IT201600124052A1 - Dispositivo di risparmio energetico - Google Patents

Dispositivo di risparmio energetico

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IT201600124052A1
IT201600124052A1 IT102016000124052A IT201600124052A IT201600124052A1 IT 201600124052 A1 IT201600124052 A1 IT 201600124052A1 IT 102016000124052 A IT102016000124052 A IT 102016000124052A IT 201600124052 A IT201600124052 A IT 201600124052A IT 201600124052 A1 IT201600124052 A1 IT 201600124052A1
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IT
Italy
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unit
electric motor
refrigeration unit
refrigeration
power supply
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IT102016000124052A
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English (en)
Inventor
Ivan Gasparini
Original Assignee
Samec Snc
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D31/00Other cooling or freezing apparatus
    • F25D31/002Liquid coolers, e.g. beverage cooler
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67DDISPENSING, DELIVERING OR TRANSFERRING LIQUIDS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B67D1/00Apparatus or devices for dispensing beverages on draught
    • B67D1/08Details

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

"DISPOSITIVO DI RISPARMIO ENERGETICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di risparmio energetico per un motore elettrico.
In particolare, il dispositivo di risparmio energetico associato al motore elettrico può essere installato per mettere in rotazione un dispositivo di pompaggio, ad esempio un’ elettropompa, applicato a gruppi frigoriferi.
Tali gruppi frigoriferi vengono installati su impianti di spillatura bevande utilizzati particolarmente, ma non solo, nei bar o pub, nelle pizzerie, nelle discoteche nei ristoranti, ed in genere dove si consumano bevande fredde.
STATO DELLA TECNICA
E noto che nel settore della spillatura bevande, per garantire una temperatura ottimale della bevanda erogata bisogna agitare e pompare continuamente un fluido refrigerante, nel quale è immersa una parte del circuito di spillatura, chiamata serpentina, che consente lo scambio termico tra fluido refrigerante e la bibita da erogare.
II punto di erogazione può essere lontano dal gruppo frigorifero ed i mezzi utilizzati devono essere costantemente raffreddati lungo tutta la distanza tra gruppo frigorifero e rubinetto di spillatura della bevanda. Tale funzione si ottiene per mezzo di un tubo in cui scorre la bibita dal gruppo frigorifero al punto di spillatura, a stretto contatto con esso, ci sono altri due tubi di ricircolo, uno di mandata e l'altro di ritorno da e verso una vasca.
I due tubi di mandata e di ritorno trasportano il fluido refrigerante messo in pressione da un’ elettropompa.
L’ elettropompa che svolge tale funzione è costituita da un motore elettrico e da un gruppo idraulico che ospita una girante di pompaggio fissata al suo albero motore.
AlTestremità dell’ elettropompa è applicata un’elica di agitazione. II motore elettrico genera movimento rotatorio dell’albero e quindi della parte idraulica che permette la movimentazione del fluido refrigerante da una vasca di contenimento al circuito di raffreddamento accoppiato al circuito di spillatura della bevanda.
E noto che il gruppo idraulico è comunemente azionato da motori elettrici monofase che ruotano ad una velocità prefissata e che operano in continuo alla massima potenza e al massimo numero di giri sia di giorno, sia di notte, nonché durante i periodi di inutilizzo del impianto di spillatura.
Tuttavia, tali motori elettrici monofase sono tipicamente molto dispendiosi da un punto di vista energetico e non consentono una modulazione dall’esterno che soddisfi le specifiche caratteristiche del gruppo frigorifero.
È noto l’uso di motori elettrici monofase con doppio avvolgimento per gestire i consumi fornendo l’alimentazione ad un avvolgimento piuttosto che all’altro, e viceversa, in base alle specifiche esigenze operative.
Tuttavia, tali motori elettrici sono molto costosi e non permettono di modulare l’alimentazione in modo voluto e in ragione delle caratteristiche dello specifico gruppo frigorifero.
In questo contesto, le elettropompe note vengono configurate e associate in base allo specifico gruppo frigorifero e, in caso di cambio del gruppo frigorifero, tali elettropompe necessitano di modifiche dedicate, o di essere sostituite del tutto.
Ciò comporta un elevato dispendio di risorse sia da un punto di vista economico, sia d’impiego di operatori specializzati.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare e mettere a disposizione un dispositivo di risparmio energetico per un motore elettrico che superi almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Il presente trovato si pone lo scopo di realizzare un dispositivo di risparmio energetico per un motore elettrico che permetta di essere installato su gruppi frigoriferi con caratteristiche varie, senza apportare ogni volta modifiche in base al gruppo frigorifero su cui è installato, nonché ridurre sensibilmente il consumo di energia.
Uno scopo del presente trovato è di modulare la potenza di alimentazione fornita al motore elettrico per ottimizzare i consumi di energia sia in base alle esigenze operative, sia in base allo specifico gruppo frigorifero.
Un ulteriore scopo è di realizzare un dispositivo di risparmio energetico applicabile ad un'ampia gamma di elettropompe e di gruppi frigoriferi di formati vari.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo di risparmio energetico per un motore elettrico associato ad un gruppo frigorifero comprendente una centralina di controllo atta a gestire il funzionamento del gruppo frigorifero, ad alimentare il motore elettrico e configurata per fornire in uscita un segnale di comando comprendente almeno informazioni correlate alle caratteristiche e lo stato operativo del gruppo frigorifero.
Secondo un aspetto del presente trovato, il dispositivo di risparmio energetico comprende un’unità di elaborazione configurata per ricevere ed elaborare il segnale di comando per fornire in uscita un segnale di commutazione atto a collegare selettivamente un gruppo riduttore a monte del motore elettrico, essendo detto gruppo riduttore configurato per generare, in uso, una caduta di tensione fra l’alimentazione fornita dalla centralina di controllo e il motore elettrico in funzione del segnale di comando proveniente dalla centralina di controllo.
Secondo possibili forme realizzative, il gruppo ridutore comprende uno o più elementi ridutori ati a generare, in uso, una specifica caduta di tensione in base al segnale di commutazione.
In questo modo, l’unità di elaborazione può regolare e modulare in modo differenziato e voluto il funzionamento del motore eletrico in modo coordinato con il gruppo frigorifero per otimizzare i consumi in base allo specifico stato operativo del gruppo frigorifero.
Formulazioni del presente trovato prevedono che il motore eletrico sia connesso e coordini il funzionamento di un’ eletropompa semisommersa in un fluido refrigerante del gruppo frigorifero di un impianto di spillatura di bevande.
Fa parte del presente trovato anche un metodo di controllo eletronico del motore eletrico associato al gruppo frigorifero, che prevede di:
- fornitura dalla centralina di controllo di un gruppo frigorifero ad un’unità di elaborazione di un segnale di comando comprendente almeno informazioni correlate alle carateristiche e allo stato operativo del gruppo frigorifero;
- una fase di elaborazione del segnale di comando per fornire in uscita un segnale di commutazione ato a collegare seletivamente un gruppo ridutore a monte del motore eletrico, generando deto gruppo ridutore, in uso, una caduta di tensione fra l’alimentazione fornita dalla centralina di controllo e il motore eletrico in funzione del segnale di comando proveniente dalla centralina di controllo.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre carateristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una rappresentazione schematica di un dispositivo di risparmio energetico associato ad un gruppo frigorifero secondo una possibile forma realizzativa;
- la fig. 2 è uno schema a blocchi di una forma realizzativa di un metodo di controllo di un motore elettrico associato a un gruppo frigorifero;
- la fig. 3 è una rappresentazione schematica di un’elettropompa associata ad un gruppo frigorifero secondo una possibile forma realizzativa.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo di risparmio energetico 10 per un motore elettrico 11 associato ad un gruppo frigorifero 12.
Ad esempio, secondo possibili forme realizzative, il motore elettrico 1 1 è collegato ad un’elettropompa 13 e ne coordina il funzionamento per gestire il raffreddamento ed il mantenimento ad una temperatura preimpostata e specifica al gruppo frigorifero 12 di un impianto di spillatura bevande.
Come sarà chiaro dalla descrizione, il presente trovato consente di controllare e gestire i consumi del motore elettrico 11 collegato ad un’ elettropompa 13 associata ad un gruppo frigorifero 12, considerando al contempo le specifiche caratteristiche del gruppo frigorifero 12 e il suo stato operativo.
In questo modo, è possibile gestire la potenza di alimentazione del motore in base a tali informazioni che permettono di identificare la potenza minima richiesta per lo specifico stato operativo del gruppo frigorifero 12.
Per stato operativo si intende uno stato di funzionamento del gruppo frigorifero 12, quale ad esempio, se esso è spento, acceso, se l’impianto di spillatura è operativo, se rimpianto di spillatura è a riposo, o comunque un qualsiasi stato operativo dell’impianto di spillatura che richiede una temperatura di funzionamento specifica del gruppo frigorifero 12.
Infatti, il presente trovato prevede che il dispositivo di risparmio energetico 10 sia in grado adeguare l’alimentazione 20 del motore elettrico 11 collegato al gruppo frigorifero 12, adattandola in base alle caratteristiche specifiche del gruppo frigorifero 12 e allo specifico stato operativo di esso.
Ciò consente al dispositivo di risparmio energetico 10 di adattare la potenza del motore elettrico 11 , sì da ottimizzarne i consumi in relazione dello stato operativo del gruppo frigorifero 12.
Il gruppo frigorifero 12 comprende una centralina di controllo 14 atta a gestire il funzionamento del gruppo frigorifero 12, ad alimentare il motore elettrico 11 mediante una alimentazione 20, e configurata per fornire in uscita un segnale di comando SI comprendente almeno informazioni correlate alle caratteristiche e allo stato operativo del gruppo frigorifero 12.
Secondo possibili forme realizzative, non illustrate, l’alimentazione 20 del motore elettrico 11 può essere indipendente dalla centralina di controllo 14 del gruppo frigorifero 12, ad esempio una presa a pozzetto indipendente, o alto alimentatore esterno.
Secondo possibili forme realizzative, la centralina di controllo 14 può essere collegata a uno o più sensori 15 associati al gruppo frigorifero 12 atti a rilevare una o più grandezze fisiche, quali ad esempio temperatura, umidità, o altro.
Secondo possibili forme realizzative, l’uno o più sensori 15 possono comprendere sensori di temperatura in grado, ad esempio, di rilevare un valore di temperatura Tanel punto in cui sono installati.
Ad esempio, i sensori di temperatura possono essere termocoppie, termo-resistenze, sensori a circuito integrato, o simili.
In accordo con un aspetto del presente trovato, il dispositivo di risparmio energetico 10 per un motore elettrico 11 associato ad un gruppo frigorifero 12 comprende un’unità di elaborazione 16 configurata per ricevere ed elaborare il segnale di comando S 1 per fornire in uscita un segnale di commutazione S2 atto a collegare selettivamente un gruppo riduttore 19 a monte del motore elettrico 11, essendo detto gruppo riduttore 19 configurato per generare, in uso, una caduta di tensione fra l’alimentazione 20 fornita dalla centralina di controllo 14 e il motore elettrico 11 in funzione del segnale di comando SI proveniente dalla centralina di controllo 14.
Secondo possibili forme realizzative, la centralina di controllo 14 è anche adibita ad altre funzioni relative al funzionamento del gruppo frigorifero 12 stesso.
Secondo possibili forme realizzative, il segnale di comando SI comprende almeno lo stato operativo e le caratteristiche specifiche del gruppo frigorifero 12.
Ad esempio, le caratteristiche del gruppo frigorifero 12 possono essere il volume del gruppo frigorifero da raffreddare, temperatura di equilibrio del gruppo frigorifero, dimensioni dei condotti di refrigerazione, potenza di alimentazione, additivi del liquido refrigerante, coibentazioni, compressore e formato del gruppo frigorifero, o altre caratteristiche specifiche di un gruppo frigorifero che risultano determinati per il funzionamento desiderato.
Il segnale di commutazione S2 può essere un segnale di corrente elettrica, tensione elettrica, o di resistenza che aziona un organo commutatore 17 configurato per collegare selettivamente il gruppo riduttore 19 fra Γ alimentazione 20 fornita dalla centralina di controllo 14 e il motore elettrico 11.
Tale segnale di commutazione S2 considera i dati relativi alle caratteristiche dello specifico gruppo frigorifero 12 e al suo specifico stato operativo trasmessi dalla centralina di controllo 14.
Secondo possibili forme realizzative, il gruppo riduttore 19 può comprendere uno o più elementi riduttori atti a generare, in uso, una specifica caduta di tensione in base al segnale di commutazione S2.
Secondo possibili forme realizzative, l’elemento riduttore può essere un elemento variabile atto a definire una caduta di tensione voluta in base al segnale di commutazione S2.
Secondo possibili forme realizzative, l’elemento riduttore può essere un condensatore.
Secondo possibili forme realizzative, l’elemento riduttore può essere una resistenza.
Secondo possibili forme realizzative, l’elemento riduttore può essere un’induttanza.
In questo modo, l’unità di elaborazione 16 può regolare e modulare in modo differenziato e voluto il funzionamento del motore elettrico 11 in modo coordinato con il gruppo frigorifero 12 per ottimizzare i consumi in base allo specifico stato operativo del gruppo frigorifero 12.
Ciò consente di non dover sostituire di volta in volta, o comunque in caso di cambio formato del gruppo frigorifero 12, il motore elettrico 11 per ottimizzare i consumi energetici.
In possibili implementazioni, l’organo commutatore 17 può comprendere un tiristore a triodo bidirezionale, o triac, mediante il quale viene comandata l’erogazione di una determinata intensità di corrente elettrica che alimenta il motore elettrico 11 , passando o no, per il gruppo riduttore 19. Secondo altre possibili forme realizzative, l’organo commutatore 17 può comprendere anche un commutatore manuale atto ad intervenire nel caso di malfunzionamenti dell’organo commutatore automatico.
Secondo possibili forme realizzative, ciò può avvenire in fase di avviamento, quando per un intervallo temporale può essere richiesta una potenza di alimentazione diversa da quella a regime che può essere vantaggiosamente inferiore alla potenza massima del motore elettrico 11 , a seconda dello specifico gruppo frigorifero 12 sul quale tale motore elettrico 11 è installato.
Inoltre, con una serie di cicli di commutazione in cui viene inserito/disinserito il gruppo riduttore 19, o singoli elementi riduttori, è possibile implementare un andamento sostanzialmente lineare della potenza del motore elettrico 11.
Secondo possibili forme realizzative, la centralina di controllo 14 può comprendere un’unità di verifica permessi 14a configurata per abilitare/disabilitare la fornitura del segnale di comando SI previa ricezione di un segnale di abilitazione S3 inviato da un dispositivo elettrico e/o elettronico 32 specifico remoto.
In questo modo solo gli operatori abilitati sono in grado di abilitare la centralina di controllo 14 all’invio del segnale di comando SI.
Secondo possibili forme realizzative, il motore elettrico 11 è di tipo asincrono monofase.
II motore elettrico 11 può essere del tipo monofase asincrono, brushless o altro tipo.
Il motore elettrico 11 può essere protetto da una copertura esterna 33 che può includere il motore elettrico 11 in maniera integrata e stagna. L’unità di elaborazione 16 può essere associata esternamente alla copertura esterna 33 ed essere provvista di
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, l’unità di elaborazione 16 può essere installata in qualsiasi tipo di gruppo frigorifero 12 in produzione, quindi senza costi di reingegnerizzazione del processo di produzione, o già presenti in commercio, o venduti.
In una ulteriore variante realizzativa, l’unità di elaborazione 16 e/o l’organo commutatore 17 possono essere integrati al motore elettrico 11. In questo modo il motore elettrico 11 ed l’unità di elaborazione possono essere racchiusi all’interno della copertura esterna 33.
L’unità di elaborazione 16 è direttamente collegata al motore elettrico 11 tramite una morsettiera.
In base al segnale di commutazione S2 fornito dall’unità di elaborazione 16, quest’ultima permette di collegare selettivamente uno o più elementi riduttori a monte del motore elettrico 11 per diverse modalità operative. In particolare, l’unità di elaborazione 16 permette di comandare il motore elettrico 11 per un funzionamento a metà potenza per poi passare a piena potenza in un ciclo di funzionamento continuativo e prolungato.
Inoltre, l’unità di elaborazione 16 permette di comandare il motore elettrico 1 1 con ciclo modulato della potenza fornita atto a ottimizzare i consumi in base allo stato operativo del gruppo frigorifero 12.
L’unità di elaborazione 16 può essere associata ad un motore elettrico 11 per azionare un’ elettropompa 13.
L’ elettropompa 13 è del tipo semisommersa in un fluido refrigerante 21.
Per fluido refrigerante 21 si può intendere, ad esempio, un liquido come acqua o acqua arricchita da additivi.
Tale fluido refrigerante 21 è raccolto in una vasca di contenimento 22. L’ elettropompa 13 è installata per permettere la circolazione idraulica del fluido refrigerante 21 in mandata dal gruppo frigorifero 12 al servizio di spillatura delle bevande.
L’ elettropompa 13 è accoppiata al motore elettrico 11 che può funzionare a piena potenza.
L’ elettropompa 13 comprende un albero di rotazione 23 avente un asse di rotazione X coassiale all’albero di rotazione del motore elettrico 11.
All’albero di rotazione 23 è associata una girante idraulica 24 per il prelievo del fluido refrigerante 21 dal gruppo frigorifero 12 verso il servizio di spillatura delle bevande.
In una variante realizzativa, in corrispondenza dell’estremità della girante idraulica 24, rivolta verso il fondo della vasca di contenimento 22, è associato un elemento agitatore 25 coassiale ed integrato all’albero di rotazione 23.
L’elemento agitatore 25 è immerso nel fluido refrigerante 21 e permette il suo mescolamento per uniformare la sua temperatura nell’intero volume della vasca di contenimento 22.
Il gruppo frigorifero 12 comprende un circuito refrigerante 26 realizzato lungo la parete laterale interna della vasca di contenimento 22.
II circuito refrigerante 26 è realizzato da una pluralità di condotti all’ interno dei quali scorre un fluido di processo per il raffreddamento del fluido refrigerante 21.
La pluralità di condotti viene lambita dal fluido refrigerante 21 in modo da permettere lo scambio termico tra quest’ultimo ed il fluido di processo.
Il gruppo frigorifero 12 comprende un compressore 27 che associato al circuito refrigerante 26 mantiene costante la temperatura del fluido refrigerante 2 1.
All’ elettropompa 13 è associato un condotto di mandata 28 che permette di trasferire idraulicamente almeno una parte del fluido refrigerante 21 dal gruppo frigorifero 12 al servizio di spillatura delle bevande.
Inoltre, all’ elettropompa 13 è associato anche un condotto di ritorno 29 che permette di trasferire almeno una parte del fluido refrigerante 21 dal servizio di spillatura bevande al gruppo frigorifero 12.
Il prelievo del fluido refrigerante 21 freddo dalla vasca di contenimento 22 avviene grazie all’azionamento del motore elettrico 11 dell’ elettropompa 13.
L’albero di rotazione 23 trasferisce il movimento alla girante idraulica 24 che aspira il fluido refrigerante 21 dalla vasca di contenimento 22 verso il condotto di mandata 28 attraverso un ugello di aspirazione 30. Una volta che il fluido refrigerante 21 ha assolto alla funzione di raffreddamento della bevanda, ritorna, ormai caldo, verso la vasca di contenimento 22 attraverso il condotto di ritorno 29.
Con il termine “caldo” si intende che la temperatura rilevata Tadel fluido refrigerante 21 è superiore alla temperatura di riferimento Tsetimpostata e specifica per il gruppo frigorifero 12, quindi non è più efficace per il raffreddamento delle bevande e necessita di ritornare nel gruppo frigorifero 12.
In possibili varianti realizzative, combinabili con tutte le forme di realizzazione qui descritte, il gruppo frigorifero 12 può essere associato a ulteriori sensori 31 collegabili direttamente all’unità di elaborazione 16. Ad esempio, gli ulteriori sensori 3 1 possono essere sensori di temperatura e possono essere collocati in corrispondenza dell’uscita del condotto di ritorno 29. In questo modo, l’ulteriore sensore 3 1 è in grado di rilevare la temperatura del fluido refrigerante 21 in arrivo dal servizio di spillatura bevande.
L’uno o più ulteriori sensori 31 possono controllare la temperatura del fluido refrigerante 21 in diverse posizioni all’interno o all’esterno della vasca di contenimento 22 del gruppo frigorifero 12.
In questo modo l’uno o più ulteriori sensori 31 rilevano costantemente la temperatura del liquido refrigerante 21.
Si tenga presente che quanto descritto per tali sensori 31 è trasferibile ai sensori 15 collegati alla centralina di controllo 14.
In particolare, la temperatura rilevata Tadel fluido refrigerante 21 in uscita dal condotto di ritorno 30 non deve superare la temperatura di riferimento impostata Tset.
Se la temperatura rilevata Tadel fluido refrigerante 2 1 è superiore, o uguale, alla temperatura di riferimento impostata Tset, il motore elettrico 11 viene azionato a piena potenza e massima velocità.
Se la temperatura rilevata Tadel fluido refrigerante 21 è inferiore alla temperatura di riferimento impostata Tset, il motore elettrico 11 viene azionato, in modo da erogare vantaggiosamente per un transiente controllato metà della potenza massima.
In questo caso, l’azione del dispositivo di risparmio energetico 10 induce una riduzione della potenza media erogata al motore elettrico 11 e, di conseguenza, riduce anche l’agitazione del fluido refrigerante 21 provocata dall’elemento agitatore 25.
Vantaggiosamente, il motore elettrico 11 passa così dalla funzionalità di piena potenza alla funzionalità di risparmio energetico mantenendo inalterate la funzionalità dell’ elettropompa 13.
In una forma di realizzazione, l’andamento della potenza del motore elettrico 11 può essere controllata variando, o modulando, l’angolo di sfasamento, o innesco, φ del gruppo riduttore 19 collegato selettivamente all’alimentazione 20 elettrica del motore elettrico 11. Tale angolo di sfasamento φ può essere modificato collegando un elemento riduttore, ad esempio un condensatore.
Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che l’agitazione ridotta del fluido refrigerante 21 permette un risparmio energetico collegato al circuito refrigerante 26. Infatti, l’azione del dispositivo di risparmio energetico 10 consente di ridurre l’agitazione del fluido refrigerante 21 ed evita l’erosione di un banco di ghiaccio che si forma, ad esempio, a partire dalle pareti laterali a ridosso dei condotti del circuito refrigerante 26 della vasca di contenimento 22.
In questo modo, se l’erosione del banco di ghiaccio da parte dell’elemento agitatore 25 è minima, il compressore 27 non entra in funzione e si ha così un risparmio energetico in aggiunta a quello otenuto con il controllo del motore eletrico 11 dell’ eletropompa 13. Inoltre, il presente trovato definisce un metodo di controllo eletronico del motore eletrico 11 che comprende:
- una fase di fornitura fi dalla centralina di controllo 14 di un gruppo frigorifero 11 ad un’unità di elaborazione 16 di un segnale di comando S 1 comprendente almeno informazioni correlate alle carateristiche e allo stato operativo del gruppo frigorifero 12;
- una fase di elaborazione f2 del segnale di comando S 1 per fornire in uscita un segnale di commutazione S2 ato a collegare seletivamente un gruppo ridutore 19 a monte del motore eletrico 11, generando deto gruppo ridutore 19, in uso, una caduta di tensione fra l’alimentazione 20 fornita dalla centralina di controllo 14 e il motore eletrico 11 in funzione del segnale di comando SI proveniente dalla centralina di controllo 14. E chiaro che al dispositivo di risparmio energetico 10 per un motore eletrico 11 fin qui descrito possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descrito con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di risparmio energetico 10 per un motore eletrico 11, aventi le carateristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tute rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di risparmio energetico per un motore elettrico (11) associato ad un gruppo frigorifero (12) comprendente una centralina di controllo (14) atta a gestire il funzionamento di detto gruppo frigorifero (12), ad alimentare detto motore elettrico (11), mediante una alimentazione (20), e configurata per fornire in uscita un segnale di comando (SI) comprendente almeno informazioni correlate alle caratteristiche e allo stato operativo di detto gruppo frigorifero (12), caratterizzato dal fatto che comprende un’unità di elaborazione (16) configurata per ricevere ed elaborare detto segnale di comando (SI) per fornire in uscita un segnale di commutazione (S2) atto a collegare selettivamente un gruppo riduttore (19) a monte di detto motore elettrico (11), essendo detto gruppo riduttore (19) configurato per generare, in uso, una caduta di tensione fra detta alimentazione (20) fornita da detta centralina di controllo (14) e detto motore elettrico (11) in funzione di detto segnale di comando (SI) proveniente da detta centralina di controllo (14).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette caratteristiche di detto gruppo frigorifero (12) sono scelte da un gruppo di caratteristiche costituito da: volume del gruppo frigorifero da raffreddare, temperatura di equilibrio del gruppo frigorifero, dimensioni dei condotti di refrigerazione, potenza di alimentazione, additivi del liquido refrigerante, coibentazioni, compressore e formato del gruppo frigorifero.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione I che deto gruppo ridutore (19) comprende uno o più elementi ridutori ati a generare, in uso, una specifica caduta di tensione in base a deto segnale di commutazione (S2).
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che deto elemento ridutore è un elemento variabile ato a definire una caduta di tensione voluta in base a deto segnale di commutazione (S2).
  5. 5. Dispositivo come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che deto elemento ridutore è un condensatore, o una resistenza, oppure un’indutanza.
  6. 6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un organo commutatore (17) configurato per collegare seletivamente deto gruppo ridutore (19) a deta alimentazione (20) in base a deto segnale di commutazione (S2).
  7. 7. Dispositivo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che deto organo commutatore (17) comprende un tiristore a triodo bidirezionale, o triac.
  8. 8. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, caratterizzato dal fatto che deto motore eletrico (11) è associato a un’ eletropompa (13) ata ad essere semisommersa in un fluido refrigerante (21) di deto gruppo frigorifero (12), essendo deto gruppo frigorifero (12) ato ad essere installato su un impianto di spillatura di bevande.
  9. 9. Metodo di controllo eletronico di un motore eletrico (11) associato ad un gruppo frigorifero (12) comprendente una centralina di controllo (14) ata a gestire il funzionamento di deto grupp ( frigorifero (12), ad alimentare detto motore elettrico (11), mediante una alimentazione (20), e configurata per fornire in uscita un segnale di comando (SI) comprendente almeno informazioni correlate alle caratteristiche e allo stato operativo di detto gruppo frigorifero (12), caratterizzato dal fatto che detto metodo comprende: - una fase di fornitura (fi) da detta centralina di controllo (14) ad un’unità di elaborazione (16) di un dispositivo di risparmio energetico (10) di detto segnale di comando (SI); - una fase di elaborazione (f2) di detto segnale di comando (SI) per fornire in uscita un segnale di commutazione (S2) atto a collegare selettivamente un gruppo riduttore (19) a monte di detto motore elettrico (11), generando detto gruppo riduttore (19), in uso, una caduta di tensione fra detta alimentazione (20) fornita da detta centralina di controllo (14) e detto motore elettrico (1 1) in funzione di detto segnale di comando (SI) proveniente da detta centralina di controllo (14).
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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GB2004356A (en) * 1977-09-13 1979-03-28 Marston Paxman Ltd Temperature-conditioning apparatus for a liquid
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