IT201600100902A1 - Dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio e procedimento di ancoraggio di detti tiranti - Google Patents

Dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio e procedimento di ancoraggio di detti tiranti

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Publication number
IT201600100902A1
IT201600100902A1 IT102016000100902A IT201600100902A IT201600100902A1 IT 201600100902 A1 IT201600100902 A1 IT 201600100902A1 IT 102016000100902 A IT102016000100902 A IT 102016000100902A IT 201600100902 A IT201600100902 A IT 201600100902A IT 201600100902 A1 IT201600100902 A1 IT 201600100902A1
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IT
Italy
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cylinder
anchoring
penetration
rod
plates
Prior art date
Application number
IT102016000100902A
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English (en)
Inventor
Alfredo Fichera
Original Assignee
Prometec S R L
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Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D5/00Bulkheads, piles, or other structural elements specially adapted to foundation engineering
    • E02D5/74Means for anchoring structural elements or bulkheads
    • E02D5/80Ground anchors

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
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  • Civil Engineering (AREA)
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  • Joining Of Building Structures In Genera (AREA)
  • Piles And Underground Anchors (AREA)

Description

“Dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio e procedimento di ancoraggio di detti tiranti”
DESCRIZIONE
[0001] La presente invenzione riguarda il settore dei sistemi di ancoraggio per uso geotecnico, e più in particolare riguarda un dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio ed un procedimento di ancoraggio di tali tiranti.
[0002] Nel settore dell'ingegneria geotecnica, per stabilizzare pareti rocciose, per la realizzazione di muri di sostegno, paratie, consolidare pareti di scavo, gallerie, etc., è noto impiegare dei tiranti di ancoraggio i quali sono installati all'interno di un foro di perforazione. In particolare, sono noti vari tipi di tiranti, quali ad esempio tiranti a trefoli, a barre, a funi, a tubi, etc..
[0003] I tiranti di ancoraggio della tecnica nota sono costituiti a grandi linee da tre elementi principali: la testata d’ancoraggio, la lunghezza libera e la lunghezza attiva (quest’ultima detta anche lunghezza vincolata o bulbo di fondazione).
[0004] La testata d’ancoraggio è tipicamente costituita da una piastra di acciaio avente forma e dimensioni tali da consentire il trasferimento degli sforzi su una struttura di contrasto quale ad esempio una parete in calcestruzzo armato, una paratia, un muro di sostegno etc.. La lunghezza libera, che rappresenta il tratto misurato dalla testa del tirante fino al superamento della linea di frana del terreno, costituisce la parte del tirante non vincolata al terreno in cui l’armatura del tirante, generalmente protetta con guaina, può liberamente allungarsi.
[0005] La lunghezza attiva è la parte del tirante in cui l’armatura del tirante è ancorata al terreno mediante l’iniezione del tratto finale del foro di perforazione per mezzo di malta cementizia. Eseguita l’iniezione della malta cementizia ed ad indurimento avvenuto, si procede con la tesatura del tirante con martinetti e centraline idrauliche ed a fissare l’armatura in testata con idonei morsetti di bloccaggio. In tal modo la lunghezza attiva trasferisce al terreno il carico applicato grazie alla resistenza per attrito dovuta all’aderenza malta-terreno.
[0006] Quindi, come può comprendersi, il principio di funzionamento dei tiranti di ancoraggio comunemente in uso si basa sulla resistenza allo sfilamento che si ottiene grazie all’attrito tra il bulbo iniettato ed il terreno circostante.
[0007] Un inconveniente dei tiranti di ancoraggio della tecnica nota sopra descritti, è dovuto al fatto che molte volte, come meglio chiarito in seguito, nel corso della vita utile di un tirante o addirittura a distanza di poche ore dalla posa in opera in cantiere, si manifestano perdite di aderenza tali da compromettere la resistenza dell’ancoraggio minando la stabilità e la sicurezza dell’opera stessa.
[0008] Per chiarire meglio le problematiche tecniche che spesso si verificano nei tiranti di ancoraggio correntemente in uso si riportano di seguito alcune considerazioni.
[0009] Per molti tipi di terreni (terreni con caratteristiche alluvionali, stratificazioni incoerenti) l’iniezione della lunghezza attiva del tirante rappresenta un’operazione molto delicata ed insidiosa in quanto il più delle volte non sempre si riesce ad ottenere una adeguata aderenza malta-terreno tale da garantire la resistenza allo sfilamento. In molte circostanze le iniezioni si rendono necessarie anche dopo la messa in tensione del tirante proprio perché spesso si verificano delle perdite di aderenza con il terreno, adottando all’uopo anche idonei additivi per mitigare il fenomeno del ritiro della malta cementizia.
[0010] E’ risaputo infatti che, nel corso della posa in opera nonché durante la vita utile dei tiranti correntemente impiegati, possono manifestarsi complicazioni tali da condizionare significativamente la resistenza allo sfilamento.
[0011] E’ evidente dunque che, per i canonici tiranti di ancoraggio, maggiore è la lunghezza attiva ed il diametro di perforazione e maggiore sarà la tenuta del tirante.
[0012] La lunghezza attiva di un classico tirante di ancoraggio può variare dunque da un minimo di 3-4 metri fino ad arrivare in alcuni tipi di terreni a lunghezze di circa 40 metri.
[0013] Quindi il principale parametro da valutare durante la fase di progettazione è rappresentato proprio dalla resistenza che l’ancoraggio deve opporre allo sfilamento dal terreno. Nel calcolo è possibile ottenere solo una stima di tale parametro tramite metodi analitici e semi-empirici, avvalendosi dei risultati provenienti da prospezioni geologiche e da prove di laboratorio per la determinazione dei parametri geotecnici del terreno. Ad ogni buon conto, la normativa obbliga il progettista ad effettuare prove di carico sui tiranti al fine di pervenire ad una determinazione sperimentale del valore di resistenza allo sfilamento. In presenza di terreni incoerenti, sabbiosi, fratturati o peggio ancora in presenza di falde acquifere, il calcolo del tratto connesso diventa ancor più problematico in quanto subentrano condizioni al contorno difficilmente schematizzabili con formulazioni analitiche ed in molti casi nemmeno i tiranti di prova riescono a tranquillizzare il progettista sulla tenuta dell’opera.
[0014] Uno scopo generale della presente descrizione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio che consenta di risolvere od ovviare almeno in parte agli inconvenienti sopra discussi con riferimento ai tiranti di ancoraggio della tecnica nota.
[0015] Questo ed altri scopi vengono conseguiti mediante un dispositivo di ancoraggio per tiranti così come definito nella rivendicazione 1 nella sua forma più generale, e nelle rivendicazioni da questa dipendenti in alcune forme di esecuzione particolari.
[0016] Forma oggetto della presente invenzione anche un gruppo di parti come definito nella rivendicazione 5.
[0017] Inoltre forma oggetto della presente invenzione anche un procedimento di ancoraggio di tiranti di ancoraggio come definito nella rivendicazione 6.
[0018] L’invenzione sarà meglio compresa dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di esecuzione, fatta a titolo esemplificativo e pertanto in nessun modo limitativo in relazione agli uniti disegni, in cui: - la Fig.1 è una vista piana e schematica in sezione trasversale di un gruppo di parti comprendente un tirante di ancoraggio che è ancorato all’interno di un foro di perforazione mediante un dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio secondo una forma di realizzazione attualmente preferita, tale dispositivo di ancoraggio essendo rappresentato in una configurazione di ancoraggio;
- la Fig. 2 è una vista schematica piana dall’alto del dispositivo di ancoraggio di Fig. 1 inserito nel foro di Fig.1, in cui il dispositivo di ancoraggio è rappresentato in una prima configurazione;
- la Fig. 3 è una vista schematica piana frontale in cui il dispositivo di ancoraggio di Fig. 1 è mostrato in sezione trasversale lungo la linea A-A di Fig. 2 nella prima configurazione di Fig. 2 ed inserito nel foro di perforazione di Fig. 1;
- la Fig. 4 è una vista schematica piana simile alla Fig. 3, in cui il dispositivo di ancoraggio è rappresentato in una differente configurazione rispetto alla Fig. 3;
- la Fig. 5 è una vista schematica piana simile alle Fig. 3 e 4, in cui il dispositivo di ancoraggio è rappresentato in una differente configurazione rispetto a tali figure;
- la Fig.6 è una vista schematica piana simile alle Fig. 3-5, in cui il dispositivo di ancoraggio è rappresentato nella configurazione di Fig. 1; e
- la Fig. 7 è una vista simile alla Fig. 3 in cui è rappresentata una ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio secondo la presente descrizione.
[0019] In generale, nelle annesse figure elementi uguali o simili saranno indicati mediante gli stessi riferimenti numerici. Tuttavia, per maggiore chiarezza della presente descrizione, alcuni elementi uguali o simili relativi a forme di realizzazioni differenti della presente invenzione potranno essere indicati anche con riferimenti numerici differenti.
[0020] Si osservi inoltre che nella descrizione che segue, il termine “radiale”, o altre simili espressioni impiegate per definire una parte di un dispositivo di ancoraggio secondo la presente descrizione, sono riferite alla direzione di traslazione del corpo del cilindro idraulico, o dello stelo del cilindro idraulico, del dispositivo di ancoraggio.
[0021] Con riferimento inizialmente alla Fig. 1, in tale figura è mostrato un gruppo di parti che è stato indicato globalmente con il numero di riferimento 100. Il gruppo di parti 100 comprende un tirante di ancoraggio 5 includente preferibilmente almeno un trefolo 10, e più preferibilmente una pluralità di trefoli 10, per esempio due trefoli 10 come illustrato in Fig. 1. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la parte del tirante 5 corrispondente alla lunghezza libera del tirante 5 è protetta da una guaina liscia 6.1 di tipo per sé noto mentre la parte del tirante 5 corrispondente alla lunghezza attiva del tirante 5 è protetta da una guaina corrugata 6.2 di tipo per sé noto. Inoltre il gruppo 100 comprende un dispositivo di ancoraggio 1 per tiranti di ancoraggio in accordo ad una forma di realizzazione attualmente preferita, ed una piastra 15 di testata, o testata d’ancoraggio 15, per l’ancoraggio del suddetto tirante. La piastra 15 di testata, preferibilmente realizzata in materiale metallico, è disposta in corrispondenza di un’apertura di ingresso T1 di un foro di perforazione H praticato in un terreno G. Il foro H presenta una parete laterale SW di foro ed un fondo BW di foro. Nell’esempio illustrato nelle annesse figure, il foro H è praticato sia attraverso una struttura di contrasto P1, quale ad esempio una parete in calcestruzzo armato, una paratia, un muro di sostegno etc.., sia attraverso il terreno G. In particolare, la piastra 15 di testata è disposta in corrispondenza dell’apertura di ingresso T1 per consentire il trasferimento degli sforzi sulla struttura di contrasto P1.
[0022] Il dispositivo di ancoraggio 1 è adatto ad essere inserito all’interno del foro di perforazione H per consentire l’ancoraggio del suddetto tirante di ancoraggio. Si osservi che, come sopra anticipato, nella forma di realizzazione in esempio, il tirante di ancoraggio 5 è un tirante a trefoli, vale a dire un tirante comprendente o costituito da uno o più trefoli 10. Tuttavia, gli insegnamenti della presente descrizione possono essere applicati in generale a tutti i tipi di tiranti di ancoraggio, quali ad esempio e non limitativamente tiranti a barre, a funi, a tubi, etc..
[0023] In Fig. 1 il tirante di ancoraggio 5, il dispositivo di ancoraggio 1 e la piastra 15 di testata sono rappresentati nella rispettiva configurazione finale di ancoraggio. Come si può osservare in Fig.1, il tirante 5, presenta ciascuno una rispettiva estremità fissata al dispositivo di ancoraggio 1 ed una estremità opposta fissata alla piastra 15, preferibilmente tramite un morsetto di bloccaggio 16. In altre parole, nell’esempio ciascuno dei trefoli 10 presenta una rispettiva estremità fissata al dispositivo di ancoraggio 1 ed una estremità opposta fissata alla piastra 15, preferibilmente tramite un rispettivo morsetto di bloccaggio 16
[0024] Con riferimento alle Fig.2-3, il dispositivo di ancoraggio 1 comprende un cilindro idraulico 20, 30 che a sua volta comprende un corpo 20 di cilindro ed uno stelo 30 di cilindro. Lo stelo 30 è montato scorrevole al corpo 20. Il corpo 20 di cilindro comprende una camera 201 di cilindro, o camera di espansione 201, che è adatta a ricevere un fluido idraulico in pressione F, preferibilmente olio in pressione F. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, il fluido F viene immesso nella camera 201 tramite almeno un tubo di immissione 11 (Fig.1) comunicante con la camera 201. Lo stelo 30 comprende una prima porzione di estremità 301 di stelo ricevuta nella camera 201 ed una seconda porzione di estremità 302 di stelo opposta alla prima porzione di estremità 301. La porzione 301 comprende una parete di spinta 301A adatta a ricevere la spinta del fluido F. A questo proposito si osservi che la superficie effettiva di spinta della parete 301A corrisponde ad un’area pari all’area di una sezione ortogonale dello stelo 30 che è intermedia fra le porzioni di estremità 301, 302. In altre parole, con riferimento all’esempio illustrato nelle Fig.1-6, la porzione radialmente sporgente della parete 301A non contribuisce alla spinta sullo stelo 30. Il corpo 20 comprende una prima porzione di estremità 202 di cilindro per connettere il cilindro idraulico 20, 30 al sudetto tirante di ancoraggio 5, una opposta seconda porzione di estremità 203 di cilindro adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo 30 ed una parete laterale 204 di cilindro, o camicia 204 di cilindro, interposta fra dette prima e seconda porzione di estremità 202, 203. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la seconda porzione di estremità 203 comprende una piastra di connessione 203 fissata, e più preferibilmente saldata, alla parete laterale 204. Il dispositivo di ancoraggio 1, comprende almeno due piastre di penetrazione e ancoraggio 40, preferibilmente realizzate in materiale metallico, per esempio in acciaio, che sono incernierate al corpo 20 e più preferibilmente alla piastra di connessione 203. In particolare, come si può osservare in Fig. 3, il dispositivo di ancoraggio 1 comprende almeno una coppia di piastre 40 fra loro contrapposte rispetto al corpo 20, vale a dire disposte su due lati opposti del corpo 20. Con riferimento alla Fig. 2, in accordo ad una forma di realizzazione preferita, il dispositivo di ancoraggio 1 comprende quattro piastre di penetrazione e ancoraggio 40 che sono a due a due contrapposte rispetto al corpo 20. Ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio 40 presenta una porzione di estremità libera di penetrazione 401. In accordo ad una forma di realizzazione conveniente, le estremità libere 401 sono delle estremità acuminate.
[0025] Con riferimento alla Fig.3, il dispositivo di ancoraggio 1 comprende una base di contrasto 50. Preferibilmente la base 50 è una base piastriforme. La base 50 è associata alla seconda porzione di estremità 302 dello stelo 30 per consentire di appoggiare il dispositivo di ancoraggio 1 al fondo BW del foro H. In accordo ad una forma di realizzazione la base 50 è fissata alla porzione di estremità 302 dello stelo 30 preferibilmente mediante almeno una vite di fissaggio 501.
[0026] Sempre con riferimento alla Fig. 3, il dispositivo di ancoraggio 1 comprende un meccanismo di movimentazione 60 per consentire la movimentazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40. Il meccanismo di movimentazione 60 comprende una porzione di meccanismo 601 che è operativamente connessa alle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 ed è adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo 30 di cilindro in modo tale da permettere uno scorrimento relativo fra tale porzione di meccanismo 601 e lo stelo 30. La porzione 601 è in particolare disposta fra la base di contrasto 50 e la seconda porzione di estremità 203 di cilindro. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la porzione 601 comprende una piastra 601 di meccanismo comprendente un foro 603 di piastra attraversato dallo stelo 30.
[0027] Il dispositivo di ancoraggio 1 è adatto ad assumere una configurazione di riposo (Fig. 3) relativamente compatta, in cui le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 assumono una prima posizione angolare in cui sono affacciate alla parete laterale 204 del corpo 20. Inoltre il dispositivo di ancoraggio 1 è adatto ad assumere una configurazione di ancoraggio (Fig. 1 e Fig. 6) relativamente dispiegata rispetto alla configurazione di riposo, in cui le piastre di penetrazione e ancoraggio 40 assumono una seconda posizione angolare distinta dalla prima posizione angolare.
[0028] Il dispositivo di ancoraggio 1 comprende una porzione di battuta 205 che comprende preferibilmente una parete di battuta 205 della piastra 203. La parete di battuta 205 è situata internamente al corpo 20. Il meccanismo di movimentazione 60 comprende un elemento di fine corsa 602 solidale con la porzione 601 del meccanismo 60. L’elemento di fine corsa 602, comprende preferibilmente una parete 602 di fine corsa ed è adatto ad attestarsi contro la porzione di battuta 205 per fermare le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 nella suddetta configurazione di ancoraggio (Fig. 6).
[0029] Sempre con riferimento alla Fig.3, il meccanismo di movimentazione 60 comprende almeno un elemento di allontanamento 610, 70 operativamente connesso alla porzione 601 e disposto in modo da consentire di allontanare tale porzione 601 di meccanismo dalla seconda porzione di estremità 203 di cilindro quando il fluido idraulico F viene immesso nella camera 201.
[0030] Sempre con riferimento alla Fig. 3, in accordo ad una forma di realizzazione conveniente, il suddetto almeno un elemento di allontanamento 610,70 comprende un organo a manicotto 610. In accordo ad una forma di realizzazione conveniente, l’organo a manicotto 610 è esteso parzialmente all’interno del corpo 20 e comprende una porzione 611 di organo a manicotto che definisce una parete mobile 611 della camera 201. Ciò consente vantaggiosamente di realizzare un dispositivo di ancoraggio più compatto e che richiede una minore pressione del fluido F per l’azionamento del dispositivo di ancoraggio e per consentire la penetrazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 attraverso la parete laterale SW del foro H, rispetto alla seconda forma di realizzazione del dispositivo di ancoraggio (Fig.7) che sarà descritta più avanti nella presente descrizione.
[0031] In accordo ad una forma di realizzazione conveniente, la porzione 611 ha una superficie di spinta che è pari a circa tre volte la superficie effettiva di spinta sopra discussa della parete di spinta 301A. L’organo a manicotto 610 è solidale alla porzione 601 e comprende l’elemento di fine corsa 602. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, l’organo a manicotto 610 presenta una flangia di estremità radialmente sporgente che comprende la parete di fine corsa 602 e la parete mobile 611. L’organo a manicotto 610 è coassiale allo stelo 30 ed è montato scorrevole alla seconda porzione di estremità 203 del cilindro. Lo stelo 30 è adatto a scorrere attraverso l’organo a manicotto 610. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, degli elementi di tenuta (non rappresentati) sono previsti fra l’organo a manicotto 610 e la parete laterale 204 del corpo 20.
[0032] In accordo ad una forma di realizzazione preferita, il suddetto almeno un elemento di allontanamento 610, 70, può comprendere una resistenza 70 allo scorrimento della porzione 601, o freno 70, il quale è solidale alla porzione 601 o all’organo a manicotto 610 ed è adatto ad impegnare o contattare operativamente lo stelo 30. Per esempio, il freno 70 può comprendere una coppia di ganasce rigidamente connesse alla porzione 601 ed adatte a serrare lo stelo 30 in modo tale da contrastare lo scorrimento relativo fra lo stelo 30 e la porzione 601. Nell’esempio illustrato, il freno 70 è disposto fra la porzione 601 e la porzione 203. Tuttavia, in accordo ad una forma di realizzazione alternativa, il freno 70 può essere disposto fra la porzione 601 e la base 50.
[0033] Sempre con riferimento alla Fig. 3, in accordo ad una forma di realizzazione preferita, il meccanismo di movimentazione 60 comprende una pluralità di leveraggi di collegamento 620 che sono interposti fra la porzione di meccanismo 601 e le piastre di penetrazione e ancoraggio 40. In accordo ad una forma di realizzazione preferita tali leveraggi di collegamento 620 comprendono una pluralità di piastre di collegamento 620, per esempio una piastra di collegamento 620 per ogni piastra di penetrazione ed ancoraggio 40. Il meccanismo 60 comprende inoltre una prima ed una seconda cerniera di connessione 621, 622 disposte per connettere ciascun leveraggio di collegamento 620 rispettivamente alla porzione 601 e ad una delle piastre di penetrazione e ancoraggio 40. In accordo ad una forma di realizzazione conveniente, ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio 40 comprende una sede di alloggiamento 402 adatta ricevere almeno in parte una delle suddette seconde cerniere di collegamento 622 in modo tale da ridurre o eliminare, nella suddetta configurazione di riposo del dispositivo 1, la sporgenza radiale di tale seconda cerniera di connessione 622 oltre la rispettiva piastra di penetrazione ed ancoraggio 40. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la sede di alloggiamento 402 è ricavata sagomando le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 in modo che tali piastre presentino un profilo a baionetta, come mostrato ad esempio in Fig. 3. Si osservi, che il fatto di ridurre la sporgenza radiale delle cerniere 622 nella configurazione di riposo, consente convenientemente di aumentare l’efficienza di penetrazione delle piastre 40, in quanto evita che le cerniere 622 entrino in contatto con la parete laterale SW del foro H prima delle estremità libere di penetrazione 401 delle piastre 40.
[0034] Descritta la struttura del dispositivo di ancoraggio 1 e del gruppo 100 si descrive ora una modalità di impiego del dispositivo 1 con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle annesse figure Fig.1-6.
[0035] Inizialmente il dispositivo di ancoraggio 1, connesso al tirante 5, viene inserito nel foro di perforazione H appoggiando la base di contrasto 50 al fondo BW di tale foro. Una volta appoggiato sul fondo BW, il dispositivo 1 assume la configurazione di riposo di Fig.3. Il dispositivo 1 viene quindi azionato immettendo il fluido in pressione F all’interno della camera 201 tramite il tubo di immissione 11. La pressione del fluido F sulla porzione 611 dell’organo a manicotto 610 ha come effetto lo scorrimento dell’organo a manicotto 610, e conseguentemente della piastra 601 solidale all’organo a manicotto 610, verso il fondo BW del foro H. L’allontanamento della piastra 601 del meccanismo 60 dalla piastra di connessione 203 comporta l’apertura iniziale delle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 le quali assumono una terza posizione angolare, illustrata in Fig.4, che è intermedia fra le suddette prima posizione angolare (Fig.3) e seconda posizione angolare (Fig.1 o Fig.6). Si osservi che in accordo ad una forma di realizzazione preferita, nel passaggio dalla prima posizione angolare alla terza posizione angolare delle piastre 40, l’allontanamento fra la piastra 601 e la piastra di connessione 203 è molto limitato, ad esempio pari a circa 10mm. Si osservi inoltre che sebbene in Fig.4 le piastre di penetrazione e ancoraggio 40 sono rappresentate con le rispettive estremità libere di penetrazione 401 appoggiate alla parete laterale SW del foro H, nella terza posizione angolare le estremità libere 401 delle piastre 40 preferibilmente pressano contro la parete laterale SW e più preferibilmente penetrano parzialmente attraverso la parete laterale SW.
[0036] Continuando ad immettere il fluido in pressione F nella camera 201 a partire dalla suddetta terza posizione angolare delle piastre 40, poiché lo stelo 30 è impossibilitato a traslare verso il fondo del foro H in quanto la base di contrasto 50 è in contrasto con il fondo BW del foro H, viene a determinarsi una traslazione del corpo 20 del cilindro nel verso di allontanamento X1 dal fondo BW del foro H mentre lo stelo 30 rimane fermo. Conseguentemente viene a determinarsi una traslazione nel verso X1 anche della piastra 601 del meccanismo 60 e delle piastre di penetrazione e ancoraggio 40. A questo proposito si osservi che durante la traslazione del corpo 20 nel verso X1, per effetto della spinta del fluido F sulla porzione 611 dell’organo a manicotto 610, tale manicotto 610 continua ad essere spinto in verso opposto al verso X1, vale a dire verso il fondo BW del foro H. Conseguentemente, la traslazione nel verso X1 della piastra 601 del meccanismo 60 è rallentata o frenata rispetto alla traslazione nel verso X1 del corpo 20 e più in particolare rispetto alla traslazione della piastra di connessione 203. In questo modo, durante la traslazione del corpo 20 nel verso X1, la piastra 601 si allontana progressivamente dalla piastra di connessione 203 consentendo una ulteriore divaricazione o apertura ad ombrello delle piastre 40 e conseguentemente la penetrazione di tali piastre 40 attraverso la parete laterale SW del foro H. A questo proposito, si osservi che per effetto della traslazione del corpo 20 nel verso X1, la penetrazione delle piastre 40 attraverso la parete laterale SW avviene almeno in parte diagonalmente, nel senso che le piastre 40 penetrano attraverso la parete laterale SW sia in direzione laterale, vale a dire in direzione ortogonale al verso X1, sia nel verso X1. Si osservi che il freno 70, se presente, consente di agevolare ulteriormente l’allontanamento reciproco della piastra 203 e della porzione 601, e conseguentemente la penetrazione delle piastre 40 attraverso la parete SW.
[0037] In Fig.5 è mostrato il dispositivo di ancoraggio 1 in una configurazione di penetrazione intermedia nella quale le piastre 40 assumono una quarta posizione angolare intermedia fra la prima posizione angolare (Fig.3) e la seconda posizione angolare (Fig.6). Più in particolare, nella quarta posizione angolare di Fig.5, le piastre 40 assumono una posizione angolare intermedia fra la terza posizione angolare (Fig.4) e la seconda posizione angolare (Fig.6). In Fig.5 si può osservare che le piastre 40 sono penetrate maggiormente attraverso la parete SW rispetto alla configurazione di Fig.4. Inoltre nella Fig.5, le piastre 601 e la piastra 203 sono più distanziate fra loro rispetto alla configurazione di Fig.4 e sono inoltre entrambe più distanziate dalla base di contrasto 50 e dal fondo BW del foro H rispetto alla configurazione del dispositivo 1 mostrata in Fig.4.
[0038] Continuando ad immettere il fluido in pressione F nella camera 201 a partire dalla configurazione di Fig.5, il dispositivo 1 raggiunge la configurazione di ancoraggio di Fig.6. Come si può osservare in Fig. 6, in accordo ad una forma di realizzazione preferita, nella configurazione di ancoraggio la parete di fine corsa 602 si attesta contro la parete di battuta 205 in modo da fermare la piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 nella seconda posizione angolare mentre le piastre 40 sono disposte ortogonalmente o sostanzialmente ortogonalmente rispetto alla direzione X1, vale a dire rispetto alla direzione di traslazione del corpo 20.
[0039] In pratica, riassumendo quando sopra descritto in relazione al funzionamento del dispositivo 1, immettendo il fluido in pressione F nella camera 201, il dispositivo 1 si porta dalla configurazione di riposo nella quale le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 sono preferibilmente parallele o sostanzialmente parallele alla camicia 204 del cilindro idraulico, alla configurazione di ancoraggio finale in cui le piastre 40 hanno esplicato il loro cinematismo e sono penetrate nella parete laterale SW del foro H. Una volta che il dispositivo di ancoraggio 1 ha assunto la configurazione di ancoraggio, è possibile procedere con l’iniezione di una miscela cementizia all’interno del foro H, realizzando in tal modo l’intasamento del terreno ed il riempimento almeno del tratto ancorato, vale a dire il tratto corrispondente al dispositivo 1, con la miscela cementizia.
[0040] Facendo ora riferimento alla Fig.7, in tale figura è illustrato un dispositivo di ancoraggio per tiranti di ancoraggio in accordo ad una seconda forma di realizzazione, il quale è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1A. In Fig. 7, il dispositivo di ancoraggio 1A è mostrato in una rispettiva configurazione di riposo analoga alla configurazione di riposo del dispositivo 1 mostrata in Fig.3. Si osservi che il dispositivo di ancoraggio 1A differisce dal dispositivo di ancoraggio 1 essenzialmente per il fatto di presentare un cilindro idraulico avente un corpo 20A di cilindro leggermente differente rispetto al corpo 20, per il fatto di presentare uno stelo 30A di cilindro più lungo rispetto allo stelo 30 e per il fatto di presentare un meccanismo di movimentazione 60A per consentire la movimentazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 che è leggermente differente rispetto al meccanismo di movimentazione 60.
[0041] In particolare, il corpo 20A comprende una prima porzione di estremità 202A di cilindro per connettere il cilindro idraulico al suddetto tirante di ancoraggio 5, una opposta seconda porzione di estremità 203A di cilindro, o piastra di connessione 203A, adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo 30A, ed una parete laterale 204B, 204C di cilindro interposta fra la prima e seconda porzione di estremità di cilindro 202A, 203A. Nell’esempio le porzioni 202A e 203A sono identiche alle porzioni 202, 203 del dispositivo 1 di Fig.1. Il corpo 20A comprende almeno una parete intermedia 203B che è disposta trasversalmente allo stelo 30A ed è disposta in una posizione intermedia fra la prima e la seconda porzione di estremità 202A, 203A di cilindro. La parete intermedia 203B è operativamente attraversata dallo stelo 30A. In accordo ad una forma di realizzazione preferita, degli elementi di tenuta (non rappresentati) sono operativamente interposti fra la parete intermedia 203B e lo stelo 30A. Come si può osservare in Fig.7, il corpo 20A comprende una prima porzione cava 20B di cilindro ed una seconda porzione cava 20C di cilindro. La prima porzione cava 20B comprende una camera 201A di cilindro, o camera di espansione 201A, adatta a ricevere il fluido idraulico F in pressione. La camera 201A è delimitata dalla porzione di estremità 202A, dalla opposta parete intermedia 203B, e da una prima porzione 204B di parete laterale della parete laterale 204B, 204C. La prima porzione 204B è interposta fra la porzione di estremità 202A e la parete intermedia 203B.
[0042] Lo stelo 30A comprende una prima porzione di estremità 301B di stelo ricevuta nella camera 201A ed una seconda porzione di estremità 302A di stelo che è opposta alla prima porzione di estremità 301B. Alla seconda porzione di estremità 302A è associata la suddetta base di contrasto 50.
[0043] La seconda porzione cava 20C si estende dalla parete intermedia 203B ed è coassiale con la porzione 20B. In particolare, la seconda porzione cava 20C è definita dalla parete intermedia 203B, dalla opposta seconda porzione di estremità 203A di cilindro e da una seconda porzione 204C di parete laterale della parete laterale 204B, 204C. La porzione 204C è interposta fra la parete intermedia 203B e la seconda porzione di estremità 203A di cilindro.
[0044] Sempre con riferimento alla Fig.7, si osservi che il meccanismo 60A differisce dal meccanismo 60 per il solo fatto di prevedere un organo a manicotto 610A che è disposto in modo differente rispetto all’organo a manicotto 610 ed ha conseguentemente un funzionamento parzialmente differente rispetto al funzionamento dell’organo a manicotto 610
l’organo a manicotto 610A è strutturalmente identico all’organo a manicotto 610 del dispositivo 1.
[0045] In particolare, come l’organo a manicotto 610, l’organo a manicotto 610A è solidale alla porzione 601 di meccanismo del meccanismo 60A e comprende il suddetto elemento di fine corsa 602 che è adatto ad attestarsi contro una porzione di battuta 205A, o parete di battuta 205A, per fermare le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 in una configurazione di ancoraggio analoga alla configurazione di ancoraggio del dispositivo 1 illustrata in Fig.6. L’organo a manicotto 610A è coassiale allo stelo 30A ed è montato scorrevole alla seconda porzione di estremità 203A. Lo stelo 30A è adatto a scorrere attraverso l’organo a manicotto 610A. La differenza sostanziale fra il meccanismo 60 ed il meccanismo 60A è rappresentata dal fatto che l’organo a manicotto 610A è disposto esternamente alla camera 201A. In particolare l’organo a manicotto 610A è disposto parzialmente all’interno della seconda porzione cava 20C e non definisce una parete mobile della camera 201A.
[0046] Occorre inoltre osservare, che nel caso del dispositivo di ancoraggio 1A, l’organo a manicotto 610A non svolge anche la funzione di allontanare fra loro la porzione di estremità 203A e la porzione 601 del meccanismo 60A. Infatti, nel caso del dispositivo 1A, tale funzione è svolta unicamente dal freno 70 succitato.
[0047] Il funzionamento del dispositivo di ancoraggio 1A è in generale sostanzialmente identico al funzionamento del dispositivo di ancoraggio 1. L’unica differenza di funzionamento fra il dispositivo 1 ed il dispositivo 1A è rappresentata essenzialmente dal fatto che, come sopra anticipato, l’allontanamento fra la porzione 601 del meccanismo 60A e la piastra di connessione 203A è dovuta solamente al freno 70. In altre parole, nel caso del dispositivo 1A, l’organo a manicotto 610A assolve alla funzione di fine corsa tramite l’elemento di fine corsa 602 mentre non assolve alla funzione di allontanare fra loro la porzione 601 e la piastra di connessione 203A. In pratica, a partire dalla configurazione di riposo del dispositivo 1A illustrata in Fig.7, la funzione del freno 70 è quella di opporre inizialmente una resistenza calibrata alla traslazione del corpo 20A nel verso X1. Più precisamente, a partire dalla configurazione di Fig.7, quando il fluido F viene immesso nella camera 201A, poiché lo stelo 30A non può scorrere verso il fondo BW a causa del fatto che la base di contrasto 50 è in contrasto con il fondo BW, viene a determinarsi una traslazione del corpo 20A nel verso X1. Grazie al freno 70, inizialmente la porzione 601 resta ferma (come anche l’organo a manicotto 610A solid
la piastra 203A si allontana dalla porzione 601 traslando nel verso X1 in modo da consentire alle piastre di penetrazione e ancoraggio 40 di assumere una configurazione analoga alla configurazione del dispositivo 1 mostrata in Fig.4. A partire da quest’ultima configurazione, continuando ad immettere il fluido F nella camera 201A, il corpo 20A continua a traslare nel verso X1 insieme alle piastre 40 ed alla porzione 601 fino a quando il dispositivo 1A assume una configurazione di ancoraggio analoga alla configurazione di ancoraggio analoga alla configurazione di ancoraggio del dispositivo 1 mostrata nelle figure Fig.1 e Fig.6. In particolare, durante tale traslazione del corpo 20A, poiché la porzione 601 è parzialmente frenata dal freno 70, la piastra di connessione 203A e la porzione 601 continuano ad allontanarsi fra loro in modo da consentire l’apertura ad ombrello delle piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 e conseguente la penetrazione delle piastre di penetrazione e ancoraggio 40 attraverso la parete laterale SW. Si osservi che l’apertura ad ombrello delle piastre 40 è anche agevolata dalla pressione delle piastre 40 sulla parete laterale SW nella configurazione analoga alla configurazione di Fig. 4. Si osservi inoltre che, come sopra descritto in relazione al funzionamento del dispositivo di ancoraggio 1, durante la traslazione del corpo 20A nel verso X1, le piastre di penetrazione ed ancoraggio 40 penetrano diagonalmente, vale a dire sia lateralmente sia nel verso X1, la parete SW del foro H. Terminata l’installazione del dispositivo 1A, come nel caso del dispositivo 1, è possibile procedere con l’iniezione, realizzando così l’intasamento del terreno e il riempimento almeno del tratto ancorato con miscela cementizia.
Generalizzando quanto è stato sopra descritto, è stato quindi descritto anche un procedimento di ancoraggio di tiranti di ancoraggio, comprendente:
A) una fase di fornire un dispositivo di ancoraggio (1; 1A) ed un tirante di ancoraggio (10) connesso al dispositivo di ancoraggio (1; 1A), il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) comprendendo:
- un cilindro idraulico comprendente un corpo (20; 20A) di cilindro ed uno stelo (30; 30A) di cilindro montato scorrevole al corpo (20; 20A) di cilindro, il corpo (20; 20A) di cilindro comprende una camera (201; 201A) di cilindro adatta a ricevere un fluido idraulico (F) in pressione, lo stelo (30; 30A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo ricevuta nella camera (201; 201A) di cilindro ed una seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo opposta alla prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo, detto corpo (20; 20A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (202; 202A) di cilindro per connettere il cilindro idraulico a detto almeno un tirante di ancoraggio (10), una opposta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30;30A) di cilindro ed una parete laterale (204; 204B,204C) di cilindro interposta fra dette prima e seconda porzione di estremità di cilindro (202, 203; 202A, 203A);
- almeno due piastre di penetrazione e ancoraggio (40) incernierate al corpo (20; 20A) di cilindro, ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio (40) avendo una porzione di estremità libera di penetrazione (401);
- una base di contrasto (50) associata a detta seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo per consentire di appoggiare il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) ad un fondo (BW) di un foro di perforazione (H);
- un meccanismo di movimentazione (60; 60A) per consentire la movimentazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40), detto meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprendendo una porzione di meccanismo (601) che è operativamente connessa alle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) ed è adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30; 30A) di cilindro in modo tale da permettere un scorrimento relativo fra tale porzione di meccanismo (601) e lo stelo (30; 30A) di cilindro, detta porzione di meccanismo (601) essendo disposta fra detta base di contrasto (50) e detta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro; detto dispositivo di ancoraggio (1; 1A) essendo adatto ad assumere
una configurazione di riposo relativamente compatta, in cui le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) assumono una prima posizione angolare in cui sono affacciate alla parete laterale (204; 204B, 204C) di cilindro; e
una configurazione di ancoraggio relativamente dispiegata rispetto alla configurazione di riposo, in cui le piastre di penetrazione e ancoraggio (40) assumono una seconda posizione angolare distinta dalla prima posizione angolare;
in cui il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) comprende una porzione di battuta (205; 205A) ed il meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende un elemento di fine corsa (602) solidale con detta porzione di meccanismo (601) che è adatto ad attestarsi contro detta porzione di battuta (205; 205A) per fermare le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) in detta configurazione di ancoraggio;
in cui il meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende almeno un elemento di allontanamento (610, 70) operativamente connesso a detta porzione di meccanismo (601) e disposto in modo da consentire di allontanare detta porzione di meccanismo (601) dalla seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro quando il fluido idraulico (F) viene immesso nella camera (201; 201A) di cilindro;
B) una fase di inserire il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) connesso a detto tirante (10) in detto foro di perforazione (H) appoggiando detta base di contrasto (50) al fondo (BW) di detto foro di perforazione (H);
C) una prima fase di immettere detto fluido idraulico (F) in detta camera (201; 201A) di cilindro in modo tale da far allontanare, tramite detto elemento di allontanamento (610, 70), detta porzione di meccanismo (601) da detta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro per far assumere a dette piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) una terza posizione angolare intermedia fra dette prima e seconda posizione angolare, in detta terza posizione angolare le estremità libere di penetrazione (401) delle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) pressano o penetrano parzialmente la parete laterale (SW) del foro di perforazione;
e
[0048] D) una seconda fase di immettere detto fluido idraulico (F) in detta camera (201; 201A) di cilindro in modo da determinare una traslazione del corpo (20; 20A) di cilindro, di detta porzione di meccanismo (601) e delle piastre di penetrazione e ancoraggio (40) nel verso di allontanamento (X1) dal fondo (BW) del foro di perforazione (H) in modo da consentire alle di piastre di penetrazione e ancoraggio (40) di penetrare ulteriormente attraverso la parete laterale (SW) del foro di perforazione (H) e in modo da far assumere a tali piastre (40) detta configurazione di ancoraggio.
[0049] In base a quanto sopra descritto, è possibile dunque comprendere come un dispositivo di ancoraggio secondo la presente invenzione sia tale da risolvere gli inconvenienti sopra citati con riferimento alla tecnica nota.
[0050] Le caratteristiche di un dispositivo di ancoraggio secondo la presente descrizione rispondono infatti all’esigenza di aumentare l’efficienza del trasferimento dei carichi al terreno eliminando pressoché del tutto i problemi di sfilo del tirante. Infatti l’ancoraggio non avviene più facendo affidamento alla resistenza per attrito dovuta all’aderenza malta-terreno, bensì è garantito dalla resistenza meccanica delle piastre di penetrazione ed ancoraggio che vengono dapprima infisse nella pareti del foro di perforazione e poi annegate con malta cementizia. Dunque con tale dispositivo sarà più che sufficiente penetrare per circa 3 – 4 metri nel tratto attivo (riducendo drasticamente la lunghezza attiva che generalmente per i tiranti canonici può arrivare come detto in precedenza anche a 40 metri), procedere all’apertura con l’azionamento dello stelo del cilindro ed a penetrazione avvenuta iniettare boiacca di cemento.
[0051] Il sistema una volta inghisato non potrà più essere rimosso in quanto le piastre di penetrazione ed ancoraggio, ormai divaricate e penetrate nella parete laterale del foro, presentano un diametro di apertura che è di gran lunga maggiore del diametro della perforazione realizzando così come già detto un ancoraggio di tipo meccanico e non più per attrito.
[0052] Grazie all’ancoraggio realizzato con l’infissione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio è pertanto possibile eliminare la tradizionale ed incerta azione delle sbulbature ottenute con le iniezioni. Le alette metalliche azionate dallo scorrimento dello stelo del cilindro hanno una forza di penetrazione notevolissima che consente loro di inserirsi in qualsiasi tipo di terreno. La flessibilità del sistema inoltre permette di applicare il dispositivo proposto non solo a tiranti di ancoraggio bensì a qualsiasi tipo di fondazione profonda.
[0053] E’ evidente che possono essere apportate modifiche e/o varianti a quanto sopra descritto ed illustrato a titolo di esempio.
[0054] Ad esempio, si osservi che le figure annesse alla presente descrizione sono solamente esemplificative. Infatti, ad esempio, le dimensioni sia delle piastre di penetrazione e ancoraggio sia dei relativi leveraggi di collegamento (larghezza, lunghezza e spessore), che determinano in sostanza la superficie di contrasto col terreno, possono essere dimensionate di volta in volta in funzione del tipo di terreno stesso. E’ evidente che quanto minore è la resistenza del terreno, tanto maggiore dovrà essere la superficie di contatto e viceversa.
[0055] Fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (6)

  1. RIVENDIC 1. Dispositivo di ancoraggio (1; 1A) per tiranti di ancoraggio adatto ad essere inserito all’interno di un foro di perforazione (H) praticato in un terreno per consentire l’ancoraggio di un tirante di ancoraggio (5), comprendente: - un cilindro idraulico comprendente un corpo (20; 20A) di cilindro ed uno stelo (30; 30A) di cilindro montato scorrevole al corpo (20; 20A) di cilindro, il corpo (20; 20A) di cilindro comprende una camera (201; 201A) di cilindro adatta a ricevere un fluido idraulico (F) in pressione, lo stelo (30; 30A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo ricevuta nella camera (201; 201A) di cilindro ed una seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo opposta alla prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo, detto corpo (20; 20A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (202; 202A) di cilindro per connettere il cilindro idraulico a detto tirante di ancoraggio (5), una opposta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30;30A) di cilindro ed una parete laterale (204; 204B,204C) di cilindro interposta fra dette prima e seconda porzione di estremità di cilindro (202, 203; 202A, 203A); - almeno due piastre di penetrazione e ancoraggio (40) incernierate al corpo (20; 20A) di cilindro, ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio (40) avendo una porzione di estremità libera di penetrazione (401); - una base di contrasto (50) associata a detta seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo per consentire di appoggiare il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) ad un fondo (BW) di detto foro (H); - un meccanismo di movimentazione (60; 60A) per consentire la movimentazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40), detto meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprendendo una porzione di meccanismo (601) che è operativamente connessa alle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) ed è adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30; 30A) di cilindro in modo tale da permettere un scorrimento relativo fra tale porzione di meccanismo (601) e lo stelo (30; 30A) di cilindro, detta porzione di meccanismo (601) essendo disposta fra detta base di contrasto (50) e detta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro; detto dispositivo di ancoraggio (1; 1A) essendo adatto ad assumere una configurazione di riposo relativamente compatta, in cui le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) assumono una prima posizione angolare in cui sono affacciate alla parete latera cilindro; e una configurazione di ancoraggio relativamente dispiegata rispetto alla configurazione di riposo, in cui le piastre di penetrazione e ancoraggio (40) assumono una seconda posizione angolare distinta dalla prima posizione angolare; in cui il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) comprende una porzione di battuta (205; 205A) ed il meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende un elemento di fine corsa (602) solidale con detta porzione di meccanismo (601) che è adatto ad attestarsi contro detta porzione di battuta (205; 205A) per fermare le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) in detta configurazione di ancoraggio; in cui il meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende almeno un elemento di allontanamento (610, 70) operativamente connesso a detta porzione di meccanismo (601) e disposto in modo da consentire di allontanare detta porzione di meccanismo (601) dalla seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro quando il fluido idraulico (F) viene immesso nella camera (201; 201A) di cilindro.
  2. 2. Dispositivo di ancoraggio (1; 1A) secondo la rivendicazione 1, in cui detto meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende un organo a manicotto (610; 610A) solidale a detta porzione (601) di meccanismo e comprendente detto elemento di fine corsa (602), detto organo a manicotto (610; 610A) essendo coassiale allo stelo (30; 30A) di cilindro ed essendo montato scorrevole alla seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro, lo stelo (30; 30A) di cilindro essendo adatto a scorrere attraverso detto organo a manicotto (610; 610A).
  3. 3. Dispositivo di ancoraggio (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di allontanamento (610, 70) comprende detto organo a manicotto (610), detto organo a manicotto (610) essendo esteso parzialmente all’interno del corpo (20) di cilindro e comprendendo una porzione (611) di organo a manicotto che definisce una parete mobile della camera (201) di cilindro.
  4. 4. Dispositivo di ancoraggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende una pluralità di leveraggi di collegamento (620) interposti fra detta porzione di meccanismo (601) e dette piastre di penetrazione e ancoraggio (40), e una prima ed una seconda cerniera di collegamento (621, 622) disposte per connettere ciascun leveraggio di collegamento (620) rispettivamente a detta porzione di meccanismo (601) e ad una di dette piastre di penetrazione e ancoraggio (40), ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio (40) comprendendo una sede di alloggiamento (402) adatta a ricevere almeno in parte detta seconda cerniera di collegamento (622) in modo tale da ridurre o eliminare, in detta configurazione di riposo, la sporgenza radiale di detta seconda cerniera di collegamento (622) oltre la rispettiva piastra di penetrazione ed ancoraggio (40).
  5. 5. Gruppo di parti (1, 5, 15; 1A, 5, 15) comprendente un tirante di ancoraggio (5), un dispositivo di ancoraggio (1) come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed una piastra di testata (15) per detto tirante (5).
  6. 6. Procedimento di ancoraggio di tiranti di ancoraggio, comprendente: A) una fase di fornire un dispositivo di ancoraggio (1; 1A) ed un tirante di ancoraggio (5) connesso al dispositivo di ancoraggio (1; 1A), il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) comprendendo: - un cilindro idraulico comprendente un corpo (20; 20A) di cilindro ed uno stelo (30; 30A) di cilindro montato scorrevole al corpo (20; 20A) di cilindro, il corpo (20; 20A) di cilindro comprende un cilindro adatta a ricevere un fluido idraulico (F) in pressione, lo stelo (30; 30A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo ricevuta nella camera (201; 201A) di cilindro ed una seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo opposta alla prima porzione di estremità (301; 301A) di stelo, detto corpo (20; 20A) di cilindro comprende una prima porzione di estremità (202; 202A) di cilindro per connettere il cilindro idraulico a detto tirante di ancoraggio (5), una opposta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30;30A) di cilindro ed una parete laterale (204; 204B,204C) di cilindro interposta fra dette prima e seconda porzione di estremità di cilindro (202, 203; 202A, 203A); - almeno due piastre di penetrazione e ancoraggio (40) incernierate al corpo (20; 20A) di cilindro, ciascuna piastra di penetrazione ed ancoraggio (40) avendo una porzione di estremità libera di penetrazione (401); - una base di contrasto (50) associata a detta seconda porzione di estremità (302; 302A) di stelo per consentire di appoggiare il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) ad un fondo (BW) di un foro di perforazione (H); - un meccanismo di movimentazione (60; 60A) per consentire la movimentazione delle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40), detto meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprendendo una porzione di meccanismo (601) che è operativamente connessa alle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) ed è adatta ad essere operativamente attraversata dallo stelo (30; 30A) di cilindro in modo tale da permettere un scorrimento relativo fra tale porzione di meccanismo (601) e lo stelo (30; 30A) di cilindro, detta porzione di meccanismo (601) essendo disposta fra detta base di contrasto (50) e detta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro; detto dispositivo di ancoraggio (1; 1A) essendo adatto ad assumere una configurazione di riposo relativamente compatta, in cui le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) assumono una prima posizione angolare in cui sono affacciate alla parete laterale (204; 204B, 204C) di cilindro; e una configurazione di ancoraggio relativamente dispiegata rispetto alla configurazione di riposo, in cui le piastre di penetrazione e ancoraggio (40) assumono una seconda posizione angolare distinta dalla prima posizione angolare; in cui il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) comprende una porzione di battuta (205; 205A) ed il meccanismo di movimentazione elemento di fine corsa (602) solidale con detta porzione di meccanismo (601) che è adatto ad attestarsi contro detta porzione di battuta (205; 205A) per fermare le piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) in detta configurazione di ancoraggio; in cui il meccanismo di movimentazione (60; 60A) comprende almeno un elemento di allontanamento (610, 70) operativamente connesso a detta porzione di meccanismo (601) e disposto in modo da consentire di allontanare detta porzione di meccanismo (601) dalla seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro quando il fluido idraulico (F) viene immesso nella camera (201; 201A) di cilindro; B) una fase di inserire il dispositivo di ancoraggio (1; 1A) connesso a detto tirante (5) in detto foro di perforazione (H) appoggiando detta base di contrasto (50) al fondo (BW) di detto foro di perforazione (H); C) una prima fase di immettere detto fluido idraulico (F) in detta camera (201; 201A) di cilindro in modo tale da far allontanare, tramite detto elemento di allontanamento (610, 70), detta porzione di meccanismo (601) da detta seconda porzione di estremità (203; 203A) di cilindro per far assumere a dette piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) una terza posizione angolare intermedia fra dette angolare, in detta terza posizione angolare le estremità libere di penetrazione (401) delle piastre di penetrazione ed ancoraggio (40) pressano o penetrano parzialmente la parete laterale (SW) del foro di perforazione; e D) una seconda fase di immettere detto fluido idraulico (F) in detta camera (201; 201A) di cilindro in modo da determinare una traslazione del corpo (20; 20A) di cilindro, di detta porzione di meccanismo (601) e delle piastre di penetrazione e ancoraggio (40) nel verso di allontanamento (X1) dal fondo (BW) del foro di perforazione (H) in modo da consentire alle di piastre di penetrazione e ancoraggio (40) di penetrare ulteriormente attraverso la parete laterale (SW) del foro di perforazione (H) e in modo da far assumere a tali piastre (40) detta configurazione di ancoraggio.
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