IT201700018094A1 - Pavimentazione composta da elementi modulari prefabbricati agevolmente posabili ed intercambiabili - Google Patents

Pavimentazione composta da elementi modulari prefabbricati agevolmente posabili ed intercambiabili Download PDF

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Description

“Pavimentazione composta da elementi modulari prefabbricati agevolmente posabili ed intercambiabili”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un sistema innovativo per la realizzazione di pavimentazioni pedonali e non, da installare sia in ambiente esterno che interno.
Al giorno d’oggi esistono le più svariate tipologie di pavimentazioni e di elementi di pavimento, realizzati di qualsivoglia forma e con qualsivoglia materiale.
Nonostante le differenti tipologie esistenti, non esiste una pavimentazione che consenta la facile ed immediata intercambiabilità, senza alcuna demolizione e/o rottura o senza alcun particolare intervento di personale specializzato, dello strato di finitura dei singoli elementi che compongono la superficie pavimentata.
Inoltre non è presente sul mercato una pavimentazione facilmente adattabile sia ad ambienti esterni che ad ambienti interni.
La pavimentazione realizzabile con gli elementi di pavimento oggetto della presente invenzione ha la prerogativa di consentire la facile ed immediata intercambiabilità dello strato di finitura dei singoli elementi che andranno a comporre la superficie pavimentata.
La presente invenzione ha dunque per oggetto un elemento di pavimento per la realizzazione di pavimentazioni adatte sia agli ambienti interni che agli ambienti esterni.
L’ elemento di pavimento è costituito da almeno una parte di base ed almeno una parte di finitura.
La parte di base presenta almeno una zona di appoggio atta a realizzare una sede di alloggiamento della parte di finitura, presentando la sede di alloggiamento forme complementari alla parte di finitura.
Preferibilmente la parte di base è realizzata con una particolare sagomatura ad incasso o incavo o scasso sul proprio lato superiore che forma la zona di appoggio e la parte di finitura compone in larga parte lo strato di finitura superficiale, venendo semplicemente posizionata ed appoggiata tramite idonei appoggi-incastri a gravità, sovrapponendola ed inserendola semplicemente nella sagomatura ad incasso della sottostante parte 1, andando ad ottenere un piano perfettamente uniforme.
Le dimensioni ed il perimetro dell’incavo sulla parte di base sono analoghi alle dimensioni della parte di finitura in modo da consentire un perfetto contatto lungo tutto il perimetro, senza spazi o interstizi vuoti.
Assemblando le due parti si compone l’elemento finito di pavimento utilizzabile.
Tale soluzione consente la facile, immediata e rapida intercambiabilità della finitura superficiale del pavimento, composta dalla parte di finitura dei singoli elementi, consentendo di comporre pavimentazioni totalmente modificabili nel loro aspetto nel tempo secondo le necessità, esigenze, richieste o semplice volontà di volta in volta emergibili.
Nel caso della versione per interni l’immediata intercambiabilità viene garantita anche alla parte di base di ciascun elemento.
L’intercambiabilità avviene con riferimento sia a differenti materiali che a differenti colorazioni, conformazioni e/o design della parte di finitura.
I pavimenti per ambiente esterno prevedono una parte di base con dimensioni, spessori, materiali differenti dalla parte di base destinata a pavimenti per ambienti interni.
Gli elementi del pavimento, dedicati sia in ambiente esterno che interno, sono producibili in differenti formati, conformazioni, spessori, materiali, colori a seconda delle esigenze; ciò vale sia per la parte di base che per la parte di finitura di ciascun elemento.
I rapporti dimensionali in pianta fra parte di base e parte di finitura sono variabili fra di loro e gli elementi modulari sono realizzabili in una ampia gamma dimensionale (larghezza per lunghezza), secondo necessità.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi non limitativi illustrati nei disegni allegati in cui:
Fig. 1: pavimenti esterni: singolo elemento in pianta;
Fig. 2: pavimenti esterni: singolo elemento in sezione;
Fig. 3: pavimenti esterni: parte di base in assonometria;
Fig. 4: pavimenti esterni: assemblaggio fra parte di base e parte di finitura;
Fig. 5: pavimenti esterni: singolo elemento in pianta (variante);
Fig. 6: pavimenti esterni: singolo elemento in sezione (variante);
Fig. 7: pavimenti esterni: parte di base in assonometria (variante);
Fig. 8: pavimenti esterni: assemblaggio fra parte di base e parte di finitura (variante);
Fig. 9: esempio di conformazioni e dimensioni geometriche;
Fig. 10: esempio di conformazioni materiche e cromatiche;
Fig. 11: esempio di conformazioni d’utilizzo delle parti di finitura;
Fig. 12: pavimenti interni: singolo elemento in pianta;
Fig. 13: pavimenti interni: singolo elemento in sezione;
Fig. 14: pavimenti interni: parte di base in assonometria;
Fig. 15: pavimenti interni: assemblaggio fra parte di base e parte di finitura;
Fig. 16: pavimenti interni: singolo elemento in pianta (variante);
Fig. 17: pavimenti interni: singolo elemento in sezione (variante);
Fig. 18: pavimenti interni: parte di base in assonometria (variante);
Fig. 19: pavimenti interni: assemblaggio fra parte di base e parte di finitura (variante);
Fig. 20: pavimenti interni: singolo macroelemento in pianta;
Fig. 21: pavimenti interni: parte di base in assonometria.
Versione pavimenti esterni:
La soluzione prevede la formazione del pavimento tramite singoli elementi composti da due parti distinte e separate:
- una parte 1 (parte di base) realizzata con una particolare sagomatura ad incasso sul proprio lato superiore, la quale può essere anche parzialmente o totalmente forata nella zona centrale;
- una parte 2 (parte di finitura) che compone in larga parte lo strato di finitura superficiale e che viene semplicemente posizionata ed appoggiata tramite idonei appoggi-incastri a gravità, sovrapponendola ed inserendola semplicemente nella sagomatura ad incasso della parte 1 sottostante, andando ad ottenere un piano perfettamente uniforme.
In particolare la parte di base presenta almeno una zona di appoggio atta a realizzare una sede di alloggiamento della parte di finitura.
La sede di alloggiamento presenta preferibilmente forme complementari alla parte di finitura.
In questo modo in cui la parte di finitura risulta inseribile all’interno della zona di appoggio, essendo la parte di finitura trattenuta in maniera amovibile all’interno della zona di appoggio dalla forza di gravità.
Assemblando le due parti si compone l’elemento finito di pavimento perfettamente utilizzabile.
Fra le due parti può venire inserito un elemento di appoggio costituito ad esempio da un sottile foglio di materiale adatto a migliorare ed ottimizzare un corretto appoggio dell’una sull’altra.
Tale foglio può essere realizzato in un materiale che presenta caratteristiche di basso spessore, preferibilmente al di sotto dei 2mm, resistenza, morbidezza ed elasticità.
Ad esempio è possibile utilizzare gomma naturale, neoprene, gommapiuma in neoprene, pvc, fibre sintetiche.
In fig. 1 si riporta il singolo elemento di pavimento in pianta; viene raffigurata la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3.
Risulta evidente come la zona di cornice 3 sia costituita da una superficie di raccordo del bordo della zona di appoggio 4 con il bordo della parte di base 1.
La zona di cornice 3 rimane a vista ed è preferibilmente rifinita con un idoneo strato di finitura superficiale antiusura.
In fig. 2 si riporta il singolo elemento di pavimento in sezione, ove sono evidenziate la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3, la zona di appoggio fra le due parti 4, la foratura centrale della parte di base 5.
In fig. 3 è raffigurata la sola parte di base 1, ove sono evidenziate la zona di cornice 3, la zona di appoggio 4, la foratura centrale 5.
In fig. 4 si riporta un disegno che evidenzia l’assemblaggio fra la parte di base 1, raffigurata con linea a tratteggio, e la parte di finitura 2; viene inoltre indicato il sottile foglio di contatto fra le due parti 6
In fig. 5 si riporta, a titolo di esempio, il singolo elemento di pavimento in pianta, con una diversa conformazione; viene raffigurata la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3.
In fig. 6 si riporta il singolo elemento di pavimento in sezione, ove sono evidenziate la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3, la zona di appoggio fra le due parti 4.
In fig. 7 è raffigurata la sola parte di base 1, ove sono evidenziate la zona di cornice 3, la zona di appoggio 4.
In fig. 8 si riporta un disegno che evidenzia l’assemblaggio fra la parte di base 1, raffigurata con linea a tratteggio, e la parte di finitura 2; viene inoltre indicato il sottile foglio di contatto fra le due parti 6.
Tale soluzione di posa e assemblaggio consente la facile e rapida intercambiabilità di tutte le finiture previste, consentendo di comporre pavimentazioni totalmente modificabili nel loro aspetto nel tempo secondo le necessità, esigenze, richieste o semplice volontà di volta in volta emergibili.
L’intercambiabilità avviene con riferimento sia a differenti materiali che a differenti colorazioni, conformazioni e/o design della parte di finitura.
La parte di base viene fissata al sottofondo del pavimento secondo le usuali operazioni di posa, sia per pavimenti carrabili che pedonali.
In tale versione la parte di base viene preferibilmente prevista in materiale a base cementizia, non escludendo comunque l’utilizzo di altri materiali, come ad esempio cotto-laterizio, materiale plastico o resinoso. La parte di base può essere più o meno colorata.
In tale versione la parte di base ha uno spessore nell’ordine dei centimetri; la parte di finitura ha uno spessore nell’ordine dei millimetri.
In fig. 9 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato in diverse conformazioni e dimensioni geometriche, sia della parte di base che della parte di finitura, secondo plurime combinazioni.
In fig. 10 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato in diverse conformazioni materiche e cromatiche, sia della parte di base che della parte di finitura, secondo plurime combinazioni.
In fig. 11 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato con diverse conformazioni d’utilizzo della parte di finitura, relative ad una serie di specifici requisiti funzionali della stessa.
Pertanto la parte di finitura può avere caratteristiche destinate a diverse funzioni ed utilizzi:
pavimento tattile 7, pavimento antisdrucciolo 8, pavimento con componenti di delimitazione fisica 9, pavimento con indicazioni direzionali 10, pavimento per deflusso acque 11, pavimento con indicazioni informative 12, pavimento con indicazioni segnaletiche 13, pavimento con indicazioni promozionali pubblicitarie 14, pavimento con indicazioni alfabetiche 15, pavimento con indicazioni numeriche 16, pavimento decorativo 17, pavimento con indicazioni didascaliche 18, pavimento con illuminazione incorporate 19, pavimento luminescente 20, pavimento drenante 21, pavimento grigliato 22, pavimento predisposto per arredo urbano 23, 24; in tali ultimi due casi la parte di finitura non è prevista mentre la parte di base viene forata nella zona centrale in modo da poter consentire il fissaggio di arredi urbani, manufatti vari o la messa a dimora di essenze vegetali.
La parte di base e/o la parte di finitura possono avere dimensioni in pianta quadrate, rettangolari, poligonali o a conformazione libera.
In un esempio esecutivo preferito della versione da esterni, la parte di base ha spessore variabile fra 15 e 80 mm, lo scasso o incavo posto sul lato superiore della parte di base ha profondità variabile fra 2 e 20 mm e la parte di finitura ha spessore variabile fra 2 e 20 mm.
Versione pavimenti interni:
La soluzione prevede la formazione del pavimento tramite singoli elementi composti da due parti distinte e separate:
- una parte 1 (parte di base) realizzata con una particolare sagomatura ad incasso sul proprio lato superiore, la quale può essere anche parzialmente o totalmente forata nella zona centrale;
- una parte 2 (parte di finitura) che compone lo strato di finitura superficiale e che viene semplicemente posizionata ed appoggiata tramite idonei appoggi-incastri a gravità, sovrapponendola ed inserendola semplicemente nella sagomatura ad incasso della parte 1 sottostante, andando ad ottenere un piano perfettamente uniforme.
Assemblando le due parti si compone l’elemento finito di pavimento perfettamente utilizzabile.
In fig. 12 si riporta il singolo elemento di pavimento in pianta secondo una possibile forma esecutiva.
Secondo tale forma esecutiva è possibile prevedere che la parte di base comprenda almeno due bordi perimetrali 25, 26, i quali bordi perimetrali 25, 26 presentano profili complementari tra loro.
In questo modo è possibile accoppiare tra loro due elementi di pavimento garantendo che non slittino l’uno rispetto all’arto, grazie alla azione esercitata dalla complementarietà dei profili.
È possibile prevedere profili di qualsivoglia forma, ma preferibilmente, i profili sono complementari rispetto al loro sviluppo in altezza.
Come risulta chiaramente dalle figure, il bordo 25 e il bordo 26 sono disposti a diverse altezze, in modo da realizzare due gradini che si incastrano l’uno sull’altro.
Con particolare riferimento alla figura 12, viene raffigurata la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2 la zona di cornice della parte di base 3, due bordi perimetrali in altorilievo, opportunamente sagomati 25, due bordi perimetrali in bassorilievo, opportunamente sagomati 26.
In fig. 13 si riporta il singolo elemento di pavimento in sezione, ove sono evidenziate la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3, la zona di appoggio fra le due parti 4, la foratura centrale della parte di base 5, due bordi perimetrali in altorilievo, opportunamente sagomati 25, due bordi perimetrali in bassorilievo, opportunamente sagomati 26.
In fig. 14 è raffigurata la sola parte di base 1, ove sono evidenziate la zona di cornice 3, la zona di appoggio 4, la foratura centrale 5, due bordi perimetrali sagomati in altorilievo 25, due bordi perimetrali sagomati in bassorilievo 26; questa conformazione dei bordi consente una perfetta giunzione fra le diverse parti di base le quali in tale maniera si incastrano perfettamente fra loro tramite unioni tipo “di piano” o “a mezzo legno” o altri tipi, eliminando metà spessore lungo tutti i quattro lati; i due lati in altorilievo consentono di ottenere regolari e precise fughe fra le sovrastanti diverse parti di finitura le quali rimangono ciascuna semplicemente posata sulla parte di base e perfettamente incastrata sui quattro lati tramite i citati bordi gommosi in altorilievo.
In fig. 15 si riporta un disegno che evidenzia l’assemblaggio fra la parte di base 1, raffigurata con linea a tratteggio, e la parte di finitura 2.
In fig. 16 si riporta, a titolo di esempio, il singolo elemento di pavimento in pianta, con una diversa conformazione; viene raffigurata la parte di base dello stesso 1 e la parte di finitura 2.
In fig. 17 si riporta il singolo elemento di pavimento in sezione, ove sono evidenziate la parte di base dello stesso 1, la parte di finitura 2, la zona di cornice della parte di base 3, la zona di appoggio fra le due parti 4, due bordi perimetrali in altorilievo, opportunamente sagomati 25, due bordi perimetrali in bassorilievo, opportunamente sagomati 26.
In fig. 18 è raffigurata la sola parte di base 1, ove sono evidenziate la zona di cornice 3, la zona di appoggio 4, due bordi perimetrali sagomati in altorilievo 25, due bordi perimetrali sagomati in bassorilievo 26; questa conformazione dei bordi consente una perfetta giunzione fra le diverse parti di base le quali in tale maniera si incastrano perfettamente fra loro tramite unioni tipo “di piano” o “a mezzo legno” o altri tipi, eliminando metà spessore lungo tutti i quattro lati; i due lati in altorilievo consentono di ottenere regolari e precise fughe fra le sovrastanti diverse parti di finitura le quali rimangono ciascuna semplicemente posata sulla parte di base e perfettamente incastrata sui quattro lati tramite i bordi gommosi in altorilievo.
In fig. 19 si riporta un disegno che evidenzia l’assemblaggio fra la parte di base (1), raffigurata con linea a tratteggio, e la parte di finitura (2).
Tale soluzione di posa e assemblaggio consente la facile e rapida intercambiabilità di tutte le finiture previste, consentendo di comporre pavimentazioni totalmente modificabili nel loro aspetto nel tempo secondo le necessità, esigenze, richieste o semplice volontà di volta in volta emergibili.
L’intercambiabilità avviene con riferimento sia a differenti materiali che a differenti colorazioni, conformazioni e/o design della parte di finitura.
La parte di base viene semplicemente poggiata sul sottofondo del pavimento, o direttamente posata su preesistente pavimento nel caso di ristrutturazioni.
In tale versione la parte di base viene preferibilmente prevista in materiale a base gommosa, non escludendo comunque l’utilizzo di altri materiali, come ad esempio materiale plastico o resinoso. La parte di base può essere più o meno colorata.
In tale versione la parte di base ha uno spessore nell’ordine dei millimetri; la parte di finitura ha uno spessore nell’ordine dei millimetri.
L’utilizzo di materiale gommoso consente ottimi requisiti di isolamento termico ed acustico, garantendo inoltre una intrinseca elasticità e flessibilità in grado di poter evitare qualsiasi inserimento di giunti di dilatazione a pavimento.
L’utilizzo di materiale gommoso consente inoltre una posa rapida e semplice; gli elementi possono essere facilmente tagliati ed adattati a qualsiasi superficie.
Tale materiale è praticamente inattaccabile da condizioni e agenti esterni, è leggero, può essere prodotto in differenti colorazioni ed essere prodotto anche in spessori di pochissimi millimetri.
Con queste caratteristiche l’immediata intercambiabilità può pertanto essere totalmente garantita, ove necessario o richiesto, anche per la parte di base di ciascun elemento di pavimento.
Pertanto si tratta di un sistema di pavimento che garantisce operazioni di montaggio-smontaggio eccezionalmente veloci, semplici, pratiche, senza alcun bisogno di personale specializzato e consentendo inoltre il totale recupero, e successivo completo riutilizzo, di tutti gli elementi smontati.
Stanti tali sopraindicate caratteristiche la parte di base del pavimento può essere prodotta anche in macro-elementi di dimensioni maggiori (una sorta di pannello), su ognuno dei quali verranno posate diverse parti di finitura.
In fig. 20 si riporta, a titolo di esempio, il singolo macro-elemento di pavimento in pianta ove viene raffigurata la parte di base dello stesso e sono evidenziate la zona di cornice 3, le zone di appoggio 4, le forature centrali della parte di base 5, due bordi perimetrali in altorilievo 25, due bordi perimetrali in bassorilievo 26, i bordi intermedi in altorilievo 25. La parte di base del singolo macroelemento presenta una particolare bordatura perimetrale la quale consente, tramite incastri tipo “di piano” o “a mezzo legno” o altri tipi, la perfetta unione ed aderenza fra diversi macro-elementi, su ognuno dei quali sono posizionate diverse parti di finitura.
In fig. 21 è raffigurata in assonometria la parte di base, ove sono evidenziate la zona di cornice 3, le zone di appoggio 4, le forature centrali della parte di base 5, due bordi perimetrali in altorilievo 25, due bordi perimetrali in bassorilievo 26 i bordi intermedi in altorilievo 25; questa conformazione dei bordi perimetrali consente una perfetta giunzione fra le diverse parti di base le quali in tale maniera si incastrano perfettamente fra loro tramite unioni tipo “di piano” o “a mezzo legno” o altri tipi, lungo tutti i quattro lati; ciò, unitamente ai bordi intermedi, consente di ottenere regolari e precise fughe fra le sovrastanti diverse parti di finitura le quali rimangono ciascuna semplicemente posata sulla parte di base e perfettamente incastrata sui quattro lati tramite i bordi gommosi in altorilievo; con linea tratteggiata 2 viene indicato l’assemblaggio delle diverse parti di finitura.
Anche per la versione pavimenti interni valgono le seguenti caratteristiche.
In fig. 9 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato in diverse conformazioni e dimensioni geometriche, sia della parte di base che della parte di finitura, secondo plurime combinazioni.
In fig. 10 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato in diverse conformazioni materiche e cromatiche, sia della parte di base che della parte di finitura, secondo plurime combinazioni.
In fig. 11 si riporta un disegno esemplificativo di come ogni singolo elemento di pavimento possa essere realizzato con diverse conformazioni d’utilizzo della parte di finitura, relative ad una serie di specifici requisiti funzionali della stessa.
Pertanto la parte di finitura può avere caratteristiche destinate a diverse funzioni ed utilizzi:
pavimento tattile 7, pavimento antisdrucciolo 8, pavimento con componenti di delimitazione fisica 9, pavimento con indicazioni direzionali 10, pavimento per deflusso acque 11, pavimento con indicazioni informative 12, pavimento con indicazioni segnaletiche 13, pavimento con indicazioni promozionalipubblicitarie 14, pavimento con indicazioni alfabetiche 15, pavimento con indicazioni numeriche 16, pavimento decorativo 17, pavimento con indicazioni didascaliche 18, pavimento con illuminazione incorporata 19, pavimento luminescente 20, pavimento drenante 21, pavimento grigliato 22, pavimento predisposto per arredo urbano 23, 24; in tale ultimo caso la parte di finitura non è prevista mentre la parte di base viene forata nella zona centrale in modo da poter consentire il fissaggio di arredi urbani, manufatti vari o la messa a dimora di essenze vegetali.
In un esempio esecutivo preferito della versione da interni, la parte di base ha spessore variabile fra 3 e 20 mm, lo scasso o incavo posto sul lato superiore della parte di base ha profondità variabile fra 2 e 20 mm e la parte di finitura ha spessore variabile fra 2 e 20 mm.
In tale maniera, sia per pavimenti interni che esterni si può comporre un vero e proprio “Sistema industriale” in grado di prefigurare innumerevoli possibilità estetiche, cromatiche, materiche del pavimento, consentendone una totale semplice ed immediata sostituibilità delle finiture superficiali, perennemente nel tempo.
Oltre a ciò, come visto la parte di finitura dell’elemento può essere realizzata con particolari disegni, immagini, loghi, trattamenti superficiali particolari, numeri e lettere d’alfabeto, in modo da costituire una serie di finiture superficiali aventi differenti possibili utilizzi e destinazioni: tattili per non vedenti, in rilievo, a cunetta, direzionali, antisdrucciolo, informative, promozionali, decorative, didascaliche, luminose, ecc.
La parte di finitura è realizzabile in materiali differenti e con colori e design differenti: ceramica, gres ceramico, cotto, materiale composito, materie plastiche, legno, metalli, materiale luminescente, pietra, ecc.
Si tratta pertanto di una sorta di pavimentazione “intelligente” (una sorta di sistema aperto) la quale è in grado di dialogare in qualche modo con l’utente ed è in grado di fornire allo stesso una serie di informazioni ed indicazioni utili all’orientamento ed alla percezione spaziale dei luoghi.
Quanto sopra consentendo perennemente nel tempo infinite possibilità di immediata sostituzione della finitura superficiale del pavimento stesso, il quale può essere in ogni momento completamente modificato nel proprio aspetto tramite la semplice sostituzione manuale degli elementi di finitura.
Ciò vale ovviamente anche per interventi di manutenzione periodica, con la possibilità di una sostituzione istantanea delle parti danneggiate, rubate, consumate, macchiate o altro.
Tutte le parti di finitura dell’elemento sono inoltre assolutamente riciclabili, in grado di essere utilizzate temporaneamente, smontate rapidamente ove richiesto, stoccate a magazzino e rimontabili in altra collocazione senza alcuna particolare operazione edilizia, ma solo con semplici gesti manuali.
Come già detto, nella versione pavimenti interni tale possibilità di immediata sostituzione viene garantita, oltre che per le parti di finitura, anche per tutte le parti di base di ciascun elemento modulare.
Il Sistema prevede una ampia gamma di elementi (sia per la parte di base che per la parte di finitura) in modo da prefigurare un catalogo suddiviso in componenti standard, componenti speciali, componenti optional.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di pavimento per la realizzazione di pavimentazioni da esterno o interno costituite dall’assemblaggio di una pluralità di elementi di pavimento, caratterizzato dal fatto che il detto elemento di pavimento è costituito da almeno una parte di base (1) ed almeno una parte di finitura (2), presentando la detta parte di base (1) almeno una zona di appoggio (4) atta a realizzare una sede di alloggiamento della detta parte di finitura (2), presentando la detta sede di alloggiamento forme complementari alla detta parte di finitura (2).
  2. 2. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta zona di appoggio (4) è ricavata nello spessore della detta parte di base (1), in modo da identificare una zona di cornice (3) costituita da una superficie di raccordo del bordo della detta zona di appoggio (4) con il bordo della detta parte di base (1).
  3. 3. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 2, in cui la detta sede presenta uno spessore pari allo spessore della detta parte di finitura (2), in modo tale per cui, in condizione di appoggio, la parte di finitura (2) e la zona di cornice (3) identificano una superficie continua.
  4. 4. Elemento a pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di finitura (2) è inseribile all’interno della detta zona di appoggio (4), essendo la detta parte di finitura (2) trattenuta in maniera amovibile all’interno della detta zona di appoggio (4) dalla forza di gravità.
  5. 5. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di base (1) comprende almeno due bordi perimetrali (25, 26), i quali bordi perimetrali (25, 26) presentano profili complementari tra loro.
  6. 6. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui è previsto un elemento di appoggio (6), interposto tra la detta parte di base (1) e la detta parte di finitura (2).
  7. 7. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di base (2) prevede almeno un foro passante (5) in corrispondenza della detta zona di appoggio (4).
  8. 8. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di base (1) è realizzata in materiale a base gommosa per pavimenti da interni o in materiale cementizio per pavimenti da esterni.
  9. 9. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di base (2) comprende una o più zone di appoggio (4) atte all’alloggiamento di una pluralità di parti di finitura (2).
  10. 10. Elemento di pavimento secondo la rivendicazione 1, in cui la detta parte di finitura (2) presenta uno o più simboli e/o caratteri alfanumerici e/o elementi in rilievo e/o in basso rilievo.
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