IT201700000380A1 - Barra di fissaggio ortopedica - Google Patents

Barra di fissaggio ortopedica

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Description

"Barra di fissaggio ortopedica"
DESCRIZIONE
Settore della Tecnica
La presente invenzione si riferisce ad una barra di fissaggio ortopedica. La presente invenzione si riferisce particolarmente, ma non esclusivamente, ad una barra di fissaggio ortopedica del tipo utilizzato nel trattamento chirurgico del petto escavato (“pectus excavatum”).
Arte Nota
Nella chirurgia ortopedica è noto e largamente diffuso l’utilizzo di barre di fissaggio da applicare a ossa da riparare o correggere.
In particolare è noto l’utilizzo di barre di fissaggio nel trattamento chirurgico del petto escavato (“pectus excavatum”).
Il petto escavato (anche detto “torace a imbuto”) è un'anomalia congenita della gabbia toracica, a livello del piano sterno-costale, che consiste in un'angolatura dello sterno verso l'interno, in direzione della colonna vertebrale. In caso di petto escavato, le pareti del torace depresse possono comprimere il cuore o i polmoni rischiando di causare un loro malfunzionamento. Inoltre, anche lo sviluppo degli organi durante l’infanzia può essere (almeno parzialmente) compromesso.
Un trattamento chirurgico largamente diffuso per la correzione del petto escavato prevede l'applicazione di una barra di fissaggio opportunamente sagomata in posizione sottosternale.
Con riferimento anche alla Figura 1, una siffatta barra di fissaggio 100 comprende un corpo 102, realizzato ad esempio in acciaio chirurgico o titanio, che ha una forma piatta ed allungata, con una sezione trasversale sostanzialmente rettangolare, e presenta un profilo opportunamente convesso.
Il corpo 102 della barra di fissaggio 100 viene inserito in posizione sottosternale attraverso due incisioni praticate ai due lati dello sterno, con la convessità rivolta verso la colonna vertebrale del paziente. Una volta inserito e correttamente posizionato, esso viene ruotato in modo tale che la convessità è portata verso lo sterno, così da spingere lo sterno verso l’esterno e sostenerlo in tale posizione.
Al fine di mantenere il corpo 102 della barra di fissaggio 100 in posizione corretta, in corrispondenza di ciascuna porzione laterale 102a, 102b di detto corpo una staffa di stabilizzazione 104 che è inserita al di sotto del corpo stesso a partire dalla corrispondente estremità è fatta scivolare lungo di esso fino alla posizione desiderata ed è fissata alle costole, ad esempio mediante filo di sutura.
A tale scopo, ciascuna staffa di stabilizzazione 104 comprende una porzione ribassata 104a di larghezza sostanzialmente uguale a quella del corpo 102 della barra di fissaggio 100 per poter scorrere lungo di essa e fori 104b per il passaggio del filo di sutura.
L’utilizzo di barre di fissaggio del tipo sopra menzionato, sebbene consenta di realizzare un intervento chirurgico meno invasivo rispetto a quelli precedentemente utilizzati, non è comunque privo di inconvenienti. In particolare, la necessità di inserire le staffe di stabilizzazione a partire dalle estremità della barra di fissaggio e farle poi scorrere fino alla posizione desiderata comporta la necessità di incisioni di notevole estensione sulla pelle del paziente intorno alle costole cui dette staffe devono essere fissate.
Nel recente passato sono state proposte alcune soluzioni per limitare l’estensione delle incisioni e, di conseguenza, rendere l’intervento sempre meno invasivo.
Tuttavia, le soluzioni proposte comportano l’utilizzo di barre di fissaggio e/o staffe di stabilizzazione complesse, il che porta sia ad un incremento dei costi sia ad un aumento del rischio che si verifichino errori di posizionamento nel corso dell’intervento chirurgico.
Scopo principale della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo una barra di fissaggio ortopedica che coniughi una ridotta invasività con una struttura semplice ed economica.
Questo ed altri scopi sono raggiunti mediante la barra di fissaggio ortopedica come rivendicata nelle unite rivendicazioni.
Esposizione sintetica dell’Invenzione
Grazie al fatto che secondo l’invenzione la barra di fissaggio ortopedica comprende un corpo di forma piatta ed allungata che ha una sezione trasversale rastremata e al fatto che le staffe di stabilizzazione hanno corrispondentemente un corpo piatto ad allungato ripiegato in modo da ottenere un profilo a coda di rondine, dette staffe di stabilizzazione possono essere direttamente applicate alla barra di fissaggio nella posizione desiderata, senza necessità di inserirle dalle estremità di detta barra di fissaggio e farle scorrere lungo di essa.
Questo permette di limitare l’invasività dell’intervento chirurgico durante l’applicazione della barra di fissaggio e anche durante la sua rimozione. Al tempo stesso, la barra di fissaggio secondo l’invenzione risulta molto semplice nella struttura e nell’applicazione, il che limita da un lato i costi di produzione e dall’altro i rischi di errore da parte del chirurgo.
Descrizione Sintetica delle Figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita di realizzazione, data a titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui:
la Figura 1 mostra un esempio di barra di fissaggio ortopedica secondo tecnica nota;
la Figura 2a mostra una vista dall’alto di una barra di fissaggio ortopedica secondo una forma di realizzazione dell’invenzione;
la Figura 2b mostra una vista laterale della barra di fissaggio ortopedica di Figura 2a;
la Figura 2c mostra una vista in sezione trasversale (in scala ingrandita) della barra di fissaggio ortopedica di Figura 2a;
La Figura 3 mostra una vista in pianta di una staffa di stabilizzazione per la barra di fissaggio ortopedica delle Figure 2a – 2c.
Descrizione Dettagliata di una Forma Preferita di Realizzazione dell’Invenzione
Con riferimento alle Figure 2a – 2c, è illustrata una barra di fissaggio ortopedica, indicata complessivamente con il riferimento numerico 1, che comprende un corpo 3 di forma piatta ed allungata.
Nella forma di realizzazione illustrata la barra di fissaggio ortopedica 1 è una barra di fissaggio destinata al trattamento ortopedico del petto escavato e corrispondentemente il corpo 3 presenta un profilo convesso, comprendente una porzione centrale 3’’ sostanzialmente piana e una coppia di porzioni laterali 3’, 3’’’ incurvate, a conferire al corpo 3 il profilo complessivo convesso.
Come ben visibile in Figura 2c, secondo l’invenzione il corpo 3 della barra di fissaggio 1 ha una sezione trasversale rastremata, cosicché una prima faccia 3a del corpo 3 ha una larghezza trasversale (cioè una larghezza in direzione trasversale rispetto alla lunghezza in direzione longitudinale L) maggiore rispetto a quella della seconda faccia 3b opposta.
In altre parole i fianchi 3c, 3d del corpo 3 non sono ortogonali rispetto alle facce 3a, 3b di detto corpo, ma sono inclinati rispetto ad esse.
Nella forma di realizzazione illustrata, il corpo 3 della barra di fissaggio 1 ha una sezione trasversale in forma di trapezio, in particolare di trapezio isoscele.
In modo di per sé noto, la barra di fissaggio 1 comprende inoltre una coppia di staffe di stabilizzazione 5, destinate ad essere applicate rispettivamente sulle porzioni laterali 3’, 3’’’ del corpo 3 della barra di fissaggio 1 e atte a consentire il collegamento della barra di fissaggio 1 alle costole adiacenti, al fine di rendere stabile il posizionamento della barra di fissaggio stessa.
Con riferimento anche alla Figura 3, ciascuna staffa di stabilizzazione 5 è realizzata sotto forma di piastra metallica ed è disposta con il suo asse longitudinale L’ in direzione sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale L del corpo 3 della barra di fissaggio 1.
Ciascuna staffa di stabilizzazione 5 comprende una porzione centrale 5b e una coppia di porzioni laterali 5a, 5c, le quali sono provviste di rispettivi fori passanti 9 per il passaggio di mezzi di collegamento, quali ad esempio un filo di sutura.
Come ben visibile in Figura 2c, secondo l’invenzione, la piastra che forma la staffa di stabilizzazione 5 è ripiegata in modo da avere un profilo a coda di rondine.
In altre parole, ciascuna staffa di stabilizzazione 5 è ripiegata in modo tale che le due porzioni laterali 5a, 5c giacciano su un primo piano e la porzione centrale 5b giaccia su un secondo piano, parallelo e sfalsato rispetto a detto primo piano, le porzioni laterali 5a, 5c essendo collegate alla porzione centrale 5b mediante rispettive porzioni di raccordo 5d, 5e e dette porzioni di raccordo 5d, 5e non sono tra loro parallele bensì divergenti, così da conferire alla staffa di stabilizzazione il profilo complessivo a coda di rondine. Le porzioni di raccordo 5d, 5e non sono quindi ortogonali rispetto alle porzioni laterali 5a, 5c, ma formano con esse un angolo acuto.
In atre parole, la porzione centrale 5b della staffa di stabilizzazione 5 ha una larghezza (intesa in senso trasversale rispetto all’asse longitudinale L del corpo 3 della barra di fissaggio 1) maggiore rispetto alla distanza (intesa anch’essa in senso trasversale rispetto all’asse longitudinale L del corpo 3 della barra di fissaggio 1) fra le porzioni laterali 5a, 5c della staffa stessa misurata sul piano su cui giacciono.
La larghezza della porzione centrale di ciascuna staffa di stabilizzazione 5 è sostanzialmente pari alla larghezza trasversale della prima faccia 3a del corpo 3 della barra di fissaggio 1, vale a dire della faccia più larga di detto corpo 3 di detta barra di fissaggio 1.
Come sopra specificato ne consegue che, a causa del profilo a coda di rondine delle staffe di stabilizzazione 5, la distanza fra le due porzioni laterali 5a, 5c di dette staffe, misurata sul piano in cui giacciono, è inferiore alla larghezza trasversale di detta prima faccia 3a del corpo 3 della barra di fissaggio 1.
In particolare, le staffe di stabilizzazione 5 sono sagomate in modo tale che detta distanza fra le due porzioni laterali 5a, 5c di dette staffe, misurata sul piano in cui giacciono, è sostanzialmente uguale o inferiore alla larghezza trasversale della seconda faccia 3b del corpo 3 della barra di fissaggio 1, vale a dire della faccia più stretta di detto corpo 3 di detta barra di fissaggio 1.
È pertanto evidente che grazie alla sezione trasversale rastremata del corpo 3 della barra di fissaggio 1 ed al corrispondente profilo a coda di rondine delle staffe di stabilizzazione 5, dette staffe di stabilizzazione possono essere applicate sulle porzioni laterali 3’, 3’’’ del corpo 3 della barra di fissaggio 1 direttamente nella posizione desiderata, senza la necessità di inserirle dalle estremità del corpo 3 e poi farle scorrere lungo di esso.
Ciascuna staffa di stabilizzazione 5 può essere inserita sul corpo 3 dal lato della prima faccia 3a direttamente nella posizione desiderata: detta staffa può essere elasticamente deformata per divaricare temporaneamente le porzioni laterali 5a, 5c in modo da calzare la staffa sul corpo 3 della barra di fissaggio 1; una volta rilasciate, per effetto del profilo a coda di rondine dette porzioni laterali 5a, 5c si stringeranno contro i fianchi 3c, 3d di detto corpo 3, mantenendo la staffa 5 stabilmente in posizione.
Come ben visibile in Figura 3, nella forma preferita di realizzazione illustrata, al fine di facilitare la deformazione elastica delle staffe di stabilizzazione 5, la porzione centrale 5b di dette staffe ha una altezza (intesa nella direzione longitudinale L del corpo 3 della barra di fissaggio 1) ridotta rispetto all’altezza delle porzioni laterali 5a, 5c.
In particolare, la porzione centrale 5b delle staffe di stabilizzazione 5 presenta una coppia di incavi simmetrici 7 che creano un restringimento di detta porzione centrale 5b, facilitandone così la deformazione elastica per divaricare le porzioni laterali 5a, 5c di dette staffe al momento della loro applicazione al corpo 3 della barra di fissaggio 1.
Sarà evidente da quanto sopra descritto che l’invenzione raggiunge gli scopi sopra indicati, in quanto consente l’inserimento delle staffe di stabilizzazione direttamente nella posizione desiderata riducendo l’invasività dell’intervento e l’estensione delle incisioni da praticare sulla pelle del paziente, e al tempo stesso ha una struttura estremamente semplice, composta da un numero ridotto componenti (il corpo della barra di fissaggio e le staffe di stabilizzazione).
È altresì evidente che la forma di realizzazione illustrata non deve essere intesa in alcun modo intesa in senso limitativo e numerose varianti e modifiche sono possibili senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
In particolare, benché nell’esempio di realizzazione illustrato si sia fatto riferimento ad una barra di fissaggio con un profilo convesso per il trattamento del petto escavato avente un profilo, è evidente l’invenzione può essere parimenti applicata a barre di fissaggio ortopediche aventi finalità diverse e, conseguentemente, profili diversi, quali ad esempio un profilo piano.
Inoltre, benché nell’esempio di realizzazione illustrato siano previste due staffe di stabilizzazione, è evidente che dette staffe di stabilizzazione potrebbero anche essere previste in numero diverso.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Barra di fissaggio ortopedica (1), comprendente un corpo (3) di forma piatta ed allungata ed una o più staffe di stabilizzazione (5) accoppiabili a detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1), dette staffe di stabilizzazione essendo realizzate sotto forma di piastre ed essendo disposte, in uso, con il loro asse longitudinale (L’) in direzione sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale (L) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1), caratterizzata dal fatto che: - detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) ha una sezione trasversale rastremata, cosicché una prima faccia (3a) di detto corpo (3) ha una larghezza in direzione trasversale a detto asse longitudinale (L) di detto corpo maggiore rispetto a quella della seconda faccia (3b) opposta; - dette una o più staffe di stabilizzazione comprendono una coppia di porzioni laterali (5a, 5c) che giacciono su un primo piano, una porzione centrale (5b) che giace su un secondo piano, parallelo e sfalsato rispetto a detto primo piano, e porzioni di raccordo (5d, 5e) che collegano rispettivamente dette porzioni laterali (5a,5c) a detta porzione centrale (5b), dette porzioni di raccordo essendo divergenti tra loro, così da conferire a dette una o più staffe di stabilizzazione un profilo complessivo a coda di rondine.
  2. 2. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuna di dette staffe di stabilizzazione (5) è sagomata in modo tale che la larghezza in direzione sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale (L) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) di detta porzione centrale (5b) è sostanzialmente uguale alla larghezza di detta prima faccia (3a) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) e la distanza in direzione sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale (L) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) fra dette porzioni laterali (5a, 5c), misurata sul piano in cui giacciono, è sostanzialmente uguale o inferiore alla larghezza di detta seconda faccia (3b) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1).
  3. 3. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) ha una sezione trasversale in forma di trapezio, in particolare di trapezio isoscele.
  4. 4. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta porzione centrale (5b) di dette una o più staffe di stabilizzazione ha un’altezza in direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale (L) di detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) inferiore all’altezza di dette porzioni laterali (5a, 5c) di dette una o più staffe di stabilizzazione.
  5. 5. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detta porzione centrale (5b) di dette una o più staffe di stabilizzazione presenta una coppia di incavi (7) simmetrici che ne determinano un restringimento centrale.
  6. 6. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 5, in cui detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) comprende una porzione centrale (3’’) sostanzialmente piana e una coppia di porzioni laterali (3’, 3’’’) incurvate, che conferiscono a detto corpo (3) un profilo complessivo convesso.
  7. 7. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 5, in cui detto corpo (3) di detta barra di fissaggio (1) presenta un profilo complessivo piano.
  8. 8. Barra di fissaggio ortopedica (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 7, in cui dette porzioni laterali (5a, 5c) di dette una o più staffe di stabilizzazione (5) sono provviste di fori passanti (9) per il passaggio di mezzi di collegamento.
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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US20120303068A1 (en) * 2011-05-26 2012-11-29 Daniel Duane Fritzinger Bone Plate Positioning Scaffold
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