IT201600112532A1

IT201600112532A1 - apparecchiatura per macchine agricole e similari

Info

Publication number: IT201600112532A1
Application number: IT102016000112532A
Authority: IT
Inventors: Stefano Orsi
Original assignee: Orsi Group S R L
Priority date: 2016-11-08
Filing date: 2016-11-08
Publication date: 2018-05-08
Also published as: EP3318114A1

Description

DESCRIZIONE

Il presente trovato concerne una apparecchiatura per macchine agricole e similari (comprese quelle per impieghi forestali, di manutenzione stradale e degli alvei fluviali, ecc.) a, utilizzabile per il supporto di una testa di lavoro che può essere costituita, ad esempio, da un decespugliatore, da una trinciatrice, da uno scavafosso, ecc..

Decespugliatori, trinciatrici e similari macchine operatrici vengono solitamente utilizzati per la pulizia di terreni coltivati e del ciglio stradale, delle sponde di fossati e canali, per il taglio di siepi, ecc.

Queste macchine sono portate da trattrici agricole o da altre macchine motrici semoventi ed operano il taglio di erba ed arbusti mediante un organo di taglio o trinciante (detto anche testa di lavoro nella presente descrizione) che viene mosso attorno al proprio asse quando la macchina è in azione sul terreno.

Nella conformazione usualmente adottata, il decespugliatore (e, in modo sostanzialmente analogo, la trinciatrice) comprende una struttura che viene fissata agli appositi attacchi previsti sulle trattrici e/o macchine motrici agricole; tale struttura si compone di un telaio, solidale alla motrice, e di un braccio, che risulta mobile rispetto al telaio e che supporta l’organo di taglio o trinciante sopra menzionato.

La testa di taglio può essere montata anteriormente o posteriormente rispetto alla motrice e viene traslata rispetto all’asse longitudinale della motrice; in questo modo, durante il movimento della motrice, la testa di taglio opera davanti o dietro alla trattrice motrice e spostata lateralmente rispetto all’asse che definisce la direzione di marcia.

Le attuali apparecchiature per il supporto di teste di taglio consentono una movimentazione che in alcuni casi può risultare insufficiente per un’ottimale effettuazione del lavoro.

Scopo del presente trovato è quello di fornire un’apparecchiatura che montata su una macchina motrice semovente, come una trattrice e simili, consente lavorazioni sia all’interno che all’esterno della carreggiata, sia a destra che a sinistra, senza dover effettuare manovre particolari con la macchina semovente, spostandosi anche di valori considerevoli. Un altro scopo è quello di realizzare un braccio di supporto articolato che consenta di disporre una testa di lavoro in un numero estremamente elevato di configurazioni, con possibilità di lavoro su piani di campagna differentemente inclinati e/o diversamente disposti rispetto al senso di avanzamento della macchina semovente che porta l’apparecchiatura e la relativa testa operatrice supportata.

Un ulteriore scopo è quello di fornire una apparecchiatura in grado di effettuare le operazioni di lavoro anche nella zona centrale, ovvero in corrispondenza dell’asse longitudinale della trattrice e non solo lateralmente al medesimo asse.

A questo risultato si è pervenuti in conformità del trovato adottando l’idea di realizzare un’apparecchiatura avente le caratteristiche descritte nella rivendicazione indipendente. Altre caratteristiche sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

Tra i vantaggi del presente trovato vi è che è possibile eseguire i necessari lavori di taglio e/o trinciatura in modo veloce e sicuro, anche in corrispondenza dello stesso asse longitudinale della trattrice (ovvero con la testa di taglio disposta centralmente); che l’apparecchiatura in oggetto può essere montata sia anteriormente che posteriormente alla macchina semovente; che l’apparecchiatura riesce a lavorare a distanza molto elevata dall’asse longitudinale della trattrice ed allo stesso tempo ha un ingombro molto contenuto in larghezza, ovvero tale da consentirne un uso stradale in conformità con le norme del Codice della Strada; che l’apparecchiatura in oggetto è di realizzazione relativamente semplice e di funzionamento efficace; che con la macchina in oggetto è possibile lavorare su piani inclinati rispetto al piano di campagna sul quale è mossa la motrice della macchina; che la macchina, grazie alle sue ottimali proprietà strutturali, costruttive e funzionali, mantiene inalterate le sue caratteristiche anche dopo un uso prolungato.

Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche del presente trovato saranno più e meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e con l’aiuto degli annessi disegni, dati quale esemplificazione pratica del trovato, ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:

− le Figg. 1 e 2 rappresentano, in schematiche viste prospettiche, un possibile esempio di realizzazione di una apparecchiatura in conformità del trovato che è mostrata in una configurazione di massima espansione e anche se rappresentata in posizioni di lavoro, non è associata alla relativa trattrice od altro mezzo semovente di supporto per consentire una migliore visualizzazione delle caratteristiche del trovato; − la Fig. 3 è un’altra vista prospettica dell’esempio di realizzazione dell’apparecchiatura di cui alle figure precedenti;

− le Figg. 4A, 4B e 4C rappresentano l’esempio delle figure precedenti, rispettivamente in una vista frontale, in una vista dall’alto ed in una vista laterale con un particolare ingrandito e schematizzato;

− le Figg. 5 e 6 sono relative a particolari del sistema di movimentazione tra un telaio ed un carrello, mostrati, rispettivamente, in una vista dall’alto ed in vista prospettica;

− la Fig. 7 è una schematica vista prospettica, analoga alla vista di Fig.1, ma relativa ad una macchina utilizzabile su percorsi in cui mantenere il margine sinistro della carreggiata.

Con riferimento ai disegni non limitativi allegati una apparecchiatura (1) realizzata in conformità dell’invenzione è utilizzabile per il supporto di una testa operatrice e si caratterizza, come verrà meglio descritto in seguito, per il fatto che comprende:

- un primo telaio (2) da collegare ad una macchina motrice semovente;

- un secondo telaio (3) collegato al primo telaio (2);

- primi mezzi di movimentazione (5) disposti ed agenti tra detto primo telaio (2) e detto secondo telaio (3), atti a traslare bidirezionalmente il secondo telaio (3) rispetto al primo telaio (2);

- un carrello (4) provvisto di mezzi di supporto e collegamento (41, 42) per una testa operatrice;

- secondi mezzi di movimentazione (6) disposti ed agenti tra detto secondo telaio (3) e detto carrello (4), atti a traslare bidirezionalmente il carrello (4) rispetto al secondo telaio (3).

Il primo telaio (2) definisce il supporto dell’apparecchiatura (1) ed è pertanto strutturato in modo da consentire l’associazione ad una macchina motrice semovente (non illustrata) che può essere costituita, ad esempio, da una trattrice agricola.

Nell’esempio rappresentato nei disegni, il telaio (2) è provvisto di tre elementi di collegamento (23) associabili, in modo di per sé noto, ad un attacco a tre punti di una trattrice o di altra macchina motrice semovente. Le modalità di connessione alla macchina semovente motrice potranno essere differenti in funzione della configurazione della macchina e/o delle esigenze d’uso.

Il primo telaio (2) è inoltre provvisto di un rullo inferiore (22) per l’appoggio sul terreno. Questo facilita la movimentazione dell’apparecchiature (1) sul terreno, sia quando l’apparecchiatura opera alla stessa quota della macchina semovente, sia quando opera ad una quota differente. Il rullo (22) è utilizzato anche per il supproto dell’apparecchiatura (1) durante le fasi di parcheggio.

Nell’esempio mostrato nelle figure allegate, la testa di lavoro o testa operatrice (7) è costituita da una trincia o trinciatrice che, in modo noto, comprende un albero provvisto di relativi coltelli. Durante la lavorazione del terreno, in modo di per sé noto (e pertanto non descritto in dettaglio), l’albero della trinciatrice viene mosso in rotazione attorno al proprio asse longitudinale (Y). Nella presente descrizione non sono descritti in dettaglio i mezzi di trasmissione del moto all’organo decespugliatore, poiché sono di tipo noto; i mezzi di supporto e collegamento per la trinciatrice (7) sono schematicamente rappresentati dagli elementi (41) e (42), mentre con (43) è rappresentato un martinetto per il sollevamento del corpo della trinciatrice (7) con la rotazione attorno all’asse definito dall’elemento (42).

La rappresentazione della trinciatrice come testa di lavoro (7) portata dal carrello (4) è solo esemplificativa; inoltre, la testa di lavoro (7) può essere associata al carrello (4) non solo come mostrato nei disegni ma anche in altri modi come, ad esempio, tramite un braccio articolato, in funzione delle caratteristiche e delle modalità di impiego della stessa testa operatrice.

In pratica, secondo la presente invenzione, il primo telaio (2) è fissato alla macchina motrice semovente, il secondo telaio (3) trasla rispetto al primo telaio (2) ed il carrello (4), a sua volta, può traslare lungo il secondo telaio (3). Le traslazioni del secondo telaio (3) e del carrello (4) avvengono lungo una direzione indicata con (y) che è ortogonale rispetto alla direzione di avanzamento della macchina, che corrisponde con l’asse longitudinale (x) della macchina semovente o trattrice. Nelle figure tali direzioni (x) ed (y) sono simbolicamente rappresentate con linee trattopunto.

Pertanto una prima estensione dell’apparecchiatura è fornita dai primi mezzi di movimentazione (5) agenti tra primo (2) e secondo telaio (3), mentre una seconda estensione dell’apparecchiatura è fornita dai secondi mezzi di movimentazione (6) agenti tra secondo telaio (3) e carrello (4).

I primi mezzi di movimentazione (5) comprendono una prima porzione sagomata (20) di detto primo telaio (2) ed una seconda porzione sagomata (30) di detto secondo telaio (3) conformata complementarmente rispetto alla detta prima porzione (20) in modo da risultare accolta nella medesima e scorrevole in essa, ed un primo attuatore (50) atto a determinare lo scorrimento del secondo telaio (3) rispetto al primo (2). In pratica, il primo telaio (2) è un telaio “femmina” che accoglie un telaio “maschio” costituito dal secondo telaio (3). Nel particolare di Fig. 4C è visibile la sede concava (20) definita, in sezione, da una linea spezzata che avvolge il corrispondente profilo (30) presentato dal secondo telaio (3). Lo scorrimento del secondo telaio (3) rispetto al primo (2) è determinato dall’attuatore a martinetto (50), le cui estremità sono fissate a detto primo telaio (2) e a detto secondo telaio (3). Nella configurazione di massima estensione del martinetto (50), rappresentata anche nella Fig. 4B, lo stelo del martinetto è sostanzialmente tutto estratto e il secondo telaio (3) è spostato lateralmente fino al punto di massima estensione. Quando il martinetto (50) viene retratto il secondo telaio (3) si sposta (verso sinistra nei disegni) per portarsi nella posizione di minimo ingombro.

La movimentazione del secondo telaio (3) rispetto al primo telaio (2) può essere ottenuta anche con mezzi differenti rispetto al martinetto (50) dell’esempio.

In generale, i secondi mezzi di movimentazione (6) comprendono: un organo di movimentazione (61), una guida (31) presentata da detto secondo telaio (3) ed una seconda porzione sagomata (40) del carrello (4) conformata complementarmente rispetto alla detta guida (31) in modo da esserne vincolata con libertà di traslazione sotto l’azione dell’organo di movimentazione (61).

Come meglio visibile nel particolare della Fig.4C, il secondo telaio (3) è provvisto di una guida (31) definita da due binari tubolari a sezione quadrata (31). Il carrello (4) è provvisto di una porzione sagomata (40) che presenta due canali aperti ad “L” (44) che copiano il profilo dei tubolari quadri (31) e consentono lo scorrimento del carrello (4) lungo il secondo telaio (3).

Più in particolare, l’organo di movimentazione (61) comprende un elemento flessibile (62) di trasmissione del moto (che può essere costituito, ad esempio, da una catena), collegato alle due estremità (620, 621) al secondo telaio (3) ed in una zona intermedia (622, 623) al carrello (4), solidalmente a quest’ultimo. E’ inoltre previsto un elemento a doppia carrucola (624) il quale è interposto tra due anse dell’elemento flessibile (62) comprendenti la zona intermedia (622, 623) in modo da far corrispondere allo spostamento (V1) in un verso di detto elemento a doppia carrucola (624) una corrispondente traslazione in verso opposto (T1) del carrello (4).

In pratica, con riferimento all’esempio illustrato e meglio visibile nelle Figg.5 e 6, l’elemento a doppia carrucola (624) è fissato ad una prima estremità (60A) di un attuatore (60) il quale è fissato al detto telaio (3) in una seconda estremità (60B), opposta alla prima. L’elemento flessibile (62) è suddiviso in un primo tratto (62a) ed in un secondo tratto (62b); il primo tratto è quello compreso tra la prima estremità (620) che è fissata al detto secondo telaio (3) e la seconda estremità fissata (622) al carrello (4); il secondo tratto (62b) ha una prima estremità (623) fissata al detto carrello (4) da parte opposta rispetto a dove è fissata l’estremità (622) del primo tratto (62a) e la propria seconda estremità (621) fissata al detto secondo telaio (3). Nelle Figg.5 e 6 la catena è schematicamente rappresentata anche in linea trattopunto.

In altre parole, il primo tratto (62a) della catena (62) è fissato ad un punto fisso (620), solidale al secondo telaio (3), ed a un punto mobile (622) solidale al carrello (4), mentre il secondo tratto (62b) della catena (62) è fissato ad un punto fisso (621), solidale alla camicia del cilindro (60) e, pertanto, al secondo telaio (3), ed a un punto mobile (623) solidale al carrello (4). Il primo tratto (62a) passa attorno ad una prima carrucola (624a) dell’elemento a doppia carrucola (624) ed attorno ad una prima carrucola di rinvio (625), mentre il secondo tratto (62b) passa attorno all’altra carrucola (624b) dell’elemento a doppia carrucola (624) ed attorno ad una seconda carrucola di rinvio (626).

In uso, per muovere il carrello (4) rispetto al secondo telaio (3), viene attivato il martinetto (60) che muove l’elemento a doppia carrucola (624) in funzione dell’estrazione dello stelo dello stesso martinetto (60). Ad esempio, con riferimento alla Fig. 5, l’estrazione dello stelo del martinetto (60) determina uno spostamento verso l’alto (V1) (che corrisponde ad uno spostamento verso destra nel riferimento di Fig.1) dell’elemento a doppia carrucola (624). Lo spostamento (V1) dell’elemento a doppia carrucola (624) determina un accorciamento della porzione del primo tratto (62a) della catena (62) presente tra il punto fisso (620) e lo stesso elemento a doppia carrucola (624), con il conseguente scorrimento della catena attorno alle carrucole (624a) e (625) e con la traslazione (T1) del carrello (4). Contemporaneamente, sia ha lo scorrimento, in verso opposto, della catena del secondo tratto (62b) attorno alle carrucole (626) e (624b).

La movimentazione del carrello (4) rispetto al secondo telaio (3) può essere ottenuta anche con mezzi differenti rispetto all’elemento flessibile o catena (62) mostrato nei disegni. Ad esempio può essere utilizzato un doppio martinetto, oppure un sistema a rocchetto-cremagliera, con un motoriduttore o di altro conveniente tipo.

In pratica, l’apparecchiatura (1), che può essere montata sia posteriormente che anteriormente ad una trattrice, consente una movimentazione articolata e completa, grazie alla possibilità di doppia traslazione dell’attrezzo (7) supportato rispetto al telaio (2) collegato alla macchina semovente. In questo modo è possibile raggiungere zone più o meno prossime al percorso della macchina semovente che porta l’apparecchiatura, sia a destra che a sinistra che al centro, secondo differenti piani di inclinazione della testa di lavoro ed a differenti altezze.

Si precisa, infine, che gli organi di movimentazione, comando e controllo degli elementi sopra descritti ed illustrati nei disegni allegati sono del tipo noto ai tecnici dell’automazione e, pertanto, non sono stati descritti in ulteriore dettaglio per semplicità. Inoltre, i particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente nella forma, dimensioni, disposizione degli elementi, natura dei materiali impiegati, senza peraltro uscire dall'ambito del concetto inventivo del trovato e perciò restando nei limiti della tutela accordata dal presente brevetto.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il supporto di una testa operatrice, caratterizzata dal fatto che comprende: - un primo telaio (2) da collegare ad una macchina motrice semovente; - un secondo telaio (3) collegato al primo telaio (2); - primi mezzi di movimentazione (5) disposti ed agenti tra detto primo telaio (2) e detto secondo telaio (3), atti a traslare bidirezionalmente il secondo telaio (3) rispetto al primo telaio (2); - un carrello (4) provvisto di mezzi di supporto e collegamento (41, 42) per una testa operatrice; - secondi mezzi di movimentazione (6) disposti ed agenti tra detto secondo telaio (3) e detto carrello (4), atti a traslare bidirezionalmente il carrello (4) rispetto al secondo telaio (3).
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di movimentazione (5) e detti secondi mezzi di movimentazione (6) sono provvisti di organi di movimentazione atti a far traslare, rispettivamente, il secondo telaio (3) e il carrello (4) lungo una direzione ortogonale al senso di avanzamento della macchina semovente alla quale è collegato il primo telaio (2).
3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di movimentazione (5) comprendono una prima porzione sagomata (20) di detto primo telaio (2) ed una seconda porzione sagomata (30) di detto secondo telaio (3) conformata complementarmente rispetto alla detta prima porzione (20) in modo da risultare accolta nella medesima e scorrevole in essa, ed un primo attuatore (50) atto a determinare lo scorrimento del secondo telaio (3) rispetto al primo (2).
4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto primo attuatore (50) è costituito da un martinetto le cui estremità sono fissate a detto primo telaio (2) e a detto secondo telaio (3).
5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto primo attuatore (50) è costituito da un sistema di traslazione lineare su guide prismatiche o cilindriche, le cui estremità sono fissate a detto primo telaio (2) e a detto secondo telaio (3).
6. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di movimentazione (6) comprendono un organo di movimentazione (61), una guida (31) presentata da detto secondo telaio (3) ed una seconda porzione sagomata (40) del carrello (4) conformata complementarmente rispetto alla detta guida (31) in modo da esserne vincolata con libertà di traslazione sotto l’azione dell’organo di movimentazione (61).
7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto organo di movimentazione (61) comprende un elemento flessibile (62) di trasmissione del moto, collegato alle due estremità (620, 621) al detto secondo telaio (3) ed in una zona intermedia (622, 623) al detto carrello (4) solidalmente a quest’ultimo, essendo previsto un elemento a doppia carrucola (624) il quale è interposto tra due anse del detto elemento flessibile (62) comprendenti la detta zona intermedia (622, 623) in modo da far corrispondere allo spostamento (V1) in un verso di detto elemento a doppia carrucola (624) una corrispondente traslazione in verso opposto (T1) del carrello (4).
8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto elemento a doppia carrucola (624) è fissato ad una prima estremità (60A) di un attuatore (60) il quale è fissato, in una seconda estremità (60B) opposta alla prima al detto telaio (3).
9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 e/o 7, caratterizzata dal fatto che detto elemento flessibile (62) è suddiviso in un primo tratto (62a) ed in un secondo tratto (62b), il primo tratto essendo compreso tra una prima estremità (620) fissata al detto secondo telaio (3) ed una seconda estremità fissata (622) al detto carrello (4), il secondo tratto (62b) essendo compreso tra una prima estremità (623) fissata al detto carrello (4) ed una seconda estremità (621) fissata al detto secondo telaio (3).
10. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo telaio (2) è provvisto di un rullo inferiore (22) per l’appoggio sul terreno, sia in fase operativa che di parcheggio dell’apparecchiatura (1).