IT201600120800A1

IT201600120800A1 - Dispositivo interfaccia tra strumenti chirurgici o laparoscopici ed organi o visceri

Info

Publication number: IT201600120800A1
Application number: IT102016000120800A
Authority: IT
Inventors: Sebastiano Sciarretta; Valentina Valenti; Gabriele Valenti
Original assignee: Sebastiano Sciarretta; Gabriele Valenti; Valentina Valenti
Priority date: 2016-11-29
Filing date: 2016-11-29
Publication date: 2018-05-29
Also published as: WO2018100593A2; US11259790B2; CN110022780A; WO2018100593A8; EP3547930A2; CN110022780B; WO2018100593A3; US20190307440A1

Description

1.3 DESCRIZIONE

La finalità che si intende raggiungere è la produzione di energia elettrica mediante un’apparato che, utilizzando piccoli impulsi elettrici iniziali da rete, mette in moto un sistema di forze gravitazionali, cinetiche e centrifughe che applicate ai vari componenti del “Generatore”, producono elettricità.

Tale “Generatore” è costituito da un volano principale(l) di diametro cm.120, realizzato accoppiando due lamiere di metallo di spessore mm.3, con un foro centrale di mm.30, dove si infila l’asse centrale(8) , e da 10 fori di mm.6, praticati radialmente a 30 cm. dal centro, per il posizionamento di altrettanti distanziatori(16). Inoltre un supporto di legno(15), delle dimensioni di cm. 4x10x120, attraversa diametralmente il volano e serve a rafforzare la superficie d’appoggio per uno speciale attuatore silenzioso(3) necessario per movimentare le due masse(14A/14B) in su e in giù.

Airintemo del volano, nella parte perimetrale esterna, vengono posizionati due profili metallici(l 1), di dimensioni mm. 4x4x20 che permettono di incrementare la forza centrifuga e l’inerzia del sistema.

L’attuatore (3) è composto dall’ apparecchio vero e proprio dotato di motore elettrico che tramite due pulegge e una cinghia dentata movimenta una piastra su cui viene piazzata la coppia delle due masse opposte, collegate tramite due profili metallici ad L(4) poste a lato delle stesse, in modo da non interferire con l’asse centrale. Quest’ultima massa (14B) ha una guida centrale (17) che la tiene bilanciata ed evita le oscillazioni, senza impedirne il movimento .

Il motore dell’attuatore è avviato dalla corrente di rete tramite un collettore rotante fisso(12), posto aU’estreniità dell’asse principale rotante(8), forato longitudinalmente, nel quale passa un cavo in modo da evitare l’attorcigliamento. Il collettore è fornito di due sensori a tempo per attivare o disattivare l’attuatore e movimentare le due masse rotanti e il volano.

Sull’asse principale è collocata una puleggia (2) di cm.50 di diametro, parallela al volano princìpale(l), che fa girare una seconda puleggia(6), di cm. 10 di diametro, posta sotto la prima e ancorata ad un secondo asse rotante(i9) su cuscinetti, con le stesse caratteristiche del primo.

Una terza puleggia(7) di erri.40 di diametro, posta in asse con la seconda e a questa accoppiata, tramite delle cinghie di trasmissione(5) , fa girare la puleggia (18) di 10 cm. di diametro dell’ alternatore a magneti permanenti che produce energia eletrica che, se non utilizzata sul posto, verrà immessa in rete tramite un contatore di scambio, normalmente fornito dall’ ente fornitore di energia. In alternativa l’energia in più potrà essere immagazzinata con apposita batteria. Il sistema delle pulegge permete di passare da 50 giri/minuto del volano principale a 1.000 giri/minuto deH’altematore da 3 Kw.

Gli assi su cuscmetti(8) e (19), che reggono il volano principale(l) e le puleggie (6)e(7), si ancorano su una struttura metallica (trafilato cm.4x4) di supporto(lO), di dimensioni cm 135x90x45 (10), che regge anche, ad un livello inferiore, Γ alternatore (9).

Sinteticamente, Fattuatore consuma parte di 200 Watt/ora, dato che funziona solo a impulsi successivi, mentre F alternatore produce 3Kw/ora = a 3.000 Watt/ora, con un saldo positivo di 2.800Watt/ora = a 2,8Kw/ora, ossia con una resa complessiva annua pari a 2,8Kw/ora x 24ore x 365giomi = 24.528 Kw/anno.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per operazioni di chirurgia laparoscopica, comprendente due strutture distinte assemblate insieme, formate da un corpo (2) allungato, nastriforme, morbido, ma resistente, e da un elemento di ritegno (5) adatto ad essere calzato scorrevolmente su detto corpo, detto dispositivo configurato per essere utilizzato a movimentare un organo o un viscere, applicabile attraverso un condotto (3) in cui scorre un organo di manovra (4) entrambi rimovibili a presidio posizionato, conseguentemente detto presidio è progettato per non richiedere l’utilizzo di un manipolo esterno ad uso esclusivo passante in un trocar di accesso alla cavità addominale appositamente dedicato.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detto corpo è predisposto ad accogliere al suo interno lungo la sua lunghezza una molla (M) rimovibile e per questo solidarizzata all’asta Ma, (figura 3), o solidarizzata direttamente all’ impugnatura Mb utile per l’estrazione di detta molla M., filiforme, che accede dalla estremità prossimale di detto corpo e si continua fino all’estremità distale senza perforarla, tendente ad assumere elasticamente una forma almeno parzialmente anulare, per trasmettere detta forma almeno ad una porzione distale (2’) di detto corpo utile a circondare l’organo o il viscere ed ad avvicinare l’estremità distale di detto corpo (2a) alla porzione distale (2’) del corpo stesso o all’elemento di ritegno (5)
3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedenti, in cui detto corpo allungato presenta in corrispondenza della estremità distale un mezzo di aggancio o di attacco (2a), configurato affinché detta almeno una porzione distale si agganci o attacchi su se stessa o sull’elemento di ritegno come in figure 3 e 5, a completamento della chiusura circonferenziale irreversibile del presidio avvolgente detto organo o viscere.
4) Dispositivo secondo la rivendicazione precedenti in cui il mezzo di aggancio o attacco è di tipo magnetico e presenta sull’ estremità distale del corpo 2a un primo magnete e sull’elemento di ritegno è predisposta una fessura (N) con invito (figura 4) in fondo al quale è posizionato un secondo magnete che attrae il mezzo di aggancio avvicinato all’area di invito ed automaticamente lo richiama in posizione di blocco od di ancoraggio irreversibile.
5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detto corpo ha impiantati lungo la superficie esterna della sua circonferenza dei mezzi di presa (P) appositamente predisposti per essere afferrati da normali strumenti e pinze laparoscopiche utili, una volta serrati i mezzi di aggancio o di attacco, per movimentare o abbandonare detto organo o viscere a seconda delle necessità dei tempi operatori da svolgere, senza che siano effettuate prese dirette sul viscere o sul corpo del presidio.
6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui la porzione prossimale (2”) del corpo presenta all’estremità prossimale un elemento di accoppiamento (2b) con cui detto corpo resta collegato all’organo di manovra e segue gli avanzamenti o le retrazioni esercitate da detto organo di manovra.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e 6 in cui detto organo di manovra (4) presenta detti mezzi di accoppiamento (4a e 4b) configurati affinché siano adatti a rilasciare automaticamente detta estremità prossimale del corpo con l’elemento di accoppiamento, a seguito dell’uscita di detto organo di manovra da detto condotto.
8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente un blocco (7) adatto a limitare lo scorrimento di detto organo di manovra airintemo e/o lungo detto condotto in modo da impedire l’uscita di detto organo di manovra da detto condotto, detto blocco essendo removibile.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e 3 in cui detto elemento di ritegno, adatto ad essere disposto airintemo di detto condotto, è adatto a ricevere detto corpo in modo che detto corpo scorra e rimanga inserito attraverso detto elemento di ritegno.
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 9 in cui detto elemento di ritegno comprende almeno una molla di ancoraggio (8), in cui tale molla di ancoraggio è configurata per assumere una condizione operativa di scorrimento, in cui è adatta a scorrere in detto condotto e/o lungo detto condotto, durante la fuoriuscita di detto corpo allungato da detto condotto, in modo che, quando tale molla di ancoraggio assume tale condizione di scorrimento, l’elemento di ritegno è adatto a seguire e/o rimanere solidale al corpo allungato durante la fuoriuscita di detto corpo allungato da detto condotto, in cui detta molla di ancoraggio è configurata per assumere una condizione operativa di ancoraggio in cui è adatta a rimanere ancorata e/o bloccata ad una sezione di estremità distale di ancoraggio di detto condotto, e/o a contrasto con detta sezione di ancoraggio, in modo che, quando tale molla di ancoraggio assume tale condizione operativa di ancoraggio, la stessa molla di ancoraggio è adatta a fare in modo che detto elemento di ritegno si aggrappi e/o rimanga aggrappato a detto condotto, in modo che, nel verso di arretramento di detto corpo in detto condotto, sia impedito il movimento di detto elemento di ritegno rispetto a detto condotto e in modo che detto arretramento permetta di regolare l’estensione e/o la tensione interna di detta porzione distale (2’), con la chiusura de mezzi di attacco o di aggancio, ha assunto detta forma almeno parzialmente anulare e in cui detta molla di ancoraggio è configurata per passare automaticamente da detta condizione di scorrimento a detta condizione di ancoraggio, quando detto elemento di ritegno attraversa detta sezione di ancoraggio nel verso di fuoriuscita di detto corpo da detto condotto.
1 1. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 10 quando dipendenti dalla 2, in cui detto elemento di ritegno, comprendente mezzi di vincolo fra detto elemento dì ritegno e detto corpo essendo adatti ad impedire lo scorrimento di detto coipo rispetto a detto elemento di ritegno che restano solidali, durante detta fuoriuscita di detto corpo da detto condotto, e una volta aggrappato detto elemento di vincolo alla estremità distale di detto condotto, essendo adatti a permettere lo scorrimento di detto corpo rispetto a detto elemento di ritegno durante detto arretramento di detto corpo in detto condotto. Tale mezzo di vincolo può essere per esempio un anello autobloccante ad impuntamento
12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di vincolo hanno la possibilità di essere temporaneamente inattivati dal chirurgo, come a scopo esemplificativo e non vincolante, agendo mediante una pinza laparoscopica su un pulsante(8a) a strozzo disposto sul Telemento di ritegno
13. Dispositivo come da rivendicazioni precedenti in cui all’organo di manovra rimovibile è accoppiato un organo di spinta e di arretramento con cui determinare la fuoriuscita o l’arretramento del corpo dal condotto 3
14. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 limitato ad un solo elemento, il corpo parzialmente anulare , comprendente una semplice struttura pneumatica (9), gonfiabile, collegata a mezzi di trasmissione del gonfiaggio per ottenere la pressione idonea ad ottenere forma e un volume predeterminati, ma che da sgonfio ha una forma allungata , nastriforme , di volume ridotto e privo di consistenza , ma resistente, che ne agevola Γ introduzione con lo strumentario laparoscopico in uso, senza Γ utilizzo di alcuno strumento, organo di manovra, o trocar di accesso alla cavità addominale dedicati..
15. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e 14, in cui detti mezzi di trasmissione del gonfiaggio comprendono una valvola unidirezionale posizionata su detto corpo ed un tubo (10b) che è in comunicazione fluidodinamica, su una prima estremità (10b’), con detta valvola comunicante con detto corpo e, su una seconda estremità (lQb”) opposta a detta prima estremità, con i mezzi di pompaggio.
16. Dispositivo come da rivendicazioni 1, 3, 5, 14<">, 15 , in cui detto coipo pneumatico di forma e volume predeterminati si avvale di detta pressione di gonfiaggio per far riacquistare a detto corpo detta forma parzialmente anulare che ne facilita l’applicazione sul viscere o sull’organo in corso di laparoscopia, ne favorisce il meccanismo di unione delle due estremità, prossimale e distale, di detto corpo cui solo collegati detti mezzi di aggancio o di attacco, infine ne mette in evidenza sulla superficie detti mezzi di attacco (P) per strumenti e pinze laparoscopiche.