IT201600081700A1 - Procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani (RU) - Google Patents

Procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani (RU)

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IT201600081700A1
IT201600081700A1 IT102016000081700A IT201600081700A IT201600081700A1 IT 201600081700 A1 IT201600081700 A1 IT 201600081700A1 IT 102016000081700 A IT102016000081700 A IT 102016000081700A IT 201600081700 A IT201600081700 A IT 201600081700A IT 201600081700 A1 IT201600081700 A1 IT 201600081700A1
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Attilio Tornavacca
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Description

“PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI COSTI E DI QUANTIFICAZIONE DI RISORSE RELATIVI ALLA RACCOLTA DI RIFIUTI URBANI (RU)”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani al servizio di spazzamento e ai servizi accessori di igiene urbana, in particolare destinato all’ organizzazione efficiente di un servizio di raccolta domiciliare.
Come noto, uno dei problemi che affligge la società moderna, e principalmente le società industriali avanzate, è quella della produzione di rifiuti, urbani (RU) ed assimilati che, soprattutto negli ultimi anni, è stata caratterizzata da una costante crescita. Le nuove problematiche legate conseguentemente alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti hanno quindi portato nei vari Paesi del Mondo all'emanazione di una serie di provvedimenti legislativi. Per esempio, nell’ ambito della Comunità Economica Europea (CEE), le direttive n.75/442, n.76/403, n.78/319, indicano la necessità di gestire i rifiuti finalizzandoli al recupero e al riciclo. Tali direttive furono recepite in Italia con il DPR 915/82, e con la legge 475/88 che diede i primi elementi per una migliore gestione dei RU, obbligando i Comuni alla raccolta differenziata e istituendo dei "Consorzi Obbligatori", che entro il 1995 avrebbero dovuto provvedere alla raccolta e al riciclo del 50 percentuale di quanto recuperato dei seguenti materiali: vetro, carta, metalli, plastiche, poliaccoppiati, batterie ed oli esausti.
Nel frattempo (1991) la CEE rivide la disciplina dei rifiuti puntando a regolamentarne sostanzialmente la gestione, intesa come l’ insieme delle varie fasi divita dalla produzione allo smaltimento finale e qualificando come primario il ruolo del recupero dei rifiuti e della riduzione della produzione alla fonte.
L’ obbligo di raggiungimento di dati risultati di raccolta differenziata degli imballaggi viene rivolto agli Stati membri prevedendo il ricorso allo smaltimento in discarica dei rifiuti solo come ultima possibilità, avendo tale soluzione un impatto negativo di lungo periodo sull’ ambiente.
Le Direttive CEE inoltre perseguono il principio della “responsabilità condivisa” tra tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita di un bene, in accordo con il principio di “chi inquina paga”.
La prevenzione della produzione dei rifiuti e lo smaltimento da effettuarsi in ambiti territoriali ben definiti sono ulteriori concetti che danno “forza” agli strumenti di pianificazione territoriale che gli Stati membri devono mettere a punto, in attuazione alle Direttive precedentemente citate.
L’ Italia recepisce con il Decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997, detto anche “Decreto Ronchi”, le Direttive CEE del 1991.
Le finalità del “Decreto Ronchi” sono essenzialmente la protezione dell’ ambiente e la responsabilizzazinoe di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei prodotti, con una particolare attenzione al ciclo di vita degli imballaggi. La protezione dell’ ambiente è sancitaenll’ art.
2, secondo cui “i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’ uomo e sneza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ ambiente”, specificando poi che dorvanno essere evitati rischi per l’ acqua, l’ aria, il suo,lola fauna, la flora, senza causare inconvenienti da rumori o odori e senza danneggiare il paesaggio ed i siti di particolare interesse ambientale.
La nuova normativa contiene una serie di norme specifiche, quali:
- il divieto di miscelazione “di rifiuti pericolosi ovvero di rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi”: chi viola questo divieto è tenuto a procedere a proprie spese alla separazione dei rifiuti miscelati;
- il divieto generale di abbandono/deposito incontrollato di rifiuti nel suolo e di immissione di rifiuti nelle acque superficiali e sotterranee: chiunque violi il divieto deve procedere al ripristino dello stato dei luoghi;
- la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, non solo quelli inquinati da rifiuti, ma qualsiasi sito contaminato da attività industriali, incidenti o altre attività antropiche: il soggetto responsabile è tenuto a procedere a proprie spese agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree;
- la riduzione, la precisa regolamentazione ed il controllo dei movimenti dei rifiuti (comprese le spedizioni transfrontaliere);
- lo smaltimento degli stessi “in uno degli impianti appropriati più vicini”;
- l’ autosufficienza in “ambiti territoriali ottimal”i (coincidenti preferibilmente con il territorio provinciale) per lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi;
- la regionalizzazione dello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi (obbligatoria a partire dal 1° gennaio 1999);
- la possibilità di autorizzare, a partire dal 1° gennaio 1999, solo impianti di incenerimento con recupero energetico;
- la limitazione dello smaltimento in discarica, a partire dal 1° gennaio 2000 (termine successivamente prorogato), ai soli rifiuti inerti o individuati in specifiche norme tecniche o che residuano da operazioni di riciclaggio, di recupero e da operazioni di smaltimento con impatto ambientale minore rispetto alla discarica. Attualmente il tema è normato dal D. Lgs. 36/03 (“Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”) e dal Decreto Ministeriale 13/3/03 (“Criteri di ammissione dei rifiuti in discarica”);
- la precisa definizione di presupposti, contenuto e limiti del potere di deroga.
In conformità a quanto indicato dalla normativa nazionale, regionale ed europea, la gestione dei rifiuti (definita come l’ insieme delle fasi di raccolta, tarsporto e recupero dei rifiuti, compresi il controllo di queste operazioni e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura) va realizzata secondo principi che tendano a favorire, in relazione alle concrete possibilità operative dei soggetti coinvolti, le seguenti operazioni, secondo una gerarchia di priorità:
- la riduzione della produzione di rifiuti (prevenzione); - il riutilizzo
- il riciclaggio, inteso come ritrattamento dei rifiuti in un processo di produzione per la loro funzione originaria o per altri fini, compresi il riciclaggio organico (compostaggio o biometanazione), lo spandimento sul suolo (per i fanghi di depurazione), ed il recupero, ad esclusione del recupero energetico;
- il recupero energetico.
Il D. Lgs. 22/97, all’ art. 6, comma 1 definisce la raccolta differenziata (R.D.) come “la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee”.
La raccolta differenziata ed i conferimenti separati costituiscono elementi essenziali del sistema integrato di gestione dei RU, consentendo di:
- ottenere recupero di materiali;
- ottimizzare i cicli di trattamento e smaltimento, anche ai fini del recupero energetico;
- isolare flussi di materiali ad elevato carico inquinante e/o pericolosi.
È quindi evidente che nell'ambito dei servizi di pubblica utilità, un’ importanza sempre più marcatae vitale sia conferita a quelli che riguardano la gestione dei rifiuti urbani, comprendenti tipicamente tutta la filiera che parte dalla loro raccolta, siano essi già differenziati alla fonte o meno, fino al loro smaltimento finale nelle varie forme che la tecnica attuale propone.
Come era logico attendersi, la crescita dei volumi di rifiuti ha prodotto un aumento altrettanto esponenziale dei costi legati alla raccolta e soprattutto allo smaltimento dei rifiuti stessi ed un aumento delle risorse assorbite dalle attività coinvolte, in particolare delle risorse ambientali, i cui costi sono spesso di difficile valutazione. Tale situazione viene ancor più complicata dal fatto che, tale tipo di servizio si suddivide in varie fasi e presenta diverse sfaccettature, ciascuna gestita a livelli decisionali differenti da parte degli organismi della pubblica amministrazione coinvolti che, per ottemperare alle prescrizioni normative e per poter raggiungere gli obiettivi da esse fissati, sono obbligati alla valutazione di una serie di variabili e possibilità estremamente ampia al fine di poter organizzare il servizio di raccolta e smaltimento degli RU in modo efficiente. Tale situazione viene ancor di più appesantita dal fatto che per il problema della gestione dei rifiuti urbani non esistono soluzioni ottime ed applicabili alla universalità dei casi, ma esistono piuttosto soluzioni migliori di altre che valgono per la realtà in cui vengono applicate; da ciò, la necessità che ogni unità amministrativa sia tenuta a predisporre un servizio di raccolta e smaltimento specificamente dedicato alla caratteristiche proprie del territorio di sua competenza. Per venire quindi in aiuto alle pubbliche amministrazioni, accanto alla usuale e tradizionale gestione del problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti basata sull'esperienza e su valutazioni empiriche da questa determinate, la tecnica ha proposto un approccio che fa sempre più spazio all'impostazione in termini matematico-scientifici del problema, ricorrendo in modo sempre più ampio all’tuilizzo di algoritmi di Ricerca Operativa realizzati specificamente per affrontare i problemi di ottimizzazione che vanno dalla localizzazione ottimale dei siti degli impianti di smaltimento o di trattamento differenziato dei rifiuti, all'assegnazione delle città al bacino di servizio degli impianti, al dimensionamento della flotta di veicoli adibiti alla raccolta e al trasporto dei rifiuti, al dimensionamento e alla localizzazione ottimale dei contenitori di raccolta, alla suddivisione ottimale dell'area urbana in zone di raccolta, alla individuazione dei percorsi all'interno di queste. Tali soluzioni sono però ancora una realtà estremamente estemporanea e risultano essere basate su modelli estremamente orientati e dedicati allo specifico contesto da analizzare, non permettendone quindi un utilizzo diffuso e capillare a tutti gli enti pubblici responsabili dell’ organizzzaione dei servizi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti urbani.
Parallelamente, in un contesto come quello industriale tuttavia più stabile e prevedibile di quello relativo alla pubblica utilità, per risolvere l’ anlaogo problema dello smaltimento dei RU sono stati proposti dei procedimenti basati su strumenti informatici dedicati specificamente alle aziende che operano nel settore dei rifiuti (come trasportatori, intermediari, smaltitori, centri di stoccaggio, associazioni di categoria e consulenti ambientali) ed alle industrie.
Per esempio, il brevetto giapponese n. JP2002361225 a nome MITSUBISHI MATERIALS CORP descrive un procedimento per valutare la profittabilità di ciascun metodo di trattamento dei rifiuti e per valutare costi ed efficacia di un intero processo di trattamento dei rifiuti stessi.
Il brevetto giapponese n. JP2001167194 a nome DENSHO ENGINEERING KK descrive invece un procedimento di selezione del metodo di trattamento dei rifiuti industriali più efficiente al fine di ridurne l’ impatto ambientale.
Il brevetto canadese n. CA2143906 ed il brevetto statunitense n. US5532928, entrambi a nome RECRA ENVIRONMENTAL INC., descrivono invece un procedimento ed un sistema per l’ allocazione dei costi di trattamento, immagazzinamento e smaltimento di rifiuti generati in un sito industriale generati.
Il brevetto giapponese n. JP2005301451 a nome NAKAMURA HIROYUKI et all. descrive invece un sistema ed un procedimento di gestione dei rifiuti generati e smaltiti da un’ impresa di costruzioni durante la realizzazionedi un edificio.
Il brevetto giapponese n. JP2005189985 a nome KIMURA SANGYO KK descrive invece un sistema di smaltimento dei rifiuti in grado di ridurre i costi di una società di smaltimento e di un’ amministrazione locale.
Il brevetto giapponese n. JP2005118739 a nome TAKUMA KK descrive invece un sistema di valutazione dello smaltimento in modo da permettere un’ analisi invenatriale facilitata.
Il brevetto giapponese n. JP2005202768 a nome YAMATO HOME CONVENIENCE KK descrive invece un procedimento per gestire in modo semplice vari rischi assicurando un’ elevata trasparenza dei processi di smaltimento appropriati e dei relativi costi ed oneri.
Il brevetto giapponese n. JP2004295471 a nome OSAKA GAS CO LTD descrive invece un sistema atto a supportare la selezione di una discarica e di un’ impresa di smalitmento dei rifiuti più appropriate da una pluralità di discariche ed imprese.
I vari procedimenti industriali di cui sopra male si adattano però alle caratteristiche dei problemi relativi alla gestione della raccolta e smaltimento di RU visti dalla parte della Pubblica Amministrazione, che per loro natura risultano meno prevedibili, più complessi, definiti e dipendenti da fattori sostanzialmente differenti.
Il software SCSI oggetto della presente Domanda è stato sviluppato a partire da una precedente versione descritta nel documento IT-A-1,377,875 della stessa Richiedente della presente invenzione.
Scopo della presente invenzione è fornire un procedimento che permetta di dimensionare ed organizzare in modo semplice ed efficiente un servizio di raccolta dei rifiuti urbani, il servizio di spazzamento ed i servizi accessori di igiene urbana.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un procedimento che permetta di valutare i costi relativi ad un servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti urbani, del servizio di spazzamento e dei servizi accessori di igiene urbana.
Uno scopo della presente invenzione è inoltre quello di fornire un procedimento che permetta di quantificare in modo ottimo le risorse ed i mezzi necessari per la realizzazione di un servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti urbani, del servizio di spazzamento e dei servizi accessori di igiene urbana efficienti.
Inoltre, uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani, del servizio di spazzamento e dei servizi accessori di igiene urbana per permettere una corretta valutazione delle varie possibilità di raccolta e coadiuvare le scelte dei responsabili della Pubblica Amministrazione nella realizzazione di efficienti servizi di raccolta dei rifiuti urbani, di spazzamento e dei servizi accessori di igiene urbana.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’ invenzioen, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani al servizio di spazzamento e ai servizi accessori di igiene urbana come quello descritto nella rivendicazione 1. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’ oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà di seguito meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, nelle quali si farà utilizzo in generale di termini quali rifiuti urbani RU (divisi nelle frazioni, indifferenziato, carta, cartone, organico, imballaggi in plastica, vetro, lattine, verde ecc.), di mezzi di raccolta (come bidoni, cassonetti, sacchi, ecc.) e di trasporto (mezzi a vasca, a compattazione, ecc.), mezzi adibiti allo spazzamento e ai servizi accessori il cui significato specifico, e qualsiasi altra loro interpretazione implicita, sono patrimonio basilare di ogni esperto del settore, quindi verranno considerati noti in ogni loro singolo aspetto.
Il procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani della presente invenzione comprende le fasi di:
a) fornire dei dati territoriali TA, TB,…, atti a definire e delimitare almeno una zona A, B,…, di un territorio cittadino sul quale attivare un servizio di raccolta domiciliare o stradale di detti rifiuti urbani (RU);
b) fornire dei dati di condizioni di servizio CSda almeno un contratto di lavoro primario e scegliere dei parametri di servizio PS;
c) definire degli obiettivi di intercettazione OI; d) fornire dei dati di dimensionamento D relativi ad un numero e ad una tipologia di attrezzature per detta raccolta;
e) fornire dei dati di produttività P di addetti; e f) calcolare dei costi CGdi detto servizio di raccolta<tale che C>G<= f(T>A<, T>B<,…, C>S<, P>S<, O>I<, D, P).>
In particolare, tali dati territoriali TA, TB,…, comprendono dati di base relativi ad un servizio di raccolta in atto e caratteristiche di utenze domestiche e non domestiche in dette zone A, B,….
Ancora in particolare, tali dati territoriali TA, TB,…, comprendono informazioni su numero abitanti residenti totali, numero di famiglie totali, numero di abitanti non residenti o equivalenti, quantità di RU raccolte anno in corso, quantità di spazzamento raccolte anno in corso, quantità ingombranti raccolte anno in corso, quantità di carta raccolte nell’ anno in corso, quantità di carotne raccolte nell’ anno in corso, quantità di umido racoclte nell’ anno in corso, quantità di imballaggi in plasitca raccolte nell’ anno in corso, quantità di vetro racoclte nell’ anno in corso, quantità di verde raccolte nel’l anno in corso, quantità di metalli raccolte nell’ anno in croso, quantità legno raccolte nell’ anno in corso, quantiàt di RUP raccolte nell’ anno in corso, suddivisione delle faimglie per numero civico, totale numeri civici con un numero x di famiglie o suddivisione degli abitanti per numero civico, totale numeri civici con un numero x di abitanti, numero e tipo di utenze non domestiche.
Per l’ applicazione sopra indicata, il numero ed il tipo di utenze non domestiche sono suddivisi secondo trenta categorie del DPR 158/99 ed un numero di metri quadri di superficie corrispondenti.
In questo caso, il contratto di lavoro primario può essere un contratto Federambiente, oppure in alternativa il contratto di lavoro primario può essere un contratto FiseAssombiente.
Preferibilmente, i dati di condizioni di servizio CSsono forniti da almeno un contratto di lavoro secondario, cui affidare parti secondarie del servizio.
Tali dati di condizioni di servizio CScomprendono informazioni su costo orario della manodopera per ogni livello del contratto, costo annuo per addetto per ogni livello del contratto, livelli di sostituzione assenze, ore medie lavorative all’ anno, ore medie lavorative alal settimana.
Invece, i parametri di servizio PScomprendono informazioni su numero aree di raccolta, frequenza di ogni raccolta alla settimana, giorni lavorativi alla settimana, costi annui di mezzi mobili ed attrezzature di raccolta, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei contenitori, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei mezzi di igiene urbana, spese annue generali, di esercizio dei materiali di consumo, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei contenitori per rifiuti pericolosi.
Preferibilmente, la fase b) comprende la sottofase di inserire dei coefficienti di produzione per le utenze non domestiche Kd secondo il DPR 158/99, delle stime del rapporto tra rifiuti domestici e rifiuti non domestici, della composizione degli RU totali e della composizione per le sole utenze domestiche con i quali integrare detti parametri di servizio PS.
Inoltre, la fase b) può comprendere la sottofase di verificare ed aggiornare detti parametri di servizio PS, e la fase b) comprende la sottofase di definire i giorni settimanali in cui effettuare detto servizio di raccolta.
In particolare, gli obiettivi di intercettazione OIsono percentuale di raccolta differenziata stimata raggiungibile per ogni frazione e totale e quantificazione settimanale ed annuale di quantitativi in peso e volume delle raccolte differenziate stimate raggiungibili.
Tali obiettivi di intercettazione OIpossono essere integrati con dati derivanti da indagini di caratterizzazione merceologiche del rifiuto prodotto sullo specifico territorio.
Preferibilmente, la fase c) comprende la sottofase di definire una composizione di detti rifiuti urbani domestici e urbani non domestici di ogni detta zona.
In particolare, invece, la fase d) comprende la sottofase di fornire dei dati relativi alla composizione delle squadre di raccolta e/o al tipo di mezzi per la raccolta ed il trasporto per ogni tipologia di servizio con cui integrare detti dati di dimensionamento D.
Ancora in particolare, la fase d) comprende la sottofase di inserire dei dati sul tempo impiegato per il trasporto e sul dimensionamento dei viaggi per il trasporto alla destinazione finale con cui integrare i dati di dimensionamento D.
Infine, il procedimento inventivo può comprendere inoltre la fase di dimensionare della attrezzature a servizio di Centri Comunali di Raccolta, quantitativi intercettati ed orari di apertura.
L’ invenzione è relativa inoltre ad un programma di computer comprendente mezzi di codice di programma di computer atti ad eseguire le fasi del procedimento sopra descritto, quando tale programma è eseguito su un computer.
Tale programma di computer è contenuto su un supporto leggibile da un computer.
Si sono descritte alcune forme di attuazione dell’ invenzione, ma naturalmente esse sono suscettbiili di ulteriori modifiche e varianti nell’ ambito della mdeesima idea inventiva.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Programma di computer contenuto su un supporto leggibile da computer e comprendente mezzi di codice di programma di computer atti ad eseguire, quando tale programma è eseguito su un computer, un procedimento di valutazione di costi e di quantificazione di risorse relativi alla raccolta di rifiuti urbani, detto procedimento comprendendo le fasi di: a) fornire dei dati territoriali TA, TB,…, atti a definire e delimitare almeno una zona A, B,…, di un territorio cittadino sul quale attivare un servizio di raccolta domiciliare o stradale di detti rifiuti urbani (RU); b) fornire dei dati di condizioni di servizio CSda almeno un contratto di lavoro primario e scegliere dei parametri di servizio PS; c) definire degli obiettivi di intercettazione OI; d) fornire dei dati di dimensionamento D relativi ad un numero e ad una tipologia di attrezzature per detta raccolta; e) fornire dei dati di produttività P di addetti; e f) calcolare dei costi CGdi detto servizio di raccolta<tale che C>G<= f(T>A<, T>B<,…, C>S<, P>S<, O>I<, D, P).> 2. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti dati territoriali TA, TB,…, comprendono dati di base relativi ad un servizio di raccolta in atto e caratteristiche di utenze domestiche e non domestiche in dette zone A, B, ecc. 3. Programma di computer secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti dati territoriali TA, TB,…, comprendono informazioni su numero abitanti residenti totali, numero di famiglie totali, numero di abitanti non residenti o equivalenti, quantità di RU raccolte anno in corso, quantità di spazzamento raccolte anno in corso, quantità ingombranti raccolte anno in corso, quantità di carta raccolte nell’anno in corso, quantità di cartone raccolte nell’anno in corso, quantità di umido raccolte nell’anno in corso, quantità di imballaggi in plastica raccolte nell’anno in corso, quantità di vetro raccolte nell’anno in corso, quantità di verde raccolte nell’anno in corso, quantità di metalli raccolte nell’anno in corso, quantità legno raccolte nell’anno in corso, quantità di RUP raccolte nell’anno in corso, suddivisione delle famiglie per numero civico, totale numeri civici con un numero x di famiglie o suddivisione degli abitanti per numero civico, totale numeri civici con un numero x di abitanti, numero e tipo di utenze non domestiche, detti numero e tipo di utenze non domestiche essendo preferibilmente suddivisi secondo trenta categorie del DPR 158/99 ed un numero di metri quadri di superficie corrispondenti. 4. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti dati di condizioni di servizio CScomprendono informazioni su costo orario della manodopera per ogni livello del contratto, costo annuo per addetto per ogni livello del contratto, livelli di sostituzione assenze, ore medie lavorative all’anno, ore medie lavorative alla settimana. 5. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti parametri di servizio PScomprendono informazioni su numero aree di raccolta, frequenza di ogni raccolta alla settimana, giorni lavorativi alla settimana, costi annui di mezzi mobili ed attrezzature di raccolta, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei contenitori, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei mezzi di igiene urbana, spese annue generali, di esercizio dei materiali di consumo, spese annue generali, di esercizio e di manutenzione dei contenitori per rifiuti pericolosi. 6. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase b) comprende la sottofase di verificare ed aggiornare detti parametri di servizio PS, e/o la sottofase di definire i giorni settimanali in cui effettuare detto servizio di raccolta. 7. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti obiettivi di intercettazione OIsono percentuale di raccolta differenziata stimata raggiungibile per ogni frazione e totale e quantificazione settimanale ed annuale di quantitativi in peso e volume delle raccolte differenziate stimate raggiungibili, detti obiettivi di intercettazione OIessendo integrati con dati derivanti da indagini di caratterizzazione merceologiche del rifiuto prodotto sullo specifico territorio. 8. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase c) comprende la sottofase di definire una composizione di detti rifiuti urbani domestici e urbani non domestici di ogni detta zona. 9. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase d) comprende la sottofase di fornire dei dati relativi alla composizione delle squadre di raccolta e/o al tipo di mezzi per la raccolta ed il trasporto per ogni tipologia di servizio con cui integrare detti dati di dimensionamento D. 10. Programma di computer secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase d) comprende la sottofase di inserire dei dati sul tempo impiegato per il trasporto e sul dimensionamento dei viaggi per il trasporto alla destinazione finale con cui integrare i dati di dimensionamento D. 11. Programma di computer secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di dimensionare della attrezzature a servizio di Centri Comunali di Raccolta, quantitativi intercettati ed orari di apertura.
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