IT201600076139A1 - Custodia per telefono cellulare includente un telaio mobile - Google Patents

Description

"CUSTODIA PER TELEFONO CELLULARE INCLUDENTE UN TELAIO MOBILE"

La presente invenzione si riferisce ad una custodia ("case") per un telefono cellulare, la quale include un telaio mobile.

Come è noto, oggigiorno la tecnologia stereoscopica, comunemente nota come tecnologia di visione 3D, sta diffondendosi sempre più. In generale, nelle sue numerose varianti, la tecnologia stereoscopica è una tecnica di realizzazione e visione di immagini, disegni, fotografie e filmati atta a trasmettere un'illusione di tridimensionalità analoga a quella generata dalla visione binoculare tipica dei meccanismi visivi umani.

La tecnologia stereoscopica trova impiego anche nell'ambito della fruizione di contenuti multimediali attraverso i telefoni cellulari. Pertanto, sono oggi disponibili contenuti multimediali che possono essere riprodotti sullo schermo di un telefono cellulare e che, quando osservati da un utente attraverso opportuni occhiali (noti come occhiali stereoscopici o, più semplicemente, occhiali 3D), sono atti a generare la summenzionata illusione di tridimensionalità.

Ad esempio, oggigiorno sono disponibili dispositivi noti come visori, ciascuno dei quali è atto ad alloggiare un corrispondente telefono cellulare e dispone di lenti, le quali sono atte a trasformare le immagini generate sullo schermo del telefono cellulare in immagini stereoscopiche.

Sfortunatamente, i visori ad oggi disponibili si caratterizzano per un notevole ingombro, pertanto il relativo utilizzo può risultare problematico, in particolare nel caso di ambienti affollati. In generale, inoltre, l'aspetto che tali visori conferiscono all'utilizzatore può essere giudicato non appropriato.

Scopo della presente invenzione è quindi fornire un dispositivo che risolva almeno in parte gli inconvenienti dell'arte nota.

Secondo l'invenzione, viene fornita una custodia per un telefono cellulare come definita nelle rivendicazioni allegate.

Per una migliore comprensione dell'invenzione, ne vengono ora descritte forme di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

- le figure 1 e 2 mostrano schematicamente viste prospettiche di un esempio di custodia, quando operante in una prima modalità operativa;

- le figure 3 e 4 mostrano schematicamente viste prospettiche della custodia mostrata nelle figure 1 e 2, quando operante in una seconda modalità operativa; e

- la figura 5 mostra schematicamente una vista laterale della custodia mostrata nelle figure 1-4, quando operante nella seconda modalità operativa.

La figura 1 mostra una custodia 1 per un telefono cellulare (non mostrato), la quale comprende un corpo principale 2.

Il corpo principale 2 ha in prima approssimazione, e senza alcuna perdita di generalità, una forma di parallelepipedo. Inoltre, il corpo principale 2 definisce una prima ed una seconda cavità 4, 6, visibili rispettivamente nelle figure 1 e 2.

In maggior dettaglio, il corpo principale 2 definisce una prima ed una seconda superficie principale Si, S2. In particolare, la prima e la seconda superficie principale Si, S2sono definite da due pareti laterali opposte del summenzionato parallelepipedo, alle quali nel seguito ci si riferisce come alle due pareti laterali maggiori, poiché hanno area maggiore rispetto alle altre due pareti laterali del parallelepipedo, alle quali nel seguito ci si riferisce come alle pareti laterali minori.

La prima cavità 4 forma un alloggiamento atto a contenere, in uso, il telefono cellulare. Ad esempio, quando il telefono cellulare è alloggiato nella prima cavità 4, esso è vincolato a pressione al corpo principale 2. Senza alcuna perdita di generalità, in prima approssimazione la prima cavità 4 ha quindi la forma di un parallelepipedo.

La seconda cavità 6 è atta ad alloggiare un dispositivo ottico 10, il quale include un supporto 12, formato ad esempio da materiale metallico, ed una prima ed una seconda lente 14, 16, le quali sono fissate al supporto 12. La figura 2 mostra precisamente una situazione in cui il dispositivo ottico 10 è alloggiato all'interno della seconda cavità 6; in tali condizioni, il dispositivo ottico 10 è vincolato al corpo principale 2 in modo rilasciabile, ad esempio mediante incastro (caso non mostrato), oppure mediante impiego di un vincolo magnetico. Ad esempio, nel caso di vincolo magnetico, una calamita 15 (cioè un magnete permanente) può essere fissata al dispositivo ottico 10, mentre il corpo principale 2 ed il telaio 20 presentano rispettivamente almeno una prima ed una seconda porzione (non mostrate) atte ad accoppiarsi per attrazione con la calamita 15, tali prima e seconda porzione essendo formate ad esempio da uno o più materiali ferromagnetici; sono comunque possibili forme di realizzazione che prevedono ancora un accoppiamento mediante attrazione magnetica, ma in cui la summenzionata prima e seconda porzione del corpo principale 2 e del telaio 20 formano corrispondenti caiamite, nel qual caso la calamita 15 del dispositivo ottico 10 può essere sostituita, ad esempio, da una corrispondente regione ferromagnetica (non mostrata).

Nuovamente con riferimento al corpo principale 2, la summenzionata forma a parallelepipedo si riferisce, più precisamente, all'inviluppo del corpo principale 2, cioè si ottiene assumendo che la prima e la seconda cavità 4, 6 siano piene.

Ancora con riferimento al corpo principale 2, esso comprende una pluralità di fori 18, i quali sono atti a consentire l'accesso, da parte dell'utente, ai tasti del telefono cellulare, quando quest'ultimo è alloggiato nella prima cavità 4. Inoltre, uno dei fori 18 può essere atto ad evitare che il corpo principale 2 otturi l'obiettivo della fotocamera del telefono cellulare, quando quest'ultimo è alloggiato nella prima cavità 4.

La custodia 1 comprende inoltre un telaio 20, ad esempio del tipo a cornice, il quale è vincolato al corpo principale 2.

Come mostrato nelle figure 3 e 4 e come descritto in maggior dettaglio in seguito, il telaio 20 è incernierato al corpo principale 2 in maniera tale da poter ruotare attorno ad un asse H.

In maggior dettaglio, il telaio 20 ha ad esempio la forma di una cornice con spessore ridotto rispetto alle altre due dimensioni; quando osservata lungo una direzione parallela alla dimensione relativa allo spessore, la cornice ha la forma di un rettangolo con vertici smussati. In altre parole, il telaio 20 ha la forma di un parallelepipedo con spigoli smussati. In aggiunta, la cornice è formata da un primo ed un secondo elemento allungato 22a, 22b, tra loro opposti, e da un terzo ed un quarto elemento allungato 22c, 22d, i quali sono tra loro opposti e raccordano il primo ed il secondo elemento allungato 22a, 22b. In pratica, il primo, il secondo, il terzo ed il quarto elemento allungato 22a, 22b, 22c, 22d formano le pareti laterali del parallelepipedo con spigoli smussati.

Il primo elemento allungato 22a è incernierato ad una delle summenzionate pareti laterali maggiori del corpo principale 2, in modo da poter ruotare attorno al summenzionato asse H, il quale, senza alcuna perdita di generalità, è parallelo alla direzione lungo la quale si allungano il primo ed il secondo elemento allungato 22a, 22b, tale direzione essendo perpendicolare rispetto alla direzione lungo la quale si allungano il terzo ed il quarto elemento allungato 22c, 22d ed essendo parallela alla direzione di allungamento del telefono cellulare. In altre parole, l'asse H è parallelo a ciascun lato di una coppia di lati adiacenti del parallelepipedo formato dalla prima cavità 4, e quindi è parallelo sia alla superficie frontale/posteriore che alle rimanenti due superfici laterali del telefono cellulare; ancora in altre parole, l'asse H è parallelo all'asse longitudinale di simmetria del telefono cellulare.

Operativamente, la custodia 1 può essere impiegata in una prima ed una seconda modalità operativa. Nella prima modalità operativa, il telaio 20 è disposto in una prima posizione, in cui circonda il corpo principale 2, e quindi la prima cavità 4 ed il telefono cellulare. Senza alcuna perdita di generalità, quando il telaio 20 è nella prima posizione (mostrata nelle figure 1 e 2), il primo ed il secondo elemento allungato 22a, 22b sono disposti parallelamente alle pareti laterali minori del corpo principale 2, alle quali sono allineati, mentre il terzo ed il quarto elemento allungato 22c, 22d sono disposti parallelamente alle basi del parallelepipedo formato dal corpo principale 2, alle quali sono allineati. In pratica, quando si trova nella prima posizione, il telaio 20 è accostato al corpo principale 2, cioè dista una distanza angolare nulla, o comunque ridotta, dal corpo principale 2.

In seguito ad una rotazione del telaio 20 attorno all'asse H, il telaio 20 assume una seconda posizione, angolarmente distanziata dal corpo principale 2; la custodia 1 passa così nella seconda modalità operativa. Nel passare dalla prima alla seconda modalità operativa, il secondo elemento allungato 22b del telaio 20 si è allontanato dal corpo principale 2. Inoltre, nel passare dalla prima alla seconda modalità operativa, il telaio 20 ruota in modo da affacciarsi almeno in parte sulla seconda superficie S2, cioè sulla prima cavità 4, e quindi sullo schermo del telefono cellulare. A tal proposito, il telefono cellulare viene disposto nella prima cavità 4 in maniera tale per cui la porzione retrostante del cellulare viene rivolta verso il corpo principale 2, mentre lo schermo risulta rivolto verso l'esterno. In tal modo, lo schermo del telefono cellulare risulta visibile sia nella prima che nella seconda modalità operativa.

In uso, l'utente può rimuovere il dispositivo ottico 10 dalla seconda cavità 6 e può vincolarlo al telaio 20, prima o dopo che quest'ultimo è stato disposto nella seconda posizione. A tal proposito, il telaio 20 può essere bloccato, in modo rilasciabile, nella seconda posizione, ad esempio mediante un meccanismo ad incastro (non mostrato), oppure mediante un sistema di accoppiamento magnetico dedicato (non mostrato).

In dettaglio, e senza alcuna perdita di generalità, il dispositivo ottico 10 può essere vincolato, ad esempio magneticamente, al secondo elemento allungato 22b del telaio 20. Come visibile nelle figure 4 e 5, il dispositivo ottico 10 viene quindi disposto davanti alla seconda superficie S2, in modo sostanzialmente parallelo a quest'ultima. In pratica, il dispositivo ottico 10 si affaccia sullo schermo del telefono cellulare, il quale può quindi essere comodamente osservato da un utente, attraverso la prima e la seconda lente 14, 16. Più precisamente, gli assi ottici della prima e della seconda lente 14, 16 possono risultare perpendicolari alla seconda superficie S2, e quindi allo schermo del telefono cellulare.

A proposito della prima e della seconda lente 14, 16, esse sono tali per cui il dispositivo ottico 10 forma un paio di occhiali stereoscopici, cioè un paio di occhiali 3D. Pertanto, in modo di per sé noto, il telefono cellulare può generare sul proprio schermo immagini e video, i quali, quando osservati dall'utente attraverso il dispositivo ottico 10, danno all'utente l'impressione della tridimensionalità .

In modo opzionale, la custodia 1 può comprendere inoltre una batteria 30 ed una bobina magnetica 32 (mostrate solo in figura 1), la bobina magnetica 32 essendo ad esempio di tipo planare.

La batteria 30 e la bobina magnetica 32 sono integrate nel corpo principale 2 e sono elettricamente collegate tra loro, in maniera tale per cui la bobina magnetica 32 riceve un segnale elettrico, e quindi energia, dalla batteria 30. Inoltre, se il telefono cellulare inserito nella prima cavità 4 è abilitato alla ricarica per induzione, l'energia accumulata nella batteria 30 (di tipo ricaricabile) può essere trasferita, attraverso la bobina magnetica 32, al telefono cellulare, ed in particolare alla batteria del telefono cellulare, grazie all'accoppiamento magnetico che si stabilisce tra la bobina magnetica 32 ed il telefono cellulare.

Senza alcuna perdita di generalità, il trasferimento del summenzionato segnale elettrico dalla batteria 30 alla bobina magnetica 32, e quindi al telefono cellulare, può avvenire in modo elettricamente controllato. A tal fine, la custodia 1 può comprendere un sensore di prossimità 40 (mostrato in figura 4), di tipo di per sé noto, il quale è ad esempio integrato nel corpo principale 2 ed è atto a rilevare se il telaio 20 è nella prima posizione, e quindi la custodia 1 opera nella prima modalità operativa, o nella seconda posizione, e quindi la custodia 1 opera nella seconda modalità operativa. In pratica, il sensore di prossimità 40 genera un segnale elettrico indicativo della posizione del telaio 20.

Inoltre, il sensore di prossimità 40 abilita, eventualmente con la mediazione di un'unità di controllo (non mostrata), il trasferimento del segnale elettrico dalla batteria 30 alla bobina magnetica 32 solo dopo aver rilevato che la custodia 1 opera nella seconda modalità operativa e lo interrompe dopo aver rilevato che la custodia 1 è tornata nella prima modalità operativa.

I vantaggi che la presente custodia consente di ottenere emergono chiaramente dalla descrizione precedente. In particolare, la presente custodia si caratterizza per ingombri ridotti e per un'elevata facilità di commutazione dalla prima alla seconda modalità operativa, nonché per costi ridotti. Infatti, quando l'utente non desidera visualizzare alcun contenuto, egli mantiene la custodia chiusa, cioè nella prima modalità operativa, in cui la custodia si limita a proteggere il telefono cellulare alloggiato nella prima cavità 4, con un ingombro molto contenuto. Successivamente, quando l'utente lo desidera, rimuove il dispositivo ottico 10 dalla seconda cavità 6, dispone la custodia nella seconda modalità operativa e vincola il dispositivo ottico 10 al telaio 20; in tali condizioni, l'utente può fruire di una visione stereoscopica dei contenuti mostrati sullo schermo del cellulare. Quando opera nella seconda modalità operativa, la custodia impatta sull'aspetto dell'utente in misura inferiore rispetto a quanto non facciano i visori di tipo noto.

Risulta infine evidente che alla presente custodia possono essere apportate modifiche e varianti, senza uscire dall'ambito della presente invenzione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Ad esempio, nella prima modalità operativa, il dispositivo ottico 10 può avere una disposizione diversa rispetto a quanto descritto; ad esempio, la seconda cavità 6 può essere assente. Inoltre, le forme del corpo principale 2 e del telaio 20 possono essere diverse rispetto a quanto descritto; ad esempio, la cornice del telaio 20 può essere incompleta, cioè uno o più dei summenzionati elementi allungati possono mancare, nel qual caso, nella prima modalità operativa, solo una parte del corpo principale viene circondata dal telaio. In generale, indipendentemente dalla forma geometrica del telaio, nel passare dalla prima alla seconda posizione il telaio si allontana angolarmente dal corpo principale, cioè aumenta la propria distanza angolare da quest'ultimo; inoltre, gli occhiali stereoscopici sono vincolabili ad una porzione del telaio che dista dal corpo principale di una distanza che è maggiore quando il telaio è nella seconda posizione, rispetto al caso in cui il telaio è nella prima posizione.

Come precedentemente accennato, il dispositivo ottico 10 può essere vincolato al telaio 20 prima che quest'ultimo abbia assunto la seconda posizione; ad esempio, il dispositivo ottico 10 può essere vincolato al telaio 20 quando quest'ultimo si trova ancora nella prima posizione, cioè prima di ruotare il telaio 20 per portarlo nella seconda posizione.

I meccanismi di vincolo/cerniera possono essere diversi da quanto descritto.

Infine, è possibile che la custodia 1 comprenda un comando (non mostrato) atto ad abilitare il trasferimento del segnale elettrico dalla batteria 30 alla bobina magnetica 32 senza che la custodia 1 debba essere nella seconda modalità operativa.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Custodia per telefono cellulare, comprendente: - un corpo principale (2), il quale forma un alloggiamento (4) configurato per alloggiare il telefono cellulare, detto corpo principale essendo inoltre configurato per accoppiarsi meccanicamente in modo rilasciabile ad un paio di occhiali stereoscopici (10); e - un telaio (20), il quale è vincolato al corpo principale in modo ruotabile rispetto al corpo principale, detto telaio essendo mobile tra una prima posizione, in cui è accostato al corpo principale, ed una seconda posizione, in cui è distanziato dal corpo principale; ed in cui detto telaio è meccanicamente accoppiabile in modo rilasciabile a detto paio di occhiali.
2. 2. Custodia secondo la rivendicazione 1, in cui detto telaio (20) è configurato in maniera tale per cui, quando è nella seconda posizione e detti occhiali stereoscopici (10) sono meccanicamente accoppiati a detto telaio, detti occhiali stereoscopici si affacciano su detto alloggiamento (4).
3. 3. Custodia secondo la rivendicazione 2, in cui detto telaio (20), quando è nella prima posizione, circonda almeno parte di detto corpo principale (2).
4. 4. Custodia secondo la rivendicazione 3, in cui detto telaio (20), quando è nella prima posizione, circonda almeno parte di detto alloggiamento (4).
5. 5. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (20) ha una forma a cornice.
6. 6. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (20) è configurato in modo da ruotare attorno ad un asse (H) parallelo all'asse longitudinale di simmetria del telefono cellulare, quando il telefono cellulare è disposto nell'alloggiamento (4).
7. 7. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo principale (2) forma una cavità (6) atta a contenere detti occhiali stereoscopici (10) quando detti occhiali stereoscopici sono meccanicamente accoppiati al corpo principale.
8. 8. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre primi mezzi di vincolo (15) configurati per indurre un'attrazione magnetica tra detti occhiali stereoscopici (10) e detto corpo principale (2).
9. 9. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre secondi mezzi di vincolo (15) configurati per indurre un'attrazione magnetica tra detti occhiali stereoscopici (10) e detto telaio (20).
10. 10. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre: una batteria (30 ) ; e - una bobina magnetica (32) elettricamente accoppiata alla batteria ed accoppiabile magneticamente al telefono cellulare in modo da ricaricare il telefono cellulare.
11. 11. Custodia secondo la rivendicazione 10, comprendente inoltre un sensore (40) atto a generare un segnale elettrico indicativo della posizione del telaio (20); ed in cui detta custodia (1) è configurata in maniera tale per cui la ricarica del telefono cellulare viene eseguita in funzione del segnale elettrico indicativo della posizione del telaio.
12. 12. Custodia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre detti occhiali stereoscopici (10).