IT201600090542A1 - Gruppo ruota avente una ruota pivotante configurabile, e carrello di trasporto provvisto di tale gruppo ruota - Google Patents

Description

“GRUPPO RUOTA AVENTE UNA RUOTA PIVOTANTE CONFIGURABILE, E CARRELLO DI TRASPORTO PROVVISTO DI TALE GRUPPO RUOTA”

La presente invenzione è relativa ad un gruppo ruota avente una ruota pivotante configurabile.

Nel settore dei magazzini, sono ampiamente noti carrelli per il trasporto di merci, spinti o trascinati manualmente da operatori oppure trainati da veicoli motorizzati, come carrelli elevatori, piccoli trattori, ecc…. Alcune tipologie di carrelli di trasporto sono provvisti di ruote sterzanti e di un timone o barra di comando per sterzare tali ruote.

Le soluzioni note del tipo appena descritto hanno, in genere, angoli di sterzatura relativamente contenuti, determinati dalla configurazione del timone e dalla modalità con cui tale timone è accoppiato alle ruote.

A causa di tale limite, i carrelli sterzanti di tipo noto non sono adatti ad essere utilizzati quando è necessario fare cambiare direzione ad angolo retto al carrello.

È sentita pertanto l’esigenza di prevedere accorgimenti con i quali le ruote sterzanti possano ruotare anche di angoli di 90°, in funzione delle necessità che si presentano caso per caso in magazzino.

Tale esigenza è sentita anche in tipologie di carrelli aventi un sistema di ruote cosiddetto “a rombo”, ossia carrelli aventi con due ruote fisse disposte sui lati opposti, una singola ruota anteriore, pivotante folle, ed una singola ruota posteriore sterzante sotto il comando del timone.

Più in generale, è sentita l’esigenza di poter configurare le ruote in funzione del percorso che deve seguire il carrello, anche in tipologie di carrelli diverse da quelle indicate sopra, ad esempio in carrelli privi di ruote sterzanti, ossia in carrelli aventi due ruote fisse posteriori e due ruote pivotanti folli anteriori, o in carrelli dove le ruote sono supportate da un assale anteriore e da un assale posteriore, che è sterzante sotto il comando del timone.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un gruppo ruota avente una ruota pivotante configurabile, il quale consenta di assolvere in maniera semplice ed economica alle esigenze sopra esposte.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un gruppo ruota avente una ruota pivotante configurabile, come definito dalla rivendicazione 1.

Secondo la presente invenzione, inoltre, viene realizzato un carrello di trasporto, come definito nella rivendicazione 13.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista dal basso, schematica e parziale, di un carrello di trasporto provvisto di una preferita forma di attuazione del gruppo ruota avente una ruota pivotante configurabile, secondo la presente invenzione;

- le figure 2 e 3 sono diverse prospettive del gruppo ruota della figura 1; e

- le figure 4 e 5 sono viste dall’alto del gruppo ruota della presente invenzione, in due diverse posizioni.

In figura 1, il numero di riferimento 1 indica, nel suo complesso, un carrello (parzialmente e schematicamente illustrato) per il trasporto di oggetti, ad esempio per il trasporto di merci in magazzini ed officine.

Il carrello 1 comprende una struttura 2, che può essere spinta o trascinata da un operatore in modo noto e non descritto in dettaglio oppure può essere trainata da un veicolo motorizzato, ad esempio un carrello elevatore, un piccolo trattore, ecc…. La struttura 2 è configurata in modo da supportare (su una propria superficie superiore non illustrata) e/o contenere gli oggetti da trasportare.

Il carrello 1 comprende una pluralità di ruote, che sono disposte al di sotto di una parete inferiore 4 della struttura 2 e sono pivotanti attorno a rispettivi assi verticali 5. Ad esempio, sono previste quattro ruote disposte in corrispondenza di rispettivi vertici della parete 4.

La figura 1 mostra solamente due di tali ruote, le quali sono indicate dal numero di riferimento 6, hanno rispettivi assi orizzontali di rotazione 7 e costituiscono parte di rispettivi gruppi ruota 10.

Nella preferita forma di attuazione che viene illustrata e descritta a titolo di esempio, le ruote 6 possono essere sterzate attorno ai rispettivi assi 5 tramite una barra o timone 8 (schematicamente e parzialmente illustrato), facente parte del carrello 1 ed accoppiato alla struttura 2 in modo noto e non descritto in dettaglio.

Secondo un aspetto della presente invenzione, i gruppi ruota 10 hanno caratteristiche che consentono di utilizzare le ruote 6 come ruote pivotanti sterzanti, oppure come ruote pivotanti folli. In altre parole, le ruote 6 sono configurabili.

La seguente trattazione farà riferimento ad un singolo gruppo ruota 10, visibile nelle figure da 2 a 5, dal momento che l’altro gruppo ruota 10 è identico.

Come visibile nelle figure 2 e 3, il gruppo ruota 10 comprende un organo di attacco 11, disposto in posizione fissa rispetto alla struttura 2 e definito, ad esempio, da una piastra appoggiata e fissata direttamente alla parete 4. Il gruppo ruota 10 comprende, inoltre, una struttura di supporto 12, a cui la ruota 6 è accoppiata in modo da ruotare attorno al proprio asse 7. In particolare, la struttura 12 presenta una configurazione a forcella, in quanto ha due bracci 13 che sono disposti da parti laterali opposte della ruota 6 e che sostengono la ruota 6 in modo girevole attorno all’asse 7.

La struttura 12 termina superiormente con un organo di supporto 14, definito vantaggiosamente da una piastra orizzontale ed accoppiato all’organo di attacco 11 tramite un dispositivo di snodo 15 per poter ruotare attorno all’asse 5. Preferibilmente, i bracci 13 possono oscillare rispetto all’organo di supporto 14 attorno ad un asse 16 parallelo all’asse 7 (fig. 3), sotto le spinte opposte del peso della struttura 2 e della forza elastica di una o più molle non illustrate, che svolgono una funzione di ammortizzazione.

Secondo un aspetto della presente invenzione, l’asse 7 è distanziato orizzontalmente dall’asse 5, per cui la ruota 6 è in grado di orientarsi automaticamente attorno all’asse 5, in funzione della direzione di spinta/trascinamento del carrello 1, quando tale ruota 6 è pivotante folle.

Con riferimento alla forma di attuazione preferita visibile nelle figure 4 e 5, il dispositivo 15 comprende un braccio di sterzatura o braccio di azionamento 18, il quale è disposto verticalmente tra gli organi 11 e 14, sporge radialmente rispetto all’asse 5, termina con una estremità 19 accoppiata al timone 8, in modo non descritto in dettaglio, ed è girevole attorno all’asse 5 rispetto alla struttura 2 in funzione dello spostamento del timone 8.

Il timone 8 pertanto comanda la sterzatura. In aggiunta, il timone 8 può avere una funzione di barra di collegamento che traina il carrello 1.

Con riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente, il dispositivo 15 comprende un perno verticale 20, il quale si estende lungo l’asse 5 e ha una estremità inferiore fissata all’organo di supporto 14, ad esempio tramite saldatura, ed una estremità superiore che è accoppiata in modo assialmente girevole all’organo di attacco 11, ad esempio tramite un cuscinetto 21. Nel contempo, il braccio 18 comprende una porzione forata 22, che è calzata attorno ad una porzione intermedia del perno 20 ed è accoppiata in modo assialmente girevole a tale porzione intermedia, ad esempio tramite un cuscinetto 23.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il gruppo ruota 10 comprende un elemento di bloccaggio 24, che è mobile tra una posizione attiva, in cui la struttura 12 è angolarmente fissa rispetto al braccio 18 attorno all’asse 5 e, quindi, viene sterzata dal timone 8 insieme al braccio 18; ed una posizione disattiva, in cui la struttura 12 è angolarmente libera rispetto al braccio 18 e, quindi, ruota folle attorno all’asse 5. L’elemento di bloccaggio 24 è rilasciabile, ossia è in grado di abbandonare la posizione attiva per spostarsi nella posizione disattiva.

Preferibilmente, l’elemento di bloccaggio 24 è supportato dal braccio 18 e, nella posizione attiva, va ad impegnare una sede di ritenzione 25 (fig. 2) ricavata nella struttura 12 per bloccare quest’ultima.

Nel particolare esempio illustrato, vantaggiosamente, l’elemento di bloccaggio 24 è una leva girevole attorno ad un asse orizzontale 26, rispetto alla porzione 22. Nello specifico, l’elemento di bloccaggio 24 è una leva a bilanciere che comprende un braccio inferiore 27 ed un braccio superiore 28 disposti verticalmente da parti opposte della porzione 22: nella posizione attiva l’estremità del braccio 27 impegna la sede 25, la quale è ricavata lungo un bordo esterno circolare 29 dell’organo di supporto 14.

Secondo un aspetto della presente invenzione, preferibilmente, il gruppo ruota 10 comprende una o più molle 30 esercitanti una forza elastica che spinge l’elemento di bloccaggio 24 nella posizione attiva. Nel particolare esempio illustrato, la molla 30 è integrata nella cerniera che accoppia l’elemento di bloccaggio 24 al braccio 18.

Nella forma di attuazione illustrata, per ottenere il rilascio dell’elemento di bloccaggio 24 dalla struttura 12 contro l’azione della molla 30, il gruppo ruota 10 comprende preferibilmente un sistema a camma e punteria 31, che sposta automaticamente l’elemento di bloccaggio 24 nella posizione disattiva in funzione della posizione del timone 8.

Più in dettaglio, il rilascio avviene quando il braccio 18 e, quindi, la ruota 6 sterzano di un angolo superiore ad una data soglia. In questo modo, le ruote 6 sono sterzanti se la posizione del timone 8 viene mantenuta all’interno di un dato intervallo di sterzatura, mentre diventano pivotanti folli quando il timone 8 oltrepassa tale intervallo.

Nello specifico, il sistema 31 comprende una camma 32, che è fissa rispetto alla struttura 2 e all’organo di attacco 11. Ad esempio, la camma 32 è definita da una parete di deflessione, che è fissata direttamente all’organo di attacco 11 e sporge verso il basso da quest’ultimo. Nel contempo, il sistema 31 comprende una punteria definita da una estremità sagomata 33 del braccio 28. Durante lo spostamento del timone 8 e, quindi, durante la rotazione del braccio 18 attorno all’asse 5, l’estremità 33 può incontrare la camma 32 e scorrere su quest’ultima: quando questo avviene, l’elemento di bloccaggio 24 ruota attorno all’asse 26, per effetto della sagoma e della posizione reciproca della camma 32 e dell’estremità 33. Il braccio 27 pertanto si solleva, fino a rilasciare la sede 25 e quindi sbloccare l’organo di supporto 14.

A questo punto, come accennato sopra, le ruote 6 cessano di essere sterzanti, e diventano folli attorno ai rispettivi assi 5. È così possibile traslare il carrello 1 lungo una direzione che è ortogonale alla precedente direzione di spinta/trascinamento: le ruote 6 si adattano automaticamente alla nuova direzione di traslazione grazie alla distanza tra gli assi 5 e 7.

Per ottenere nuovamente la funzione di sterzatura, è necessario fare tornare nella posizione originaria il timone 8, in modo da disaccoppiare l’estremità 33 del braccio 27 dalla camma 32. A seguito di tale disaccoppiamento, l’elemento di bloccaggio 24 ruota verso la posizione attiva sotto la spinta della molla 30, fino a quando il braccio 27 si appoggia contro il bordo circolare 29. Durante le successive manovre del carrello 1, le ruote 6 continuano ad essere pivotanti folli, ed il braccio 27 continua a strisciare sul bordo circolare 29, fino a quando la sede 25 si allinea con il braccio 27 e quindi si aggancia a quest’ultimo.

Secondo una variante non illustrata, l’elemento di bloccaggio 24 è definito da un perno o pistone, che trasla da e verso la struttura 12 (in particolare sotto la spinta di una molla avente la medesima funzione della molla 30), invece di essere definito da una leva. In questo caso, la sede 25 potrebbe essere realizzata in una zona intermedia dell’organo di supporto 14, invece di essere realizzata sul suo bordo esterno, che potrà quindi avere una forma anche diversa da quella circolare.

Secondo una diversa forma di attuazione, non illustrata, il rilascio dell’elemento di bloccaggio 24 dall’organo di supporto 14 è ottenuto tramite un sistema di comando distinto ed indipendente dal timone 8, ad esempio tramite un attuatore, ad azionamento pneumatico oppure elettrico, previsto sul gruppo ruota 10 e comandato a distanza.

Secondo una ulteriore forma di attuazione, non illustrata, il gruppo ruota 10 non è associato ad un timone con funzione di sterzatura e, in particolare, è privo del braccio 18. In questo caso, nella posizione attiva, l’elemento di bloccaggio 24 blocca angolarmente la struttura 12 rispetto all’organo di attacco 11 e, quindi, alla struttura 2; nella posizione disattiva, l’elemento di bloccaggio 24 è rilasciato, per cui la struttura 12 è libera di pivotare folle rispetto all’organo di attacco 11 e alla struttura 2. Anche in questo caso, l’elemento di bloccaggio 24 può essere definito da un pistone che è portato dall’organo di attacco 11 e, in particolare, costituisce parte di un attuatore, previsto sull’organo di attacco 11 del gruppo ruota 10 e comandato a distanza per sganciare l’elemento di bloccaggio 24 da una sede di ritenzione realizzata nella struttura di supporto 12.

Questa forma di attuazione viene utilizzata, quindi, per variare l’uso della ruota 6 tra una configurazione fissa ed una configurazione pivotante folle.

Come possibile variante in alternativa agli attuatori e al timone sopra descritti, il sistema di sgancio potrebbe comprendere una trasmissione a cavo Bowden, che trasmette il comando di sgancio direttamente o indirettamente all’elemento di bloccaggio 24.

Da quanto precede appare evidente come sia possibile configurare il carrello 1 semplicemente attivando o disattivando l’elemento di bloccaggio 24, in particolare tramite una azione o un comando manuale eseguito a distanza da un operatore.

In questo modo, le ruote 6, che prima erano di tipo sterzante (oppure erano di tipo fisso), diventano pivotanti folli, per poter ruotare oltre i vincoli determinati normalmente dalla precedente configurazione, ad esempio poter ruotare anche di angoli di 90° ed eseguire sterzature praticamente ad angolo retto, in funzione delle necessità che si presentano caso per caso.

In particolare, la forma di attuazione preferita illustrata è particolarmente semplice, in quanto lo stesso timone 8 svolge una doppia funzione, ossia la tradizionale funzione di sterzatura e/o di traino ed una funzione aggiuntiva di sgancio dell’elemento di bloccaggio 24.

Inoltre, la soluzione proposta è relativamente compatta e presenta un numero relativamente basso di componenti.

Da quanto precede appare, infine, evidente che al gruppo ruota 10 ed al carrello 1 descritto possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate.

In particolare, i vari componenti possono avere strutture con forme e dimensioni diverse da quelle illustrate a titolo di esempio.

Inoltre, il carrello 1 potrebbe essere dotato di un numero diverso di gruppi ruota configurabili; e/o il gruppo ruota 10 si può applicare a carrelli di tipologia diversa dal carrello 1 che è stato parzialmente illustrato. Ad esempio, il gruppo ruota 10 potrebbe essere applicato ad un carrello con sistema di ruote cosiddetto “a rombo”; oppure il gruppo ruota 10 poterebbe comprendere un assale che definisce la struttura di supporto 12 e supporta due ruote alle proprie estremità opposte.

Inoltre, l’aggancio dell’elemento di bloccaggio 24 dalla posizione inattiva nella posizione attiva potrebbe essere provocato da sistemi diversi dalla molla 30, ad esempio da un contrappeso o da una azione manuale, eseguita direttamente oppure a distanza.

Claims (1)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Gruppo ruota (10) comprendente: - un organo di attacco (11) atto ad essere collegato in posizione fissa ad un carrello di trasporto (1); - una struttura di supporto (12) accoppiata a detto organo di attacco (11) in modo girevole attorno ad un asse verticale (5); - almeno una ruota (6) supportata da detto struttura di supporto (12) in modo da ruotare attorno ad un asse di rotazione orizzontale (7); caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di bloccaggio (24), il quale è mobile tra una posizione attiva, in cui detta struttura di supporto (14) è angolarmente fissa attorno a detto asse verticale (5) rispetto ad un elemento di riferimento (18;11) di detto gruppo ruota (10), ed una posizione disattiva, in cui detta struttura di supporto (12) è libera di pivotare attorno a detto asse verticale (5) rispetto a detto elemento di riferimento (18;11); mezzi di sgancio essendo previsti su detto gruppo ruota (10) e/o su detto carrello di trasporto (1) per provocare lo spostamento di detto elemento di bloccaggio (24) dalla posizione attiva nella posizione disattiva. 2.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere detti mezzi di sgancio. 3.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di bloccaggio (24) è supportato da detto elemento di riferimento; e dal fatto che detta struttura di supporto (14) ha una sede di ritenzione (25) configurata in modo da essere impegnata da detto elemento di bloccaggio (24) nella posizione attiva, per essere bloccata da detto elemento di bloccaggio (24). 4.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento di bloccaggio (24) è definito da un pistone traslante da e verso la detta struttura di supporto (12) oppure da una leva girevole attorno ad un asse orizzontale (26). 5.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detta struttura di supporto (12) comprende una piastra (14) avente un bordo esterno circolare (29); detta sede di ritenzione (25) essendo ricavata lungo detto bordo esterno circolare (29). 6.- Gruppo ruota secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riferimento è definito da detto elemento di attacco (11). 7.- Gruppo ruota secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, un braccio di sterzatura (18), il quale sporge radialmente rispetto a detto asse verticale (5) ed è girevole attorno a detto asse verticale (5) rispetto a detto organo di attacco (11) e rispetto a detta struttura di supporto (12); detto elemento di riferimento essendo definito da detto braccio di sterzatura (18). 8.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sgancio comprendono un sistema a camma e punteria (31) comprendente: - una camma (32), che è fissa rispetto a detto organo di attacco (11); - una punteria, che è fissa rispetto a detto elemento di bloccaggio (24). 9.- Gruppo ruota secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sgancio comprendono un timone (8) facente parte del detto carrello di trasporto (1). 10.- Gruppo ruota secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto di comprendere un attuatore; detti mezzi di sgancio comprendendo detto attuatore. 11.- Gruppo ruota secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una molla (30) esercitante una forza elastica che spinge detto elemento di bloccaggio (24) dalla posizione inattiva nella posizione attiva. 12.- Gruppo ruota secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto asse di rotazione (7) è distanziato orizzontalmente da detto asse verticale (5). 13.- Carrello di trasporto (1) comprendente: - una struttura (2) configurata in modo da supportare oggetti da trasportare; - una pluralità di ruote supportate da detta struttura (2) e girevoli attorno a rispettivi assi di rotazione; caratterizzato dal fatto che almeno una di dette ruote costituisce parte di un gruppo ruota (10) che è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.