423) anulare in cui è accolta una guarnizione anulare (424) atta ad essere compressa radialmente tra la superficie cilindrica interna (411) del primo corpo cilindrico cavo (410) e la superficie cilindrica esterna (421) del secondo corpo cilindrico cavo (420).
  7. 7. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 6, in cui la seconda scanalatura (423) è interposta assialmente tra la prima scanalatura (422) e una estremità libera del secondo corpo cilindrico cavo (420) atta ad essere infilata assialmente all'interno del primo corpo cilindrico cavo (410).
  8. 8. Il gruppo misurazione pressione (10) secondo la rivendicazione 4, in cui la spina (43) comprende una porzione di abbrancamento (430) ricurva atta ad abbracciare esternamente il primo corpo cilindrico cavo (410) dell’elemento femmina (41) quando la spina (43) è in posizione di innesto.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US20090261577A1 (en) * 2004-07-13 2009-10-22 Self-Energising Coupling Assembly Limited Coupling assembly
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