IT201600081886A1

IT201600081886A1 - Apparato e metodo di formazione di oggetti plastici colorati ottimizzato

Info

Publication number: IT201600081886A1
Application number: IT102016000081886A
Authority: IT
Inventors: Davide Baldisserri; Stefano Bergami
Original assignee: Sacmi
Priority date: 2016-08-03
Filing date: 2016-08-03
Publication date: 2018-02-03
Also published as: WO2018025150A1; EP3493976A1; CN109641402A

Description

“APPARATO E METODO DI FORMAZIONE DI OGGETTI PLASTICI

COLORATI OTTIMIZZATO”

La presente invenzione ha per oggetto un sistema di formazione in ciclo continuo di oggetti plastici e colorati mediante l’utilizzo di almeno un liquido colorante, che permette di ridurre lo spreco di liquido colorante e di materiale plastico durante la fase di cambio o sostituzione di almeno un liquido colorante.

I sistemi per la formazione o produzione di oggetti plastici, per esempio capsule o tappi, lavorano o trattano almeno un materiale plastico lungo un percorso operativo. Lungo tale percorso sono disposti un sistema di iniezione per immettere almeno un liquido colorante, un estrusore per la fusione e la contemporanea pressurizzazione del materiale, e una macchina per stampaggio che riceve il flusso in uscita dall’estrusore per conferire a tale materiale la conformazione e la consistenza opportuna al fine di creare tali oggetti plastici.

Un esempio di tali sistemi è presentato nel documento brevettuale US2004/0197435A1.

Durante l’utilizzo di un sistema come quello descritto in tale documento brevettuale US2004/0197435A1 , allorquando si desidera cambiare almeno un colore degli oggetti plastici, è necessario smaltire il materiale plastico rimasto nell’estrusore e già almeno parzialmente miscelato con almeno un liquido colorante precedente.

Tale materiale non è recuperabile in quanto, appunto, già in una certa misura miscelato con tale liquido colorante precedente.

Scopo della presente descrizione è rendere disponibile un sistema di formazione di oggetti plastici e un procedimento per la formazione di oggetti plastici, che superino tale inconveniente della tecnica nota.

In particolare, è scopo della presente descrizione mettere a disposizione un sistema di formazione di oggetti plastici e un procedimento per la formazione di oggetti plastici, che siano in grado di ridurre lo spreco di materiale plastico dovuto al cambio di almeno un liquido colorante che viene miscelato con tale materiale per colorare tali oggetti.

Detto scopo è pienamente raggiunto dal sistema di formazione di oggetti plastici e dal procedimento per la formazione di oggetti plastici, che si caratterizzano per quanto contenuto in una qualsiasi combinazione di una o più delle rivendicazioni allegate alla presente domanda e relative rispettivamente a tale sistema e a tale procedimento.

In particolare, la presente descrizione concerne un sistema di formazione in ciclo continuo di oggetti in materiale plastico, definente un percorso operativo per il trattamento di detto materiale plastico e comprendente: - un estrusore preposto a ricevere materiale plastico in forma grezza e a rendere disponibile in uscita un flusso di materiale plastico in fase liquida; - un gruppo iniettore, configurato per erogare almeno un liquido colorante per colorare detto materiale plastico;

- almeno una macchina di stampaggio, preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido, e configurata per stampare detti oggetti in materiale plastico.

Il gruppo iniettore è operativamente attivo a valle dell’estrusore, per iniettare detto almeno un liquido colorante nel flusso di materiale plastico liquido a valle dell’estrusore.

Secondo un altro aspetto, la presente invenzione concerne un metodo per la formazione di oggetti plastici, comprendente le seguenti fasi:

- estrusione di materiale plastico in forma grezza per rendere disponibile in uscita un flusso di detto materiale plastico in fase liquida;

- erogazione di almeno un liquido colorante per colorare detto materiale plastico;

- stampaggio degli oggetti plastici in una macchina di stampaggio preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido.

Tale almeno un liquido colorante viene iniettato a valle dell’estrusore, Queste caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di rispettive realizzazioni esemplificative di tali sistema e metodo, offerte a puro titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento alle unite tavole di disegno, in cui:

- la figura 1 illustra uno schema di una prima possibile realizzazione di un sistema secondo la presente descrizione;

- la figura 1a è una vista di una sezione trasversale di una parte della realizzazione del sistema mostrata in figura 1 o in figura 2;

- la figura 2 illustra uno schema di una seconda possibile realizzazione di un sistema secondo la presente descrizione;

- la figura 3 illustra uno schema di una terza possibile realizzazione di un sistema secondo la presente descrizione.

In figura 1 è illustrato schematicamente un sistema di formazione in ciclo continuo di oggetti in materiale plastico, secondo una prima possibile realizzazione in accordo alla presente descrizione indicata con 1. Il sistema 1 definisce un percorso operativo per il trattamento di tale materiale plastico.

Il sistema comprende un estrusore 2 preposto a ricevere materiale plastico in forma grezza e a rendere disponibile in uscita un flusso di materiale plastico in fase liquida. Tale materiale in forma grezza è indicato nelle figure con G. Nelle figure è indicato anche un possibile condotto di ingresso 12 adatto a trasferire tale materiale G da una possibile tramoggia di ingresso T all’estrusore 2.

Tale estrusore 2 può comprendere, per esempio, una coclea rotante.

Il sistema 1 comprende un gruppo iniettore 3, configurato per erogare almeno un liquido colorante per colorare il materiale plastico.

II gruppo iniettore 3 è operativamente attivo a valle dell’estrusore 2, per iniettare detto almeno un liquido colorante nel flusso di materiale plastico liquido a valle dell’estrusore 2.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il gruppo iniettore 3 comprende un ugello 4. L’ugello ha almeno una sezione di uscita 4a. Tale sezione di uscita 4a è posizionata in modo che l’ugello 4 inietti o eroghi il liquido colorante nel flusso di materiale plastico liquido in precedenza uscito dall’estrusore 2.

Tale flusso di materiale plastico liquido è indicato in figura 1a con F.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il gruppo iniettore 3 comprende almeno una pompa ausiliaria 5 per pompare detto almeno un liquido colorante attraverso l’ugello 4.

La pompa ausiliaria 5 pompa il liquido colorante attraverso l’ugello 4 e quindi attraverso la sezione di uscita 4a deN’ugello 4.

In un esempio di realizzazione, il sistema 1 comprende un condotto intermedio 6, preposto a ricevere il flusso di materiale plastico liquido in uscita dall’estrusore 2.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , la sezione di uscita 4a dell’ugello 4, come mostrato in figura 1a, è operativamente inserita all’interno del condotto intermedio 6, in modo che l’ugello 4 inietti o eroghi il liquido colorante all’interno del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il condotto intermedio 6 è allungato e/o si sviluppa lungo un asse longitudinale H, indicato solo in figura 1a. In figura 1a, di tale condotto intermedio 6, è mostrata una sezione ortogonale all’asse longitudinale H stesso.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , l’ugello 4 è orientato radialmente rispetto al condotto intermedio 6, e quindi rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , la sezione di uscita 4a dell’ugello 4 definisce una direzione di uscita di tale almeno un liquido colorante. Tale direzione di uscita è diretta preferibilmente, a partire da tale sezione di uscita 4a, in avvicinamento all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , tale direzione di uscita definita dalla sezione di uscita 4a deN’ugello 4 è diretta radialmente rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , l’ugello 4 è mobile rispetto al condotto intermedio 6, tra almeno una prima posizione, in cui la sezione di uscita 4a è a una prima distanza dall’asse longitudinale H, e almeno una seconda posizione, in cui la sezione di uscita 4a è a una seconda distanza dall’asse longitudinale H, diversa dalla prima distanza.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 l’ugello 4, per passare almeno da tale prima posizione a tale seconda posizione e viceversa, è mobile radialmente rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , l’ugello 4 è mobile per variare la propria orientazione rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , l’ugello 4 è mobile per variare l’orientazione e/o inclinazione della direzione di uscita di tale almeno un liquido colorante dalla sezione di uscita 4a, rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

L’ugello 4 potrebbe quindi essere mobile per variare la propria orientazione rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6, e anche mobile per variare la distanza fra sezione di uscita 4a e asse longitudinale H.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il gruppo iniettore 3 comprende un sistema di movimentazione configurato per far passare tale ugello 4 almeno da tale prima posizione a tale seconda posizione e viceversa. Tali posizioni possono essere anche più di due, nel qual caso il sistema di movimentazione è configurato per far passare tale ugello 4 da una qualunque di tali posizioni ad una qualsiasi altra di tali posizioni.

Tale sistema di movimentazione può essere configurato per variare tale orientazione deN’ugello 4.

Tale sistema di movimentazione in quest’ultimo caso è quindi configurato per variare l’orientazione e/o inclinazione della direzione di uscita di tale almeno un liquido colorante dalla sezione di uscita 4a, rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

Tale sistema di movimentazione può essere quindi configurato sia per variare l’orientazione deN’ugello 4 rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6 che per variare la distanza fra sezione di uscita 4a deN’ugello 4 e tale asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

Tale sistema di movimentazione potrebbe comprendere per esempio un accoppiamento telescopico fra due parti deN’ugello 4 stesso.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il gruppo iniettore 3 comprende un condotto di immissione 7. L’ugello 4 è in questo caso appartenente o solidale o vincolato al condotto di immissione 7, o integrato nel condotto di immissione 7 stesso. La pompa ausiliaria 5 è in questo caso disposta per pompare tale almeno un liquido colorante attraverso il condotto di immissione 7.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il condotto di immissione 7 è in comunicazione di fluido con il condotto intermedio 6 in modo che l’ugello 4 stesso sia in comunicazione di fluido con il condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il condotto di immissione 7 è in comunicazione di fluido con il condotto intermedio 6 in modo che la sezione di uscita 4a deN’ugello 4 sia operativamente inserita all’interno del condotto intermedio 6, in modo che l’ugello 4 inietti o eroghi tale almeno un liquido colorante all’interno del condotto intermedio 6.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 l’ugello 4, per passare almeno da tale prima posizione a tale seconda posizione e viceversa, è mobile lungo almeno una porzione del condotto di immissione 7.

In figura 1a l’ugello 4 è mostrato in più posizioni esemplificative, delle quali una rappresentata in linea continua e due in linea tratteggiata. Tali posizioni sono associate a rispettive distanze differenti della sezione di uscita 4a deN’ugello 4 dall’asse longitudinale H del condotto intermedio 6. Il sistema 1 comprende almeno una macchina di stampaggio 8, preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido, e configurata per stampare detti oggetti plastici.

La macchina di stampaggio 8 può essere, per esempio, una macchina di stampaggio rotativa a compressione. La macchina di stampaggio 8 potrebbe essere, in alternativa, una macchina di stampaggio a iniezione. Il sistema 1 potrebbe comprendere anche più macchine di stampaggio, che potrebbero anche essere di tipologie reciprocamente differenti.

In un esempio di realizzazione del sistema 1, lo stesso comprende almeno un gruppo di pompaggio 9 operativamente interposto tra l’estrusore 2 e la macchina di stampaggio 8.

Il gruppo iniettore 3 è configurato per immettere detto almeno un liquido colorante a valle del gruppo di pompaggio 9, come mostrato in figura 1 , o a monte del gruppo di pompaggio 9, come mostrato in figura 2.

In figura 2 è mostrata una seconda possibile realizzazione di un sistema secondo la presente descrizione, indicata con T, e che può essere differente dalla realizzazione di figura 1 anche soltanto per il posizionamento del punto di iniezione di tale almeno un liquido colorante lungo il percorso operativo.

Il gruppo iniettore 3, nella realizzazione di figura 1 , è configurato affinché la sezione di uscita 4a deN’ugello 4 sia operativamente inserita in una porzione del condotto intermedio 6 situata a valle del gruppo di pompaggio 9.

II gruppo iniettore 3, nella realizzazione di figura 2, è configurato affinché la sezione di uscita 4a deN’ugello 4 sia operativamente inserita in una porzione del condotto intermedio 6 situata a monte del gruppo di pompaggio 9.

Tale gruppo di pompaggio 9 è posizionato per operare nel condotto intermedio 6, o fra almeno due porzioni di tale condotto intermedio 6.

II gruppo di pompaggio 9 può comprendere almeno una pompa principale 10, che quindi realizza almeno una parte del gruppo di pompaggio 9 stesso.

Tale pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9 può essere per esempio ad ingranaggi.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , lo stesso comprende un controllore, che può essere definito “controllore di colorazione”.

Il controllore di colorazione comprende una unità di controllo, che può essere definita come “unità di controllo di colorazione”.

Nella figura 1 , l’unità di controllo di colorazione è da considerare come una parte del blocco indicato con C. Il blocco indicato con C, come sarà più chiaro in seguito, indica una elettronica comprendente sia l’unità di controllo di colorazione, sia una unità di controllo di linea, che verrà descritta successivamente.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa comandare e/o controllare la portata generata dalla pompa ausiliaria 5, e quindi la velocità della pompa ausiliaria 5.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa comandare e/o controllare almeno un parametro operativo dell’estrusore 2.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa ricevere almeno un primo segnale di ingresso.

Tale segnale di ingresso, per esempio quello indicato con la freccia X, può essere rappresentativo e/o indicativo di una qualità di miscelazione fra il materiale plastico e tale almeno un liquido colorante.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa ricevere almeno un secondo segnale di ingresso, non indicato nelle figure.

Tale secondo segnale di ingresso può essere rappresentativo e/o indicativo della portata generata dalla pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9, e quindi della velocità della pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione riceva uno soltanto di tali segnali di ingresso primo e secondo, o entrambi.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa comandare e/o controllare la pompa ausiliaria 5 mediante almeno un primo segnale di comando, indicato dalla freccia U1.

II controllore di colorazione può essere configurato affinché tale almeno un primo segnale di comando U1 sia funzione di almeno uno di tali primo segnale di ingresso e secondo segnale di ingresso.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa comandare e/o controllare l’estrusore 2 mediante almeno un secondo segnale di comando, indicato dalla freccia U2.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché tale almeno un secondo segnale di comando U2 sia funzione di almeno uno di tali primo segnale di ingresso e secondo segnale di ingresso.

II controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione possa comandare e/o controllare sia la pompa ausiliaria 5 che l’estrusore 2, mediante i rispettivi segnali di comando primo U1 e secondo U2.

Il controllore di colorazione può essere configurato affinché l’unità di controllo di colorazione comandi e/o controlli soltanto la pompa ausiliaria 5, mediante il primo segnale di comando U1 , o soltanto l’estrusore 2, mediante il secondo segnale di comando U2.

Per quanto riguarda il controllo e/o comando della pompa principale 10, è da tenere presente che il sistema 1 definisce (o è incluso in una) linea di produzione, che può comprendere anche altre macchine oltre a quelle descritte nel presente documento.

La linea di produzione può comprendere un suo controllore, che si può costituire un controllore di linea. In aggiunta o in alternativa, è previsto che il sistema includa uno (o più) controllori di macchina; per esempio, è previsto che vi sia un controllore per l’estrusore. Il controllore di macchina (dell’estrusore per esempio) può essere subordinato ad un controllore di linea o coincidere con esso.

Il controllore di linea o di macchina comprende una propria unità di controllo (di linea o di macchina).

In una forma realizzativa, il controllore di colorazione può essere separato (anche fisicamente, come hardware) dal controllore di linea o macchina. In una forma realizzativa, il controllore di colorazione è integrato (fisicamente, nello stesso hardware) al controllore di linea o macchina. Nell’esempio illustrato nella figura 1, il controllore di colorazione è integrato al controllore di linea.

In ogni caso, secondo almeno una forma realizzativa è previsto che il controllore di colorazione sia, dal punto di vista funzionale, distinto e autonomo (per lo meno dal punto di vista software) dal controllore di linea o macchina.

Nella forma realizzativa illustrata in figura 1 , l’unità di controllo di linea e l’unità di controllo di colorazione sono integrate in una unica elettronica rappresentata dal blocco indicato con C. In una differente forma di realizzazione del controllore locale e del controllore di linea, l’unità di controllo di linea e l’unità di controllo di colorazione sono invece distinte anche fisicamente, e fanno capo a rispettive elettroniche distinte e separate.

Il controllore di linea può essere configurato affinché l’unità di controllo di linea possa comandare e/o controllare la portata generata dalla pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9, e quindi la velocità della pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9. La velocità della pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9 può essere funzione per esempio della velocità di produzione complessiva della linea. La velocità della pompa principale 10 può dipendere dalle velocità e/o portate di altre pompe che svolgono la medesima funzione della pompa principale 10. Nella figura 1 con U3 è rappresentato almeno un segnale di comando mediante il quale l’unità di controllo di linea controlla e/o comanda la pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9.

L’unità di controllo di colorazione e l’unità di controllo di linea potrebbero anche essere configurate per interagire reciprocamente, per esempio per scambiare segnali rappresentativi e/o indicativi di corrispondenti parametri. In un esempio di realizzazione, è previsto che il l’unità di controllo di colorazione operi in funzione di un parametro rappresentativo del funzionamento della pompa principale 10 (per esempio la portata).

Le considerazioni appena esposte relativamente a tali controllore di colorazione e controllore di linea possono essere applicate per una qualunque possibile implementazione di un sistema secondo la presente descrizione, e quindi per esempio per una prima possibile realizzazione di tale sistema indicata con 1 in figura 1 , e/o per una seconda possibile realizzazione di tale sistema indicata con 1’ in figura 2, e/o per una terza possibile realizzazione di tale sistema indicata con 1 ” in figura 3.

Nella realizzazione di figura 3 è presente una seconda pompa ausiliaria 5’ del gruppo iniettore 3.

La pompa ausiliaria indicata con 5, in figura 3, può essere considerata quindi una “prima” pompa ausiliaria 5.

Nella realizzazione di figura 3 è presente inoltre un secondo condotto di immissione 7’ del gruppo iniettore 3.

II condotto di immissione indicato con 7, in figura 3, può essere considerato quindi un “primo” condotto di immissione 7.

Nella realizzazione di figura 3, anche se non mostrato, può essere presente inoltre anche un secondo ugello del gruppo iniettore 3, avente una rispettiva sezione di uscita corrispondente operativamente rivolta verso l’interno del condotto intermedio 6. Può essere presente anche un secondo sistema di movimentazione per variare la distanza fra tale sezione di uscita e l’asse longitudinale di tale condotto intermedio 6, e/o per variare l’orientazione di tale secondo ugello rispetto a tale asse longitudinale del condotto intermedio 6.

Le caratteristiche e le funzioni della seconda pompa ausiliaria 5’ del gruppo iniettore 3, del secondo condotto di immissione 7’ del gruppo iniettore 3, e del secondo ugello del gruppo iniettore 3, possono essere equivalenti alle corrispondenti caratteristiche e funzioni rispettivamente della prima pompa ausiliaria 5 del gruppo iniettore 3, del primo condotto di immissione 7 del gruppo iniettore 3 e del primo ugello 4 del gruppo iniettore 3.

La seconda pompa ausiliaria 5’ può pompare almeno un liquido colorante uguale o differente da quello pompato dalla prima pompa ausiliaria 5.

Il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la prima pompa ausiliaria 5 può essere a monte o a valle della pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9.

Il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la seconda pompa ausiliaria 5’ può essere a monte o a valle della pompa principale 10 del gruppo di pompaggio 9.

Le linea continua indicata con 7 in figura 3 indica la disposizione del primo condotto di immissione, nel caso il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la prima pompa ausiliaria 5 si trovi a monte del gruppo di pompaggio 9 (pompa principale 10).

Le linea tratteggiata indicata con 7 in figura 3 indica la disposizione del primo condotto di immissione, nel caso il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la prima pompa ausiliaria 5 si trovi a valle del gruppo di pompaggio 9 (pompa principale 10).

Le linea continua indicata con T in figura 3 indica la disposizione del secondo condotto di immissione, nel caso il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la seconda pompa ausiliaria 5’ si trovi a monte del gruppo di pompaggio 9 (pompa principale 10).

Le linea tratteggiata indicata con T in figura 3 indica la disposizione del secondo condotto di immissione, nel caso il punto di iniezione di almeno un liquido colorante pompato tramite la seconda pompa ausiliaria 5’ si trovi a valle del gruppo di pompaggio 9 (pompa principale 10).

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , lo stesso comprende un miscelatore 11 operativamenten nterposto tra l’estrusore 2 e la macchina di stampaggio 8.

In un esempio di realizzazione del sistema 1 , il condotto intermedio 6 mette in comunicazione fluidodinamica l’estrusore 2 con il miscelatore 11. Tale miscelatore 11 è adatto a miscelare tale almeno un liquido colorante immesso almeno dalla prima pompa ausiliaria 5 e/o dalla seconda pompa ausiliaria 5’ con il flusso di materiale plastico liquido uscito dall’estrusore 2. Tale miscelatore 11 può essere per esempio statico o dinamico.

Come detto sopra, il sistema 1 può comprendere un controllore locale comprendente una unità di controllo locale C e configurato affinché tale unità di controllo locale C riceva almeno il primo segnale di ingresso X. Il primo segnale di ingresso X è indicativo e/o rappresentativo di una qualità di miscelazione relativamente ad un punto del percorso operativo situato a valle del miscelatore 11.

In un esempio di realizzazione del sistema 1, tale segnale di ingresso può essere rappresentativo di una qualità di miscelazione fra il materiale plastico e il liquido colorante iniettato dalla prima pompa ausiliaria 5 e/o di una qualità di miscelazione fra il materiale plastico e il liquido colorante iniettato dalla seconda pompa ausiliaria 5’.

Nelle figure 1-3 è anche indicato un possibile condotto di uscita 13 adatto a trasferire il flusso di materiale plastico liquido mescolato con tale almeno un liquido colorante, dal miscelatore 11 alla macchina di stampaggio 9.

In quest’ultimo caso il segnale di ingresso X è quindi preferibilmente indicativo di una qualità di miscelazione, fra tale almeno un liquido colorante e tale flusso di materiale plastico liquido, in un punto situato in tale condotto di uscita 13.

Un metodo per la formazione di oggetti plastici, secondo la presente descrizione, comprende le seguenti fasi:

- estrusione di materiale plastico in forma grezza per rendere disponibile in uscita un flusso di materiale plastico in fase liquida;

- stampaggio degli oggetti plastici in una macchina di stampaggio 8 preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido. Tale almeno un liquido colorante viene iniettato a valle dell’estrusore 2. Un esempio di realizzazione di tale metodo comprende ulteriormente una fase di pressurizzazione del flusso di materiale plastico liquido mediante almeno un gruppo di pompaggio 9.

Tale almeno un liquido colorante può essere iniettato a valle dell’estrusore 2 e a monte del gruppo di pompaggio 9, oppure a valle del gruppo di pompaggio 9.

Un esempio di realizzazione di tale metodo comprende ulteriormente una fase di miscelazione del flusso di materiale plastico liquido pressurizzato con tale almeno un liquido colorante, mediante un miscelatore 11.

Tale almeno un liquido colorante può essere iniettato a valle del gruppo di pompaggio 9 e a monte del miscelatore 11 , come mostrato nelle rispettive realizzazioni di figura 1 e di figura 3.

In un esempio di realizzazione, tale almeno un liquido colorante viene iniettato in almeno un condotto intermedio 6 mediante un ugello 4 avente una sezione di uscita 4a inserita all’interno del condotto intermedio 6.

Tale almeno un condotto intermedio 6 è interposto fra estrusore 2 e macchina di stampaggio 8, o fra estrusore 2 e miscelatore 11 , nel caso sia presente il miscelatore 11.

Il metodo può comprendere una fase di regolazione della posizione della sezione di uscita 4a deN’ugello 4, rispetto a tale almeno un condotto intermedio 6.

Tale fase di regolazione può comprendere una fase di regolare la distanza fra sezione di uscita 4a deN’ugello 4 e asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

Tale fase di regolazione può comprendere una fase di regolare l'orientazione e/o l'inclinazione della direzione di uscita definita dalla sezione di uscita 4a deN’ugello 4, rispetto all’asse longitudinale H del condotto intermedio 6.

Tale fase di regolazione può essere per esempio effettuata anche durante il funzionamento del sistema 1 , mediante il controllore locale C.

Il gruppo di pompaggio 9 potrebbe comprendere anche almeno una ulteriore pompa principale 10, ad esempio per ridurre la portata della singola pompa. Nel caso di pompe ad ingranaggi, per esempio, in tal modo si potrebbe ridurre la pulsazione di portata e pressione per via della ridotta dimensione dei denti di ciascuna pompa principale 10.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1 , 1’, 1”) di formazione in ciclo continuo di oggetti in materiale plastico, definente un percorso operativo per il trattamento di detto materiale plastico e comprendente: - un estrusore (2) preposto a ricevere materiale plastico in forma grezza (G) e a rendere disponibile in uscita un flusso di materiale plastico (F) in fase liquida; - un gruppo iniettore (3), configurato per erogare almeno un liquido colorante per colorare detto materiale plastico; - almeno una macchina di stampaggio (8), preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido (F) e configurata per stampare detti oggetti in materiale plastico, caratterizzato dal fatto che il gruppo iniettore (3) è operativamente attivo a valle dell’estrusore (2), per iniettare detto almeno un liquido colorante nel flusso di materiale plastico liquido (F) a valle dell’estrusore (2).
2. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo la rivendicazione 1 , comprendente un miscelatore (11) operativamente interposto tra l’estrusore (2) e la macchina di stampaggio (8), in cui il gruppo iniettore (3) è configurato per immettere detto almeno un liquido colorante a monte del miscelatore (11).
3. Sistema (1, 1’, 1”) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una macchina di stampaggio (8) è una macchina di stampaggio (8) rotativa a compressione.
4. Sistema (1, 1’, 1”) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una macchina di stampaggio (8) è una macchina di stampaggio (8) a iniezione.
5. Sistema (1, 1’, 1”) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un condotto intermedio (6), preposto a ricevere il flusso di materiale plastico liquido (F) in uscita dall’estrusore (2), in cui il gruppo iniettore (3) comprende un ugello (4) avente almeno una sezione di uscita (4a) operativamente inserita all’interno del condotto intermedio (6), per iniettare detto almeno un liquido colorante all’interno del condotto intermedio (6).
6. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo la rivendicazione 5, in cui il condotto intermedio (6) si sviluppa lungo un asse longitudinale (H) e in cui detto ugello (4) è mobile rispetto al condotto intermedio (6), almeno tra una prima posizione, in cui la sezione di uscita (4a) è a una prima distanza dall’asse longitudinale (H), e una seconda posizione, in cui la sezione di uscita (4a) è a una seconda distanza dall’asse longitudinale (H), diversa dalla prima distanza.
7. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo la rivendicazione 5 o la 6, in cui il condotto intermedio (6) è allungato lungo un asse longitudinale (H) e in cui detto ugello (4) è orientato radialmente rispetto al condotto intermedio (6).
8. Sistema (1 , 1 ’, 1 ”) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detto ugello (4) è mobile per variare la propria orientazione rispetto all’asse longitudinale (H) del condotto intermedio (6).
9. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo iniettore (3) comprende una pompa ausiliaria (5) per pompare detto almeno un liquido colorante nel flusso di materiale plastico liquido (F).
10. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un gruppo di pompaggio (9) posizionato tra l’estrusore (2) e la macchina di stampaggio (8), in cui il gruppo iniettore (3) è configurato per immettere detto almeno un liquido colorante a valle o a monte di detto gruppo di pompaggio (9).
11. Sistema (1 , 1’, 1”) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una unità di controllo (C) di colorazione, configurata per ricevere almeno un segnale di ingresso (X) rappresentativo di una qualità di miscelazione fra detto materiale plastico liquido e detto almeno un liquido colorante, e collegata alla pompa ausiliaria (5) per generare e trasmettere segnali di controllo della pompa ausiliaria (5), in funzione di tale almeno un segnale di ingresso (X).
12. Metodo per la formazione di oggetti in materiale plastico, comprendente le seguenti fasi: - estrusione di materiale plastico in forma grezza (G) per rendere disponibile in uscita un flusso di materiale plastico in fase liquida (F); - erogazione di almeno un liquido colorante per colorare detto materiale plastico; - stampaggio degli oggetti plastici in una macchina di stampaggio (8) preposta a ricevere in ingresso detto flusso di materiale plastico liquido, caratterizzato dal fatto che detto almeno un liquido colorante viene iniettato a valle dell’estrusore (2), in detto flusso di materiale plastico in fase liquida (F).
13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente ulteriormente le seguenti fasi: - pressurizzazione del flusso di materiale plastico liquido mediante almeno un gruppo di pompaggio (9); - miscelazione del flusso di materiale plastico liquido pressurizzato, mediante un miscelatore (11), in cui detto almeno un liquido colorante viene iniettato dopo la pressurizzazione e prima della miscelazione.
14. Metodo secondo la rivendicazione 12 o la 13, in cui detto almeno un liquido colorante viene iniettato in un condotto intermedio (6) mediante un ugello (4) avente una sezione di uscita (4a) inserita all’interno del condotto intermedio (6), in cui il metodo comprende una fase di regolazione della posizione della sezione di uscita (4a) dell’ugello (4), rispetto al condotto intermedio (6).